Mattia ha scritto:Articolo per abbonati…riporto la parte che riesco a leggere
https://www.repubblica.it/economia/2024 ... -P17-S1-T1
ROMA – L’acquisizione del 41% di Ita Airways, per mano di Lufthansa, adesso è veramente a rischio. Per la prima volta nella storia dell’operazione, i tedeschi pronunciano la parola “disimpegno”.
In un incontro ufficiale a Bruxelles, i rappresentanti di Lufthansa prefigurano una possibile “rinuncia” all’acquisto di Ita davanti ai funzionari della Commissione Ue.
Sono i dirigenti europei che valutano se e in quale misura le nozze tra Ita e Lufthansa ridurranno la concorrenza nei cieli europei e del mondo.
…La notizia dei violenti maldipancia tedeschi arriva da un esponente del governo italiano tra i più informati sulla vicenda. E ora anche tra i più preoccupati.
La Dg Concorrenza
La Commissione Ue, attraverso la Direzione generale alla Concorrenza, preannuncia condizioni severe prima di autorizzare il passaggio di mano - del 41% di Ita - dal nostro ministero dell’Economia a Lufthansa.
L’obiettivo dell’Ue è evitare che i tedeschi si rafforzino troppo in alcuni aeroporti italiani (come Linate e Fiumicino) e in Germania (come Monaco e Francoforte) e lungo molteplici rotte, soprattutto a lungo raggio. Una posizione dominante avrebbe una ricaduta peraltro sulle tariffe dei voli per i viaggiatori.
Ora, Lufthansa e il nostro ministero – prima ancora di accordarsi sulla vendita – sapevano che Bruxelles avrebbe piantato dei paletti sul terreno, ma non li immaginavano così profondi.
L’obiezione economica
E se il governo italiano tenta la via diplomatica, Lufthansa pone ora tre obiezioni tecniche alla Commissione Ue. La prima è economica. I tedeschi fanno presente alla Commissione che le sue condizioni genereranno un costo rilevante.
Con grafici nella disponibilità anche del nostro governo, Lufthansa spiega che i collegamenti sul lungo raggio saranno gravati da oneri eccessivi, dopo il diktat europeo. Pesanti al punto da superare - su tante rotte - i vantaggi economici che Lufthansa attende dall’acquisizione di Ita. Di qui, l’ipotesi della rinuncia.
Seconda obiezione: i precedenti. Fin dalla sua nascita, la Commissione Ue valuta le acquisizioni e le fusioni anche nel settore dell’aviazione, dettando condizioni a protezione della concorrenza. Ma i legali del gruppo aereo tedesco - e adesso quelli del governo italiano - sospettano che Bruxelles prepari una decisione senza precedenti su Ita-Lufthansa, per la sua durezza.
La sovrapposizione indiretta
Concentriamoci sul lungo raggio. Per calcolare la forza di mercato dei tedeschi, la Commissione Ue prende in considerazione anche le rotte di Air Canada e United Airlines (Usa), semplici alleati commerciali di Lufthansa.
Questa approccio - inedito - individua 60 tratte intercontinentali su cui Lufthansa, Air Canada e United realizzerebbero un indirect overlap, una sovrapposizione indiretta: per l’Europa anch’essa lesiva della concorrenza.
Terza obiezione: i tedeschi disperano di ottenere un verdetto entro il 6 giugno 2024, come si immaginava. L’ultima previsione colloca la pronuncia solo tra novembre e dicembre 2024.
L’ultimo atto
La “sentenza” su Ita e Lufthansa sarà, dunque, uno degli ultimi atti della Commissione di Ursula von der Leyen, prima del passaggio di testimone al futuro esecutivo europeo che dovrebbe insediarsi tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Autorizza a sospettare un rinvio l’ennesima richiesta di informazioni di Bruxelles all’Italia e ai tedeschi: la quarantesima in 9 mesi.
Lo slittamento della pronuncia della Commissione preoccupa anche Ita. Il vettore azzurro confida di camminare sulle sue gambe, in questo 2024. Vedremo se ci riuscirà davvero, considerando che non potrà contare su iniezioni di capitale esterne. Non possono farne né Lufthansa, che resta un aspirante acquirente; né lo Stato italiano. Qualsiasi somma Roma versasse, si configurerebbe come un aiuto di Stato (illegale per l’Ue).
E Bruxelles? Al nostro governo spiega che la Commissione Ue esamina con scrupolo il dossier per prendere una decisione inattaccabile. Una decisione che resista ai ricorsi che le altre compagnie - Ryanair in testa, si suppone - indirizzeranno alla Corte di Giustizia del Lussemburgo.
Insomma: tanto zelo sarebbe nell’interesse - giura - di Lufthansa e Ita.