Dipende molto anche dal modello di servizio. Le carenze principali di Malpensa sono sulle rotte USA, che fin qui sono state in mano al triplice oligopolio delle alleanze, che preferiscono incanalare i passeggeri sui propri hub. Più che essere antieconomico aprire un volo Chicago-Malpensa, non aggiunge molto ai profitti rispetto al far arrivare il passeggero attraverso relazioni di volo già esistenti (scalo a NYC e poi volo diretto a Malpensa oppure scalo in hub europeo e poi volo a LIN/MXP). Questo discorso però non varrebbe per un nuovo operatore che aprisse un volo diretto, perché non perderebbe passeggeri su relazioni di volo esistenti proprio per ché non ne ha. Idem se dal volo QR cargo ORD-MXP si passasse ad un volo passeggeri IG, con aereo fornito da QR.belumosi ha scritto:Perchè non dimentichiamo che i LR che forse si reggerebbero con il solo ptp sono pochissimi (se ben ricordo Malpensante citava BUE, LAX stagionale, ed una terza destinazione).
Pure conta se si ha in mente un volo 7xw oppure se ci si può accontentare di un 4xw, certamente molto meno attraente per l'utenza business, ma sufficiente per altre (immaginate un volo diretto per Lima).
Quello che è palese è che un volo diretto, offerto a un prezzo interessante, può sperare di replicare il successo del JFK di Emirates, che ha portato al 75% di aumento dei passeggeri diretti fra MXP e NYC.
Certo i margini sono molto stretti, il fenomeno dei voli LR low cost non ha dato alcuna prova di essere sostenibile, probabilmente la spinta maggiore in brughiera, oltre alla mera crescita del traffico che aiuta a riempire gli aerei, potrebbe essere il feed low cost. easyJet ha partorito un topolino, Ryanair però sembra offrire cose poco diverse da un normale interline e la sua crescita prevista a Malpensa è davvero notevole, tra qualche anno ci saranno ben più di dieci aerei basati.