Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

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Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » sab 24 mar 2012, 23:38:32

Dei consigli di Alessandro Penati per privatizzare SEA e delle illegalità a Linate

http://www.linkiesta.it/blogs/rotta-ver ... izzare-sea

In un bell' articolo su la Repubblica di oggi Alessandro Penati spiega come il Comune di Milano dovrebbe agire per valorizzare al massimo la partecipazione di controllo che possiede in SEA, il gestore di Malpensa e Linate [...]

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda mxp98 » sab 24 mar 2012, 23:53:58

Ottimo, come al solito.
Chissà se a furia di martellamenti sul tema qualcosa prima o poi si muoverà.
Marco
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 00:01:53

Ne dubito :yeah:

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda fumap » dom 25 mar 2012, 03:03:44

Sempre ottimi articoli! :applausi:

Chissà mai che Penati lo legga... :yeah:
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 08:59:09

Gliel' ho mandato :green:

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Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 09:01:27

Dei consigli di Alessandro Penati per privatizzare SEA e delle illegalità a Linate

Marco Giovanniello - 24 marzo 2012

In un bell' articolo su la Repubblica di oggi Alessandro Penati spiega come il Comune di Milano dovrebbe agire per valorizzare al massimo la partecipazione di controllo che possiede in SEA, il gestore di Malpensa e Linate.

A mio parere la procedura seguita per vendere a fine 2011 una quota del 29,75% non era tanto male se l' obiettivo era appunto quello annunciato, piazzare una partecipazione minoritaria e mantenere indefinitamente, come aveva dichiarato allora il sindaco Pisapia, la maggioranza nelle mani del Comune di Milano.

Davanti ai bassi prezzi ottenibili in Borsa con un' IPO nel momento più acuto della crisi dello spread e al desiderio di incassare subito, con l' alternativa della F2i di Vito Gamberale si imbarcava un partner serio, competente, con orizzonte di lungo periodo e disposto appunto a investire ad un prezzo non certo basso per una partecipazione minoritaria, prova ne sia che nessun altro ha presentato un' offerta al bando.

La vendita ora di una seconda tranche minoritaria, che però porterebbe il Comune a perdere la maggioranza, cambierebbe completamente il gioco. La "vendita a rate" impedisce di incamerare il premio di controllo e lascerebbe al Comune una terza tranche minoritaria svalutata, sarebbe una gara in cui F2i partirebbe avvantaggiato, perché per il fondo di private equity la seconda tranche permetterebbe di acquisire il controllo del gestore aeroportuale e per chiunque altro no.

Dunque non si può non dar ragione a Penati, se il Comune di Milano vuole vendere azioni di SEA può solo mettere all' asta l' intera partecipazione di maggioranza che ancora detiene.

Tuttavia Penati è impreciso quando scrive che "come azienda, SEA è un capolavoro di cattiva gestione", perché "trasformare il sistema aeroportuale della prima area metropolitana italiana (reddito pro capite fra i più alti in Europa) in una cattedrale nel deserto (Malpensa) più una pista (Linate) strumentale solo alle esigenze di Alitalia di monopolizzare la tratta con Roma, richiede del genio."

La tesi di Penati è condivisibile solo se sottintende che la cattiva gestione è quella che ha fatto il Comune di Milano della sua proprietà e non la gestione che il management ha fatto della società. Riuscire a fare utili ogni anno nonostante la fuga di Alitalia, che ha sottratto a Malpensa milioni di passeggeri in transito e dei relativi introiti, testimonia che la società è stata gestita bene, nei limiti in cui la proprietà ha condizionato la gestione e testimonia anche la ricchezza delle possibilità che offrirebbe il territorio dal punto di vista aviazione, se solo lo si volesse sfruttare razionalmente.

Se Linate è a servizio di Alitalia e Malpensa ne risulta azzoppato, perché nessuno osa affrontare la perdita di consenso che deriverebbe da una razionalizzazione del vecchio scalo come si farebbe ovunque in Europa, non è colpa di SEA come azienda, perché il management non può minimamente influire sulla ripartizione del traffico. È colpa del Comune che per primo ha scelto politicamente, con Albertini, di "difendere Linate" senza capire che danneggiava il sistema, è colpa dei Governi che sono stati dapprima troppo pavidi con la UE, in cui tanti non gradivano un nuovo hub concorrente, è colpa del governo Berlusconi che ha garantito alla nuova Alitalia ogni genere di aiuto indebito, è colpa dell' attuale Governo indifferente se non ostile, è colpa di ENAC che scandalosamente tollera che i decreti vigenti sull' uso di Linate vengano sfacciatamente aggirati, in primis da Alitalia e dai suoi partner, ma anche da molti altri vettori.

Dopo Air France che lo fece a ottobre, da domani trasloca tutti i suoi voli da Malpensa a Linate anche KLM, la linea aerea che nel 1998 voleva fare di Malpensa un grande hub, insieme ad Alitalia. Il decreto Bersani bis vigente limita ad un solo volo quotidiano di andata e ritorno i voli da Linate ad Amsterdam che una compagnia aerea può effettuare, ma Alitalia e KLM insieme ne faranno sei e non due, fingendo che ciascuno sia operato da una linea aerea diversa, linee aeree che esistono in pratica solo sulla carta e solo a questo furbesco scopo, prestanome.

ENAC e il Ministero dei Trasporti come le tre scimmiette tengono occhi, orecchie e bocca chiusi davanti ai furbetti dell' aeroportino dell' Idroscalo. Tollerano, di fatto incoraggiano, che Alitalia ricicli slot che non non usa più per i voli verso Fiumicino, a causa del traffico sottratto dal Frecciarossa, svuotando il sistema aeroportuale milanese del più prezioso traffico intercontinentale e arricchendo linee aeree straniere e aeroporti stranieri a scapito di SEA e degli interessi italiani.

Questo attentato all' economia dal Paese dovrebbe dare la nausea ai cittadini e ai politici ben più di un' intercettazione telefonica.

Ricordiamo quanto dichiarato a giugno da Christoph Franz, amministratore delegato di Lufthansa, quando gettò la spugna e cassò il progetto di rifare di Malpensa un hub:

"Il fatto che rimangano aperti due aeroporti vicini ha un impatto sul business. Linate non sarà chiuso e quindi non c' è la prospettiva di dare una buona offerta da Malpensa per la clientela che vola per affari."

cioè che Malpensa resterà una cattedrale nel deserto finché Linate verrà usato per garantire rendite.

Certo SEA non può, in questo stato, essere considerata un gioiello, gli utili sono una frazione di quelli che potrebbero essere ed è fuori luogo la critica di chi dice che il prezzo pagato da F2i è troppo basso, se lo si paragona a quello di alcuni aeroporti brasiliani recentemente passati di mano. Là è stato venduto un sistema funzionante, con l' unico vero hub del Sudamerica a São Paulo, ma per gli utili che può generare da azzoppata SEA è stata forse fin troppo valutata da F2i.

385 milioni per il 29,75% di una società che nel 2011 ha fatto un utile netto normalizzato di 39,5 milioni vuol dire che F2i ha pagato un rapporto prezzo/utili di 33 per una quota di minoranza che lascia SEA in mano a chi non l' ha gestita bene, fatico a credere che quella a F2i sia stata una svendita.

Quello che non va è il livello degli utili paragonato ad esempio al valore delle infrastrutture, perché Malpensa viene utilizzato a metà della capacità produttiva, non perché sia una cattedrale costruita troppo grossa nel deserto, ma perché oltre un decennio di politica sbagliata a livello nazionale e locale lo tiene a metà del suo potenziale.

Le indicazioni di Alessandro Penati su come si dovrebbe privatizzare SEA sono sacrosante, ma prima di vendere un brutto anatroccolo sarebbe meglio fare in modo di trasformarlo in un cigno. Basterebbe poco, limitare Linate iniziando dal far rispettare le apposite regole, cosa che ENAC non fa.

Con la sconcezza, l' illegalità tollerata dalle Autorità preposte a impedirla, di Air France e KLM che senza limiti portano passeggeri da Linate ai loro hub violando di fatto le norme e tra l' altro discriminando i concorrenti come Lufthansa, British Airways o Iberia cui viene concesso di violare meno, perché non sono soci di Alitalia, Malpensa e SEA non vanno da nessuna parte ed è puerile discutere di danni ai cittadini se il Comune di Milano vende in un modo piuttosto che in un altro.

Già con Linate come previsto dal decreto Bersani bis, che ora non viene applicato, da una parte meno passeggeri verrebbero "aspirati" verso altri hub esteri e dall' altra Malpensa avrebbe, trasferiti da Linate, abbastanza voli di breve/medio raggio per incrementare i suoi voli intercontinentali, perché, con la possibilità di servire tutti i passeggeri italiani e non solo i lombardi, tante linee aeree inaugurerebbero subito voli che senza transiti non stanno economicamente in piedi. E si ricordi che quei passeggeri italiani che non transitano da Malpensa solo in piccola parte transitano da Fiumicino, gli altri sono ricchezza che regaliamo al resto d' Europa.

Se si riporta Linate alla legalità, da SEA si potrà incassare almeno il doppio e Malpensa avrà collegamenti aerei diretti con tutti i principali aeroporti del mondo. Non guadagnerà solo il Comune nella valutazione di una sua partecipazione, ma tutta l' economia lombarda.

Sarebbe bello che se ne occupasse anche la Magistratura, ora che ha deciso di interessarsi agli aeroporti milanesi.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 10:19:05

Domenica mattina: correggo la solita predica su Linate e Malpensa, poi via prima del blocco del traffico e all' Autogrill davanti a me c' è Bencini, che da capo di SEA sotto Albertini pompò Linate al massimo :-(

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda indaco » dom 25 mar 2012, 12:11:49

Sai che scrivi proprio bene? E' uno dei migliori articoli che ho letto che spiegano la situazione in modo che molti la possano capire.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 13:14:07

Non farmi complimenti, c' è il rischio che ci creda.

Mi fa piacere che si noti il mio obiettivo, fare in modo che capisca una questione abbastanza complessa e per niente intuitiva come Linate anche chi non sa tutto, come noi. Il prezzo da pagare è una certa lunghezza degli articoli.

Ho voluto, in coincidenza con il tasferimento dei voli KLM a LIN, riallacciarmi alla giusta iniziativa di Aeroporti Lombardi sulla legalità a Linate. Mi sembra assurdo che si dedichi attenzione solo all' intercettazione telefonica con Gamberale, quando a LIN si prostituisce il diritto.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda fumap » dom 25 mar 2012, 13:30:50

malpensante ha scritto:Ho voluto, in coincidenza con il tasferimento dei voli KLM a LIN, riallacciarmi alla giusta iniziativa di Aeroporti Lombardi sulla legalità a Linate. Mi sembra assurdo che si dedichi attenzione solo all' intercettazione telefonica con Gamberale, quando a LIN si prostituisce il diritto.
Diciamo che ormai è una pratica ben sperimentata da politicanti vari, grido allo scandalo per qualcosa dimenticandomi di quello che è successo o succede in parallelo ma che mi fa molto comodo...e quoto anche io che scrivi davvero bene, l'intento di ben spiegare l'argomento risulta sempre centrato... :ciao:
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda MUSICA » dom 25 mar 2012, 13:57:20

Marco, oltre ad essere competente è chiaro. Non è solo un complimento ma verità.

Sapete qual'è il dramma italiano? Al di là delle proprie vedute politiche e sfumature delo caso: la gente comune, i politici, i sindacalisti non sanno e non vogliono più fare analisi oggettiva.

E' tutto buttato sull'emotivo/ideologico. Non si può più ragionare. Questa è la madre di tutte le nostre problematiche.

Oggi, un articolo di Malpensante è messo (quasi e non del tutto :yeah: , voglio sperare) alla stessa stregua dei folli-ideologizzati-opportunisti-furbi di Via Gaggio e simili. O altri personaggi senza arte nè parte che non hanno mai lavorato, hanno sempre e solo istigato ed aizzato orde di caproni incompetenti o che vogliono guadagnarci sempre per loro affare.

Traduco: Malpensante e un Fesso qualsiasi hanno pari "diritti" d'espressione quindi presunto diritto di essere ascoltato quindi che ci si azioni o no ci si azioni in relazione a chi prevalga. Senza una vera distinzione e valutazione tecnico-oggettiva. E' un concetto folle di democrazia che si fa sempre più strada. Purtroppo.

Per questo, supportiamo Malpensante, l'associazione ed il sito anche in manifestazioni ufficiali facendo sapere che ci sono
anche persone costruttive. Che ci capiscono e portano motivazioni reali e non emotive.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda spanna » dom 25 mar 2012, 15:12:32

io penso che questo insistere sul diritto violato a linate faccia perdere di credibilita' all'articolo nel suo insieme. E' vero che l'italia e' un paese pieno di difetti e di problemi, ma che sia un paese dove il diritto viene calpestato e' una sciocchezza. Se uno ritiene che il diritto viene calpestato basta che sporga denuncia e ci pensera' la magistratura a dargli ragione. Se ne ha.
Ma su linate non ne ha, il decreto bersani viene rispettato, il problema e' che e' scritto in modo da favorire alitalia e la sua politica di COA farlocchi. E' il decreto che e' scandaloso, non la sua applicazione. Bastava regolamentare i code share ed alitalia non avrebbe potuto fare quello che fa.
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 25 mar 2012, 17:21:04

spanna ha scritto: Ma su linate non ne ha, il decreto bersani viene rispettato, il problema e' che e' scritto in modo da favorire alitalia e la sua politica di COA farlocchi. E' il decreto che e' scandaloso, non la sua applicazione. Bastava regolamentare i code share ed alitalia non avrebbe potuto fare quello che fa.
Dieci anni fa non erano cosi potenti le alleanze dei cieli e i giochi di squadra
Basterebbe una sentenza o una norma interpretativa assai più stringente: del tipo "per vettore comunitario si intende ogni compagnia della UE munito di Coa per il trasporto passeggeri nonchè l'insieme di tutti i Coa che fanno riferimento alla stessa compagine sociale o al medesimo titolare effettivo" (gergo ormai usato per le norme Antiriciclaggio)

In tal modo CAI = 5 Coa = un unico vettore per Slot e frequenze a Linate :cool2:

Accadesse questo, Cai stessa chiederebbe la chiusura di Linate per non soccombere alla concorrenza :fischio:

Malpensa ormai non ha più niente da perdere
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda spanna » dom 25 mar 2012, 19:07:45

sentenza interpretativa, norma interpretativa, guarda, ti dico chiaramente che tutta sta storia mi ricorda don chisciotte che lottava coi mulini a vento. Son 13 anni che mxp lotta con il decreto bersani, sarebbe ora di smetterla e di dichiarare la sconfitta. Il decreto bersani fa schifo, punto e basta, per come e' scritto e per come e' interpretato e per come si lascia interpretare. Poi se voi volete, a distanza di 13 anni, diconsi 13 anni, combattere ancora coi mulini a vento, prego, accomodatevi, io mi sono stufato. Anche perche' andando in giro a sostenere che il decreto bersani viene calpestato si rischia di fare brutta figura, per la gravita' dell'accusa, nei confronti di chi non sa niente di aviazione e vorrebbe informarsi per la prima volta. Semplicemente non e' un'accusa credibile. E fa perdere di credibilita' chi la sostiene.

Alitalia gode di appoggi politici immensi, che vanno dal berlusca che ha creato cai dal nulla, al ministro passera che e' secondo solo al berlusca nella creazione di cai, poi ci sono i 20 capitani coraggiosi che a loro volta fanno attivita' di lobby nei confronti dei politici, con in testa banca intesa, cioe' la banca piu' importante del paese (insieme ad unicredit).
Come si puo' pensare che, mentre non si riesce nemmeno a dare i diritti di V a singapore airlines per uno stupido volo su ny per non danneggiare alitalia, si possa far passare un'interpretazione del decreto bersani diversa da quella attuale con tutto quello che comporterebbe? Io penso che sia meglio cominciare con le cose semplici, e poi passare a quelle complesse, e non viceversa.
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » dom 25 mar 2012, 19:17:20

spanna ha scritto:io penso che questo insistere sul diritto violato a linate faccia perdere di credibilita' all'articolo nel suo insieme. E' vero che l'italia e' un paese pieno di difetti e di problemi, ma che sia un paese dove il diritto viene calpestato e' una sciocchezza. Se uno ritiene che il diritto viene calpestato basta che sporga denuncia e ci pensera' la magistratura a dargli ragione. Se ne ha.
Ma su linate non ne ha, il decreto bersani viene rispettato
Prova tu a comprare un biglietto da cityliner, che non ha un sito web, non ha aerei, non ha equipaggi, vola solo in c/s per Alitalia e solo da e per Milano Linate. E' solo una prestanome con COA.

Se quello che fa fosse in regola con il decreto Bersani, questo sarebbe una barzelletta anche dal punto di vista teorico, perché appunto per superare i limiti basterebbe l' uso libero di prestanome. E' come se, imponendo il limite di non versare in contanti più di mille euro nel c/c, si lasciasse la libertà di fare tutti i versamenti che si desiderano, anche cinquecento nella stessa giornata.

Se l' interpretazione di una norma la svuota completamente è ovvio che è un' interpretazione sbagliata.

spanna ha scritto:Ma su linate non ne ha, il decreto bersani viene rispettato, il problema e' che e' scritto in modo da favorire alitalia e la sua politica di COA farlocchi. E' il decreto che e' scandaloso, non la sua applicazione. Bastava regolamentare i code share ed alitalia non avrebbe potuto fare quello che fa.
Non sono d' accordo, anche perché è del 2001. La tolleranza dei c/s nacque per impedire che nascessero cento Gandalf ad affiancare le Meridiana, AirOne, Volare, ognuna delle quali veniva a LIN rispettando i limiti del Bersani bis per ogni destinazione, ma mettendole insieme i voli a LIN erano così tanti da non lasciare spazio per i voli nazionali da MXP, se non come feed per le ondate.

Allora ENAC preferì chiudere uno, due o tre occhi sui c/s, tanto di voli nazionali a MXP non ne sarebbero rimasti. Meglio lasciar mantenere una quota di mercato ad Alitalia a Linate, avrebbe guadagnato lì per finanziare i feed a MXP.

Dopo il dehub quei c/s hanno assunto un altro compito e un' altra valenza.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 25 mar 2012, 19:36:22

spanna ha scritto:sentenza interpretativa, norma interpretativa, guarda, ti dico chiaramente che tutta sta storia mi ricorda don chisciotte che lottava coi mulini a vento. Son 13 anni che mxp lotta con il decreto bersani, sarebbe ora di smetterla e di dichiarare la sconfitta. Il decreto bersani fa schifo, punto e basta, per come e' scritto e per come e' interpretato e per come si lascia interpretare. Poi se voi volete, a distanza di 13 anni, diconsi 13 anni, combattere ancora coi mulini a vento, prego, accomodatevi, io mi sono stufato.
giusto un paio di considerazioni... chi ha mai lottato contro Linate e il Bersani bis? nessuno
chi deve dichiarare sconfitta, Malpensa? no Milano e la Lombardia tutta che non hanno un aeroporto serio

Capisco la tua stuferia ma visto che alcuni di noi hanno ancora voglia di far valere le regole e soprattutto la possibilità di dotare la Lombardia di un aeroporto del tenore che si merita (almeno come Zurigo, tendendo a Monaco...) possiamo continuare a farlo o dobbiamo chiederti il permesso?
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda fumap » dom 25 mar 2012, 21:02:58

Qui il discorso è che il Bersani bis si riferisce a 13 anni fa che, in aviazione, sono un'eternità visto che è un mercato che muta continuamente. Si doveva agire sulle norme nel momento stesso in cui CAI s'è trovato con 5 CoA diversi da utilizzare da LIN (basta crederci...). Secondo me lottare e far sentire la nostra voce è giusto, proprio perchè a pagarne le conseguenze è tutto il sistema aeroportuale lombardo, non solo MXP (anche se i soliti detrattori ci danno contro dicendo che vorremmo solo Malpensa...).
Si può poi discutere sull'interpretazione del decreto in sè, che forse in effetti non vieta direttamente quello che da LIN sta succedendo, ma che dovrebbe invece evitarlo perchè quello era il suo obbiettivo. Non sempre quello che si scrive sulle norme è attuale e corretto e, in certi casi, ci si deve far sentire per provare a cambiare qualcosa. :ciao:
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda spanna » dom 25 mar 2012, 21:10:40

malpensante ha scritto: Prova tu a comprare un biglietto da cityliner, che non ha un sito web, non ha aerei, non ha equipaggi, vola solo in c/s per Alitalia e solo da e per Milano Linate. E' solo una prestanome con COA.
Ammesso - e non concesso - che quello che dici e' vero, piu' che il decreto bersani uno dovrebbe chiedersi come e' possibile che cityliner abbia un COA senza avere aerei ne' equipaggi.
malpensante ha scritto:Se quello che fa fosse in regola con il decreto Bersani, questo sarebbe una barzelletta anche dal punto di vista teorico, perché appunto per superare i limiti basterebbe l' uso libero di prestanome. E' come se, imponendo il limite di non versare in contanti più di mille euro nel c/c, si lasciasse la libertà di fare tutti i versamenti che si desiderano, anche cinquecento nella stessa giornata.
E infatti secondo me il decreto bersani e' una barzelletta
malpensante ha scritto:Se l' interpretazione di una norma la svuota completamente è ovvio che è un' interpretazione sbagliata.
non e' affatto ovvio, l'italia e' piena di leggi assurde, sbagliate e mal scritte, il bersani e' solo una di quelle.
malpensante ha scritto:Non sono d' accordo, anche perché è del 2001. La tolleranza dei c/s nacque per impedire che nascessero cento Gandalf ad affiancare le Meridiana, AirOne, Volare, ognuna delle quali veniva a LIN rispettando i limiti del Bersani bis per ogni destinazione, ma mettendole insieme i voli a LIN erano così tanti da non lasciare spazio per i voli nazionali da MXP, se non come feed per le ondate.

Allora ENAC preferì chiudere uno, due o tre occhi sui c/s, tanto di voli nazionali a MXP non ne sarebbero rimasti. Meglio lasciar mantenere una quota di mercato ad Alitalia a Linate, avrebbe guadagnato lì per finanziare i feed a MXP.

Dopo il dehub quei c/s hanno assunto un altro compito e un' altra valenza.
Ma si', io mio era solo un esempio, io non sono un esperto e non mi interessa spacciarmi per tale. Sostengo pero' che esiste un modo per scrivere un decreto in modo che abbia l'effetto che desideriamo. Che siano gli esperti a proporlo. Il bersani cosi' com'e' non va bene, questo in ogni caso va riconosciuto, a mio parere.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda MUSICA » dom 25 mar 2012, 23:20:13

Caro Spanna,

Puoi anche aver ragione ma, allora, cosa siamo qua a fare noi?
Intanto non santificherei la magistratura: non sono angeli asessuati assurti a dignità bibilica. Sono esseri umani (ci sono corrotti o non puliti anche tra loro come in altri ambiti perchè è il Paese che è fatto da tanti furbi. Ognuno nel proprio piccolo).

Per il resto: il Berlusca ha fatto e sbagliato cosiccome tutti gli altri passati e presenti). Giustamente hai rilevato che ci sono interessi e banche. Tanto per fare un esempio a caso anche Colaninno c'entra e suo figlio è un deputato PD. Come ho detto varie volte di fronte ai soldi sono tutti uguali. Pisapia compreso. Quindi, come insegnano certe utopie se non si prova nemmeno a combattere si va da nessuna parte.

Dove arrivo? Il Bersani è vero: è intrinsecamente interpretabile quindi certamente non ottimale. Con il decreto Burlando (netto e chiaro quasi in modo tedesco) le interpretazioni avevano spazi più limitati. Va da sè che una cosa è applicabile ed interpretabile nella misura in qui nasce chiara o "interpretabile". Che senso ha parlare di interpretazine non corretta?
Tipico da italiani. Se ci fosse scritto ad esempio : 2 collegamenti per vettore al giorno, solo se la rotta supera il milione di passeggeri. Code sharing non ammessi, ammessi solo COA reali del vettore che gestisce, non avresti tante interpretazioni quindi tante applicazioni forzate.

Comunque, tutte considerazini inutili. Bisogna spingere per far limitare fortemente il traffico a Linate. C'è solo da copiare cosa fanno i Paesi più furbi. Non è da Don Chicotte aspirare a questo. Significa voler bene a sè stessi ed al proprio Paese. Che è molto diverso dal qualunquismo o dal menefreghismo. Indipendentemente dal colore politico di ognuno di noi.

E finiamola con "l'ossessione Berlusca" :fischio: (o di altri) diversamente non andiamo più da alcuna parte. Proponiamo cose fattibili ed intrinsecamente corrette: non servono cose astruse. Gli studi e le applicazioni sono solo da attuare.
Se Pisapia facesse cose utili per MXP ne sarei contento senza alcun pregiudizio. Ma varrebbe anche per D'Alema come per Passera (che finora è deludente). Rimango di un'idea: chi ci vide meglio era Burlando.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » lun 26 mar 2012, 01:28:24

MUSICA ha scritto:Se Pisapia facesse cose utili per MXP ne sarei contento senza alcun pregiudizio.
Levare la proprietà di SEA da un padrone pessimo come Palazzo Marino e darla a uno più furbo come F2i mi sembra una cosa utilissima per Malpensa. Gamberale si è già lamentato per Linate, per certe irregolarità degli handler, per i diritti aeroportuali, cosa che né Albertini, né Moratti, né Pisapia hanno fatto. Anzi no, Pisapia ha detto che devono essere concessi i diritti a SQ.

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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda malpensante » lun 26 mar 2012, 04:56:41


easyMXP
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda easyMXP » lun 26 mar 2012, 10:46:00

Per quanto criticabile in alcuni punti, l'intervento di spanna non è sbagliato quando suggerisce di evitare di costruire ogni articolo o presa di posizione pro-MXP partendo da una "illegalità" di LIN.
LIN non è illegale, perchè non è illegale l'uso dei c/s e dei multi-COA, dal momento che il decreto non li esclude.
E' inopportuno, economicamente sbagliato, dal punto di vista della strategia dei trasporti aerei lombardi è suicida, ma non è illegale. Se si parte col dire che la situazione attuale deve essere cambiata perchè illegale, cade tutto il castello di carte perchè non è illegale.
Lascerei stare i discorsi legali, e punterei solo ed esclusivamente sull'opportunità economica. Anche perchè limitare un aeroporto per motivi legali e non economici ai più può apparire una questione di lana caprina.

indaco
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda indaco » lun 26 mar 2012, 13:30:19

easyMXP ha scritto:..
Lascerei stare i discorsi legali, e punterei solo ed esclusivamente sull'opportunità economica. Anche perchè limitare un aeroporto per motivi legali e non economici ai più può apparire una questione di lana caprina.
Beh, insomma.

Allora anche fare una costosa circonvalazione e poi consentire ai TIR di non usarla e attraversare il centro storico e' una questione di lana caprina.

Le leggi vengono fatte per ottenere uno scopo desiderabile per la collettivita'. Dopodiche' farle applicare e' una questione legale, ma dietro questa c'e' lo scopo. Dovrebbe esserci.

easyMXP
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda easyMXP » lun 26 mar 2012, 16:43:58

Vero, proprio questo è il punto.
Bisogna puntare a far capire perchè LIN è da limitare su basi tecniche e economiche, non perchè è usato illegalmente (cosa che al momento non è vera).
Per tornare al tuo esempio, il divieto di transito in centro nasce dal fatto che c'è la tangenziale, ma è chiaro a tutti il motivo tecnico del divieto. Prima bisogna far capire il motivo tecnico per limitare LIN, poi lo si regola adeguatamente.
Ma non puoi dire che adesso è usato illegalmente, se quello è il punto per spostare i voli a MXP viene smontato in pochi secondi.

KittyHawk
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Re: Risposta a Penati (la Repubblica) su privatizzazione SEA

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 26 mar 2012, 18:12:09

indaco ha scritto:Le leggi vengono fatte per ottenere uno scopo desiderabile per la collettivita'.
Non sempre, non sempre... :incazzato: Giusto per rimanere in ambito aeronautico, anche la blindatura di LIN per AZ è frutto di una legge.

Le leggi servono semplicemente a definire, nella stragrande maggioranza dei casi, ciò che è consentito e ciò che non lo è, oppure a imporre obblighi o divieti.

Anche gli aumenti delle tasse sono decisi con leggi... :green: :green: (le tasse vanno sempre pagate, quello che fa :incazzato: :incazzato: :duro: :duro: non è la loro raccolta, ma come vengono sprecate!)


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