piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
La cosa positiva che sta emergendo è che al momento la porcata di far rilevare AZ da Ferrovie, ENEL, Leonardo, etc. (cioè una nazionalizzazione sotto falso nome) sembra essere stata accantonata. Il problema è che si insiste per la vendita del "pacchetto AZ" (arricchito dalla nuova rotta per le Maldive !) che tuttavia così come è non può essere appetibile per nessuno. Non so se riusciranno mai a costruire un pacchetto appetibile (che necessariamente dovrebbe comprendere un netto taglio del personale, anche se non necessariamente degli stipendi, che a quanto pare non sono così alti) ed allora o si passa allo spezzatino, cosa che però al momento tutti escludono, oppure ecco che per salvare AZ c'è il concreto rischio che si arrivi alla nazionalizzazione mascherata (comunque dopo una cura dimagrante), nonostante ciò che possano pensare gli AD delle aziende statali chiamate al sacrificio (che sicuramente saranno contrari, ma tanto decide l'azionista stato).
Forse invece le banche questa volta riusciranno in ogni caso a starne fuori (perdendo ovviamente gli investimenti ed i prestiti fatti finora ad AZ).
Forse invece le banche questa volta riusciranno in ogni caso a starne fuori (perdendo ovviamente gli investimenti ed i prestiti fatti finora ad AZ).
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Delirio è una persona che io stimo molto. Ma non capisco perché da la colpa al mancato sviluppo del lungo raggio. Che io sappia, già ora alitalia su Fiumicino movimenta più o meno lo stesso lungo raggio che movimenta lufthansa su monaco. Il problema è semplice: su Fiumicino non si riesce a fare hub. E penso che gli ipotetici compratori ne metteranno in chiaro la questione
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Questi continuano a contare frottole.
Gli unici che potrebbero comperare Alitalia così com'è con i suoi contratti di jv in essere sarebbero i francesi.
O Easy o Ryan però eliminando completamente il lungo raggio l'esatto contrario di quello che scrivono, dato che ne sarebbe impedito ogni sviluppo sul mercato nord atlantico.
Se il commissari scioglessero i contratti di JV in essere cambierebbe tutto.
Contratti mi piace ricordare stipulati da uno dei tanti imprenditori Re Mida al contrario, di cui possiamo godere in Italia, sbandierandolo come un grande successo, tanto lui per arrivare a Malpensa impiega 4 ore.
Gli unici che potrebbero comperare Alitalia così com'è con i suoi contratti di jv in essere sarebbero i francesi.
O Easy o Ryan però eliminando completamente il lungo raggio l'esatto contrario di quello che scrivono, dato che ne sarebbe impedito ogni sviluppo sul mercato nord atlantico.
Se il commissari scioglessero i contratti di JV in essere cambierebbe tutto.
Contratti mi piace ricordare stipulati da uno dei tanti imprenditori Re Mida al contrario, di cui possiamo godere in Italia, sbandierandolo come un grande successo, tanto lui per arrivare a Malpensa impiega 4 ore.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
sono d'accordo, LH non credo proprio vorra' comprare un'AZ legata mani e piedi da JV con i suoi concorrenti. Tra l'altro il mantovano non ha solo firmato quei contratti, ma se vogliamo ben guardare anche la cessione degli slot di LHR a 60 milioni faceva parte degli accordi per far nascere SAI, accordi che risalgono ad agosto 2014, firmati da hogan per gli arabi, mentre per gli italiani colaninno era il presidente di CAI e del torchio l'AD con lupi a benedire il tutto. Quindi l'amministrazione straordinaria di SAI non puo' certo andare a rivalersi su CAI per quegli accordi citandone in giudizio gli amministratori, mentre gli amministratori di SAI palesemente non hanno niente a che fare con quegli accordi. Quindi a mio avviso come al solito sui giornali si lanciano i fumogeni da dare in pasto all'opinione pubblica in modo da creare artificiosamente dei falsi responsabili su cui additare il pubblico ludibrio, per poi continuare a perpetrare gli stessi crimini. Volendo ben vedere anche i contratti di leasing sono stati firmati quasi tutti con pochissime eccezioni da CAI se non da LAI, e SAI li ha solo ereditati.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
intanto pare che alitalia non stia pagando gli aeroporti italiani:
http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
http://www.secoloditalia.it/2017/05/ali ... ot-linate/
http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
nello spezzatino alitalia il boccone buono sta cominciando a delinearsi:Come ben noto i commissari straordinari in data 10 maggio scorso hanno dichiarato di aver ricevuto la prima tranche di Euro 220 milioni del finanziamento di Euro 600 milioni concesso con il Dl 2 maggio 2017, n. 55. Trattasi di soldi che per espressa previsione legislativa devono essere usati “Al fine di evitare l'interruzione del servizio svolto da Alitalia in as per i collegamenti aerei nel territorio nazionale e con il territorio nazionale, ivi compresi quelli con oneri di servizio pubblico”.
Nonostante ciò e nonostante tutte le rassicurazioni fornite giornalmente dai commissari e dai ministri competenti sulla continuità del servizio del vettore aereo, ad oggi 17 maggio 2017, risulta che Alitalia in as (amministrazione straordinaria) continui ad operare nei 25 aeroporti italiani senza corrispondere i dovuti diritti aeroportuali, e senza pagare le prestazioni dei servizi di assistenza a terra.
Si tratta di mancati incassi che si aggiungono a tutte le ingenti perdite subite dai diversi operatori aeroportuali alla data del 1° maggio 2017, con una insostenibile esposizione finanziaria per tutta la filiera del trasporto aereo italiano che avrà pesantissime ripercussioni.
La stessa perdita per lo Stato e per tutti noi contribuenti diventa doppia, perché da un lato è stato concesso un finanziamento mirato appositamente a garantire i collegamenti aerei nazionali, e d’altra parte Alitalia in as non pagando i diritti aeroportuali non paga le stesse tasse ed addizionali comunali di competenza erariale. Tutto ciò, se in questi giorni sono stati eventualmente effettuati dalla procedura pagamenti ad altri fornitori, violando espressamente le disposizioni di legge sul privilegio in prededuzione dei diritti aeroportuali.
Si tratta in ogni caso, di ingenti perdite ribaltate sulle società di gestione aeroportuali, in gran parte controllate dalle diverse amministrazioni locali, con gravi ripercussioni per l’indotto territoriale e la finanza pubblica.
Cosa sta facendo Enac (Ente nazionale aviazione civile) a fronte di tutte le richieste degli operatori aeroportuali?
http://www.secoloditalia.it/2017/05/ali ... ot-linate/
Alitalia muore, viva Alitalia. E’ un po’ questo il senso del respiro di sollievo che arriva da Linate, dove l’ex-compagnia di bandiera ha una quota di mercato del 57 per cento e c’è una fila chilometrica per aggiudicarsi gli slot che sono del vettore ora in ginocchio.
Se, infatti, da un lato, Linate non teme il possibile ridimensionamento dell’ex-compagnia di bandiera e, anzi, potrebbe perfino guadagnarci, insieme a tutto il sistema aeroportuale milanese gestito dalla Sea, dall’altro ci sarebbe una vera e propria “fila” di compagnie aeree concorrenti pronte a prendersi gli slot lasciati liberi da un’Alitalia eventualmente costretta dalla ristrutturazione a ridurre la sua operatività.
E in fila per conquistare quel pregiato asset non ci sono solo le low cost europee – in pole position si è fatta largo, a fatica, Ryanair – ma anche vettori tradizionali e già presenti a Linate come Lufthansa, Meridiana, Air France e Iberia. Tutti pronti a sgomitare per conquistare quell’asset che vale oro.
Gli slot, appunto, i diritti di atterraggio e di decollo in determinati orari con il diritto di utilizzo dell’infrastruttura aeroportuale.
«E’ l’unica vera dote con cui si può sperare di venderla», sintetizza in maniera un po’ brutale ma efficace l’economista Marco Ponti, uno dei massimi esperti di Economia dei Trasporti.
Se gli slot, infatti, non vengono sfruttati appieno da una compagnia, almeno all’80 per cento, questa è obbligata a cederli ad altri operatori che ne fanno richiesta e loro assegnazione è stata affidata da vent’anni ad Assoclearance. l’Associazione che si occupa della gestione delle bande orarie negli aeroporti italiani
«Se ci sarà un calo di traffico, e ancora non è certo, può essere che l’aeroporto ne sia danneggiato, ma se arriva una compagnia più brava e aggressiva, capace di conquistarsi il mercato, lo scalo – sottolinea Ponti – ci può pure guadagnare». E, così, l’indotto. «Io sono moderatamente ottimista che lo shock sarà breve».
La pensa più o meno allo stesso modo anche Ugo Arrigo, docente di Economia Pubblica all’Università Bicocca: «Linate – dice – è attraente, gli slot di Alitalia sarebbero facilmente riassegnati: sicuramente una compagnia più efficiente farebbe bene al city airport, che in questi anni non è cresciuto in termini di passeggeri perché risentiva del vettore che non cresceva».
Discorso diverso merita Fiumicino, l’hub di Alitalia ma anche il primo aeroporto italiano per passeggeri in transito: qui la compagnia di bandiera pesa per circa il 42 per cento del traffico, secondo il bilancio 2016 di Adr. «Il ruolo di hub non è facilmente sostituibile. Io vedo più rischi e qualche anno di difficoltà in più per Fiumicino piuttosto che per Linate», sostiene Ponti. L’incertezza dei prossimi mesi è messa nero su bianco sul bilancio 2016 di Sea, che si mantiene ottimista sulla capacità della società che gestisce lo scalo di gestire eventuali contraccolpi: «L’annunciato piano di ristrutturazione di Alitalia potrebbe comportare una riduzione dei voli sugli scali su cui opera il gruppo». Ciononostante, la società controllata per il 54 per cento dal Comune di Milano «ritiene di poter far fronte al rischio della diminuzione o interruzione dei voli, anche in considerazione della redistribuzione del traffico passeggeri tra le compagnie aeree operanti sul mercato e della capacità di attrarre nuovi vettori. L’eventuale ridistribuzione del traffico potrà richiedere un certo periodo di tempo, influenzando temporaneamente i risultati».
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Per linate: Ridimensionare il numero di voli, l orario di apertura della pista e il tipo di aeromobile, questo e il momento giusto! Sea, parlane al
ministro.
ministro.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Ma Sea guadagna da Linate! Che gli frega a Sea di incentivare solo Malpensa? Basta guardare come si muovono per attivare nuove rotte che non vengono servite sul piatto d'argento...come le famigerate 12 nuove aperture...Suvvia ma che si pretende?hkg ha scritto:Per linate: Ridimensionare il numero di voli, l orario di apertura della pista e il tipo di aeromobile, questo e il momento giusto! Sea, parlane al
ministro.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
A maggior ragione Linate non verrà ridotto adesso dato che è l'unica cosa appettibile che ha Alitalia.
Se nessuno ritirerà nemmeno lo spezzatino allora, forse..
In ogni caso questa pantomima finirà con l'ingresso di un partner straniero, Cinese magari questa volta e, le FS che obtorto collo saranno costrette a prendersi il fardello.
Il partner cinese forse sarebbe meno peggio che qualsiasi altro partner europeo, le FS potrebbero essere usate come una specie di feeder, almeno su Malpensa, con i freccia bianca dalle ricche provincie del nord Italia.
Certo bisognerebbe ripensare il servizio ferroviario da Milano, ma si potrebbe fare.
C'è anche da dire che per LH o qualsiasi aktra compagnia che ritirasse il ramo d'azienda Linate, poi gli slot andrebbero anche usati, e non so se ci sarebbe tutta quetsa domanda inevasa di connessioni con gli hub di STAr Alliance, il mercato interno italiano non è così appetibile, la LIN-FCO sarà sempre più erosa dall'AV, per cui probabilmente parte degli slot dovrebbero essere ceduti o dovrebbe essere necessaria una riduzione dei movimenti.
Se nessuno ritirerà nemmeno lo spezzatino allora, forse..
In ogni caso questa pantomima finirà con l'ingresso di un partner straniero, Cinese magari questa volta e, le FS che obtorto collo saranno costrette a prendersi il fardello.
Il partner cinese forse sarebbe meno peggio che qualsiasi altro partner europeo, le FS potrebbero essere usate come una specie di feeder, almeno su Malpensa, con i freccia bianca dalle ricche provincie del nord Italia.
Certo bisognerebbe ripensare il servizio ferroviario da Milano, ma si potrebbe fare.
C'è anche da dire che per LH o qualsiasi aktra compagnia che ritirasse il ramo d'azienda Linate, poi gli slot andrebbero anche usati, e non so se ci sarebbe tutta quetsa domanda inevasa di connessioni con gli hub di STAr Alliance, il mercato interno italiano non è così appetibile, la LIN-FCO sarà sempre più erosa dall'AV, per cui probabilmente parte degli slot dovrebbero essere ceduti o dovrebbe essere necessaria una riduzione dei movimenti.
- malpensante
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
ROFLspanna ha scritto:l’economista Marco Ponti, uno dei massimi esperti di Economia dei Trasporti
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Come a dire lol?malpensante ha scritto:ROFLspanna ha scritto:l’economista Marco Ponti, uno dei massimi esperti di Economia dei Trasporti
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Alitalia? abbiamo già dato!!!
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
A me sembra che sia stia prendendo pesantemente sotto gamba il possibile tsunami da Malpensa a Linate se Az svampa.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Il punto è che Alitalia non sottosta alle normali regole di mercato, quindi nonostante le perdite non svampa. :ciao:kco ha scritto:A me sembra che sia stia prendendo pesantemente sotto gamba il possibile tsunami da Malpensa a Linate se Az svampa.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Che AZ non svampa lo credo anche io, ma se la flotta viene ridotta soprattutto sul corto/medio, è chiaro che AZ non se ne fa più nulla di "occupare" LIN e quindi, visto che a SEA non interessa lo sviluppo di MXP ma soltanto fare soldi ovunque questo avvenga, è probabile un travaso di voli da MXP a LIN (salvo se AZ fosse venduta a LH, nel qual caso LH e le consociate sposterebbero probabilmente tutto a LIN affittando gli slots di AZ, ma avrebbero interesse a lasciare i concorrenti a MXP: bisogna però vedere se il quasi-monopolio di AZ/LH su LIN sarebbe a quel punto tollerato, anche in sede EU, col rischio quindi di "LIN aperto a tutti").FlyCX ha scritto:Il punto è che Alitalia non sottosta alle normali regole di mercato, quindi nonostante le perdite non svampa. :ciao:kco ha scritto:A me sembra che sia stia prendendo pesantemente sotto gamba il possibile tsunami da Malpensa a Linate se Az svampa.
- malpensante
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Piaccia o no, il controllo dei due terzi degli slot di Linate è forse la principale "ricchezza" di Alitalia e IMHO sarebbe bene scorporare le attività milanesi e venderle separatamente.
Alitalia sicuramente a Linate perde soldi, ma quasi sicuramente vale lo stesso discorso dell'hub Malpensa, la colpa non è dell'aeroporto, ma della gestione del vettore. Nessuno di noi crede che le compagnie aeree estere che operano a Linate perdano soldi, anche nel traffico point-to-point.
Alitalia sicuramente a Linate perde soldi, ma quasi sicuramente vale lo stesso discorso dell'hub Malpensa, la colpa non è dell'aeroporto, ma della gestione del vettore. Nessuno di noi crede che le compagnie aeree estere che operano a Linate perdano soldi, anche nel traffico point-to-point.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Concordo AZ perderebbe anche a Calcinate del pesce a fare volare gli alianti, sul fatto che le major non perdano sul point-to-point da lin non lo so, AF qualche hanno fa perdeva sul secco, ma la ragione era quella di dover controbattere la concorrenza di easy e quindi per mantenere quote di mercato doveva tenere i prezzi bassi, "mortificando " lo yield, oltre alle tariffe stracciate di Az, visto con i miei occhi un Cta lin Cdg a 10'euro più naturalmente le Yq, lin cdg metallo AF.malpensante ha scritto:Piaccia o no, il controllo dei due terzi degli slot di Linate è forse la principale "ricchezza" di Alitalia e IMHO sarebbe bene scorporare le attività milanesi e venderle separatamente.
Alitalia sicuramente a Linate perde soldi, ma quasi sicuramente vale lo stesso discorso dell'hub Malpensa, la colpa non è dell'aeroporto, ma della gestione del vettore. Nessuno di noi crede che le compagnie aeree estere che operano a Linate perdano soldi, anche nel traffico point-to-point.
Parigi è però, forse, un caso a se avendo tanta attrattiva di suo con una forte componente leisure, imparagonabile a Francoforte per esempio.
Tornando in topic in effetti un Az "svampata" potrebbe creare qualche danno a Mxp, tenuto conto, come si sottolineava, che a Sea interessa fare soldi indipendentemente dall'aeroporto, con Az si è visto e sentito di ogni, non escludo nessuno scenario, chiusura del cessy a parte.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Posto i video per condividere il cumulo di boiate - per usare un eufemismo - in cui si assiste a vari momenti apice. Siamo alla follia totale.
Aula, Seduta 793
http://webtv.camera.it/evento/9739
Audizione Commissione Italia
http://webtv.camera.it/archivio?id=11204&position=0
Aula, Seduta 793
http://webtv.camera.it/evento/9739
Audizione Commissione Italia
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Aprono Dehli e rendono Los Angeles annuale. Si vede che sono ottimisti.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Los Angeles - annuale- era stata chiusa ''perché in perdita'' nel 2008. Non vorrei si ripetesse Pechino 3.0.KL63 ha scritto:Aprono Dehli e rendono Los Angeles annuale. Si vede che sono ottimisti.
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- Iscritto il: ven 14 mar 2008, 13:36:31
- Località: pavia
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Incomincio a pensare che dalle parti della "magliaia" giri una maledizione che colpisce tutti quelli che vi mettono piede.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Le ultime di Alitalia
--Abbiamo soldi sino per tutta la winter 2017
--Potenzieremo linate
Non è che con easyjet-ryanair e le altre sommate all'incertezza di Alitalia hanno avuto un calo dei biglietti ?
I prezzi dei voli con scalo (tutti) sono aumentati considerevolmente compreso il 09:10 per Monaco da MXP solito volo salva money.
--Abbiamo soldi sino per tutta la winter 2017
--Potenzieremo linate
Non è che con easyjet-ryanair e le altre sommate all'incertezza di Alitalia hanno avuto un calo dei biglietti ?
I prezzi dei voli con scalo (tutti) sono aumentati considerevolmente compreso il 09:10 per Monaco da MXP solito volo salva money.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
http://www.mxpairport.it/forum/posting. ... ly&t=11336
mentre il fatturato nel 2016 e' diminuito a circa 2.9 G€ (come gia' emerso in precedenza) il numero dei dipendenti e' aumentato di circa il 6%. Da questa buca che si sono scavati non vedo proprio come possano riemergere....
Secondo Paleari in Alitalia «il problema non è il costo medio del lavoro, che non è tanto differente dalle altre compagnie, ma c’è un problema di numero che si affianca al costo unitario». La forza media retribuita equivalente a tempo pieno tra il 2015 e il 2016 è aumentata di 623 unità, da 10.134 a 10.757 e il tendenziale 2017 prevede un costo del lavoro ancora superiore al 2016, in assenza di correttivi.
...
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Ma la JV Atlantica gliel'ha concessa la LAX annuale oppure è un'imposizione della procedura ? Comunque ci vuole molto ottimismo a pensare che una rotta che non reggeva (annuale) ai tempi possa invece reggere oggi (non è che l'immagine di AZ sia "molto migliorata" nel frattempo ...). Probabilmente non sarà daily, almeno immagino.D960 ha scritto:Los Angeles - annuale- era stata chiusa ''perché in perdita'' nel 2008. Non vorrei si ripetesse Pechino 3.0.KL63 ha scritto:Aprono Dehli e rendono Los Angeles annuale. Si vede che sono ottimisti.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Ci sarebbe da fare una precisazione perché in alcuni articoli la LAX annuale verrebbe data per certa mentre in altri si riporta un semplice "stiamo lavorando", ben lontano dalla sua apertura.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
la Dehli potrebbe funzionare, piuttosto che fare sei ore di volo verso il golfo e poi ripartire per altre sei ore di volo è meglio fare un volo unico, specie se di notte e dormire. Bisogna vedere i prezzi anche se io punteri più ad una clientela biz e FCO è in buona posizione per quasi tutta europa o comunque non è svantaggiato come per gli states. Anzi essersi liberati dei vincoli imposti da EY potrebbe tramutarsi in un vantaggio. Io fossi in loro chiuderei subito i voli verso l'hub EY ed userei gli aeromobili che si liberano per altre destinazioni in estremo oriente ed Africa.
Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...
Sulla Cina dove volano oggi? Anziché puntare su Lax e Maldive non conviene usare i pochi aerei LR sui grandi mercati che tirano?
Malpensa airport user
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