SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

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SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda malpensante » gio 25 giu 2020, 22:10:10

Crisi Covid a Malpensa, Fidato (Sea): «Bruciati 20-25 milioni al mese di utile»

MALPENSA – «Quest’anno è un anno tremendo che sicuramente chiuderà con un Ebitda negativo. Da quando si è presentata la crisi abbiamo bruciato 20-25 milioni di euro al mese di utile». Lo ha detto Alessandro Fidato, Chief operation officer di Sea, parlando di un «danno economico pesantissimo» per la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa.

Tutelare il lavoro

Per Fidato si è trattata di una crisi «che non si era mai avuta nella storia dell’aviazione civile» e che ha prodotto effetti devastanti. «La situazione è molto critica. A un certo punto i ricavi di Sea si sono azzerati, ma i costi continuano ad esserci», ha detto Fidato nel corso di un’audizione in Commissione regionale Infrastrutture. «Tuttavia – ha aggiunto – per noi uno degli obiettivi principali sarà quello di tutelare il lavoro. Dobbiamo sperare che la ripresa sia la più rapida possibile, dipende tutto se ci sarà un’ondata di ritorno della pandemia».

Lo scenario worst

Fidato svela che Sea ha già realizzato uno scenario worst che prevede il ritorno della pandemia. «Ma ci auguriamo che non si avveri, perché sarebbe una botta tremenda». Secondo i calcoli degli analisti, Malpensa potrà ottimisticamente tornare a pieno regime non prima del 2022: «Ci auguriamo che nello scenario best si ritorni a una pseudo-normalità tra un anno».

Linate resta chiuso

«L’aeroporto di Linate rimane strategico per la Sea», ha detto Fidato, ma «purtroppo oggi i volumi di passeggeri sono talmente ridotti che ci chiediamo se ha senso riaprire un terminal per tenerlo vuoto». Ha ricordato che «fortunatamente» Milano ha due aeroporti. «Considerati i volumi e in considerazione dei lavori in corso a Linate, la cui capacità è notevolmente ridotta dalle attuali regole per il distanziamento la Sea ha deciso di concentrare le sue operazioni a Malpensa».Questo perché lo scalo varesino ha a disposizione due piste lunghe quasi il doppio di quella di Linate, da cui si possono operare non solo voli domestici e intra-Ue ma anche verso destinazioni extra-Ue, cosa che non potrebbe essere fatta da Linate.


https://www.malpensa24.it/crisi-covid-m ... -di-utile/

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 26 giu 2020, 06:29:14

sono una botta pazzesca, Sea ha spalle grosse, non oso immaginare Handling, catering e aziende simili come siano in crisi.

Qualcosa non mi torna: 20/25 milioni al mese di utile Sea non li ha mai fatti, saranno forse di ricavi?
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SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda malpensante » ven 26 giu 2020, 07:25:32

Sarà che da 10 milioni di utili al mese togli 20-25 milioni e arrivi a 10-15 milioni di perdite. È sostanzialmente quello che ha risposto Brunini alla domanda che gli avevo fatto per iscritto all’assemblea.

Fidato, da bravo ingegnere, ragiona in modo algebrico.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 26 giu 2020, 18:03:28

quindi sono i mancati ricavi [emoji4]
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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda I-GABE » ven 26 giu 2020, 19:08:28

Se assumi che i costi siano rimasti assolutamente identici si'.
In ogni caso e' un modo alquanto particolare di dire che la bottom line e' passata da +10 a -15.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda malpensante » lun 27 lug 2020, 19:57:56

Repubblica parla di 25-30 milioni al mese di perdite per SEA (articolo a pagamento)

https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... P4-S3.4-T1

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda HyperFlyer » mar 28 lug 2020, 09:24:15

chissa' quanto incide (e incidera') la mazzata di essere stati obbligati ad aprire un intero aeroporto per 4 voli in croce solo per far contento il Vettore Romano..il signor Sindaco non ha detto una parola per almeno abbozzare una difesa anche di circostanza di SEA da questo sopruso bello e buono, ma se accorgera' al momento di andare , come tutti gli anni, al bancomat-SEA...quest'anno ci sara' il cartello "fuori servizio".
O forse no: il bancomat funzionera', ma quest'anno i soldi bisognera' metterceli, niente prelievi.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 28 lug 2020, 09:28:23

malpensante ha scritto: lun 27 lug 2020, 19:57:56 Repubblica parla di 25-30 milioni al mese di perdite per SEA (articolo a pagamento)

https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... P4-S3.4-T1
Eccolo. La nota preoccupante è la chiosa dell'articolo, che ho evidenziato in grassetto. Sembrerebbe che SEA non conosca mezze misure: o Linate completamente chiuso o completamente aperto. Che il limite dei voli giornalieri sia stato tarato dal Governo sui voli che Alitalia pensa di riuscire a operare senza perderci invece che sul flusso di passeggeri gestibili con le misure anti-Covid?
Sulla ripartenza di Linate e Malpensa le incognite del virus e di Alitalia

Le casse del Comune, abituate per anni ai dividendi d’oro della Sea, possono attendere. Milano e la Lombardia sono uscite dal lockdown. Ma il traffico aereo a Linate e Malpensa stenta (e molto) a decollare. Nell’ultima settimana nei due scali sono transitati 186 mila passeggeri, il 76,8% in meno dello stesso periodo dello scorso anno. Agosto dovrebbe chiudersi con un meno 60%. Ma l’orizzonte per l’autunno resta ancora difficile e la società di gestione dei due aeroporti continua a perdere tra i 25 e i 30 milioni al mese.
La riapertura (forzata da Alitalia e dal governo) di Linate non ha cambiato molto la situazione: fino a giovedì scorso il Forlanini è stato più o meno uno scalo fantasma dove transitavano tra i 500 e i 900 viaggiatori al giorno. Da venerdì, con il ritorno al city airport dei 20 voli in continuità territoriale con la Sardegna i numeri sono tornati a crescere e da sabato prossimo — quando Alitalia riporterà qui tutta la flotta — almeno a Linate si tornerà a una quasi normalità, con 150 decolli e atterraggi al giorno contro i 230 dell’era pre- Covid. Un test non banale anche per la tenuta dello scalo alla luce dei cantieri aperti e delle norme sul distanziamento. Malpensa invece — svuotata di questi servizi e malgrado la riapertura del satellite centrale — continuerà a difendere le posizioni con i low- cost, un po’ di collegamenti a breve- medio raggio e pochissimi intercontinentali.
La Sea, in questa emergenza-Covid, ha dovuto fino a oggi arrangiarsi da sola senza particolari aiuti esterni. Il governo, unica concessione, ha allungato a tutti gli aeroporti italiani la concessione di due anni. Ma tutte le spese per i materiali e le procedure di distanziamento ( dai termo- scanner alle postazioni per i controlli biometrici ed elettronici) sono stati a carico del gestore. Tutti i contratti a fornitori esterni sono stati tagliati, dei 2.800 dipendenti buona parte (il 50% degli amministrativi e il 25% dei turnisti) sono in cassa integrazione. Ma queste toppe bastano appena a limitare i pesantissimi danni economici del crollo del traffico. E a seguire con un filo d’ansia i trend giornalieri di traffico sui due scali è anche il Comune di Milano, che dopo aver incassato faraonici dividendi negli scorsi anni da Linate e Malpensa — oltre 50 milioni solo nel 2018 — dovrà abituarsi ora a un lungo periodo di carestia perché i pochi soldi che entrano in cassa dovranno essere tutti utilizzati per far funzionare il servizio. All’inizio del lockdown e con il traffico fermo (a metà marzo gli aeroporti milanesi hanno visto transitare in una settimana 7 mila passeggeri, il 98,8% in meno del 2019) la Sea aveva calcolato di avere in cassa i soldi per sopravvivere sulle sue gambe per circa un anno. Ora, con la lieve ripresa del traffico, le prospettive sembrano più rosee. E il finanziamento da 75 milioni appena ricevuto dalla Cassa depositi e prestiti aiuta a esorcizzare quasi del tutto lo spettro di una crisi di liquidità.
Le possibilità di una ripartenza più decisa sono legate invece alla sconfitta definitiva della pandemia, visto che il trasporto aereo è uno dei settori che faticano di più a riemergere dallo tsunami del coronavirus. I tempi, al netto dell’arrivo del vaccino, non sembrano comunque brevissimi. Tanto che la Sea sta provando a correre ai ripari con un primo test interno con gli esami salivari e lacrimali sperimentali sviluppati dall’Università dell’Insubria per verificare in tempi brevi (pochi minuti) l’eventuale positività. Un processo che se confermerà la sua efficacia potrebbe essere allargato anche ai passeggeri. Una volta ridecollato il traffico, resterà da risolvere l’eterno problema di Alitalia che gestisce in sostanziale monopolio l’aeroporto di Linate, posizione che la nuova proprietà vorrebbe provare a consolidare. Un problema serio, visto che proprio l’ingombrante presenza della compagnia di bandiera appena rinazionalizzata ha frenato di molto negli ultimi anni lo sviluppo del traffico al city airport milanese. Il tema è già stato affrontato con il management della compagnia. Ma la palla è anche nel campo del governo cui la Sea ha chiesto chiarezza per evitare che la crescita di Linate — dove sono appena stati investiti 100 milioni — venga sacrificata solo per salvare Alitalia.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 28 lug 2020, 14:03:11

dal 1 Agosto con il trasloco di tutti i voli Alitalia a Linate quest'ultimo a livello di movimenti non sarà tanto vuoto. Saranno circa 100 voli giornalieri tra arrivi e partenze
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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda mattaus313 » mar 28 lug 2020, 20:10:28

Quanto sogno che un giorno Sala si svegli e SEA ciao SEA ciao SEA ciao ciao ciao. Non dico del tutto ma portare la quota ad un 10% quasi simbolico.
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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 28 lug 2020, 20:49:07

mattaus313 ha scritto: mar 28 lug 2020, 20:10:28 Quanto sogno che un giorno Sala si svegli e SEA ciao SEA ciao SEA ciao ciao ciao. Non dico del tutto ma portare la quota ad un 10% quasi simbolico.
Mi piace l'ingenuità, perché rende simpatici. Vorrei però sapere cosa può fare il sindaco di Milano, di qualsiasi parte sia, riguardo SEA. Anche un privato non può fare molto. AdR, privata, non ha potuto nulla finché chi conta non ha deciso di lasciarla fare. E anche se SEA fosse interamente privata non ci si può illudere che l'azionista privato rinunci a ricchi dividendi per accontentare i sogni di alcuni appassionati.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda Mauz » mar 28 lug 2020, 23:18:59

Di sicuro però cambiare azionista di riferimento sarebbe come tirare un sasso nello stagno.

Alla peggio ne capita uno con un visione di breve termine e rinaniamo come ora. Alla meglio ne arriva uno con visione sul lungo termine che spinge verso soluzioni più intelligenti (Linate kaputt).

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 28 lug 2020, 23:40:01

Linate è un bene demaniale soggetto a concessione governativa e SEA soltanto un gestore che, come abbiamo visto, non può decidere autonomamente se, come, quando e quanto chiudere o aprire l'aeroporto. La proprietà di SEA, pubblica o privata che sia, non influisce in alcun modo in questi processi decisionali.
È già tanto che LIN e MXP siano sotto lo stesso cappello perché ci sono personaggi che auspicavano che i due aeroporti fossero dati in gestione a soggetti diversi e messi in completa concorrenza, coi risultati che ci possiamo bene immaginare.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda mattaus313 » mar 28 lug 2020, 23:47:25

KittyHawk ha scritto: mar 28 lug 2020, 20:49:07
mattaus313 ha scritto: mar 28 lug 2020, 20:10:28 Quanto sogno che un giorno Sala si svegli e SEA ciao SEA ciao SEA ciao ciao ciao. Non dico del tutto ma portare la quota ad un 10% quasi simbolico.
Mi piace l'ingenuità, perché rende simpatici. Vorrei però sapere cosa può fare il sindaco di Milano, di qualsiasi parte sia, riguardo SEA. Anche un privato non può fare molto. AdR, privata, non ha potuto nulla finché chi conta non ha deciso di lasciarla fare. E anche se SEA fosse interamente privata non ci si può illudere che l'azionista privato rinunci a ricchi dividendi per accontentare i sogni di alcuni appassionati.
Sarò ingenuo, ma non comprendo bene se il tuo commento sia pieno di rassegnazione dato l'evidente paradosso nell'equilibrio pubblico-privato (ancor più accentuato in questi tempi), se sia dettato da una visione stalinista del mondo o se davvero non hai la minima idea del perché per il privato sarebbe "normale" fare ben più investimenti per fare ben più soldi.

EDIT:
pubblica o privata che sia, non influisce in alcun modo in questi processi decisionali.
mi hai già risposto.

Lieto almeno di averti "simpatizzato" la giornata :D
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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda belumosi » mer 29 lug 2020, 00:00:34

Il gestore aeroportuale è un'azienda alla quale lo stato concede l'utilizzo di un bene di sua proprietà in base a precise condizioni accettate dalle parti. Una delle quali, è ovviamente tenere aperti gli scali.
Ed è lo stato (e non il gestore) a decidere eventuali limitazioni.
Adesso tutti gli scali italiani sono aperti e tutti stanno perdendo soldi. Nessuno si sogna di tenerli chiusi perchè c'è poco traffico o perchè c'è uno scalo vicino più grande.
Solo LIN è limitato nei movimenti rispetto al periodo pre-Covid.
Da notare che a Roma nessuno si è lamentato quando oltre a FCO, hanno riaperto CIA.
Sono infrastrutture di servizio di proprietà della comunità e non degli attuali gestori che hanno l'obbligo di renderli fruibili al meglio ai clienti. E non solo in tempi di vacche grasse.

La limitazione (o ancor meglio chiusura) di LIN che tanti qui invocano a fini strategici, non può certo essere nascosta dietro la foglia di fico del coronavirus.
Anche prima MXP era più che sufficiente per gestire i pax di LIN, come dimostrato la scorsa estate. Quindi niente di nuovo.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 lug 2020, 05:11:49

mattaus313 ha scritto: mar 28 lug 2020, 23:47:25 ...non comprendo bene se il tuo commento sia pieno di rassegnazione dato l'evidente paradosso nell'equilibrio pubblico-privato (ancor più accentuato in questi tempi), se sia dettato da una visione stalinista del mondo o se davvero non hai la minima idea del perché per il privato sarebbe "normale" fare ben più investimenti per fare ben più soldi.
Il privato nel settore privato ha mano libera e può autonomamente investire per aumentare ricavi o profitti. Il privato concessionario pubblico non ha questa convenienza perché una considerevole parte degli introiti è determinata da tariffe decise non da lui ma da chi ha rilasciato la concessione, cioè dallo Stato. Quindi investire autonomamente, in molti casi, potrebbe voler dire spendere senza poter aumentare i ricavi. Gli investimenti devono essere concordati con lo Stato per poterli recuperare attraverso un aumento delle tariffe, che comunque non sono a discrezione del concessionario.

Allora non c'è possibilità di investire? Non proprio, l'investimento lo si può fare, ma conviene solo quando porta a una riduzione dei costi, che a parità delle altri condizioni si traduce in un aumento dei profitti.
Ad esempio, di questi tempi, vale la pena investire in apparecchiature per lo screening automatico della temperatura delle persone piuttosto che dover pagare diversi addetti per fare il controllo manuale. E questo lo può fare sia il privato che il pubblico. Ma non è il tipo di investimento che tanti vorrebbero vedere.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 lug 2020, 08:54:38

@belumosi

A Roma nessuno si lamenta di CIA, a parte chi ci abita di fronte, semplicemente perché non danneggia FCO.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 29 lug 2020, 09:37:04

Wow, mi stai raccontando di una concessione che ancora non esiste e forse mai esisterà, che quindi nessuno quindi ha mai letto e forse mai leggerà. Quando peraltro i presupposti parlano peraltro chiaramente di grossi affari nelle concessioni da parte del privato (e spesso, anche un sostanziale miglioramento della qualità del servizio per l'utente, vedasi esempio dei bagni).

Poi c'è questa stupida convinzione che un aumento di utile debba passare per forza attraverso una riduzione dei costi. I costi vanno ridotti in proporzione al fatturato, se vengono ridotti e basta non sta scritto da nessuna parte che il fatturato aumenti. Anzi. (Parentesi macroeconomia: questa convinzione diffusa su tutta la penisola è così vera che la produttività è piatta da 20 e passa anni, dato spiegato).

Il privato nei margini della legge e della concessione ovviamente avrebbe molta più capacità di investire e di ottimizzare i così sotto ogni aspetto e sono abbastanza convinto che una concessione ben fatta permetterebbe a chi investe (ricordo a scanso di equivoci che investimenti di questo genere sono soprattutto con un'ottica di lungo periodo e questa pandemia riguarda il breve-medio) di farci discreti affari, agli utenti di sentire un po' meno le vicissitudini politiche della gestione e al comune, rimanendo dentro con una quota inferiore ma non di controllo, di ricevere (in futuro) buoni dividendi con un orientamento esclusivamente al profitto senza dover più pensare ai bisogni delle due parti, Linate e Malpensa. O almeno, in misura sensibilmente minore e forse dettata principalmente da Roma.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda jetblue » mer 29 lug 2020, 10:39:58

Cerco di rendere chiaro il meccanismo di funzionamento.

LIN può essere chiuso SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per volontà politica. Non ci sono altre vie.

SEA può rinunciare alla concessione di LIN e concentrarsi su MXP. In tal caso la concessione di LIN andrebbe a gara.

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SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 lug 2020, 11:03:10

Non solo... se SEA rinunciasse a Linate diminuirebbero i suoi investimenti che vanno remunerati e le tariffe, anche di Malpensa, dovrebbero scendere.

Linate serve a mantenere l’attività di Alitalia a Milano e Alitalia è l’unico interesse della politica italiana in aviazione.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda Tropicalista » mer 29 lug 2020, 11:52:48

Credo che l'unica via per avere un'idea chiara, sia rispondere tramite normativa.
Gli aeroporti sono demaniali.
Le società concessionarie, ci sono contratti, dove tutto è stabilito.
Ora non so se sono online o no, ma tutto sta scritto, nero su bianco, in questi contratti tutto sta scritto seguendo linee guida ben precise.

Attualmente non ne so molto, perchè sinceramente non mi interessa, e si parla di soldi che non sono miei (direttamente).
(anche perchè so che se mi metterei a interessarmi sarei pervaso da mal di pancia cosmici e mi sanguinerebbero molte parti del corpo).

"Ognuno si fa del male come meglio crede" diceva un saggio... ecco, questo non è il mio male :D

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 29 lug 2020, 18:38:21

jetblue ha scritto:Cerco di rendere chiaro il meccanismo di funzionamento.

LIN può essere chiuso SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per volontà politica. Non ci sono altre vie.

SEA può rinunciare alla concessione di LIN e concentrarsi su MXP. In tal caso la concessione di LIN andrebbe a gara.
più chiaro di così
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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 29 lug 2020, 19:01:51

jetblue ha scritto: mer 29 lug 2020, 10:39:58 SEA può rinunciare alla concessione di LIN e concentrarsi su MXP. In tal caso la concessione di LIN andrebbe a gara.
Per la somma felicità del mitico prof. Ponti.

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda belumosi » gio 30 lug 2020, 13:17:34

jetblue ha scritto: Cerco di rendere chiaro il meccanismo di funzionamento.

LIN può essere chiuso SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per volontà politica. Non ci sono altre vie.

SEA può rinunciare alla concessione di LIN e concentrarsi su MXP. In tal caso la concessione di LIN andrebbe a gara.
Amen.
Tropicalista ha scritto: mer 29 lug 2020, 11:52:48 Credo che l'unica via per avere un'idea chiara, sia rispondere tramite normativa.
Gli aeroporti sono demaniali.
Le società concessionarie, ci sono contratti, dove tutto è stabilito.
Ora non so se sono online o no, ma tutto sta scritto, nero su bianco, in questi contratti tutto sta scritto seguendo linee guida ben precise.
Avevo postato la convenzione tra ENAC e SEA nemmeno 3 mesi fa, proprio per chiarire una volta per tutti che SEA non è il governo della libera repubblica di Malpensa, ma solo un'azienda che ha ricevuto in concessone un bene demaniale, per un periodo limitato di tempo, in cambio dell'impegno ad investirci un sacco di soldi e alle condizioni imposte dallo stato. Se SEA non dovesse gradire tutto questo, potrebbe tranquillamente fare un passo indietro. Non credo mancherebbero volontari per sostituirla.
Detto questo, SEA ha fatto bene a cercare di tenere chiuso LIN più a lungo possibile, semplicemente perchè aveva un interesse economico a mantenere quella condizione.
Allo stesso modo AZ (e non solo), aveva ogni diritto di cercare di ottenere la riapertura di LIN per poter operare con yield più alti. La filosofia è identica e mira esclusivamente al profitto aziendale (anche se in questo caso si può parlare solo di minore perdita).

https://www.enac.gov.it/sites/default/f ... 202001.pdf

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Re: SEA, bruciati 20-25 milioni al mese di utile

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 30 lug 2020, 13:31:56

In Italia ci sono tanti aeroporti che hanno sempre e solo favorito le compagnie straniere e le low cost, e fatto soccombere le compagnie italiane (soprattutto Alitalia).
Da un punto di vista della concorrenza, è una situazione positiva e su questo non ci piove. Ma da un punto di vista industriale e strategico, se si facesse un po' di riorganizzazione, non sarebbe comunque un male.


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