Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

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KittyHawk
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 23 gen 2021, 13:13:18

spanna ha scritto: sab 23 gen 2021, 12:49:20 intanto l'ex commissario paleari si distingue per deficienza con delle dichiarazioni sbalorditive:
Sulla questione Alitalia questa mattina ad Omnibus è intervenuto un suo ex commissario, il professor Stefano Paleari (Università di Bergamo) che ha evidenziato come la situazione difficile della compagnia dipenda anche da scelte sbagliate fatte in passato dal nostro Paese, come ad esempio non essere entrati nel consorzio Airbus. I paesi che l'hanno fatto, dice Paleari, hanno compagnie aeree più solide.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » sab 23 gen 2021, 13:47:17

Di velivoli Airbus nuovi AZ ne ha ricevuto abbastanza in passato ma non è stato comunque sufficiente. Direi che è irrilevante.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KL63 » sab 23 gen 2021, 15:21:48

Chissà perché quando si parla di Alitalia persone, che dovrebbero essere intelligenti e preparate, perdono il lume della ragione.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » sab 23 gen 2021, 15:48:47

Molto interessante questo articolo dove si parla del processo sul fallimento di alitalia SAI, dove si dimostra quello che avevo detto immediatamente, cioè che il processo è una farsa che non porterà a nulla se non a condanne minori per piccole ruberie che nulla hanno a che vedere col fallimento di alitalia, esclusivamente dovuto al mercato. A questa realtà sta cercando di opporsi il commissario Leogrande con un colpo di coda, recando di riportare a processo gli 8 grandi accusato che già sono stati archiviati, ma dubito che ci riuscirà.
Da Enrico Laghi a Jean Pierre Mustier a Roberto Colaninno, è molto probabile che gli otto esclusi eccellenti dal processo per il crac Alitalia debbano affrontare il dibattimento come gli altri 13 soggetti già rinviati a giudizio, tra i quali spicca Luca Cordero di Montezemolo. Si sta profilando una svolta decisiva verso l’obiettivo della ricerca della verità e delle responsabilità di chi ha giocato di fatto ruoli di primo piano nell’annosa e brutta vicenda della ex compagnia di bandiera. Anche in seguito a quegli eventi l’azienda di Fiumicino è stata ridotta a un fantasma, come hanno ribadito ieri in un’audizione alla Camera il direttore generale, Giancarlo Zeni, e il commissario straordinario Giuseppe Leogrande. I due hanno ricordato che senza l’arrivo immediato di altri soldi pubblici, la partenza in primavera della nuova compagnia Ita è un miraggio.

Il cambio di passo sul piano legale è stato voluto proprio dall’attuale commissario straordinario, il quale, come prima mossa, ha deciso di sostituire Paola Severino, la blasonata legale a cui si era affidato fino a quel momento. Severino è uno degli avvocati più famosi d’Italia, con un curriculum gonfio di successi, esercita la professione da più di 40 anni, ha rappresentato clienti del calibro di Romano Prodi, Francesco Gaetano Caltagirone, Cesare Geronzi, ed è stata perfino ministra della Giustizia. Ma agli occhi del commissario per Alitalia stava tenendo una linea legale probabilmente considerata non del tutto condivisibile. Leogrande ha consegnato la pratica a un avvocato di minor grido, Roberto Borgogno, che è un semplice professore associato di diritto penale all’università La Sapienza di Roma.
Opporsi all’archiviazione

Finché la gestione della pratica è rimasta di competenza dell’avvocato Severino, Alitalia di fatto non si è opposta all’archiviazione degli otto imputati di grido. E proprio questa circostanza non è stata probabilmente condivisa dal commissario straordinario. Il nuovo legale voluto da Leogrande ha abbandonato l’approccio precedente decidendo di opporsi subito all’archiviazione degli otto esclusi. Il cambio di passo è stato concretizzato in un documento di 41 pagine molto dettagliato e preciso, inviato al procuratore capo di Civitavecchia (il tribunale che ha competenza su Alitalia), ai sostituti Mirko Piloni e Allegra Migliorini e infine al Gip, il giudice per le indagini preliminari.

Il quale, ricevuto l’atto il 5 gennaio, ha immediatamente deciso di fissare un’udienza il prima possibile (probabilmente a maggio) per discutere nel merito i contenuti dell’opposizione all’archiviazione. Nell’atto di opposizione l’avvocato Borgogno chiede al Gip un provvedimento coatto di imputazione nei confronti dei grandi esclusi partendo dal presupposto che le loro responsabilità emergono con chiarezza dai voluminosi e documentati incartamenti prodotti in tre anni di lavoro dai consulenti tecnici della procura: Ignazio Arcuri e Stefano Martinazzo.

Decretando l’archiviazione degli otto, la procura di Civitavecchia aveva invece preferito prestare un orecchio di riguardo alle tesi degli avvocati difensori. Il nuovo avvocato Alitalia lo dice senza perifrasi: «La richiesta di archiviazione è prevalentemente orientata a condividere acriticamente le tesi prospettate dalle difese degli indagati». Di fronte alla circostanza che al momento esistono due tesi contrapposte, quella emersa dal lavoro dei consulenti della procura e quella degli avvocati difensori degli otto archiviati, l’avvocato Borgogno ritiene opportuno che non siano i pubblici ministeri a emettere un giudizio sollecitando l’archiviazione, ma che il giudizio stesso sia opportunamente lasciato alle conclusioni di un dibattimento processuale.

Il recupero degli otto soggetti eccellenti all’interno del processo sul crac Alitalia consentirà ai magistrati di valutare anche l’operato di chi avrebbe dovuto vigilare sull’azienda come i sindaci revisori dei conti o di chi, pur non avendo deleghe precise, ebbe di fatto un ruolo decisivo e determinante nelle scelte strategiche industriali, economiche e finanziarie. Scrive nel suo documento l’avvocato Borgogni: «Agli amministratori privi di deleghe è richiesto di non limitarsi a essere meri passivi recettori di informazioni spontaneamente rese loro dagli amministratori delegati, bensì assuntori di iniziative volte a richiedere puntuali e esaustive informazioni in particolare allorquando si profilino segnali di allarme nel senso giuridico del termine».

Escludendo la valutazione dell’operato di questi soggetti, il processo Alitalia di fatto sarebbe svilito a dibattimento di serie B, forzosamente concentrato su dirigenti e esecutori di vicende magari scandalose, ma tutto sommato folcloristiche e minori rispetto al disastro aziendale, come le cene luculliane a spese dell’azienda, le mance da mille euro a botta ai camerieri o le scampagnate ad Abu Dhabi. Nel piccolo mondo chiuso degli incarichi di vertice delle aziende italiane, l’archiviazione degli otto indagati eccellenti Alitalia aveva avuto effetti immediati ed era stata sostanzialmente venduta come un lasciapassare giudiziario.
L’incarico dei Benetton

Il giorno dopo l’archiviazione, per esempio, a Laghi era stato attribuito dai Benetton un incarico molto importante e delicato: capo di Edizione, la holding di famiglia che controlla Atlantia e a cascata Autostrade per l’Italia, con il compito di rappresentarli come ambasciatore al tavolo della zoppicante trattativa con lo Stato dopo il crollo del ponte di Genova e l’eventualità della vendita di tutto il gruppo Autostrade alla statale Cassa depositi e prestiti affiancata da grossi fondi di investimento. Fino a quel momento quel compito era stato affidato al consigliere storico della famiglia di imprenditori, Gianni Mion, di cui però proprio in quei giorni erano state pubblicate intercettazioni più che imbarazzanti sulla gestione del gruppo e che comunque non aveva mai avuto grande familiarità con i palazzi ministeriali. Laghi dopo l’archiviazione per Alitalia era sembrato più affidabile.
https://www.editorialedomani.it/fatti/a ... k-g3p4w3o1
A proposito, dov'è finito quel tipo che definiva luoghi comuni le cose che io dicevo già l'anno scorso quando definivo folcloristiche le azioni sotto indagine della magistratura? Esattamente come sono definite in questo articolo da martini. A distanza di un anno si è visto chi è quello che spara luoghi comuni e dice sciocchezze senza senso. Non ha senso che la magistratura con tutto quello che ha da fare perda tempo con queste indagini dove non c'è nulla da indagare, purtroppo anche i magistrati a volte si fanno strumento di qualche obiettivo politico invece che fare il loro mestiere. Poi ovviamente ci sono i gonzi che abboccano.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda MXP3000 » dom 24 gen 2021, 05:29:23

spanna ha scritto: sab 23 gen 2021, 12:49:20 intanto l'ex commissario paleari si distingue per deficienza con delle dichiarazioni sbalorditive:
Sulla questione Alitalia questa mattina ad Omnibus è intervenuto un suo ex commissario, il professor Stefano Paleari (Università di Bergamo) che ha evidenziato come la situazione difficile della compagnia dipenda anche da scelte sbagliate fatte in passato dal nostro Paese, come ad esempio non essere entrati nel consorzio Airbus. I paesi che l'hanno fatto, dice Paleari, hanno compagnie aeree più solide.
https://www.la7.it/omnibus/video/palear ... 021-361155
KittyHawk ha scritto: sab 23 gen 2021, 13:13:18 Poveri i suoi studenti.
Dissento.
Sono stato studente del prof Paleari e, per quanto questa sua dichiarazione possa anche essere sbagliata, in generale era uno competente e che sapeva il fatto suo. Credo che dei commissari che Alitalia ha avuto sia stato l'unico molto competente in un'azienda fallita in partenza. Era mission impossible, data la politica di mezzo.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » dom 24 gen 2021, 07:16:35

KL63 ha scritto: sab 23 gen 2021, 15:21:48 Chissà perché quando si parla di Alitalia persone, che dovrebbero essere intelligenti e preparate, perdono il lume della ragione.
Credo che Paleari abbia percepito, come commissario di Alitalia, somme a cui Laghi era invece abituatissimo, ma che mal si rapportano con le remunerazioni pagate dalle università.

Paleari è stato rettore a Bergamo e capo dei rettori italiani, avrà anche entrate extra, ma in Alitalia AS gli zeri erano davvero tanti. A nessuno in quella posizione viene spontaneo consigliare al Governo di arrendersi e chiudere Alitalia la mattina dopo.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 24 gen 2021, 09:25:36

Intanto il buon Ettore Livini dalle pagine di Repubblica ci ricorda che Ryanair ha mandato una lettera a Roma ai ministeri competenti perché dice di essere interessata agli slot di Alitalia negli aeroporti di Linate e Fiumicino

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 24 gen 2021, 09:35:56

MXP3000 ha scritto: dom 24 gen 2021, 05:29:23
spanna ha scritto: sab 23 gen 2021, 12:49:20 intanto l'ex commissario paleari si distingue per deficienza con delle dichiarazioni sbalorditive:
Sulla questione Alitalia questa mattina ad Omnibus è intervenuto un suo ex commissario, il professor Stefano Paleari (Università di Bergamo) che ha evidenziato come la situazione difficile della compagnia dipenda anche da scelte sbagliate fatte in passato dal nostro Paese, come ad esempio non essere entrati nel consorzio Airbus. I paesi che l'hanno fatto, dice Paleari, hanno compagnie aeree più solide.
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KittyHawk ha scritto: sab 23 gen 2021, 13:13:18 Poveri i suoi studenti.
Dissento.
Sono stato studente del prof Paleari e, per quanto questa sua dichiarazione possa anche essere sbagliata, in generale era uno competente e che sapeva il fatto suo. Credo che dei commissari che Alitalia ha avuto sia stato l'unico molto competente in un'azienda fallita in partenza. Era mission impossible, data la politica di mezzo.
Allora mettiamola così: nonostante il suo CV riporti competenze nel campo dell'aviazione civile, sembra che le stesse non siano sufficienti e che nei mesi trascorsi a bordo di AZ non sia riuscito a colmare questa lacuna.
L'unica altra spiegazione per l'infelice uscita è che sia stato colpito da qualche forma di confusione mentale derivante dalla continua frequentazione degli uffici AZ.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 24 gen 2021, 09:48:29

I-Alex ha scritto: dom 24 gen 2021, 09:25:36 Intanto il buon Ettore Livini dalle pagine di Repubblica ci ricorda che Ryanair ha mandato una lettera a Roma ai ministeri competenti perché dice di essere interessata agli slot di Alitalia negli aeroporti di Linate e Fiumicino

Immagine
È solo l'ennesima uscita pubblicitaria gratuita. Non credo che a MoL interessino veramente quegli slot. Ho la sensazione che CIA sia più economico e più efficiente, in termini di turn-around, rispetto a FCO. In quanto a LIN, non penso SEA sia desiderosa di offrire condizioni particolarmente favorevoli agli irlandesi e probabilmente i costi sarebbero superiori a MXP.

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Messaggio da leggereda malpensante » dom 24 gen 2021, 10:09:03

Nella UE gli slot si vendevano solo in UK, che adesso è fuori. Gli slot non si vendono e poi offrirsi di comprare slot a Fiumicino è ridicolo.

Gli slot di Linate possono passare di mano soltanto creando una “good company” che li contiene, possibilmente insieme a un aereo e due equipaggi. Altrimenti, a fine pandemia, use it or lose it.

A parte che a Linate si paga prezzo pieno, qualcosa a cui Ryanair è allergica, se ci sono alternative.

Sarebbe più interessante se Ryanair proponesse la creazione di una baby Alitalia good company, con un tot di aerei ed equipaggi e si offrisse di comprarla, slot inclusi.

Signó, oggi lo spezzatino è in offerta!

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Mauz » dom 24 gen 2021, 14:17:58

Quella di Ryanair è solo strategia, non pubblicità. Si rompono le uova nel paniere alla concorrenza per metterla in difficoltà.

Per quanto riguarda Paleari, non lo conosco. Ma uno può essere competentissimo e semplicemente dire altro. La differenza la fa la buona o la malafede.

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Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 24 gen 2021, 14:34:48

Se Alitalia dovesse sparire (anche solo da Linate) la cosa più divertente di tutte sarebbe vedere approdare EasyJet a Linate, più che Ryanair o suoi avatar. A quel punto sarebbe interessante capire se e cosa SEA arriva ad inventarsi per Malpensa.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 24 gen 2021, 14:44:52

mattaus313 ha scritto:Se Alitalia dovesse sparire (anche solo da Linate) la cosa più divertente di tutte sarebbe vedere approdare EasyJet a Linate, più che Ryanair o suoi avatar. A quel punto sarebbe interessante capire se e cosa SEA arriva ad inventarsi per Malpensa.
la "cosa divertente" forse per te, a me sembrerebbe semmai il totale fallimento di Milano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » dom 24 gen 2021, 14:52:51

Ryanair è sempre stata contraria all'acquisto di compagnie in fallimento o di qualche suo asset. L'unica eccezione è Laudamotion per quattro soldi e secondo i suoi desiderata, anche se voci dicono che voglia bidonarla del tutto e sostituirla con Malta Air. Concordo con chi dice che le esternazioni servono solo ad uno scopo di visibilità ma dovrebbero mettere in guardia chi di dovere per eventuali scenari futuri. Volontà a parte, non è che Ryanair non possa comprare qualche asset, semplicemente non vuole. Alla fine, che servirebbe avere ulteriori voli FR a Linate?

L'unica soluzione per evitare di danneggiare ulteriormente il sistema aeroportuale già ora frammentato è abbassare il numero di slot orari a LIN per esplicita richiesta di AZ, oltre ad evitare che ulteriori concorrenti entrino a dare la mazzata finale. Milano non è Londra, sebbene molti sembrano dimenticarsi.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 24 gen 2021, 15:23:39

mattaus313 ha scritto: dom 24 gen 2021, 14:34:48 Se Alitalia dovesse sparire (anche solo da Linate) la cosa più divertente di tutte sarebbe vedere approdare EasyJet a Linate, più che Ryanair o suoi avatar. A quel punto sarebbe interessante capire se e cosa SEA arriva ad inventarsi per Malpensa.
A SEA alla fine non gli cambia nulla. Anche perché non c'è un hub carrier (presente o futuro) pronto a investire su Malpensa. Quindi ben venga anche la concorrenza su Linate.
Persino Fiumicino, con la crisi di Alitalia, rischia di perdere il proprio ruolo di hub. Anzi, forse pure il destino di Fiumicino è già segnato.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-GABE » dom 24 gen 2021, 15:26:46

D960 ha scritto: dom 24 gen 2021, 14:52:51 L'unica soluzione per evitare di danneggiare ulteriormente il sistema aeroportuale già ora frammentato è abbassare il numero di slot orari a LIN per esplicita richiesta di AZ, oltre ad evitare che ulteriori concorrenti entrino a dare la mazzata finale. Milano non è Londra, sebbene molti sembrano dimenticarsi.
Continuo a sostenere da tempo che questa sarebbe l'unica opzione vagamente sensata, visto che ogni altro scenario e' del tutto irrealizzabile (e.g. chiusura di LIN) oppure danneggerebbe comunque il sistema MIL.

Quanto a FR nello specifico, non vedo come potrebbe trarre beneficio dall'avere slot a Linate - quello che guadagnerebbe li' lo perderebbe su Orio, in proporzione 1:1 o quasi.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 24 gen 2021, 17:01:19

I-Alex ha scritto: dom 24 gen 2021, 14:44:52
mattaus313 ha scritto:Se Alitalia dovesse sparire (anche solo da Linate) la cosa più divertente di tutte sarebbe vedere approdare EasyJet a Linate, più che Ryanair o suoi avatar. A quel punto sarebbe interessante capire se e cosa SEA arriva ad inventarsi per Malpensa.
la "cosa divertente" forse per te, a me sembrerebbe semmai il totale fallimento di Milano

Si, per me sarebbe divertentissimo vedere tante persone che si scontrano con la realtà. Milano, o meglio, il sistema aeroportuale milanese è fallito almeno tante quante volte è fallita Alitalia e a momenti alterni hanno contribuito a vicenda l'uno ai fallimenti dell'altro. Succede.

Arrivati a questo punto avere una concorrenza ancora più spietata su tre aeroporti con una guerra dei vettori all'ultimo centesimo (pandemie permettendo) tanto vale approfittarne.

Per salvare veramente Alitalia bisogna ripensare da cima a fondo il sistema Milano, per ripensare da cima a fondo il sistema Milano bisogna ripensare Alitalia e far digerire ad almeno 10 milioni di persone tutta una serie di cose che probabilmente non capirebbero nemmeno tra qualche generazione. Vale la pena? Boh, la vita è corta, prendo i voli a 9,90€ e porto a casa.

Anzi, speriamo che U2 resti a Malpensa e a Linate arrivino Eurowings o Vueling. Anzi, Vueling, almeno converto i punti della Fidaty in Avios e qualche gita extra mi esce scontata.

Peace :mrgreen: .
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 24 gen 2021, 17:05:51

Non vedo come si potrebbe ridurre il numero di slot su LIN. Proporzionalmente? Auguri! Davvero si pensa che chi sta dietro le varie AF, LH etc. (leggi Francia, Germania etc.) non avrebbe nulla a che ridire? Immagino inoltre che l'UE voglia conoscere le esigenze tecniche e/o ambientali a supporto di tale decisione, prima di autorizzarla.
Li riduce solo AZ? E dove sarebbe il vantaggio, in questo caso, visto che tutti sono concordi che sono gli slot a LIN la forse unica merce di scambio di AZ per un accordo con qualche gruppo europeo?

La verità è che l'occasione buona l'hanno avuta qualche mese fa, con la chiusura di LIN per la pandemia, ma come sempre se la sono fatta scappare. Avessero lasciato chiuso, anzi meglio dire congelato, l'aeroporto ci sarebbero stati dei problemi in meno: la Commissione europea non avrebbe potuto richiedere il rilascio degli slot come precondizione per l'OK a ITA; al momento opportuno, dopo un accordo con AF o LH e la piena attività di ITA senza pandemia, si sarebbero potuti scongelare senza rischi gli slot; il Comune di Milano (e F2i) avrebbero perso meno soldi nel tenere aperto un aeroporto sottoutilizzato.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » dom 24 gen 2021, 17:59:21

Il punto è che, pandemia a parte, AZ ha un eccesso di slot che non è in grado di gestire anche se per ora sono congelati come tutti i vettori. Dato che la situazione non potà durare in eterno, a prescindere è destinata a portarsi in casa la concorrenza, sia che affitti gli slot ad altri vettori sia che li ceda. Dal momento che non è in grado di competere, è di fatto una débâcle a priori.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 24 gen 2021, 18:34:32

KittyHawk ha scritto: dom 24 gen 2021, 17:05:51 Non vedo come si potrebbe ridurre il numero di slot su LIN. Proporzionalmente? Auguri! Davvero si pensa che chi sta dietro le varie AF, LH etc. (leggi Francia, Germania etc.) non avrebbe nulla a che ridire? Immagino inoltre che l'UE voglia conoscere le esigenze tecniche e/o ambientali a supporto di tale decisione, prima di autorizzarla.
Li riduce solo AZ? E dove sarebbe il vantaggio, in questo caso, visto che tutti sono concordi che sono gli slot a LIN la forse unica merce di scambio di AZ per un accordo con qualche gruppo europeo?

La verità è che l'occasione buona l'hanno avuta qualche mese fa, con la chiusura di LIN per la pandemia, ma come sempre se la sono fatta scappare. Avessero lasciato chiuso, anzi meglio dire congelato, l'aeroporto ci sarebbero stati dei problemi in meno: la Commissione europea non avrebbe potuto richiedere il rilascio degli slot come precondizione per l'OK a ITA; al momento opportuno, dopo un accordo con AF o LH e la piena attività di ITA senza pandemia, si sarebbero potuti scongelare senza rischi gli slot; il Comune di Milano (e F2i) avrebbero perso meno soldi nel tenere aperto un aeroporto sottoutilizzato.
Per quanto riguarda la prima parte del tuo discorso: basterebbe dedicare Linate ai soli voli per Fiumicino. Era quello che proponeva Sabelli nel 2008 per spostare l'hub a Malpensa. Ma poi, purtroppo per Alitalia, non se ne fece nulla.
Per quanto riguarda la seconda parte: sono d'accordo con te. In AZ non l'hanno imbroccata neanche stavolta e si sono fatti scappare l'occasione.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » dom 24 gen 2021, 18:37:12

grandemilano ha scritto: dom 24 gen 2021, 15:23:39
mattaus313 ha scritto: dom 24 gen 2021, 14:34:48 Se Alitalia dovesse sparire (anche solo da Linate) la cosa più divertente di tutte sarebbe vedere approdare EasyJet a Linate, più che Ryanair o suoi avatar. A quel punto sarebbe interessante capire se e cosa SEA arriva ad inventarsi per Malpensa.
A SEA alla fine non gli cambia nulla. Anche perché non c'è un hub carrier (presente o futuro) pronto a investire su Malpensa. Quindi ben venga anche la concorrenza su Linate.
Persino Fiumicino, con la crisi di Alitalia, rischia di perdere il proprio ruolo di hub. Anzi, forse pure il destino di Fiumicino è già segnato.
É tempo di accettare tutto quello che passa per il convento, senza fare troppo gli schizzinosi
Intervento realistico e condivisibile.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 24 gen 2021, 19:19:02

grandemilano ha scritto: dom 24 gen 2021, 18:34:32
KittyHawk ha scritto: dom 24 gen 2021, 17:05:51 Non vedo come si potrebbe ridurre il numero di slot su LIN. Proporzionalmente? Auguri! Davvero si pensa che chi sta dietro le varie AF, LH etc. (leggi Francia, Germania etc.) non avrebbe nulla a che ridire? Immagino inoltre che l'UE voglia conoscere le esigenze tecniche e/o ambientali a supporto di tale decisione, prima di autorizzarla.
Li riduce solo AZ? E dove sarebbe il vantaggio, in questo caso, visto che tutti sono concordi che sono gli slot a LIN la forse unica merce di scambio di AZ per un accordo con qualche gruppo europeo?

La verità è che l'occasione buona l'hanno avuta qualche mese fa, con la chiusura di LIN per la pandemia, ma come sempre se la sono fatta scappare. Avessero lasciato chiuso, anzi meglio dire congelato, l'aeroporto ci sarebbero stati dei problemi in meno: la Commissione europea non avrebbe potuto richiedere il rilascio degli slot come precondizione per l'OK a ITA; al momento opportuno, dopo un accordo con AF o LH e la piena attività di ITA senza pandemia, si sarebbero potuti scongelare senza rischi gli slot; il Comune di Milano (e F2i) avrebbero perso meno soldi nel tenere aperto un aeroporto sottoutilizzato.
Per quanto riguarda la prima parte del tuo discorso: basterebbe dedicare Linate ai soli voli per Fiumicino. Era quello che proponeva Sabelli nel 2008 per spostare l'hub a Malpensa. Ma poi, purtroppo per Alitalia, non se ne fece nulla.
Per quanto riguarda la seconda parte: sono d'accordo con te. In AZ non l'hanno imbroccata neanche stavolta e si sono fatti scappare l'occasione.
O Sabelli esternava senza sapere quello che stava dicendo oppure lo sapeva ma faceva finta di niente e proponeva soluzioni irrealizzabili e già bocciate anni prima.

Quando si aprì Malpensa 2000 a Linate doveva rimanere solo la navetta Milano-Roma. La Commissione europea era d'accordo e le altre compagnie si erano messe l'animo in pace. Sarebbe bastato che a Roma l'aeroporto fosse CIA invece di FCO.
Ma no, il sindaco di Roma Rutelli e tanti altri politici milanesi vollero che a Roma l'aeroporto fosse FCO e qui saltò il banco. Con AZ che doveva avere il doppio hub per accontentare tutti, per le compagnie straniere fu molto semplice protestare in Europa per il vantaggio competitivo che avrebbe avuto AZ, dato che poteva feederare un suo hub (FCO) da un aeroporto comodo (LIN) mentre a loro non era concesso.
Il resto è storia: oltre a Roma furono concessi i voli verso aeroporti che nell'anno prima avessero avuto tot passeggeri o soddisfacessero certi requisiti e BA, AF, KLM, LH etc. poterono feederare comodamente i loro hub. Poi a ogni fallimento di AZ si allargarono ulteriormente i cordoni di LIN e ora sono rimasti solo il corridoio unico e i voli extra UE a costituire un minimo di diga.

grandemilano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 24 gen 2021, 20:17:59

KittyHawk ha scritto: dom 24 gen 2021, 19:19:02
grandemilano ha scritto: dom 24 gen 2021, 18:34:32
KittyHawk ha scritto: dom 24 gen 2021, 17:05:51 Non vedo come si potrebbe ridurre il numero di slot su LIN. Proporzionalmente? Auguri! Davvero si pensa che chi sta dietro le varie AF, LH etc. (leggi Francia, Germania etc.) non avrebbe nulla a che ridire? Immagino inoltre che l'UE voglia conoscere le esigenze tecniche e/o ambientali a supporto di tale decisione, prima di autorizzarla.
Li riduce solo AZ? E dove sarebbe il vantaggio, in questo caso, visto che tutti sono concordi che sono gli slot a LIN la forse unica merce di scambio di AZ per un accordo con qualche gruppo europeo?

La verità è che l'occasione buona l'hanno avuta qualche mese fa, con la chiusura di LIN per la pandemia, ma come sempre se la sono fatta scappare. Avessero lasciato chiuso, anzi meglio dire congelato, l'aeroporto ci sarebbero stati dei problemi in meno: la Commissione europea non avrebbe potuto richiedere il rilascio degli slot come precondizione per l'OK a ITA; al momento opportuno, dopo un accordo con AF o LH e la piena attività di ITA senza pandemia, si sarebbero potuti scongelare senza rischi gli slot; il Comune di Milano (e F2i) avrebbero perso meno soldi nel tenere aperto un aeroporto sottoutilizzato.
Per quanto riguarda la prima parte del tuo discorso: basterebbe dedicare Linate ai soli voli per Fiumicino. Era quello che proponeva Sabelli nel 2008 per spostare l'hub a Malpensa. Ma poi, purtroppo per Alitalia, non se ne fece nulla.
Per quanto riguarda la seconda parte: sono d'accordo con te. In AZ non l'hanno imbroccata neanche stavolta e si sono fatti scappare l'occasione.
O Sabelli esternava senza sapere quello che stava dicendo oppure lo sapeva ma faceva finta di niente e proponeva soluzioni irrealizzabili e già bocciate anni prima.

Quando si aprì Malpensa 2000 a Linate doveva rimanere solo la navetta Milano-Roma. La Commissione europea era d'accordo e le altre compagnie si erano messe l'animo in pace. Sarebbe bastato che a Roma l'aeroporto fosse CIA invece di FCO.
Ni. Perchè nei programmi del 1998, Fiumicino sarebbe rimasto hub insieme a Malpensa. Nei piani di Sabelli del 2008, l'unico hub sarebbe stato Malpensa. Quindi il problema della concorrenza sleale col federaggio su Fiumicino, non ci sarebbe stato.

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mattaus313
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 24 gen 2021, 20:51:03

La commissione avrebbe comunque chiesto la cessione di eventuali slot congelati, esattamente come ha fatto con LH a Francoforte.

Del senno di poi son piene le fosse, ad oggi però giustificare un'eventuale riduzione di LIN sarebbe anche facile, basta che gli enti locali in accordo col governo facciano finti piani ultra green, sancire per decreto un dimezzamento degli attuali mov/h in nome del verde e dare priorità ad una eventuale "cessione volontaria" e nessuno dirà mai nulla. Piccolo dettaglio la scelta non è reversibile.

Il problema è che in tutto questo c'è da vedere SEA quanto "perde" (o meglio, non guadagna), quanto questo incide sulle perdite di Alitalia (per me poco, dal momento che Alitalia non ha un problema di costo ma di ricavo) e soprattutto, qualora dovessero esserci ripercussioni su Bergamo e Malpensa ne beneficerebbero in primis le low cost, che guadagnerebbero ulteriori quote di mercato.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 24 gen 2021, 20:52:13

grandemilano ha scritto: dom 24 gen 2021, 20:17:59
KittyHawk ha scritto: dom 24 gen 2021, 19:19:02
grandemilano ha scritto: dom 24 gen 2021, 18:34:32

Per quanto riguarda la prima parte del tuo discorso: basterebbe dedicare Linate ai soli voli per Fiumicino. Era quello che proponeva Sabelli nel 2008 per spostare l'hub a Malpensa. Ma poi, purtroppo per Alitalia, non se ne fece nulla.
Per quanto riguarda la seconda parte: sono d'accordo con te. In AZ non l'hanno imbroccata neanche stavolta e si sono fatti scappare l'occasione.
O Sabelli esternava senza sapere quello che stava dicendo oppure lo sapeva ma faceva finta di niente e proponeva soluzioni irrealizzabili e già bocciate anni prima.

Quando si aprì Malpensa 2000 a Linate doveva rimanere solo la navetta Milano-Roma. La Commissione europea era d'accordo e le altre compagnie si erano messe l'animo in pace. Sarebbe bastato che a Roma l'aeroporto fosse CIA invece di FCO.
Ni. Perchè nei programmi del 1998, Fiumicino sarebbe rimasto hub insieme a Malpensa. Nei piani di Sabelli del 2008, l'unico hub sarebbe stato Malpensa. Quindi il problema della concorrenza sleale col federaggio su Fiumicino, non ci sarebbe stato.
Una limitazione avrebbe dovuto passare attraverso il benestare della Commissione europea e i principi fondanti della sua azione sono eliminare quanti più ostacoli possibili (le famose 4 libertà) per i Paesi membri, i loro cittadini e le loro imprese e garantire uguali possibilità a tutti gli attori coinvolti. Per liberalizzare non ci sono quasi mai problemi, per limitare, specie selettivamente, l'opposto.

Nel 2000 la scelta di chiudere o limitare fortemente LIN era sostenuta dalla necessità di far decollare MXP, che era opera strategica per l'Europa e che come tale aveva ricevuto fondi comunitari; Bruxelles non era contraria. Nel 2008 non ci sarebbe stata nessuna giustificazione a riguardo e sicuramente la Commissione non l'avrebbe consentito solo per favorire AZ. Se non sbaglio, anche il quadro legislativo europeo era cambiato nel frattempo. Forse, e dico forse, nel 2008 la Commissione avrebbe potuto accettare una completa chiusura di LIN, ma non l'avrebbero accettata i vari politici italiani e quelli di AZ, quindi proporlo era oggettivamente solo fumo negli occhi.


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