Emendamento a favore di Malpensa... o solo fumo?

[I-Alex]

scherzi? A Milano mò se magna l'arrabbiata :green:

[LIMCKBOS67]

scherzi? A Milano mò se magna l'arrabbiata :green:

E di secondo Crauti e Kartoffeln! :yeah:

[mxp98]

Giovanni Bisignani (Roma, 1946) è un manager italiano, attualmente direttore generale della International Air Transport Association.

Dopo la laurea all'università La Sapienza di Roma, consegue la specializzazione in business administration ad Harvard. La sua attività professionale inizia proprio negli Stati Uniti alla First National City Bank. Torna in Italia e fino al 1976 lavora all'ufficio programmazione economica dell'Efim, successivamente passa all'Eni. Lascia la multinazionale italiana nel 1979 per trasferirsi all'Iri chiamato da Pietro Sette. Assume l'incarico di direttore centrale per l'estero con l'arrivo del nuovo presidente Romano Prodi. Proprio Prodi lo vuole amministratore delegato quando rinnova i vertici della compagnia aerea Alitalia, accanto al presidente Carlo Verri (che morirà prematuramente in un incidente stradale). Resta alla cloche dal 1989 al 1994, quando verrà sostituito da Roberto Schisano. Dopo una breve parentesi alla Tirrenia, torna ad occuparsi di trasporto aereo prima all'Opodo (agenzia di viaggi online costituita dalle principali compagnie aeree europee), poi alla Iata, l'associazione che racchiude le 230 compagnie aeree mondiali. Dal 2002 ne è direttore generale.

Fratello del giornalista Luigi Bisignani, iscritto alla Loggia P2, condannato a tre anni e 4 mesi nel processo Enimont [1], coinvolto nell'inchiesta Why not del pm Luigi De Magistris [2].

Da un romanodonte cose volete aspettarvi! :cool2:

[Speedbird 1-11]

Grazie Marco per averci illuminato. Un tipo con un curriculum del genere e relativo parentado non lo metterei nemmeno a capo di un aeroclub. Questo mi sa che rappresenta la faziosità e la corr*****e in persona....

[LIMCKBOS67]

...
Da un romanodonte cose volete aspettarvi! :cool2:

La Magliana fa scuola... azz, mi ha contaminato l'Università... cancelleremo il "veritas" dal logo... :green:

[mxp98]

...
Da un romanodonte cose volete aspettarvi! :cool2:

La Magliana fa scuola... azz, mi ha contaminato l'Università... cancelleremo il "veritas" dal logo... :green:

Chiedo scusa non Le ho pagato i diritti d'autore!! :redface:

[LIMCKBOS67]

...
Da un romanodonte cose volete aspettarvi! :cool2:

La Magliana fa scuola... azz, mi ha contaminato l'Università... cancelleremo il "veritas" dal logo... :green:

Chiedo scusa non Le ho pagato i diritti d'autore!! :redface:

No...no... è che mi spaventa che venga fuori da Harvard... mi fa venire il dubbio di aver sbagliato percorso formativo... Ma quello Schisano nominato nell'articolo è parente G&G? :fischio:

[mxp98]

Ma quello Schisano nominato nell'articolo è parente G&G? :fischio:

Tu che dici? :fischio:

[LIMCKBOS67]

Ma quello Schisano nominato nell'articolo è parente G&G? :fischio:

Tu che dici? :fischio:

Dynasty o Dallas? :fischio:

[I-Alex]

[mxp98]

... forse quà il pensiero è spiegato un pò meglio:

Roma, Italia - Cambiare la distribuzione dei voli tra i due scali milanesi e liberalizzare i collegamenti
(WAPA) - Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato Iata, parlando con AVIONEWS ha detto quali sono i passi da compiere per far decollare l'aeroporto di Milano-Malpensa e farlo diventare il possibile hub Alitalia.

"Per questo scalo del nord Italia - attorno al quale vive una delle più grandi concentrazioni di abitanti e di industrie d'Europa - sono necessari alcuni passi importanti per migliorare le sue performance: collegarlo in maniera più rapida via treno con la città, lasciare allo scalo di Milano-Linate solo la navetta Milano-Roma e limitare i collegamenti verso gli hub del nord Europa. Nessun paese europeo (eccetto la Germania) ha due hub. Pertanto Alitalia deve scegliere tra Milano e Roma. Se nella metropoli lombarda si vuole creare un hub, bisogna aumentare i collegamenti e puntare sul traffico business, come dissi già nel 1990 quando stava iniziando la costruzione del nuovo aeroporto di Malpensa".

Relativamente all'aumento delle rotte intercontinentali, molto richieste dal mercato del nord Italia, la Iata si è posta l'obiettivo di eliminare gli accordi bilaterali tra stati, lasciando libertà alle compagnie aeree di istituire i collegamenti che ritengono più opportuni. Il modello di riferimento è l'accordo "open skies" tra Stati Uniti e Unione europea che ha liberalizzato i voli tra le due sponde dell'Atlantico.
......praticamente le stesse cose che dicono Colaninno,Sabelli and Co.

[malpensante]

Nessun paese europeo (eccetto la Germania) ha due hub. Pertanto Alitalia deve scegliere tra Milano e Roma.

Oppure avere la stessa linea aerea che ha la Germania.

[stefanojoy]

E' quello che mi auguro e che SEA ha gia' scelto da un anno e mezzo... :green:

[Beppek]

Mica dice sciocchezze G. Bisignani, a parte il potenziare il tfco business. Il business va dove diavolo vuole. Ho lavorato a Treviso LIPH Twr, e lì volava DelVecchio di Luxottica col suo meraviglioso S36 (elicottero americano ndr) mentre col suo bel G4 partiva senza scalo per JFK! Benetton aveva 3 executive della Cessna (ora non so), e persino Panto aveva il suo aeroplanino col quale andava e veniva da Lugano etc e parliamo di Treviso!

[Mauz]

ok, ma non esistono solo i top manager... Esiste anche un ben più numeroso sottofondo di dipendenti di alto e medio livello e di professionisti non necessariamente straricchi che per volare non può fare altro che prendere un volo di linea... :green:

Poi se Delvecchio è generoso è mi presta (e mantiene) uno dei suoi aerei io sono a posto, ma non credo che lo farà mai! :green:

[I-Alex]

Mica dice sciocchezze G. Bisignani, a parte il potenziare il tfco business. Il business va dove diavolo vuole. Ho lavorato a Treviso LIPH Twr, e lì volava DelVecchio di Luxottica col suo meraviglioso S36 (elicottero americano ndr) mentre col suo bel G4 partiva senza scalo per JFK! Benetton aveva 3 executive della Cessna (ora non so), e persino Panto aveva il suo aeroplanino col quale andava e veniva da Lugano etc e parliamo di Treviso!

secondo me, come per altre news, ogni giornale e ogni agenzia di stampa riporto le parole come vuole e le manipola come meglio crede...

Leggendo un articolo de Il Mondo su Bisignani molte paroel erano condivisibili