SUV sfonda ingresso MXP, segue sparatoria

[Commonwealth]

Come da titolo...Non ho molte altre notizie...E' comunque appena successo...
Piano Check-in porta credo 14 o 15

[michyh87]

:eek:

[S62]

per fortuna ero in ufficio e non in giro in aerostazione questa mattina

non ho notizie ho solo appreso la notizia dai giornali


ecco altre info

Emergenza a Malpensa, si teme attentato
Un'auto avrebbe sfondato la vetrata dell'area check in, dopo di che si sarebbe scatenata una sparatoria



(foto inviata dal lettore Marco V.) MILANO - Allarme all'aeroporto internazionale di Malpensa. A quando si apprende dalle prime frammentarie notizie, un'auto avrebbe sfondato la vetrata dell'area check in, dopo di che si sarebbe scatenato un conflitto a fuoco. Una persona è stata ferita ad un piede da un poliziotto. Il terminal 1 dello scalo è stato evacuato.
AVEVA UN COLTELLO - Secondo le prime informazioni, sembra che la sparatoria sia conseguente al tentativo di un tunisino di raggiungere sua moglie che era in partenza dall'aeroporto. L'uomo avrebbe sfondato la recinzione dello scalo a bordo della sua auto e sarebbe sceso impugnando un coltello. È stato fermato dagli uomini della sicurezza che hanno esploso dei colpi. Il tunisino sarebbe stato colpito da un proiettile.

[michyh87]

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 8084.shtml


Il terminal 1 dello scalo è stato evacuato

Emergenza a Malpensa, si teme attentato

Un'auto avrebbe sfondato la vetrata dell'area check in, dopo di che si sarebbe scatenata una sparatoria

MILANO - Allarme all'aeroporto internazionale di Malpensa. A quando si apprende dalle prime frammentarie notizie, un'auto avrebbe sfondato la vetrata dell'area check in, dopo di che si sarebbe scatenato un conflitto a fuoco. Una persona è stata ferita ad un piede da un poliziotto. Il terminal 1 dello scalo è stato evacuato.

AVEVA UN COLTELLO - Secondo le prime informazioni, sembra che la sparatoria sia conseguente al tentativo di un tunisino di raggiungere sua moglie che era in partenza dall'aeroporto. L'uomo avrebbe sfondato la recinzione dello scalo a bordo della sua auto e sarebbe sceso impugnando un coltello. È stato fermato dagli uomini della sicurezza che hanno esploso dei colpi. Il tunisino sarebbe stato colpito da un proiettile.

Redazione online
21 febbraio 2011


_____________

mio padre ha fatto il check-in proprio nell'area 15 stamattina, ma ora è già nella zona imbarchi dove è tutto bloccato

[Commonwealth]

Ferito ad un piede. Nessun morto. In aeroporto c'erano anche moglie e figli. Non so se se li sia portati dietro lui o se erano già qui. Ci sono un sacco di bagagli tra l'area 5 e 6 e tante forze dell'ordine.

[Commonwealth]

Per i meno esperti dell'aeroporto la porta 14 è in corrispondenza delle aree check-in 4-5-6. Il tizio è stato ferito tra la 5 e la 6 dove fanno check-in EK,QR,SQ,EY,TK, TG tra le altre....(e ovviamente nei gg in cui hanno il volo)

[hal]

Spari a Malpensa:evacuato lo scalo
Ferito un tunisino armato di coltello

Una persona è stata ferita ad un piede da colpi d'arma da fuoco sparati da un poliziotto all'aeroporto di Malpensa. Il conflitto a fuoco sarebbe scoppiato vicino ad un check in. La persona ferita ha sfondato una vetrina con la sua auto. Sembra che la sparatoria sia coneguente al tentativo di un tunisino di raggiungere sua moglie che era in partenza. Avrebbe sfondato la recinzione dello scalo a bordo della sua auto e sarebbe sceso impugnando un coltello.

La situazione in tempo reale:

12.15 - Stop voli in partenza, regolari in arrivo. I voli in partenza sono al momento bloccati perché sono state chiuse le operazioni di chek-in in attesa che si faccia chiarezza su quanto accaduto al terminal 1. I voli in arrivo, invece, sono sempre regolari.

12.11 - Malpensa,artificieri esaminano auto. Gli artificieri stanno lavorando per verificare quanto contenuto all'interno dell'auto che ha sfondato la vetrata del Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa. I voli in arrivo, assicurano dalla Sea, sono tutti regolari.

11.55 - Bloccati tutti i voli. Sono stati momentaneamente bloccati i voli in partenza e in arrivo all'aeroporto di Malpensa in seguito alla sparatoria.

11.51 - Sfondata vetrina con un'auto. Sembra che la sparatoria sia coneguente al tentativo di un tunisino di raggiungere sua moglie che era in partenza dall'aeroporto. Avrebbe sfondato la recinzione dello scalo a bordo della sua auto e sarebbe sceso impugnando un coltello. E' stato fermato dagli uomini della sicurezza che hanno esploso dei colpi.

11.37 - Ferito un tunisino. Secondo le prime informazioni un tunisino avrebbe tentato di aggredire il poliziotto con un coltello, da qui la reazione armata.

11.35 - Evacuato il Terminal 1. Il terminal uno di Malpensa è stato evacuato dopo il ferimento della persona da parte di un poliziotto.

[hal]

Immagini dal sito di repubblica.it

[mxp98]

Non sono a conoscenza di quando e' stato riaperto ma attualmente lo scalo e' operativo sia per i decolli che per gli atterraggi.

[I-Alex]

Per fortuna un pazzo e non un terrorista, perchè Mxp come altri obiettivi in italia è molto a rischio e con gravi carenze.

[I-Alex]

L'AREA CHECK IN È STATA RIAPERTA DOPO CIRCA UN'ORA. «ESCLUSA MATRICE TERRORISTICA»
Terrore a Malpensa, auto contro vetrata e spari tra la folla: «Il gesto di un folle»
Tunisino sfonda vetrata con l'auto, poi impugna un coltello: arrestato. Nel Suv la moglie e i tre bambini

Il testimone: «Mi ha puntato contro il coltello. Ho avuto paura»

Il Suv contro la vetrata (foto inviata dal lettore Marco V.) MILANO - Attimi di terrore lunedì mattina all'aeroporto internazionale di Malpensa dove, poco dopo le 11, un'auto ha improvvisamente sfondato una vetrata dell'area check-in del Terminal 1. Subito dopo c'è stato un conflitto a fuoco con la polizia, al termine del quale il conducente del Suv è stato arrestato. Il terminal 1 è stato evacuato, le partenze temporaneamente sospese. Dopo un'ora circa la situazione è tornata alla normalità: l’area dei check in è stata riaperta e i passeggeri, in precedenza bloccati, hanno ripreso le operazioni in vista della partenza. «Il movente non è chiaro - ha detto il pm di Busto Arsizio (Varese), Roberto Pirro Balatto, che sta coordinando le indagini -, e stiamo vagliando tutte le ipotesi. Sembrerebbe il gesto inconsulto di un folle».


LA VETRATA SFONDATA - Il conducente, Ben Abdel Ganouni Sadallah, un tunisino regolare di 42 anni, con piccoli precedenti per liti di vicinato, sposato con un'italiana 31enne convertita all'Islam, alle 11.06 di lunedì mattina ha sfondato la porta a vetri numero 14 del Terminal 1 con l'auto - poi risultata rubata -, che si è bloccata contro alcuni «panettoni» di cemento. Nella vettura c'erano la moglie e i tre bambini della coppia, due maschi e una femmina di 12, 7 e 2 anni. Dopo l'urto, l'uomo è sceso armato di un coltello lungo circa 20 centimetri e ha inseguito prima un dipendente di un negozio dello scalo, poi un carabiniere. Pronunciando frasi sconnesse in arabo, ha lanciato il coltello verso gli agenti che cercavano di fermarlo.

L'ARRESTO - Un sovrintendente della Polaria, nel pieno rispetto della procedura, ha sparato verso il folle: l'uomo è caduto, è stato bloccato e portato all'ospedale di Gallarate. Qui, piantonato dalla polizia, è stato sottoposto ad una medicazione per una lieve ferita al piede e dimesso con una prognosi di 15 giorni. E' stato arrestato per danneggiamento pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio; sarà portato nel carcere di Busto Arsizio. Il presidente della società di gestione aeroportuale Sea Giuseppe Bonomi ha escluso qualsiasi legame con il terrorismo: «Escludiamo completamente la matrice terroristica, si tratta del gesto di uno squilibrato», ha detto, rispondendo ai cronisti accorsi dopo la sparatoria. Il tunisino avrebbe agito in preda a un raptus. Si tratta di un «soggetto particolare», ha riferito il questore di Varese.

LA FAMIGLIA - Il Suv, un Hyundai Tucson, era stato rubato in mattinata a Rescaldina nel Milanese. La famiglia risiede a Ceriano Laghetto, in provincia di Monza. Il tunisino, in Italia da diversi anni e con regolare carta di soggiorno, si era licenziato pochi giorni fa dall'azienda nell'hinterland di Milano dove lavorava come operaio. La moglie, che è italiana ma si è convertita all'Islam e indossa velo e vestiti di foggia nordafricana, sembra nutrire una forte soggezione nei suoi confronti: gli inquirenti sperano di poter capire da lei il movente del gesto. Secondo il pm Roberto Pirro la famiglia aveva l’intenzione di andare in Tunisia ma, ha precisato, non risulta al momento che fossero già in possesso di biglietti aerei e tantomeno dei documenti di viaggio. Dopo la sparatoria, la donna è scesa dall'auto con i figli, per poi cercare di soccorrere il marito. Secondo quanto è stato reso noto in una conferenza stampa al Terminal 1, sia l'uomo che la donna quando sono stati bloccati hanno pronunciato frasi sconnesse, in arabo e in italiano. Tutti e cinque sono poi stati portati in ospedale.

Il coltello impugnato dal tunisino (Infophoto) IL PANICO - «L'uomo è sceso dalla macchina e mi ha puntato contro un coltello lungo diversi centimetri. Io sono scappato e ho cercato di nascondermi», racconta Domenico Buonpane, dipendente di una boutique presente nello scalo. «Ho visto la macchina che si schiantava contro la porta a vetri e rimaneva incastrata - continua il testimone - e l'uomo è uscito e mi ha puntato contro il coltello. Io sono scappato e lui ha iniziato a seguirmi, ma non appena visto un carabiniere si è scagliato contro di lui armato. Gli hanno sparato e attorno a lui si sono radunati la moglie e i bambini, e si sono gettati a terra», ha aggiunto. «Ho avuto molta paura, anche perché attorno a me si era creato il panico, con decine di persone che urlavano e correvano da tutte le parti». Molti viaggiatori sono fuggiti abbandonando sul posto i bagagli, nel terrore di un attentato.
RITARDO VOLI IN PARTENZA - Gli artificieri sono intervenuti per verificare quanto contenuto all'interno dell'auto che ha sfondato la vetrata: il controllo ha dati esito negativo. La situazione di caos ha riguardato soprattutto i voli in partenza, sospesi per un paio d'ore. Sono sempre rimasti regolari i voli in arrivo; al Terminal 2 partenze e arrivi regolari. All'interno del Terminal 1 sono stati chiusi per un'ora circa ascensori, scale e scale mobili che collegano un'area all'altra. I passeggeri in partenza si sono accalcati in cerca di informazioni. Grande preoccupazione, nello scalo, ma non una particolare tensione. Alle 12.50 è stata riaperta l'area check-in, escluse le zone 6 e 7.

«FALLA NELLA SICUREZZA» - Il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera Michele Meta parla di «gravissime falle nella sicurezza dell'aeroporto internazionale, obiettivo sensibile come pochi altri nel Paese», e chiede al ministro Maroni «di spiegare quanto prima in Parlamento cosa sia accaduto e soprattutto come sia stato possibile per un cittadino comune vulnerare così facilmente con la propria automobile il check in del terminal 1 di Malpensa».
Immediata la replica di Bonomi: «Il sistema di sicurezza - ha detto - ha retto in maniera straordinaria e c'è stato un intervento immediato della polizia». Esprime perplessità sui livelli di sicurezza dell'aeroporto anche Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano: «Se il tunisino avesse avuto dell'esplosivo sulla vettura a Malpensa ci sarebbe stata una strage. Il grave episodio impone di ripensare i sistemi di sicurezza in chiave di maggiore prevenzione». De Corato ha portato come esempio l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, difeso da un sistema di sicurezza definito «a circuiti multipli».

PERQUISITO L'APPARTAMENTO - La polizia scientifica ha perquisito la casa dove vive la famiglia del tunisino, in un cortile in via Primo Maggio a Ceriano Laghetto (Monza). I vicini descrivono l'uomo, impiegato in un'azienda metalmeccanica, come «un gran lavoratore, a volte geloso e possessivo nei confronti della moglie». L'uomo si era trasferito quattro anni fa a Ceriano Laghetto da Binzago, un paese ad alcuni chilometri di distanza. La moglie, 31 anni, aveva lavorato come impiegata in un'azienda di Limbiate e da alcuni mesi si trova in cassa integrazione. «Avevamo avuto un diverbio con lui, ci aveva minacciati anche perché era molto geloso del fratello di mia moglie», ha detto un vicino di casa, che aveva denunciato l'uomo ai carabinieri per minacce. Tra le due famiglie è in corso da circa due anni una piccola querelle giudiziaria fatta di querele e contro-querele originata da una banale lite di condominio. «A volte giocavamo a carte con lui - ha aggiunto invece un altro vicino - è una famiglia normale, molto religiosa, i miei nipotini giocavano con i loro figli a calcio nel cortile». I vicini spiegano di averli sentiti parlare dell'intenzione di vendere l'appartamento per ritornare nel prossimo futuro a Tunisi, città originaria del 42enne Ganouni Sadallah, dove l'uomo ha ancora un'abitazione nella zona dell'università. Fuori dalla casa dell'uomo è rimasta parcheggiata la sua vecchia Wolkswagen station wagon.

Redazione online
21 febbraio 2011

da Corriere.it

[mxp98]

Un caso simile accadde l'anno scorso in Inghilterra,vero?

[I-Alex]

Resta il fatto che il pronto intervento delle Forze dell'Ordine ha evitato guai peggiori e quei brutti panettoni verdi anti auto sono davvero serviti altrimenti sto pazzo era in giro per il T1 in auto!

E ora che se ne stia in carcere per qualche anno ma dubito che tra 15gg sia ancora dentro, siamo in Italia

Un caso simile accadde l'anno scorso in Inghilterra,vero?

non ricordo

[mxp exp]

porco diavolo, era pure mio paesano, seppur acquisito, e poteva finire peggio!

[mxp ernesto]

Poteva andare peggio, ma crepare prima di arrivare in Italia no?

[Mauz]

Fatemi capire...

Questo qua è venuto in Italia ma:
-non ha la minima intenzione di adeguarsi alle usanze italiane (tolleranza verso le altre religioni/culture), tant'è che ha fatto convertire la moglie e le fa idossare il velo;
-non ha la minima intenzione di stabilirsi in Italia, ma solo di sfruttarla come una p*****a e poi tornarsene al suo paese coi soldi (tant'è che voleva trasferirsi a Tunisi con la moglie italiana e tutto il resto;
-ha poco rispetto della legge italiana (minacce e tutto il resto);
-quando esce di casa gira con un coltello come se fosse un telefonino;
-per andare in aeroporto ruba un'auto come se niente fosse;
-sfonda l'ingresso di un aeroporto e minaccia la gente all'interno.

Ce lo dobbiamo proprio tenere? Non possiamo farlo contento e spedirlo al suo paese con un bel calcione nel didietro e un veto di rimettere piede in Italia?

[hal]

Il compagno Zapatero da tempo ha già risolto la faccenda. Ha usato qualche barcone come bersaglio per la sua marina... e op là. Nessuno ha più osato dirigersi verso le coste spagnole.

[woww]

Beh di pazzi ce ne sono tanti... Italiani e non!
Non punto certo il dito sul fatto che sia tunisino e abbia convertito la moglie!

I panettoni sono serviti, tutto si è concluso al meglio e la a sicurezza a MXP mi pare presente.

Ma se la macchina fosse stata piena di esplosivo? Sarebbe successo esattamente quello che poteva accadere anche in altri hub globali, o davvero pecchiamo in questo?

Btw, from Wikipedia

On 6 June 2006, Aabid Hussain Khan, 21, of West Yorkshire and a 16-year-old boy were arrested at the airport and later charged under Section 57 of the Terrorism Act, for conspiracy to murder and conspiracy to cause public nuisance by using poisons or explosives.

Non mi ricordo come fu la dinamica dei fatti... mi pare che anch'egli provò a irrompere con un automezzo in aeroporto ed è grazie a lui se oggi abbiamo limiti sulle quantità di liquidi che si possono portare in aereo.

[Mauz]

Il compagno Zapatero da tempo ha già risolto la faccenda. Ha usato qualche barcone come bersaglio per la sua marina... e op là. Nessuno ha più osato dirigersi verso le coste spagnole.

Ma come... non sono proprio gli spagnoli ad additarci di xenofobia quando si cerca di limitare il flusso degli immigrati clandestini e gestire quelli che abbiamo già sul nostro territorio? :confuso:

Beh di pazzi ce ne sono tanti... Italiani e non!
Non punto certo il dito sul fatto che sia tunisino e abbia convertito la moglie!

I panettoni sono serviti, tutto si è concluso al meglio e la a sicurezza a MXP mi pare presente.

Ma se la macchina fosse stata piena di esplosivo? Sarebbe successo esattamente quello che poteva accadere anche in altri hub globali, o davvero pecchiamo in questo?

Btw, from Wikipedia

On 6 June 2006, Aabid Hussain Khan, 21, of West Yorkshire and a 16-year-old boy were arrested at the airport and later charged under Section 57 of the Terrorism Act, for conspiracy to murder and conspiracy to cause public nuisance by using poisons or explosives.

Non mi ricordo come fu la dinamica dei fatti... mi pare che anch'egli provò a irrompere con un automezzo in aeroporto ed è grazie a lui se oggi abbiamo limiti sulle quantità di liquidi che si possono portare in aereo.

La questione non è che sia tunisino o mneeno. La questione è che questo individuio è venuto in Italia dal suo paese con la chiara intenzione di sbattesene delle nostre regole e dei nostri usi e constumi, al punto da arrivare a imporre a una cittadina italiana i SUOI!

Per di più non sta dando alcun contributo alla società, ma anzi, la sta danneggiando. Quindi perchè dobbiamo tenercelo e lasciare che tolga un posto di lavoro a un italiano e lasciare che ci costi per il suo mantenimento in carcere e le sue cure mediche quando si fa sparare dalla polizia?

Per quanto riguarda il rischio di attentati con autobombe: per quelle cose esistono apposta gli organi di intelligence. Il loro scopo è proprio quello di evitare che un'auto arrivi in aeroporto carica di tritolo. Tra l'altro non è che sia così facile procurarsi armi illegalmente. Per farlo aumenti le tue possibilità di finire sotto la lente dell'intelligence.

E questo è lo stesso motivo per cui non si progettano i terminal per resistere a colpi di bazooka da lontano, raid aerei, attacchi nucleari. Ed è anhe il motivo per cui possiamo decollare e atterrare tranquillamente confdando ampiamente nel fatto che non ci sia nessuno appostato con un UZI lungo il sentiero di decollo/atterraggio a fare il tiro al bersaglio con gli aerei che passano.

[S62]

mauz per reperire l'esplosivo vai in una cava della val d'ossola, la studi un pochetto o ti fai assumere ed eccoti servito il tritolo.

[Mauz]

Non è così semplice come credi! Altrimenti subiremmo molti più attentati, non credi?

[KittyHawk]

Non vorrei incrinare le certezze che qualcuno ripone su come si possa organizzare un attentato, ma ricordo a tutti che in diversi attentati sono stati usati esplosivi "non convenzionali", spesso a base di fertilizzanti, facilmente reperibili sul mercato. Dalla purtroppo riuscita esplosione di Oklahoma City al fortunatamente non riuscito "martirio" della caserma Santa Barbara di Milano.

In molti attentati l'obiettivo finale dei terroristi non è tanto il numero di vittime, ma l'eco che si può avere di conseguenza sui media. A memoria non mi vengono in mente attentati avvenuti negli orari di ingresso o uscita dalle fabbriche e le stragi in ambito scolastico, spesso negli USA, sono quasi sempre frutto di squilibrati isolati.
Altro obiettivo che si pongono i terroristi è rendere particolarmente difficoltose o costose quelle azioni che contraddistinguono una società libera da una società oscurantista e non libera. Pensiamo ai costi e al tempo che si perde in aeroporto per i controlli di sicurezza: la prima volta che presi l'aereo l'unico controllo che subii fu quello del passaporto (no body scanner, no scanner bagagli, non varchi magnetici) e nel viaggio di ritorno il comandante mi indicò il Monte Bianco mentre ero in visita nella cabina dell'aereo, esperienze che ormai un viaggiatore comune può sognarsi.

Approfitto infine dell'occasione per salutare chi ci segue su Echelon, visto l'alto numero di termini sensibili usati in questa e-mail. :green:

[mxp98]

Altro obiettivo che si pongono i terroristi è rendere particolarmente difficoltose o costose quelle azioni che contraddistinguono una società libera da una società oscurantista e non libera. :green:

Direi che in questo ci stanno riuscendo molto bene.

[ryan2fly]

Approfitto infine dell'occasione per salutare chi ci segue su Echelon, visto l'alto numero di termini sensibili usati in questa e-mail. :green:

Manca solo "osama bin laden" e poi sei a posto: anch'io approfitto dell'occasione per salutarli..... :ciao: :green:

[KL63]

Mr. Bonomi era tutto contento dell'efficacia dei panettoni posti all'ingresso anche se un po' brutti, ma io mi chiedo se una bella fila di robuste "parigine" ovvero dei paletti alti 90 cm in cemento armato o acciaio, comunque nel materiale più resistente, poste a 90-100 cm l'una dall'altra all'esterno del fabbricato, fra il marciapiede e la carreggiata, non impedirebbero l'avvicinamento al terminal con qualsiasi mezzo in maniera un po' più esteticamente gradevole?
Certo non sarebbero soluzioni a costo quasi zero come quelle adottate, ma certamente migliorerebbero l'immagine del terminal.