Linate: la soluzione è tornare alle origini?

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Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda AMMINISTRAZIONE » ven 13 apr 2012, 11:59:11

12 Aprile 2012
Comunicato: Malpensa: la soluzione è tornando alle origini?


Malpensa cosa significa? Espansione, inquinamento, rumore, alberi da salvare, biodiversità da difendere, parchi da non distruggere, tante preoccupazioni, tanti patemi d’animo. Tribolazioni legittime, doverosamente degne di rispetto, senza ombra di dubbio, assolutamente senza ironia.
D’altronde si racconta come all’inizio 1800 George Stephenson progettista delle prime brevi linee ferroviarie in Inghilterra dovesse spesso vedersela con contadini che, armati di zappe e forconi, imputavano alla presenza della linea ferrata e delle locomotive ogni forma di imminente catastrofe; sappiamo bene com’è andata a finire. A oggi godiamo dei frutti evoluti del lavoro di Stephenson, mentre i contestatori di allora non hanno certo segnato la storia.

In queste ore i media sottolineano i vari sbocchi che Malpensa potrebbe avere, a proposito della terza pista di cui tanto si parla ed a seconda delle versioni e della sintesi dei titoli: tutti riduttivi e tutti minimali. La terza pista non si farà, si farà forse… si farà se… Evviva. Meno male che Malpensa non s’ingrandisce, magari si riduce ulteriormente!
Inevitabilmente qualcuno esulta, o perlomeno si ritiene momentaneamente appagato. Parecchi altri, forse molti ma molti di più, sono costretti a guardare in faccia la necessità d’un reddito quotidiano, magari modesto ma presente, garantito dall’attività aeroportuale, siamo certi non saranno angosciati da problemi di diversità biologica, alberi secolari ecc.
Già migliaia di posti di lavoro si sono persi o sono ad alto rischio, e continuando questo trend negativo dei volumi di traffico, potrebbe innescarsi una spirale nefasta. Compagnie presenti potrebbero chiedere di spostarsi altrove, oppure diradare le frequenze, altre ancora potrebbero mai arrivare.

Succede in aeroporto, e soprattutto nell’indotto, dove tali perdite sfuggono ad ogni valutazione, sono quasi invisibili perché frazionate in diversissime attività che per tipologia e dimensione, si rendono evanescenti. E per quest’ultimi non esistono quasi mai ammortizzatori sociali di cui stanno godendo altri lavoratori più propriamente aeroportuali. Ammortizzatori che in ogni caso non dureranno in eterno. E poi?

Per tutto questo, ma non solo, per una economia zoppicante e più che mai bisognosa di poter contare su collegamenti diretti a livello globale per persone e merci, Malpensa deve riprendere assolutamente in fretta il suo ruolo di polo primario del trasporto aereo per tutto il Nord Italia.

Questa rinascita, a nostro avviso, può passare solo attraverso una profonda rivisitazione del ruolo di Linate. Dall’aeroporto sull’idroscalo le compagnie più disparate drenano annualmente quasi due milioni di passeggeri verso i loro hubs. Compresa la stessa Alitalia che porta da Milano a Roma parecchie centinaia migliaia di passeggeri. Rotta la MI-RO, che oltretutto vede un indecente monopolio della medesima Alitalia. Ma, soprattutto sulla fuga verso hubs stranieri, quello che si deve valutare è la qualità del traffico in fuga. Traffico composto in altissime percentuali da passeggeri che viaggiano nelle classi superiori. Un esempio per tutti: British Airways acquisisce giornalmente ben il 20% del suo traffico business sulla rotta per New York dalla sola Linate. Sono grossomodo una cinquantina di passeggeri abbondanti che giornalmente fanno la tratta Linate-Londra-New York contro un totale di 12-14 passeggeri che s’imbarcano in business sulla stessa tratta da Malpensa. Lufthansa non è a questi livelli ma neppure molto lontana. E poi via via altre compagnie. Insomma il paese del bengodi… degli altri.
Sono miliardi di Euro che annualmente prendono letteralmente il volo verso lidi esteri senza contare il danno indotto sul mondo produttivo della Lombardia ma non solo.
Qual è la strada per porre fine a tale situazione, non solo indecente, ma masochisticamente criminale? Una sola, Limitare drasticamente Linate. In altri paesi hanno scelto e sceglieranno una soluzione molto più semplice e radicale: si apre una nuova struttura aeroportuale? Si chiude quella o quelle vecchie. Berlino tra due mesi aprirà un nuovo aeroporto e contemporaneamente provvederà alla chiusura di tre terminal.
Chiudere completamente Linate, per varie ragioni non è possibile o opportuno?
Bene allora facciamolo diventare un vero ed autentico aeroporto cittadino... Anzi un city airport speciale (city airport non esiste come termine aeronautico ma va tanto di moda).
Nel 1998 il decreto Burlando, a fronte dell’apertura di Malpensa prevedeva la riduzione di Linate alla sola tratta Milano Roma. La UE si oppose ed alla fine ci costrinse ad abbandonar questa strada. La motivazione allora fu che Malpensa non era sufficientemente ed adeguatamente collegata. Ora non è più così. L’accesso da due autostrade, una molteplicità di collegamenti ferroviari sul Terminal 1, la Pedemontana in fase di realizzazione, la progettazione sempre più prossima del collegamento ferroviario T1 – T2 – Gallarate, danno a Malpensa una accessibilità di prim’ordine.
Ora, Linate dal 5 gennaio 2001, opera con limitazioni dettate dal decreto Bersani bis. In sintesi tale decreto permetterebbe un numero limitato di voli da Linate verso un numero limitato di destinazioni. Ma c’è un però. Appunto “permetterebbe”. Di fatto, e non spieghiamo qui i tecnicismi della faccenda, quanto previsto dal decreto viene beatamente ed abbondantemente “eluso” un pò da tutti. Di più, vengono concesse deroghe (vedasi il collegamento con Trieste) che vanificano ulteriormente le ormai remote intenzioni del povero Bersani.

Ad una prima valutazione supponevamo che il rispetto canonico del decreto potesse essere risolutivo. Poi pero abbiamo meglio approfondito e valutato.
Anche volendo riportare l’attività delle compagnie entro i limiti ortodossi previsti dal legislatore, il problema delle fughe non si risolverebbe. Si ridurrebbe il numero dei collegamenti verso hubs stranieri, ma con opportuni aggiustamenti di orario sui pochi collegamenti consentiti le fughe con transiti verso destinazioni remote continuerebbero.
Facciamo altri esercizi di ipotesi. Etichettiamo il bagaglio ed emettiamo biglietti in partenza da Linate per la sola prima destinazione di arrivo? Siamo certi che in pochi mesi le compagnie interessate organizzerebbero la “cattura ed il trasbordo” presso i loro aeroporti. Lo sta facendo SEA a Malpensa per connettere viaggiatori Easyjet da e per il Terminal 2 – Terminal 1, la cosiddetta procedura ViaMilano; perchè altri non lo farebbero? Ricordiamo che Alitalia in primis, guadagnando comunque sui passeggeri originanti dal nostro Paese e trasportati da Air France e KLM senza muovere un dito, spingerebbe comunque per un travaso su queste compagnie, che avvenga a Parigi o in Olanda.
Non rimane che una strategia, difficile, soggetta certamente ad attacchi da parte di gruppi di pressione poderosi, italiani ed esteri, istituzionali e non. La battaglia dovrà essere condotta con la determinazione di dover innanzitutto salvaguardare i nostri interessi italiani. Nei decenni passati abbiamo visto come l'Italia è stata costretta nel campo aviatorio, ma non solo, a sottostare ad ogni forma di dettame comunitario. Questo mentre molti altri politicamente più forti e determinati, si permettevano ogni forma di operazione a salvaguardia dei loro specifici interessi. Noi non abbiamo altresì pretese di dare indicazioni e soluzioni ex cathedra. Vogliamo definirci in senso positivo un “gruppo di divulgazione”, ed in questo ambito esprimere opinioni.
Ebbene riteniamo che la strategia risolutoria possa essere la seguente:

Premessa, mantenere solo le rotte che nel 2011 abbiano superato i 2 milioni di pax. Per cui:

1°) Riduzione alla sola tratta Milano Roma, sia Fiumicino che Ciampino;
2°) Eliminare il monopolio su tale tratta, aprendola a tutti, anche ad operatori tipo Easyjet;
3°) Biglietti e gestione bagaglio esclusivamente in funzione del punto 1°;
4°) Conseguente eliminazione dogana;
5°) Extrema ratio: gestione del solo bagaglio a mano;
6°) Valorizzare a Linate l’Aviazione Generale con servizi d’eccellenza super (e relativi introiti);
7°) Ristrutturare Linate gradualmente soprattutto in funzione del punto 6°;

Sarà possibile? Sarà possibile solo in parte? Come detto sopra, è nostra opinione che un ruolo forte e convinto debba essere assunto dagli organi istituzionali italiani.
In sostanza è d'obbligo tentare e, una volta tanto, cercare con determinazione feroce la difesa dei nostri interessi collettivi rispetto a quelli individuali e particolari.

Alcune valutazioni a latere.
Il dimagrimento di Linate determinerebbe uno spostamento di occupazione dall’idroscalo alla brughiera. Con totale riassorbimento di quanti oggi in CIG.
Cosa fattibile.
Con l’accesso di altri operatori sulla Milano Linate-Roma l’utente ne trarrebbe enormi benefici. Crediamo che si possa perfino recuperare parte della clientela ora fuggita verso il treno AV causa tariffe monopolistiche assurde.
Infine il nuovo utilizzo di Linate determinerebbe certamente anche un parziale spostamento su Bergamo, che potrebbe venir preferito a Malpensa sui voli di corto/medio raggio da alcune zone della lombardia orientale: entrambi gli scali se la giocherebbero alla pari senza una distorsione del mercato come quella attuale di Linate.
Malpensa avrebbe tutta la capacità di assorbire quanto spostato così com’è. Teniamo presente la possibilità di usare il terzo satellite oggi in fase di completamento. La massa critica che si raggiungerebbe, però, sarebbe motivo ineludibile per molte altre compagnie di lungo raggio ad operare a Malpensa; anche senza hub carrier. In questo caso l’esempio di Barcellona insegna: 34.6 milioni di passeggeri nel 2011 senza compagnia di riferimento (hub carrier).

Quanto esposto potrà essere un auspicio destinato a rimanere tale o diventare realtà? Non lo sappiamo. In ogni caso ignorare il pesante sottoutilizzo d'una struttura come Malpensa, con tutti i relativi effetti economici e sociali negativi, sarebbe irresponsabile, anche da chi come noi, di Malpensa si occupa con la sola finalità di puro interesse intellettualmente speculativo.
L'Assessore regionale Cattaneo ha già fatto sentire la propria disponibilità su questo argomento e condividiamo quanto sinora espresso: è arrivato il momento di prendere decisioni importanti per il bene di tutta la nostra regione.

Consiglio Direttivo
Associazione Aeroporti Lombardi
for info, mailto: aeroportilombardi @ virgilio.it (senza spazi)
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easyMXP
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda easyMXP » ven 13 apr 2012, 14:18:53

Ottimo.
Un appunto però:
L’accesso da due autostrade, una molteplicità di collegamenti ferroviari sul Terminal 1, la Pedemontana in fase di realizzazione, la progettazione sempre più prossima del collegamento ferroviario T1 – T2 – Gallarate, danno a Malpensa una accessibilità di prim’ordine.
E' una breccia per dire che le connessioni non sono ancora complete. Scriverei:
L’accesso da due autostrade e una molteplicità di collegamenti con treni e bus danno a Malpensa la necessaria accessibilità.
Inconfutabile.

easyMXP
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Re: anteprima Dati traffico marzo 2012

Messaggio da leggereda easyMXP » ven 13 apr 2012, 14:41:30

MC205 ha scritto:ps cosa succederà a vostro giudizio se Easy ottiene gli slots sul lin fco ?
Che CAI diventa la principale sostenitrice di un pesante ridimensionamento di LIN.
U2 a LIN in forze = prezzi bassi = no profitti per CAI = meglio lasciare a LIN poche rotte (U2 non avrà probabilmente slot per tutte) e per le altre chiusura (se a MXP non possono competere con U2) o utilizzo a MXP come feeder per AZ, Skyteam e altri in c/s.
A CAI serve un LIN fortino dove far soldi, se diventa un aeroporto aperto a tutti e concorrenza libera è inutile continuare a consentire fughe verso tutti gli hub e perderci solamente, meglio concentrare tutto su un aeroporto. Tra suoi voli, ST e c/s a MXP CAI avrebbe comunque una discreta rete.

MC205
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Re: anteprima Dati traffico marzo 2012

Messaggio da leggereda MC205 » ven 13 apr 2012, 15:10:13

easyMXP ha scritto:
MC205 ha scritto:ps cosa succederà a vostro giudizio se Easy ottiene gli slots sul lin fco ?
Che CAI diventa la principale sostenitrice di un pesante ridimensionamento di LIN.
U2 a LIN in forze = prezzi bassi = no profitti per CAI = meglio lasciare a LIN poche rotte (U2 non avrà probabilmente slot per tutte) e per le altre chiusura (se a MXP non possono competere con U2) o utilizzo a MXP come feeder per AZ, Skyteam e altri in c/s.
A CAI serve un LIN fortino dove far soldi, se diventa un aeroporto aperto a tutti e concorrenza libera è inutile continuare a consentire fughe verso tutti gli hub e perderci solamente, meglio concentrare tutto su un aeroporto. Tra suoi voli, ST e c/s a MXP CAI avrebbe comunque una discreta rete.
Anche io penso-spero finirà cosi anche se rimango ancora perplesso su come girano alcune cose
in AZ, se simulate una vendita su qualsiasi volo AP da MXP trovate il code share AZ, unica eccezione il MXP AMS perché hanno paura, come mi dissero in BIT quelli di AP, di cannibalizzare il lin AMS, secondo me in AZ hanno paura che gli "cannibalizzino" quella testa "vuota" che si ritrovano :duro:

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I-Alex
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 13 apr 2012, 18:23:09

AMMINISTRAZIONE ha scritto:
Malpensa: la soluzione è tornando alle origini?


Inevitabilmente qualcuno esulta, o perlomeno si ritiene momentaneamente appagato. Parecchi altri, forse molti ma molti di più, sono costretti a guardare in faccia la necessità d’un reddito quotidiano, magari modesto ma presente, garantito dall’attività aeroportuale, siamo certi non saranno angosciati da problemi di diversità biologica, alberi secolari ecc.
Già migliaia di posti di lavoro si sono persi o sono ad alto rischio, e continuando questo trend negativo dei

Succede in aeroporto, e soprattutto nell’indotto, dove tali perdite sfuggono ad ogni valutazione, sono quasi invisibili perché frazionate in diversissime attività che per tipologia e dimensione, si rendono evanescenti. E per quest’ultimi non esistono quasi mai ammortizzatori sociali di cui stanno godendo altri lavoratori più propriamente aeroportuali. Ammortizzatori che in ogni caso non dureranno in eterno. E poi?

Per tutto questo, ma non solo, per una economia zoppicante e più che mai bisognosa di poter contare su collegamenti diretti a livello globale per persone e merci, Malpensa deve riprendere assolutamente in fretta il suo ruolo di polo primario del trasporto aereo per tutto il Nord Italia.

Questa rinascita, a nostro avviso, può passare solo attraverso una profonda rivisitazione del ruolo di Linate. Dall’aeroporto sull’idroscalo le compagnie più disparate drenano annualmente quasi due milioni di passeggeri verso i loro hubs. Compresa la stessa Alitalia che porta da Milano a Roma parecchie centinaia migliaia di passeggeri. Rotta la MI-RO, che oltretutto vede un indecente monopolio della medesima Alitalia. Ma, soprattutto sulla fuga verso hubs stranieri, quello che si deve valutare è la qualità del traffico in fuga. Traffico composto in altissime percentuali da passeggeri che viaggiano nelle classi superiori. Un esempio per tutti: British Airways acquisisce giornalmente ben il 20% del suo traffico business sulla rotta per New York dalla sola Linate. Sono grossomodo una cinquantina di passeggeri abbondanti che giornalmente fanno la tratta Linate-Londra-New York contro un totale di 12-14 passeggeri che s’imbarcano in business sulla stessa tratta da Malpensa. Lufthansa non è a questi livelli ma neppure molto lontana. E poi via via altre compagnie. Insomma il paese del bengodi… degli altri.
Sono miliardi di Euro che annualmente prendono letteralmente il volo verso lidi esteri senza contare il danno indotto sul mondo produttivo della Lombardia ma non solo.
Qual è la strada per porre fine a tale situazione, non solo indecente, ma masochisticamente criminale? Una sola, Limitare drasticamente Linate. In altri paesi hanno scelto e sceglieranno una soluzione molto più semplice e radicale: si apre una nuova struttura aeroportuale? Si chiude quella o quelle vecchie. Berlino tra due mesi aprirà un nuovo aeroporto e contemporaneamente provvederà alla chiusura di tre terminal.
Chiudere completamente Linate, per varie ragioni non è possibile o opportuno?
Bene allora facciamolo diventare un vero ed autentico aeroporto cittadino... Anzi un city airport speciale (city airport non esiste come termine aeronautico ma va tanto di moda).
Nel 1998 il decreto Burlando, a fronte dell’apertura di Malpensa prevedeva la riduzione di Linate alla sola tratta Milano Roma. La UE si oppose ed alla fine ci costrinse ad abbandonar questa strada. La motivazione allora fu che Malpensa non era sufficientemente ed adeguatamente collegata. Ora non è più così.

Ad una prima valutazione supponevamo che il rispetto canonico del decreto potesse essere risolutivo. Poi pero abbiamo meglio approfondito e valutato.
Anche volendo riportare l’attività delle compagnie entro i limiti ortodossi previsti dal legislatore, il problema delle fughe non si risolverebbe. Si ridurrebbe il numero dei collegamenti verso hubs stranieri, ma con opportuni aggiustamenti di orario sui pochi collegamenti consentiti le fughe con transiti verso destinazioni remote continuerebbero.
Facciamo altri esercizi di ipotesi. Etichettiamo il bagaglio ed emettiamo biglietti in partenza da Linate per la sola prima destinazione di arrivo? Siamo certi che in pochi mesi le compagnie interessate organizzerebbero la “cattura ed il trasbordo” presso i loro aeroporti. Lo sta facendo SEA a Malpensa per connettere viaggiatori Easyjet da e per il Terminal 2 – Terminal 1, la cosiddetta procedura ViaMilano; perchè altri non lo farebbero? Ricordiamo che Alitalia in primis, guadagnando comunque sui passeggeri originanti dal nostro Paese e trasportati da Air France e KLM senza muovere un dito, spingerebbe comunque per un travaso su queste compagnie, che avvenga a Parigi o in Olanda.

Ebbene riteniamo che la strategia risolutoria possa essere la seguente:

Premessa, mantenere solo le rotte che nel 2011 abbiano superato i 2 milioni di pax. Per cui:

1°) Riduzione alla sola tratta Milano Roma, sia Fiumicino che Ciampino;
2°) Eliminare il monopolio su tale tratta, aprendola a tutti, anche ad operatori tipo Easyjet;
3°) Biglietti e gestione bagaglio esclusivamente in funzione del punto 1°;
4°) Conseguente eliminazione dogana;
5°) Extrema ratio: gestione del solo bagaglio a mano;
6°) Valorizzare a Linate l’Aviazione Generale con servizi d’eccellenza super (e relativi introiti);
7°) Ristrutturare Linate gradualmente soprattutto in funzione del punto 6°;

Sarà possibile? Sarà possibile solo in parte? Come detto sopra, è nostra opinione che un ruolo forte e convinto debba essere assunto dagli organi istituzionali italiani.
In sostanza è d'obbligo tentare e, una volta tanto, cercare con determinazione feroce la difesa dei nostri interessi collettivi rispetto a quelli individuali e particolari.
Chissà mai se un giorno l'interesse collettivo prevarrà su quello particolare...
A mio avviso il Governo attuale ha tutte le carte in regola per aiutare Milano a una scelta coraggiosa e lungimirante
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda EK412 » ven 13 apr 2012, 18:49:39

Credo anch'io. Credo anche, però, che lo spunto debba venire da qui. Se le istituzioni locali facessero presente l'argomento, penso che ci sarebbero più probabilità che venga accolto ora dal governo centrale rispetto che un domani da qualsiasi altro realistico esecutivo del vicino futuro.

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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda mxp98 » ven 13 apr 2012, 20:48:09

EK412 ha scritto:Credo anch'io. Credo anche, però, che lo spunto debba venire da qui. Se le istituzioni locali facessero presente l'argomento, penso che ci sarebbero più probabilità che venga accolto ora dal governo centrale rispetto che un domani da qualsiasi altro realistico esecutivo del vicino futuro.
Temo che il problema sia sempre il solito, troppi oppositori tra le istituzioni locali.
Marco
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda kco » ven 13 apr 2012, 21:11:52

mxp98 ha scritto:
EK412 ha scritto:Credo anch'io. Credo anche, però, che lo spunto debba venire da qui. Se le istituzioni locali facessero presente l'argomento, penso che ci sarebbero più probabilità che venga accolto ora dal governo centrale rispetto che un domani da qualsiasi altro realistico esecutivo del vicino futuro.
Temo che il problema sia sempre il solito, troppi oppositori tra le istituzioni locali.
Il vero problema è il comune di Milano e quello pare che si voglia sfilare via. A quel punto saranno solo problemi di Gamberale e il governo. Le idee di Gamberale paiono essere chiare per ora, la vendita totale non è ancora all'orizzonte però.
Poi ci sarà da verificare se effettivamente il nuovo proprietario riuscirà a ottenere qualcosa dal governo che potrebbe anche riaprire Linate al 120% e far chiudere metà Malpensa.
Comunque finchè il comune non si libera del pacchetto azionario non succederà nulla e MXP continua a perdere pezzi e continua a espandersi: o ai arriva a una revisione in fretta oppure potrebbe diventare gioco forza chiudere alcuni settori di Malpensa.

grandemilano
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda grandemilano » sab 14 apr 2012, 17:24:21

Insomma, mi sembra di aver capito che non c'è niente di deciso. A leggere in giro sembrava che era già stato fatto tutto da chi di dovere. Invece le cose sono completamente diverse: ci sono solo buoni propositi. Ma allo stato dei fatti: NIENTE. :cry2: :cry2: :cry2:

spanna
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda spanna » sab 14 apr 2012, 18:00:21

mah, mi sembra il solito discorso che si fa da 14 anni a questa parte, con l'unica differenza che alitalia e' passata dall'altra parte della barricata.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

grandemilano
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda grandemilano » sab 14 apr 2012, 19:11:12

Appunto. E chi che speravo e credevo in grande... :duro:

GiuseppeA
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Re: Operazione Linate: la soluzione è tornare alle origini?

Messaggio da leggereda GiuseppeA » dom 15 apr 2012, 20:44:10

Occorre essere realisti. Prima dell'Expo - che i nostri politici credono un'occasione perchè il mondo venga a Milano, mentre più sommessamente ci saranno milioni di italiani e pochi stranieri - è improbabile che si chiuda o limiti Linate. E questo per il solo accostamento dei due concetti, non perchè Linate serva per Expo.

Mi piacerebbe sapere cosa ne sarà del presunto studio sugli aeroporti italiani fatto in questi mesi, e come sarà recepito dal governo aimè ormai quasi uscente. Che l'attuale esecutivo riesca a fare qualcosa per Linate è difficile anche e soprattutto per una questione di tempi, a meno che si faccia un nuovo piano aeroporti come si deve.


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