Alitalia non è un ''fastidio'' solo per i piani alti ma anche per il passeggero. Obiettivamente il network si concentra su Fiumicino e Linate e sul nazionale/internazionale veicola attraverso questi due hub; le conseguenze sono due: in primis una durata maggiore rispetto al volo diretto anche per tratte tutto sommato brevi, in secundis ( :green: ) lo scontro diretto con le low cost il quale causa una forte diminuzione del prezzo per evitare di perdere quote di mercato ulteriori. Piaccia o meno il prezzo è principalmente l'unica cosa che conta e solo dopo vengono le divise, le paratie in legno e il servizio. Non sto affermando che investire sul brand sia inutile ma la situazione di Alitalia è drammatica a partire dalle fondamenta.KittyHawk ha scritto:Lo spazio di manovra di AZ si sta assottigliando sempre di più. Il governo ha ben altri pensieri per la testa e la compagnia di Fiumicino è solo un fastidio (non voluto) in più.
Altro punto. Fino ad una decina di anni fa i cross-country erano più numerosi ed AirOne poteva essere un'ottima scommessa tanto che CAI voleva un rinnovo ed un suo potenziamento sul corto e medio raggio, poi sono stati chiusi e alcuni di essi riaperti. Le direttrici Nord-Sud dirette sono comunque una fonte di guadagno rispetto a città servite dall' AV in cui AZ potrebbe operare tramite Italo come Firenze, Pisa, Napoli e Bologna. Sostanzialmente AZ si è chiusa a riccio.
Per esempio: un volo CAG-FCO-VCE è venduto dai 60 euro in su. Pertanto CAG-FCO e FCO-VCE singolarmente sono prezzati a 30 euro. Ammettiamo che ogni singola tratta costi 20: il ricavo sarà 10+10 = 20 euri tondini tondini. Se avessi un volo diretto CAG-VCE venduto a partire dai 60 euro in su, ammesso lo stesso costo, il ricavo sarebbe 50 e quindi maggiore. Certo, ci sono tante variabili ma è comprensibile che la perdita sia facilmente identificata anche da chi non è competente.
Sul lungo raggio la situazione non è comunque migliore: l'est è appannaggio di EY, l' Africa di Air France, il Nord America dalla joint Venture transatlantica e rimane unicamente il Sud America che però ammette meno destinazioni - Bogotá?Lima? e poi?
La verità è che il sistema messo in atto da AZ per se stessa sta implodendo e Ball da un lato vuole tagliare del 30% il costo del lavoro, dall'altro sostiene che l'incremento del lungo raggio verrà veicolato dopo un risanamento. Ma se il problema è la mancanza di rotte intercontinentali e la cura è il suo incremento, come pensa di ottenere ciò?