Dubito che senza un certo numero di feed si possano mantenere anche solo 7-8 destinazioni LR. I feed però sappiamo essere tali solo in misura minore rispetto al ptp trasportato. Se già erano in perdita prima, diminuire le possibili connessioni aumentando di conseguenza la quota ptp non farebbe altro che aggravare il problema. D'altra parte la stessa nascita dei mega-gruppi fa fede di quanto sia necessario ragionare in grande per sopravvivere. Ci possono essere compagnie con un vantaggio intrinseco storico/geografico come IB e TP nel Sudamerica o Aer Lingus verso gli USA, ma AZ non è tra queste. Anzi, ha la sfortuna di essere in un paese in costante decadenza economica se confrontato ai competitor, che tra l'altro ha il grosso del traffico polarizzato su due città.malpensante ha scritto: Bisogna intendersi sulle ambizioni, non c'è ovviamente problema a volare a New York, da Roma o da Milano, ma questo vale almeno per un'altra manciata di destinazioni, da Tokyo a San Paolo a Miami, evitando di cercare passeggeri fuori dall'Italia con costosi feed (con al massimo l'eccezione di Atene o Tel Aviv). Non credo che questo tipo di voli debba necessariamente comportare perdite. Quello che Alitalia deve smettere è il fare voli pieni soltanto di passeggeri point-to-point, in concorrenza con le low cost o volare a Santiago del Cile.
Con i tre miliardi che si volevano dare a Lazzerini si può fare di meglio.
Se fai hub su una di queste, giocoforza ti giochi buona parte del mercato dell'altra.
Penso ad un semplice accordo commerciale, che se ben coperto politicamente (e lo sarebbe senz'altro), permetterebbe al socio occulto straniero di definire buona parte delle strategie della nuova AZ, senza doverne ripianare le perdite.grandemilano ha scritto: ↑lun 15 mar 2021, 07:54:31 Sì ok, ma siamo sicuri che LH o AF siano ancora disposte a prendersi AZ, seppur ridotta a 40 velivoli?
Penso che tutto dipenderà dai prossi 2-3 anni: se finalmente AZ riuscirà a fare un minimo di utile
Ma se si realizzerà questo scenario, puoi star certo che a Bruxelles nessuno romperà più le paxxe quando arriveranno nuovi aiuti di stato, nuove new companies, nuove discontinuità e cose del genere.
Spero vivamente di sbagliarmi e che l'Italia non debba subire questa umiliazione.