Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
- AMMINISTRAZIONE
- Site Admin
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab 13 ott 2007, 10:53:37
Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Siamo in piena pag. 7 su Corriere Milano di oggi :
-
Quelli che dicono sì a Malpensa
Un'associazione a sostegno dell'aeroporto
«Basta con il falso ambientalismo: lo scalo serve a tutti»
L'aeroporto di Malpensa MILANO - Nel calcolo della probabilità, uno su 331 casi non è certo una percentuale da record. Registriamo comunque il fatto che in Italia - in base a cifre fornite da un osservatorio che fa capo a Palazzo Chigi - 331 opere pubbliche o infrastrutture sono bersaglio di veti da parte di comitati spontanei, mentre attorno all'aeroporto di Malpensa è nata un'associazione, unica nel suo genere, che ha come obiettivo la crescita e il consolidamento di un'opera che non gode certo di vasta popolarità. E nell'Italia dove ogni infrastruttura, dalla Tav in giù, deve fare i conti con il dissenso dei confinanti, quella che giunge dallo scalo lombardo è la classica storia dell'uomo che morde il cane.
L'ASSOCIAZIONE - L'associazione si è scelta un nome generico, «Aeroporti lombardi», anche se l'obiettivo è dichiarato fin dall'inizio: il punto di ritrovo sono un portale e un forum (http://www.mxpairport.it) che conta 871 iscritti. Chi lo ha fondato non è un politico, non è un dirigente di Malpensa: si chiama Roger Zanesco, è un ingegnere tessile in pensione di Busto Arsizio e si dichiara un semplice appassionato di aeroplani. «Non abbiamo nessun tipo di sponsor politico - racconta - e non siamo l'espressione di nessuno: al nostro interno ci sono residenti nella zona dell'aeroporto, anche gente che vi lavora, piloti, ma soprattutto gente comune». Quello che accomuna i partecipanti al forum e alle sue iniziative lo spiega ancora il fondatore: «E' la semplice constatazione che tutti noi nella nostra vita usiamo l'aeroplano, che gli aeroporti sono un'infrastruttura indispensabile e lo sono a maggior ragione in un'area fortemente abitata e di grande impatto economico come il Nord Italia. Siamo un gruppo nato insomma per contrastare l'ipocrisia di chi contesta Malpensa ma poi ne trae vantaggio o perché viaggia o perché ci lavora».
INFRASTRUTTURE - Ecco ribaltata, dunque, la cosiddetta «sindrome di Nimby», l'atteggiamento di chi insomma ritiene indispensabili strade, treni, discariche, centrali elettriche e così via, ma sempre un metro più in là. Zanesco e i suoi amici si sono incamminati su questo sentiero impervio: «Nessuno nasconde che Malpensa abbia provocato forti contraccolpi sul territorio ma noi siamo proprio per discuterne cercando di fare giustizia delle troppe bugie, inesattezze, falsi moralismi e ambientalismi fioriti attorno a questo aeroporto. L'inquinamento acustico, il traffico non piacciono a nessuno: paradossalmente la terza pista tanto contestata oltre a favorire la crescita dell'aeroporto diminuirebbe molti disagi. Ma dirlo in giro oggi equivale a un'eresia».
GLI AMBIENTALISTI - «Aeroporti lombardi» nella sua battaglia si trova contro uno schieramento assai nutrito: molte amministrazioni comunali della zona, l'intero fronte ambientalista, il Parco del Ticino. Ma anche, in alcuni frangenti, colossi come Alitalia e gli enti aeroportuali: l'associazione è scesa in campo di recente per contestare il «niet» recapitato alla compagnia Singapore Airlines che voleva incrementare il suo traffico a su Malpensa. Niet teso a mettere fuori gioco un concorrente di Altalia. E' insomma un'iniziativa che sfida apertamente l'impopolarità e va controcorrente. L'obiettivo? Oltre all'affermazione dei propri convincimenti anche quello di diventare interlocutore credibile e ascoltato nei tanti tavoli di discussione che riguardano Malpensa: «Fino a oggi siamo stati attivi su una piazza virtuale e poco più. Entro giugno contiamo di organizzare un appuntamento pubblico per discutere di tutti i temi a noi cari».
Claudio Del Frate
da Corriere.it
-
Quelli che dicono sì a Malpensa
Un'associazione a sostegno dell'aeroporto
«Basta con il falso ambientalismo: lo scalo serve a tutti»
L'aeroporto di Malpensa MILANO - Nel calcolo della probabilità, uno su 331 casi non è certo una percentuale da record. Registriamo comunque il fatto che in Italia - in base a cifre fornite da un osservatorio che fa capo a Palazzo Chigi - 331 opere pubbliche o infrastrutture sono bersaglio di veti da parte di comitati spontanei, mentre attorno all'aeroporto di Malpensa è nata un'associazione, unica nel suo genere, che ha come obiettivo la crescita e il consolidamento di un'opera che non gode certo di vasta popolarità. E nell'Italia dove ogni infrastruttura, dalla Tav in giù, deve fare i conti con il dissenso dei confinanti, quella che giunge dallo scalo lombardo è la classica storia dell'uomo che morde il cane.
L'ASSOCIAZIONE - L'associazione si è scelta un nome generico, «Aeroporti lombardi», anche se l'obiettivo è dichiarato fin dall'inizio: il punto di ritrovo sono un portale e un forum (http://www.mxpairport.it) che conta 871 iscritti. Chi lo ha fondato non è un politico, non è un dirigente di Malpensa: si chiama Roger Zanesco, è un ingegnere tessile in pensione di Busto Arsizio e si dichiara un semplice appassionato di aeroplani. «Non abbiamo nessun tipo di sponsor politico - racconta - e non siamo l'espressione di nessuno: al nostro interno ci sono residenti nella zona dell'aeroporto, anche gente che vi lavora, piloti, ma soprattutto gente comune». Quello che accomuna i partecipanti al forum e alle sue iniziative lo spiega ancora il fondatore: «E' la semplice constatazione che tutti noi nella nostra vita usiamo l'aeroplano, che gli aeroporti sono un'infrastruttura indispensabile e lo sono a maggior ragione in un'area fortemente abitata e di grande impatto economico come il Nord Italia. Siamo un gruppo nato insomma per contrastare l'ipocrisia di chi contesta Malpensa ma poi ne trae vantaggio o perché viaggia o perché ci lavora».
INFRASTRUTTURE - Ecco ribaltata, dunque, la cosiddetta «sindrome di Nimby», l'atteggiamento di chi insomma ritiene indispensabili strade, treni, discariche, centrali elettriche e così via, ma sempre un metro più in là. Zanesco e i suoi amici si sono incamminati su questo sentiero impervio: «Nessuno nasconde che Malpensa abbia provocato forti contraccolpi sul territorio ma noi siamo proprio per discuterne cercando di fare giustizia delle troppe bugie, inesattezze, falsi moralismi e ambientalismi fioriti attorno a questo aeroporto. L'inquinamento acustico, il traffico non piacciono a nessuno: paradossalmente la terza pista tanto contestata oltre a favorire la crescita dell'aeroporto diminuirebbe molti disagi. Ma dirlo in giro oggi equivale a un'eresia».
GLI AMBIENTALISTI - «Aeroporti lombardi» nella sua battaglia si trova contro uno schieramento assai nutrito: molte amministrazioni comunali della zona, l'intero fronte ambientalista, il Parco del Ticino. Ma anche, in alcuni frangenti, colossi come Alitalia e gli enti aeroportuali: l'associazione è scesa in campo di recente per contestare il «niet» recapitato alla compagnia Singapore Airlines che voleva incrementare il suo traffico a su Malpensa. Niet teso a mettere fuori gioco un concorrente di Altalia. E' insomma un'iniziativa che sfida apertamente l'impopolarità e va controcorrente. L'obiettivo? Oltre all'affermazione dei propri convincimenti anche quello di diventare interlocutore credibile e ascoltato nei tanti tavoli di discussione che riguardano Malpensa: «Fino a oggi siamo stati attivi su una piazza virtuale e poco più. Entro giugno contiamo di organizzare un appuntamento pubblico per discutere di tutti i temi a noi cari».
Claudio Del Frate
da Corriere.it
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Letto al bar :yeah:
Ho notato anche che a pagina 6 c'è un articolo che narra un evento poco simpatico con protagonista Alitalia da Linate. :fischio:
Ho notato anche che a pagina 6 c'è un articolo che narra un evento poco simpatico con protagonista Alitalia da Linate. :fischio:
Fasten your seat belts!
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Finalmente si comincia ad avere visibilità ! Non mi auguro certo una guerra tra Linate e Mxp, ma certe storture e anomalie devono finalmente essere verificate da chi di dovere e a loro deve essere messo un limite. Malpensa deve tornare a svolgere il ruolo che le compete e chi deve decidere ( Comune di Milano,SEA, politici e via discorrendo ) non sia sempre e solo titubante e succube di quanti sono solo per il "no" a tutto e a tutti. Si abbia, una volta per tutte, il coraggio delle proprie azioni !
- AMMINISTRAZIONE
- Site Admin
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab 13 ott 2007, 10:53:37
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
ora disponibile il testo dell'articolo nel primo post...
Di spalla c'era anche l'intervento di uno di noi nella diatribla su Linate e l'aggiramento del Decreto
Di spalla c'era anche l'intervento di uno di noi nella diatribla su Linate e l'aggiramento del Decreto
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
hal complimenti!
E' anche in ottima posizione nella home page del Corriere (nazionale, non la pagina di Milano)!
E' anche in ottima posizione nella home page del Corriere (nazionale, non la pagina di Milano)!
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
A me sembra molto romanzato, le avranno consigliato di fare un po' di rumore per puntare al risarcimento.LIN-MXP ha scritto:Ho notato anche che a pagina 6 c'è un articolo che narra un evento poco simpatico con protagonista Alitalia da Linate. :fischio:
Scusate l'OT
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Complimenti Roger, bel colpo!
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
e anche sull'home page del corriere!! :clapp:
Federico
Non è la specie più forte a sopravvivere, nè la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento. C. Darwin
Non è la specie più forte a sopravvivere, nè la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento. C. Darwin
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Complimenti, ci siamo fatti sentire anche a livello nazionale...speriamo che venga letto da tutti! :ciao:
Paolo Fumagalli
"Quando il volo supera la passione, per decollare basta chiudere gli occhi."
"Quando il volo supera la passione, per decollare basta chiudere gli occhi."
- malpensante
- Messaggi: 18582
- Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
- Località: Milano
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Appena letto sul Corriere.it, mi associo ai complimenti. :applausi:
Aeroplano che te ne vai lontano da qui chissà cosa vedrai...
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Se gli aeroporti avessero un cuore, credo che MXP sarebbe commosso da tanto affetto! :applausi:
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Continuo l'OT, con alcune considerazioni personali.easyMXP ha scritto:A me sembra molto romanzato, le avranno consigliato di fare un po' di rumore per puntare al risarcimento.LIN-MXP ha scritto:Ho notato anche che a pagina 6 c'è un articolo che narra un evento poco simpatico con protagonista Alitalia da Linate. :fischio:
Scusate l'OT
Articolo "piagnone" che esce due giorni dopo che il fatto è successo.
Da quanto si legge, questo è ciò che è accaduto.
Due donne, due sorelle, e la figlia di tre anni di una di queste venerdì alle 14.30 si imbarcano a LIN sul volo AZ (operato da AirOne) per Crotone. Nella ressa per salire a bordo la bimba ruzzola per un paio di metri sulla scaletta d'imbarco, picchiando il capo e sanguinando di conseguenza dalla bocca. Non ci è dato sapere il tipo di ferita che ha provocato il sanguinamento. Le hostess sollecitavano l'imbarco e nessun passeggero e membro dell'equipaggio si è pertanto curato dell'avvenuto. Visto quel che era accaduto alla bambina gli assistenti di volo hanno messo la madre di fronte all'alternativa di non prendere l'aereo oppure firmare un documento che manlevasse AZ da eventuali responsabilità nel caso che la bimba peggiorasse quando in volo. Questi i fatti, da quel che riporta il giornale.
Ora i commenti.
Il volo era di linea, operato da una compagnia tradizionale, di quelle che assegnano il posto sulla carta d'imbarco, non una Ryanair tanto per intenderci. Ciò significa che salire per primi o salire per ultimi non cambia la situazione, fatto salvo, forse, il problema dello spazio nelle cappelliere. Se c'è ressa, e si ha un bambino piccolo o si è parecchio anziani, meglio aspettare e salire per ultimi (se non ti fanno salire tra i primi).
La mamma non viaggiava sola, era con la sorella, e pertanto posso presumere che almeno due donne si siano occupate della bambina ferita. Affollarsi su una persona ferita o che sta male, tanto per vedere o commentare, non avrebbe comportato nessun vantaggio, a meno di non essere medici.
Se le cose non sono cambiate nell'ultimo periodo, avere persone sui piazzali non è il massimo per la sicurezza e incolumità delle stesse (e non sto parlando di terrorismo). Meno tempo ci si impiega dalla discesa dal bus all'ingresso nell'aereo meglio è. Motivo per cui si sollecita l'imbarco.
Altro motivo per sbrigarsi è che esistono quelle "cose", spesso abusate a LIN, che si chiamato slot, perso il quale si possono accumulare ritardi anche parecchio importanti (e che nel caso di ritardo di un volo nel primo pomeriggio l'operatività può avere gravi ripercussioni a catena fino al termine della giornata).
Infine AZ, come avrebbe fatto qualsiasi altra società, ha messo la madre di fronte alla scelta di prendere o non prendere l'aereo, visto ciò che è accaduto. La madre, evidentemente, non voleva perdere il volo, ma poi ha voluto lamentarsi perché la società le ha fatto firmare una liberatoria (quando si finisce sotto osservazione per un trauma in un qualsiasi Pronto Soccorso occorre firmare una liberatoria se si vuole andare a casa prima che sia trascorso il periodo di osservazione). Cosa si aspettava questa mamma? che tutti, passeggeri ed equipaggio, attendessero pazienti di decollare finché lei non si fosse tranquillizzata o che la bambina avesse ricevuto chissà quali cure o effettuati chissà quali controlli? Se veramente avesse voluto essere sicura, poteva rinuciare al volo e usufruire di uno dei vari ospedali che - incredibile a dirsi :green: - esistono anche a Milano.
Questo è quanto deduco da quanto raccontato nell'articolo e sono pronto a ricredermi se i fatti sono accaduti in altro modo.
EDIT: Sul forum AC è apparsa, tramite interposta persona, anche la versione dell'altra parte (equipaggio), che conferma la mia sensazione iniziale di articolo "piagnone".
EDIT2: Appare ora sul sito del Corriere una lettera di AZ che riporta la versione della compagnia
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 2633.shtmlIn merito all'articolo pubblicato sulla cronaca di Milano del Corriere della Sera di oggi, e sul Corriere.it, con il titolo «Caduta dalla scaletta dell'aereo tra l'indifferenza dei passeggeri», chiariamo quanto segue. Dopo che la bambina, che viaggiava accompagnata dalla madre, è caduta accidentalmente dal secondo gradino della scaletta, il personale Alitalia ha immediatamente richiesto l’intervento del medico aeroportuale, per le verifiche del caso. Giunto sottobordo per assistere la piccola passeggera, e dopo un primo esame in cui non sono emerse condizioni tali da pregiudicare il viaggio della bambina, il personale medico ha registrato il rifiuto della madre a sottoporre la minore ad accurata visita medica presso il pronto soccorso aeroportuale. Tale rifiuto è documentato per iscritto. La madre ha a quel punto preteso di partire con la figlia, valutando che le sue condizioni fossero compatibili con il volo e assumendosi la piena responsabilità della sua scelta. L'equipaggio e il responsabile in turno di Alitalia si sono attivati con grande professionalità e sensibilità per fornire assistenza alla piccola e ai suoi famigliari. Paolo Di Prima Alitalia - Responsabile Relazioni con i Media
Ultima modifica di KittyHawk il lun 02 apr 2012, 19:30:07, modificato 2 volte in totale.
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Tornando OT.
Interessante l'articolo, in cui si cita anche il caso SQ, ma qualche dubbio su quest'improvvisa "vocazione" della grande stampa a trattare il tema MXP-LIN mi rimane.
Leggete il trafiletto, quello della legge aggirata a Linate. Come ben sappiamo la principale artefice di questo aggiramento è AZ con tutti i suoi c/s, ma nell'articolo non viene citata e si parla principalmente di AF, KLM e LH. Sarebbe interessante sapere se è un fatto casuale o è una scelta voluta.
In ogni caso complimenti a tutti quelli che sono riusciti a riportare sulle pagine dei giornali il problema MXP.
Interessante l'articolo, in cui si cita anche il caso SQ, ma qualche dubbio su quest'improvvisa "vocazione" della grande stampa a trattare il tema MXP-LIN mi rimane.
Leggete il trafiletto, quello della legge aggirata a Linate. Come ben sappiamo la principale artefice di questo aggiramento è AZ con tutti i suoi c/s, ma nell'articolo non viene citata e si parla principalmente di AF, KLM e LH. Sarebbe interessante sapere se è un fatto casuale o è una scelta voluta.
In ogni caso complimenti a tutti quelli che sono riusciti a riportare sulle pagine dei giornali il problema MXP.
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
“Ridireziono” i complimenti a tutti voi. Abbiamo iniziato ben quasi 5 anno orsono un percorso nato da una intuizione scaturita quasi per... così giusto per fare un tentativo. Un particolare riconoscimento a tutti che a qualsiasi titolo e livello di partecipazione sono comuni compagni di cammino.
Con particolare affetto devo dire grazie a coloro che fin dall'inizio hanno creduto e condiviso la "missione". Senza il contributo di tutti loro nulla sarebbe avvenuto.
E fra questi sono compresi anche chi, che cammin facendo hanno ritenuto dover virare per approdare verso altri lidi. Grazie anche a loro.
Il nostro obiettivo, in ogni caso, è tutto ancora da raggiungere. Anzi è improprio aspettarsi una qualche forma di raggiungimento e conseguente appagamento. Ci sarà sempre un passo “oltre” da compiere! E siamo solo all’inizio.
Ci siamo per capire e far capire come possa esserci, verso infrastrutture pesanti, un approccio pragmatico, concreto, e con una visione d’insieme ampia su costi e benefici.
Certo, costa molto di più una valutazione ragionata che un facile e popolare “NO”.
Cercheremo di continuare al meglio il nostro percorso.
Ciao a tutti
Con particolare affetto devo dire grazie a coloro che fin dall'inizio hanno creduto e condiviso la "missione". Senza il contributo di tutti loro nulla sarebbe avvenuto.
E fra questi sono compresi anche chi, che cammin facendo hanno ritenuto dover virare per approdare verso altri lidi. Grazie anche a loro.
Il nostro obiettivo, in ogni caso, è tutto ancora da raggiungere. Anzi è improprio aspettarsi una qualche forma di raggiungimento e conseguente appagamento. Ci sarà sempre un passo “oltre” da compiere! E siamo solo all’inizio.
Ci siamo per capire e far capire come possa esserci, verso infrastrutture pesanti, un approccio pragmatico, concreto, e con una visione d’insieme ampia su costi e benefici.
Certo, costa molto di più una valutazione ragionata che un facile e popolare “NO”.
Cercheremo di continuare al meglio il nostro percorso.
Ciao a tutti
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Sono tra quelli che hanno preso altre strade, scrivo dopo quasi 2 anni e mezzo di lurking (anche se non proprio tale, visto che ho scelto di risultare visibile) per farvi i complimenti su questo risultato (un passaggio, come giustamente sottolinea Hal). Non è facile in questo paese far sentire il proprio "sì" in mezzo al coro dominante dei "no".
gadin77/I-GABE
gadin77/I-GABE
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Complimenti, bel colpo!
Se ne inizia veramente a parlare tanto, speriamo non sia un fuoco di paglia passeggero.
:clapp:
Se ne inizia veramente a parlare tanto, speriamo non sia un fuoco di paglia passeggero.
:clapp:
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Grandi!!! :applausi:
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
complimenti Hal una grande svolta questa facciamoci sentire in ogni campo e speriamo in un futuro migliore per Malpensa !
davide
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
letto in pausa pranzo al lavoro! grandi ragazzi! :clapp:
Re: Corriere: AL, Quelli che dicono si a Malpensa
Pagina 13 del Corriere Milano di oggi, si fa ancora riferimento alla sindrome di Nimby sui vari progetti in Lombardia e il riferimento è alla contro tendenza del nostro forum e Associazione...
Nelle lettere al direttore una fa riferimento a Mxp seppur non del tutto corretto quanto scritto :ciao:
Nelle lettere al direttore una fa riferimento a Mxp seppur non del tutto corretto quanto scritto :ciao:
Malpensa airport user
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Bing [Bot] e 131 ospiti