Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

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Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda AeroportiLombardi » dom 07 ott 2012, 22:32:43

Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

In questo periodo si sente un gran parlare di aeroporti: tra la vendita/quotazione di Sea ed il clamore post diffusione dello studio Ambrosetti sul riequilibrio di Linate e Malpensa, non passa giorno che l'argomento non sia sulla bocca di tutti, dai politici, agli imprenditori fino ai viaggiatori in generale.
Vorremmo porre l’attenzione sul problema assai più importante e determinante che riguarda il destino e il futuro di Milano Malpensa, con il ruolo che conseguentemente dovrebbe avere Linate.
Come più volte abbiamo scritto sul portale di Aeroporti Lombardi, ci sono alcune cose strane e fuori regola che avvengono a Linate. E a quanto pare tutti fanno finta di nulla.
Partiamo da due premesse basilari:
1 Il decreto Bersani Bis datato 5 Gennaio 2001, Decreto Legge che regolamenta la ripartizione del traffico aereo passeggeri sul sistema aeroportuale di Milano.
In tale D.L. viene stabilito che i vettori comunitari possono operare collegamenti di linea point to point, mediante aeromobili del tipo narrow body (unico corridoio), tra lo scalo di Linate e altri aeroporti dell`Unione europea. I numeri concessi devono essere calibrati sulla base dei volumi di traffico passeggeri, in arrivo e in partenza, registrati tra i medesimi aeroporti e il sistema aeroportuale di Milano, nell’anno solare 1999;

2 Il Decreto stesso conferma la necessità di provvedere, entro la fine dell’anno 2001, ad una verifica del funzionamento della ripartizione del traffico aereo sul sistema aeroportuale di Milano, tenendo conto dell’obiettivo prioritario dello sviluppo dell’Hub di Malpensa.

Fatte queste due premesse occorre però ricordare che in tutti i principali paesi ove si è costruito/ampliato un nuovo grande aeroporto (Monaco soprattutto, ma anche Oslo, Stoccolma, Hong Kong, persino Atene e ora Berlino) si è sempre chiuso il precedente scalo cittadino. Lo scopo è di rendere competitivo e conveniente l’apertura di rotte intercontinentali nel nuovo sito. In tal modo in un unico scalo si concentra sia il traffico originante, quello con destinazione la città o zone limitrofe di riferimento, sia il traffico in transito. Solo così, avendo la doppia funzione, anche i voli a medio corto raggio, possono avere una redditività accettabile con in più la possibilità di “alimentare” le rotte lungo raggio; sia con passeggeri che merci. A Milano non si è mai avuto il coraggio e la volontà politica di andare fino in fondo e si è adottato e si continua a mantenere perciò una ripartizione del traffico su due scali diversi.
A quanto ci risulta, e contrariamente a quanto previsto nel Decreto, non si è mai provveduto a effettuare una verifica circa l’effettivo funzionamento di questa ripartizione. Il problema è persino peggiorato negli ultimi mesi. E’ notizia ancora recente, Maggio 2011, riguardante la chiusura di Lufthansa Italia e con essa tutte le speranze di far diventare Malpensa un hub della compagnia, che tedesca di origine sarebbe stata poi diventata italiana a tutti gli effetti, con evidenti sviluppi occupazionali in primis. Chiusura e abbandono motivati dai vertici di Lufthansa con l’impossibilità di poter far convivere il progetto su Malpensa con l’attuale concorrenza di Linate.


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Come non ricordare inoltre i recenti episodi di compagnie che hanno traslocato i loro voli da Malpensa a Linate?
Nel mese di Ottobre 2011 Air France ha trasferito tutti i voli per Parigi da Malpensa a Linate, dove oggi ora opera 6 frequenze giornaliere nonostante il limite del decreto fissi massimo 2 voli al giorno. Dal 25 marzo 2012 anche Klm ha trasferito tutti i voli per Amsterdam da Malpensa a Linate, dove opera 4 frequenze giornaliere nonostante il limite del decreto preveda un solo volo giornaliero.
I voli in partenza da Linate per Parigi ed Amsterdam caricano passeggeri che hanno come destinazione le due città, ma fatto grave ed inaccettabile, anche e soprattutto passeggeri che usano l'aeroporti parigino e quello olandese come punto di transito per destinazioni lungo raggio, in totale spregio del decreto Bersani che contempla chiaramente il *point to point*. Inoltre, siccome la polpa dei ricavi è ormai relegata quasi esclusivamente su tratte di lungo raggio, è facile comprendere come Linate sia di fatto una grassa e comoda mangiatoia per gli interessi delle compagnie ed aeroporti d’oltralpe.

Il problema è proprio il non rispetto dei limiti di frequenze imposto dal Decreto, che di fatto impoverisce Malpensa non rendendo qui conveniente l’apertura di destinazioni di lungo raggio, le quali senza feederaggio non possono reggere economicamente. Inoltre sul corto/medio raggio chi apre i voli su Malpensa, oltre a dover giustamente far fronte alla concorrenza dei voli presenti, deve anche lottare contro la concorrenza di Linate, sulla quale Sky Team (cioè alleanza Alitalia-Air France-KLM) opera da una posizione privilegiata e di quasi monopolio.

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Anche altre compagnie aggirano facilmente i limiti imposti, ad esempio ad Aprile Cai-Alitalia da Linate vola a Napoli anche 10 volte al giorno nonostante il decreto preveda un limite di 2 voli giornalieri. Tutte queste frequenze moltiplicate sono frutto di una allegra interpretazione delle restrizioni, infatti Cai-Alitalia è titolare di ben 5 Coa (certificato operatore aereo) e di conseguenza pur facendo capo a un unico vettore, utilizza i codici di volo di 5 sue compagnie (ex Alitalia, ex Airone, ex Airone Cityliner, ex Volare, ex Alitalia Express) che ormai sono attive solo sulla carta. Avete mai visto un aereo colorato Volare negli ultimi tempi? Oppure un sito internet di tali compagnie ove acquistare questi fantomatici voli? O personale dipendente di Volare con la divisa Volare? No perchè sono vettori fantasma, tenuti artificialmente in vita solo per aggirare il decreto Bersani Bis a Linate.
Persino compagnie come British Airways e Lufthansa volano su Londra e Francoforte più del consentito utilizzando i code share di Eurofly (ora Air Italy Meridiana Fly) o Air Dolomiti. Tutte le compagnie straniere portano quindi il traffico pregiato verso i propri Hub a discapito del Pil nostrano e del lavoro che manca a Malpensa (catering, handling, hotel, taxi, indotti di vario genere…).

Ulteriore aggiramento della normativa avviene su un altro punto, ossia il traffico point to point (punto a punto).
Una lettura attenta di questo termine vorrebbe far pensare che da Linate un passeggero possa andare a Parigi e fermarsi in quanto destinazione finale. Invece qualsiasi compagnia straniera vende un Linate-Parigi-New York o un Linate-Francoforte-Hong Kong senza nessun tipo di problema ne dei bagagli ne per le carte di imbarco…. persino Alitalia-Cai vende ad esempio i voli Linate-Roma-Pechino senza alcun tipo di problema e persino dei fantomatici Bari-Linate-Londra. O meglio, i problemi nella gestione bagagli e carte d’imbarco in transito a Linate ci sarebbero eccome, ma come sempre quando si tratta di salvaguardare i propri interessi, ogni compagnia trova sempre le soluzioni, anche le più pittoresche…. E nessuno trova da ridire.
Quindi cosa intendono Enac e Ministero per collegamenti di linea point to point? E quali sono le misure che adottano per vigilare sul rispetto della normativa?
Come ben sappiamo l’assorbimento di traffico di Linate nei confronti di Malpensa ha impedito prima a Klm in alleanza con Alitalia, poi ad Alitalia come compagnia solitaria, e infine a Lufthansa di potervi insediare con successo un hub, in quanto la dispersione dei voli di breve-corto raggio a Linate, unita alla pesante ed impropria concorrenza che dallo scalo cittadino fanno gli hub stranieri, non rende conveniente l’apertura di moltissime rotte intercontinentali da Malpensa.

Se davvero si vuole rilanciare lo scalo di Milano Malpensa come grande aeroporto internazionale e intercontinentale urge da subito perlomeno un rispetto rigoroso del decreto Bersani Bis su Linate, perché non c’è più tempo da perdere anche alla luce di quanto pubblicato dallo Studio Ambrosetti .

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda cesare.caldi » dom 07 ott 2012, 23:11:33

Ottima analisi, sarebbe da inviare in copia a tutti gli interessati a cominciare dal sindaco di Milano, ministro dei trasporti e Enac.

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda mxp98 » dom 07 ott 2012, 23:15:49

cesare.caldi ha scritto:Ottima analisi, sarebbe da inviare in copia a tutti gli interessati a cominciare dal sindaco di Milano, ministro dei trasporti e Enac.
Già previsto.
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda rudymar » lun 08 ott 2012, 06:38:08

ottima analisi..

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 08 ott 2012, 07:14:20

cesare.caldi ha scritto:Ottima analisi, sarebbe da inviare in copia a tutti gli interessati a cominciare dal sindaco di Milano, ministro dei trasporti e Enac.

Voi tenetevi pronti, nel caso ci sarà bisogno una nuova iniziativa verrà presto lanciata.
Ci ho messo un po a studiare e progettare gli istogrammi ma credo abbiano un gran effetto immediato
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda kco » lun 08 ott 2012, 21:37:29

Preciso e tecnico. Complimenti. Bisogna anche mettere in risalto quante palate di soldi si perdono senza uno scalo di riferimento. Esistono delle stime a riguardo?

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda hal » lun 08 ott 2012, 22:35:53

kco ha scritto:Preciso e tecnico. Complimenti. Bisogna anche mettere in risalto quante palate di soldi si perdono senza uno scalo di riferimento. Esistono delle stime a riguardo?
Potremmo essere nell'ordine di 2 punti di PIL/anno ( 30 miliardi !!!!!) oltre al beneficio indotto da 300.000 TRECENTOMILA posti lavoro!!!
Questo si deduce dallo studio Ambrosetti.
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è la presunzione della conoscenza.


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mxp98
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda mxp98 » lun 08 ott 2012, 23:25:46

...anche se Caprotti e non solo nutrono parecchi dubbi.
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda easyMXP » mar 09 ott 2012, 16:31:26

2% di PIL e 300000 posti di lavoro...manco ci fosse LHR.
Mi sembrano le statistiche dei cento fantastilioni di pax a FCO, qui ognuno spara a più non posso per tirare l'acqua al suo mulino

Comunque ottima analisi, complimenti

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda MUSICA » mar 09 ott 2012, 18:19:23

Caro easyMxp,

Non sono storielle. Un 2 % ci sta tutto. A regime sarebbe addirittura un conto molto per difetto.
Infatti LHR che hai citato, tra diretto ed indotto è probabilmente la prima industria inglese.

L'effetto moltiplicatorio generato da un hub anche se hub carrier ("hub derivato") sarebbe "devastante" (in senso positivo).
Se poi ci fosse un vettore basato sarebbe molto di più.

Facciamo un conto rapidissimo semplicissimo su una rotta (veramente per difetto). Senza dati reali: mi scosterò molto al ribasso.

BA sulla LHR-Nyc imbarca a Linate mediamente il 20 % del traffico Premium (F e J). In alcuni periodi 19%, altri 22%.

Calcolo 6 voli al giorno con una media di 2 pax F (su media di 10 ipotetici posti a volo) e 6 pax J a volo (su media di 30 ipotetici posti a volo). Vediamo che fatturato minimo Linate regala a Ba, sulla sola Jfk.
Alla F diamo un valore A/R di 4,000 Euro. 4,000 x 2 = 8000 x 360 giorni = 2,880,000 Euro --- 720 pax anno in F. :redface:
Alla J diamo un valore A/R di 3,000 Euro. 3,000 x 6 = 18,000 x 360 giorni = 6,480,000 Euro --- 2,160 pax anno in J. :nonono:
Totale 6,768,000 anno.
Dobbiamo continuare con altri dati più precisi di tutte le compagnie d'Europa e dalle altre città del Nord? :fischio:

Direi che se solo "rubassimo" (divertente: quasi quasi ho i sensi di colpa a rubargli i "nostri" passeggeri... :green: ) la metà di quei pax a BA e aggiungessimo circa altri 100 pax in economica (scondo la tariffa applicabile) renderemmo profittevole un ipotetico nuovo volo giornaliero tra Mxp e Jfk.

Abbiamo parlato solo di una rotta, solo con origine a Linate e solo di BA. Avete idea di quanti altri vettori alimentiamo e che giro d'affari perdiamo? Senza contare che con tanti voli da scegliere LR si diventerebbe noi fonte di attrazione per altri passeggeri originanti altrove. Per chiudere questo conto della serva: il 2 % di PIL sarebbe quasi pessimistico.
E, date le condizioni in cui versa tutta l'Italia, tutti gli italiani, compresi quelli di Lampedusa avrebbero interesse che Mxp (e le tasse positive insieme al resto che genererebbe) funzionasse al meglio. Figurarsi per i milanesi e i lombardi (se solo capissero!).

Serve solo alzare lo sguardo.
Ehm, scusate, spostare i piedi a 40 kms a Nord Ovest dal centro piuttosto che 10 ad Est.
Penso che anche un canarino capirebbe cosa sia meglio.

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 09 ott 2012, 19:28:49

easyMXP ha scritto:2% di PIL e 300000 posti di lavoro...manco ci fosse LHR.
Mi sembrano le statistiche dei cento fantastilioni di pax a FCO, qui ognuno spara a più non posso per tirare l'acqua al suo mulino

Comunque ottima analisi, complimenti
bisognerebbe avere dati precisi su cosa hanno analizzato, di sicuro si tratta di diretto, indiretto e indotto in senso lato.
Vi consiglio però di leggere cosa ne pensano a Monaco di Baviera

questo è solo un esempio concreto del lavoro

Miniatura

"Oggi presso l'aeroporto di Monaco di Baviera circa 30 000 dipendenti che lavorano in circa 550 diverse aziende. Con ogni posto di lavoro ai 1,8 posti di lavoro aeroportuali aggiuntivi creati al di fuori dell'aeroporto. Statisticamente, sono stati fondati con ogni ulteriori milioni di passeggeri più di 900 posti di lavoro presso l'aeroporto. Le previsioni per l'aeroporto di Monaco crescita del traffico continuerà a causare effetti e occupazione importante per migliaia di nuovi offrire posti di lavoro. Dove: posti di lavoro presso l'aeroporto non sono esportabili""

Se sapete il tedesco buon divertimento
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda Sparviero » mar 09 ott 2012, 20:31:24

E pensare che MUC fu sviluppato da italiani (EN) dopo che AZ rifiutò di lavorare con EN per lo sviluppo di MXP... "ahò facciamo noi, non abbiamo bisogno dei vostri aeroplanini".... il resto è storia.
Comunque mancano i soldi non solo in Italia ma anche in Europa per fare gli investimenti necessari in flotta per fare un hub....

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda kco » mar 09 ott 2012, 20:45:00

I-Alex ha scritto: "Oggi presso l'aeroporto di Monaco di Baviera circa 30 000 dipendenti che lavorano in circa 550 diverse aziende. Con ogni posto di lavoro ai 1,8 posti di lavoro aeroportuali aggiuntivi creati al di fuori dell'aeroporto. Statisticamente, sono stati fondati con ogni ulteriori milioni di passeggeri più di 900 posti di lavoro presso l'aeroporto. Le previsioni per l'aeroporto di Monaco crescita del traffico continuerà a causare effetti e occupazione importante per migliaia di nuovi offrire posti di lavoro. Dove: posti di lavoro presso l'aeroporto non sono esportabili""
Sarebbe da urlare. Ci stiamo perdendo barcate di soldi, per non parlare del turismo: nel futuro vivremo solo di quello o quasi.

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda mxp98 » mar 09 ott 2012, 21:16:16

kco ha scritto:per non parlare del turismo: nel futuro vivremo solo di quello o quasi.
Speriamo di no altrimenti non vivremo.
Marco
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda maurilive » mer 10 ott 2012, 09:45:58

easyMXP ha scritto:2% di PIL e 300000 posti di lavoro...manco ci fosse LHR.
Mi sembrano le statistiche dei cento fantastilioni di pax a FCO, qui ognuno spara a più non posso per tirare l'acqua al suo mulino

Comunque ottima analisi, complimenti
Anche il caso Fedex-Memphis è utile a farsi un'idea:

"Sviluppata sull'onda dell'attività di FedEx , la città di Memphis ha attirato mille imprese in più e il pil del territorio è raddoppiato. Una tendenza che, sottolinea Fred W. Smith, presidente e fondatore del colosso mondiale delle spedizioni, si accentuerà con l'aumento, da una parte, della produzione di oggetti hi-tech come telefoni cellulari e computer e, dall'altra, grazie allo sviluppo del settore sanitario. Alimenti ad alto valore aggiunto, più costosi da trasportare e che occupano poco spazio. Per esempio, un laboratorio farmaceutico che fa produrre in India dev'essere in grado di consegnare i medicinali il giorno seguente in qualunque angolo del pianeta.

Stesso discorso per le analisi mediche più sensibili. Circa 200 aziende attive nelle scienze della vita, in particolare nelle biotecnologie, si sono installate intorno allo scalo di Memphis, dove ogni giorno transitano 7.500 analisi. La città ospita inoltre il più importante centro mondiale di riparazione di pc. L'impatto economico dell'hub sul centro abitato americano è stimato in 26,6 miliardi di dollari (18,7 mld euro), con 200 mila posti di lavoro creati."


Fonte http://it.finance.yahoo.com/notizie/Ade ... 1.html?x=0

:ciao:
Aeroplano che te ne vai lontano da qui chissà cosa vedrai...

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda indaco » mer 10 ott 2012, 13:31:27

Ottimo esempio.

Insomma, l'hub di Menphis impatta sull'economia una cifra paragonabile all'1% del PIL Italiano.

Puo' Malpensa impattare il doppio di cosi'?

Si tenga conto che Memphis e' un hub merci. L'accessibita' intercontinentale passeggeri favorisce anche business, commercio e accesso ai mercati di sbocco, posizionamento di societa' multinazionali sul territorio, oltre che il turismo. E poi il pil dell'aerea intorno a Malpensa (diciamo fino a 200km) potrebbe essere maggiore di quella di Memphis (non ho verificato).

In ogni caso l'esempio fa capire che il 2% di PIL non e' affatto un numero fuori dal mondo.

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda davide93 » mer 10 ott 2012, 14:06:50

ottimo esempio da girare alle autorità competenti
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 10 ott 2012, 14:24:43

A tutti: siamo 60 milioni circa, ma attivi meno della metà, e facciamo circa 1600 miliardi di euro di PIL. Il 2% sarebbero circa 32 milardi, ovvero la produzione grossolanamente di 500-600mila italiani attivi, tanto per dare un'idea.

Che a MXP e LIN siano legate aziende che, in modo diretto ed indiretto, in qualunque modo, facciano girare il 2% del PIL mi sembra naturale, anzi probabilmente si va ben oltre.
Che chiudendo LIN si creino "automaticamente" il 2% di PIL in più e 300000 occupati in più mi sembra veramente troppo (ovviamente occupati e "quota PIL" semplicemente trasferiti da LIN a MXP non contano perchè non sono aggiuntivi).
Stiamo parlando, realisticamente, di 10-15 collegamenti diretti LR in più rispetto a quelli attuali, e qualche plurigiornaliero al posto degli attuali 1xd o 5/6xw.
Con tutti gli effetti di massa critica possibile, LHR, CDG, FRA, MAD e AMS sono e resteranno ben lontani, salvo che un big decida di fare di MXP un hub di primo livello (ipotesi, in questo momento irrealistica)
Poi, certo, se tutte le ipotesi alla base dei conti sono ottimiste, se delle forchette delle analisi statistiche si prendono sempre i valori migliori, beh...allora si può anche buttare lì qualunque cifra, come, appunto, i 100 milioni di FCO.

Ciò detto, fossero anche lo 0.5% del PIL e 100000 occupati... perchè buttarli via?

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda mxp98 » mer 10 ott 2012, 14:52:00

Non voglio entrare nel merito del più o meno 2% di PIl e dei 300k posti di lavoro però anche il seguente link e soprattutto il capitolo 1 potrebbe essere molto utile per chi continua ostinatamente a difendere Linate. Certo, loro hanno un problema ben diverso in quanto come ben sappiamo stanno studiando la soluzione migliore per fronteggiare la mancanza di capacità, però sono interessanti i dati ed i motivi per cui conviene al territorio avere un grande hub intercontinentale.
Scaricare il PDF cliccando a destra nel riquadro rosa "the frontier economics report"
http://hub.heathrowairport.com/
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 10 ott 2012, 15:34:21

Guarda che chi difende LIN ostinatamente ha solo 2 motivi:
1) è una compagnia che ha il quasi monopolio dell'aeroporto, o un loro alleato
2) ha le chiappe pesanti e LIN vicino a casa

A loro puoi far vedere tutto quello che vuoi, tanto non li convinci.

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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 10 ott 2012, 16:04:27

easyMXP ha scritto:A tutti: siamo 60 milioni circa, ma attivi meno della metà, e facciamo circa 1600 miliardi di euro di PIL. Il 2% sarebbero circa 32 milardi, ovvero la produzione grossolanamente di 500-600mila italiani attivi, tanto per dare un'idea.

Che a MXP e LIN siano legate aziende che, in modo diretto ed indiretto, in qualunque modo, facciano girare il 2% del PIL mi sembra naturale, anzi probabilmente si va ben oltre.
Che chiudendo LIN si creino "automaticamente" il 2% di PIL in più e 300000 occupati in più mi sembra veramente troppo (ovviamente occupati e "quota PIL" semplicemente trasferiti da LIN a MXP non contano perchè non sono aggiuntivi).
Stiamo parlando, realisticamente, di 10-15 collegamenti diretti LR in più rispetto a quelli attuali, e qualche plurigiornaliero al posto degli attuali 1xd o 5/6xw.
Con tutti gli effetti di massa critica possibile, LHR, CDG, FRA, MAD e AMS sono e resteranno ben lontani, salvo che un big decida di fare di MXP un hub di primo livello (ipotesi, in questo momento irrealistica)
Poi, certo, se tutte le ipotesi alla base dei conti sono ottimiste, se delle forchette delle analisi statistiche si prendono sempre i valori migliori, beh...allora si può anche buttare lì qualunque cifra, come, appunto, i 100 milioni di FCO.

Ciò detto, fossero anche lo 0.5% del PIL e 100000 occupati... perchè buttarli via?
condivido...
Facendo un paio di conticini (prendendo spunto da Monaco) con 15 nuove macchine LR a Malpensa si avrebbero:
- 3300 posti di lavoro nell'aeroporto (220x15)
- 5940 nell'indiretto (3300 x 1,8)

a questi bisognerebbe aggiungere l'indotto che purtroppo è difficile da calcolare
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda mxp98 » mer 10 ott 2012, 17:00:30

easyMXP ha scritto:Guarda che chi difende LIN ostinatamente ha solo 2 motivi:
1) è una compagnia che ha il quasi monopolio dell'aeroporto, o un loro alleato
2) ha le chiappe pesanti e LIN vicino a casa

A loro puoi far vedere tutto quello che vuoi, tanto non li convinci.
Al numero 1 no, ma al 2 magari c'è qualche indeciso, inoltre leggendo in rete mi sa che tanti non hanno ancora ben compreso la dimensione del problema, poi certo non c'è peggior sordo......
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Re: Malpensa non decolla perchè a Linate si aggirano i limiti

Messaggio da leggereda hal » mer 10 ott 2012, 19:05:57

mxp98 ha scritto:Non voglio entrare nel merito del più o meno 2% di PIl e dei 300k posti di lavoro ............
anche se stiamo andando "vagamente" in OT....

Autocitarsi è sempre inopportuno, però siccome preferisco parlare di cose che veramente conosco, devo obtorto collo parlare della mia esperienza lavorativa.
L'azienda presso la quale ho lavorato per quasi 40 anni era arrivata ad avere dall'export il 75% del fatturato.
Esportavamo in 65 paesi in tutto il mondo. Presso tutti questi paesi avevamo una rappresentanza, spesso con magazzino in loco, spesso anche con una attività produttiva alla quale spedivamo il semilavorato. In tutte queste attività erano coinvolte a vario titolo circa 350 persone nei vari paesi.
Ho ben seguito tutta questa organizzazione ed espansione dell'export. Ebbene, la descriminante prima per la scelta dell'ubicazione era che doveva essere nelle immediate vicinanze dell'aeroporto. Questo successe per Sydney, Montreal, Parigi, Barcelona, San Paolo, Buenos Aires, Santiago, Johannesburg, Tokio, le prime che mi vengono in mente.
La regola assoluta era "A meno di 1 ora dall'aeroporto".

In questo periodo sono spettatore nella vendita d'un immobile ad uso produttivo d'una certa importanza. Tra i vari contatti ci sono due aziende tedesche ed una indiana. Tutte e tre stanno valutando varie opportunità in zona. Per loro stessa ammissione devono essere nel raggio di 20 km max da Malpensa.

Ecco perchè considerare l'impatto positivo che potrebbe scaturire da una MXP a pieno regime solo con i benefici diretti in apt o nelle realtà direttamente coinvolte nella vita del medesimo, senza valutare i benefici meno immediatamente visibili ma ben più consistenti, è estremamente limitativo
Credo che la previsione dei 300k posti lavoro e 2 puunti di PIL nascano dalle opportunità di tipo indotto, oserei dire quasi per osmosi, grazie alla presenza d'una infrastruttura come noi auspichiamo.
:ciao:
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking


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