Intervista a Brunini (Routes Australia)

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canadian#affairs
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Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda canadian#affairs » mer 25 set 2019, 12:38:05

Da Routes ad Adelaide (Australia) terminato ieri.

Interview: SEA Milan Airports CEO
Armando Brunini, the chief executive of SEA Milan Airports, discusses the current challenges and opportunities facing Malpensa and Linate, as well as why the city is hosting World Routes 2020.



25 September 2019 00:00

Can you tell us about the investment taking place at Milan Linate? What impact will the development have?

"The investment is mainly aimed at enhancing safety, security, passenger experience and commercial revenues whilst it will not have a relevant impact on capacity. Linate is the city airport serving the business community and a full refurbishment is in process. After having revamped the façade and the arrivals hall, the airport is currently closed in order to completely renovate the runway and BHS system.

"We will reopen Linate end of October but works will continue in the terminal until first quarter of 2021 and our aim is to offer our customers and passengers an experience consistent with Milan’s positioning as one of the most dynamic and vibrant cities in Europe."

Are any investments planned for MXP to accommodate projected capacity growth?

"Malpensa’s current capacity is fit to accommodate traffic volumes foreseen for the next five to seven years therefore most forthcoming investments will concern technology, refurbishments (i.e. all toilets will be reconstructed within the next two years) and interior design."

What are the biggest challenges facing SEA Group at the moment? Conversely, what are the biggest opportunities?

"Our biggest challenge is happening right now and it’s the closure for three months of Linate with all traffic reallocated to Malpensa. We planned and prepared for this major operational event and we are now half way through the process with no major disruptions and level of service at Malpensa similar to last years. We need to focus now on the re-opening of Linate.

"Our biggest opportunities are that we serve an extremely dynamic region and city with a great potential to further grow as a destination and, differently to many European airports, we don’t have capacity issues."

Sustainability is a key issue for airports around the world. What are you doing to ensure a balance between growth and sustainability?
"We have been working on sustainability from quite some time and we foresee to scale up our commitment. A comprehensive sustainability strategy with tangible actions is one of the pillars of our new strategic plan."

What are your ambitions for hosting World Routes 2020?

"Simply to showcase a magnificent city and region and, of course, to offer an unforgettable conference to all our colleagues from the world’s airlines and airports.

“World Routes is a chance for professionals from the aviation industry to experience Milan and its airports, one of Europe’s top ten airport systems. The event will put a spotlight on the city of Milan, allowing us to showcase the huge business opportunities for us to develop new direct routes, especially to Asia and the Americas.”


https://www.routesonline.com/news/29/br ... orts-ceo-/

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malpensante
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda malpensante » mer 25 set 2019, 13:03:31

Quindi si aspetta che fra cinque-sette anni Malpensa abbia lo stesso traffico che ha ora a Linate chiuso.

Peccato che ci sia una drammatica carenza di jetbridge a cui bisogna porre rimedio.

romaneeconti
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda romaneeconti » mer 25 set 2019, 13:11:11

hanno gia' cannato di brutto le previsioni di crescita nel recente passato, probailmente non gliene fotte un tubo se poi la gente si lamenta. Come detto nell'intervista, l'importante e' offrire ai passeggeri un'area shopping sempre rinnovata...questo si che importa! Meno male che rifanno i cessi almeno...magari mettono anche li qualche negozio...

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 25 set 2019, 13:41:21

Forse servirebbe iniziare a pensare seriamente al molo centrale. È vero che il futuro di Air Italy è ancora incerto, però se queste sono le previsioni pensare a soluzioni come il molo D argina ma non risolve il problema.
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kco
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda kco » mer 25 set 2019, 14:12:18

malpensante ha scritto:Quindi si aspetta che fra cinque-sette anni Malpensa abbia lo stesso traffico che ha ora a Linate chiuso.

Peccato che ci sia una drammatica carenza di jetbridge a cui bisogna porre rimedio.
Sustainability is the new target

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Mattia
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda Mattia » mer 25 set 2019, 14:45:28

malpensante ha scritto:Quindi si aspetta che fra cinque-sette anni Malpensa abbia lo stesso traffico che ha ora a Linate chiuso.

Peccato che ci sia una drammatica carenza di jetbridge a cui bisogna porre rimedio.
Tipico dell’Italia...sempre detto...speravo che con Brunini l’aria cambiasse, invece...a meno che non voglia dire

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malpensante
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda malpensante » mer 25 set 2019, 15:33:10

Secondo me è semplicemente che non ha voglia di scoprire le carte adesso.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda Tulkas » mer 25 set 2019, 15:36:40

Se non ricordo male avevo letto qui sul forum che si attendeva la pubblicazione del nuovo masterplan proprio a settembre.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda D960 » mer 25 set 2019, 15:37:41

malpensante ha scritto:Secondo me è semplicemente che non ha voglia di scoprire le carte adesso.
Quoto, specialmente quando hai un piccolo hub carrier in divenire.
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 25 set 2019, 19:13:57

È palese che il terminal puo reggere ancora per almeno 5 anni (tempo minimo immaginabile per crescere di 8/9 mln annui) ma i moli e pontili sono da ieri insufficienti
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda nic90player » mer 25 set 2019, 20:57:40

Inizio a temere che nel masterplan del breve termine non ci sia il satellite D, il che sarebbe un (ennesimo) duro colpo d'immagine. E' impensabile continuare ad imbarcare voli come Toronto, Singapore, Pechino, San Francisco eccetera dai remoti.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 25 set 2019, 21:22:42

Secondo me non andava/andrebbe sprecata l'occasione T2. A Bridge finito U2 al T1 e radere al suolo tutto per ricostruire, come da disegno.

FASE 1 (rosso): (ri)costruzione corpo principale
FASE 2 (blu): ampliamento apron
FASE 3 (giallo): realizzazione APM e corridoio pedonale + molo centrale (come parte del T2).

All'hub carrier (di "adesso" o del futuro, con un pò di scaramanzia) potrebbe piacere.

Allego disegno giusto per dare l'idea.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda belumosi » gio 26 set 2019, 01:27:43

Brunini ha ragione. Non ha senso spendere decine di milioni (come minimo) per costruire nuovi satelliti solo per avere i finger. Perchè sarebbe un costo che graverebbe sui pax e renderebbe meno competitivo lo scalo. Gli spazi del T1 sono enormi e credo sarebbero sufficienti limitate modifiche interne per migliorarne parecchio la funzionalità.
D'altra parte nessuno si sognerebbe di evitare CDG, FRA o DXB perchè a volte si usano i Cobus.
E non dimentichiamo che LIN sarà ampliato e sicuramente SEA non lo sta facendo per niente.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda Mauz » gio 26 set 2019, 02:14:48

Mah.... Tanto enormi gli spazi del T1 a me non sembrano e in ogni caso il problema dei jetbridge non di può risolvere in altro modo che espandendo il Terminal o costruendo il satellite interpista...

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Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda kco » gio 26 set 2019, 07:38:26

belumosi ha scritto:Brunini ha ragione. Non ha senso spendere decine di milioni (come minimo) per costruire nuovi satelliti solo per avere i finger. Perchè sarebbe un costo che graverebbe sui pax e renderebbe meno competitivo lo scalo. Gli spazi del T1 sono enormi e credo sarebbero sufficienti limitate modifiche interne per migliorarne parecchio la funzionalità.
D'altra parte nessuno si sognerebbe di evitare CDG, FRA o DXB perchè a volte si usano i Cobus.
E non dimentichiamo che LIN sarà ampliato e sicuramente SEA non lo sta facendo per niente.
Brunini stesso ha detto che la capacità di Linate non è cambiata. Cambiano gli spazi commerciali.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 26 set 2019, 08:14:18

Mauz® ha scritto:Mah.... Tanto enormi gli spazi del T1 a me non sembrano e in ogni caso il problema dei jetbridge non di può risolvere in altro modo che espandendo il Terminal o costruendo il satellite interpista...

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Gli spazi del T1 sono effettivamente enormi, ma sfruttati male e soprattutto sfruttati per fare un centro commerciale più che un aeroporto.
Ad esempio allargando il piano 1 fino alle vetrate lato strada se non ci avessero messo il duty free sarebbe venuto uno spazio adeguato ai controlli di sicurezza, al posto della fascia striminzita al piano 2 stretta tra due passaggi lato strada e lato piste. Ma avrebbe anche mantenuto la divisione Schengen/non-Schengen ai due lati, impedendo la galleria commerciale unica, che peraltro è inutile perché i pax Schengen non girano prima a nord per poi andare a sud, e controproducente perché adesso ai transiti interamente non-Schengen viene offerta una proposta commerciale quasi inesistente.
La ristrutturazione in piena crisi ha partorito un progetto inadeguato appena si è presentata la crescita.

La carenza di jetbridge invece è un problema strutturale e non condivido che non serva nemmeno un satellite con una decina di postazioni WB in più. Non è indispensabile, ma io lo farei, anche perché se già scarseggiano adesso come si può pensare a fare un hub con IG adeguato agli standard del terzo decennio del secolo.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda mattaus313 » gio 26 set 2019, 08:30:14

Più che altro se non investi (iniziando a progettare) adesso, che peraltro c'è una congiuntura più che favorevole (tassi di interesse ridicoli, passeggeri in crescita a doppia cifra al netto del bridge e un hub carrier interessato seriamente) quando lo fai?

Io spero che qualcosa in pentola ci sia, purché non sia la solita cosa che ti fa mettere una pezza ma non preveda possibilità di sviluppo concrete di lungo periodo.
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda belumosi » gio 26 set 2019, 11:01:02

easyMXP ha scritto:
Mauz® ha scritto:Mah.... Tanto enormi gli spazi del T1 a me non sembrano e in ogni caso il problema dei jetbridge non di può risolvere in altro modo che espandendo il Terminal o costruendo il satellite interpista...

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Gli spazi del T1 sono effettivamente enormi, ma sfruttati male e soprattutto sfruttati per fare un centro commerciale più che un aeroporto.
Ad esempio allargando il piano 1 fino alle vetrate lato strada se non ci avessero messo il duty free sarebbe venuto uno spazio adeguato ai controlli di sicurezza, al posto della fascia striminzita al piano 2 stretta tra due passaggi lato strada e lato piste. Ma avrebbe anche mantenuto la divisione Schengen/non-Schengen ai due lati, impedendo la galleria commerciale unica, che peraltro è inutile perché i pax Schengen non girano prima a nord per poi andare a sud, e controproducente perché adesso ai transiti interamente non-Schengen viene offerta una proposta commerciale quasi inesistente.
La ristrutturazione in piena crisi ha partorito un progetto inadeguato appena si è presentata la crescita.

La carenza di jetbridge invece è un problema strutturale e non condivido che non serva nemmeno un satellite con una decina di postazioni WB in più. Non è indispensabile, ma io lo farei, anche perché se già scarseggiano adesso come si può pensare a fare un hub con IG adeguato agli standard del terzo decennio del secolo.
Secondo la soluzione più razionale sarebbe ottimizzare i due terminal attuali per sfruttarne al massimo la capacità (intorno ai 40M di pax), accettando la limitazione dei finger.
Intorno al 2030 ci si dovrebbe avvicinare alla reale saturazione degli attuali spazi e per quella data sarebbe ragionevole preventivare l'entrata in servizio di nuove infrastrutture.
Che personalmente vedrei bene nel terminal interpista dove spostare tutto il traffico Schengen, lasciando l'intero T1 al non Schengen con la relativa disponibilità dei finger del T1A.
A proposito di finger, qualcuno mi sa dire come sono suddivisibili le piazzole dei satelliti?
Quante di cat. C (per i NB) e quante di cat. E (per i WB) si possono ottenere?
Ovviamente ogni discorso per il futuro esclude le piazzole per la cat F, visto che l'A380 è ormai un fantasma.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda mattaus313 » gio 26 set 2019, 11:25:10

belumosi ha scritto: A proposito di finger, qualcuno mi sa dire come sono suddivisibili le piazzole dei satelliti?
Quante di cat. C (per i NB) e quante di cat. E (per i WB) si possono ottenere?
Ovviamente ogni discorso per il futuro esclude le piazzole per la cat F, visto che l'A380 è ormai un fantasma.
Sul sito di Sea corporate se non ricordo male tempo fa avevo trovato un pdf molto dettagliato in merito, non l'ho salvato ma so che qualcosa c'è!
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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda RAV38 » gio 26 set 2019, 13:19:48

Tornando a Brunini. Lui non è il proprietario di SEA, i cui padroni vogliono sopratutto incassi, per i quali gli spazi commerciali (vedi ora l'operazione Linate) sono considerati importanti. La cautela di Brunini nell'intervista è quindi perfettamente comprensibile; ha semplicemente fotografato la realtà attuale. Immagino che in una conversazione confidenziale B. manifesterebbe altre idee e auspici per Malpensa ma che al momento può solo tenere in pectore.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 26 set 2019, 14:31:32

belumosi ha scritto:Secondo la soluzione più razionale sarebbe ottimizzare i due terminal attuali per sfruttarne al massimo la capacità (intorno ai 40M di pax), accettando la limitazione dei finger.
Intorno al 2030 ci si dovrebbe avvicinare alla reale saturazione degli attuali spazi e per quella data sarebbe ragionevole preventivare l'entrata in servizio di nuove infrastrutture.
MXP adesso sta girando come un aeroporto da 33-34M annui e gli imbarchi sono al limite per un servizio di buona qualità. Può arrivare a 40M solo aggiungendo imbarchi, oppure accettando di diventare nell'opinione pubblica (o più correttamente, tornare) un aeroporto scadente.
Anche al di là dei jetbridge, parecchi imbarchi remoti sono dei pollai. La gente gira, pure senza andare in Asia in giro per l'Europa trova molto meglio.
Comunque siamo nel 2019 e non credo si possano fare previsioni fino al 2030, si può arrivare a 40M come a 35M o 50M, dipende da crisi varie, destino di AZ, destino di IG, ecc., se le cose vanno bene al traffico del bridge ci arriviamo nel 2022-2023.
Per non farsi trovare impreparati devono arrivare tra 2-3 anni con il progetto pronto per una significativa espansione infrastrutturale, da fare per fasi. Comunque dall'inizio lavori passerebbero almeno altri 3 anni, e si arriverebbe come niente al 2026.
belumosi ha scritto:Che personalmente vedrei bene nel terminal interpista dove spostare tutto il traffico Schengen, lasciando l'intero T1 al non Schengen con la relativa disponibilità dei finger del T1A.
Io non sarei così netto, per due motivi:
- mi sembra un controsenso allungare il tragitto land-side/gate a tutti i voli di 1 o 2 ore al posto di voli di molte ore.
- i satelliti del T1 hanno spazi relativamente stretti per ospitare solo o principalmente WB (vedi sotto)
belumosi ha scritto:A proposito di finger, qualcuno mi sa dire come sono suddivisibili le piazzole dei satelliti?
Quante di cat. C (per i NB) e quante di cat. E (per i WB) si possono ottenere?
Ovviamente ogni discorso per il futuro esclude le piazzole per la cat F, visto che l'A380 è ormai un fantasma.
Se non ricordo male non si va oltre le 6 per cat. E, mentre a occhio almeno una dozzina per cat. C ci starebbero (a prescindere da come sono disposte oggi).

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda belumosi » gio 26 set 2019, 14:46:30

easyMXP ha scritto:
belumosi ha scritto:Che personalmente vedrei bene nel terminal interpista dove spostare tutto il traffico Schengen, lasciando l'intero T1 al non Schengen con la relativa disponibilità dei finger del T1A.
Io non sarei così netto, per due motivi:
- mi sembra un controsenso allungare il tragitto land-side/gate a tutti i voli di 1 o 2 ore al posto di voli di molte ore.
- i satelliti del T1 hanno spazi relativamente stretti per ospitare solo o principalmente WB (vedi sotto)
Ho pensato ad un satellite interpista full Schengen perchè credo che lo spazio permetta solo aerei NB (salvo utilizzare un solo lato per l'imbarco, ma non mi pare il caso). Se ci fosse davvero questa limitazione, mi sembra una scelta quasi obbligata.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda nic90player » gio 26 set 2019, 15:09:20

Se non sbaglio il vecchio progetto del satellite interpista prevedeva WB dal lato ovest (fino a 12 in contemporanea) e NB dal lato est (una ventina).

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda I-GABE » gio 26 set 2019, 16:16:13

Pare anche a me.
Concordo con easyMXP che logica vorrebbe avere gli Schengen - per loro natura piu' brevi - piu' rapidi come accesso, e i non-Schengen, dove comunque uno prende piu' buffer, al satellite interpista.

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Re: Intervista a Brunini (Routes Australia)

Messaggio da leggereda belumosi » gio 26 set 2019, 16:57:43

E' vero, il masterplan prevede anche i WB nel terminal interpista.
Però guardando il rendering mi è venuto un dubbio sulla fattibilità del terminal stesso, almeno in quei termini.
Il piazzale lato est infatti ingloberebbe anche la via di rullaggio della 35R, che sarebbe sostituita dalla porzione più esterna dell'apron stesso.
A giudicare dal rendering, lo spazio tra un eventuale aereo in pushback ed uno in rullaggio, sembra davvero limitato. Al punto da lasciare qualche dubbio sulla possibilità di effettuare entrambe le manovre contemporaneamente.
Sarebbe interessante approfondire questo punto con chi ne ha la competenza.

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