Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

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Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda AeroportiLombardi » gio 19 gen 2012, 18:08:04

Che ci facciamo con Malpensa?
Crisi economica e terremoti politici sono stati protagonisti del 2011. Tra paradossi e contraddizioni lo scalo cresce, anche se di poco



A Sea è tempo di bilanci e i vertici possono tirare un respiro di sollievo. Il 2011 si chiude con un piccolissimo segno più anche per Malpensa. E se si pensa all'anno terribile che ci siamo lasciati alle spalle non è cosa da poco.
Nessun contraccolpo nemmeno dalla politica. Non era scontato, soprattutto dopo il terremoto che c'è stato nella tornata elettorale milanese. Il sindaco Pisapia e l'assessore Tabacci hanno lasciato lavorare senza mandare per aria tutto il management di Sea. Non è cosa da poco, perché si è visto cosa ha comportato in altre situazioni un pesante spoil-system. Basti pensare a Pedemontana con l'arrivo di Podestà che subito cambiò tutti i vertici.
Il comune di Milano, maggiore azionista di Sea, ha valutato di dare fiducia e continuità senza mandare in eccessiva fibrillazione i vertici della società aeroportuale.
Ora, a prescindere da come saranno i cambiamenti, anche dati dall'arrivo del nuovo azionista privato, la domanda centrale è capire cosa sia prioritario per lo scalo varesino.
Non è una domanda da poco, ma in vista di un biennio ancora di pesante crisi, non si può eludere questo punto. Altrimenti ognuno continua a tirare la giacchetta dalla sua parte. È impensabile procedere così perché le istanze vanno tutte considerate, ma occorre seriamente stabilire cosa fare.
I comuni, e non solo loro, sono preoccupati per molte cose. La prima è l'occupazione, la seconda è la questione ambientale, poi ci sono gli aspetti logistici. In tutto questo, i vari attori devono smetterla di pensare solo ai propri interessi e cercare di decidere sul serio cosa va fatto.
La gestione di Malpensa coinvolge tante realtà e queste devono essere coprotagoniste con Sea. A partire dalla politica che non può, anche se a volte a ragione, fare una questione di bandiera la difesa dello scalo. Non serve ogni volta fare la cronistoria, ma nemmeno prendersi meriti o lanciare anatemi solo perché di colpo si è passati all'opposizione.
In tutto questo anche la stampa può svolgere un ruolo importante. L'argomento è ostico, ma anche affascinante. Fare catastrofismi è inutile e dannoso anche perché stiamo vivendo un'epoca davvero particolare. Globalizzazione e liberalizzazioni aprono spesso al paradosso e non a facili analisi. Basta guardare al caso dei servizi interni a Malpensa.
Le liberalizzazioni dieci anni fa misero quasi ko Sea handling. La società da un giorno all'altro perse il monopolio entrando in una crisi da cui ancora non si è completamente ripresa. Ora invece acquisisce un cliente importante come Lufthansa, che scarica la tedesca Globeground. Morale: saltano cento posti di lavoro e comunque la si legga c'è da farsi venire il mal di testa. Per quelle famiglie la questione non è semplice, perché oggi l'occupazione è un vero problema. Chi gestisce il territorio ha un ruolo ancora più difficile proprio perché dentro le contraddizioni e i paradossi è difficile trovare risposte semplici.
Peggio ancora, anche se in questo caso l'effetto è positivo, è se si guarda a dove va il mercato. Oltre il 40% dei flussi sia passeggeri che merci si sposta da e verso l'Asia. Hai voglia di parlare male della Cina. Il traffico aereo indica con precisione le tendenze sia economiche che sociali. Bisognerà iniziare a farci i conti per bene perché altrimenti si parla a vanvera delle cose. L'abbandono di Alitalia e quindi di tutta la "favola" di Malpensa come hub, è stata riassorbita solo in parte, e lo si deve soprattutto all'incremento delle compagnie asiatiche.
Insomma, il 2012 è un anno di grande insidie, ma anche di opportunità. Lo sarà davvero se tutti gli attori sapranno darsi un piano comune fissando politiche di priorità. Occupazione e sviluppo sono due temi. Non sono gli unici, anche perché non si può prescindere dal contesto entro cui si muove Malpensa. Occorre che Sea si faccia avanti, e con lei quanti hanno a cuore problemi e opportunità che una presenza così ingombrante è capace comunque di generare.
17/01/2012
Marco Giovannelli

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda AeroportiLombardi » gio 19 gen 2012, 18:09:13

Limitate Linate o Malpensa non decollerà
Dopo l'editoriale del direttore di VareseNews Marco Giovannelli pubblichiamo un importante contributo di http://www.aeroportilombardi.it, che spiega quale potrebbe essere la vera soluzione per rilanciare l'aeroporto una volta per tutte

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Dopo l'editoriale del direttore di VareseNews Marco Giovannelli dal titolo "Cosa fare di Malpensa?", pubblichiamo un importante contributo inviato alla redazione dagli esperti di http://www.aeroportilombardi.it, che spiega quale potrebbe essere la vera soluzione per rilanciare l'aeroporto una volta per tutte, mettendolo in concorrenza con i "big" europei (Monaco, Francoforte, Parigi, Amsterdam, Londra): chiudere Linate, far rispettare rigorosamente le limitazioni del decreto Bersani Bis e concentrare l'attenzione su Malpensa

Egregio direttore,

vorremmo poter dire anche la nostra circa la questione Malpensa, del suo futuro e del suo indotto.

Come ben sappiamo l'aeroporto è stato snobbato dai vari Governi centrali e ancora oggi è difficile far arrivare a Malpensa le compagnie extracomunitarie che sono blindate dai singoli accordi di traffico bilaterale. E’ di pochi giorni fa la bocciatura da parte del Ministro Passera dell'autorizzazione a Singapore Airlines del volo Milano-New York, bocciatura dovuto a salvaguardia di Alitalia compagnia che sappiamo bene cosa abbia fatto e disfatto a Malpensa negli ultimi 4 anni.

Tornando al tema del suo editoriale "che ci facciamo con Malpensa" è una questione che ormai si trascina da decenni, basti pensare che il 25 ottobre 1998 quando aprì la Grande Malpensa nessuna ebbe il coraggio (ma sarebbe da usare una espressione più colorita) di chiudere davvero Linate. Vero che in Italia sembra impossibile e fantascientifico ma se pensiamo agli altri paesi evoluti è sempre stato così; a Giugno quando Berlino avrà un grande aeroporto saranno solo un ricordo i 2 vecchi scali cittadini chiusi. Altrove pensano al bene comune collettivo: meglio avere un aeroporto ben collegato e fuori città che tanti piccoli aeroportini che si fanno tra loro la guerra.

E' un po' come la raccolta differenziata: è scomoda e nessuno la voleva fare ma alla fine per il bene comune la si fà.

Non è un quindi un caso che Malpensa sia rimasta un aeroportino in Europa. Motivo? Oltre a non aver chiuso Linate tutt'oggi continua il cannibalismo tra i 2 scali: Air France e Klm sono le ultime compagnie che hanno deciso di trasferire tutti i voli per Parigi e Amsterdam da Malpensa a Linate ma le possiamo assicurare che molte altre big europee ci stanno seriamente pensando da tempo...
Il problema è di fondo: se da Linate i passeggeri fuggono via altri hub europei, perchè mai una compagnia deve rischiare un nuovo volo diretto da Malpensa? Perchè un Milanese deve scegliere l'aeroporto più "scomodo" (peraltro ben collegato ormai via ferrovia e via gomma, e nel 2015 ancor più)? Senza contare che se il traffico pregiato vola su Linate da Malpensa come le riempi le business classe la componente cargo che viaggia sulle tratte passeggeri, che sono fondamentali per tenere in attivo i voli? Come riempi i voli di transiti italiani se gli italiani arrivano a Linate e non a Malpensa? Verso l'Asia abbiamo i colossi Emirates, Singapore, Cathay etc. che vengono a prendersi i passeggeri ma verso le Americhe ed anche l’emergente Africa è ben visibile il danno!

Decidere cosa fare di Malpensa e dell'indotto, con relativi benefici socio-economici, non può non passare sul decidere cosa fare a e di Linate... Il lavoro arriva principalmente dai voli di lungo raggio che generano un indotto su catering, handling e servizi generali immenso: basti pensare che le statistiche IATA indicano fino a 4.000 posti per ogni milione di passeggeri annui di lungo raggio.

Peraltro a Linate basterebbe far rispettare rigorosamente le limitazioni del decreto Bersani Bis: per esempio se sulla Milano-Napoli sono ammessi solo 2 voli giornalieri da parte di ogni compagnia è impensabile che Alitalia ne effettui almeno 9 giornalieri! Stessa sorte per il Linate-Parigi di di Air France, che ne effettua ben 6 anzichè i 2 consentiti... tale prassi avviene su decine di destinazioni grazie al gioco dei code-share.
La nuova Cai-Alitalia infatti possiede 5 Coa (certificati di operatore aereo) e di conseguenza li usa per quintuplicare i voli e il monopolio su Linate. Questo sia a suo favore che verso i partner AirFrance-Klm con il benestare di Ministero e Enac E’ ovvio che se Airone, Alitalia Express, Airone Cityliners e VolareWeb sono come Alitalia posseduti da CAI, questi 5 Coa sono da attribuire a un unico vettore come del resto tale norma avviene per i bilaterali (se Singapore costituisce Singapore Italia e il capitale di maggioranza è di Singapore, la consociata italiana non può accedere ai bilaterali italiani).

Quindi, prima di decidere cosa farne di Malpensa, decidiamo se vogliamo lo sviluppo economico e il ritorno di migliaia di cassa integrati al loro lavoro, ma soprattutto decidiamo cosa farne di Linate e delle regole che oggi non vengono rispettare. L’economia di tutta la macro-area, e in primis il destino di decine di migliaia di Aziende e lavoratori hanno bisogno di una Malpensa forte e competitiva. Insistere sull’orticello Linate, che alla fine, per accontentare certe limitate visioni e pretese Milanesi, fa solo ingrassare il business di compagnie aeree e dei relativi hubs stranieri cui fanno riferimento. Gli aeroporti di Monaco, Francoforte, Parigi, Amsterdam, Londra ringraziano sentitamente.
Pura Follia!

Cordiali Saluti
19/01/2012
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I-Alex
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » gio 19 gen 2012, 18:36:15

SEA: LETTERA APERTA UIL, MALPENSA IN PERICOLO
Scritto da Agenord Daniele Bonecchi

SEA: LETTERA APERTA UIL, MALPENSA IN PERICOLO (AGENORD) - Milano, 19 gen. -

Con una lettera aperta indirizzata al Governo, la Uil lancia l’allarme sul futuro di Malpensa, eccone alcuni brani: “In questi anni il gruppo dirigente di SEA, con il pieno sostegno del sindacato, si è assunto un impegno rilevante, non privo di risultati, per garantire al sito aeroportuale di Malpensa un volume di traffico adeguato alle sue dimensioni. I collegamenti per via ferroviaria e autostradale sono stati certo migliorati ma non basta.” La lettera prosegue: “I passeggeri di Malpensa sono stati poco più di 19 milioni nel 2011, crescendo del 2% sul 2010 (a novembre sembrano essere calati del 5,6% sullo stesso periodo dell’anno prima), mentre a Linate sono stati poco più di 9 milioni con un incremento del 9,2%. Il volume di traffico nazionale è cresciuto nello stesso periodo del 6,7%. Il rapporto di passeggeri tra Malpensa e Linate dovrebbe essere strutturalmente almeno di 3 a 1 mentre è stato di 2 a 1 nel 2011 (tenendo conto che 1/3 del traffico di Malpensa è alimentato dalla low cost Easy Jet). A queste condizioni gli enormi investimenti sostenuti per Malpensa (l’ultimo in fase di realizzazione è il terzo satellite per i voli intercontinentali) si giustificano ancora? L’aumento vertiginoso dei passeggeri di Linate, anziché essere un fattore di riequilibrio invece segnala la principale causa del mancato decollo di Malpensa dove la SEA rischia di entrare in una situazione di grave crisi con riflessi negativi sull’occupazione di cui gli esuberi Globe Ground non sono che una avvisaglia. Ma la maggiore criticità’ sta nell’utilizzo insufficiente degli investimenti realizzati e in fase di attuazione sulla “grande Malpensa”. Con il consenso di Alitalia le Compagnie europee associate in Sky Team utilizzano Linate per alimentare i propri hubs sottraendo traffico a Malpensa. Con meno della metà dei passeggeri Linate ha registrato 350.000 persone (pari al 4,5% del totale dei viaggiatori) che passano da un aereo all’altro nello stesso aeroporto contro i 260.000 (pari all’1,5%) di Malpensa. Paradossalmente il ruolo di hub è svolto da Linate, quello di point to point da Malpensa. Ma a beneficiarne in ultima analisi sono le Compagnie estere europee ed Alitalia e i loro aeroporti di riferimento che effettuano i voli intercontinentali. Per questo è necessario agire sul piano dei soggetti istituzionali su un doppio binario. In primo luogo finalmente attuare, da parte del Governo, il Decreto Bersani che poneva una robusta limitazione ai voli sugli hubs europei. Né può essere accettata, in nome delle liberalizzazioni, che continui all’infinito la posizione dominante di Alitalia su cui sarebbe opportuno un intervento dell’Antitrust. In secondo luogo definire nuovi accordi bilaterali per aumentare il numero delle Compagnie ammesse a operare sulle rotte intercontinentali.” La Uil conclude: “Su questi temi è urgente che la SEA, i suoi azionisti, le istituzioni locali e le forze politiche, sociali e imprenditoriali sollecitino risposte efficaci e rapide da parte del Governo, a partire dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle Infrastrutture.”

da AgenParl.it
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda kco » gio 19 gen 2012, 21:15:33

Questi articoli vanno diffusi il più possibile. Farò quanto mi è concesso. Ho scritto al ministro a riguardo ma per ora senza risposta.
Per il resto Pisapia, Formigoni e Cattaneo non mi hanno mai risposto. Secondo me sarebbe utile per noi tutti mettere nero su bianco chi non risponde, magari qualcuno ci leggerà!

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » gio 19 gen 2012, 21:31:16

Altra lettera su VareseNews http://www3.varesenews.it/comunita/lett ... ?id=223497

@ Kco

a febbraio scatta una nuova iniziativa del Forum... appena finiamo con Orchidea iniziano con Idroscalo :cool2:
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda mxp98 » gio 19 gen 2012, 21:35:19

Continuiamo a scrivere. Più lo facciamo e meglio è!!!
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda mxp98 » gio 19 gen 2012, 22:12:55

Comunque sarebbe anche ora che il sindacato si facesse sentire con più forza sull'argomento.
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda fumap » gio 19 gen 2012, 23:09:00

Scritto anche io, per quanto possibile, la mia opinione. Per ora ancora nessuna risposta, l'importante è che sia stato letto dai destinatari! :ciao:

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda HyperFlyer » ven 20 gen 2012, 11:06:52

chiedo scusa per l'OT

@malpensante: non riesco a rispondere al tuo PM (hai disabilitato?) ...comunque la risposta è si, per ora. :ciao:

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda hal » ven 20 gen 2012, 15:30:30

http://www3.varesenews.it/comunita/lett ... olo=223559

Malpensa e Linate possono convivere, vi spiego come»
La lettera di Gianni Scapellato, direttore di Aeroporto a Malpensa per l'Aviazione Civile Italiana dal 1984 al 2002


l sistema aeroportuale milanese è costituito dai due aeroporti di Linate e Malpensa, quest’ultimo definito “Hub”.
L’hub è caratterizzato dall’organizzazione di una compagnia aerea che concentra e smista i passeggeri che utilizzano lo scalo come transito per raggiungere altre e diverse destinazioni.
L’ hub deve consentire il transito ai passeggeri da un volo all’altro e il ricovero e l’assistenza alla struttura operativa della compagnia che su quell’aeroporto ha costituito la propria organizzazione di hub.
L’aeroporto non è hub per tutte le compagnie che lo utilizzano, ma solo per quella che vi ha attivato un’imponente organizzazione. Cioè un’organizzazione che oltre ai voli abbia autonoma base per equipaggi, manutenzioni, aeromobili, catering. Le altri grandi compagnie lo utilizzano a loro volta come bacino d’utenza che serve ad alimentare i propri hub.
Parigi è hub per Air France, ma non lo è per British; Londra è hub per British ma non per Iberia che ha il suo hub in Spagna; Amsterdam è hub per KLM e non per Lufthansa; Monaco è hub per Lufthansa ma non per Air France, British, Iberia, KLM e così via.
E Malpensa?
Tralasciando la storia del come e del perché l’hub sia nato più per volontà del Gestore Aeroportuale – la SEA - che non del vettore Alitalia, che mai ha realizzato a Malpensa l’organizzazione di equipaggi, manutenzione e assistenza di tipo hub, va compreso il ruolo che Malpensa ricopre per le compagnie che lo utilizzano e per quelle che invece, a parità di costi, utilizzano Linate.
Rispetto all’aeroporto romano di Fiumicino, Malpensa è più vicino al continente nord-americano, continente che assorbe e produce il maggior volume di traffico aereo con il continente europeo, rispetto alle altre macro zone del pianeta.
Ciò comporta, in termini di ora-volo, un risparmio di circa due ore sulla tratta italiana Malpensa/New York/Malpensa, rispetto all’altra tratta italiana Fiumicino/New York/Fiumicino.
E ciò a prescindere dal dato che il maggior volume di passeggeri è prodotto proprio nel Nord dell’Italia.
Gli stessi voli verso il Nord America da/per Londra, o da/per Parigi, o da/per Francoforte o da/per Madrid sono più brevi rispetto a quelle da/per l’Italia.
Le compagnie europee, che già volano da Linate per i loro hub, in sostanza trasportano dall’Italia passeggeri con destinazione finale in America Settentrionale, attirandoli nei loro hub perché Linate e più comodo di Malpensa e lucrando sul minor costo della tratta transatlantica perché più breve.
L’obbiezione che da Malpensa si effettuano voli senza scalo, e quindi teoricamente più comodi rispetto a quelli con uno scalo intermedio, è facilmente superabile appunto dalla maggiore comodità di Linate e dalle tariffe più basse che le compagnie europee riescono ad offrire per il minor costo della tratta intercontinentale perché più breve. linate
Né è possibile effettuare voli intercontinentali da Linate, perché la lunghezza di pista non consente tali voli a pieno carico in decollo, e perché il piazzale di sosta aeromobili non assorbe la sosta contemporanea di aeromobili di grosse dimensioni.
Fino ad ora si è cercato di risolvere il problema della divisione del traffico tra Linate e Malpensa con misure regolamentari di carattere generale, incorrendo così in una miriade di veti dovuti alle norme comunitarie, o con soluzioni facilmente scavalcabili dalle politiche tariffarie dei singoli vettori.
Politiche tariffarie che le compagnie hanno con gli agenti di viaggio, e pertanto non possono essere ristrette e verificate in aeroporto, ove il passeggero si presenta già con il biglietto acquistato.
L’unica efficace scelta è di fare regolare la domanda tra Malpensa e Linate dal mercato.
Linate è più comodo e più redditizio rispetto a Malpensa.
Più volte si sente ripetere il termine “city airport” riferito a Linate.
Il city airport indica un aeroporto che serve esclusivamente la città o l’area metropolitana, attraverso voli senza transito sullo scalo, ed effettuati per lo più da aerei di piccole/medie dimensioni e capacità.
In Europa l’esempio classico è l’aeroporto City a Londra.
Riassumendo. L’aeroporto hub di Malpensa, con Alitalia che non ha mai portato in tale scalo l’organizzazione di hub, soffre la concorrenza delle altre compagnie che operano da Linate con voli sui loro hub per le stesse destinazioni finali intercontinentali. L’aeroporto di Linate offre, a parità di costi d’utilizzo, migliore accessibilità rispetto al più scomodo e lontano aeroporto di Malpensa.
Come recuperare traffico a favore di Malpensa, ma senza ridurre i ricavi e lasciando intatta la posizione di prestigio acquisita da Linate?
Le compagnie che utilizzano un aeroporto pagano tasse e tariffe.
Le tariffe sono quelle di “handling”, termine omnicomprensivo delle prestazioni di assistenza all’aereo, ai passeggeri, al carburante, al catering, alle pulizie di bordo, all’equipaggio e così via. Esse vanno a chi effettua la prestazione, la SEA o l’handler, se diverso da SEA. Le tasse sono quelle che si pagano per l’utilizzo della struttura aeroportuale e che sono incamerate da SEA. Tali tasse s’identificano come tasse di sosta, approdo e decollo e sono calcolate in base al peso massimo dell’aereo e al suo tempo di sosta.
E’ su di esse che si può incidere per mutare i termini dell’offerta tra i due aeroporti di Linate e Malpensa, partendo da un presupposto che ha le caratteristiche dell’assoluta ovvietà.
La differenza tra un viaggio in treno, in nave o in aereo effettuato in prima classe piuttosto che in classe economica sta proprio nella maggiore o minore comodità del viaggio stesso, non nella sua durata!
La differenza tra l’assistere ad una rappresentazione alla Scala in loggione o in poltronissima, o ad una partita di calcio a San Siro in curva o in tribuna, sta nella comodità, nel comfort, nella facilità d’accesso alla struttura, non nella qualità dello spettacolo.
Perché due aeroporti, Linate e Malpensa, uno comodo perché in città, l’altro più scomodo perché più lontano, costano alle compagnie in pratica allo stesso modo?
Le tasse di sosta, approdo e decollo sono relative al sito, al terreno, al luogo ove sorge l’aeroporto.
Se un luogo è più appetibile, più richiesto, più comodo rispetto ad un altro, perché non variarne il costo in modo da aumentare l’importo di queste tasse a Linate e diminuirle a Malpensa?
L’aumento delle tasse a Linate, anche in modo considerevole, e la diminuzione di tali importi a Malpensa, modifica in modo rilevante le economie di scalo delle compagnie per la ripetitività dei voli, a favore del riposizionamento su Malpensa di quei vettori che non hanno una clientela che sopporti l’aumento della tariffa da Linate.
Perché il maggior costo dell’uso dell’aeroporto di Linate ricade su quei passeggeri che scelgono un maggior comfort ed una migliore e rapida accessibilità all’aeroporto e alla città.
Tale misura elimina da Linate il volo low-cost, rimuove i gruppi turistici sui voli di linea, conferma la destinazione d’aeroporto d’affari ed anzi amplia lo spettro delle destinazioni possibili, non più delimitate da burocratici ed inefficaci vincoli di “panieri di slot”, ma esclusivamente dal mercato.
Malpensa ottiene non solo maggiori voli e più passeggeri, ma vedendo sfumata la strisciante concorrenza con Linate, è aperta anche ad altri vettori incentivati da minor costi a raggrupparvi voli adesso non esistenti.
Tutto ciò ha un solo grande vero ed unico problema da valutare e risolvere. Problema non tecnico. La proprietà di SEA è per circa l’84% del Comune di Milano e per circa il 14% della Provincia di Milano. Linate è a Milano. Malpensa è in provincia di Varese.

Strano articolo. Scontata la lezione sulla funzione di "hub" , funzione che per ora non è più riferibile a MXP.
Scontata anche la diversificaione delle taruffe ( sarà possibile?)

Ultiumissima cosa, l'autore dovrebbe ( senza ironia) tenere presente che in SEA c'è un nuovo soggetto del tutto nuovo. Lo chiamiamo il sign. 30% ?
Fattore che prossimamente pèotrà essere determinante.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda KL63 » ven 20 gen 2012, 17:16:59

idea vecchia e già dibattuta su questo forum e peccato che le tariffe siano determinate per legge in base agli investimenti che verranno fatti sullo scalo, con il paradosso che sono più care a Mxp rispetto a Linate! Il Sig. Scappellato dovrebbe saperlo.
Quindi occorrerebbe una modifica della legge nazionale.
Inoltre il traffico pregiato rimarrebbe a Linate ed appunto i "gruppi di turisti" come definiti dall'articolista andrebbero a Mxp.
L'unica cosa da fare è o chiuderlo o destinarlo solo ai voli per Ciampino, oppure aprirlo per fasce orarie dalle 7.00 alle 9.00 liberi tutti e dalle 20.00 alle 22.00 pure e durante il giorno solo voli per Ciampino o London city o Bromma (altri city airport). Comunque aeroporti che non offrano prosecuzioni intercontinentali.
Intanto che si regolarizzi la pista costruendo le stopway a fondo pista e si decali la soglia in atterraggio dato che gli aerei passano a 20 metri dalle case di San Donato. Ah... li le tegole non volano perché i tetti sono tutti piani! :green:
Questa sera andrò a cena da un mio amico che abita proprio li... uno spettacolo, sembra di poter toccare gli aerei con le mani e lui abita al secondo piano! Chissà perché nessuno protesta? :confuso:

Comunque bene che se ne incominci a parlare sempre più!

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda malpensante » ven 20 gen 2012, 19:00:05

hal ha scritto:Gianni Scapellato, direttore di Aeroporto a Malpensa per l'Aviazione Civile Italiana dal 1984 al 2002
Questo spiega molte cose :duro:

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda fumap » ven 20 gen 2012, 19:22:38

L'idea delle tariffe è in teoria giusto, a parte il fatto che non le può stabilire SEA e Scapellato dovrebbe saperlo!

Per il resto mi sembra che sia rimasto agli anni '90; il Nord America non è più la destinazione "primaria", ormai è stata superata da tutte quelle zone che crescono a livelli irraggiungibili per noi europei e per gli americani stessi. Sia per quanto riguarda aeroporti/servizi, sia per quanto riguarda compagnie aeree.

Inoltre, io continuo a credere che la parola comfort non si possa mettere nella stessa frase di volo con scalo, è un controsenso. Forse se si parlasse di prezzi, vicinanza al centro e collegamenti con la città si potrebbe parlare di maggior comodità, ma uno scalo è pur sempre una rogna in termini di tempo e di flessibilità. :ciao:

Paolo
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 20 gen 2012, 20:58:45

malpensante ha scritto:
hal ha scritto:Gianni Scapellato, direttore di Aeroporto a Malpensa per l'Aviazione Civile Italiana dal 1984 al 2002
Questo spiega molte cose :duro:
tra Ministero ed Enac è una bella lotta a far del male a Malpensa... meglio non dire altro
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda kco » sab 21 gen 2012, 14:27:51

La M4 dovrebbe essere cantierizzata a mesi. Giusto per gradire...

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda michyh87 » sab 21 gen 2012, 14:53:15

meno, dovrebbero partire i lavori tra pochi giorni

In ogni caso, almeno fino al 2017 ci sarà solo la tratta lunghissima di 2 fermate, Forlanini-Linate

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 21 gen 2012, 15:48:01

Tre fermate compresi gli estremi tra Linate e Lambrate... Su Corriere Milano parlano anche di un servizio ad hoc della M5 per il Papa Day
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 21 gen 2012, 17:54:06

Linate, come da Decreto Bersani Bis è per legge destinato al traffico point to point, ossai punto a punto.
"Art. 4.
1. I vettori comunitari possono operare collegamenti di linea
"point to point , mediante aeromobili, del tipo "narrow body (unico
corridoio), tra lo scalo di Linate e altri aeroporti dell`Unione
europea sulla base dei volumi di traffico passeggeri, in arrivo e
in partenza, registrati tra i medesimi aeroporti e il sistema
aeroportuale di Milano, nell'anno solare 1999, nei limiti di cui
alle seguenti lettere:
a vostro avviso, oltre a puntare il dito contro i 5 Coa Alitalia che permettono incrociando slot e numeri di volo almeno il quintuplicarsi del numero di frequenze ammesse, quante possibilità abbiamo di puntare anche sull'art 4 del Decreto?
Se denunciamo anche il fatto che le compagnie da Linate spediscono su altri hub passeggeri in transito non è una distorsione della norma?
Una interpretazione rigida del termine point to point dovrebbe vietare sia i Linate-Parigi Cdg-Chicago sia un ormai sempre più diffuso Bari-Linate-Londra piuttosto che un Bari-Linate-Cagliari
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda jetblue » sab 21 gen 2012, 18:15:23

I-Alex ha scritto: a vostro avviso, oltre a puntare il dito contro i 5 Coa Alitalia che permettono incrociando slot e numeri di volo almeno il quintuplicarsi del numero di frequenze ammesse, quante possibilità abbiamo di puntare anche sull'art 4 del Decreto?
Se denunciamo anche il fatto che le compagnie da Linate spediscono su altri hub passeggeri in transito non è una distorsione della norma?
Una interpretazione rigida del termine point to point dovrebbe vietare sia i Linate-Parigi Cdg-Chicago sia un ormai sempre più diffuso Bari-Linate-Londra piuttosto che un Bari-Linate-Cagliari
Tempo perso. Già il decreto è sbagliato a contenere termini in Inglese senza traduzione (almeno per narrow body è indicato corridoio unico), inoltre point to point è una tipica espressione inglese utilizzata nel settore tecnologico e riadattata al settore aeronautico solo di recente, con riferimento prima prettamente al business dei vettori low cost e poi adattata a tutto il settore. Si tratta di un termine che nel 1998 nel settore aeronautico non aveva poi neppure il significato che gli si attribuisce 2012.

Inoltre basteranno 2/3 interventi di persone "note" tipo professori universitari e/o tecnici che sosterranno che LIN può vivere bene con MXP e tutti gli sforzi vengono fortemente ridimensionati. Già ieri è uscito un intervento dell'ex direttore Enac di MXP (http://www3.varesenews.it/lombardia/art ... ?id=223559).

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 21 gen 2012, 18:17:35

si ma l'ex direttore Enac è proprio la parte in causa insieme a Ministero e Enti Romani per aver sempre chiuso gli occhi
Poi, a leggere la lettera di Scapellato, non mi sembra nemmeno abbia le idee molto chiare
Il tipo lo conoscevo, abitava proprio al Ciglione ai tempi, ora che fa?
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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda jetblue » sab 21 gen 2012, 18:41:01

I-Alex ha scritto:si ma l'ex direttore Enac è proprio la parte in causa insieme a Ministero e Enti Romani per aver sempre chiuso gli occhi
Poi, a leggere la lettera di Scapellato, non mi sembra nemmeno abbia le idee molto chiare
Il tipo lo conoscevo, abitava proprio al Ciglione ai tempi, ora che fa?
e qui sta il punto. Idee chiare o no, per la stampa ha l'autorevolezza di un parere, molto più di noi, persone comuni e con le idee più chiare.

Secondo me solo il nuovo socio privato di SEA, dopo che avrà fatto un altra mossa importante, si muoverà pesantemente per ridurre LIN.

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda indaco » sab 21 gen 2012, 19:16:44

Che poi le destinazioni piu' favorevoli per MXP siano quelle nordamericane ho i miei dubbi. Se le paragoniamo a FCO certamente. Ma il fatto e' che in direzione dell'America, in Nordeuropa, e' pieno di hub veri ancora meglio posizionati.

Le destinazioni che tirano a MXP, come dimostra del resto la storia recente, credo proprio che invece siano quelle per l'Asia.

Verso nord est, e quindi gran parte dell'estremo oriente, la concorenza e' molto meno agguerrita... almeno fino a che la Russia non si decidera' a liberalizzare un po' i suoi cieli e i suoi aereoporti.

Verso sud est ci sono gli hub arabi... che ormai riproducono a maggior distanza quello che ci fanno gli hub nordeuropei. Aspirano. Pero' sono in direzione buona per la kangaroo route e per il sud est asiatico... non per Cina, Giappone e Corea. Un Milano-Tokyo via Dubai e' circa 3000km in piu'.

Insomma, ci sara' un motivo per cui e' piu' facile avere rotte verso l'Asia che verso il Nordamerica. Oltre al dinamismo delle economie ho il sospetto che anche la geografia sia uno dei motivi.

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda cesare.caldi » dom 22 gen 2012, 11:11:15

jetblue ha scritto:Secondo me solo il nuovo socio privato di SEA, dopo che avrà fatto un altra mossa importante, si muoverà pesantemente per ridurre LIN.
A quale mossa importante ti riferisci?
Comunque il nuovo socio di SEA è puramente finanziario e non industriale insomma gli interessa solo che SEA generi utili e loro passano alla cassa e finora nonostante la scellerata situazione tra LIN e MXP, SEA ha sempre generato utili. Quindi non credo che faranno qualcosa per motificare lo status quo almeno finchè arrivano puntualmente i dividendi.

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda malpensante » dom 22 gen 2012, 12:17:26

Sbagli. Il sistema attuale fa perdere il traffico di transito e tiene SEA poco oltre il break even point, massacrando gli utili.
Chi spende 385 milioni non ha l' anello al naso e non si accontenta di briciole.

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Re: Malpensa, che fare? (AL) Limitate Linate!

Messaggio da leggereda janmnastami » dom 22 gen 2012, 16:47:52

jetblue ha scritto: Secondo me solo il nuovo socio privato di SEA, dopo che avrà fatto un altra mossa importante, si muoverà pesantemente per ridurre LIN.
Ideale, a mio parere, sarebbe agire su BGY (di ipotesi in questo senso se ne sono sentite molte).

F2i ha tutto l'interesse a far "travasare" passeggeri da LIN a MXP, dal momento che le tariffe saranno superiori a MXP.


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