Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

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carloz
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda carloz » gio 01 apr 2021, 07:23:44

Mauz ha scritto: gio 01 apr 2021, 02:14:08 Ma chissene di AZ. Il punto è creare l'humus perché sia fattibile investire in un Hub sul sistema aeroportuale di Milano. Chiunque sia a farlo.

Non lo fa AZ? Si cercherà qualcun altro.

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Purtroppo la storia insegna che non funziona così.

Essendoci di mezzo AZ e le sue protezioni, non è possibile pensare semplicemente ad una Milano indipendente che si crei il proprio network con altra compagnia. I fallimenti dei precedenti tentativi di fare hub a MXP hanno come comune denominatore l'ostilità istituzionalizzata alle loro iniziative e gli errori di strategia sono solo una conseguenza (ad esempio il tentativo di Air Italy di creare un hub LR su LR).

Il fatto è che una AZ "sacra e imprescindibile", di fatto romana e che lì deve restare basata, non può comunque permettersi di restare lontana da Milano e rinunciare in partenza al suo traffico. In questa situazione Linate e la posizione dominante che è riuscita a ricavarsi le fa parzialmente da salvagente, impedendo quantomeno che MXP possa essere terreno fertile per altre compagnie con intenzioni di farne base per intercettarne il mercato potenziale. E questa è una situazione cercata, non certo incidentale. Quindi fino a quando esiste "questa" AZ, con ciò che si porta dietro in termini di stakeholders, non mi illuderei di vedere realizzarsi le condizioni per l'arrivo di una "compagnia del nord".

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Il_Residente » gio 01 apr 2021, 09:56:33

Mi sembra che si torni al problema Nord-Sud italiano.

Chiudere Linate darebbe a Malpensa la possibilità di divenire un hub e questo creerebbe danno a Fiumicino.
Creare un danno a Fiumicino vorrebbe dire creare danno all'indotto romano (idem la chiusura di Alitalia).
Praticamente chiudendo Linate si farebbero incazzare i lavoratori di quello scalo, parte dei milanesi e metà del Lazio.

Con queste prerogative qualsiasi politico italiano cha abbia minimamente a cuore la sua carriera non avallerà mai questa decisione.
Ultima modifica di Il_Residente il gio 01 apr 2021, 09:58:07, modificato 1 volta in totale.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 09:57:32

Il_Residente ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:56:33Chiudere Linate darebbe a Malpensa la possibilità di divenire un hub e questo creerebbe danno a Fiumicino.
Non è vero.

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Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 10:37:41

Appello di Raggi al governo: salvi Alitalia come noi con Atac
"Provarci è un obbligo morale".


Roma, 31 mar. (askanews) – La sindaca di Roma Virginia Raggi lancia un appello al Governo Draghi perché salvi Alitalia, e mostra all’esecutivo un esempio virtuoso: il salvataggio di Atac operato dalla sua Giunta. “Da ieri i lavoratori di Alitalia sono in serie difficoltà. Parliamo di 11mila persone che hanno visto dimezzarsi lo stipendio ed ora sono in difficoltà nel mantenere le proprie famiglie. Voglio rivolgere un appello al Governo affinché intervenga a sostegno di chi lavora seriamente”, racconta la sindaca di Roma sulla sua pagina Fb. “Sono ormai decenni, infatti, che l’azienda, malgrado uno sperpero di soldi pubblici – sostiene Raggi – non riesce ad uscire da una crisi nera. Una compagnia di bandiera nazionale è necessaria: io sono convinta che si possa gestire bene economicamente. O quantomeno ci si deve provare per rispetto nei confronti di noi che paghiamo le tasse e dei dipendenti di Alitalia che lavorano onestamente e con passione. So che è difficile ma provarci è un obbligo morale”. “Voglio raccontarvi una storia che apparentemente non ha nulla a che fare con Alitalia – continua la sindaca nel lungo post Fb -. A Roma, un passo alla volta, stiamo salvando Atac: si tratta dell’azienda di trasporti pubblici cittadini. Atac è stata spesso al centro di giuste polemiche per la sua cattiva gestione, gli scandali sulle assunzioni truccate, gli sprechi ed un servizio inadeguato. Quando l’abbiamo presa in gestione abbiamo trovato un’azienda sull’orlo del fallimento con 12mila dipendenti; la flotta di bus più vecchia d’Europa; la manutenzione non effettuata da decenni su metro, scale mobili, ascensori; ed 1,3 miliardi di euro di debiti. La cosa più semplice sarebbe stata liquidarla, affidare il servizio ai privati e mandata in strada 12mila famiglie. Abbiamo deciso di provare a salvarla”. “Abbiamo pensato che privatizzarla sarebbe significato creare servizi di serie A in centro e servizi di serie B in periferia. Quindi abbiamo deciso di andare avanti, con coraggio – continua a raccontare la sindaca di Roma -. Ci hanno detto che il nostro tentativo di concordato in tribunale con i creditori per evitare il fallimento era fatto male e che non saremmo riusciti a salvarla. Ed invece i giudici fallimentari hanno approvato il nostro piano di risanamento aziendale. E’ stato un primo passo”. Raggi continua a raccontare le difficoltà incontrate, le inefficienze e le accuse affrontate e poi conclude: “Vi ho raccontato questa storia perché vorrei che fosse un incoraggiamento nei confronti dei dipendenti di Alitalia e dei cittadini, un messaggio di speranza e fiducia. Non dobbiamo disperare. Il Governo saprà raccogliere questo nostro appello. Dobbiamo impegnarci tutti. Dobbiamo essere comunità ed aiutarci tra noi”.

https://www.askanews.it/cronaca/2021/03 ... 331_00296/

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 01 apr 2021, 10:38:06

malpensante ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:57:32
Il_Residente ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:56:33Chiudere Linate darebbe a Malpensa la possibilità di divenire un hub e questo creerebbe danno a Fiumicino.
Non è vero.
Non è vero che può diventare hub, o non è vero che danneggerebbe Fiumicino?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 01 apr 2021, 10:44:06

La Lupo, Fabio Rampelli (un altro che ha perso un'altra occasione per starsene zitto), ora pure la Raggi e tanti altri. Purtroppo ancora non hanno capito che ciò che è desiderabile, non sempre è realizzabile. Spiace dirlo così, ma tant'è.
Dalla stampa mi sembra di avere letto che ieri tra i 3 ministri impegnati sul dossie AZ e Palazzo Chigi ci sua stato un vertice. Con la conclusione che i 3 sono stati rispediti a trattare con l'Europa: nessuna azione unilateri da parte del governo.
Da un uomo molto stimato a livello europeo (come Draghi) c'era da aspettarselo. Non si rovina l'immagine personale per la questione alitalia.
Penso che sl suo posto, molti avrebbero fatto così

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 11:13:59

grandemilano ha scritto: gio 01 apr 2021, 10:38:06
malpensante ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:57:32
Il_Residente ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:56:33Chiudere Linate darebbe a Malpensa la possibilità di divenire un hub e questo creerebbe danno a Fiumicino.
Non è vero.
Non è vero che può diventare hub, o non è vero che danneggerebbe Fiumicino?
Non è vero che danneggerebbe Fiumicino.
Dal nord Italia non si vola intercontinentale via Fiumicino, se non per l'Argentina o per il Brasile, perché si allunga il viaggio.
Il traffico del nord Italia che non parte da Malpensa (o da Venezia) passa tutto negli altri hub europei, quindi Roma non ha niente da perdere, perché di quel traffico non ha niente.

Una volta si sognava dove mettere il mega-hub italiano, quello che avrebbe avuto più voli feed al giorno da Sarajevo, da Bilbao e da Manchester, non duplicabili fra Roma e Milano. Ridimensionate le ambizioni, c'è solo da chiedersi se per andare a Miami sia meglio un volo diretto da Malpensa o uno scalo oltralpe.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Il_Residente » gio 01 apr 2021, 11:26:16

malpensante ha scritto: gio 01 apr 2021, 11:13:59
grandemilano ha scritto: gio 01 apr 2021, 10:38:06
malpensante ha scritto: gio 01 apr 2021, 09:57:32
Non è vero.
Non è vero che può diventare hub, o non è vero che danneggerebbe Fiumicino?
Non è vero che danneggerebbe Fiumicino.
Dal nord Italia non si vola intercontinentale via Fiumicino, se non per l'Argentina o per il Brasile, perché si allunga il viaggio.
Il traffico del nord Italia che non parte da Malpensa (o da Venezia) passa tutto negli altri hub europei, quindi Roma non ha niente da perdere, perché di quel traffico non ha niente.

Una volta si sognava dove mettere il mega-hub italiano, quello che avrebbe avuto più voli feed al giorno da Sarajevo, da Bilbao e da Manchester, non duplicabili fra Roma e Milano. Ridimensionate le ambizioni, c'è solo da chiedersi se per andare a Miami sia meglio un volo diretto da Malpensa o uno scalo oltralpe.
Quindi nel momento in cui Malpensa divenisse hub Roma non perderebbe nessun volo?
Fiumicino non farebbe feederaggio a Malpensa per i voli internazionali?

Chiedo per ignoranza eh!

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » gio 01 apr 2021, 11:34:39

Perderà i voli operati da alitalia che già oggi non sono sostenibili economicamente, ma si svilupperà secondo le sue caratteristiche. FCO oggi è hub alitalia ma il mercato nel lungo termine non perdona. Anche se per AZ occorre il lunghissimo termine per via degli aiuti di stato.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 11:36:20

Il_Residente ha scritto: gio 01 apr 2021, 11:26:16Quindi nel momento in cui Malpensa divenisse hub Roma non perderebbe nessun volo?
Fiumicino non farebbe feederaggio a Malpensa per i voli internazionali?
Fiumicino perderà voli adesso, con il ridimensionamento di Alitalia.

Resteranno, passato il Covid, i voli per New York, Miami, magari Boston, Los Angeles, Toronto. in Sudamerica San Paolo e Buenos Aires, più Tokyo. Alitalia o ITA di più non possono fare, senza perdere soldi su soldi. Gli altri voli che ci saranno verranno operati come adesso da altre compagnie aeree estere e quindi difficilmente qualcuno volerebbe da Roma facendo scalo a Milano.

Poi non parlerei di "hub" per Malpensa, quanto di aeroporto di transito. Per avere un hub ci vuole una compagnia aerea che usi l'aeroporto come tale.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 01 apr 2021, 12:12:13

malpensante ha scritto: gio 01 apr 2021, 11:36:20
Il_Residente ha scritto: gio 01 apr 2021, 11:26:16Quindi nel momento in cui Malpensa divenisse hub Roma non perderebbe nessun volo?
Fiumicino non farebbe feederaggio a Malpensa per i voli internazionali?
Fiumicino perderà voli adesso, con il ridimensionamento di Alitalia.

Resteranno, passato il Covid, i voli per New York, Miami, magari Boston, Los Angeles, Toronto. in Sudamerica San Paolo e Buenos Aires, più Tokyo. Alitalia o ITA di più non possono fare, senza perdere soldi su soldi. Gli altri voli che ci saranno verranno operati come adesso da altre compagnie aeree estere e quindi difficilmente qualcuno volerebbe da Roma facendo scalo a Milano.

Poi non parlerei di "hub" per Malpensa, quanto di aeroporto di transito. Per avere un hub ci vuole una compagnia aerea che usi l'aeroporto come tale.
Forse anche meno LR. La newco Ita, se mai divesse partire, prevede appena 4-5 macchine WB, contro le 24 di un paio di anni fa

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 12:24:13

Sì, ma nessuno sa quanto pensa di crescere finito il Covid.

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Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 18:36:18

Nuova Alitalia, c’è il piano alternativo per il decollo (anche con la condanna Ue)
di Leonard Berberi 1 aprile 2021


La proposta di un anno fa


Lo stallo delle trattative sulla nuova Alitalia con l’Antitrust Ue spinge il governo italiano a riprendere in mano una proposta di cessione della scorsa primavera — respinta dal precedente governo — per far decollare il prima possibile Italia Trasporto Aereo, la newco pubblica creata per rilanciare la compagnia tricolore. In assenza di un via libera immediato di Bruxelles — e senza condizioni penalizzanti — la bozza su cui si ragiona è quella di affittare tutti i rami aziendali (aviation, handling, manutenzione) alla nuova società. Una mossa estrema che tutti vorrebbero evitare — e infatti si sta già lavorando a una mediazione —, ma che tecnicamente rispetterebbe il comma 4-bis del decreto di costituzione di ITA che non prevede il vincolo dell’ok comunitario. È quanto spiegano al Corriere della Sera tre fonti istituzionali che seguono il dossier.

Il «piano B»

Si tratta — proseguono le fonti — di una soluzione temporanea, in attesa di schiarirsi con l’Unione europea. E che permetterebbe da un lato a ITA di decollare entro gli inizi di luglio utilizzando aerei e personale di Alitalia senza perdere la mini-ripartenza del traffico aereo prevista dagli esperti. Dall’altro lato porterebbe liquidità nelle casse del vettore in amministrazione straordinaria sempre più in sofferenza tanto da costringere i tre commissari a pagare la metà degli stipendi, mentre l’altra metà sarà erogata soltanto quando i 24,7 milioni di ristori Covid saranno versati sul conto corrente della compagnia.

La scappatoia legale

Il decollo di Italia Trasporto Aereo sarebbe possibile anche senza il consenso dell’Antitrust Ue perché previsto dal decreto di costituzione della newco guidata dall’ad Fabio Lazzerini e dal presidente Francesco Caio. L’atto formale, infatti, stabilisce che la società che avrà fino a 3 miliardi di euro di fondi pubblici può anche affittare, con trattativa privata, rami d’azienda di imprese con certificato di operatore aereo rilasciato dall’Enac (come Alitalia). Soprattutto può «procedere all’integrazione o alla modifica del piano industriale, tenendo conto della decisione della Commissione europea». Non c’è quindi l’obbligo del via libera di Bruxelles.

La posizione di Bruxelles

Questa soluzione viene sconsigliata dagli uffici della commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager — quelli che stanno lavorando sul dossier — perché così verrebbe meno il requisito della discontinuità tra l’amministrazione straordinaria e ITA: in questo modo la condanna Ue sugli aiuti di Stato ad Alitalia — data per certa sulla tranche da 900 milioni di euro e quasi sicura sugli altri 400 milioni — ricadrebbe sulla newco, costringendola a sborsare entro un mese tutto quei soldi allo Stato italiano. A Bruxelles sono convinti che in questa ipotesi Italia Trasporto Aereo finirebbe per restare a terra ancora prima di ingranare.

La multa per aiuti di Stato

Ma lo scenario peggiore delineato dall’Antitrust Ue non viene visto allo stesso modo da Roma. Chi segue il dossier spiega che la newco potrebbe comunque cavarsela grazie agli assetti societari. In caso di condanna sugli aiuti di Stato e, in parallelo, la decisione che stabilisce la mancata discontinuità aziendale ITA si vedrebbe costretta a restituire il prestito ponte (se ci fosse la doppia condanna sarebbero 1,3 miliardi di euro più 300 milioni di interessi) al ministero dell’Economia e delle finanze perché l’ente che ha erogato quel denaro. Ma il dicastero è anche l’unico azionista e proprietario della newco che a quel punto ricevuti i soldi li potrebbe ridare a ITA attraverso un aumento di capitale. Da Bruxelles però fanno notare che rischierebbe di essere considerata ulteriore aiuto di Stato anche questa mossa.

Il caso slot a Milano Linate

Il «piano B» — cioè l’affitto dei rami aziendali di Alitalia — è da tre giorni sul tavolo dei tre ministri competenti Daniele Franco (Economia), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibili). L’indicazione di Palazzo Chigi è quella di trattare con l’Antitrust Ue cercando di trovare una mediazione. Ma nei tre incontri con la commissaria Vestager su alcuni punti non sono stati fatti passi avanti, a partire dagli slot all’aeroporto di Milano Linate. Alitalia ne detiene il 67%, i tecnici della Concorrenza europea vorrebbero il rilascio di una fetta rilevante (tra un quarto e la metà). La delegazione italiana propone la cessione di 6 coppie di slot al giorno (per un totale di 12 tra diritti di approdo e decollo), in linea con quanto imposto a Lufthansa su Francoforte e Monaco di Baviera. L’accordo a questo punto potrebbe essere nel mezzo.

https://www.corriere.it/economia/aziend ... pale.shtml

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » gio 01 apr 2021, 18:37:29

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » gio 01 apr 2021, 18:56:04

ma lasciarla al suo naturale destino?
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KL63 » gio 01 apr 2021, 19:39:25

piano in caso di condanna... quelli che giocavano pardon truffavano con le tre carte alla fiera di Senigallia mi paiono più seri

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 01 apr 2021, 19:46:05

Il 15 aprile 1912 alle 2 di notte, a bordo del Titanic erano meno disperati di quelli che stanno a Roma.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-GABE » gio 01 apr 2021, 20:39:34

Ma tanto per belumosi ed altri va bene così, è la commissione Europea ad essere cattiva e manipolata da LH ed AF!


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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 01 apr 2021, 22:22:26

I-Alex ha scritto: gio 01 apr 2021, 18:56:04 ma lasciarla al suo naturale destino?
Il suo naturale destino è vivere a spese dei contribuenti nell'hub naturale. No?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » gio 01 apr 2021, 22:34:22

I-GABE ha scritto: gio 01 apr 2021, 20:39:34 Ma tanto per belumosi ed altri va bene così, è la commissione Europea ad essere cattiva e manipolata da LH ed AF!
A belumosi non va affatto bene così e mi pare non abbia mai auspicato follie del genere.
Ho detto e lo ripeto, che siamo davanti ad una lotta di potere che va molto al di la delle coppie di slot da cedere a LIN o ad altre considerazioni analoghe.
Il che NON significa parare il cuxo ad AZ in qualsivoglia modo.
Voglio sperare che queste opzioni così estreme siano solo una forma di pressione verso Bruxelles.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » gio 01 apr 2021, 22:58:10

I-Alex ha scritto: gio 01 apr 2021, 18:56:04 ma lasciarla al suo naturale destino?
Il momento giusto per farlo sarebbe stato alla fine dell'era Etihad, con il famoso "no" dei lavoratori al (ridicolo) piano di rilancio.
Adesso purtroppo AZ ha soprattutto il ruolo di oggetto di contenzioso tra i politici italiani, che vorrebbero evitare a tutti costi la figura di merxa di dover chiudere (o quantomeno snaturare) la compagnia e Bruxelles, che dietro pressione franco/tedesca, sta cercando di evitare o almeno ridurre le ampie concessioni fatte nelle precedenti ripartenze di AZ.
Secondo me per il governo italiano sono irrinunciabili la parte volo e il brand. Forse Millemiglia. Gli slot di LIN sono anni che AZ non riesce ad usarli, quindi lasciarne un certo numero ai concorrenti sul piano strategico cambierebbe poco o nulla. A maggior ragione con una mini flotta di 50 aerei, che salvo sorprese dovrebbero essere basati in larga maggioranza a FCO. Anche lo spezzatino secondo me è accettabile, perchè poco visibile agli occhi dell'opinione pubblica. A patto di evitare macelleria sociale (ovviamente offriremmo noi...).
I concorrenti tutto sommato potrebbero dirsi soddisfatti, visto che il dimezzamento della compagnia significherebbe una redistribuzione a terzi di parte dell'ex traffico di AZ. E anche a livello di cancellerie (penso a Francia e Germania), potrebbero comunque trovare più conveniente evitare strappi troppo profondi con la politica italiana, una volta dimostrato bene chi ha il coltello dalla parte del manico.
Le opzioni estreme esposte sul Corriere, potrebbero essere un messaggio in questo senso: "non possiamo farci umiliare più di così. Piuttosto rischiamo lo strappo".
Vediamo adesso che succede.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 02 apr 2021, 00:20:46

Dopo che per decenni TUTTI I POLITICI hanno proclamato ai quattro venti che patrimonio irrinunciabile fosse Alitalia nessuno, e ripeto NESSUN POLITICO, vuol passare alla storia come quello che ha chiuso definitivamente la compagnia aerea. Per l'altra grande malata, l'ILVA, almeno qualcuno ne aveva auspicato la chiusura.

Non sono invece d'accordo che gli slot di LIN non interessino il governo italiano. Teniamo presente che sono l'unica vera dote che Alitalia può conferire a un eventuale acquirente. Non lo sono il marchio, non lo è la parte volo, né tanto meno MilleMiglia, dato che gli unici potenziali acquirenti possono essere solo LH o AF/KLM, che il marchio importante già ce l'hanno e anche la parte volo, ottima e abbondante. Tutti gli altri nomi circolati negli anni, da FS a Delta, sono solo fumo negli occhie non portano da nessuna parte.
Se LH e AF/KLM, nell'ambito della trattativa per salvare Alitalia, riceveranno gli slot di LIN che gli servono non avranno nessun interesse a farsi carico del carrozzone romano e quindi la vendita sfuma in partenza.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 02 apr 2021, 07:08:20

easyMXP ha scritto:
I-Alex ha scritto: gio 01 apr 2021, 18:56:04 ma lasciarla al suo naturale destino?
Il suo naturale destino è vivere a spese dei contribuenti nell'hub naturale. No?
questo è altamente artificiale, un malato terminale ormai senza battito ma con cure da cavallo
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 02 apr 2021, 07:45:35

Rompere con l'Europa e procedere unilateralmente e partire con Ita, è la mossa peggiore che si potrebbe fare. Una mossa da disperati, che si pagherà ancora più cara alla prossima crisi AZ (probabilmente tra un paio d'anni).
Infatti io non credo a uno scenario del genere

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » ven 02 apr 2021, 09:49:56

KittyHawk ha scritto: ven 02 apr 2021, 00:20:46 Dopo che per decenni TUTTI I POLITICI hanno proclamato ai quattro venti che patrimonio irrinunciabile fosse Alitalia nessuno, e ripeto NESSUN POLITICO, vuol passare alla storia come quello che ha chiuso definitivamente la compagnia aerea. Per l'altra grande malata, l'ILVA, almeno qualcuno ne aveva auspicato la chiusura.

Non sono invece d'accordo che gli slot di LIN non interessino il governo italiano. Teniamo presente che sono l'unica vera dote che Alitalia può conferire a un eventuale acquirente. Non lo sono il marchio, non lo è la parte volo, né tanto meno MilleMiglia, dato che gli unici potenziali acquirenti possono essere solo LH o AF/KLM, che il marchio importante già ce l'hanno e anche la parte volo, ottima e abbondante. Tutti gli altri nomi circolati negli anni, da FS a Delta, sono solo fumo negli occhie non portano da nessuna parte.
Se LH e AF/KLM, nell'ambito della trattativa per salvare Alitalia, riceveranno gli slot di LIN che gli servono non avranno nessun interesse a farsi carico del carrozzone romano e quindi la vendita sfuma in partenza.
Bisogna sempre partire dal presupposto che in linea di principio, ITA non avrebbe diritto a nulla (a partire da slot e bilaterali) e dovrebbe essere trattata come la pinco pallo airline che io e te potremmo aprire domani.
E per quanto riguarda SAI, in teoria si dovrebbero metterne all'asta (aperta a tutti) i beni per ristorare al meglio i debitori.
Tutto quello che va oltre questa normalità, va visto come una concessione.


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