Malpensa ci va bene cosi?
Malpensa ci va bene cosi?
Malpensa, urge risposta
Ma Malpensa ci va bene così? Con il suo sempre più evidente declino - nonostante apparenze e sforzi di rilancio più o meno convinti nel solco della promessa di Expo 2015 - e con l’ambiguità strategica della quale da anni è vittima, naturalmente no.
di Angelo Perna
A chi potrebbe andare bene? Non a un Paese politicamente sano che tiene al trasporto aereo quale settore di sviluppo economico, non a una classe imprenditoriale che ha bisogno di validi riferimenti strutturali per far viaggiare nel mondo la propria produzione e far arrivare dal mondo le materie prime, non a un territorio che ne subisce l’ingombrante presenza e quotidianamente ne perde i benefici sociali in termini di occupazione e indotto. Perché, dopo un lustro di scelte a corto raggio dettate soltanto da convenienze politiche particolari a discapito dell’interesse generale o addirittura da incapacità, oggi la Grande Malpensa assomiglia tanto a un’occasione perduta e poco a quello che dovrebbe essere per vocazione. Il più importante aeroporto dell’Italia settentrionale, se non dell’intero Sud Europa. «Ma Malpensa ci va bene così?» è l’inequivocabile titolo del Tavolo di competitività e sviluppo organizzato dalla Camera di commercio di Varese e in programma, questa mattina a Busto Arsizio, nella sua sede a MalpensaFiere. L’ente camerale, sensibile alle esigenze del mondo economico, consapevole dei numeri che inquadrano l’attualità dei due terminal della brughiera, probabilmente anche stanco di mille parole consumate sul tema alle quali non sono seguiti fatti all’altezza, pone il quesito con l’obiettivo di trovare una risposta definitiva. L’unica cosa importante affinché l’appuntamento odierno non risulti la solita tavolata inutile, come infinite ce ne sono state dal 1998, alla quale si manifestano un sacco di belle intenzioni buone soltanto a lastricare la strada dell’Inferno italiano. Per non parlare delle campagne elettorali incentrate sulla difesa del T1 subito dimenticata al primo appello in Parlamento. Oggi intervengono il governatore Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano. Soprattutto, si confrontano i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e le istituzioni del territorio. Sono invitati anche consiglieri, parlamentari ed europarlamentari della provincia. Uno di questi ultimi politici, due anni fa durante un convegno, disse che «su Malpensa le chiacchiere stanno a zero». Quasi tutti gli attori di questo tavolo, sempre nel 2012, si sono confrontati in una serie di forum organizzati dalla Prealpina: il pensiero univoco emerso da quel grande dibattito a puntate era che il Terminal 1 e la sua Cargo City (comunque la più importante della nazione) sarebbero dovuti tornare alla vitalità precedenti al de-hubbing di Alitalia. Invece i passeggeri da tempo sono in costante calo e, per quanto i numeri della cittadella delle merci siano alti, la maggior parte delle spedizioni arriva ancora via camion negli hub al di là delle Alpi. Dunque questa domanda impone una risposta. E le contiene tutte. Perché anche il Piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro Maurizio Lupi non risolve il problema Linate? Perché si continua a consentire l’aggiramento del decreto Bersani nello stesso Forlanini? Qual è il ruolo effettivo che si vuole dare a Malpensa? Come si intende valorizzare una struttura che all’epoca costò due miliardi e mezzo di euro pubblici? Il Comune di Milano cosa intende fare di Sea? Come è messa la questione Airport Handling che riguarda 2.392 lavoratori? Che prospettive si danno all’indotto: negozi, alberghi, fornitori, terziario e via dicendo? Qual è la strategia per attirare altre compagnie, aumentare i voli, rialzare il numero di passeggeri e di conseguenza riavviare un volano virtuoso per l’economia? Non è sufficiente prendere grandi stipendi per sostenere di essere bravi ad amministrare. Bisogna guadagnarseli: fornire risposte oneste e prendere decisioni conseguenti è un modo. C’è una grossa fetta di Varesotto, il 32 per cento, cioè i lavoratori della provincia che hanno occupazione nell’area di Malpensa, che lo merita. E con loro tutti gli imprenditori e i cittadini che faticano ogni giorno.
http://www.prealpina.it/editoriale/2014 ... 5/2011588/
Ma Malpensa ci va bene così? Con il suo sempre più evidente declino - nonostante apparenze e sforzi di rilancio più o meno convinti nel solco della promessa di Expo 2015 - e con l’ambiguità strategica della quale da anni è vittima, naturalmente no.
di Angelo Perna
A chi potrebbe andare bene? Non a un Paese politicamente sano che tiene al trasporto aereo quale settore di sviluppo economico, non a una classe imprenditoriale che ha bisogno di validi riferimenti strutturali per far viaggiare nel mondo la propria produzione e far arrivare dal mondo le materie prime, non a un territorio che ne subisce l’ingombrante presenza e quotidianamente ne perde i benefici sociali in termini di occupazione e indotto. Perché, dopo un lustro di scelte a corto raggio dettate soltanto da convenienze politiche particolari a discapito dell’interesse generale o addirittura da incapacità, oggi la Grande Malpensa assomiglia tanto a un’occasione perduta e poco a quello che dovrebbe essere per vocazione. Il più importante aeroporto dell’Italia settentrionale, se non dell’intero Sud Europa. «Ma Malpensa ci va bene così?» è l’inequivocabile titolo del Tavolo di competitività e sviluppo organizzato dalla Camera di commercio di Varese e in programma, questa mattina a Busto Arsizio, nella sua sede a MalpensaFiere. L’ente camerale, sensibile alle esigenze del mondo economico, consapevole dei numeri che inquadrano l’attualità dei due terminal della brughiera, probabilmente anche stanco di mille parole consumate sul tema alle quali non sono seguiti fatti all’altezza, pone il quesito con l’obiettivo di trovare una risposta definitiva. L’unica cosa importante affinché l’appuntamento odierno non risulti la solita tavolata inutile, come infinite ce ne sono state dal 1998, alla quale si manifestano un sacco di belle intenzioni buone soltanto a lastricare la strada dell’Inferno italiano. Per non parlare delle campagne elettorali incentrate sulla difesa del T1 subito dimenticata al primo appello in Parlamento. Oggi intervengono il governatore Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano. Soprattutto, si confrontano i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali e le istituzioni del territorio. Sono invitati anche consiglieri, parlamentari ed europarlamentari della provincia. Uno di questi ultimi politici, due anni fa durante un convegno, disse che «su Malpensa le chiacchiere stanno a zero». Quasi tutti gli attori di questo tavolo, sempre nel 2012, si sono confrontati in una serie di forum organizzati dalla Prealpina: il pensiero univoco emerso da quel grande dibattito a puntate era che il Terminal 1 e la sua Cargo City (comunque la più importante della nazione) sarebbero dovuti tornare alla vitalità precedenti al de-hubbing di Alitalia. Invece i passeggeri da tempo sono in costante calo e, per quanto i numeri della cittadella delle merci siano alti, la maggior parte delle spedizioni arriva ancora via camion negli hub al di là delle Alpi. Dunque questa domanda impone una risposta. E le contiene tutte. Perché anche il Piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro Maurizio Lupi non risolve il problema Linate? Perché si continua a consentire l’aggiramento del decreto Bersani nello stesso Forlanini? Qual è il ruolo effettivo che si vuole dare a Malpensa? Come si intende valorizzare una struttura che all’epoca costò due miliardi e mezzo di euro pubblici? Il Comune di Milano cosa intende fare di Sea? Come è messa la questione Airport Handling che riguarda 2.392 lavoratori? Che prospettive si danno all’indotto: negozi, alberghi, fornitori, terziario e via dicendo? Qual è la strategia per attirare altre compagnie, aumentare i voli, rialzare il numero di passeggeri e di conseguenza riavviare un volano virtuoso per l’economia? Non è sufficiente prendere grandi stipendi per sostenere di essere bravi ad amministrare. Bisogna guadagnarseli: fornire risposte oneste e prendere decisioni conseguenti è un modo. C’è una grossa fetta di Varesotto, il 32 per cento, cioè i lavoratori della provincia che hanno occupazione nell’area di Malpensa, che lo merita. E con loro tutti gli imprenditori e i cittadini che faticano ogni giorno.
http://www.prealpina.it/editoriale/2014 ... 5/2011588/
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Malpensa ci va bene cosi?
In corso incontro a Malpensa Fiere con Modiano, Cattaneo, Maroni, etc organizzato dalla Camera Commercio
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Questa la presentazione
Tavolo competitività e sviluppo: ma Malpensa ci va bene così?
A marzo 2008 il de-hubbing di Alitalia, conseguenza di scelte politiche ed economiche di certo poco avvedute, sembrava aver dato un colpo ferale alle prospettive di sviluppo di Malpensa: dall'oggi al domani furono cancellati 891 voli settimanali sui 1.238 operati dalla compagnia di bandiera. Le previsioni di allora parlavano di un calo di 8 milioni di passeggeri con 6.000 posti di lavoro a rischio e una perdita di valore economico pari a quasi 5 miliardi di euro. In cinque anni, caratterizzati oltretutto da una pesantissima crisi mondiale, che cosa è invece successo in realtà? Lo scalo indubbiamente ha sofferto, sebbene la riduzione dei passeggeri sia stata inferiore a quello prospettato: le stime per il 2013 parlano di 18 milioni di persone che sono transitate dall'aeroporto, 6 in meno rispetto al picco del 2007. E nell'Area Malpensa, composta dai tredici Comuni definiti da una legge regionale, i posti di lavoro andati in fumo sono stati 5.000: certamente tantissimi, ma anche qui meno di quelli temuti. Il tutto senza che, nel frattempo, si sia trovata una soluzione ai mille dilemmi che penalizzano quotidianamente il nostro aeroporto: dal rapporto con Linate alla difficile gestione delle scelte Alitalia sempre meno orientate su Malpensa.
Ma allora Malpensa ci va bene così com'è? Lasciamo insomma che il suo destino continui a essere segnato da ambiguità e in modo poco chiaro? Un tema centrale, ormai da decenni, per lo sviluppo di una vasta area del Nord Italia e che sarà al centro del secondo incontro del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Varese, promosso dalla Camera di Commercio. L'appuntamento con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e le istituzioni più rappresentative del nostro territorio è per lunedì 3 febbraio nella sede camerale di MalpensaFiere a Busto Arsizio. Con inizio alle ore 10.00, interverranno anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano.
Subito dopo i saluti introduttivi del presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan, il dibattito sarà introdotto dall'illustrazione di alcuni dati inediti, elaborati dall'Ufficio Studi dello stesso ente camerale. Scopriamo così fin d'ora che l'occupazione dell'Area Malpensa, pari al 32% di tutta quella provinciale, si è ridotta del 5,5% nell'ultimo quinquennio attestandosi nel 2013 a 84.298 addetti, impiegati in 21.950 imprese. Di queste persone, sono quasi 13mila quelle che lavorano all'interno o a stretto contatto con l'aeroporto, che si conferma di gran lunga la principale realtà occupazionale del territorio varesino.
Al Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Varese, oltre ai responsabili delle categorie imprenditoriali, sindacali e territoriali, sono stati invitati a partecipare i consiglieri regionali, gli europarlamentari insieme ai rappresentanti del nostro territorio nel Parlamento italiano.
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Questa la presentazione
Tavolo competitività e sviluppo: ma Malpensa ci va bene così?
A marzo 2008 il de-hubbing di Alitalia, conseguenza di scelte politiche ed economiche di certo poco avvedute, sembrava aver dato un colpo ferale alle prospettive di sviluppo di Malpensa: dall'oggi al domani furono cancellati 891 voli settimanali sui 1.238 operati dalla compagnia di bandiera. Le previsioni di allora parlavano di un calo di 8 milioni di passeggeri con 6.000 posti di lavoro a rischio e una perdita di valore economico pari a quasi 5 miliardi di euro. In cinque anni, caratterizzati oltretutto da una pesantissima crisi mondiale, che cosa è invece successo in realtà? Lo scalo indubbiamente ha sofferto, sebbene la riduzione dei passeggeri sia stata inferiore a quello prospettato: le stime per il 2013 parlano di 18 milioni di persone che sono transitate dall'aeroporto, 6 in meno rispetto al picco del 2007. E nell'Area Malpensa, composta dai tredici Comuni definiti da una legge regionale, i posti di lavoro andati in fumo sono stati 5.000: certamente tantissimi, ma anche qui meno di quelli temuti. Il tutto senza che, nel frattempo, si sia trovata una soluzione ai mille dilemmi che penalizzano quotidianamente il nostro aeroporto: dal rapporto con Linate alla difficile gestione delle scelte Alitalia sempre meno orientate su Malpensa.
Ma allora Malpensa ci va bene così com'è? Lasciamo insomma che il suo destino continui a essere segnato da ambiguità e in modo poco chiaro? Un tema centrale, ormai da decenni, per lo sviluppo di una vasta area del Nord Italia e che sarà al centro del secondo incontro del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Varese, promosso dalla Camera di Commercio. L'appuntamento con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e le istituzioni più rappresentative del nostro territorio è per lunedì 3 febbraio nella sede camerale di MalpensaFiere a Busto Arsizio. Con inizio alle ore 10.00, interverranno anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano.
Subito dopo i saluti introduttivi del presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan, il dibattito sarà introdotto dall'illustrazione di alcuni dati inediti, elaborati dall'Ufficio Studi dello stesso ente camerale. Scopriamo così fin d'ora che l'occupazione dell'Area Malpensa, pari al 32% di tutta quella provinciale, si è ridotta del 5,5% nell'ultimo quinquennio attestandosi nel 2013 a 84.298 addetti, impiegati in 21.950 imprese. Di queste persone, sono quasi 13mila quelle che lavorano all'interno o a stretto contatto con l'aeroporto, che si conferma di gran lunga la principale realtà occupazionale del territorio varesino.
Al Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Varese, oltre ai responsabili delle categorie imprenditoriali, sindacali e territoriali, sono stati invitati a partecipare i consiglieri regionali, gli europarlamentari insieme ai rappresentanti del nostro territorio nel Parlamento italiano.
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Qualcuno è lá? Nel caso autorizzassero qualche domanda qualcuno può far presente a Maroni che il primo aeroporto della grande Padania che tremare il mondo fa* sarebbe 27° (ventisettesimo) in Europa superato anche da robe tipo Palma De Mallorca, Antalya, Düsseldorf e che il secondo aeroporto sia di Londra (Gatwick) che di Parigi (Orly) fanno piú passeggeri di Malpensa e Linate messi assieme?
* Nonostante sia noto il mio credo politico, ma credo appunto urga uno scatto d'orgoglio!
* Nonostante sia noto il mio credo politico, ma credo appunto urga uno scatto d'orgoglio!
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Incontro a porte chiuse e solo per accreditati
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
E l'italia affonda, lentamente, ma inesorabilmente.
Si salvi chi può.
EDIT DELL'AMMINISTRAZIONE
Si salvi chi può.
EDIT DELL'AMMINISTRAZIONE
Bisogna essere fatti col fil di ferro, per ammirare il creato e non sentire l'alito del creatore che ci accarezza la faccia. Simone Moro (alpinista).
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Siamo accreditatiPentolaro ha scritto:Incontro a porte chiuse e solo per accreditati
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
I-Alex ha scritto:Siamo accreditatiPentolaro ha scritto:Incontro a porte chiuse e solo per accreditati
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Benissimo!Allora vai di resoconto asap!Io ho fatto in tempo a seguire l'intervento del presidente della camera di commercio e poi sono dovuto andare via!Comunque sia un incontro così a porte chiuse secondo me è una sciocchezza.
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Roberto Maroni ha confermato che quei grandissimi figli della Magliana hanno chiesto la liberalizzazione di Linate. Mercoledì il Consiglio Regionale voterà un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forza politiche, contrario alla riapertura di Linate.
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Ordine del giorno che verrà bellamente ignorato a Roma.malpensante ha scritto:Roberto Maroni ha confermato che quei grandissimi figli della Magliana hanno chiesto la liberalizzazione di Linate. Mercoledì il Consiglio Regionale voterà un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forza politiche, contrario alla riapertura di Linate.
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Speriamo non venga utilizzato come carta da...Malpe,che ha detto Modiano a riguardo?E gli altri?Come ti è sembrato tutto il cucuzzaro?
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Secondo me la sinistra alla fine vota a favore dell'apertura di LIN (o magari appoggia l'OdG che tanto non vale nulla ma poi cambia idea): dopo che Letta ha sostanzialmente affermato di avere lui trovato l'accordo con gli arabi per Etihad, come fa la sinistra a fare saltare tutto ? Alla fine come sempre i politici milanesi (di tutti gli schieramenti, sia ben chiaro) si accodano alle scelte "romane" dei loro rispettivi partiti.malpensante ha scritto:Roberto Maroni ha confermato che quei grandissimi figli della Magliana hanno chiesto la liberalizzazione di Linate. Mercoledì il Consiglio Regionale voterà un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forza politiche, contrario alla riapertura di Linate.
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Modiano ha parlato a lungo sulla difesa di Malpensa, per cui Etihad+Alitalia può essere un'opportunità, ma Etihad+Alitalia+Air France è una minaccia. La liberalizzazione di Linate servirebbe solo a puntellare Air France, in difficoltà finanziarie.Pentolaro ha scritto:Speriamo non venga utilizzato come carta da...Malpe,che ha detto Modiano a riguardo?E gli altri?Come ti è sembrato tutto il cucuzzaro?
Alla fine, dati tanti colpi al cerchio, ne ha dato uno anche alla botte, dicendo che non si può chiudere Linate, per concludere che non si può variare il numero di 18 slot orari. Del resto Pisapia non ha nessuna intenzione di chiudere/limitare Linate.
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Visti i chiari di luna già tenere LIN così com'è sarebbe un successone, ormai
Re: Malpensa ci va bene cosi?
non è che non su può chiudere, non vuole e basta...malpensante ha scritto:Modiano ha parlato a lungo sulla difesa di Malpensa, per cui Etihad+Alitalia può essere un'opportunità, ma Etihad+Alitalia+Air France è una minaccia. La liberalizzazione di Linate servirebbe solo a puntellare Air France, in difficoltà finanziarie.Pentolaro ha scritto:Speriamo non venga utilizzato come carta da...Malpe,che ha detto Modiano a riguardo?E gli altri?Come ti è sembrato tutto il cucuzzaro?
Alla fine, dati tanti colpi al cerchio, ne ha dato uno anche alla botte, dicendo che non si può chiudere Linate, per concludere che non si può variare il numero di 18 slot orari. Del resto Pisapia non ha nessuna intenzione di chiudere/limitare Linate.
Re: Malpensa ci va bene cosi?
ma davvero!easyMXP ha scritto:Visti i chiari di luna già tenere LIN così com'è sarebbe un successone, ormai
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Che valore ha un OdG?malpensante ha scritto:Roberto Maroni ha confermato che quei grandissimi figli della Magliana hanno chiesto la liberalizzazione di Linate. Mercoledì il Consiglio Regionale voterà un ordine del giorno sottoscritto da tutte le forza politiche, contrario alla riapertura di Linate.
La Regione che competenze ha in materia aeroportuale?
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Beh malpensante allora da quello che dici mi pare che almeno da sponda milanese la consapevolezza del problema c'è se Modiano e Maroni hanno dato "colpi al cerchio".O sbaglio?Quello che mi è parso di capire inoltre è che il tessuto produttivo lombardo sia contro Linate,ma sono davvero rimasto poco per avere certezza di questa cosa.A chi è rimasto se mi conferma la mia impressione mi farebbe un super favore.Secondo voi quanto ancora potrebbe crescere Linate prima che si infesci completamente?24 mov.orari?
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Malpensa, rilancio in 5 mosse
Camera di commercio, Regione e Sea, scenari futuri finalizzati a salvaguardare il ruolo dell'aeroporto, anche in ottica di Expo 2015
Malpensa - "Sono almeno dieci anni che diciamo sempre le stesse cose! Ma allora vuol dire che Malpensa ci va bene così com’è?". Ha usato un approccio irrituale il presidente della Camera di Commercio varesina Renato Scapolan introducendo l’incontro del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo dedicato all’aeroporto: "Credo, però, che questo approccio sia il modo migliore per evidenziare l’urgenza di far giungere a soluzione problemi da troppo tempo irrisolti. Cosa intendiamo fare, come Sistema Varese, per invertire questa tendenza nefasta?". Per rispondere a questa domanda, lunedì 3 febbraio, nella sede camerale di MalpensaFiere al fianco di Scapolan c’erano anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano. Subito dopo l’illustrazione di alcuni dati sulla situazione di Malpensa con il suo indotto, elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, il dibattito ha visto l’intervento degli esponenti delle associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e le istituzioni più rappresentative con i consiglieri regionali e i parlamentari del nostro territorio presenti nel Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo. Al termine, si sono condivisi dei concetti messi a punto dalla stessa Camera di Commercio riassumibili in un patto sulle “Cinque rotte per lo sviluppo di Malpensa”, che prevedono: opposizione all'ulteriore crescita di Linate (che renderebbe Malpensa ancor più marginale); spinta all'attuazione delle opere connesse a Malpensa per una sempre migliore raggiungibilità dell'hub; scelte strategiche del gestore: in seguito al de-hubbing del 2008 Alitalia ha perso di 7 milioni di viaggiatori in transito, ora è possibile uno sviluppo come “hub multi vettore” secondo lo schema delineato da Emirates con il volo Dubai-Malpensa; politiche nazionali del trasporto aereo che mirino allo sviluppo dell’aeroporto varesino; Expo 2015: Malpensa sarà la porta d’accesso naturale al grande evento. Come territorio, ma in realtà come Paese, bisogna agire affinché questo appuntamento sia un’opportunità di crescita duratura (anche) per l’aeroporto intercontinentale.
http://www.prealpina.it/notizie/gallara ... 904085/55/
Camera di commercio, Regione e Sea, scenari futuri finalizzati a salvaguardare il ruolo dell'aeroporto, anche in ottica di Expo 2015
Malpensa - "Sono almeno dieci anni che diciamo sempre le stesse cose! Ma allora vuol dire che Malpensa ci va bene così com’è?". Ha usato un approccio irrituale il presidente della Camera di Commercio varesina Renato Scapolan introducendo l’incontro del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo dedicato all’aeroporto: "Credo, però, che questo approccio sia il modo migliore per evidenziare l’urgenza di far giungere a soluzione problemi da troppo tempo irrisolti. Cosa intendiamo fare, come Sistema Varese, per invertire questa tendenza nefasta?". Per rispondere a questa domanda, lunedì 3 febbraio, nella sede camerale di MalpensaFiere al fianco di Scapolan c’erano anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente di Sea Pietro Modiano. Subito dopo l’illustrazione di alcuni dati sulla situazione di Malpensa con il suo indotto, elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, il dibattito ha visto l’intervento degli esponenti delle associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali e le istituzioni più rappresentative con i consiglieri regionali e i parlamentari del nostro territorio presenti nel Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo. Al termine, si sono condivisi dei concetti messi a punto dalla stessa Camera di Commercio riassumibili in un patto sulle “Cinque rotte per lo sviluppo di Malpensa”, che prevedono: opposizione all'ulteriore crescita di Linate (che renderebbe Malpensa ancor più marginale); spinta all'attuazione delle opere connesse a Malpensa per una sempre migliore raggiungibilità dell'hub; scelte strategiche del gestore: in seguito al de-hubbing del 2008 Alitalia ha perso di 7 milioni di viaggiatori in transito, ora è possibile uno sviluppo come “hub multi vettore” secondo lo schema delineato da Emirates con il volo Dubai-Malpensa; politiche nazionali del trasporto aereo che mirino allo sviluppo dell’aeroporto varesino; Expo 2015: Malpensa sarà la porta d’accesso naturale al grande evento. Come territorio, ma in realtà come Paese, bisogna agire affinché questo appuntamento sia un’opportunità di crescita duratura (anche) per l’aeroporto intercontinentale.
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
più che Lombardo io direi Varesotto... da Milano non sì è sentito un granchè... anzi attendiamo una replica del tipo "guai chi tocca Linate"Pentolaro ha scritto:Quello che mi è parso di capire inoltre è che il tessuto produttivo lombardo sia contro Linate,ma sono davvero rimasto poco per avere certezza di questa cosa.
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Malpensa ci va bene cosi?
Si gioca per il pareggio, tattica con la quale si rischia di perdere. Ricordate però che è un miracolo di Lourdes che vertici di Palazzo Marino e di SEA non si siano piegati subito, nonostante l'astuto operato di chi era stato mandato a Milano per preparare il terreno raccontando balle.easyMXP ha scritto:Visti i chiari di luna già tenere LIN così com'è sarebbe un successone, ormai
Il risultato finale dipenderà dalla disponibilità, per compiacere i diktat romani, di rischiare altre migliaia di disoccupati a Malpensa, mentre già i 2.600 dipendenti di SEA Handling non vedono certo un cielo sereno.
Re: Malpensa ci va bene cosi?
Questo in teoria dovrebbe essere un buon deterrente affinchè i soliti noti non si lascino indurre in strane tentazioni poiché si assumerebbero la responsabilità di un probabile bagno di sangue.malpensante ha scritto: Il risultato finale dipenderà dalla disponibilità, per compiacere i diktat romani, di rischiare altre migliaia di disoccupati a Malpensa, mentre già i 2.600 dipendenti di SEA Handling non vedono certo un cielo sereno.
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
I contaballe avevano convinto qualcuno che chiudere Linate non serve e aprirlo non cambia nulla. Ora chi deve decidere ha capito invece che aprendo ci sarebbero perdite nette, anche di posti di lavoro, tanti posti di lavoro. Tuttavia le pressioni romane sono fortissime.
Re: R: Malpensa ci va bene cosi?
Mi pare che per ora linate non si riapre. Aspettiamo una sea privata e tirem innanz. A quanto pare maroni tentera di approcciare az. Velleitario...
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Re: Malpensa ci va bene cosi?
Dalla paura tedesca delle ultime ore si potrebbe capire che nell'ambiente non siano tanto sicuri che EY muoia dalla voglia di stare a FCO. Del resto gli arabi sono maestri nel fregare la controparte, adesso dicono OK a Roma e AF, poi si vedrà...
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