interessante intervista a Easyjet

[I-Alex]

Già visibile da stamattina in Rassegna Stampa ma diamogli visibilità visto che merita
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«Non accetteremo rincari a Malpensa»
di Paolo Stefanato

Allora, monsieur Bacchetta, EasyJet si prepara ad aumentare i prezzi?
Il numero uno per Sud Europa della compagnia low cost inglese, François Bacchetta, trasecola: «Ma che cosa sta dicendo? Quando mai?».
Il decreto anticrisi prevede che i sistemi aeroportuali di Milano e di Roma possano aumentare le tariffe per spesare gli investimenti.
«Non ne so nulla».
Secondo le previsioni aeroportuali sarà aumentata la quota di diritti a carico dei passeggeri per 4-5 euro a testa.
«Ma se non vogliamo farli gravare sui passeggeri dobbiamo assorbirli noi. Non credo che stia in piedi, è una misura controproducente in un periodo di crisi come questo».
Ma se sarà così, che cosa farete?
«Semplice: se i voli non sono redditizi li tagliamo. Non vedo una logica...».
La motivazione è contenuta nella legge: finanzieranno investimenti infrastrutturali.
«A noi le infrastrutture aeroportuali che ci sono vanno bene. Piuttosto, pensino a migliorare i collegamenti con Malpensa, che sta allargando il proprio bacino d’interesse».
Questo non rientra nelle competenze delle società di gestione.
«Non capisco allora quali investimenti. A Malpensa c’è un sacco di spazio libero, chi vuole può accomodarsi».
Voi a Malpensa siete i primi...
«Sì, col 27% di quota di mercato».
È scesa dopo l’arrivo di Lufthansa Italia?
«Inevitabile, con l’arrivo di un concorrente. Ci siamo rafforzati su Malpensa quand’era vuota, abbandonata da Alitalia. I nostri aerei continuano comunque a viaggiare pieni».
E i loro?
«Non me lo chieda, non parlo dei concorrenti».
Avete una rete di medio raggio che in parte si sovrappone, ma clientele diverse, loro sono più orientati ai viaggi business e voi siete una low cost.
«La nostra clientela business sta aumentando perché la qualità del nostro prodotto soddisfa le sue esigenze. Con noi viaggiano soprattutto piccoli e medi imprenditori che non presentano la nota spese».
Qual è la quota business sui vostri aerei?
«Oltre il 30%».
Come fate a calcolarla, visto che avete una classe unica?
«Teniamo monitorati i tipi di viaggio. Chi vola durante la settimana con andata e ritorno in giornata, prenotando in prossimità del volo, non può che spostarsi per lavoro. Anche la nostra offerta si è indirizzata verso una flessibilità, finora sconosciuta alla low cost, che va incontro alle esigenze di chi lavora».
Essere al terminal 2 di Malpensa, con collegamenti con Milano più difficoltosi del terminal 1 vi penalizza?
«I collegamenti potrebbero migliorare, certo. Ma il nostro bacino si sta allargando. Abbiamo sempre più clientela dal Piemonte, grazie al nuovo collegamento autostradale, e dalla Svizzera».
Come fate a stabilirlo?
«All’atto della prenotazione richiediamo il codice postale».
I vostri conti dicono che l’attività va bene.
«Nel modello low cost il dato fisso è il dato di riempimento: il prezzo è la variabile che riempie gli aerei. Continuiamo a fare profitti e contiamo di chiudere in attivo anche un anno horribilis come il 2009».
Oggi in Italia siete la terza compagnia dopo Alitalia e Ryanair...
«E vogliamo diventare secondi. Noi abbiamo l’8% del mercato italiano e da Ryanair ci separano solo un paio di punti percentuali».
Dunque puntate a crescere?
«Sì, in maniera importante, anche se in questo momento non posso anticipare i programmi della stagione invernale. Vogliamo soprattutto più slot a Fiumicino, anche in vista della chiusura di Ciampino».
A Fiumicino c’è spazio?
«Sì, ma vanno autorizzati più movimenti. A Roma, con 3 piste, se ne fanno 90 all’ora, quando a Gatwick, con una pista, 87, ad Atlanta, con 4 piste, 200.
È una questione di efficienza. E a parità di condizioni di sicurezza: guardi che spesso la sicurezza viene sbandierata come un alibi per coprire le inefficienze»
Crescerete anche a Malpensa?
«Sì, già oggi è la nostra seconda base in Europa, con 16 aerei e 30 destinazioni. Ci troviamo molto bene, la Sea ci assicura rotazioni rapide - 20-30 minuti - che ci permettono di far volare gli aerei 11 ore al giorno, con maggiore produttività del 25%».
Crede che aumenterà il traffico di lungo raggio a Malpensa e che Lufthansa vi impianterà un suo hub?
«Se aumenterà il traffico di lungo raggio per noi non potrà che essere un beneficio. Già in altri aeroporti, da Gatwick al Charles de Gaulle, alimentiamo voli intercontinentali di altre compagnie».
Se si creassero le condizioni v’interesserebbe crescere a Linate, dove peraltro siete già presenti?
«Sì. Ma non per il Milano-Roma, che presto si farà soprattutto in treno».
Ne è convinto?
«È già accaduto con il Parigi-Londra, che prima del tunnel della manica era la tratta più volata d’Europa. Adesso passano il tunnel il 71% dei passeggeri».

fonte: IlGiornale.it

[Mattia]

Già visibile da stamattina in Rassegna Stampa ma diamogli visibilità visto che merita
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«Non accetteremo rincari a Malpensa»
di Paolo Stefanato

Allora, monsieur Bacchetta, EasyJet si prepara ad aumentare i prezzi?
Il numero uno per Sud Europa della compagnia low cost inglese, François Bacchetta, trasecola: «Ma che cosa sta dicendo? Quando mai?».
[.....]
Crescerete anche a Malpensa?
«Sì, già oggi è la nostra seconda base in Europa, con 16 aerei e 30 destinazioni. Ci troviamo molto bene, la Sea ci assicura rotazioni rapide - 20-30 minuti - che ci permettono di far volare gli aerei 11 ore al giorno, con maggiore produttività del 25%».
Crede che aumenterà il traffico di lungo raggio a Malpensa e che Lufthansa vi impianterà un suo hub?
«Se aumenterà il traffico di lungo raggio per noi non potrà che essere un beneficio. Già in altri aeroporti, da Gatwick al Charles de Gaulle, alimentiamo voli intercontinentali di altre compagnie».
Se si creassero le condizioni v’interesserebbe crescere a Linate, dove peraltro siete già presenti?
«Sì. Ma non per il Milano-Roma, che presto si farà soprattutto in treno».
Ne è convinto?
«È già accaduto con il Parigi-Londra, che prima del tunnel della manica era la tratta più volata d’Europa. Adesso passano il tunnel il 71% dei passeggeri».

fonte: IlGiornale.it

ahahahahah riduzione di Linate in vista :applausi:

[I-Alex]

ma che c'entra? Easyjet e il sig. Bacchetta possono dire quello che vogliono, saranno mica loro a decidere
Piuttosto ci sono domande e risponde ben più interessanti nell'intervista

[malpensante]

Alitaia dovrà necessariamene ridurre i voli LIN-FCO, c' è solo da chiedersi come verranno usati quegli slot.

[I-Alex]

Alitaia dovrà necessariamene ridurre i voli LIN-FCO, c' è solo da chiedersi come verranno usati quegli slot.

GIà! Ma se anche dovessero utilizzarli su rotte limitate aggirando coi soliti trucchetti il Decreto, alla fine siamo sicuri che gioverà alle loro casse? Vedremo vedremo!

[malpensante]

Nulla vieta che AZ si procuri aerei più piccoli e non siamo nemmeno sicuri che non tenterebbe di dare una spallata al Bersani bis, tanto la liberalizzazione di LIN danneggerebbe LHI e non AZ. Anche tenendo costante il numero degli slot, ma allargando le destinazioni ammesse, AZ potrebbe volare ovunque e "fregando" tutti. Immagino LIN-DUS eccetera. Gli altri, senza slot da riciclare, potrebbero solo stare a guardare.

La capacità di chiagnere e fottere di Colaninno, la disponibilità di Silvio a non lasciar fallire AZ mi fanno pensar male. Immagino già i grandi professori liberisti osannare l' aumento delle destinazioni ammesse. Con tanti saluti all' hub Lufthansa. Con la gente che ci comanda ci si può aspettare di tutto.

Posto che è impossibile che Alitalia non diminuisca le frequenze LIN-FCO, chi crede che rinuncerà a quegli slot? Impossibile, troverà il modo di usarli proficuamente. Nel migliore dei casi, alla fine del periodo di sospensione dell' Antitrust (2012) quegli slot in esubero saranno ceduti a qualcun altro, mettendo una pietra tombale sopra la possibilità che un network carrier possa essere competitivo sul point-to-point da Malpensa verso il resto d' Italia. Già ora mi chiedo che senso avrà andare a Londra da Malpensa, con 13 voli disponibili da LIN.

[I-Alex]

Comunque a mio avviso è interessante vedere già Easyjet che mette la mani avanti in caso di aumento delle tariffe su Malpensa, mentre quel 27% di quota mercato mi pare un po' troppo: lo scorso anno avrebbero dovuto fare circa 5,3 mln di pax su Malpensa, dopo controllo ma mi pare si siano fermati a circa 4mln...
Che dire poi sul 30% di traffico business e che il raggio di utenza si allarga ben al di fuori di... Varese? non ditelo a Colaninno :cotto:
20-30 minuti di tourn around se veri sono quasi minori di Ryanair a Orio... sulla complementarità con LHI per feederare il lungo raggio, chissà se un giorno diventerà qualcosa di più che self hubbing.

Nulla vieta che AZ si procuri aerei più piccoli e non siamo nemmeno sicuri che non tenterebbe di dare una spallata al Bersani bis, tanto la liberalizzazione di LIN danneggerebbe LHI e non AZ. Anche tenendo costante il numero degli slot, ma allargando le destinazioni ammesse, AZ potrebbe volare ovunque e "fregando" tutti. Immagino LIN-DUS eccetera. Gli altri, senza slot da riciclare, potrebbero solo stare a guardare.

La capacità di chiagnere e fottere di Colaninno, la disponibilità di Silvio a non lasciar fallire AZ mi fanno pensar male. Immagino già i grandi professori liberisti osannare l' aumento delle destinazioni ammesse. Con tanti saluti all' hub Lufthansa. Con la gente che ci comanda ci si può aspettare di tutto.

ovviamente una cosa simile favorirebbe mostruosamente AZ su Linate... il resto hai già scritto tu!

[malpensante]

Comunque a mio avviso è interessante vedere già Easyjet che mette la mani avanti in caso di aumento delle tariffe su Malpensa

SEA non ha interesse che easyJet si espanda ancora molto, se quest' espansione va a detrimento di LH Italia. Da un aumento delle tariffe ha ben poco da perdere, finita la fase di lancio. Nemmeno easyJet può pensare di abbandonare la sua seconda base, perciò pagherà. Del resto non ha senso che al T2 guadagni solo il vettore, mentre dubito che SEA copra i costi, ben che vada lavora senza produrre utili e cannibalizzando il traffico che paga (LHI).

[robbyy]

Easy va per la sua strada e i risultati si vedono,il suo sviluppo è sotto gli ochi di tutti.
CAI sarà la soluzione madre per la riduzione di LIN,anche in questo caso i risultati sono sotto gli occhi (per chi li vuole vedere ovvio :yeah: ) di tutti e sono ben chiari.Ovunque vada chiunque gli si avvicini muore (Minerva,Gandalfaf,Azzurra,Volare,Air Europe....Air One??)

[KittyHawk]

Nulla vieta che con la liberalizzazione delle tariffe aeroportuali l'azionista di maggioranza di SEA (il Comune di Milano) decida di fare cassa facendo aumentare le tariffe di LIN, magari per pagarsi la linea 4 della metropolitana. Se, come diceva qualche mente illustre ( :azz: ) dell'amministrazione comunale, "Milano è cara perché vale" allora mettiamo in pratica il concetto non solo a vantaggio del privato ma anche del pubblico.
:ciao:

[jetblue]

Non fatevi illusioni errate. La caduta degli accordi di programma per gli scali di sistemi aeroportuali oltre i 10 milioni di pax annui (decreto anti crisi) permette di incrementare le tariffe aeroportuali, ma gli aumenti sono legati agli investimenti legati sullo scalo stesso. Ergo costruisco qualcosa di nuovo a MXP, aumento le tariffe a MXP. Per aumentare le tariffe aeroportuali a LIN dovrei programmare degli investimenti di potenziamento dello scalo ( e la M4 non rientra in questa categoria, l'investimento deve essere nel sedime aeroportuale).

Quindi tutti i lavori su MXP saranno pagati da MXP e non da LIN arrivando al paradosso che sarà più economico operare da LIN che da MXP e magari pure BGY.

[I-Alex]

con tutto il restilyng interno, visibilissimo a occhio umano, non sarà difficile per Sea ritoccare le tariffe di Linate.
Linate meno caro di Bergamo? sposteranno Ryan :contento

[cesare.caldi]

Quando vedremo nuove rotte di Easyjet da MXP? ormai è diverso tempo che non ne aprono e per l'orario invernale hanno annunciato solo alcuni aumeti di frequenze. Vedrei molto bene rotte per BUD, VIE, MUC, HEL, KRK, MLA, ALC

[I-Alex]

in questo periodo di crisi Easyjet ha preferito ritardare un po' grandi operazioni si sviluppo e per quanto riguarda il ns paese si stanno impegnando in primis a sviluppare base Fiumicino.