Non sono sicuro come LAX o SFO possano comportare un backtracking importante. Certo, meno rapido che passare via midwest, ma non e' come fare MXP-IST-NYC (come citato da alcuni in passato).High_Flyer ha scritto:MCO e TPA hanno senso, tutte le altre implicano un backtracking importante. Considerando che ci sono parecchie alternative, chi sceglie questi itinerari è un folle.malpensante ha scritto:Pochi transiti USA, ma non inesistenti.
Nel 2017 il Malpensa-Miami di AA ha avuto il 53% di passeggeri diretti a Miami e un altro 16% ad altri aeroporti USA: LAX, MCO, SFO, LAS, TPA, DEN, IAH, DFW le mete principali, perciò Florida, California e Texas.
Il resto dei passeggeri diretto verso le mille altre mete latinoamericane servite dall'hub di MIA, con in testa CUN, EZE, GRU, LIM, PLS, MEX.
Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
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Re: Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
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Re: Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
Certamente non siamo ai livelli di MXP-IST-NYC (inorridisco), ma il passaggio da MIA comporta un +20% per LAX e +26% per SFO, rispetto per esempio ad uno scalo a LHR, che su quelle distanze non sono trascurabili.I-GABE ha scritto:Non sono sicuro come LAX o SFO possano comportare un backtracking importante. Certo, meno rapido che passare via midwest, ma non e' come fare MXP-IST-NYC (come citato da alcuni in passato).High_Flyer ha scritto:MCO e TPA hanno senso, tutte le altre implicano un backtracking importante. Considerando che ci sono parecchie alternative, chi sceglie questi itinerari è un folle.malpensante ha scritto:Pochi transiti USA, ma non inesistenti.
Nel 2017 il Malpensa-Miami di AA ha avuto il 53% di passeggeri diretti a Miami e un altro 16% ad altri aeroporti USA: LAX, MCO, SFO, LAS, TPA, DEN, IAH, DFW le mete principali, perciò Florida, California e Texas.
Il resto dei passeggeri diretto verso le mille altre mete latinoamericane servite dall'hub di MIA, con in testa CUN, EZE, GRU, LIM, PLS, MEX.
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Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
San Francisco dista da Malpensa 5.947 miglia. Facendo scalo a Miami se ne aggiungono 1.568, direi 4 ore di volo oltre il layover.
Re: Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
@ High_Flyer: chiaro, non e' trascurabile in senso assoluto, ma non mi sembra cosi' tremendo alla fine.
Tanto la connessione comunque la devi fare (concordo sul fatto che sia preferibile in Europa) e il viaggio lo senti in ogni caso.
Quando vivevo in Ohio facevo scalo preferibilmente a NY, ma non morivo le volte che dovevo andare via CHI o DTW.
@malpensante: stiamo confrontando scalo a MIA vs. altro scalo. Il diretto e' un'altra storia ovviamente!
Tanto la connessione comunque la devi fare (concordo sul fatto che sia preferibile in Europa) e il viaggio lo senti in ogni caso.
Quando vivevo in Ohio facevo scalo preferibilmente a NY, ma non morivo le volte che dovevo andare via CHI o DTW.
@malpensante: stiamo confrontando scalo a MIA vs. altro scalo. Il diretto e' un'altra storia ovviamente!
Re: Air Italy apre Malpensa-Delhi dal 28 ottobre 2018
Concentrandosi sulla pura geografia, MIA potrebbe essere il posto piu' adatto per fare scalo quando dall'Europa si e' diretti in qualunque destinazione a sud di MIA e a nord della linea di equidistanza con GRU. Per ora non ci sono altri apt piu' competitivi la in mezzo. E non e' poca roba. Che poi gli attuali alleati di Air Italy non ci volino e' un altro paio di maniche. A nord di MIA e per tutte le destinazioni che sono piu' vicine con great circle polare (quindi anche la west coast) la vedo piu' dura, ma il modello hub&spoke prevede che quando hai eccesso di capacita' da qualche parte pur di riempire proponi ai pax un routing diverso e meno ottimale a prezzi piu' competitivi, quindi anche MIA potrebbe fare "rete" per il resto degli USA.
Poi faccio notare che fare scalo in Europa o in America non e' equivalente. Lo e' solo per le destinazioni per cui esiste un diretto dall'Europa. Tutte le destinazioni sottili, con aeroportini piccoli, richiedono necessariamente uno scalo in America. A MIA ci saranno una marea di destinazioni appetibili che non avranno mai un diretto da oltreoceano in un ragionevole futuro. Certo, bisogna avere alleati che le fanno, quelle rotte.
Poi confermo che per la mia limitata esperienza un transito in USA non e' sempre poi cosi' perditempo. Il mio record e' un PHX-JFK in ritardo che ha iniziato a sbarcare 40 (quaranta) minuti dopo che il mio JFK-MXP aveva gia' iniziato a imbarcare. Mi hanno steso i tappeti rossi e ho rischiato l'infarto, ma sono riuscito a non perdere la coincidenza.
Poi faccio notare che fare scalo in Europa o in America non e' equivalente. Lo e' solo per le destinazioni per cui esiste un diretto dall'Europa. Tutte le destinazioni sottili, con aeroportini piccoli, richiedono necessariamente uno scalo in America. A MIA ci saranno una marea di destinazioni appetibili che non avranno mai un diretto da oltreoceano in un ragionevole futuro. Certo, bisogna avere alleati che le fanno, quelle rotte.
Poi confermo che per la mia limitata esperienza un transito in USA non e' sempre poi cosi' perditempo. Il mio record e' un PHX-JFK in ritardo che ha iniziato a sbarcare 40 (quaranta) minuti dopo che il mio JFK-MXP aveva gia' iniziato a imbarcare. Mi hanno steso i tappeti rossi e ho rischiato l'infarto, ma sono riuscito a non perdere la coincidenza.
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