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11/01/2012 Alle ore 16
Esame della relazione sulla contraffazione nel settore agroalimentare
Oggi in Aula l'esame della relazione sulla contraffazione nel settore agroalimentare approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (Doc. XXII-bis, n. 2).
A seguire l'esame delle mozioni Reguzzoni e altri n. 1-00769, Monai e altri n. 1-00772, Meta e altri n. 1-00773 e Biasotti e altri n. 1-00778 concernenti iniziative in materia di accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo, con particolare riferimento alla questione dell'operatività della compagnia Singapore Airlines presso l'aeroporto di Malpensa; l'esame delle mozioni Laffranco e altri n. 1-00761, Pedoto e altri n. 1-00730, Binetti e altri n.1-00797, Palagiano e altri n.1-00798 e Mosella e altri n. 1-00799, concernenti iniziative in sede comunitaria in relazione a misure in materia di composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari destinati alle persone intolleranti al glutine.
di seguito l'allegato della mozione:
MOZIONI CONCERNENTI INIZIATIVE IN MATERIA DI ACCORDI BILATERALI NEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA QUESTIONE DELL'OPERATIVITÀ DELLA COMPAGNIA SINGAPORE AIRLINES PRESSO L'AEROPORTO DI MALPENSA
La Camera,
premesso che:
la compagnia aerea Singapore Airlines ha fatto richiesta di poter operare il collegamento Milano Malpensa-New York e questo permetterebbe al vettore di Singapore, che arriva in Italia e prosegue verso gli Stati Uniti, di effettuare servizi commerciali e imbarcare passeggeri e merci non soltanto tra Singapore e Milano e tra Singapore e New York, ma anche da Milano verso New York (il che comporterebbe presumibilmente un interesse su Malpensa dei grandi vettori del Golfo: Emirates, Etihad Airways, Gulf Air);
la tratta italoamericana in questione è già coperta da altri vettori, ma un nuovo collegamento da parte della Singapore Airlines presenterebbe vantaggi immediati per l'incremento dei servizi commerciali operati e una grande potenzialità in termini di transito di passeggeri diretti verso altre destinazioni continentali, aumentando così i collegamenti a lungo raggio;
il collegamento operato dalla Singapore Airlines riveste una particolare importanza per il sistema socio-economico della Lombardia e dell'Italia in generale e potrebbe dare un ulteriore impulso ai rapporti commerciali con l'estero, offrendo prospettive solide alle nostre imprese, specialmente in questo periodo di crisi economica;
l'Italia ha negato la concessione dei diritti di «quinta libertà» alla compagnia asiatica. Le motivazioni a sostegno di questa decisione, basate su un ipotetico decremento del volume di traffico attualmente operabile dalle compagnie europee, non sembrano essere così forti da controbilanciare gli effetti della mancata attivazione della tratta Milano-Singapore: perdita in termini economici e occupazionali diretti, indiretti e indotti e perdita di attrattività per investimenti diretti esteri;
nella maggioranza degli accordi bilaterali esistenti tra Singapore e i Paesi dell'Unione europea sono contemplati diritti di «quinta libertà» e, dato il rifiuto italiano, la compagnia asiatica si vedrà presumibilmente costretta a destinare aeromobili ed equipaggi previsti per il collegamento da Milano Malpensa in un altro aeroporto europeo;
il processo di de-hubbing che ha interessato l'aeroporto di Malpensa negli ultimi anni ha comportato una diminuzione di passeggeri e di voli tale da causare grosse perdite in termini economici. I passeggeri sono scesi da 23,4 milioni del 2007 a 18,9 milioni; il numero dei voli Alitalia settimanali è diminuito da 1.238 del 2007 a 148. Nel settore del turismo, sono stimabili perdite di 770 milioni di euro e il costo dei mancati collegamenti è di 830 milioni di euro;
le maggiori compagnie europee si sono trasferite su altri aeroporti e la recente decisione di Air France di abbandonare l'aeroporto di Malpensa rischia di essere dirompente per l'intero trasporto aereo del Nord Italia, spostando su Parigi il nuovo hub per voli intercontinentali della parte più ricca del Paese;
l'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante «Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale», al comma 5-bis prevede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro degli affari esteri, promuova la definizione di nuovi accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo, nonché la modifica di quelli vigenti, al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi ad operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali, al fine di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e dei collegamenti internazionali necessari allo sviluppo del sistema produttivo e sociale delle aree interessate, nonché ad ampliare il numero delle frequenze e destinazioni su cui è consentito operare a ciascuna parte, dando priorità ai vettori che si impegnino a mantenere i predetti livelli occupazionali,
impegna il Governo:
a rispettare quanto previsto dall'articolo 19, comma 5-bis, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009, promuovendo la definizione di nuovi accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo, nonché la modifica di quelli vigenti, al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi ad operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali, di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e dei collegamenti internazionali necessari allo sviluppo del sistema produttivo e sociale delle aree interessate, nonché di ampliare il numero delle frequenze e destinazioni su cui è consentito operare a ciascuna parte, dando priorità ai vettori che si impegnino a mantenere i predetti livelli occupazionali;
ad assumere iniziative volte a concedere senza indugio i diritti di «quinta libertà» sull'aeroporto di Malpensa alla compagnia aerea Singapore Airlines;
a garantire, per quanto di competenza, ogni atto a supporto della crescita dell'aeroporto di Malpensa, anche favorendo l'incremento dei voli intercontinentali allo scopo di dare un nuovo impulso ai rapporti commerciali con l'estero, offrendo prospettive solide alle imprese italiane.
(1-00769)
«Reguzzoni, Desiderati, Montagnoli, Allasia, Bossi, Bitonci, Bonino, Bragantini, Buonanno, Callegari, Caparini, Cavallotto, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, D'Amico, Di Vizia, Dozzo, Guido Dussin, Luciano Dussin, Fava, Fedriga, Fogliato, Follegot, Forcolin, Fugatti, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Isidori, Lanzarin, Lussana, Maggioni, Maroni, Martini, Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Pirovano, Polledri, Rainieri, Rivolta, Rondini, Simonetti, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».
(30 novembre 2011)
La Camera,
premesso che:
gli aeroporti rappresentano un fattore decisivo di sviluppo economico e sociale per il nostro Paese, come peraltro evidenziato nell'ambito dell'indagine conoscitiva deliberata dalla IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati, con l'obiettivo di individuare le criticità del sistema aeroportuale italiano e di definire adeguate linee di intervento, anche a livello legislativo;
tale indagine conoscitiva, il cui documento conclusivo è stato approvato in data 17 febbraio 2010, con riferimento al tema della «capacità» degli aeroporti, intesa come capacità di traffico aereo e quindi di attività degli aeroporti stessi, ha evidenziato l'opportunità di una maggiore apertura dei diritti di volo relativi ad accordi bilaterali con Paesi extracomunitari. Tale apertura avrebbe l'effetto di accrescere l'accessibilità diretta intercontinentale, che, anche a causa delle difficoltà attraversate dalla compagnia di riferimento nazionale, risulta per l'Italia assai limitata e penalizzante;
per tali ragioni deve essere valutata con favore la disposizione contenuta nel comma 5-bis dell'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, ove si incarica il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero degli affari esteri, di promuovere la definizione di nuovi accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo, nonché la modifica di quelli vigenti, al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi a operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali, e ancora di ampliare il numero delle frequenze e destinazioni su cui è consentito operare a ciascuna parte, dando priorità ai vettori che si impegnino a mantenere i predetti livelli occupazionali;
a seguito del de-hubbing di Malpensa operato da Alitalia nel marzo 2008, il Governo si era impegnato a porre in essere ogni iniziativa di competenza per supportare la crescita dell'aeroporto di Malpensa e il nocciolo principale di tale impegno era rappresentato proprio dalla rinegoziazione degli accordi bilaterali per consentire l'attivazione di nuove rotte;
nell'autunno del 2009 la compagnia aerea Singapore Airlines manifestava formalmente la propria intenzione agli uffici competenti del Ministero delle infrastrutture e trasporti di operare un nuovo servizio quotidiano fra Milano e New York, richiedendo la concessione dei diritti di «quinta libertà», attualmente non contemplati dall'accordo bilaterale vigente tra Italia e Singapore, che avrebbero permesso al vettore di Singapore, che arriva in Italia e prosegue verso gli Stati Uniti, di effettuare servizi commerciali, ovvero di imbarcare passeggeri e merci, non soltanto tra Singapore e Milano e tra Singapore e New York, ma anche da Milano verso New York;
la concessione di tali diritti di «quinta libertà» è stata, tuttavia, negata alla compagnia asiatica Singapore Airlines. Sul punto l'allora Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, in data 14 giugno 2011, rispondendo all'interrogazione n. 4-10831, evidenziava come la rotta Milano-New York risulti già servita da un'offerta diversificata e, anche a seguito dell'accordo open skies tra Unione europea e Stati Uniti d'America, risultava potenzialmente operabile da tutti i vettori comunitari e statunitensi. L'attivazione della tratta Milano-New York da parte della Singapore Airlines, quindi, ad avviso del Ministro pro tempore Matteoli, più che costituire un nuovo servizio, si sarebbe configurata come una duplicazione a sicuro beneficio del vettore Singapore Airlines ed a probabile discapito dei vettori comunitari. Inoltre, si legge nel testo della risposta all'interrogazione, la concessione di diritti di «quinta libertà» per consentire l'attivazione del servizio Milano-Singapore comporterebbe sia il prevedibile decremento del volume di traffico attualmente operabile dalle compagnie europee, sia il rischio che tali compagnie, in un'ottica di pianificazione strategica, siano indotte a non individuare nell'aeroporto milanese un possibile fulcro di una rete di collegamenti internazionali;
a partire dalla sentenza open skies della Corte di giustizia delle Comunità europee, del novembre 2002, l'Unione europea ha avviato una nuova politica nel settore delle relazioni esterne nel campo dell'aviazione, definendo una strategia globale intesa non soltanto ad assicurare certezza giuridica alle intese bilaterali tra gli Stati membri e i Paesi terzi, ma anche un ampliamento dell'accesso al mercato del trasporto aereo. L'obiettivo finale di tale strategia è quello di creare uno spazio aereo comune europeo (Ecaa), uniforme ed integrato, aperto agli Stati del Sud-Est europeo da estendere, in prospettiva, a quelli ricompresi nella politica europea di vicinato. Il disegno di legge di ratifica dell'accordo, approvato dal Parlamento il 5 maggio 2011, riveste una particolare rilevanza per il nostro Paese in ragione dei forti legami economici e commerciali con i Paesi dell'Europa sud-orientale;
l'attivazione della tratta Milano-New York da parte della Singapore Airlines potrebbe comunque rappresentare un importante investimento, foriero di impatti economici e occupazionali tanto più rilevanti in un Paese come il nostro, del quale si lamenta ripetutamente la bassa attrattività per investimenti diretti esteri;
in quasi tutti gli accordi bilaterali in essere tra Singapore e Paesi dell'Unione europea sono contemplati diritti di «quinta libertà» e la stessa Singapore Airlines opera regolarmente il collegamento Francoforte-New York;
l'aeroporto di Milano Malpensa risulta localizzato in un'area molto importante per il nostro Paese e oggi, a più di dieci anni dalla sua inaugurazione come aeroporto intercontinentale, è ancora alle prese, oltre che con le conseguenze derivanti dal già citato de-hubbing di Alitalia avvenuto nel 2008, anche con problemi connessi all'integrazione sullo scalo di Malpensa di network di compagnie diverse, anche con modelli di business differenziati, al fine di permettere la creazione di sinergie che migliorino le possibilità di offerta per i viaggiatori,
impegna il Governo:
a porre in essere ogni atto di competenza volto a dare piena attuazione a quanto previsto dal già citato comma 5-bis dell'articolo 19 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185;
a porre in essere ogni atto di competenza teso a definire procedure, tempi e soluzioni certe rispetto all'individuazione di nuovi collegamenti intercontinentali per lo scalo di Malpensa che possano garantire i livelli occupazionali esistenti e creare nuove opportunità di lavoro;
a valutare con particolare attenzione l'opportunità di supportare la crescita dell'aeroporto di Malpensa, anche attraverso la rinegoziazione degli accordi bilaterali attualmente vigenti tra Italia e Singapore, contestualmente adottando le opportune iniziative finalizzate alla concessione dei diritti di «quinta libertà» sull'aeroporto di Malpensa alla compagnia aerea Singapore Airlines.
(1-00772)
«Monai, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Di Pietro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Messina, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera».
(5 dicembre 2011)
La Camera,
premesso che:
un sistema aeroportuale efficiente e sostenibile è una delle leve per uscire dalla crisi economica e per favorire una centralità dell'Italia nei commerci e nelle culture internazionali;
un sistema aeroportuale adeguato all'aumento dei flussi di passeggeri non può che essere la più agevole porta di ingresso verso l'Europa da parte di quei Paesi che guardano all'Italia come opportunità di crescita;
nel settore del trasporto aereo sono evidenti i ritardi dell'Italia rispetto agli altri Paesi concorrenti e l'immobilismo coniugato a scelte strategiche non adeguate rendono concreto il rischio di emarginazione;
l'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano, conclusa dal Parlamento nel febbraio 2010, ha individuato come centrale per il rilancio del settore la necessità di considerare l'insieme degli aeroporti del nostro Paese come «sistema integrato»;
al contrario allo stato attuale vige un assoluto disordine nel sistema aeroportuale nazionale;
negli ultimi anni, accanto alla crescita della domanda di trasporto aereo, si è imposta una logica cosiddetta di «federalismo aeroportuale», che ha danneggiato la qualità dei servizi e lo sviluppo dell'intero settore;
infatti, in Italia operano ben 47 aeroporti commerciali con voli di linea; di questi, solamente i primi 20 aeroporti assorbono il 94 per cento della domanda passeggeri; solo 7 aeroporti, con un traffico superiore ai 5 milioni di passeggeri all'anno, soddisfano il 70 per cento dell'intero traffico nazionale;
in pratica, oggi il nostro sistema aeroportuale nazionale è diffuso a macchia d'olio, con una concentrazione maggiore nel Nord del Paese, che, in pianura padana, conta su un aeroporto commerciale ogni 50 chilometri;
tale sistema aeroportuale si dimostra ormai inadeguato a soddisfare la crescita di domanda prevista per i prossimi anni in Italia;
negli scenari a medio termine, le stime indicano una crescita in Italia nell'ordine di 100 milioni circa di passeggeri; pertanto, è fondamentale tornare ad un sistema di pianificazione e programmazione degli interventi che superi il modello attuale di frammentazione del sistema, indicandone un altro più efficiente ed in grado di competere con la liberalizzazione del mercato del traffico aereo;
il processo di liberalizzazione del mercato aereo, a livello nazionale, ha favorito una sorta di «cannibalismo aeroportuale», con la tendenza dei gestori, soprattutto negli scali di medie e piccole dimensioni, a farsi una concorrenza spietata per attrarre compagnie aeree, soprattutto low cost;
tale approccio è sicuramente funzionale alle esigenze di impresa, ma si rivela controproducente in relazione alla qualità dei servizi e alla programmazione;
la sfida per il sistema aeroportuale italiano consiste nel non perdere il previsto raddoppio dei volumi di passeggeri e il conseguente indotto in termini di occupazione e di prodotto interno lordo, mediante interventi in alcuni scali strategici che devono essere avviati con carattere di urgenza;
il potenziamento e il rilancio dell'aeroporto di Milano Malpensa è sicuramente tra gli interventi aeroportuali di valore strategico che riveste carattere di urgenza;
dopo il de-hubbing di Malpensa operato da Alitalia nel marzo 2008, il Governo si era impegnato a garantire, per quanto di sua competenza, ogni atto a supporto della crescita di Malpensa, allo scopo di non privare il Nord del Paese di un'indispensabile funzione di collegamento con il resto del mondo; nodo principale di tale impegno consisteva nella rinegoziazione degli accordi bilaterali per consentire l'attivazione di nuove rotte;
rispondendo il 28 febbraio 2011 all'interrogazione n. 4-04009 presentata dal gruppo del Partito democratico al Senato della Repubblica sul rilancio di Malpensa e sulla concessione del diritto di «quinta libertà» al vettore Singapore Airlines, il Ministro pro tempore, Matteoli, ha affermato che «il rispetto di tale impegno è stato avviato dal Governo con l'emanazione delle legge n. 2 del 2009 (cosiddetta salva Malpensa) che, appunto, ha consentito alle autorità aeronautiche italiane di autorizzare, su base provvisoria, servizi aerei richiesti da compagnie aeree straniere e, nel contempo, alle amministrazioni competenti di promuovere la definizione di nuovi accordi bilaterali nel settore nel trasporto aereo al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi ad operare sulle rotte interessate, nonché il numero delle frequenze su cui è consentito operare a ciascuna parte. Proprio grazie alla rinegoziazione, avviata a seguito di detta norma, di numerosi accordi bilaterali ed al raggiungimento, ad oggi, di 19 nuove intese (una delle quali con Singapore), tutte di contenuto ampliativo per capacità e frequenze, si è pienamente rispettato l'impegno di salvaguardare l'aeroporto di Malpensa, che si è reso protagonista di una notevolissima crescita»;
inoltre, poiché nella medesima interrogazione si sottolineava come l'attivazione di una nuova rotta da parte della compagnia Singapore Airlines rappresentasse un importante investimento il medesimo Ministro rispondeva che tale richiesta veniva fatta «non considerando che sia la rotta Singapore-Milano sia la rotta Milano-NewYork sono allo stato rotte già operate, per cui la concessione dei diritti di “quinta libertà” richiesti da Singapore per attivare un nuovo servizio Singapore-Milano-New York, lungi dal costituire nuova rotta, si configurerebbe invece come duplicazione di servizi già esistenti a beneficio del vettore di Singapore e a discapito dei servizi operati da vettori comunitari»;
inoltre, nella sua risposta il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per giustificare le motivazioni per le quali non riteneva possibile concedere il diritto di «quinta libertà» alla Singapore Airlines, affermava che «ad ulteriore chiarimento, risulta utile sottolineare la distinzione, essenziale per comprendere pienamente il senso e le implicazioni delle intese aeronautiche, tra negoziazione di accordi bilaterali volti ad incrementare i collegamenti diretti tra due Paesi parti dell'accordo e concessione di diritti di “quinta libertà” che comportano non solo un ulteriore collegamento tra i due Paesi in questione, ma un nuovo servizio tra uno dei due Paesi e un Paese terzo (nella fattispecie, infatti, si parla di una rotta Milano-New York in prosecuzione della Singapore-Milano). Se l'ampliamento dei collegamenti diretti tra due Paesi (in terza e quarta libertà) produce certamente effetti benefici sugli operatori economici e sui consumatori, per quanto concerne la concessione di diritti di “quinta libertà” è necessario non limitare l'analisi al vantaggio immediato derivante dall'incremento dei servizi commerciali operati, ma spingerla alla valutazione di possibili e più complesse implicazioni economiche di lungo periodo, soprattutto in relazione ad un inevitabile decremento che tale concessione porterebbe al volume di traffico attualmente operato dalle compagnie europee»;
infine, concludeva il Ministro che «sembra opportuno evidenziare che un atteggiamento di particolare cautela nella concessione di diritti di “quinta libertà” a Singapore è comune tanto alle istituzioni comunitarie, quanto ai singoli Stati membri dell'Unione europea. La Commissione europea, considerando che sussistono ottime relazioni con le autorità aeronautiche di Singapore, ha ritenuto opportuno sottolineare ai Paesi membri l'esigenza di valutare attentamente se l'estensione dei diritti di traffico conseguente ad un eventuale accordo globale andrebbe ad avvantaggiare allo stesso modo le compagnie di Singapore e quelle comunitarie o se, invece, solo quelle di Singapore sarebbero in grado di trarre profitto economico dall'ampliamento del proprio portafoglio di diritti»,
impegna il Governo:
a chiarire se sussistano ancora le ragioni indicate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti pro tempore in merito al diniego della concessione dei diritti di «quinta libertà» sull'aeroporto di Malpensa alla compagnia aerea Singapore Airlines;
a definire in tempi brevi un piano nazionale della rete aeroportuale che disincentivi la parcellizzazione degli aeroporti e permetta di individuare gli aeroporti prioritari, su cui concentrare le risorse disponibili;
in rapporto al prevedibile incremento del traffico aereo che si registrerà in un arco di tempo relativamente limitato, ad intervenire con urgenza per porre rimedio alle carenze infrastrutturali del sistema aeroportuale mediante il potenziamento dell'accessibilità e dell'intermodalità, adeguando i collegamenti degli aeroporti italiani con la rete ferroviaria e stradale e garantendo il necessario raccordo tra sviluppo della rete aeroportuale e programmazione in materia di infrastrutture di trasporto.
(1-00773)
«Meta, Marantelli, Mosca, Fiano, Lovelli, Velo, Peluffo, Quartiani, Boffa, Bonavitacola, De Biasi, Cardinale, Duilio, Farinone, Gasbarra, Gentiloni Silveri, Ginefra, Laratta, Pierdomenico Martino, Giorgio Merlo, Pollastrini, Tullo».
(5 dicembre 2011)
La Camera,
premesso che:
un sistema aeroportuale adeguato all'aumento dei flussi di passeggeri rappresenta uno dei fattori essenziali per uscire dalla crisi economica, favorendo lo sviluppo del commercio e del turismo;
l'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano, conclusa dalla IX Commissione della Camera dei deputati nel febbraio 2010, ha individuato come centrale per il rilancio del settore aeroportuale la necessità di considerare l'insieme degli aeroporti del nostro Paese come «sistema integrato»;
in Italia, infatti, ancora operano ben 47 aeroporti commerciali con voli di linea, di cui solamente i primi 20 assorbono il 94 per cento della domanda passeggeri;
in particolare, negli scenari a medio termine, le stime indicano una crescita di 100 milioni circa di passeggeri in Italia, a fronte della quale si richiede un sistema di pianificazione e programmazione degli interventi che superi il modello attuale di frammentazione del sistema;
la sfida per il sistema aeroportuale italiano consiste nel non perdere il previsto raddoppio dei volumi di passeggeri e il conseguente indotto in termini di occupazione e di prodotto interno lordo, mediante interventi in alcuni scali strategici che devono essere avviati con carattere di urgenza;
il potenziamento e il rilancio dell'aeroporto di Milano Malpensa è sicuramente tra gli interventi aeroportuali di valore strategico che riveste carattere di urgenza;
in questo quadro, dopo il de-hubbing di Malpensa operato da Alitalia nel marzo 2008, il Governo si era impegnato a garantire, per quanto di sua competenza, ogni atto a supporto della crescita di tale scalo, allo scopo di non privare il Nord del Paese di un'indispensabile funzione di collegamento con il resto del mondo;
nodo principale di tale impegno consisteva nella rinegoziazione degli accordi bilaterali per consentire l'attivazione di nuove rotte;
nel 2011, in merito al rilancio di Malpensa e alla concessione del diritto di «quinta libertà» al vettore Singapore Airlines, il Ministro pro tempore, Matteoli, rispondendo al Senato della Repubblica all'interrogazione n. 4-04009, ha affermato che «sia la rotta Singapore-Milano sia la rotta Milano-New York sono allo stato rotte già operate, per cui la concessione dei diritti di “quinta libertà” richiesti da Singapore per attivare un nuovo servizio Singapore-Milano-New York, lungi dal costituire nuova rotta, si configurerebbe invece come duplicazione di servizi già esistenti a beneficio del vettore di Singapore e a discapito dei servizi operati da vettori comunitari»;
inoltre, il citato Ministro, da un lato ha sottolineato che «per quanto concerne la concessione di diritti di “quinta libertà” è necessario non limitare l'analisi al vantaggio immediato derivante dall'incremento dei servizi commerciali operati, ma spingerla alla valutazione di possibili e più complesse implicazioni economiche di lungo periodo, soprattutto in relazione ad un inevitabile decremento che tale concessione porterebbe al volume di traffico attualmente operato dalle compagnie europee»; dall'altro ha evidenziato come «un atteggiamento di particolare cautela nella concessione di diritti di “quinta libertà” a Singapore è comune tanto alle istituzioni comunitarie, quanto ai singoli Stati membri dell'Unione europea»,
impegna il Governo:
a definire in tempi brevi un piano nazionale della rete aeroportuale che disincentivi la parcellizzazione degli aeroporti e permetta di individuare gli aeroporti prioritari, su cui concentrare le risorse disponibili, dando tempestiva attuazione agli investimenti per essi previsti;
in rapporto al prevedibile incremento del traffico aereo che si registrerà in un arco di tempo relativamente limitato, ad intervenire con urgenza per porre rimedio alle carenze infrastrutturali del sistema aeroportuale mediante il potenziamento dell'accessibilità e dell'intermodalità, adeguando i collegamenti degli aeroporti italiani con la rete ferroviaria e stradale e garantendo il necessario raccordo tra sviluppo della rete aeroportuale e programmazione in materia di infrastrutture di trasporto.
(1-00778)
«Biasotti, Bergamini, Bonaiuti, Cesaro, Colucci, Galati, Garofalo, Landolfi, Lupi, Nizzi, Piso, Simeoni, Testoni, Verdini».
(6 dicembre 2011)