Alitalia: ipotesi fusione con AF, Etihad e altre news

le news dei vettori con Coa estero
Regole del forum
in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
HyperFlyer
Messaggi: 548
Iscritto il: mer 08 giu 2011, 22:44:38

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda HyperFlyer » mar 18 dic 2012, 09:34:33

(brevissimo OT che spero verra' perdonato) Ringrazio Musica del suo cenno di risposta nei miei riguardi, che denota, indipendentemente dalle diversita' di idee, saggezza e cortesia.

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda hal » mar 18 dic 2012, 23:24:22

http://www.ilsussidiario.net/News/Trasp ... ce/348268/

TRASPORTI E MOBILITÀ
ALITALIA/ Il treno manda "fuori strada" Air France
martedì 18 dicembre 2012
L’aereo che viene superato dal treno. Mica un treno futuristico supersonico. Fuor di metafora, ci stiamo riferendo
ai convogli di Fsi e Ntv. Che, specialmente sulle tratte che uniscono Milano, Roma e Torino, daranno filo da
torcere ad Alitalia. L’Ad Ragnetti teme seriamente che, da qui al 2016, la concorrenza con l’alta velocità diventi
insostenibile. All’orizzonte, resta l’ipotesi di acquisizione da parte di Air France-Klm, che potrebbe risultare
l’unica soluzione per evitare il peggio. Rispetto all’anno scorso i francesi hanno appianato i loro problemi di
bilancio, mentre il numero uno della compagnia, Jean-Cyril Spinetta, ha ricevuto mandato per verificare la
sussistenza della condizioni per condurre in porto l’operazione. Andrea Boitani, professore di Economia politica
all’Università Cattolica di Milano, ci precisa i termini della questione.
I timori di Alitalia sono fondati?
La concorrenza dell’alta velocità, effettivamente, può provocare serie ripercussioni per la compagnia italiana che,
storicamente, ha concentrato il suo business sulle tratte interne. E, in particolare, su quelle che uniscono Roma,
Milano e Torino.
Per quale motivo?
La ragione era facilmente intuibile già nel 2008, quando la compagnia venne acquisita dai Capitani coraggiosi. Le
tratte ferroviarie godono di un sussidio indiretto, costituito dal fatto che il pedaggio sulle linee ad alta velocità non
è sufficiente a coprire completamente i costi infrastrutturali. Lo Stato, quindi, se ne è accollato una parte non
irrilevante, tale per cui le compagnie ne pagano solo una frazione. Da qui, la forte competitività delle linee
ferroviarie che, nelle loro tratte, riescono così a praticare tariffe inferiori rispetto all’ipotesi in cui dovessero pagare
interamente i costi di produzione.
Anche negli altri Paese europei funziona così?
Sì, anche se con delle differenze. Il grado di copertura dei costi, infatti, può variare. Tuttavia, in generale, in tutti i
Paesi europei è prevista una contribuzione da parte dello Stato.
E anche negli altri Paesi europei le compagnie aeree faticano a competere con l’alta velocità?
Dove il pedaggio sulle linee ferroviarie è più alto, il divario con le linee aeree è minore. Il problema, ovviamente,
non si pone per compagnie che, come Lufthansa, sono decisamente meno concentrate sul mercato interno. Non
un caso che, quando Alitalia fu ceduta ai Capitani coraggiosi, venne concessa loro l’esenzione antitrust sulla linea
Milano-Roma, e non di certo sulla Milano-New York, per intenderci.
La predilezione del treno non dipende anche da semplici ragioni logistiche?
Sulle tratte mediamente brevi, prendere l’aereo è sicuramente più complicato; bisogna mettere in conto un
viaggio per raggiungere l’aeroporto, più il tempo di attesa per l’imbarco. Il discorso, tuttavia, cambia nel caso di
tratte lunghe, come da Roma a Palermo, o da Milano a Catania. Su quelle tratte, ovviamente, l’aereo è imbattibile.
Ma non sono quelle su cui Alitalia costruisce il proprio bilancio.
L’acquisizione dell’azienda da parte di Air France potrebbe modificare lo scenario?
Sì, se l’acquisizione consentisse in maniera più compiuta di consolidare i voli intercontinentali del gruppo Air
France-Klm. Ma, se il mercato prevalente di Alitalia, quello da cui provengono i suoi profitti, si assottigliasse,
l’acquisizione diventerebbe per Air France meno appetibile.
Quindi, quali sono le prospettive per le due compagnie?
Credo che i francesi valuteranno con estrema attenzione le condizioni di Alitalia prima di fare qualunque mossa.
Di sicuro, la ridotta appetibilità di Alitalia riduce le valutazione positive di Air France rispetto alla prospettiva di
implementare l’operazione


Si ritorna sempre alle medesime ipotesi.
O il baraccone finisce completamente in mano AF, dopo aver buttato una paccata di mld, oppure... oppure ce la ricucchiamo attraverso la cassa Dep. Prestiti.
Come dire cicli e ricicli della storia.
Come si prospetta il persorso politico ( Bersani+Vendola) temo che un sano radicale e risolutore fallimento ( il solo che permetterebbe una autentica e reale rinascita) sarà evitato a tutti i costi. Costi ancora una volta a carico del contribuente.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

Avatar utente
I-Alex
Site Admin
Messaggi: 29217
Iscritto il: sab 13 ott 2007, 01:13:01
Località: near Malpensa

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 19 dic 2012, 08:15:36

Dopo quel porcaio fatto da Pdl+Lega 4 anni fa credo che qualsiasi cosa accadrà nel 2013 sarà sempre il danno mi ore.

Ma AF che vantaggio ha a prendersi Az? Secondo me poco o nulla: sul lungo raggio Az ha pochi aerei e poche rotte molte delle quali con yields bassi; sul mercato domestico ormai comandano le low cost anglosassoni; sul mercato europeo c'è la concorrenza di ulteriori low cost e delle compagnie di bandiera concorrenti... L'unico motivo che può spingere Af ad acquisire Alitalia è forse quello di prendersi tutti i bilaterali italiani e poi decidere se sfruttarli o se laciarli blindati
Malpensa airport user

easyMXP
Messaggi: 5659
Iscritto il: mer 20 ago 2008, 16:00:52

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 19 dic 2012, 10:07:26

Vero, l'unico motivo per cui AF potrebbe avere interessi nell'acquisto di CAI è blindare il mercato italiano.
CAI lasciata libera (o la post-CAI) potrebbe essere la base per una compagnia decente in Italia, potenzialmente concorrente di AF (e magari nemmeno in Skyteam). Con CAI in AF è finita.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda spanna » mer 19 dic 2012, 10:57:36

calma. Non e' che i bilaterali li decidano i proprietari di cai. Tanto piu' quando cai sara' di proprieta' francese.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

easyMXP
Messaggi: 5659
Iscritto il: mer 20 ago 2008, 16:00:52

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 19 dic 2012, 12:11:20

Certo, li deciderà il Governo.
E 15000 dipendenti in un'azienda di proprietà francese, ma legalmente basata in Italia (per di più a Roma), continueranno a contare.
Purtroppo.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda spanna » mer 19 dic 2012, 12:18:31

che un'azienda di proprieta' francese possa determinare le politiche del governo italiano non ci credo nemmeno se lo vedo.
Tanto piu' se queste scelte vanno a danneggiare altre aziende di proprieta' italiana.
Comunque staremo a vedere.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda hal » mer 19 dic 2012, 12:36:32

spanna ha scritto:che un'azienda di proprieta' francese possa determinare le politiche del governo italiano non ci credo nemmeno se lo vedo.
Tanto piu' se queste scelte vanno a danneggiare altre aziende di proprieta' italiana.
Comunque staremo a vedere.
Sta già ampiamente succedendo, in modo più o meno palese e nei settori più disparati. A partire dalle banche, ma non solo, e non solo con i francesi. Tedeschi, arabi vari, indiani, russi, ecc. ecc.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda spanna » mer 19 dic 2012, 12:46:04

hal ha scritto:
spanna ha scritto:che un'azienda di proprieta' francese possa determinare le politiche del governo italiano non ci credo nemmeno se lo vedo.
Tanto piu' se queste scelte vanno a danneggiare altre aziende di proprieta' italiana.
Comunque staremo a vedere.
Sta già ampiamente succedendo, in modo più o meno palese e nei settori più disparati. A partire dalle banche, ma non solo, e non solo con i francesi. Tedeschi, arabi vari, indiani, russi, ecc. ecc.
in italia? non ne sono al corrente. Mi faresti un esempio?
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

Avatar utente
I-Alex
Site Admin
Messaggi: 29217
Iscritto il: sab 13 ott 2007, 01:13:01
Località: near Malpensa

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 19 dic 2012, 13:20:18

Se consideriamo le banche è vero il contrario: colossi come Intesa Sanpaolo e Unicredit dominano i mercsti del centro est europa direttamente e indirettamente...

Poi scusate ma non capiaco: siamo voluti entrare in Europa? Bene allora accettiamo il libero mercato. E non sempre padrone straniero vuol dire padrone cattivo, ci sono anche esempi di marchi italiani che ormai in italia non mettono nemmeno l'etichetta al prodotto poi passano in mano straniere E riportano qui la produzione...
spanna ha scritto:calma. Non e' che i bilaterali li decidano i proprietari di cai. Tanto piu' quando cai sara' di proprieta' francese.
Avendo Coa italiano se anche Af si prende il 100% del capitale i Diritti di traffico rimarranno... E magari saranno, come oggi, per larga parte non sfruttati.
Vero anche che non vedo compagnie italiane degne di nota sul LR di linea
Malpensa airport user

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda hal » mer 19 dic 2012, 14:03:09

OT

Credo d'essermi spiegato male:
1° Banche, mi stavo riferendo alle paccate di mld che diamo formalmente alle banche di Grecia ( anche Spagna e Portogallo). Nella sostanza per appianare gli impegni che hanno le banche Tedeschee francesi verso tali paesi.

2° Ricordo Parmalat, più quasi tutti i marchi lattiero caseari e dolciari, (resiste solo Ferrero) Edison, grande distribuzione tutta (a parte Coop e esselunga e altre frattaglie) in mano a tedeschi e/o francesi, chimica fine.
3° caso a parte ma nella sostanza sulla stessa scia FIAT
e mi fermo qui, ma l'elenco ptrebbe essere molto più lungo.....

Grandi presenze italiane all'estero non mi risultano. A volte per nostra incapacità, a volte per "scarsa accoglienza" presso altri lidi.

Libero mercato? Quando e a chi fa comodo. Un esempio per tutti, quande De Benedetti anni fà tentò la scalata alla francese GDF Suez fu preso brillantemente a calci in c*** dal governo francese.

I francesi si sono beccati Parmalat e con la cassa della medesima sono andati a far spesa negli USA. Ed intanto i nostri allevatori-produttori di latte soino stati o strozzati o abbandonati. Ambiente UE? E allora perchè la Parmalet francese acquista gran parte del latte per i residui stabilimenti ancora in ITALIA o da produttori francesi o addirittuta da extra UE?

Siamo alle solite: ci nutriamo di appaganti idealismi da una parte e "furbismi" dall'altra, altri ci f*****no.

Siamo alle solite: ci nutriamo di appaganti idealismi da una parte e "furbismi" dall'altra, altri ci f*****no.

FINE OT Ora torniamo in tema
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

easyMXP
Messaggi: 5659
Iscritto il: mer 20 ago 2008, 16:00:52

Re: Alitalià diventerà franscese (?)

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 19 dic 2012, 15:10:23

spanna ha scritto:
hal ha scritto:
spanna ha scritto:che un'azienda di proprieta' francese possa determinare le politiche del governo italiano non ci credo nemmeno se lo vedo.
Tanto piu' se queste scelte vanno a danneggiare altre aziende di proprieta' italiana.
Comunque staremo a vedere.
Sta già ampiamente succedendo, in modo più o meno palese e nei settori più disparati. A partire dalle banche, ma non solo, e non solo con i francesi. Tedeschi, arabi vari, indiani, russi, ecc. ecc.
in italia? non ne sono al corrente. Mi faresti un esempio?
Vuoi un esempio di un settore vicino all'aeronautica?
Thales Alenia Space - Italia
Per 2/3 francese e 1/3 italiana, di fatto francese.
Secondo te chi decide dietro le quinte le grandi strategie di politica economica nel settore?
Peraltro probabilmente giustamente, perchè i dipendenti in Italia sono italiani e pagano le tasse in Italia.
La stessa situazione che avrebbe CAI di proprietà AF.

KittyHawk
Messaggi: 6517
Iscritto il: mer 11 giu 2008, 23:29:09
Località: Milano

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 19 dic 2012, 15:38:29

hal ha scritto:OT

Credo d'essermi spiegato male:
1° Banche, mi stavo riferendo alle paccate di mld che diamo formalmente alle banche di Grecia ( anche Spagna e Portogallo). Nella sostanza per appianare gli impegni che hanno le banche Tedeschee francesi verso tali paesi.

2° Ricordo Parmalat, più quasi tutti i marchi lattiero caseari e dolciari, (resiste solo Ferrero) Edison, grande distribuzione tutta (a parte Coop e esselunga e altre frattaglie) in mano a tedeschi e/o francesi, chimica fine.
3° caso a parte ma nella sostanza sulla stessa scia FIAT
e mi fermo qui, ma l'elenco ptrebbe essere molto più lungo.....

Grandi presenze italiane all'estero non mi risultano. A volte per nostra incapacità, a volte per "scarsa accoglienza" presso altri lidi.

Libero mercato? Quando e a chi fa comodo. Un esempio per tutti, quande De Benedetti anni fà tentò la scalata alla francese GDF Suez fu preso brillantemente a calci in c*** dal governo francese.

I francesi si sono beccati Parmalat e con la cassa della medesima sono andati a far spesa negli USA. Ed intanto i nostri allevatori-produttori di latte soino stati o strozzati o abbandonati. Ambiente UE? E allora perchè la Parmalet francese acquista gran parte del latte per i residui stabilimenti ancora in ITALIA o da produttori francesi o addirittuta da extra UE?

Siamo alle solite: ci nutriamo di appaganti idealismi da una parte e "furbismi" dall'altra, altri ci f*****no.

FINE OT Ora torniamo in tema
Grazie Hal. Le stesse cose le avrei scritto io: mi hai risparmiato un post. :yeah:

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda spanna » mer 19 dic 2012, 19:05:17

non mi pare sia una novita' che esistano parecchie aziende basate in italia di proprieta' francese (o straniera in generale), io di certo non l'ho mai negato. Ben altra cosa e' che il governo italiano le favorisca a discapito di aziende italiane concorrenti. Al momento non mi risultano casi, ma naturalmente se qualcuno li conosce li riporti. Di casi in cui il governo italiano favorisce aziende di proprieta' straniera rispetto ad aziende di proprieta' italiana, intendo, non di casi di aziende di proprieta' straniera tout court.
Per quanto riguarda il COA italiano, faccio osservare che ce l'aveva anche LHI ma non mi pare che gli abbia giovato molto. Il governo ha fatto di tutto per ostacolare LHI, prima e dopo l'emissione del COA. Finche' se n'e' andata. Alitalia francese sara' come una nuova LHI, solo piu' grande. E gli italiani all'interno dell'azionariato di AF potranno contare, se l'offerta francese di scambio 1 a 7 andra' in porto, al massimo per un 10%. Sempre che rimangano tutti dentro, compatti, senza alcuna defezione, cosa di cui personalmente dubito. Conteranno pochissimo, in pratica.
Alitalia francese non credo verra' favorita nei bilaterali rispetto ai concorrenti di proprieta' italiana. Comunque staremo a vedere, son cose che nel giro di 1 o 2 anni si possono verificare senza difficolta' con l'ausilio dei fatti.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

Avatar utente
I-Alex
Site Admin
Messaggi: 29217
Iscritto il: sab 13 ott 2007, 01:13:01
Località: near Malpensa

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 19 dic 2012, 19:36:43

spanna ha scritto: Per quanto riguarda il COA italiano, faccio osservare che ce l'aveva anche LHI ma non mi pare che gli abbia giovato molto. Il governo ha fatto di tutto per ostacolare LHI, prima e dopo l'emissione del COA. Finche' se n'e' andata. Alitalia francese sara' come una nuova LHI, solo piu' grande. E gli italiani all'interno dell'azionariato di AF potranno contare, se l'offerta francese di scambio 1 a 7 andra' in porto, al massimo per un 10%. Sempre che rimangano tutti dentro, compatti, senza alcuna defezione, cosa di cui personalmente dubito. Conteranno pochissimo, in pratica.
Alitalia francese non credo verra' favorita nei bilaterali rispetto ai concorrenti di proprieta' italiana. Comunque staremo a vedere, son cose che nel giro di 1 o 2 anni si possono verificare senza difficolta' con l'ausilio dei fatti.
è qui che sbagli!
Alitalia ha quasi tutti i diritti di traffico dei bilaterali lato italiano in tasca, se l'azionista principale diventa AirFrance nulla cambia: i diritti se li tiene! Lufthansa invece partiva da zero e per avere i diritti te li devi sudare i punti nelle graduatorie!
Malpensa airport user

KL63
Messaggi: 3304
Iscritto il: lun 12 mag 2008, 22:52:29
Località: Milano

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda KL63 » mer 19 dic 2012, 23:02:11

Ma i diritti non sono eterni, se uno non li esercita li perde dopo un po' o sbaglio? Poi molti bilaterali sono stati già ridiscussi sia dal governo Berlusconi che da questo inserendo delle multi designazioni o ricordo male, deve esserci anche un elenco sul forum.
In ogni caso fra un AZ un mano ad AF o ancora sul nostro groppone non so cosa sia peggio :ciapett:
forse la soluzione sarebbe un sano vero fallimento!

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda spanna » gio 20 dic 2012, 09:45:26

I-Alex ha scritto: è qui che sbagli!
Alitalia ha quasi tutti i diritti di traffico dei bilaterali lato italiano in tasca, se l'azionista principale diventa AirFrance nulla cambia: i diritti se li tiene! Lufthansa invece partiva da zero e per avere i diritti te li devi sudare i punti nelle graduatorie!
e' vero che i diritti attualmente siano in mano ad alitalia, ma non c'e' ragione, a mio avviso, di considerarli blindati, soprattutto nel momento in cui subentrano i francesi. E' una mia opinione, si intende. Staremo a vedere.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18616
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda malpensante » gio 20 dic 2012, 15:54:19

Alitalia: Fondo strategico italiano non interessato ad investirci
20 Dicembre 2012 - 14:12

(ASCA) - Roma, 20 dic - Nessun interesse del Fondo strategico italiano ad investire in Alitalia, ''non e' un asset su cui possa investire il Fondo'', cosi' Maurizio Tamagnini, Ad del Fondo strategico italiano, rispondendo, nel corso della conferenza di fine anno della Cassa Depositi e Prestiti, a una domanda sull'eventuale interesse del Fondo, il cui azionista di riferimento e' Cdp, verso l'Alitalia.

Avatar utente
I-Alex
Site Admin
Messaggi: 29217
Iscritto il: sab 13 ott 2007, 01:13:01
Località: near Malpensa

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 21 dic 2012, 11:40:04

ma costui è il direttore di Repubblica? scrive tante ca***te
//////

La cordata alla quale impiccarci

Miniatura
Può esserci esempio migliore di malgoverno, della orrida soluzione “patriottica” voluta da Berlusconi per (fingere di) salvare Malitalia, quella compagnia che avremmo potuto scaricare ad Air France per un buon prezzo, pur essendo, fino da allora, chiaramente insalvabile? Insieme con il regalo dell’Alfa Romeo alla Fiat, fatto anni prima da Prodi, anziché darla alla Ford che avrebbe avuto molto più cura del grande marchio del Biscione oggi devastato quasi come la Lancia defunta (e certamente non avrebbe potuto fare peggio della Fiat), è stato uno dei peggiori esempi di falso nazionalismo industriale. Oggi Malitalia non la vuole più nessuno, neanche gratis, visto che perde centinaia di migliaia di Euro al giorno e la Malpensa, che quei cialtroni mangiapane a ufo della Lega Nord avevano giurato di proteggere, è un disastro deprimente. Di questo, di futura politica industriale, invece che di partitini personali, di firmette e di manovrine per le liste, speriamo si parli durante una compagna elettorale che sta partendo in maniera come sempre grottesca. A me di La Russa, Igroia, Grillo, Favia, Renzi, Albe Dorate e Tramonti Plumbei importa nulla. Vorrei sapere dai partiti, dai loro leader veri o falsi, dai portavoce e dai portaborse come vedono il futuro dell’industria italiana, sulla quale finora nessuno, vecchi come nuovi, ha ancora detto niente di concreto e di serio. E la soluzione non è buttare altri soldi pubblici dentro un secchio sfondato.

http://zucconi.blogautore.repubblica.it ... mpiccarci/
Malpensa airport user

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda hal » ven 21 dic 2012, 13:12:20

da Treccani.it

http://www.treccani.it/vocabolario/tag/zucconi/

zuccone

zuccóne s. m. (f. -a) [der. (propr. accr.) di zucca]. – 1. Grossa zucca (come frutto, commestibile). 2. a. Testa grossa, testone: è piccolo di statura, ma ha uno z.!; persona che ha la testa grossa: guarda quello zuccone! b. ant. Testa pelata: lo z., nome pop., a Firenze, della statua di Donatello rappresentante il profeta Abacuc. c. Persona dura di comprendonio, ottusa: ma perché mandano all’università certi z.?; studia molto, ma, z. com’è, conclude poco; anche come agg.: i genitori sono intelligenti, ma hanno due figlie una più z. dell’altra.

Da aggiungere " colui che pontifica dal suo attico di New York"
D'altronde come Floris di Ballarò e altri savonarola sempre in cattedra a contare i peli nel deretano altrui....
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

ziopelo85
Messaggi: 45
Iscritto il: mar 06 nov 2012, 15:01:25

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda ziopelo85 » ven 21 dic 2012, 15:45:55

[quote="I-Alex"]ma costui è il direttore di Repubblica? scrive tante ca***te
//////

No comment sull'articolo....e tantomeno sui commenti che ne sono seguiti. Cmq non ho resistito, ho dovuto scrivere qualche breve precisazione :fischio:

MC205
Messaggi: 518
Iscritto il: mer 04 feb 2009, 15:57:08

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda MC205 » ven 21 dic 2012, 16:16:18

ziopelo85 ha scritto:
I-Alex ha scritto:ma costui è il direttore di Repubblica? scrive tante ca***te
//////

No comment sull'articolo....e tantomeno sui commenti che ne sono seguiti. Cmq non ho resistito, ho dovuto scrivere qualche breve precisazione :fischio:
bravo ziopelo bella risposta,
piccolo OT il commento dopo il tuo mi fatto incxxxxre magari il pelato di arcore
avesse avuto la "statura" politica del pelato di Predappio !!!! :tilegno:

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda hal » sab 22 dic 2012, 01:11:42

http://www.lettera43.it/economia/aziend ... 577418.htm

Alitalia, il fallimento di Berlusconi

Salvata dall'ex premier, ora è ancora in crisi. Sotto accusa le strategie. Come l'addio alle lunghe rotte.

Alitalia, siamo punto e a capo. Chi non ricorda il salvataggio del 2008 voluto dall’allora premier Silvio Berlusconi in nome dell’italianità della compagnia e nell’ottica dello scontro con il governo di Romano Prodi? E i 3 miliardi della bad company a carico dei cittadini, oltre ai 2,4 miliardi dell’offerta Air France sfumati di colpo?
La soap opera Alitalia pare non avere fine: la cordata della Compagnia aerea italiana (Cai) ha fallito gli obiettivi industriali e adesso i «patrioti» sono pronti a squagliarsela, approfittando della prossima scadenza, il 12 gennaio, del lock-up che li vincola all’investimento.
CAI, PERSI 630 MILA EURO AL GIORNO. La compagnia di bandiera perde 630 mila euro al giorno, il buco accumulato nei quattro anni di gestione privata è di 735 milioni, il capitale è al lumicino e la cassa si è ridotta a 300 milioni.
Eppure il piano di rilancio prevedeva il ritorno all'utile operativo nel 2011 attraverso il ridimensionamento del network e il rinnovo della flotta. Ora l’obiettivo è stato spostato al 2013 e l’utile netto è stato rimandato al 2014.
TRA GLI ALIBI IL PREZZO DEL GREGGIO. Ok la crisi del settore, il calo della domanda o il caro del prezzo del greggio. Gli alibi possono essere anche l’irrazionale rete aeroportuale italiana, l’offerta ancora frazionata e la concorrenza dell’alta velocità che ha ridotto la redditività sulla pregiata direttrice Roma-Milano. Ma tutto ciò non basta a spiegare la crisi di Alitalia-Cai.
AIR FRANCE ATTENDE I SALDI. Adesso Air France, malgrado i suoi problemi di bilancio (comunque in via di miglioramento), potrebbe tornare alla carica e prendersi tutto a prezzi di saldo. Mentre qualcuno evoca una nazionalizzazione di ritorno attraverso l’intervento della onnipresente Cassa depositi e prestiti.
«L’industria italiana del trasporto aereo non si salva con un cavaliere bianco o con capitali statali, ma definendo una vera politica dei trasporti del Paese e assegnando ai vari segmenti del settore missioni, regole di leale concorrenza, piani industriali credibili e sostenibili», dice a Lettera43.it Mauro Rossi, segretario responsabile per il trasporto aereo della Filt-Cgil.

Per il sindacalista il piano Fenice era destinato a fallire
Nonostante le premesse, che il progetto dei «patrioti» berlusconiani sarebbe fallito era chiaro sin dall'inizio. Almeno secondo il sindacalista, secondo cui «la poca credibilità del piano Fenice era subito evidente».
Colpa, per Rossi, del «piano industriale», della «qualità e quantità dell’azionariato», della «completa assenza di politica industriale e del settore da parte dei governi. L’Italia è l’unico Paese in cui oggi tutte le aziende del trasporto aereo sono sull’orlo del fallimento».
ADDIO ALLE LUNGHE ROTTE. Alitalia ha ripiegato sul breve e medio raggio, abbandonando le lunghe rotte su cui i margini di guadagno sono più elevati. Si è ridimensionata allo status di operatore regionale e ha sbagliato rimandando la fusione strategica dentro un player più grande, fusione che andava fatta già tempo fa.
Ora i cugini d’Oltralpe si fanno sotto anche se pure Air France «è alle prese con la propria dura ristrutturazione», spiega il sindacalista Cgil.
A RISCHIO 700 LAVORATORI. Il vettore ha concentrato la sua attività nell’unico hub di Roma Fiumicino e ha cercato una fragile tregua sindacale. Ma il futuro dei lavoratori che si sono salvati dalla prima ristrutturazione Cai non appare certo rose e fiori.
Rossi chiude: «Il piano esuberi da 700 unità è stato respinto dal sindacato. Tavoli di confronto sono avviati in questi giorni su strumenti alternativi e non è escluso l’utilizzo di ammortizzatori sociali o di riduzioni di orario solidali».
ACQUISTATE LE ATTIVITÀ DI AIR ONE. I soci Cai, orchestrati da Banca Intesa, acquistarono al tempo anche le attività di Air One da Carlo Toto per circa 1 miliardo di euro: 455 milioni furono sborsati da Cai e 676 milioni erano i debiti usciti dal consolidato della holding di Toto, meno 111 milioni di debiti netti ritrasferiti all’imprenditore chietino. Difficile sostenere oggi che Alitalia fece allora un affare.
EVITARE LA RICAPITALIZZAZIONE. Inoltre, i «capitani coraggiosi» hanno mostrato scarsa unità di intenti e ora faranno di tutto per evitare la ricapitalizzazione che non sono in grado di sostenere.
Si allunga così lo spettro di un concordato preventivo per ripianare i debiti e ripartire, magari utilizzando il nuovo «chapter 11» all’italiana contenuto nel decreto legge Sviluppo del governo di Mario Monti.
Senza dimenticare Air France, che attende sorniona dietro l’angolo.

Venerdì, 21 Dicembre 2012
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Alitalià diventerà francese (?)

Messaggio da leggereda hal » sab 22 dic 2012, 01:24:19

Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking

Avatar utente
hal
Moderatore
Messaggi: 8380
Iscritto il: gio 04 ott 2007, 21:13:47
Località: MXP

Re: Air France, nuove strategie, attenzione su AZ e altro

Messaggio da leggereda hal » sab 22 dic 2012, 01:33:26

Dopo LH anche AF si attrezza orintandosi verso il mondo low cost

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 67393.html
Air France «low cost»: il prezzo del bagaglio si pagherà a parte

Air France si prepara a lanciare sul mercato europeo un'offerta low cost. Le nuove tariffe s'inquadrano nei piani di rilancio, che passano per una drastica riduzione dei costi e un nuovo approccio con la clientela. L'offerta, che sarà presentata il 7 gennaio, si chiamerà «Mini» e sarà dedicata al breve e medio raggio. Il biglietto costerà meno, ma il bagaglio in stiva dovrà essere pagato a parte (15 euro con prenotazione online, 30 in aeroporto). Le tratte saranno quelle in partenza da Orly per l'Europa, ma con esclusione di Italia e Olanda, per non fare concorrenza alle due compagnie controllate (o quasi) Alitalia e Klm. Va ricordato che il gruppo Air France-Klm già possiede due compagnie low cost, una con sede a Parigi e una ad Amsterdam, entrambe con lo stesso nome
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


Stephen Hawking


Torna a “COMPAGNIE STRANIERE”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 149 ospiti