Messaggio da leggereda malpensante » mar 26 set 2023, 07:56:03
Il dollaro è molto costoso, ma soprattutto i prezzi in America sono cresciuti in modo impressionante. Personalmente io che molte volte sono andato a Miami anche per pochi giorni, adesso evito in blocco gli USA e i posti dove vanno in massa gli Americani, come Roma. I prezzi degli alberghi sono esagerati e, se capisco che chi non conosce bene New York City voglia andarci anche a questi prezzi, Miami ha senso soprattutto per i tanti che ci hanno comprato casa e ci passano l'inverno. Tanto per dire i parenti mi dicono che nel migliore ristorante di Buenos Aires ci si ingozza di carne per 30 euro, che a Miami difficilmente bastano per la sola mancia al cameriere.
Tuttavia la rotta Malpensa-Miami latita perché è una rotta point-to-point con grande prevalenza di POS italiano e su qualunque rotta con prevalenza di POS US gli yield che si possono ricavare da un aereo sono più alti. Miami è un hub USA-LATAM, non Europa-LATAM (ruolo svolto da Madrid) o Europa-USA (ruolo svolto da LHR, JFK, Philadelphia e Dallas). Che riprenda è ritenuto certo, altrimenti sarebbe intervenuta Neos, che come detto più volte non vuole sopportare i costi di startup e trovarsi il cerino in mano alla riapertura da parte di AA, che prima o poi inizierà ad avere abbastanza aerei per tirare le freccette sulla cartina geografica.
Ci sono rotte per cui le compagnie faticano a trovare gli aerei e/o le motivazioni per ripristinare rotte e frequenze, a Malpensa sono Tokyo per ANA, Miami per AA e Hong Kong per Cathay, limitatamente alle frequenze. Bangkok per Thai è più un problema in via di risoluzione e una questione di tempo, sperabilmente poco.