easyMXP ha scritto: ↑ven 07 ott 2022, 11:21:08
Io non contesto che ci si possa arrivare, contesto che ci si possa arrivare nel 2035 e, come dice malpensante, dovendo elettrificare tutto si parta dalla cosa più complicata, ovvero quello che si muove.
A me risulta che il 2035 sia il limite oltre il quale non sarà più possibile vendere auto con motore a combustibili fossili, non il momento in cui dovranno sparire dalle strade, il parco circolante ad andar di lusso impiegherà almeno altri 10 anni a smaltirle. E di conseguenza anche la rete elettrica ha più di 20 anni da oggi per mettersi a posto.
easyMXP ha scritto: ↑ven 07 ott 2022, 11:21:08
Il fatto che sui motori elettrici e le batterie la Cina sia più competitiva dei motori a scoppio è un dettaglio trascurabile? Forse per te che avrai una sorgente di reddito che ritieni sicura. Ma il senso di cedere produzione alla Cina per non risolvere un granché a livello ambientale mondiale quale sarebbe?
Negli ultimi 3 mesi tutte le principali case cinesi che producono auto elettriche hanno iniziato ad importare direttamente in Europa. Adesso non hanno una rete commerciale degna di questo nome e vendono solo vetture che un europeo potrebbe gradire. Per design, prestazioni, qualità costruttiva. E quindi con prezzi allineati. A casa loro hanno già della roba che costa un pezzo in meno di un'utilitaria a benzina, ma qui non riuscirebbero ad omologarla nemmeno come "carrello del supermercato" e anche ci riuscissero verrebbero probabilmente schifate dai più. E presumo non vogliano associare marchi nuovi e sconosciuti per noi a delle carrette che stanno insieme con lo sputo, che è più o meno l'idea che tutti hanno di "auto cinese".
Ma questi tra qualche anno avranno una loro rete estesa di vendita e di assistenza, un'idea più precisa del nostro mercato e magari avranno mostrato a tutti di essere capaci di fare macchine costruite bene e affidabili. Se a quel punto iniziassero ad importare modelli elettrici economici, essenziali e robusti e nel frattempo le case nostrane avessero dormito in piedi bofonchiando "ma sì, dai... facciamo dopo, più tardi,
è meglio che mi richiami domani" dubito che le nostre avrebbero chissà quale radioso futuro. Forse meglio che gli sia dia una svegliata adesso (a secchiate d'acqua gelata, se necessario) perché arrivino pronte a quel momento. Altrimenti invece di dover riconvertire una parte della filiera avremmo il problema di esserci giocati tutto il settore.
E c'è anche un'altra questione che mi sembra si sia imposta all'attenzione di tutti di recente: le nostre auto vanno quasi tutte a benzina e gasolio. I nostri riscaldamenti e le nostre centrali elettriche per la maggior parte a gas metano. Benché sia noto che petrolio e gas li acquistiamo per lo più in posti dove governano mentecatti megalomani col complesso d'inferiorità, da 8 mesi circa tutti hanno scoperto cosa succede quando uno di questi, magari uno di quelli con le forniture più importanti, sbrocca e decide di giocare a Risiko dal vero coi vicini di casa. Quindi ben venga un piano che anche se causa cinghie strette abbia come obiettivo chiaro e da perseguire marciando sostenuti quello di sganciare i suddetti mentecatti da ogni possibilità di ricatto nei nostri confronti, evitando così anche di essere in futuro i prossimi che se li trovano sull'uscio di casa. Che si tengano il loro gas e il loro petrolio e li usino per darsi fuoco.