Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

le news dei vettori con Coa italiano
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
Mattia
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Mattia » mer 13 gen 2021, 09:52:23

belumosi ha scritto: mer 13 gen 2021, 08:35:42
romaneeconti ha scritto: mer 13 gen 2021, 00:41:26 a mio parere questa lettera della UE fa parte del teatrino dell'ipocrisia come si compete ai politicanti...far finta di "controllare" e poi chiudere occhi, bocca e quant'altro ...e' sempre stato cosi' e non sara' diverso questa volta.

Nonostante tutto, spero che sia così. La UE ha approvato gli aiuti praticamente per tutti e se davvero gli altri paesi si sentissero in diritto di prenderci a pesci in faccia fino a negarci le briciole del mercato cui potrebbe ambire la mini-AZ, avremmo un problema molto più serio dei 3 MLD sprecati.
I soldi immessi in Alitalia sono soldi buttati da sempre, diversamente che nelle altre compagnie aeree. Il piano AZ è identico ai precedenti e avrà lo stesso risultato dei precedenti. Quindi il paragone non sussiste

grandemilano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » mer 13 gen 2021, 10:05:23

belumosi ha scritto: mer 13 gen 2021, 08:35:42
romaneeconti ha scritto: mer 13 gen 2021, 00:41:26 a mio parere questa lettera della UE fa parte del teatrino dell'ipocrisia come si compete ai politicanti...far finta di "controllare" e poi chiudere occhi, bocca e quant'altro ...e' sempre stato cosi' e non sara' diverso questa volta.
Nonostante tutto, spero che sia così. La UE ha approvato gli aiuti praticamente per tutti e se davvero gli altri paesi si sentissero in diritto di prenderci a pesci in faccia fino a negarci le briciole del mercato cui potrebbe ambire la mini-AZ, avremmo un problema molto più serio dei 3 MLD sprecati.
Sarebbe quello che ci meritiamo.
Prima di lamentarci dell'UE, comincia a lamentarti di chi in AZ negli ultimi 10 anni ha deliberatamente riproposto lo stesso business plan destinato (ovviamente) a fallire 3 volte in 10 anni.
Poi possiamo parlare di UE, di pesci in faccia e quant'altro. Ma solo dopo aver fatto un esame in noi stessi.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda romaneeconti » mer 13 gen 2021, 10:44:05

belumosi ha scritto: mer 13 gen 2021, 08:35:42
romaneeconti ha scritto: mer 13 gen 2021, 00:41:26 a mio parere questa lettera della UE fa parte del teatrino dell'ipocrisia come si compete ai politicanti...far finta di "controllare" e poi chiudere occhi, bocca e quant'altro ...e' sempre stato cosi' e non sara' diverso questa volta.
Nonostante tutto, spero che sia così. La UE ha approvato gli aiuti praticamente per tutti e se davvero gli altri paesi si sentissero in diritto di prenderci a pesci in faccia fino a negarci le briciole del mercato cui potrebbe ambire la mini-AZ, avremmo un problema molto più serio dei 3 MLD sprecati.
Belumosi, davvero da applausi il tuo buonismo pro Alitalia...ho sempre sostenuto che il verbo "ciulare" ha sempre nella sua etimologia,una profonda dignita'... ;-)

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mattaus313
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 13 gen 2021, 14:49:32

Senz'altro sarebbe bello poter leggere questi 100 punti per capire meglio, anziché vederli riportati dalla stampa a grandi linee.

Comunque credo che sia principalmente una formalità, del resto sul sito della commissione sono pubblicati - quasi - tutti gli approfondimenti sugli aiuti di stato e ieri dando una rapida occhiata mi è sembrato che l'Italia non fosse nemmeno il paese con più approfondimenti.

Da quel poco che ho letto sulle varie notizie pubblicate però sembrerebbe appunto principalmente una formalità oltre che un invito a fare un piano più approfondito dal punto di vista quantitativo, che denoti un vero cambio di passo (soprattutto sul perimetro aziendale e sul posizionamento internazionale) e che preveda inoltre l'ingresso del privato una volta riportata in salute l'azienda (sempre che... vabbè)



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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » mer 13 gen 2021, 17:10:58

alitalia per il trasporto aereo italiano e' come un drogato per una famiglia, ne consuma tutte le risorse fino alla morte, a meno che qualcuno intervenga e dica stop, per il bene del drogato e per il bene della famiglia. Se si fosse detto stop almeno 6 o 7 anni fa, al tempo della chiusura di CAI, forse si poteva salvare alitalia ed anche il trasporto aereo italiano. Si sarebbe potuto ad esempio dare un senso al tentativo di rilancio di air italy by QR, che pero' e' morta a causa dell'assenza totale di attenzioni da parte di chi poteva dargliene. Adesso dire stop non credo che salverebbe alitalia se non un suo simulacro, ma darebbe almeno qualche possibilita' ad azioni di recupero da parte del trasporto aereo italiano. Qualche tenero germoglio di trasporto aereo italiano ancora riesce a spuntare, vedi neos che e' piu' di un tenero germoglio, e'gia' una piantina con qualche velleita' di crescita, vedi anche le piccole compagnie che stanno qui e la' nascendo o anche solo sopravvivendo in epoca covid, da tayaranjet, ad ego, ad italian airways, alla ex blue panorama. Cosa vogliamo fare, vogliamo continuare a trattarle come se fossero delle erbacce che tolgono nutrimento alla pianta alitalia, o vogliamo finalmente capire che continuare a foraggiare il drogato danneggerebbe ulteriormente la famiglia e condannerebbe il drogato ad una fine ancora piu' spaventosa?
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 13 gen 2021, 18:09:19

Però ci sono 3 scenari:

- Farla finita, che vorrebbe dire porre fine alle sofferenza del drogato e della famiglia con un bel colpo in testa
- Continuare così, che vorrebbe dire tentare percorsi di disintossicazione dalla dubbia, dubbissima efficacia per lo più per mancanza di volontà da parte del paziente di scontrarsi con la realtà
- Farsi curare seriamente, che per quanto il percorso sia difficile e tortuoso, per me è quello che invita ad intraprendere l'Europa, forse per l'ultima volta.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » mer 13 gen 2021, 18:32:42

Il paziente non vuole essere curato, quindi qualsiasi terapia sarà fallimentare e prolungherà l'agonia :hand:
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » mer 13 gen 2021, 19:14:01

matthaus (walter?) ti vedo bene per entrare in politica, sempre che tu non ci sia gia' dentro. Stai usando esattamente il loro linguaggio. Ma la cosa che ti accomuna di piu' ai politici e' il fatto che sei lontano dal capire che le cure serie della politica sono esattamente la droga di cui la povera alitalia sta soccombendo, trascinando con se' il resto del trasporto aereo italiano (la famiglia, nella metafora). Stai in sostanza proponendo di aumentare le dosi come cura per il drogato. Ok, andiamo avanti cosi' che andiamo benissimo. Prepariamo pura una maxidose da 3 mld€ e vediamo quando sara' finito l'effetto (tra qualche anno), che cosa sara' rimasto del drogato e della sua famiglia. Ma secondo te, la droga che uccide alitalia quale sarebbe, se non queste continue iniezioni di soldi per continuare a fare le stesse cose, con gli stessi piani industriali, con le stesse rotte, con le stesse basi (FCO + LIN)? Va bene avere la capoccia dura, ma insomma, c'e' un limite a tutto....
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 13 gen 2021, 19:43:05

Bene ma non benissimo, il commissario chiede altri soldi per pagare gli stipendi nei prossimi mesi


https://www.ilsole24ore.com/art/alitali ... i-ADP1vGDB
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda milmxp » mer 13 gen 2021, 20:51:22

I-Alex ha scritto: mer 13 gen 2021, 19:43:05 Bene ma non benissimo, il commissario chiede altri soldi per pagare gli stipendi nei prossimi mesi


https://www.ilsole24ore.com/art/alitali ... i-ADP1vGDB
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 13 gen 2021, 20:59:49

Spanna, carissimo, lusingato ma no. Anzi, penso di essere abbastanza l'antipolitica e se ampliassimo i discorsi al di fuori di Alitalia probabilmente penseresti che io sia la quintessenza della Troika. E avresti ragione. Non sarei affatto amato se non per certi versi che hanno però la A maiuscola e fanno incazzare.

Tornando ad Alitalia, a me sembra di aver interpretato e basta la volontà di Bruxelles appoggiando il tuo - peraltro corretto e calzante - esempio del drogato che ha bisogno di essere aiutato.

Detto questo ti posso garantire, e non ho bisogno di giustificazioni, che a me di Alitalia frega meno di zero, non sono iscritto al MilleMiglia, non ho ne parenti ne amici stipendiati da quella persona giuridica ne tanto meno lo sono io. In tutta la mia vita ci ho volato solo una volta e nemmeno avevo prenotato con loro. Ogni mio ragionamento è fine a se stesso senza alcuna ragione di cuore, ne in curva nord ne in curva sud.

Alitalia è inefficiente per n+1 motivi dove n ha già superato infinito da un bel pezzo e le ragioni di questa inefficienza, che ha causato sprechi miliardari per le casse pubbliche sono molteplici, ma direi che si possono riassumere in tre macro aree:
- sindacalizzazione estrema(mente patetica)
- management pagato per rispondere (e quindi agire nel nome di) ad un azionista che o è lo Stato o dallo stato intende trarne profitto in altre partite
- contesto esogeno particolarmente sfavorevole sotto quasi tutti i punti di vista: aeroporti concepiti male e sviluppati peggio, nessuna integrazione intermodale vera, posizione geografica sfavorevole per una discreta parte di quelle che oggi sono le rotte più remunerative.

Questa è la situazione. Opinione personale mia è che siamo all'ultimo giro ma volendo Alitalia potrebbe ancora farcela, ma c'è da implementare tutta una serie di cose che al solo pensiero di doverle spiegare a NIMBY e persone che ragionano ancora come fossimo nell'83 con De Sica e Jerry Calà a Cortina già rabbrividisco. Quindi chiudere sarebbe la soluzione più semplice, anche se in virtù di questo, non necessariamente la più corretta.
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belumosi
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » gio 14 gen 2021, 10:55:54

belumosi ha scritto: mer 13 gen 2021, 08:35:42
romaneeconti ha scritto: mer 13 gen 2021, 00:41:26 a mio parere questa lettera della UE fa parte del teatrino dell'ipocrisia come si compete ai politicanti...far finta di "controllare" e poi chiudere occhi, bocca e quant'altro ...e' sempre stato cosi' e non sara' diverso questa volta.
Nonostante tutto, spero che sia così. La UE ha approvato gli aiuti praticamente per tutti e se davvero gli altri paesi si sentissero in diritto di prenderci a pesci in faccia fino a negarci le briciole del mercato cui potrebbe ambire la mini-AZ, avremmo un problema molto più serio dei 3 MLD sprecati.
Mi spiego meglio. Secondo me i vari tecnicismi sono sono solo fumo per mascherare scelte squisitamente politiche.
Non dimentichiamo che chi ha inviato la lettera, fino a ieri non ha trovato un attimo libero in due anni per esaminare gli aiuti concessi dallo stato italiano, per non dover sentenziare che erano aiuti di stato. E anche andando indietro nel tempo, la tolleranza per un'AZ di dimensioni modeste è sempre stata praticamente totale.
Innanzitutto bisognerebbe capire il reale significato della lettera. E' un documento che vale carte straccia in quanto anche stavolta la politica coprirà tutto? Oppure è un reale ultimatum che sostanzialmente condanna AZ?
Qualora fosse vero quest'ultimo caso, a preoccuparmi non sarebbe tanto il rischio che AZ scompaia (come alcune menti semplici vorrebbero attribuirmi...), quanto constatare un ulteriore ribasso del nanismo italiano nelle relazioni internazionali.
Bruxelles non è la culla del diritto. E' un covo di vipere tendenzialmente spostate in Belgio affinchè non rompessero le balle nella politica interna dei vari paesi.
E oggi più che mai, è una guerra tutti contro tutti. Siccome al resto d'Europa in realtà non frega nulla se noi siamo così c*****i da gettare nel cesso altri 3 MLD€ in AZ, se davvero si dovessero porre condizioni insostenibili per mantenere qualcosa di simile allo status quo, significherebbe che altri paesi (segnatamente Francia e Germania), hanno deciso che anche il misero 4.5% del mercato nordatlantico detenuto da AZ (lo lessi su Flightglobal), deve diventare cosa di AF e LH. E visto il peso di AZ per la politica italiana (bipartisan), sarebbe molto inquietante. Perchè ci aspettano decisioni cruciali per il nostro futuro da prendere in Europa, a partire dall'allocazione delle risorse del Recovery Found e se sarà approvato, del MES. Pagine fondamentali in gran parte ancora da scrivere.
E' per questo che vedrei l'affossamento di AZ come un problema: sarebbe una certificazione dell'aumentata debolezza del Belpaese in Europa nel momento in cui servirebbe la massima determinazione supportata da persone competenti e capaci.
Infatti stiamo aprendo una crisi di governo nel momento ideale...

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » gio 14 gen 2021, 12:41:05

mamma mamma la UE mi sta facendo la bua. :(
Non so perche' ma leggendo belumosi io ci vedo solo questo. :D
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 14 gen 2021, 13:16:15

spanna ha scritto: gio 14 gen 2021, 12:41:05 mamma mamma la UE mi sta facendo la bua. :(
Non so perche' ma leggendo belumosi io ci vedo solo questo. :D
La UE è quella che per ben 20 anni ha permesso agli italiani di avere una propria compagnia di bandiera. Nonostante tutti i miliardi buttati in questi anni.
Fina ad oggi, l'UE è stata fin troppo buona con noi. Ora sarebbe giusto che anche noi ci assumiamo le nostre responsabilità. Se sappiamo rilanciare AZ ben venga, altrimenti non non siamo i più belli d'Europa per avere un trattamento di favore

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Messaggio da leggereda malpensante » sab 16 gen 2021, 23:53:37

Alitalia, la newco punta sul marchio e il programma MilleMiglia

di Leonard Berberi 16 gen 2021

Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare Alitalia, punta al marchio dell’aviolinea tricolore, al suo programma fedeltà MilleMiglia e vorrebbe «ereditare» tutti gli slot (preziosi) all’aeroporto di Milano Linate. Per questo quando gli asset — gli unici con un certo valore — verranno messi in vendita la start up vuole partecipare alla gara e non essere esclusa come condizione necessaria per dimostrare la discontinuità e avere così l’ok europeo all’avvio delle attività. Nell’incontro di due ore che i vertici di ITA — il presidente Francesco Caio e l’amministratore delegato Fabio Lazzerini — hanno avuto venerdì pomeriggio con i rappresentanti ministeriali e i tecnici dell’Antitrust Ue questo è stato uno degli argomenti principali, raccontano al Corriere fonti istituzionali. Il decollo di ITA dipende anche dall’ok di Bruxelles.

La lettera
È stato un primo faccia a faccia, virtuale, definito positivo e a cui seguiranno altri a stretto giro e che è servito anche a discutere della lettera che la Direzione generale della Concorrenza Ue ha inviato l’8 gennaio al nostro Paese proprio sul dossier Alitalia-ITA. Nelle nove pagine ci sono 123 domande e richieste di chiarimento indirizzate non soltanto alla newco, ma anche al governo italiano e all’amministrazione straordinaria. Un elenco che dalla Commissione europea definiscono come «normale interlocuzione». Le risposte di Italia Trasporto Aereo sono attese entro la prossima settimana, fanno sapere le fonti, ma il dossier per essere sbloccato ha bisogno anche delle repliche del nostro esecutivo e di Giuseppe Leogrande, commissario di Alitalia in amministrazione straordinaria.

Gli asset
Nell’incontro di venerdì Caio e Lazzerini hanno illustrato quelli che secondo loro sono gli elementi di discontinuità con la vecchia aviolinea. Ma allo stesso tempo — aggiunge un’altra fonte governativa — i vertici della nuova società (che parte con una dotazione finanziaria di tre miliardi di euro) hanno ribadito ai tecnici dell’Antitrust Ue l’interesse per il marchio Alitalia (e tutto quello che è collegato, come il codice di volo AZ e gli slot connessi, a partire da quelli di Milano Linate) e il programma fedeltà MilleMiglia (che ha un «tesoretto» di circa 5 milioni di viaggiatori iscritti). Resta da capire come questi asset potrebbero passare da Alitalia a ITA. Il capo dell’unità che si occupa del dossier per conto della Direzione generale della Concorrenza ha spiegato che servirà una procedura trasparente, aperta e non discriminatoria. Procedura alla quale, appunto, ITA vuole partecipare, ma che deve essere ancora decisa dal commissario Leogrande mentre su Alitalia «pende» la gara della scorsa primavera poi sospesa e che sarà annullata.

L’handling e la manutenzione
Caio e Lazzerini, continuano le fonti, hanno anche precisato all’Antitrust Ue che chiedere alla newco di partire soltanto con il ramo aviation, ma senza la manutenzione e l’handling — come messo nero su bianco nella lettera dell’8 gennaio — vorrebbe dire non rispettare quanto stabilito nel suo decreto di costituzione che prevede anche questi due blocchi nella struttura societaria. Non a caso una delle prime decisioni del Consiglio di amministrazione di ITA è stata quella di dare vita a due società gestite dall’holding: handling e manutenzione. Nella discussione sul piano industriale la rappresentanza italiana ha sostenuto che non esiste un doppio hub (cioè Roma Fiumicino e Milano Linate), ma uno solo: quello nella Capitale.

I nodi
A proposito di Linate, aeroporto ritenuto «congestionato» perché senza uno slot libero, il duo di ITA ha risposto ai tecnici comunitari che ha bisogno di tutti i diritti di decollo e atterraggio per supportare il proprio business plan, mentre l’Antitrust Ue si aspetta che alcuni vengano liberati per essere assegnati ad altri vettori. Così come la newco ha bisogno di un partner europeo: continuano in questo senso i due tavoli paralleli, uno con il gruppo Lufthansa e l’altro con Air France-Klm/Delta Air Lines/Virgin Atlantic. Nella lettera inviata l’8 gennaio si menziona anche il destino del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Un argomento che secondo il team italiano offre pochi margini di discussione: Alitalia resta il principale serbatoio di competenze.


https://www.corriere.it/economia/aziend ... c032.shtml
Ultima modifica di malpensante il dom 17 gen 2021, 09:56:22, modificato 1 volta in totale.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » sab 16 gen 2021, 23:55:59

malpensante ha scritto: sab 16 gen 2021, 23:53:37Nella discussione sul piano industriale la rappresentanza italiana ha sostenuto che non esiste un doppio hub (cioè Roma Fiumicino e Milano Linate), ma uno solo: quello nella Capitale.
Ché schiava di Roma Iddio la creò.

E a Linate Alitalia che cosa ci viene a fare?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » dom 17 gen 2021, 00:02:07

L'insostenibile ipocrisia di ITA o Alitalia che dir si voglia. Tomasi di Lampedusa je spiccia casa.
Spiegatemi in che cosa consisterebbe la discontinuità. È perché questa volta invece che con qualche centinaio di milioni l'anno si comincia con una paghetta di tre miliardi?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 17 gen 2021, 01:13:11

malpensante ha scritto: sab 16 gen 2021, 23:53:37Nella discussione sul piano industriale la rappresentanza italiana ha sostenuto che non esiste un doppio hub (cioè Roma Fiumicino e Milano Linate), ma uno solo: quello nella Capitale.
Questa dichiarazione andrebbe fusa in bronzo, pronti a tirarla fuori ogni qual volta in futuro qualcuno di AZ volesse definire hub Linate e organizzarci dei transiti.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 17 gen 2021, 08:59:17

che pagliacci, dicono tutto e il contrario di tutto perché nulla cambi
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 17 gen 2021, 09:38:51

malpensante ha scritto: sab 16 gen 2021, 23:55:59
malpensante ha scritto: sab 16 gen 2021, 23:53:37Nella discussione sul piano industriale la rappresentanza italiana ha sostenuto che non esiste un doppio hub (cioè Roma Fiumicino e Milano Linate), ma uno solo: quello nella Capitale.
Ché schiava di Roma Iddio la creò.

E a Linate Alitalia che cosa ci viene a fare?
Ora si ritrovano con appena 50 macchine, con le low cost pronte a massacrarli. Non so perchè ma ho la sensazione che fra 3 anni, al prossimo fallimento, presenteranno un busines plan di 30 macchine da dividere tra FCO e LIN. :think:

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda cesare.caldi » dom 17 gen 2021, 10:03:45

Come riporta l'articolo, la UE tra le varie condizioni chiede la cessione di alcuni slot a Linate

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 17 gen 2021, 10:25:37

cesare.caldi ha scritto: dom 17 gen 2021, 10:03:45 Come riporta l'articolo, la UE tra le varie condizioni chiede la cessione di alcuni slot a Linate
Comunque vada, Linate e il sistema aeroportuale milanese ne uscirà vincente. Chi rischia di uscirne danneggiato è AZ o FCO.
Se decidono di abbandonare gli slot di Linate, subentreranno altri e per AZ sarà un danno non indifferente.
Se invece decideranno di presidiare tutti gli slot, questo avverrà a scapito di FCO. Con poche macchine per sviluppare l'hub capitolino.
Penso che in AZ faranno i loro calcoli di convenienza: loro sono bravi a fare i loro calcoli. Ahaha

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 17 gen 2021, 10:32:04

I-Alex ha scritto: dom 17 gen 2021, 08:59:17 che pagliacci, dicono tutto e il contrario di tutto perché nulla cambi
Chissà quanti se la stanno ridendo di fronte a questo teatrino. Gli ultimi decenni sper Alitalia sono stati una continua decrescita, tagli di flotta e abbandono di mercati. E anche a questo giro continuerà questo trend.
È una lunga agonia, perdita di mercati e continui ridimensionamento aziendali che probabilmente non hanno precedenti nella storia dell'aviazione mondiale

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » dom 17 gen 2021, 11:17:16

l'articolo e' la solita velinona uscita dall'ufficio stampa di alitalia, ci informa che c'e' stato un primo incontro tra UE e ITA. La posizione di ITA e' chiara: vuole fare esattamente quello che faceva alitalia, inizialmente con meno aerei per poi arrivare piu' o meno alla stessa dimensione di SAI o poco meno. Infatti l'articolo dice:
Nell’incontro di venerdì Caio e Lazzerini hanno illustrato quelli che secondo loro sono gli elementi di discontinuità con la vecchia aviolinea.
Ma poi nell'articolo non si fa cenno a nessuno di questi elementi, evidentemente non ce ne sono. Anzi, tutto il resto dell'articolo e' dedicato a spiegare quali sono gli elementi di continuita'.
Vabbe' dai, niente di nuovo sotto il sole, le posizioni sono ancora distanti.
Con le posizioni cosi' distanti il problema di alitalia AS e' quello della cassa che va esaurendosi man mano che il tempo passa, gia' a dicembre ha ritardato il pagamento degli stipendi, l'arrivo dei 75 M€ approvati dalla UE ha sbloccato la situazione ma si sa gia' che a fine febbraio i fondi attualmente in cassa sono insufficienti a pagare gli stipendi. Puo' darsi che a fine febbraio venga sbloccata dalla UE un'altra tranche di ristoro per il COVID, ma saranno pochi e non credo consentiranno di gestire la transizione dalla AS ad ITA prevista ai primi di aprile. Che poi partira' veramente agli inizi di aprile? A me sembra che la transizione sia ancora in alto mare. Quindi il governo ha di fronte a se' due alternative: o trova un modo accettabile dalla UE di iniettare nuovi fondi in alitalia AS cosi' da spostare in avanti la transizione (onestamente non saprei proprio come, ma sappiamo che al governo c'e' gente dotata di grande fantasia), oppure i fondi li inietta fottendosene della UE. Come era chiaro fin dal principio, finche' la UE non dira' stop a questa follia il governo italiano continuera' a buttare i nostri soldi nella fornace.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » dom 17 gen 2021, 11:21:24

La risposta è molto semplice: quando ITA parte Alitalia AS smette di volare, smette di essere un'azienda, non fa concorrenza a nessuno e lo Stato può pagare stipendi e Cassa Integrazione a volontà, esattamente come sta facendo per il cadavere di Air Italy, senza che la UE possa obiettare.

Alitalia AS diventerà la prima Alitalia bad company con dipendenti.

La UE non dira' stop a questa follia, perché l'esistenza in vita di una Alitalia qualsiasi garantisce che in Italia non ci sia mai una linea aerea capace di recuperare i passeggeri che volano nel mondo con le linee aeree degli altri Paesi europei. Questo è il do ut des.
Ultima modifica di malpensante il dom 17 gen 2021, 11:26:08, modificato 1 volta in totale.


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