Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Se AZ sarà più piccola e con meno aerei è evidente che su Linate ci saranno molti slot da riempire soprattutto ora che la Linate Fiumicino veniva operata in sovrannumero di frequenze e con aerei piccoli solo per non perdere gli slot.
Malpensa airport user
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Il piano industriale è noto da diversi anni:
Primo anno perdita,
secondo pareggio,
terzo utili,
Che tradotto:
primo anno perdita,
secondo anche,
terzo, se ci sarà, perdita con probabile bad e newco...
Primo anno perdita,
secondo pareggio,
terzo utili,
Che tradotto:
primo anno perdita,
secondo anche,
terzo, se ci sarà, perdita con probabile bad e newco...
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Non è questione di sensazioni o altro. AZ ha una montagna di slots a Linate che difficilmente riuscirà a usare. Se AZ inizia una partnership con LH è naturale che gli slot in eccesso all’operativita di AZ saranno utilizzati dal partner. È un ragionamento di logica. Soprattutto quando il partner, LH, è da sempre un sostenitore di LIN.
Re: Effetti Covid19: Linate e Malpensa T1 chiusi
Tieni conto che solo per occupare gli slot di Linate AZ impegnava l'anno scorso 35 macchine su un totale di 118, quindi con 25-30 macchine non riesci nemmeno a difendere gli slot su LIN, figuriamoci crescere a MXP. E se non difendi gli slot di LIN l'ingresso dei nuovi competitor abbasserebbe ulteriormente gli yield ed aumenterebbe ulteriormente le perdite. Con 90 macchine totali per me AZ dovrebbe concentrare tutto su FCO e lasciare a Milano solo i feed da LIN, MXP e BGY, puntando il più possibile sull'effetto hub.grandemilano ha scritto: ↑sab 25 apr 2020, 11:17:07 ... delle quasi 90 macchine almeno 25-30 saranno destinate a Milano, soprattutto Linate.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Effetti Covid19: Linate e Malpensa T1 chiusi
Io penso che la NRT sia già fuori gioco da adesso. Era rimasta per le Olimpiadi e mi sembra difficile che la tengano in ballo ancora un anno ( ammesso che riparta), avendo il volo da FCO o , forse , ANA.cesare.caldi ha scritto: ↑sab 25 apr 2020, 10:53:53 Considerando che Alitalia ridurrà la flotta a 90 o forse ancora meno aerei e che l'hub sarà senza dubbio a FCO la domanda da farsi è di quanto diminuirà la sua presenza sul mercato milanese (MXP+LIN) non di quanto potrebbe aumentarla. E' probabile la chiusura/riduzione di diverse rotte da LIN, per quanto riguarda MXP penso verrà mantenuto il volo per FCO in ottica di federaggio e p2p essendo l'unica compagnia rimasta sulla rotta. Per quanto riguarda il mantenimento della JFK e NRT è tutto da verificare.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
C'è un grosso problema dietro questa strategia che non viene ricordato. AZ ha già provato con AFKLM a regalare gli slot di LIN e sai che c'è? Ad un certo punto si è accorta che regalare gli slot agli alleati non le portava nessun vantaggio economico, tanto che se li è dovuti riprendere. Adesso qualcuno mi dovrebbe spiegare perché regalare gli slot ad AFKLM non porta nessun vantaggio economico, mentre regalarli ad LH ne porta molti. Tanto più che LH ha molti più hub da feederare di AFKLM. Poi per carità, magari AZ ci proverà lo stesso, tanto perdere per perdere cosa cambia?, ma se non avrà vantaggi economici finirà come con AFKLM, che se li dovrà riprendere e comincerà a litigarci. Tutto a spese nostre, ovviamente, questa è l'unica cosa che non cambierà mai.jetblue ha scritto: ↑dom 26 apr 2020, 10:54:30 Non è questione di sensazioni o altro. AZ ha una montagna di slots a Linate che difficilmente riuscirà a usare. Se AZ inizia una partnership con LH è naturale che gli slot in eccesso all’operativita di AZ saranno utilizzati dal partner. È un ragionamento di logica. Soprattutto quando il partner, LH, è da sempre un sostenitore di LIN.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
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Re: Effetti Covid19: Linate e Malpensa T1 chiusi
Sì ok. Però questo è il ragionamento che farebbe una compagnia privata che deve fare utili. Non una compagnia pubblica che, stando alle parole del ministro, avrà vocazione di compagnia di bandiera a supporto del Paese.spanna ha scritto: ↑dom 26 apr 2020, 10:58:52Tieni conto che solo per occupare gli slot di Linate AZ impegnava l'anno scorso 35 macchine su un totale di 118, quindi con 25-30 macchine non riesci nemmeno a difendere gli slot su LIN, figuriamoci crescere a MXP. E se non difendi gli slot di LIN l'ingresso dei nuovi competitor abbasserebbe ulteriormente gli yield ed aumenterebbe ulteriormente le perdite. Con 90 macchine totali per me AZ dovrebbe concentrare tutto su FCO e lasciare a Milano solo i feed da LIN, MXP e BGY, puntando il più possibile sull'effetto hub.grandemilano ha scritto: ↑sab 25 apr 2020, 11:17:07 ... delle quasi 90 macchine almeno 25-30 saranno destinate a Milano, soprattutto Linate.
Quindi mi aspetto che su Milano rimarrà tutt'altro che solo i voli feeder su FCO. 35-40 macchine continueranno a servire Milano e il cross country (anche questo non va dimenticato per una compagnia di bandiera). E la restante 50ina sarà al servizio di FCO.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Riguardo alla possibilità di affittare gli slot di LIN a compagnie terze, prima di perdersi in voli pindarici con alleanze e sotterfugi vari, occorre tenere conto del vantaggio che queste otterrebbero dal trasferimento su LIN, vantaggio che deve necessariamente essere maggiore del costo di affitto slot.
Quindi una compagnia europea che oggi vola su MXP perché dovrebbe aumentare i suoi costi (affitto slot a LIN) per continuare a volare a Milano? A mio avviso potrebbe essere interessata se gli serve per diversificare l'offerta rispetto alla concorrenza se ad esempio altre compagnie operano su MXP o BGY dalla stessa città di origine, oppure se ha talmente tanti voli al giorno da poter dividere l'offerta su due scali a Milano.
Purtroppo il fatto che MXP oggi si riescano a fare pochi transiti e la massiccia presenze delle low cost potrebbe indurre a spostamenti. Però, ecco, tutto va ben pesato: non vedo come automatico il "se c'è un buco a LIN ci vado subito".
Riguardo ad LH con tutti i SE ed i MA di eventuali accordi, ecc, ecc..considerando anche che le alleanza contano sempre meno, queste le frequenze del gruppo LH su MIL nel giorno feriale medio:
LH MXP-MUC 6
LH MXP-FRA 6
LH LIN-FRA 5 o 6
LX MXP-ZRH 4
SN MXP-BRU 2 (fuori ondata a BRU)
SN LIN-BRU 3
OS MXP-VIE 6
EW MXP-STR 2
EW MXP-CGN 2
EW MXP-DUS 4
EW MXP-HAM 2
Quindi una compagnia europea che oggi vola su MXP perché dovrebbe aumentare i suoi costi (affitto slot a LIN) per continuare a volare a Milano? A mio avviso potrebbe essere interessata se gli serve per diversificare l'offerta rispetto alla concorrenza se ad esempio altre compagnie operano su MXP o BGY dalla stessa città di origine, oppure se ha talmente tanti voli al giorno da poter dividere l'offerta su due scali a Milano.
Purtroppo il fatto che MXP oggi si riescano a fare pochi transiti e la massiccia presenze delle low cost potrebbe indurre a spostamenti. Però, ecco, tutto va ben pesato: non vedo come automatico il "se c'è un buco a LIN ci vado subito".
Riguardo ad LH con tutti i SE ed i MA di eventuali accordi, ecc, ecc..considerando anche che le alleanza contano sempre meno, queste le frequenze del gruppo LH su MIL nel giorno feriale medio:
LH MXP-MUC 6
LH MXP-FRA 6
LH LIN-FRA 5 o 6
LX MXP-ZRH 4
SN MXP-BRU 2 (fuori ondata a BRU)
SN LIN-BRU 3
OS MXP-VIE 6
EW MXP-STR 2
EW MXP-CGN 2
EW MXP-DUS 4
EW MXP-HAM 2
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Una AZ alleata a LH lo sarà in caso di futuro acquisto da parte di LH stessa. Ergo gli slot si presteranno a LH a prezzo simbolico.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
A mio avviso, non è certo che, dato che LH è messa malissimo anche lei, tanto che pare voglia disfarsi di SN, che LH acquisterà AZ.
Per cui se AZ dovesse affittare i suoi slot ad LH dovrebbe farlo a prezzi di mercato.
Premesso questo, per il traffico aereo che ci sarà per i prossimi due anni, è probabile che Linate rimarrà chiuso per un po', per cui il problema verrà rimandato.
Per cui se AZ dovesse affittare i suoi slot ad LH dovrebbe farlo a prezzi di mercato.
Premesso questo, per il traffico aereo che ci sarà per i prossimi due anni, è probabile che Linate rimarrà chiuso per un po', per cui il problema verrà rimandato.
Ultima modifica di KL63 il dom 26 apr 2020, 16:04:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
ora e nei prossimi anni i 3 aeroporti saranno tanti per Milano.
se si svuota Malpensa per riempire linate, non saranno certo le Major a beneficiarne ma probabilmente le Low cost che si radicheranno ancora di più su MXP e BGY, inoltre,non è da escludersi che le LCC potrebbero iniziare una certa e seria fidelizzazione di passeggeri alle compagnie extra europee, soprattutto le asiatiche e le MO.
credo che verso il Nord e Sud America si volerà di meno e poco per qualche anno, Africa quasi nulla,in proporzione molto più verso Est ed estremo oriente.
E' tempo che il Governo, e dove può la Regione intervengano seriamente.
anche perchè alitalia non se la guarderà nessuno per un po di tempo, se non non l'avrebbero statalizzata. Il Governo lo sa già.
se si svuota Malpensa per riempire linate, non saranno certo le Major a beneficiarne ma probabilmente le Low cost che si radicheranno ancora di più su MXP e BGY, inoltre,non è da escludersi che le LCC potrebbero iniziare una certa e seria fidelizzazione di passeggeri alle compagnie extra europee, soprattutto le asiatiche e le MO.
credo che verso il Nord e Sud America si volerà di meno e poco per qualche anno, Africa quasi nulla,in proporzione molto più verso Est ed estremo oriente.
E' tempo che il Governo, e dove può la Regione intervengano seriamente.
anche perchè alitalia non se la guarderà nessuno per un po di tempo, se non non l'avrebbero statalizzata. Il Governo lo sa già.
MXP,CTA,LIN,CGD,VIE,AHO,CAG,OLB,KBP,TLL,LED,SVO,JFK,MBA,BKK,HKT,DPS,BLQ,SIN,TUN,BGY,LXR,PMV,DXB,TPE,HKG,KBV,AMM,UTH,LPQ,CNX,BWN,LBU,KCH,MYY,MNL,CRK,DOH,VLC,CGN,BCN,BUD,PRG,AUH,CGK,JOG,KUL,TXL,LIS,STR,KIX,NRT,IST,HAM,CPH,KIV,PEK,SVQ,MCT,CPT,MJT,AGP,JKH,OPO,LXS,SKG,MAD,KWI,JIK,ATH, PMO, BIO,DUS,
Re: Effetti Covid19: Linate e Malpensa T1 chiusi
Diciamo che fintantoché c'è il coronavirus si può anche fare come dici tu, ma al liberi tutti devi guadagnare perché gli aiuti di stato non saranno più permessi.grandemilano ha scritto: ↑dom 26 apr 2020, 11:59:55Sì ok. Però questo è il ragionamento che farebbe una compagnia privata che deve fare utili. Non una compagnia pubblica che, stando alle parole del ministro, avrà vocazione di compagnia di bandiera a supporto del Paese.spanna ha scritto: ↑dom 26 apr 2020, 10:58:52Tieni conto che solo per occupare gli slot di Linate AZ impegnava l'anno scorso 35 macchine su un totale di 118, quindi con 25-30 macchine non riesci nemmeno a difendere gli slot su LIN, figuriamoci crescere a MXP. E se non difendi gli slot di LIN l'ingresso dei nuovi competitor abbasserebbe ulteriormente gli yield ed aumenterebbe ulteriormente le perdite. Con 90 macchine totali per me AZ dovrebbe concentrare tutto su FCO e lasciare a Milano solo i feed da LIN, MXP e BGY, puntando il più possibile sull'effetto hub.grandemilano ha scritto: ↑sab 25 apr 2020, 11:17:07 ... delle quasi 90 macchine almeno 25-30 saranno destinate a Milano, soprattutto Linate.
Quindi mi aspetto che su Milano rimarrà tutt'altro che solo i voli feeder su FCO. 35-40 macchine continueranno a servire Milano e il cross country (anche questo non va dimenticato per una compagnia di bandiera). E la restante 50ina sarà al servizio di FCO.
Nel frattempo è con grande piacere che rilevo queste dichiarazioni del capo di confindustria :
https://www.affaritaliani.it/notiziario ... 50420.html
È la prima volta in assoluto che il capo di confindustria si mette di traverso in modo così netto ai soldi buttati in alitalia. La politica non può più far finta di niente adesso. Questi spostano parecchi voti.. Milano, 26 apr. (Adnkronos) - "Con i soldi che abbiamo pagato negli ultimi anni per Alitalia, per una compagnia che è ancora tuttora in crisi, compravamo pre-crisi cinque compagnie aeree: Air France, Klm, Lufthansa, Norwegian Air e Finnair. Non credo che il modello sia questo il modello" di intervento dello Stato nell'economia. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria, ospite di Mezz'ora in più su Rai3.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Fa certo piacere sentire il Presidente di Confindustria parlare esplicitamente sul bubbone Alitalia. Ma non ci si illuda. Dalla nazionalizzazione non si torna indietro.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
ma comunque ad oggi la riapertura di linate è sempre fissata a Giugno? (mi interessa sapere normativamente)
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Ad oggi la riapertura di Linate è un'incognitaTropicalista ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 14:11:40 ma comunque ad oggi la riapertura di linate è sempre fissata a Giugno? (mi interessa sapere normativamente)
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Al momento dovrebbe far testo il decreto interministeriale 153/2020, che impone la chiusura degli scali secondari fino al 3 Maggio.Tropicalista ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 14:11:40 ma comunque ad oggi la riapertura di linate è sempre fissata a Giugno? (mi interessa sapere normativamente)
Darei per certo un decreto di proroga.
http://www.mit.gov.it/sites/default/fil ... 4-2020.pdf
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
A margine di questo decreto c'è stata anche la comunicazione di SEA dove si dichiarava che la riapertura sia dei Terminal di MXP sia di LIN, sarebbe avvenuta gradualmente ed in stretta correlazione all'incremento del traffico. Mi chiedo a questo punto se, a prescindere da eventuali/probabili proroghe, il giorno in cui la chiusura d'ufficio degli scali verrà meno, SEA avrà facoltà di mantenere chiuso uno scalo in base al proprio tornaconto, o se viceversa sarà costretta ad aprire sia LIN sia MXP. In altre parole: SEA ha autonomia per poter decidere di tenere chiuso uno degli scali che ha in gestione?belumosi ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 15:12:17 Al momento dovrebbe far testo il decreto interministeriale 153/2020, che impone la chiusura degli scali secondari fino al 3 Maggio.
Darei per certo un decreto di proroga.
http://www.mit.gov.it/sites/default/fil ... 4-2020.pdf
Grazie.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
No, SEA non può tenere chiuso LIN come scelta commerciale.carloz ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 16:20:31A margine di questo decreto c'è stata anche la comunicazione di SEA dove si dichiarava che la riapertura sia dei Terminal di MXP sia di LIN, sarebbe avvenuta gradualmente ed in stretta correlazione all'incremento del traffico. Mi chiedo a questo punto se, a prescindere da eventuali/probabili proroghe, il giorno in cui la chiusura d'ufficio degli scali verrà meno, SEA avrà facoltà di mantenere chiuso uno scalo in base al proprio tornaconto, o se viceversa sarà costretta ad aprire sia LIN sia MXP. In altre parole: SEA ha autonomia per poter decidere di tenere chiuso uno degli scali che ha in gestione?belumosi ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 15:12:17 Al momento dovrebbe far testo il decreto interministeriale 153/2020, che impone la chiusura degli scali secondari fino al 3 Maggio.
Darei per certo un decreto di proroga.
http://www.mit.gov.it/sites/default/fil ... 4-2020.pdf
Grazie.
Diverso ad esempio è tenere chiuso uno dei terminal di MXP, perchè non pregiudica l'utilizzo dello scalo.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Linate (o un altro scalo non importa) viene fatto riaprire e, per mille motivi facilmente intuibili, funzionerà a ritmo ridotto con ricavi notevolmente contratti. Dato che le tariffe aeroportuali massime non vengono decise dal gestore, fino a che punto SEA o qualsiasi altra società di gestione può ridurre il livello di servizio per non incorrere in perdite spaventose?
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Per restare sul tema del titolo, ovvero se Alitalia sia o meno determinante per il nord Italia, tutto dipende dall'evoluzione della situazione Covid e quali conseguenze ci saranno nel modo di viaggiare.
Intanto si riparte da zero con la coperta ancor più larga dello stato che si fa padrone indiscusso.
La concorrenza si trova in condizioni pesantemente negative al punto di dover chiedere aiuto allo stato e/o a finanziatori.
In questo contesto sarebbe utile trovare un'accordo per soddisfare le esigenze di trasporto di tutte le aree del paese.
Anche perché se il sostegno è dello stato cioè di tutti non vedo perché i contributi/tasse del nord debbano servire solo le ragioni di mobilità del centro sud.
Infine, ma qui è solo una riflessione tecnica, ammesso e concesso che venga trovato un vaccino efficace per Covid, e che nel frattempo vengano ripristinati dei collegamenti intercontinentali, quanto tempo debba servire tra controlli (sanitari e non), rispetto delle distanze ed organizzazione dei flussi negli aeroporti ed aerei, per fare una tratta intercontinentale transitando da altro hub; questo per significare che in tal caso il collegamento diretto diventerebbe comunque molto più veloce e meno snervante. ( A tutto svantaggio dei transiti offerti da Linate).
Intanto si riparte da zero con la coperta ancor più larga dello stato che si fa padrone indiscusso.
La concorrenza si trova in condizioni pesantemente negative al punto di dover chiedere aiuto allo stato e/o a finanziatori.
In questo contesto sarebbe utile trovare un'accordo per soddisfare le esigenze di trasporto di tutte le aree del paese.
Anche perché se il sostegno è dello stato cioè di tutti non vedo perché i contributi/tasse del nord debbano servire solo le ragioni di mobilità del centro sud.
Infine, ma qui è solo una riflessione tecnica, ammesso e concesso che venga trovato un vaccino efficace per Covid, e che nel frattempo vengano ripristinati dei collegamenti intercontinentali, quanto tempo debba servire tra controlli (sanitari e non), rispetto delle distanze ed organizzazione dei flussi negli aeroporti ed aerei, per fare una tratta intercontinentale transitando da altro hub; questo per significare che in tal caso il collegamento diretto diventerebbe comunque molto più veloce e meno snervante. ( A tutto svantaggio dei transiti offerti da Linate).
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
In verità questa situazione così incerta e intricata ha permesso di irritare ulteriormente un nervo scoperto di Milano a livello aeroportuale: senza investimenti esteri (FR e U2) non si vola da nessuna parte e se queste dovessero rivedere pesantemente gli investimenti si ritornerebbe presto ad un pre-1997. La questione non stupisce visto il penoso teatrino che ha caratterizzato il settore negli ultimi 20 anni. Considerando che avevo 12 anni quando si aprì MXP ormai mi sento di non nutrire molte speranze di rivedere una Malpensa a livelli Gen-20 per parecchi anni. La questione è tutta da rivedere a livello politico: o si privatizza SEA o non ne verremo più fuori.
- Tropicalista
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Ma cè qualche possibilità che sea venga privatizzata?
- malpensante
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Privatizzare SEA vuol dire venderla a F2i, che a mio parere ha dimostrato scarsa competenza e ancor meno lungimiranza nei suoi investimenti. Questi sono stati perlopiù mirati a soccorrere le finanze di Enti locali politicamente amici (vedi l'acquisto di TRS, quello di AHO) attingendo alle disponibilità pressoché infinite della Cassa Depositi e Prestiti.
Anche i dirigenti scelti, facendo eccezione per Brunini, non mi sembrano affatto brillanti e sempre riconducibili alle succitate amicizie politiche. Quel che è peggio l'impostazione esclusivamente finanziaria, senza alcuna preoccupazione per lo sviluppo degli aeroporti, qualcosa che mi ricorda l'infausta gestione di easyJet da parte di Carolyn McCall.
La disgrazia di SEA fu il sabotaggio della quotazione in Borsa operato appunto da F2i, con la vile collaborazione di Caprotti, che mi auguro bruci all'inferno per l'eternità.
Se SEA verrà privatizzata cedendola a F2i, qualcosa che potrebbe succedere presto se la crisi Covid-19 rendesse necessario un aumento di capitale e non ho dubbi che l'attuale inquilino di Palazzo Marino coglierebbe la palla al balzo, per gli aeroporti lombardi sarebbe passare dalla padella alla brace.
Anche i dirigenti scelti, facendo eccezione per Brunini, non mi sembrano affatto brillanti e sempre riconducibili alle succitate amicizie politiche. Quel che è peggio l'impostazione esclusivamente finanziaria, senza alcuna preoccupazione per lo sviluppo degli aeroporti, qualcosa che mi ricorda l'infausta gestione di easyJet da parte di Carolyn McCall.
La disgrazia di SEA fu il sabotaggio della quotazione in Borsa operato appunto da F2i, con la vile collaborazione di Caprotti, che mi auguro bruci all'inferno per l'eternità.
Se SEA verrà privatizzata cedendola a F2i, qualcosa che potrebbe succedere presto se la crisi Covid-19 rendesse necessario un aumento di capitale e non ho dubbi che l'attuale inquilino di Palazzo Marino coglierebbe la palla al balzo, per gli aeroporti lombardi sarebbe passare dalla padella alla brace.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
No hope. Solo detonare linate e la pistamalpensante ha scritto: ↑mar 28 apr 2020, 11:44:05 Privatizzare SEA vuol dire venderla a F2i, che a mio parere ha dimostrato scarsa competenza e ancor meno lungimiranza nei suoi investimenti. Questi sono stati perlopiù mirati a soccorrere le finanze di Enti locali politicamente amici (vedi l'acquisto di TRS, quello di AHO) attingendo alle disponibilità pressoché infinite della Cassa Depositi e Prestiti.
Anche i dirigenti scelti, facendo eccezione per Brunini, non mi sembrano affatto brillanti e sempre riconducibili alle succitate amicizie politiche. Quel che è peggio l'impostazione esclusivamente finanziaria, senza alcuna preoccupazione per lo sviluppo degli aeroporti, qualcosa che mi ricorda l'infausta gestione di easyJet da parte di Carolyn McCall.
La disgrazia di SEA fu il sabotaggio della quotazione in Borsa operato appunto da F2i, con la vile collaborazione di Caprotti, che mi auguro bruci all'inferno per l'eternità.
Se SEA verrà privatizzata cedendola a F2i, qualcosa che potrebbe succedere presto se la crisi Covid-19 rendesse necessario un aumento di capitale e non ho dubbi che l'attuale inquilino di Palazzo Marino coglierebbe la palla al balzo, per gli aeroporti lombardi sarebbe passare dalla padella alla brace.
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