D960 ha scritto: ↑lun 25 gen 2021, 12:55:24
https://www.corriere.it/economia/aziend ... 0c09.shtml
Covid, Alitalia critica la lentezza Ue sugli indennizzi: lo stupore di Bruxelles
La strigliata all’Europa di Giuseppe Leogrande, commissario di Alitalia, non è passata inosservata a Bruxelles. Tanto da suscitare più di qualche malumore tra i funzionari Ue. Nell’audizione parlamentare del 22 gennaio l’avvocato ha detto che l’Antitrust comunitario impiega troppo a dare l’ok ai ristori per compensare i danni derivanti dal Covid-19. Tempi, ha spiegato Leogrande, «difficilmente compatibili con quelle che sono le esigenze di cassa della società» in crisi da anni: «quasi quattro mesi» per sbloccare la prima tranche, a inizio settembre, di 199,45 milioni, «più di tre mesi» per la seconda parte, a fine dicembre, di 73,02 milioni. Ora si aspettano gli ultimi 77 milioni del pacchetto complessivo di 350 milioni stanziati dal decreto legge «Rilancio».
Le versioni
Una ricostruzione che a Bruxelles respingono. I tecnici non ci stanno ad essere accusati di lentezza. Tanto da replicare che semmai sono le autorità italiane a non essere sempre reattive, spiegano al Corriere due fonti della Commissione a conoscenza del dossier e che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discuterne con la stampa. La tempistica, però, è solo un aspetto del contenzioso. Perché a irritare i funzionari europei è anche l’accusa di Leogrande di aver modificato le regole delle compensazioni tra la prima tranche (per i danni dal 1° marzo al 15 giugno) e la seconda. «La Commissione europea ha cambiato in corsa il criterio selettivo di determinazione del danno» e questo ha comportato dei ritardi, ha sostenuto il commissario di Alitalia.
Questa la seconda parte dell'articolo del Corriere:
Le rotte analizzate
Nello specifico per sbloccare la seconda parte l’Antitrust ha fatto una stima della quantificazione del danno «direttamente causato» dalle misure di contenimento del coronavirus «su 19 rotte internazionali e intercontinentali» di Alitalia «dal 16 giugno al 31 ottobre 2020», chiariscono al Corriere dalla Commissione europea. Le tratte interessate sono quelle tra Roma Fiumicino e New York-JFK, Los Angeles, Miami, Washington, Chicago, Boston, Tokyo, Buenos Aires, Algeri, Tel Aviv, San Paolo, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Nuova Delhi, Podgorica, Toronto, più quelle tra Milano Malpensa con New York e Tokyo e quella tra Atene e Tel Aviv.
e richieste
La compagnia aerea ha ricevuto per i danni subiti su queste rotte 73,02 milioni di euro, però ne aveva chiesti più del doppio: 150,55 milioni. Fonti di Alitalia fanno notare che in realtà le conseguenze negative della pandemia non possono riguardare soltanto quelle tratte, ma tutto il network di collegamenti della compagnia, comprese quindi le destinazioni nazionali e quelle da e per le grandi città europee. Del resto — è il ragionamento che fanno dalle parti di Fiumicino — il traffico non è crollato soltanto sui voli intercontinentali. Nel 2020 i passeggeri di Alitalia sono diminuiti del 70%, i ricavi sui biglietti venduti del 78%.
La prima tranche
Secondo le fonti di Bruxelles le cose non stanno proprio così. L’idoneità al risarcimento dei danni — spiegano — dipende dalle restrizioni governative ai viaggi e dalle misure di contenimento in vigore nel Paese di partenza e di destinazione. Se su una rotta non ci sono state misure del genere allora il vettore non può chiedere alcun indennizzo. Le regole, insomma, non sono cambiate tra la prima e la seconda tranche secondo Bruxelles, ma hanno dovuto tenere conto del contesto diverso. Nel periodo marzo-giugno 2020 — proseguono le fonti europee — i Paesi, Italia compresa, hanno imposto il lockdown e quindi non c’era bisogno di valutare l’impatto rotta per rotta perché era stato deciso il blocco totale dei viaggi.
La seconda tranche
Nel periodo relativo alla seconda tranche, invece, le cose sono cambiate. Tra giugno e ottobre dell’anno passato — ricordano le fonti — le restrizioni e le misure di contenimento hanno interessato solo alcune destinazioni, di fatto tutte extra-europee. Per questo la Commissione — che sta valutando anche la bontà del piano industriale della newco Italia Trasporto Aereo — ha ritenuto di dover indennizzare Alitalia soltanto per i danni subiti sulle 19 rotte menzionate prima pari a 73,02 milioni di euro. La compagnia tricolore ora si aspetta i rimanenti 77,53 milioni per coprire i danni del bimestre novembre-dicembre così da riuscire a pagare pure gli stipendi di febbraio. Ma ad oggi, spifferano da Bruxelles, la richiesta dell’Italia per l’ultima tranche non è ancora arrivata.
Articolo di Leonard Berberi.
Dunque mi sembra di capire che l'UE permette gli idennizzi solo ai voli verso i paesi chiusi per lockdown.
In autunno nessun paese europeo era chiuso per lokdown. Quindi se AZ di sua spontanea volontà ha deciso di tenere aperte rotte in perdita da Fiumicino verso XXX, è un problema di AZ. E quelle perdite non posso essere coperte da aiuti statali.
Innanzitutto mi chiedo perchè una azienda in amministrazione straordinaria ha deciso di volare in perdita senza la certezza poi di ricevere i sussidi per questi voli (possibile che in AZ non sapevano questa cosa?).
Come non ci hanno pensato due volte a cancellare tutto il network da MXP perchè non profittevole, allo stesso modo su FCO avrebbero dovuto tenere solo le rotte in utile o almeno quelle in sostanziale pareggio. Ma vabbè.
Ora però c'è il rischio di non avere neanche i soldi per pagare gli stipendi.