Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

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D960
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda D960 » lun 19 set 2016, 10:11:36

KittyHawk ha scritto:Lo spazio di manovra di AZ si sta assottigliando sempre di più. Il governo ha ben altri pensieri per la testa e la compagnia di Fiumicino è solo un fastidio (non voluto) in più.
Alitalia non è un ''fastidio'' solo per i piani alti ma anche per il passeggero. Obiettivamente il network si concentra su Fiumicino e Linate e sul nazionale/internazionale veicola attraverso questi due hub; le conseguenze sono due: in primis una durata maggiore rispetto al volo diretto anche per tratte tutto sommato brevi, in secundis ( :green: ) lo scontro diretto con le low cost il quale causa una forte diminuzione del prezzo per evitare di perdere quote di mercato ulteriori. Piaccia o meno il prezzo è principalmente l'unica cosa che conta e solo dopo vengono le divise, le paratie in legno e il servizio. Non sto affermando che investire sul brand sia inutile ma la situazione di Alitalia è drammatica a partire dalle fondamenta.

Altro punto. Fino ad una decina di anni fa i cross-country erano più numerosi ed AirOne poteva essere un'ottima scommessa tanto che CAI voleva un rinnovo ed un suo potenziamento sul corto e medio raggio, poi sono stati chiusi e alcuni di essi riaperti. Le direttrici Nord-Sud dirette sono comunque una fonte di guadagno rispetto a città servite dall' AV in cui AZ potrebbe operare tramite Italo come Firenze, Pisa, Napoli e Bologna. Sostanzialmente AZ si è chiusa a riccio.

Per esempio: un volo CAG-FCO-VCE è venduto dai 60 euro in su. Pertanto CAG-FCO e FCO-VCE singolarmente sono prezzati a 30 euro. Ammettiamo che ogni singola tratta costi 20: il ricavo sarà 10+10 = 20 euri tondini tondini. Se avessi un volo diretto CAG-VCE venduto a partire dai 60 euro in su, ammesso lo stesso costo, il ricavo sarebbe 50 e quindi maggiore. Certo, ci sono tante variabili ma è comprensibile che la perdita sia facilmente identificata anche da chi non è competente.

Sul lungo raggio la situazione non è comunque migliore: l'est è appannaggio di EY, l' Africa di Air France, il Nord America dalla joint Venture transatlantica e rimane unicamente il Sud America che però ammette meno destinazioni - Bogotá?Lima? e poi?

La verità è che il sistema messo in atto da AZ per se stessa sta implodendo e Ball da un lato vuole tagliare del 30% il costo del lavoro, dall'altro sostiene che l'incremento del lungo raggio verrà veicolato dopo un risanamento. Ma se il problema è la mancanza di rotte intercontinentali e la cura è il suo incremento, come pensa di ottenere ciò?
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda D960 » lun 19 set 2016, 10:17:19

spanna ha scritto:A proposito, quanti sono i 5 continenti? :green:
Il numero dei continenti dipende dalla classificazione: esiste il modello a 7, 6 ,5 e 4 continenti. Un po' come i conti AZ: le perdite sono 200 milioni, anzi 400 o forse di più a seconda di come le vedì :green: .
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » lun 19 set 2016, 15:10:09

colpo di scena, le organizzazioni sindacali professionali confermano lo sciopero del 22:
http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... 9VxcP.html
Pubblicato il: 19/09/2016 13:40

Le associazioni professionali Anpac e Anpav e l'Usb non hanno firmato l'accordo con Alitalia, sottoscritto ieri sera dalle organizzazioni confederali Filt-Cgi, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. E' quanto si apprende da fonti sindacali. Come previsto, questa mattina si è svolto il nuovo round tra l'azienda e le tre sigle, che però non ha fatto registrare novità rispetto a ieri sera. Le tre sigle confermano, dunque, lo sciopero del 22 settembre prossimo.

Lo sciopero è "una pura follia" e mette a rischio lo sviluppo dell'azienda è, in sintesi, il messaggio dell'amministratore delegato dell'aviolinea Cramer Ball contenuto in una mail inviata a tutti i dipendenti che l'Adnkronos ha potuto leggere.

Ball esprime, invece, apprezzamento per "il senso di responsabilità" mostrato dalle quattro sigle confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo che ieri sera hanno sottoscritto l'intesa.

"Cari colleghi, ho incontrato i rappresentanti sindacali per parlare del nostro business e ricordare loro - scrive Ball - che la collaborazione di tutti è un elemento imprescindibile in un momento così sfidante e complesso per Alitalia. Al termine degli incontri le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno cancellato lo sciopero proclamato per il 22 settembre. Purtroppo però, l’Anpac sta ancora confermando che andrà avanti giovedì con lo sciopero di 24 ore”.

“Sono lieto che nella maggior parte delle organizzazioni sindacali alla fine abbia prevalso il senso di responsabilità per il bene di Alitalia, delle nostre persone e naturalmente dei nostri clienti. Ma sono comunque molto preoccupato del fatto che nonostante tutti i nostri sforzi e il nostro atteggiamento aperto e costruttivo l’Anpac voglia proseguire con l’azione industriale”, scrive il manager, secondo il quale “questa azione provocherà un danno economico molto rilevante per la nostra compagnia e creerà gravi disagi a decine di migliaia di nostri clienti. E, soprattutto, metterà a rischio il futuro sviluppo di Alitalia”.

Per tale ragione, prosegue Ball, non posso far altro che definire questa decisione dell’Anpac “pura follia”, per una compagnia aerea che “attualmente perde 500.000 euro ogni singolo giorno”.

L’amministratore delegato spiega come si sia arrivati a un accordo con le altre sigle sindacali: “Come tutti sapete, la principale ragione dell’agitazione è la cancellazione delle concessioni di viaggio (CAF e CFS) per il personale navigante. Poiché comprendo che questa decisione possa aver creato preoccupazione in alcuni di voi, negli ultimi mesi abbiamo deciso di: estendere queste concessioni fino al 31 dicembre 2016; introdurre tariffe da 1 e 2 euro a tratta più le tasse per lo staff sulle destinazioni italiane e la maggior parte di quelle europee; assicurare che i naviganti pendolari venissero esentati dal pagamento delle tasse per i voli dalla propria residenza alla base sul network domestico, grazie all’accordo ottenuto in questo senso con Enac; garantire che i naviganti seguano una procedura di imbarco semplificata”.

“A differenza degli altri rappresentanti sindacali - prosegue l’amministratore delegato di Alitalia - quelli dell’Anpac hanno detto che tutto questo non è abbastanza e hanno confermato lo sciopero. Un atteggiamento di questo tipo è del tutto incomprensibile, considerando i nostri sforzi e la situazione del business. Ho sottolineato più volte che abbiamo bisogno di organizzazioni sindacali che pensino in modo moderno e continueremo a impegnarci per coinvolgerle, in modo che possano comprendere il cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno per sopravvivere, stabilizzarci e auspicabilmente crescere”.

La mail si conclude con un vero e proprio appello: “E’ il momento che vi facciate sentire, se non siete d’accordo con questo sciopero. Ci stiamo giocando una parte importante del nostro futuro, in tutte le aree dell’azienda: continuiamo a fare la nostra parte, tutti insieme come una sola squadra”.
a questo punto la situazione e' ancora piu' complessa, perche' casciaBall si e' personalmente parato il chiulo dai contraccolpi governativi avendo firmato un accordo con i sindacati confederali, contemporaneamente pero' non ha avuto il via libera da quelli professionali. A questo punto si andra' al 22 come ad una prova di forza, per misurare la rappresentativita' reale dei sindacati in alitalia. In dipendenza dal risultato di questa prova di forza ci saranno delle ripercussioni. E' chiaro pero' che anche uno sciopero di una parte non maggioritaria ma importante del personale di volo puo' fare grossissimi danni ad alitalia. Se effettivamente sara' cosi', alitalia vedra' accelerare il processo di fallimento e ripartenza che Ball pare aver disegnato, mentre il governo che sperava di mantenere i toni bassi almeno fino al referendum dovra' intervenire prima a supporto di tale processo per evitare che la bomba alitalia gli scoppi in mano. Insomma sembra che stia per avvicinarsi una fase piuttosto movimentata. Staremo a vedere.
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Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » lun 19 set 2016, 15:28:12

"Pura follia" è stata quella di Etihad, nell'investire in Alitalia.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda D960 » lun 19 set 2016, 16:09:05

malpensante ha scritto:"Pura follia" è stata quella di Etihad, nell'investire in Alitalia.
Hogan e Cramer, secondo me, inizialmente credevano che il problema fosse ''solo'' economico come in Jet Airways e solo ora cominciano a tastare come funziona in suolo italiano e giustamente dicono che si può benissimo tornare indietro: EY abbandona e AZ fallisce. Infine non saranno disposti ad elargire denaro ulteriore. Ma fino a che punto il contribuente sarà felice di mantenere in vita la compagnia?
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 19 set 2016, 17:18:04

Dal video visibile in altro forum dell'incontro tra Ball e i dirigenti AZ - con, come si scrive nei film, la partecipazione straordinaria di J. Hogan e LCdM - si ha la netta impressione che l'avventura AZ possa avvicinarsi al capolinea o, quanto meno, che ci sarà una resa dei conti stile "Sfida all'OK Corral".
Non resta che dotarsi di pop-corn, trovare una comoda poltrona e sedersi per vedere gli sviluppi. :green:

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » lun 19 set 2016, 17:53:08

D960 ha scritto:Hogan e Cramer, secondo me, inizialmente credevano che il problema fosse ''solo'' economico come in Jet Airways e solo ora cominciano a tastare come funziona in suolo italiano e giustamente dicono che si può benissimo tornare indietro: EY abbandona e AZ fallisce. Infine non saranno disposti ad elargire denaro ulteriore. Ma fino a che punto il contribuente sarà felice di mantenere in vita la compagnia?
E perchè invece l'investimento di EY in AB va benissimo ? Le ragioni per cui EY (giocattolo dell'Emiro di Abu Dhabi) ha investito in Europa vanno oltre la mera aviazione. Magari nel frattempo l'Emiro ha trovato altro modo per essere influente in Europa, si è quindi stufato di mantenere AB ed AZ e cerca delle vie di uscita (anche AB pare stia smobilizzando, addirittura vendendo gli assets a quella LH che era descritta da EY come "il nemico").

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » lun 19 set 2016, 18:07:09

https://www.youtube.com/watch?v=yy30QGRDzIw

hogan ha minacciato di andarsene se intesa e unicredit non mettono piu' soldi

montezemolo sa solo lamentarsi del volo di ek MXP-JFK che e' la rotta piu' profittevole di alitalia, lo fa continuamente

a questo punto c'e' solo da aspettare l'esito dello sciopero del 22

dimenticavo... casciaBall promette 20 aerei di LR se....
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 19 set 2016, 18:49:03

spanna ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=yy30QGRDzIw

hogan ha minacciato di andarsene se intesa e unicredit non mettono piu' soldi

montezemolo sa solo lamentarsi del volo di ek MXP-JFK che e' la rotta piu' profittevole di alitalia, lo fa continuamente

a questo punto c'e' solo da aspettare l'esito dello sciopero del 22

dimenticavo... casciaBall promette 20 aerei di LR se....
Urka che filmatino!
Una vera e propria minaccia, dai massimi livelli, sia italiani che di Abu Dhabi.

Avevo proprio la sensazione che da un lato ci fossero manager con le Balls quadrate, dall'altra gente in platea che la vedevi pensare "Aho, a me che mme frega ..."
Sembra che le cose stiano un po' cambiando; forse è poco, forse è tardi ma il messaggio è chiaro ed la lista dei colpevoli è lunga.

Comunque lo sciopero è stato revocato, da tutti tranne forse che dall'ANPAC che sono 4 gatti.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » lun 19 set 2016, 18:55:43

Ammesso che la MXP-JFK fosse la rotta più profittevole di Alitalia e sarà pur vero che i milanesi sono disposti a strapagare per andare a NYC, infatti qualcuno pensò bene di creare il MiMa, club Milano-Manhattan, a me però sembra difficile che per tutte le alte rotte fosse preferibile partire da Roma.

Auguro ad Alitalia ogni bene, in modo che non debba più tornare a pretendere favori a Milano, come per il pernicioso decreto Lupi, ma se dovesse invece andare male, beh potrei solo dire che se la sono cercata.


P.S. So per certo che l'attuale AD di UniCredit, il francese Mustier, che peraltro siede nel cda di AZ, era contrarissimo a che la banca continuasse a metterci soldi. Non a caso è Francese e avrà ben conosciuto le esperienze di AF.

P.P.S. A me il video sembra falsamente penoso. Si tratta di lupi travestiti da agnelli, ce provano, nel più classico chiagne e fotte. Se non otterranno quello che vorranno, abbandoneranno l'aria contrita e torneranno a comandare, al Ministero e a ENAC e saranno sempre e solo guai.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 19 set 2016, 19:08:56

malpensante ha scritto:...
P.P.S. A me il video sembra falsamente penoso. Si tratta di lupi travestiti da agnelli, ce provano, nel più classico chiagne e fotte. Se non otterranno quello che vorranno, abbandoneranno l'aria contrita e torneranno a comandare, al Ministero e a ENAC e saranno sempre e solo guai.
Non è per niente penoso e loro non sono neanche un po' travestiti da agnelli, l'unico che è un po' agnello di famiglia fa una figura ben piu' magra.
Si tratta di un chiaro "avvertimento" deil top managment che dice ai suoi di rigare dritto e che non sarà piu' tollerato il benchè minimo lassismo o risultati mediocri.

Ho idea che presto potrebbero seguire i primi fatti, tipo qualche licenziamento clamoroso o forti pressioni: i F/O "malati" messi a terra o fatti volare meno.
Ormai in Italia si puo' licenziare abbastanza facilmente, non credo si lascino sfuggire un'opportunità del genere.
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » lun 19 set 2016, 19:42:17

FlyCX ha scritto:Si tratta di un chiaro "avvertimento" del top managment che dice ai suoi di rigare dritto e che non sarà piu' tollerato il benché minimo lassismo o risultati mediocri.
Detto da gente che non ha mai tollerato risultati mediocri, vedi air berlin, è credibilissimo. Se non vuoi risultati mediocri non compri un brocco che perde ininterrottamente da decenni, compri un purosangue.

Patetico il richiamo all'Alitalia degli anni '70. Visto che c'era, poteva ricordare pure Italo Balbo.

IMHO stanno solo mettendo le mani avanti e cercando una scusa ai pessimi risultati di bilancio, ma anche senza scioperi AZ avrebbe perso un sacco di soldi lo stesso.

E ora cantiamo in coro il ritornello:
l'anno prossimo pareggio operativo. il successivo profitto.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 19 set 2016, 20:44:38

malpensante ha scritto:
IMHO stanno solo mettendo le mani avanti e cercando una scusa ai pessimi risultati di bilancio, ma anche senza scioperi AZ avrebbe perso un sacco di soldi lo stesso.
sono perfettamente d'accordo. Non esiste neanche nel terzo modo (per usare le parole di oggi di Lcdm) che un'azienda va verso il fallimento per uno sciopero. Magari lo sciopero può essere la goccia che fa traboccare il vaso, ma dietro c'è tutta una gestione di alitalia ancora una volta fallimentare.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 19 set 2016, 20:49:00

FlyCX ha scritto: Avevo proprio la sensazione che da un lato ci fossero manager con le Balls quadrate, dall'altra gente in platea che la vedevi pensare "Aho, a me che mme frega ..."
.
Secondo me quelli in platea erano quelli che (insieme a tutto il managment) hanno spinto ancora una volta per la strategia di concentrare tutto su FCO. E' questa folle strategia industriale che sta portando alitalia a grandi passi verso un nuovo fallimento. I sindacati sono l'ultimo dei problemi.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KL63 » mar 20 set 2016, 08:58:08

Quindi si sta avvicinando a passi rapidi un altro "redde rationem".
Minacce ai sindacati ed al management. (bel clima aziendale)
Perdite consistenti.
Se la rotta Milano New York è la più profittevole del network, mi spieghino perchè:
1) prima dell'arrivo di EMIRATES era esercitata 5/7
2) non gli viene in mente che forse sono posizionati nel posto sbagliato?
che tristezza Montezemolo, tutti parlano in inglese e lui in italiano!

I nuovi 20 wide body, su che rotte li metterebbero?
Come già detto no Malpensa perchè senza feeder non si reggono le rotte, no Africa, no Asia ad eccezione di Cina, Giappone e Corea (già servite), non nord e centro America causa JV, rimarrebbe solo il sud america, e quinndi 20 wb non sono un po' troppi? e d'inverno cosa se ne farebbero, charter per la mecca o per Costa Crociere? a meno che non sia la solita ball ed i 20 siano in parte in sostituzione di quelli che hanno già.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » mar 20 set 2016, 09:51:44

Nei 20 WB è compresa la sostituzione degli attuali B772, quindi l'espansione sarebbe la metà.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KL63 » mar 20 set 2016, 11:01:39

allora è proprio una ball

KittyHawk
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 20 set 2016, 11:20:09

Un paio di considerazioni, giocando coi numeri (ri)tirati fuori da LCdM.

Una rotta essenzialmente p-t-p (la MXP-JFK) è quella più profittevole, cioè quella che genera più profitti, non necessariamente più ricavi. Se ne deduce che quelle da FCO sopravvivono solo grazie ai feeder, che abbassano il potenziale profitto, ammesso che ci sia.

8,5 euro. Tant'è la perdita media per passeggero di AZ, facendo un po' di conti della serva. Non è una cifra esorbitante, specie se si pensa che potrebbe essere inferiore sul corto raggio e un po' maggiore sul lungo, eppure AZ non riesce a far pagare i suoi passeggeri quel tanto in più da andare in pareggio. Si vede che, comunque lo si giri, il livello di servizio percepito dai passeggeri non li invoglia a sborsare più soldi.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » mar 20 set 2016, 22:21:55

ricapitoliamo. Del torchio, lupi e hogan firmano un accordo ad agosto 2014 che contiene il piano industriale della nuova alitalia SAI. il piano prevede di tagliare i voli di breve raggio cross country, 2000 dipendenti e 20 aerei NB, e di acquistare aerei WB in ragione di 1 il primo anno, 2 il secondo e 2 il terzo, in modo da permettere l'introduzione dei feed per AUH da diverse citta' italiane nonche' l'apertura di alcuni voli LR. Inoltre si sarebbe provveduto attraverso il decreto lupi ad aprire il ventaglio di destinazioni ammesse da linate. Il piano viene etichettato come "sviluppo del LR", benche' in realta' lo sviluppo sia alquanto limitato, ma cosi' viene venduto all'opinione pubblica in modo da distinguerlo da quello fallimentare di CAI, contraddistinto da troppo corto e medio raggio. Nel frattempo il petrolio vale 127 dollari al barile. Il piano prevede altresi' un miglioramento progressivo dei conti fino a giungere all'utile nel terzo anno, il 2017. I sindacati accettano il taglio del personale oltre che un taglio della tredicesima per l'anno 2014, ultimo di CAI, in cambio della prospettiva di uno sviluppo seppur limitato per i primi 3 anni di attivita'. Alitalia SAI parte quando il petrolio e' gia' calato sotto gli 80 dollari, arrivando a scendere sotto i 50. Nonostante questo imprevisto aiuto, a distanza di nemmeno 2 anni dalla partenza, trascorsi burrascosamente con il cambio in corsa dell'AD che aveva fiutato la malaparata ed aveva provato ad apportare correttivi non digeribili dagli azionisti italiani, i conti fanno schifo ed il piano industriale viene giudicato fallito da chi lo doveva implementare. A questo punto un'azienda normale, con alle spalle azionisti normali ed una dirigenza normale, avrebbe riconosciuto il fallimento del piano industriale, ed avviato trattative con i soggetti coinvolti per definire un nuovo piano industriale, eventualmente chiedendo ai dipendenti un nuovo sacrificio, qualora il nuovo piano lo avesse richiesto. I sindacati avrebbero potuto opporsi, come e' successo nel 2014 quando furono tagliati 2000 dipendenti, ma non avrebbero fatto nessuno sciopero stante il fallimento del piano industriale in atto. Attraverso trattative anche dure si sarebbe potuto raggiungere un nuovo equilibrio per rilanciare l'azienda con un nuovo piano industriale. Ma alitalia non e' un'azienda normale, ed il governo, azionista ombra di alitalia nonche' primattore del piano industriale di SAI, non puo' certo ammettere di aver fatto un errore, e vuole evitare di dare un'ulteriore arma all'opposizione. Il neo arrivato Ball d'altra parte si rende subito conto che qualsiasi ripartenza di alitalia non puo' che essere basata sul taglio del costo del lavoro, taglio che e' stato concesso a meridiana, e quindi perche' non ad alitalia? Nasce quindi una nuova alleanza governo-EY la cui chiave di volta e' rappresentata dal tentativo di scaricare la colpa del fallimento sul personale in modo da raggiungere entrambi gli obbiettivi: per il governo l'obbiettivo e' sviare le colpe da se stesso per il fallimento evidente di un piano fin da principio mal congegnato. Per EY l'obbiettivo e' ammorbidire il personale in modo da fargli accettare i tagli necessari per la ripartenza. Per poter dare la colpa al personale occorre creare un casus belli. Ball rompe gli indugi e di punto in bianco elimina benefit consolidati al personale. Si tratta di una chiara violazione degli accordi presi nel 2014. I sindacati reagiscono con veemenza, dichiarando uno sciopero breve che pero' non serve a far retrocedere alitalia, e lo fanno seguire da uno di 24 ore. Nel frattempo il governo, che con i sindacati confederali mantiene rapporti consociativi, li convince a desistere dallo scontro frontale e ad accettare una mediazione. La situazione per alitalia e' drammatica e non e' il caso di insistere. Ma i sindacati professionali non sono maneggiabili dalla politica, e confermano lo sciopero di 24 ore. Puo' partire a questo punto la campagna denigratoria contro i dipendenti alitalia, accusati di tutti i fallimenti passati e presenti della compagnia. Ora non c'e' piu' bisogno di spiegare perche' anche alitalia SAI e' fallita. Tutti possono vedere che la colpa e' dei lavoratori e dei loro privilegi a cui non vogliono rinunciare. E per non rinunciare ai loro privilegi sono addirittura disposti a dare un calcio a 20 WB (di cui nessuno aveva mai parlato nel piano industriale e che si sono materializzati dal nulla, improvvisamente) e a migliaia di nuove assunzioni (idem). Il massacro dei dipendenti sta per partire. Mancano due giorni.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » gio 22 set 2016, 12:57:35

spanna ha scritto:ricapitoliamo. Del torchio, lupi e hogan firmano un accordo ad agosto 2014 che contiene il piano industriale della nuova alitalia SAI. il piano prevede di tagliare i voli di breve raggio cross country, 2000 dipendenti e 20 aerei NB, e di acquistare aerei WB in ragione di 1 il primo anno, 2 il secondo e 2 il terzo, in modo da permettere l'introduzione dei feed per AUH da diverse citta' italiane nonche' l'apertura di alcuni voli LR. Inoltre si sarebbe provveduto attraverso il decreto lupi ad aprire il ventaglio di destinazioni ammesse da linate. Il piano viene etichettato come "sviluppo del LR", benche' in realta' lo sviluppo sia alquanto limitato, ma cosi' viene venduto all'opinione pubblica in modo da distinguerlo da quello fallimentare di CAI, contraddistinto da troppo corto e medio raggio.
Questo è il punto cruciale. EY aveva sì promesso di investire in AZ ma con uno sviluppo moderato sul LR e nel corso degli anni (ed in realtà io eliminerei dalle nuove rotte LR i feeders su AUH che personalmente continuo a non considerare LR ma MR). E' chiaro tuttavia che anche in caso di strepitoso successo delle nuove rotte (facile riempire la MEX con un 3xw estivo, ma vedremo su base annuale e soprattutto le PEK e SCL d'inverno) i conti non potessero magicamente tornare con così pochi nuovi LR senza una riduzione dei costi, e gli è anche andata di lusso col crollo del prezzo del petrolio.
Adesso si parla di decine di WB in arrivo (che poi sarebbero circa 20 comprese le sostituzioni degli aerei più vecchi) ma personalmente crederei all'arrivo di decine di WB se mi dicessero dove opererebbero (ovviamente destinazioni sensate, non buttate a caso tanto per dire qualcosa), mentre su questo fronte tutto tace salvo una generica volontà di rinegoziare la JV Atlantica (senza peraltro spiegare perchè improvvisamente FCO dovrebbe diventare un hub appetibile per USA e Canada, quando fino ad oggi i voli da FCO su USA e Canada sono quasi solo turistico-stagionali).

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » gio 22 set 2016, 14:49:48

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Adesione massiccia.

FlyCX
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Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 22 set 2016, 16:29:12

malpensante ha scritto: Adesione massiccia.
... alle cancellazioni preventive!
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » ven 23 set 2016, 15:05:22

the day after c'e' parecchia calma invece del solito gridare alla vittoria da ambo le parti

qui gatta ci cova

cresce intanto l'attesa per il CDA alitalia, che l'anno scorso decise il licenziamento di cassano, stavolta che decisioni verranno prese?
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » ven 23 set 2016, 20:49:50

Nessuna. Non voglio difendere i sindacalisti Alitalia, ma chi viene in Italia e letteralmente si scandalizza per UNO sciopero mi sembra almeno ingenuo. Gli Emiratini pensavano che gli avrebbero baciato le babbucce?

Adesso hanno trovato qualche scusa, pronta alla bisogna. IMHO arriverà la resa dei conti nel momento in cui bisognerà ricapitalizzare: se Cassa Depositi e Prestiti aprirà il borsellino bene, altrimenti Bye Bye Alitalia, come era scritto su un aereo Ryanair.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » sab 24 set 2016, 12:31:10

CDP puo' rimpiazzare le poste ma il grosso lo devono mettere i privati, le banche, le assicurazioni, o chi per loro. Le banche sembrerebbero stufe, a sentire hogan, e d'altronde hanno ben altri problemi da risolvere. Le assicurazioni potrebbero sicuramente dare soldi, in particolare generali che ha gia' in mano obbligazioni alitalia SAI e potrebbe trasformarle in capitale sociale qualora fosse necessario. Soprattutto quest'ultima opzione potrebbe procurare un po' di ossigeno rapido ad alitalia, almeno da un punto di vista patrimoniale piu' che finanziario.
Insomma, qualche munizione da sparare forse c'e' ancora prima di chiudere il sipario, per questo penso che dal prossimo CDA potranno uscire cose molte interessanti. Innanzitutto c'e' un nuovo piano industriale da approvare. Ci saranno 20 nuovi WB nel futuro di alitalia come anticipato da sparaBall? Sono scettico, a me pare che nemmeno l'intervento di generali possa fornire le risorse necessarie per implementarlo. Poi c'e' da prendere atto dell'ostilita' del personale viaggiante rispetto a modifiche sul contratto di lavoro. Anche qui, il CDA decidera' di andare avanti con la guerra ai sindacati oppure si pieghera' e costringera' casciaBall a firmare la resa? Last but not least, c'e' il dettaglio sulla fine della JV con AFKLM, e c'e' da decidere fino a che punto la divergenza con AFKLM debba essere spinta. Si vuole riportare in casa il business cargo? Ok, ma con tutti i problemi che ha AZ aprire anche il fronte cargo significa disperdere risorse che sono gia' scarse. Si vuole continuare ad affittare gli slot di linate ad AFKLM? Se fosse cosi' basterebbe rinnovare la JV levando solo la parte cargo. Insomma, la pentola bolle e non vedo l'ora di togliere il coperchio.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.


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