Messaggio da leggereda belumosi » gio 16 gen 2025, 14:19:47
Fatico un po' a comprendere l'aspettativa di fondo che traspare da vari post, in base alla quale LH con le mani libere intenderebbe apportare profondi cambiamenti.
Non siamo più alla fase dei rumor o delle opinioni, ieri si è firmato il closing. Il piano industriale attuale è stato scritto a 4 mani, insieme LH e ITA hanno superato due anni di ostacoli burocratici, i vari leader politici e aziendali hanno sempre sostenuto lo stesso disegno. Qualche piccolo inciampo lungo il percorso, non può essere il pretesto per oscurare un'operazione politica che è stata condotta con una linearità senza precedenti.
ITA è arrivata all'appuntamento con una ragguardevole liquidità in cassa e per una volta possiamo qualificare l'investimento di LH come strutturale e non di emergenza.
Partendo dalla situazione attuale, presumibilmente non lontana dal pareggio di bilancio, non dovrebbero servire voli pindarici per ipotizzare che a regime l'integrazione della compagnia italiana in LHG, apporterà valore sufficiente per raggiungere un discreto utile strutturale. E questo senza dover rivoluzionare ITA, ma limitandosi ad ottimizzarla.
Nulla più di quanto sia stato dichiarato all'unisono da Roma e Colonia negli ultimi due anni.
Detto questo, se è vero che del futur non v'è certezza, è anche vero che da ieri non siamo più di fronte a promesse, ma alla chiusura dell'operazione con le firme definitive e il passaggio dei soldi.
Comprendo che gran parte dei presenti avrebbe auspicato un ruolo anche per MXP, ma le scelte fatte al momento sembrano altre.
Peraltro secondo me anche a MXP ci saranno riflessi positivi nel LR by Star Alliance. Ma mi rendo conto che è come offrire due bignè a chi pensa di meritare una torta.
Che posso dirvi? Almeno voi a Milano in cambio all'obolo per il carrozzone avete avuto i voli sul nazionale e qualcosina sul lungo. Qui a Bologna in cambio dell'obolo abbiamo avuto solo i feed verso FCO...
Credo che sarebbe opportuno fare di necessità virtù e guardare i lati positivi: dovrebbero sparire definitivamente i presiti ponte e similari, non ci dovrebbero essere nuovi esuberi da pagare con la megacassa e abbiamo dato un futuro alla più grande compagnia italiana, evitando qualche migliaio di licenziamenti che peraltro sarebbero finiti sul groppone della collettività. Ricordiamoci che i disastri grossi sono stati fatti nei decenni precedenti.
Una volta accettato (pur disapprovando) la scelta di far ripartire un'ultima reincarnazione di AZ, nata sottocapitalizzata e con mille vincoli generosamente dispensati da Bruxelles (pungolata da Berlino e Parigi), la verità è che sarebbe stato difficile fare di più. Come popolo, credo ci debba restare il rimpianto per quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto.