Convegno CNA Varese 6 Ottobre 2007

report da incontri con enti, istituzioni ed eventi vari
I-TIGI

Convegno CNA Varese 6 Ottobre 2007

Messaggio da leggereda I-TIGI » mar 16 ott 2007, 16:26:32

Si e' svolto preso le Ville Ponti di Varese il Convegno sulle infrastutture locali incentrate sullo scalo di Malpensa e relativi impegni per le nuove opere di collegamento ferroviarie e stradali.

Presenti al Convegno oltre al sottoscritto i nostri "I Alex", "Pelush" ed E. Maccapani Sales Marketing di Cathay Pacific Italia la quale ha cosi potuto incontrare,on side, l'avv. Giuseppe Bonomi e ritrovare una vecchia conoscenza, Raffaele Cattaneo

Tra l'altro la partecipazione di CX al convegno era solo il preludio relativo al successivo incontro organizzato a Milano e promosso da alcuni di noi per il quale vi sara' un meeting report apposito.


Al convegno erano invitate una settantina di persone oltre alla stampa e le attenzioni maggiori sono state intorno all'intervento di Bonomi i lquale ha parlato sia a nome di SEA che di ex presidente AZ con alcuni passaggi molto interessanti ta i quali l'assoluta intesa tra Comune di Milano,SEA e Regione senza risparmiare colpi nel mostrare due pagine di giornale che si porta appresso da anni, una dove Albertini escalmava "chiuduamo Linate" ed un'altra "Giu le mani da Linate"...!

Altro affondo sul piano di Alitalia facendo nomi e cognomi di chi la sta' distruggento (Schisano e Zeni) dichiarando inoltre che in AZ c'e' chi sta' rischiandio il posto di lavoro solo per non esser d'accordo sulla distruzione del Hub AZ e disimpegno da Malpensa!

Altro affondo sui conti, il risparmio che Alitalia non dovendo piu' traghettare personale su Milano e' minimo rispetto al traffico che perdera' su Milano e relativi transiti.

La chiusura del convegno e' stato catalizzato da Raffaele Cattaneo che con tanto di slides ha mostrato gli impegni presi assieme anche a Di Pietro in favore di Malpensa in termini di trasporto mostrando i progetti in realizzazione e in cantiere tra cui l'apertura entro il 31 Marzo della Boffalora-MXP il giorno prima in cui Alitalia dovrebbe applicare il suo famoso piano.

Non ultima la sottolieatura che qualora Alitalai dovesse applicare tale piano con o senza Air France l'italia intera dovra' avere una nuova compagnia aerea "italiana" e non padana come detto dagli organi di stampa pur avendo lui simpatie verso quella zona...

Terminato l'inconto il CNA ha offerto un panzo nella sala principale ottocentesca dove, ironia della sorte, l'argenteria era marchiata...Alitalia!

I-Alex ha ripreso parte dell'intervento di Bonomi ed alcuni momeni sono compresi a calce del suo nick.


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Questo uno de articoli piu' completi:

Varese - Duro e preoccupato l'intervento del presidente Sea alla assemblea di CNA Lombardia, che si è svolta alle ville Ponti
Bonomi: "Il management di Alitalia primo responsabile della crisi"
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E' un fiume in piena Giuseppe Bonomi, all'incontro sulle infrastrutture regionali organizzato a ville Ponti da Cna Lombardia. Ce l'ha con tutti e parla con una veemenza di chi affronta un argomento disperato, di chi sa già che non sarà ascoltato da nessuno. La situazione, per Alitalia, è tragica: ma se per la compagnia di bandiera le cose stanno così, non si può nascondere che le sorti di Sea non possono che subire perlomeno uno scossone, e Malpensa rischiare di cambiare completamente senso, mercato e destinazione d'uso.

«La scelta di ridurre l'offerta per i voli di Malpensa è assurda e il management di Alitalia negli ultimi anni ha avuto responsabilità gravissime – spiega l'ora presidente Sea, ma alcuni anni fa anche presidente Alitalia – togliere i voli è come chiudere uno stabilimento: apparentemente serve a risparmiare, ma in realtà i ricavi si contraggono fortemente, mentre i costi si contengono di poco. Per Alitalia queste scelte significheranno per esempio un miliardo di euro in meno di ricavi a fronte di un risparmio di costi pari a circa 150milioni di euro».

Le accuse al management sono durissime: «Ho sentito commentare così il passaggio a Fiumicino di alcuni voli a lungo raggio “che bello così l'anno prossimo andiamo da Roma a Rio per il carnevale con un volo diretto...” - attacca ancora Bonomi -. Il piano cosiddetto Prato è folle ma non è responsabilità sua, quanto del management che da sette-otto anni regge Alitalia, e l'ha portata dove è ora. Con un atteggiamento a dir poco irresponsabile». Fa persino nomi e cognomi dei manager, con una “lista di proscrizione” che l'assessore Cattaneo sottolineerà poi essere «l'unica parte del discorso del presidente Sea che non mi sento di sottoscrivere, che per il resto condivido in pieno».

Un piano che ha un solo punto finale. «Sono pronto a darvi appuntamento qui l'anno prossimo: se non entrerà un nuovo azionista in Sea, il 2008 un bagno di sangue per la compagnia che accelererà la fine inevitabile di Alitalia, cioè la procedura concorsuale - commenta il presidente di Sea -. Ma la cosa peggiore è che noi abbiamo provato ad interpellare i potenziali nuovi azionisti. Che ci hanno detto tutti non solo che non gradiscono questo piano, ma che con questo piano non sono nemmeno interessati a Malpensa».



E cosa farà Sea, in un quadro del genere? «Inutile nascondersi che il crollo di Alitalia avrà pesanti ripercussioni su Sea. Ma non si può dire che non ci siano aziende interessate al sedime: come avete saputo, sono in tanti ad essersi dichiarati interessati. Ma sono vettori low cost o interessati al corto medio raggio. Non è quello che spero da Malpensa. Ma io devo far quadrare i conti e alla fine cercherò di riempire più spazi possibili. Ma se gli spazi di Malpensa saranno occupati da questo genere di voli, il suo destino di Hub internazionale sarà irrimediabilmente perduto». Perchè un hub internazionale, non c'è storia, ha bisogno di un vettore primario, che si fa carico delle tratte più lunghe e impegnative «E quel vettore, mettetevi il cuore in pace, per Malpensa adesso non c'è. Non c'è adesso e non è prevedibile che ci sia per i prossimi due bilanci, cioè nei tempi utili per Malpensa».
Un quadro senza uscita, plumbeo, fatto di gente lasciata sola ad un destino cui non vogliono rassegnarsi. O almeno sembrerebbe.

«Il sindacato è felice di scoprire che finalmente il gestore dell'aeroporto voglia fare qualità e punti sull'aeroporto – ha commentato Flavio Nossa, della segreteria provinciale Cgil, esperto di Malpensa - In assoluta discontinuità, ci auguriamo, con la precedente gestione che invece lavorava sul basso costo e sulla qualità scadente. Però temiamo che l'ultima parola resti in capo alla politica: che deve decidere, aldilà delle sorti di Alitalia e nell'ambito della riclassificazione degli aeroporti e degli accordi bilaterali, quale spazio ha Malpensa nel piano del trasporto aereo nazionale».

Sabato 6 Ottobre 2007
Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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