AZ, fusione con AP e piano Fenice (Az hot news 7)

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I-TIGI

Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 03 lug 2008, 13:55:23

C'e' chi sta' ancora attendendo gli eventi e chi gia da tempo ha inviato i CV in giro, a vari livelli.
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Passera: le cifre sugli esuberi Alitalia sono premature. Tajani: ogni soluzione in sintonia con l'Ue
AlitaliaChiavi alitaliaTutte le cifre finora uscite sugli esuberi di Alitalia sono premature": lo ha detto l'ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, a margine di un convegno a Bruxelles.

Il commissario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, "ha chiesto espressamente che ogni soluzione a favore del risanamento e del rilancio di Alitalia sia pienamente in sintonia con la normativa comunitaria".

Questa mattina Tajani ha incontrato a Bruxelles Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, advisor per la privatizzazione dell'Alitalia.
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indaco
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda indaco » gio 03 lug 2008, 13:59:05

C'e' da dire che AP in qualche modo dovra' far volare tutti quei mezzi che sta prendendo. Quegli aerei comunque verranno in Italia e dovranno essere pilotati.

Pero' essendoci questa volta di mezzo capitali privati che non fanno beneficienza, e' possibile che si preferisca assumere piloti a spasso con contratti e condizioni piu' simili a quelle attuali in AP.

E' anche per questo che i sindacati dovrebbero pensare bene a quello che fanno. Perche' quando contratti con qualcuno che ha una alternativa che tutto sommato per lui e' migliore..... non sei in una posizione molto forte per puntare i piedi.

Certo, non e' detto che i sindacati facciano l'interesse dei lavoratori, anzi.

Ma se lo facessero dovrebbero cercare di ottenere che piu' dipendenti AZ possibile mantengano il loro contratto (in Intesa Air o nella pubblica amministrazione), e che tutti gli altri abbiano invidiabili paracadute come il pensionamento ancora giovincielli.

I-TIGI

Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 03 lug 2008, 14:16:22

Se andiamo ad analizzare cio che si evince dai piani di Intesa, Alitalia si ridurra' a supporti di AirOne che nel contempo aumentera' la flotta quindi un travaso.
A differenza di Alitalia in AP credono molto di piu' sull' intercontinentale (ed infatti si sono pianificati 44 WB) a differenza dei managers AZ che hanno tagliato sempre il lungo raggio da anni ed anni (eccetto Cimoli che cerco' di parare un po la situazione facendo volare il volabile).

In tutto cio' e' evidente che AirOne necessitera' nuovo personale, certo non un carrozzone che ha piu' del doppio dei dipendneti necessari.

I-TIGI

Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 03 lug 2008, 15:33:53

Alitalia, Intesa spiega il piano

Passera a Bruxelles. Berlusconi: "Resterà compagnia di bandiera"

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, oggi è a Bruxelles per riferire all’Unione europea come procede il suo piano di salvataggio, privatizzazione e rilancio di Alitalia (forse, anche se non è previsto, darà lumi alla Ue pure su come la compagnia potrà ripagare il prestito-ponte di 300 milioni di euro avuti dallo Stato); ma intanto per i lavoratori di Alitalia è una tortura cinese subire un giorno dopo l’altro lo stillicidio di indiscrezioni sui tagli di personale previsti dal piano: 4 mila? 7 mila? O addirittura 10 mila, secondo quanto scriveva ieri il Messaggero?
Se si tratta di ballon d’essay per saggiare le capacità di resistenza o la disponibilità al cedimento dei sindacati l’effetto è pessimo: ieri l’Anpac (piloti) reclamava «smentite ufficiali da parte del governo e di Intesa» su questi numeri e minacciava: «Nei prossimi giorni, nel pieno dell’estate, i 20.000 lavoratori di Alitalia si considereranno tutti “esuberi” e bloccheranno non soltanto Alitalia, ma l’intero trasporto aereo italiano, sino a quando qualcuno non si sarà chiarito le idee sul che fare e come». Una mossa disperata che colpirebbe moltissimi italiani nella vacanza che hanno aspettato per tutto l’anno e che di certo alienerebbe ogni simpatia nei confronti dei lavoratori di Alitalia e della loro sorte.

Le richieste smentite ufficiali sui numeri non sono venute, anche se il premier Berlusconi ha ribadito l’impegno suo e di tutto il governo a conservare all’Italia una sua compagnia di bandiera: «C’è stata che l’ipotesi recente di perderla» (cedendola ad Air France-Klm, nda) «ma adesso andiamo in direzione opposta». E il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola ha ammonito che il piano di salvataggio «richiederà sacrifici a chi desidera investire e fa uno sforzo di investimento, e al Paese nel suo complesso». Scajola smentisce una revisione della legge Marzano per favorire Alitalia e spiega che «se la compagnia avrà successo potrà riassumere personale». Il presidente della Commissione Trasporti del Senato, Luigi Grillo, richiama i sindacati a «un atteggiamento responsabile» e a «comprendere che non esiste un risanamento che non passi attraverso tagli occupazionali».

Qualcosa di più preciso si potrebbe (forse) sapere oggi perché l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, va a Bruxelles per incontrare il commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani e quello al mercato interno Charlie McCreevy, anche per parlare di Alitalia. In realtà non è probabile che ci siano comunicati scritti o dichiarazioni verbali impegnative dopo questi incontri, perché l’advisor Intesa ha sempre detto di volersi prendere tutto il tempo consentito, cioè fino ai primi di agosto, per studiare il piano.
Ma se Passera va a Bruxelles dovrà pur svelare qualcosa alla Commissione Ue, se non sugli esuberi almeno sulle linee generali del piano. Con McCreevy, pur non avendo uno specifico mandato a farlo, potrebbe anche parlare dei 300 milioni ottenuti da Alitalia come prestito ponte dallo Stato (poi tramutati in capitale), il capitolo più dolente perché diverse compagnie europee concorrenti ci hanno visto un aiuto pubblico illegittimo e questo ha fatto scattare un’indagine a Bruxelles. La situazione è delicata e il destino di Alitalia è proprio appeso a un filo.

La Stampa 3 Luglio

I-TIGI

Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 03 lug 2008, 19:40:23

"Alitalia, situazione molto dura"
Passera: fare di tutto per una soluzione

Anche l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera lancia l'allarme su Alitalia: "Siamo di fronte a una situazione molto difficile.
Bisogna fare di tutto per trovare una soluzione", ha detto il numero uno del gruppo di credito parlando a Bruxelles del caso della compagnia di bandiera.
Intesa Sanpaolo sta lavorando al piano di rilancio di Alitalia.
TGCOM

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A quanto pare Passera sta' mettendo le mani in avanti, duesettimane fa' si disse che per fine Luglio Intesa avrebbe sciolto i suoi pareri sulla questione, ora si dichiara che la due diligence termina a fine mese (Luglio) quindi s' aspettera' le chiusure d' Agosto per mettere il verdetto?
Con una perdita giornaliera piu' vicina ai 4 mil di euro che 3 la situazione e' due volte piu' grave rispetto a quando si discuteva con Spinetta (che continuo a credere non era interessato piu di tanto..).
Altro che Settembre...

I-TIGI

Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-TIGI » ven 04 lug 2008, 11:21:22

Alitalia, Intesa studia il convertendo
FTA Online News

Intesa Sanpaolo alle prese con il salvataggio di Alitalia di cui è advisor e possibile acquirente avrebbe rispolverato l'ipotesi di un prestito convertendo.
Sarebbe un modo con il quale le banche azioniste della compagnia di bandiera potrebbero convertire i propri crediti in azioni di Alitalia, come già successo per la Fiat. A riportare l'ipotesi è stamane il quotidiano Finanza e Mercati.
(F&M)

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda hal » sab 05 lug 2008, 17:43:56

Alitalia. I favori del Governo per salvarla saranno pagati dai consumatori
Lo confermano Antitrust e luminari dell'economia


05 Luglio 2008

Dopo i soldi “rubati” alla ricerca scientifica per una più lenta decomposizione della “compagnia di bandiera” (1.500 milioni bocciati anche da Bruxelles), un altro goffo tentativo del Governo per mantenere in vita Alitalia, viene denunciato come foriero di costi esclusivamente per i consumatori. L'Antitrust ha inviato a Governo e Parlamento una segnalazione in cui fa sapere che «le recenti modifiche governative in tema di concessioni autostradali restringono i già ridotti spazi per la concorrenza nella gestione delle infrastrutture autostradali»; la convenzione tra Anas e Società Autostrade per la costruzione e la gestione di nuove tratte autostradali, scavalcherà il ricorso a procedure ad evidenza pubblica; inoltre le tariffe potranno essere aumentate del 70% del tasso inflattivo e non anche, com'è oggi, rispetto ad aumento di produttività e qualità del servizio, meccanismo che porta a tariffe più basse per i consumatori.

È bene ricordare che questo provvedimento del Governo è un regalo a Benetton (Autostrade Spa) che, insieme ad Air One e al ministero dell'Economia sarebbe nella cordata della società che dovrebbe rilevare l'Alitalia.
Marco Ponti.jpg
Oltre alla conferma dell'Antitrust, a dare vigore alla nostra campagna Vola Alitalia e paga l'Italia per la chiusura di questo vettore, si aggiunge oggi anche l'opinione di Marco Ponti, (foto), professore di economia dei trasporti al Politecnico di Milano e collaboratore de Lavoce.info, che ritiene il fallimento di questa compagnia una soluzione preferibile per il Paese, i contribuenti e Malpensa; soprattutto perché l'alleanza con Air One, a vocazione minoritaria e con molti debiti, sarebbe un disastro.



ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
http://www.tellusfolio.it/index.php?pre ... =v&id=6168

Sono certo che a molti di voi non dispiacerà rivedere il prof , visto che ultimamente non appare più in tv. :ciao: :green: :green: :green:
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda malpensante » sab 05 lug 2008, 19:27:41

No grazie!

Ponti è un invasato, sempre contrario a qualunque investimento e perennemente innamorato delle low cost, forse anche perché bazzica per Bergamo. E' uno di quelli i cui conti dicono sempre che tutto va già bene così, che investimenti aggiuntivi non servono, così poi ci si trova le infrastrutture cadenti tipo UK.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 05 lug 2008, 19:41:03

badthinker ha scritto:No grazie!

Ponti è un invasato, sempre contrario a qualunque investimento e perennemente innamorato delle low cost, forse anche perché bazzica per Bergamo. E' uno di quelli i cui conti dicono sempre che tutto va già bene così, che investimenti aggiuntivi non servono, così poi ci si trova le infrastrutture cadenti tipo UK.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda hal » sab 05 lug 2008, 20:48:47

I-Alex ha scritto:
badthinker ha scritto:No grazie!

Ponti è un invasato, sempre contrario a qualunque investimento e perennemente innamorato delle low cost, forse anche perché bazzica per Bergamo. E' uno di quelli i cui conti dicono sempre che tutto va già bene così, che investimenti aggiuntivi non servono, così poi ci si trova le infrastrutture cadenti tipo UK.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda stefanojoy » dom 06 lug 2008, 12:27:53

badthinker ha scritto:No grazie!

Ponti è un invasato, sempre contrario a qualunque investimento e perennemente innamorato delle low cost, forse anche perché bazzica per Bergamo. E' uno di quelli i cui conti dicono sempre che tutto va già bene così, che investimenti aggiuntivi non servono, così poi ci si trova le infrastrutture cadenti tipo UK.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda stefanojoy » dom 06 lug 2008, 13:06:31

Alitalia, 5-6 mila esuberi e capitali per 7-800 milioni





S e
la nuova Alitalia nascerà — e il condizionale mai come in quest'occasione sarà d'obbligo fino all'ultimo secondo — il lieto evento avverrà subito dopo Ferragosto. Quando gli italiani inizieranno loro malgrado a fare i conti con la fine dell'estate, la neo-Alitalia ideata e costruita a tappe forzate negli hangar di Intesa Sanpaolo dovrebbe vedere la luce.
Se tutto sarà andato come nelle speranze di Corrado Passera e Gaetano Miccichè, la nuova compagnia di bandiera avrà un piano industriale come non accadeva da anni, un azionariato nuovo di pacca e un iter legislativo in discesa.

A quel punto mancherà solo da giocare il finale di partita, il duro negoziato con il sindacato sugli esuberi di personale. Si può scommettere sin d'ora che non si tratterà di un pranzo di gala, che come nella tradizione del grande rito sindacale si dovranno a un certo punto persino fermare gli orologi per guadagnare una notte in più e raggiungere l'accordo, ma la netta sensazione è che se i rappresentanti dei lavoratori non vorranno mangiare quella minestra rischieranno di restare a digiuno.
Un impegno ansiogeno. I tempi dell'operazione sono stretti e le possibilità di dover staccare la spina sono obiettivamente alte. L'impegno che si sono presi gli advisor di Intesa S. Paolo è di quelli che in banca sono abituati a catalogare come «altamente ansiogeni», anche perché a infastidire gli uomini che lavorano al progetto neo-Alitalia è una ridda di indiscrezioni contraddittorie tra di loro che non li aiutano ad andare avanti. Ma da dove si inizia per definire il piano industriale della compagnia tricolore? La parola chiave è «perimetro». Quanto sarà grande l'Alitalia di domani? Air France di fronte allo stesso quesito aveva operato una scelta tranchant, aveva tenuto fuori dal perimetro di osservazione l'area più critica, Alitalia Servizi, a sua volta legata alla società operativa Az Fly tramite onerosissimi contratti di servizio.
L'indirizzo che, a quanto si capisce, sta prendendo il lavoro degli advisor non è quello di dar vita a una compagnia di taglia small, la mini-Alitalia paventata da più parti. Si punta a creare sulla carta una compagnia fortemente radicata sul mercato domestico sommando il fatturato e la quota di mercato di AirOne con una gran parte del fatturato e della quota di mercato della vecchia Alitalia (nessuna delle rotte dovrebbe essere programmaticamente in perdita). Tanto per avere in testa qualche numero quest'operazione, per ora solo aritmetica, dovrebbe dare un fatturato ipotetico superiore ai 4 miliardi di euro, non un gigante dei cieli — dunque — ma nemmeno una Topolino. Il concetto che sta dietro questa scelta è semplice e suona così: Air France e Lufthansa saranno sicuramente delle grandi compagnie internazionali ma le loro fortune sono state costruite (e conservate) su un presidio quasi assoluto dei rispettivi mercati domestici, con percentuali che oscillano tra l'80 e il 90%.

Catricalà e il sogno dell'hub. E' evidente che una newco che sommi il fatturato domestico di Alitalia e del suo concorrente AirOne può finire dritta dritta sotto i ferri dell'Antitrust per abuso di posizione dominante sulla tratta regina quella che collega Roma e Milano. Ma è anche facile pensare che, pur di rimettere in carreggiata la compagnia tricolore, lo stesso governo abbia in testa di negoziare con le autorità della concorrenza (Antonio Catricalà) accordi più o meno temporanei o nel peggiore dei casi pensare di ricorrere all'articolo 25 della legge 287 che permette all'esecutivo di chiedere per un periodo all'Antitrust di agire in regime di deroga e quindi di neutralizzare le norme pro concorrenza. Va considerato, poi, che l'avvio del servizio viaggiatori ad alta velocità tra Lazio e Lombardia — in calendario per fine 2009 — di fatto costituirà un ulteriore elemento concorrenziale nei confronti dell'aereo per raggiungere Roma da Milano e viceversa. Alcuni previsioni che circolano arrivano a sostenere che il monopolio Alitalia su quella tratta potrebbe subire un'erosione di quota di mercato pari addirittura al 40%.

Un business plan fortemente imperniato sul mercato nazionale prevede giocoforza una valorizzazione di Malpensa. Nessuno può pensare di far finta che non sia successo niente e ripartire dal Sogno del Hub Padano ma l'aeroporto varesotto, nelle simulazioni degli advisor, dovrebbe ricoprire il ruolo di un polo per il Nord capace di intercettare i passeggeri delle regioni settentrionali. Se dovessimo usare una formula facile facile si può dire che Malpensa avrà tanti voli quanti sarà in grado di riempirne e quindi la neo-Alitalia punterà a riportare al Nord tutte le rotte considerate redditizie.

E il partner internazionale? Può l'Alitalia riprendere il volo in chiave totalmente autarchica? Nessun manager dotato di comune buon senso può sostenerlo ma allo stato dei fatti è assai difficile che un vettore straniero di serie A entri dall'inizio nel capitale della compagnia italiana. E' molto più facile che con un grande network si negozi una partnership operativa relativa al mercato europeo e non è detto che debba essere per forza Lufthansa solo in virtù dell'accordo di code sharing attualmente in essere con AirOne. Mani libere (e dita incrociate), dunque, per l'alleato internazionale.

Il restyling della Marzano. I progetti di Passera e Miccichè per avere vere chance di successo presuppongono però uno strumento legislativo diverso dalla attuale legge Marzano (ma non una legge ad hoc). E' noto che questa norma è stata scritta guardando alle crisi finalziarie e non a quelle di carattere prettamente industriale. Del resto in Italia non esiste niente di paragonabile al famoso Chapter 11 che permette alle aziende americane di fallire e ripartire, per cui si tratterà di modificare la Marzano
laddove prevede procedure troppo lente e modalità non utili a risolvere il rebus Alitalia. E' da prevedere un decreto governativo che si prenda il compito di modificare in tempo reale la vecchia normativa e aiutare così il varo della newco.

Un piano industriale realistico e un iter legislativo che renda più facile la procedura concorsuale e il commissariamento della compagnia sono le condicio sine qua non per attirare capitali e costruire una compagine azionaria all'altezza dell'avventura. Carlo Toto ne farà parte ma non tirerà fuori una lira, conferirà l'asset Air One, slot e flotta (presente e opzionata). Gli altri soci saranno invece imprenditori che diversificheranno rispetto al loro business, che apporteranno la loro immagine e che tutti insieme tireranno fuori una cifra tra i 700 e gli 800 milioni di euro ma ai quali sarà garantito un investimento remunerativo. Non una photo opportunity scattata a un galà di beneficenza. Gli industriali in questione dovrebbero essere una decina, alcuni saranno pescati dal cahier di prenotazioni messo insieme da Bruno Ermolli mentre altri dovrebbero essere inediti. Per loro verrà garantita una nuova governance della società e un management indipendente.

Intesa Sanpaolo entrerà anche nel capitale sottoscrivendo quote oppure no? L'impressione è che una decisione in merito sarà presa solo in zona Cesarini. Nel mentre per evitare di immobi-lizzare troppi soldi è prevedibile che si monti un lease-back, un'operazione di affitto sulle aeromobili di provenienza sia Alitalia sia Air One.

I sindacati e l'incognita petrolio. Dopo Ferragosto tutto questo lavoro — piano industriale, iter legislativo, reclutamento degli azionisti e commissariamento — dovrebbe esser concluso e solo allora si discuterà degli esuberi che dovrebbero far capo a una bad company e usufruire degli strumenti già esistenti per la gestione delle crisi aziendali. Alla Bad Alitalia saranno conferiti, ovviamente, non solo dipendenti bensì anche attività giudicate non redditizie e una quota del debito della società madre.

Tutto dovrà rispettare le proporzioni se non altro perché un eccessivo carico di debiti verrebbe rubricato dalle autorità di Bruxelles come aiuto di Stato in forma surrettizia. La quantificazione delle eccedenze è sempre materia ardua e incandescente e nella tradizione delle Partecipazioni statali made in Italy sottoposta alle pressioni della politica, ma mettendo insieme diversi segnali sparsi dagli advisor nel corso di queste prime settimane di lavoro si può pensare che una cifra attorno alle 5-6 mila unità non sia troppo lontana dal vero. Per avere, anche in questo caso, un termine di paragone sarà utile rammentare come sul totale dei 20 mila dipendenti Alitalia il vecchio piano Air France prevedeva — parole del leader cislino Raffaele Bonanni — 6.700 esuberi (e non i 2.100 di cui è restata memoria). E' molto probabile comunque che i sindacati almeno in una prima fase possano contestare le scelte contenute nel piano industriale e le ricadute occupazionali. Sarà il banco di prova della volontà del governo di centrodestra di dare un futuro all'Alitalia ma è fin troppo facile prevedere nelle settimane tra fine agosto e inizio settembre un braccio di ferro e momenti di tensione all'insegna del «prendere o lasciare». Chi dovrà adottare la decisione non potrà però non aver presente che solo nel 2005 l'ultimo piano industriale di Alitalia era stato formulato con un petrolio a 37 dollari il barile. Oggi siamo più di 100 dollari sopra e restare competitivi per una compagnia aerea è una fatica di Sisifo, come testimoniano le notizie (allarmanti) che giorno dopo giorno arrivano dagli headquarters delle grandi compagnie. Se poi il petrolio dovesse davvero schizzare attorno a quota 200 molti dei ragionamenti sin qui fatti andrebbero a farsi benedire. Per l'Alitalia non resterebbe che organizzare una composta cerimonia degli addii.


Dario Di Vico
06 luglio 2008

corriere.it
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda indaco » dom 06 lug 2008, 13:44:10

L'ho appena letto sul sito del Corriere e mi fa piacere che tu l'abbia riportato.

Non so quanto sia affidabile, ma da quello che c'e' scritto sembra che si vogliano mandare a monte i piani con Star, impedire la libera concorrenza, nonche' aprire un contenzioso senza precedenti con istituzioni a piu' livelli, Italiano e EU. Contenzioso che noi pagheremmo due volte, come utenti danneggiati da queste azioni e poi come contribuenti e cittadini.

Forse questo e' quello che si augura il corriere. Forse non sara' cosi'.

Ma se e' vero e' uno schifo.

Ma non e' il primo segnale. A pensare male si fa peccato ma ci si imbrocca. Niente mi cava dalla testa che, come apparso su alcune altre notize, l'altro schifo sulle tariffe autostradali e' una compensazione per quello che sta avvenendo o e' avvenuto con mercanteggiamenti vari su autostrade e aviazione civile negli scorsi anni.

Ora, io vi faccio una domanda seria, cosa possiamo fare noi per impedire questo schifo?

Acquistare ciascuno una azione AZ e poi fare una class action?

Trovare il modo di coinvolgere un fornitore/creditore anche piccolo e metterla in mora? Quali strumenti legali potrebbero essere praticabili?

E' il caso di prendere contatto con una organizzazione di consumatori? Loro su questo tipo di cose sono molto agguerriti.

Sto parlando di agire, seriamente, per creare un movimento per la chiusura di AZ, per l'uguaglianza dei lavoratori e delle aziende, la liberta' degli utenti e la concorrenza. E la fine delle compensazioni e i magheggi nascosti dietro le quinte...o almeno se vengono fatte che siano per l'Italia, come altrove le fanno, diciamo, per la Francia.

E' ora di muoversi. Io sono molto pigro, ma qui, per impedire il declino di questo paese, bisogna fare qualcosa.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda janmnastami » dom 06 lug 2008, 14:18:08

A parte che io di quell'articolo non ho capito molto:

- si dice che si riportano a MXP solo le rotte in grado di sostenersi economicamente, quindi niente hub AZ a MXP, ma se poi mi vai a bloccare i bilaterali per proteggere AZ/AP...

- spero che i piani di LH non cambino se andrà in porto questo progetto

- spero che non sia la classica porcheria all'italiana, con una AZ/AP basata a FCO, tre-quattro voli interc. da MXP, chiusura bilaterali, e ci scordiamo pure LH... perché altrimenti farei venire giù il mondo

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 06 lug 2008, 14:31:37

per il momento è ancora tutto in alto mare
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda stefanojoy » dom 06 lug 2008, 14:45:01

janmnastami ha scritto: - spero che non sia la classica porcheria all'italiana, con una AZ/AP basata a FCO, tre-quattro voli interc. da MXP, chiusura bilaterali, e ci scordiamo pure LH... perché altrimenti farei venire giù il mondo

:contento no non sara' cosi'...
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda indaco » dom 06 lug 2008, 14:56:03

stefanojoy ha scritto: .....
Un business plan fortemente imperniato sul mercato nazionale prevede giocoforza una valorizzazione di Malpensa. Nessuno può pensare di far finta che non sia successo niente e ripartire dal Sogno del Hub Padano ma l'aeroporto varesotto, nelle simulazioni degli advisor, dovrebbe ricoprire il ruolo di un polo per il Nord capace di intercettare i passeggeri delle regioni settentrionali. Se dovessimo usare una formula facile facile si può dire che Malpensa avrà tanti voli quanti sarà in grado di riempirne e quindi la neo-Alitalia punterà a riportare al Nord tutte le rotte considerate redditizie.


E il partner internazionale? Può l'Alitalia riprendere il volo in chiave totalmente autarchica? Nessun manager dotato di comune buon senso può sostenerlo ma allo stato dei fatti è assai difficile che un vettore straniero di serie A entri dall'inizio nel capitale della compagnia italiana. E' molto più facile che con un grande network si negozi una partnership operativa relativa al mercato europeo e non è detto che debba essere per forza Lufthansa solo in virtù dell'accordo di code sharing attualmente in essere con AirOne. Mani libere (e dita incrociate), dunque, per l'alleato internazionale

.....
Allora riquoto, e ri-ricordo che questo e' il giornale di Gemina, di Romiti e di Adr....quindi non e' detto che debba andare cosi',magari e' solo un loro pio desiderio.

Sul fatto che si debbano fare rotte redditizie, prima evidenziazione, non ci piove. Ma questa postilla deve valere allo stesso modo per TUTTI gli apt nazionali. E poi le rotte vengono rese redditizie con gli effetti moltiplicativi e con le alleanze.... e qui veniamo al secondo punto evidenziato, dove sta la vera magagna.

In pratica si manderebbe a puxxane gli accordi in corso da parte di AP, quello che si sta costruendo ecc.. che e' gia' avanti, perche' ci si lavora da mesi. Si impedirebbe ogni reale alternativa sul mercato, come ben spiegato l'articolo. Si rimetterebbe in disussione tutto incrociando le dita. I soliti apprendisti stregoni distruttori.

E questo spiegherebbe anche perche' LH e Bonomi ora siano piu' freddi nei confronti di AP.

Questo e' un DISEGNO DEMONIACO. In altri tempi, sul forum, sarebbero partite pagine e pagine di litanie complottiste ma....a me sembra che quello che e' scritto in chiaro su questo orrore di articolo sia piu' che sufficiente per incominciare ad agitarsi.

Io non voglio stare tranquillo. Io voglio fare quel poco che posso nel mio piccolo per impedire che avvenga.

E dato che e' un progetto fragilissimo, se basta una spintarella per mandarlo in pezzi, vorrei che tutti i patrioti che ne hanno la possibilita' diano la spintarella.

Anche perche' questi non si rendono conto di quanto sono cambiati i tempi, non si rendono conto che cosi' mettono nel tritacarne anche AP, Intesa e gli imprenditori della cordata, ma che gli utenti continueranno a rivolgersi altrove (perche' e' impossibile impedirlo), e cosi' si ritardera' lo sviluppo di un mercato aereo maturo ancora per anni. Oltre a dovere dei favori a questi imprenditori, il che e' garanzia di altri schifi futuri in altri campi.

Gomorra Alitalia deve sparirie.

E' la sorgente di tutti i vizi.

Mi dispiace per i cittadini innocenti, e voglio che siano condotti fuori e salvati.

Ora, faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare in vita mia... quoto la Bibbia. Come monito verso Intesa, AP e Berlusconi, che sono aspiranti al ruolo della moglie di Lot.

23 - Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, 24 - quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25 - Distrusse queste citta' e tutta la valle con tutti gli abitanti delle citta' e la vegetazione del suolo. 26 - Ora la moglie di Lot guardo' indietro e divenne una statua di sale.
Libro di Genesi Capitolo 19

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EK412
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda EK412 » dom 06 lug 2008, 15:20:06

Quoto quello che ha scritto indaco. C'è solo da sperare che il piano non sia quello riportato dal giornalista, altrimenti c'è veramente da mettersi le mani nei capelli. Ancora una volta non abbiamo (hanno) capito NULLA.

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LIMCKBOS67
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda LIMCKBOS67 » dom 06 lug 2008, 16:05:16

Purtroppo tutto ciò non mi meraviglia, solita schifezza italiotica, solite "manovre entropiche" in cui nulla si crea e nulla si distrugge...
Se davvero così fosse, e non mi stupirei che lo fosse, LH scapperebbe a gambe levate e AP su MXP avrebbe solo fatto una finta... così come i nuovi aerei servirebbero solo per alzare il "prezzo" nel momento della creazione delle NewCo. :azz:
Nuove porcate, soliti vizi italiotici...
Io spero ardentemente che ci sbagliamo tutti; na se così non fosse EGGL tornerebbe ad essere il mio Hub... ed invito tutti ad "adottare " come proprio un Hub straniero... uno qualunque tranne Parigi, ovviamente... :tilegno:

Visto che lorsignori giocano ancora con noi come gli "apprendisti stregoni"... colpiamoli nel portafoglio, altrove si intenterebbe una "class action" ma in italietta non è consentito...
Per ora mi ritiro mestamente a vomitare... :duro:
L'obiettivo del Trivellix era il nocciolo di uno dei tre reattori al Plutonio che alimentavano
la base nemica...

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda indaco » dom 06 lug 2008, 16:17:29

Io ripeto, per me la cosa piu' probabile e' che questa sia la speranza del Corriere e del suo gruppo, non la realta' di quello che succedera'.

E in un certo senso ci hanno fatto un piacere svelando questo scenario. In modo che chi ne ha la possibilita' faccia in modo che si stia ben lontani dalla minima eventualita' che si verifichi.

Per quanto mi riguarda, come letto su questo forum, i progetti ci sono, sono consistenti e se si salva AZ con una drastica cura dimagrante, quello che ne resta potrebbe anche entrare a farne parte. I discorsi sull'alleanza internazionale ancora in dubbio e ancora da definire li capirei solo se fosse per avere una posizione piu' forte contrattando con Star e LH, ma la lealta' verso coloro che finora sono stati leali non dovrebbe essere minimamente in discussione.

In caso contrario, se si mirasse a distruggere ancora una volta, e se la cosa passasse, che a me sembra inverosimile perche' c'e' un parlamento e ben presidiato, ci sono leggi, c'e' il diritto.... per me sarebbe l'ultima goccia.

Potrebbe essere che il risultato finale di questo articolo sia quello di rendere ancora piu' improbabile che AZ si salvi. Perche', a parte il riferimento biblico che quagliava bene, veramente fanno sembrare che l'unica strada per cautelarsi, per tenera a bada il lato oscuro e non trasformarsi in statue di sale, sia non avere piu' nulla a che fare con quello che resta di AZ, non girarsi neanche a guardare quello che gli succede.

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda LIMCKBOS67 » dom 06 lug 2008, 16:37:17

indaco ha scritto:Potrebbe essere che il risultato finale di questo articolo sia quello di rendere ancora piu' improbabile che AZ si salvi. Perche', a parte il riferimento biblico che quagliava bene, veramente fanno sembrare che l'unica strada per cautelarsi, per tenera a bada il lato oscuro e non trasformarsi in statue di sale, sia non avere piu' nulla a che fare con quello che resta di AZ, non girarsi neanche a guardare quello che gli succede.
Il problema è che, anche nelle Bibbia, c'è chi si girò a guardare... e questo è il paese dei "56 milioni di allenatori della nazionale" in cui tutti si credono esperti in tutto e dove l'apparenza conta più della sostanza... il paese dei dilettanti allo sbaraglio... :massacro:
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 06 lug 2008, 17:20:33

indaco ha scritto: Allora riquoto, e ri-ricordo che questo e' il giornale di Gemina, di Romiti e di Adr....quindi non e' detto che debba andare cosi',magari e' solo un loro pio desiderio.
Romiti e Gemina sono fuori da un pezzo da RCS, mentre dentro ci sono Intesa, Mediobanca, Benetton, Pirelli, gli Agnelli, Della Valle e altri. Più che altro, dove abita il giornalista? chi sono le sue fonti?

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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda indaco » dom 06 lug 2008, 17:27:42

Urca... e' vero.....me l'ero persa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Rcs_MediaG ... _sindacato

E c'e' anche Ligresti, altro possibile attore della vicenda.

Questo rende l'articolo ancora piu' preoccupante.... possibile che sia stato pubblicato se conteneva inesattezze che coinvolgono cosi' tanti azionisti del gruppo?

Vediamo se arrivano le smentite...

robbyy
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda robbyy » dom 06 lug 2008, 18:03:32

Domanda a tutti :
PERCHE' AP SI DEVE FONDERE CN AZ E NN ANDARE AVANTI DA SOLA CON IL PROGRAMMA LA A MXP??????????????? :annuncio:

KittyHawk
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Re: AZ, fusione con AP e IG? (Az hot news 7)

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 06 lug 2008, 18:12:32

Come al solito forse è meglio fare un'opera di "traduzione" di quanto apparso sull'articolo.

"Si punta a creare sulla carta una compagnia fortemente radicata sul mercato domestico sommando il fatturato e la quota di mercato di AirOne con una gran parte del fatturato e della quota di mercato della vecchia Alitalia (nessuna delle rotte dovrebbe essere programmaticamente in perdita)".
Le rotte di AP rimangono e si smagrisce AZ. Niente più voli alla Scajola, semplicemente per far felice qualche parlamentare o ministro. E neppure aerei "di facciata" per accontentare gli amministratori locali: se l'unico modo perché una rotta sia in attivo è usare un ATR42 quello vola, scordarsi Embraer o Airbus! (l'unico dubbio rimane per il "dovrebbe"... lì si vedrà se la nuova proprietà e il nuovo management avranno gli attributi per dire no a richieste folli).

"Ma è anche facile pensare che, pur di rimettere in carreggiata la compagnia tricolore, lo stesso governo abbia in testa di negoziare con le autorità della concorrenza (Antonio Catricalà) accordi più o meno temporanei o nel peggiore dei casi pensare di ricorrere all'articolo 25 della legge 287 che permette all'esecutivo di chiedere per un periodo all'Antitrust di agire in regime di deroga e quindi di neutralizzare le norme pro concorrenza."
Se l'antitrust accetta volontariamente di sospendere per un certo periodo di tempo eventuali contestazioni bene, in caso contrario lo farà per legge.

"l'avvio del servizio viaggiatori ad alta velocità tra Lazio e Lombardia ... potrebbe subire un'erosione di quota di mercato pari addirittura al 40%."
Antitrust non disturbare e lasciaci il quasi monopolio della Milano-Roma, che tanto capo a qualche mese ci sarà il treno che riequilibrerà il tutto.

"Malpensa avrà tanti voli quanti sarà in grado di riempirne e quindi la neo-Alitalia punterà a riportare al Nord tutte le rotte considerate redditizie."
Dateci la possibilità di far partire i voli pieni che li riportiamo tutti a Malpensa, purché ci si guadagni.

"E' molto più facile che con un grande network si negozi una partnership operativa relativa al mercato europeo e non è detto che debba essere per forza Lufthansa solo in virtù dell'accordo di code sharing attualmente in essere con AirOne."
AZ è ancora in SkyTeam. Mai dire che si esce, o peggio ancora uscire volontariamente, meglio trattare e farsi sbattere fuori, che così non si pagano penali (Spinetta con AZ docet, non è lui che se n'è andato, sono gli altri che l'hanno obbligato a lasciare).

"in Italia non esiste niente di paragonabile al famoso Chapter 11 che permette alle aziende americane di fallire e ripartire, per cui si tratterà di modificare la Marzano"
Fatta la legge, trovato l'inganno. Qui si tratta di invertire i termini. Prima si trova l'inganno e poi si modifica la legge per attuarlo.

"Gli altri soci saranno invece imprenditori che diversificheranno rispetto al loro business, che apporteranno la loro immagine e che tutti insieme tireranno fuori una cifra tra i 700 e gli 800 milioni di euro ma ai quali sarà garantito un investimento remunerativo".
Tu metti i soldi e la faccia e io ti garantisco che i tuoi soldi frutteranno. Se non con i proventi della compagnia aerea in qualche altro modo sarai ricompensato.

"per evitare di immobilizzare troppi soldi è prevedibile che si monti un lease-back, un'operazione di affitto sulle aeromobili di provenienza sia Alitalia sia Air One."
Io banca ti compro gli aerei che hai e te li affitto subito dopo. Così sono parzialmente coperta per i soldi che ti do, mentre tu hai immediatamente il contante di cui hai bisogno.

"Alla Bad Alitalia saranno conferiti, ovviamente, non solo dipendenti bensì anche attività giudicate non redditizie e una quota del debito della società madre. Tutto dovrà rispettare le proporzioni se non altro perché un eccessivo carico di debiti verrebbe rubricato dalle autorità di Bruxelles come aiuto di Stato in forma surrettizia"
Creo una compagnia "fallita", piena di persone che non mi servono più, di attività che non rendono e di parte dei debiti che ho, senza fare la cosa troppo sporca, per non cadere sotto la scure di Bruxelles. (secondo me l'AZ buona si terrà i debiti per il carburante, parte dei diritti aeroportuali e poco più).

"il vecchio piano Air France prevedeva — parole del leader cislino Raffaele Bonanni — 6.700 esuberi (e non i 2.100 di cui è restata memoria). E' molto probabile comunque che i sindacati almeno in una prima fase possano contestare le scelte"
Un po' di teatrino iniziale è consentito, ma non troppo, se non tutti a casa. E pregate che il petrolio non cresca ancora, perché in tal caso gettiamo la spugna e si può definitivamente cancellare Alitalia con qualche lacrimuccia di prammatica.


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