Chiudere Ciampino, meno voli a Linate. Ecco il Piano straordinario per gli aeroporti
Inviato: dom 04 set 2022, 07:57:40
Chiudere Ciampino, meno voli a Linate. Ecco il Piano straordinario per gli aeroporti
di Aldo Fontanarosa
Il progetto dell'Enac presentato al governo. Catania diventerà un hub per il Mediterraneo. E spunta Frosinone
04 SETTEMBRE 2022 ALLE 01:42
ROMA – Ridimensionare negli anni Roma Ciampino, fino alla chiusura, e rimpiazzarlo con un nuovo aeroporto civile, a Frosinone. Ridurre i voli intercontinentali diretti in partenza da Milano Linate, che fanno indebita concorrenza a Malpensa. Rilanciare l’aeroporto dell’Urbe su via Salaria a Roma (inaugurato nel 1928) autorizzando piccoli velivoli o taxi volanti a raggiungere la bella e vicina Viterbo. Trasformare Catania in un “hub del Mediterraneo” che sfidi Istanbul.
L’Enac, l’autorità italiana del volo civile, ha pronto un Piano straordinario di riassetto degli aeroporti. Ambientalista nello spirito perché non punta su nuove enormi strutture, il Piano indica le trasformazioni necessarie per gli attuali scali. E sarà inviato nei prossimi giorni al ministro Enrico Giovannini (Trasporti), perché parta il percorso di approvazione. Il documento elenca tante novità, a volte in forma indiretta e diplomatica per i forti interessi in campo.
«Preciso», dice prudente il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, «che noi non chiediamo formalmente la chiusura di Ciampino. Certo, segnaliamo le gravi criticità di quella realtà, che è troppo innervata nel tessuto della città, crea disagio ai residenti tra smog e rumori, e non ha possibilità di espansione, come arrivi e decolli».
La soluzione? «Porta all’aeroporto militare di Frosinone, il Girolamo Moscardini, che andrebbe ristrutturato e aperto alle compagnie civili. Ovviamente una società privata di gestione degli aeroporti non può sostenere una simile operazione. Dovrà essere il governo a decidere il da farsi, a trattare con l’Aeronautica militare e a stanziare la spesa».
Novità anche per Linate. L’Enac non approva che voli intercontinentali diretti partano dalle piste di Milano città, come succede oggi. Il Piano di Enac prevede che questi viaggi, comodi per i passeggeri, siano largamente riservati a Malpensa. Una persona diretta supponiamo a New York, e decisa a imbarcarsi comunque a Linate, dovrebbe fare tappa obbligatoria in una metropoli europea (come Francoforte, Parigi o Madrid): qui riprendere il bagaglio per caricarlo stavolta sul volo verso gli Usa.
Imbrigliare Linate aiuterebbe molto Malpensa, cui verrebbero riservate le rotte intercontinentali dirette e senza fermate intermedie, oltre al cargo. Non a caso il Piano dell’Enac assegna proprio a Malpensa il massimo rango di “hub istituzionale”, mentre lo nega a Linate. L’altro hub istituzionale è Roma Fiumicino. Venezia è classificato come “hub vocazionale” (perché organizzato per attirare e trattenere i turisti a lungo).
Infine a sorpresa Catania Fontanarossa diventa l’hub del Mediterraneo. Missione di Catania sarà contendere all’aeroporto avveniristico di Istanbul i viaggiatori in arrivo da Cina, Giappone, Corea, India. Forti miglioramenti nei servizi (dai parcheggi ai collegamenti ferroviari) porterebbero Catania a 30 mila passeggeri al giorno. Massima spinta a Taranto-Grottaglie perché si accrediti come spazioporto, consacrato al turismo spaziale e ai viaggi suborbitali.
«L’aeroporto dell’Urbe a Roma», dice ancora il presidente Di Palma, «merita un rilancio. Chiediamo di destinarlo a un turismo di prossimità. Aerei di piccole dimensioni oppure taxi volanti possono partire dall’Urbe e dirigersi a Viterbo», dove lo scalo militare Tommaso Fabbri andrebbe adattato ai velivoli civili. Corridoi aerei definitivi dovranno collegare anche la Puglia alla Basilicata. Possiamo immaginare l’aviosuperficie di Pisticci, vicino Matera, come approdo privilegiato.
Gli aeroporti del Paese - i grandi, i medi - verrebbero raccolti in 13 reti a prescindere dalla loro proprietà (Bologna, Rimini, Forlì, Parma, ad esempio creeranno una rete; Napoli e Salerno un’altra; Catania, Comiso, Lampedusa una terza). Ogni scalo farà uno studio di risk assessment dichiarando la capacità massima, anche alla luce del suo impatto ambientale e della sicurezza per chi viaggia.
Quando un aeroporto risulterà saturo, verrà incoraggiato a travasare passeggeri verso gli altri, alleati nella sua stessa rete.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 76-P2-S2-F
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EDIT ADMIN
Per chi volesse approfondire, è disponibile sul nostro sito il documento con le Linee Guida di Enac sul Piano Nazionale Aeroporti
http://www.mxpairport.it/wp-content/upl ... i-ENAC.pdf
di Aldo Fontanarosa
Il progetto dell'Enac presentato al governo. Catania diventerà un hub per il Mediterraneo. E spunta Frosinone
04 SETTEMBRE 2022 ALLE 01:42
ROMA – Ridimensionare negli anni Roma Ciampino, fino alla chiusura, e rimpiazzarlo con un nuovo aeroporto civile, a Frosinone. Ridurre i voli intercontinentali diretti in partenza da Milano Linate, che fanno indebita concorrenza a Malpensa. Rilanciare l’aeroporto dell’Urbe su via Salaria a Roma (inaugurato nel 1928) autorizzando piccoli velivoli o taxi volanti a raggiungere la bella e vicina Viterbo. Trasformare Catania in un “hub del Mediterraneo” che sfidi Istanbul.
L’Enac, l’autorità italiana del volo civile, ha pronto un Piano straordinario di riassetto degli aeroporti. Ambientalista nello spirito perché non punta su nuove enormi strutture, il Piano indica le trasformazioni necessarie per gli attuali scali. E sarà inviato nei prossimi giorni al ministro Enrico Giovannini (Trasporti), perché parta il percorso di approvazione. Il documento elenca tante novità, a volte in forma indiretta e diplomatica per i forti interessi in campo.
«Preciso», dice prudente il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, «che noi non chiediamo formalmente la chiusura di Ciampino. Certo, segnaliamo le gravi criticità di quella realtà, che è troppo innervata nel tessuto della città, crea disagio ai residenti tra smog e rumori, e non ha possibilità di espansione, come arrivi e decolli».
La soluzione? «Porta all’aeroporto militare di Frosinone, il Girolamo Moscardini, che andrebbe ristrutturato e aperto alle compagnie civili. Ovviamente una società privata di gestione degli aeroporti non può sostenere una simile operazione. Dovrà essere il governo a decidere il da farsi, a trattare con l’Aeronautica militare e a stanziare la spesa».
Novità anche per Linate. L’Enac non approva che voli intercontinentali diretti partano dalle piste di Milano città, come succede oggi. Il Piano di Enac prevede che questi viaggi, comodi per i passeggeri, siano largamente riservati a Malpensa. Una persona diretta supponiamo a New York, e decisa a imbarcarsi comunque a Linate, dovrebbe fare tappa obbligatoria in una metropoli europea (come Francoforte, Parigi o Madrid): qui riprendere il bagaglio per caricarlo stavolta sul volo verso gli Usa.
Imbrigliare Linate aiuterebbe molto Malpensa, cui verrebbero riservate le rotte intercontinentali dirette e senza fermate intermedie, oltre al cargo. Non a caso il Piano dell’Enac assegna proprio a Malpensa il massimo rango di “hub istituzionale”, mentre lo nega a Linate. L’altro hub istituzionale è Roma Fiumicino. Venezia è classificato come “hub vocazionale” (perché organizzato per attirare e trattenere i turisti a lungo).
Infine a sorpresa Catania Fontanarossa diventa l’hub del Mediterraneo. Missione di Catania sarà contendere all’aeroporto avveniristico di Istanbul i viaggiatori in arrivo da Cina, Giappone, Corea, India. Forti miglioramenti nei servizi (dai parcheggi ai collegamenti ferroviari) porterebbero Catania a 30 mila passeggeri al giorno. Massima spinta a Taranto-Grottaglie perché si accrediti come spazioporto, consacrato al turismo spaziale e ai viaggi suborbitali.
«L’aeroporto dell’Urbe a Roma», dice ancora il presidente Di Palma, «merita un rilancio. Chiediamo di destinarlo a un turismo di prossimità. Aerei di piccole dimensioni oppure taxi volanti possono partire dall’Urbe e dirigersi a Viterbo», dove lo scalo militare Tommaso Fabbri andrebbe adattato ai velivoli civili. Corridoi aerei definitivi dovranno collegare anche la Puglia alla Basilicata. Possiamo immaginare l’aviosuperficie di Pisticci, vicino Matera, come approdo privilegiato.
Gli aeroporti del Paese - i grandi, i medi - verrebbero raccolti in 13 reti a prescindere dalla loro proprietà (Bologna, Rimini, Forlì, Parma, ad esempio creeranno una rete; Napoli e Salerno un’altra; Catania, Comiso, Lampedusa una terza). Ogni scalo farà uno studio di risk assessment dichiarando la capacità massima, anche alla luce del suo impatto ambientale e della sicurezza per chi viaggia.
Quando un aeroporto risulterà saturo, verrà incoraggiato a travasare passeggeri verso gli altri, alleati nella sua stessa rete.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 76-P2-S2-F
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Per chi volesse approfondire, è disponibile sul nostro sito il documento con le Linee Guida di Enac sul Piano Nazionale Aeroporti
http://www.mxpairport.it/wp-content/upl ... i-ENAC.pdf