MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

le news dei vettori con Coa italiano
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
KittyHawk
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 26 ago 2022, 09:13:55

Una compagnia aerea ha interesse a far volare i suoi aerei il più possibile, non solo stagionalmente, perché aerei ed equipaggi sono un costo per tutto l'anno. Meglio una pasticceria che vende 20 torte al giorno tutto l'anno di una che vende 50 panettoni al giorno, ma solo nelle due settimane prima di Natale. I problemi di FCO sono la stagionalità e la posizione geografica, meno idonea di altre in Europa.

Ricordiamoci che il volo diretto attrae più dei voli con scalo. A Milano possiamo fare subito una verifica: quanti volano con il diretto su New York e quanti partono da Linate con LH, AF, BA, KL, ITA facendo scalo altrove in Europa? Chi può piazzare un diretto da Milano acquisisce un vantaggio competitivo sulla concorrenza, perché non sfruttarlo?

PS. Si parla di Milano, ma ovviamente lo stesso discorso varrebbe per qualsiasi altra città in grado di offrire collegamenti diretti o con scalo verso la stessa destinazione. A sostanziale parità di condizioni, il volo diretto vince.

KittyHawk
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 26 ago 2022, 09:32:05

grandemilano ha scritto: ven 26 ago 2022, 08:48:40 Forse qualcuno (più di uno nell'ambienta) sta spiegando ai nostri politici com'è la situazione. Speriamo che finalmente l'abbiano capito e si chiuda una volta per tutto questo sogno irrealizzabile di avere una compagnia di bandiera in questo Paese.
In realtà questo Paese POTREBBE avere una forte "compagnia di bandiera" - definizione non corretta, ma usiamola ugualmente - purché non debba sottostare alle (folli) richieste della classe politica.
Il mercato non manca, ma è la proposta industriale e commerciale che deve adeguarsi al mercato, non viceversa. Purtroppo chi occupa le poltrone a Roma ha sempre creduto che fossero i consumatori a doversi adattare a quanto proponeva prima AZ e poi ITA, non la compagnia capitolina ad assecondare le reali esigenze dei consumatori.

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MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » ven 26 ago 2022, 09:41:24

ITA è la compagnia di bandiera dello Stato della Chiesa, anzi meno, perché non serve nemmeno a Bologna. I romani sono abituati ad aziende totalmente inefficienti (AMA, ATAC, Alitalia) le cui perdite vengono scaricate da tempo immemore sui contribuenti di tutto il Paese.

Già dai tempi dell’accordo con AF si mantiene un mini-hub a Fiumicino per sostenere la loro vanagloria, con i noti risultati. I milanesi invece sono soddisfatti di poter andare in aeroporto con la 73 e prossimamente in metropolitana, che cosa si dovrebbe desiderare di più? Il T5 di Singapore?

Ieri sera ho cercato di far spendere 10 euro a un’amica che oggi vola ITA e desiderava sedere in prima fila. Il sito dava sempre errore e continuamente consigliava di riprovare più tardi. Perché spendere soldi per avere un sito di vendita che funziona e fa incassare, quando si possono spendere i soldi a riverniciare gli aerei con i colori della maglia azzurra?

Davvero vorreste trasformare il campione nazionale in una linea aerea triste e senza personalità, che banalmente funzioni e non chieda/pretenda soldi ogni sei mesi? Perché? Che ca..o avrebbero poi da dire Rampelli e il suo capo Meloni? Si dovrebbero occupare del salvataggio delle salumerie?

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 26 ago 2022, 10:24:32

Non necessariamente la compagnia di riferimento italiana - chiamiamola così, non compagnia di bandiera solo perché ha il tricolore in coda - deve essere ITA. In questo momento potremmo identificarla con Ryanair. Peccato che quest'ultima si occupi solo del breve e medio raggio. Ma possiamo sempre sperare che in futuro prenda piede in Italia una compagnia a tutto tondo, che offra quei servizi che il mercato italiano chiede e che è in grado di permettersi.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 26 ago 2022, 10:44:40

KittyHawk ha scritto: ven 26 ago 2022, 09:32:05
grandemilano ha scritto: ven 26 ago 2022, 08:48:40 Forse qualcuno (più di uno nell'ambienta) sta spiegando ai nostri politici com'è la situazione. Speriamo che finalmente l'abbiano capito e si chiuda una volta per tutto questo sogno irrealizzabile di avere una compagnia di bandiera in questo Paese.
In realtà questo Paese POTREBBE avere una forte "compagnia di bandiera" - definizione non corretta, ma usiamola ugualmente - purché non debba sottostare alle (folli) richieste della classe politica.
Il mercato non manca, ma è la proposta industriale e commerciale che deve adeguarsi al mercato, non viceversa. Purtroppo chi occupa le poltrone a Roma ha sempre creduto che fossero i consumatori a doversi adattare a quanto proponeva prima AZ e poi ITA, non la compagnia capitolina ad assecondare le reali esigenze dei consumatori.
Appunto: è questo il fatto. Non sono state create le condizioni ideali per avere una compagnia di bandiera (o compagnia italiana di riferimento). Che serve tenere aperto LIN se non è servito a nulla per il rilancio di un vettore nazionale? Se fosse per me LIN lo chiuderei domattina. Poi per carità: magari (facendo i conti e tirando le somme) si scopre che avere tenuto aperto LIN e averci fatto invadere dalle low cost ha avuto un ritorno economico maggiore di quello che ci avrebbe dato un vettore italiano di riferimento. Su questo concetto si possono aprire mille discorsi, e ognuno può avere la sua idea.
Ma di certo, la nostra compagnia di bandiera è stata sacrificata sull'altare di LIN e delle low cost. E anche se LH o chiunque dovesse prendere ITA, lo pseudo mini-hub di FCO avrebbe vita breve. Come ha detto il CEO di AF: con la situazione aeroportuale attuale italiana è difficile avere una compagnia di riferimento

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » ven 26 ago 2022, 17:07:58

qui bollono novita' politiche che potrebbero avere importanti riflessi sul processo di vendita di ITA
https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 322273.htm
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Clipper_Mandarin
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda Clipper_Mandarin » sab 27 ago 2022, 13:46:38

Da "il sussidiario.net"

https://www.ilsussidiario.net/news/ita- ... t/2394757/

ITA/ Linate-Malpensa, le scelte impopolari necessarie per frenare le low cost

Il nuovo Governo potrebbe fare delle scelte impopolari, ma sicuramente molto coraggiose e finalmente lungimiranti, su Linate e Malpensa

Per ITA Airways, la compagnia aerea detenuta dal Tesoro, è scattata a mezzanotte del 21 agosto l’ora X. A quell’ora, infatti, scadevano i termini per le due cordate Certares, da una parte, e Msc-Lufthansa, dall’altra, per aggiornare le offerte così come richiesto nelle scorse settimane dal Mef.

Cerchiamo di capire cosa chiede lo Stato alle due cordate e quali sarebbero successivamente le strategie che potrebbero essere messe in campo dalle due cordate qualora una delle due dovesse aggiudicarsi la gara.

Lo Stato (il Mef) di fatto chiede una maggiore presenza nel Consiglio di amministrazione e un maggiore peso nelle scelte strategiche, tutte questioni che male s’inquadrano con la conduzione di una società che deve compiere scelte non in base alle esigenze della politica in senso spicciolo, ma esclusivamente in base a politiche di tipo operativo e strategico.

Avendo ormai chiuso le partite dell’handling e della manutenzione, la concentrazione è diretta alla scelta dell’hub sul quale investire. Quindi, le differenze tra le due cordate in relazione alle ultime offerte presentate il 21 agosto sembrano essere veramente minime. Ma prima di affrontare la questione degli hub è necessario fare una piccola premessa: del piano industriale illustrato alle Camere in seduta di commissione lo scorso dicembre 2020 dal management di ITA, molto probabilmente, sono rimaste solamente le slide.

I dati parlano chiaro: la compagnia avrebbe perso circa 300 milioni nel primo semestre e si accingerebbe a perderne almeno altri 250 nel secondo al netto di tutti gli investimenti. Senza troppi giri di parole, ITA Airways, per com’è messa oggi, con l’avvicinarsi della stagione invernale e quindi con il relativo calo di traffico, se non dovesse ricevere una forte iniezione di denaro fresco rischierebbe un veloce tracollo finanziario.
Più di qualcuno mi ha fatto notare in questi giorni che la partita di ITA potrebbe concludersi con una messa in liquidazione della compagnia se non si troveranno al più presto delle soluzioni industriali. Ecco che la vendita a un soggetto terzo risolverebbe sicuramente alcuni e importanti problemi di natura economica, ma ne aprirebbe altri di natura meramente strategica e anche politica. Ed è proprio in questo lembo di terra che si sta per giocare la partita proprio a livello politico.

Non è un caso che Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni e l’On. Fabio Rampelli, abbiano inviato nei giorni scorsi alla corte del presidente del Consiglio Mario Draghi missive molto chiare su quale dovrà essere il futuro della compagnia di bandiera Alitalia-ITA, futuro che secondo la Meloni dovrà essere deciso dal nuovo Governo che uscirà dalle urne il prossimo 25 settembre.

Ritornando alla questione hub, se da un lato il gruppo Msc-Lufthansa crede nella creazione di un polo cargo a Malpensa e nello sviluppo dei voli versi i propri hub di Monaco e Francoforte, e quindi anche sullo sviluppo degli hub minori come quello di Svizzera e Austria utilizzando lo scalo di Linate, il fondo Certares invece punta diretto sullo sviluppo di Fiumicino e dei voli sul Nord America potendo avvalersi della fattiva e tutt’altro che disinteressata collaborazione di Delta e Air France-Klm.

Dove sta la fregatura per noi italiani? Da anni il nostro Governo è alle prese con un forte dilemma sulla questione che divide non solo i lombardi ma anche tutta la politica italiana: che fare con gli aeroporti di Milano Malpensa e Linate?

A giudizio di chi scrive il Governo che arriverà a ottobre potrebbe fare delle scelte impopolari, ma sicuramente molto coraggiose e finalmente lungimiranti. Ma con dei distinguo e vediamo quali.

Prima ipotesi: chiusura di Linate
La prima ipotesi è quella di chiudere definitivamente Linate al traffico commerciale e portare tutto il traffico a Malpensa. Per fare tutto ciò è necessario, però, che i collegamenti siano veloci quindi vi è la necessità di dotare la stazione di Malpensa di un treno veloce, con frequenze multiple e ben collegato con tutte le città del centro-nord. Ecco che allora che lo scalo di Malpensa avrebbe finalmente un senso logico e si potrebbe quindi creare il polo Malpensa-Fiumicino molto simile a quello Francoforte-Monaco che in Germania funziona benissimo ormai da molti anni.

Seconda ipotesi (che è anche quella più corretta): la chiusura parziale dello scalo di Malpensa
L’idea è quella di chiudere parzialmente Milano Malpensa ai voli commerciali e utilizzare l’aeroporto varesino per creare un polo esclusivamente cargo che diventerebbe il riferimento nevralgico del sistema Intermodale del Sud Europa, con una parte dedicata esclusivamente alle compagnie aeree low cost che verrebbero trasferite da Linate a Malpensa.

La Lega di Matteo Salvini sicuramente ne soffrirebbe all’inizio per le battaglie fatte contro la chiusura di Malpensa, ma questa trasformazione è necessaria se si vogliono creare le condizioni per arginare l’ingresso delle low cost che hanno fatto man bassa degli spazi lasciati vuoti da Alitalia-ITA. Linate resterebbe come city airport con un traffico leggermente più modesto, ma a favore di una dimensione del trasporto aereo italiano sicuramente più ampia e organizzata e strategicamente corretta, che non consentirebbe più alle low cost di spadroneggiare come hanno fatto fino a oggi.

Follia pura? No pura strategia che nessuno vuole adottare per paura di perdere il proprio elettorato.

Quando Giancarlo Cimoli nel 2004 venne nominato dal Governo Berlusconi Presidente di Alitalia, vedendo i conti della compagnia affermò che Malpensa andava chiusa. All’epoca ci fu una forte presa di posizione della Lega Nord sul tema e Cimoli dovette desistere. Ma con il senno di poi quella sarebbe stata una giusta scelta per una compagnia di bandiera, e cioè quella di focalizzare le proprie risorse sull’hub principale di Roma Fiumicino, e di cominciare a creare collegamenti intercontinentali (quelli più remunerativi) verso il Nord America e altre destinazioni di interesse turistico, anche da altre città d’Italia come ad esempio Venezia, Napoli, Pisa, Catania, alla stregua di ciò che già fanno altre compagnie aeree sul nostro territorio da anni e che noi non siamo mai stati capaci di fare.

Ecco quindi che si avrebbe non solo un sistema di protezione verso la concorrenza straniera in modo assolutamente legittimo e senza violare trattati e accordi internazionali e europei, ma si creerebbero anche le condizioni per rendere la compagnia aerea dello Stato profittevole e duratura.

Se poi il tutto viene contornato con una vera divisione tra lungo raggio e medio e corto raggio attraverso la creazione di una low cost tutta italiana (la vecchia ATI Aero Trasporti Italiani), allora la partita diventerebbe veramente interessante e le low cost straniere dovrebbero rivedere molti dei loro piani di espansione sul nostro territorio.

L’Italia con oltre 150 milioni di viaggiatori l’anno è una delle prime mete turistiche mondiali. Non comprendere che la capacità di intercettare almeno una buona parte di questi viaggiatori è la strategia giusta per avere il controllo dei nostro trasporto aereo e del turismo e che poi questo non solo si tramuta in profitto per la compagnia, ma anche per tutto ciò che le gira attorno, è di fatto non voler vedere ciò che ci sta proprio davanti al naso e che stiamo perdendo.

Siamo ancora in tempo per poter ribaltare la situazione in cui versa la compagnia dello Stato, con qualcuno che voglia finalmente vederci chiaro fino in fondo, oppure è già troppo tardi? Che sia la volta buona per rimettere al centro gli interessi del nostro Paese o lasceremo ancora una volta strada libera alla concorrenza straniera?

Tutte domande alle quali tra pochi giorni potremo dare un risposta.

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Non sono un esperto di strategie legate alla gestione delle compagnie aeree e relativi network ma mi pare che quanto riportato in questo articolo non abbia molto senso.
Chiedo il parere di voi esperti!!
Ciao,
Massimo

Ale330
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda Ale330 » sab 27 ago 2022, 14:00:21

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 Da "il sussidiario.net"

https://www.ilsussidiario.net/news/ita- ... t/2394757/

ITA/ Linate-Malpensa, le scelte impopolari necessarie per frenare le low cost

Il nuovo Governo potrebbe fare delle scelte impopolari, ma sicuramente molto coraggiose e finalmente lungimiranti, su Linate e Malpensa

Per ITA Airways, la compagnia aerea detenuta dal Tesoro, è scattata a mezzanotte del 21 agosto l’ora X. A quell’ora, infatti, scadevano i termini per le due cordate Certares, da una parte, e Msc-Lufthansa, dall’altra, per aggiornare le offerte così come richiesto nelle scorse settimane dal Mef.

Cerchiamo di capire cosa chiede lo Stato alle due cordate e quali sarebbero successivamente le strategie che potrebbero essere messe in campo dalle due cordate qualora una delle due dovesse aggiudicarsi la gara.

Lo Stato (il Mef) di fatto chiede una maggiore presenza nel Consiglio di amministrazione e un maggiore peso nelle scelte strategiche, tutte questioni che male s’inquadrano con la conduzione di una società che deve compiere scelte non in base alle esigenze della politica in senso spicciolo, ma esclusivamente in base a politiche di tipo operativo e strategico.

Avendo ormai chiuso le partite dell’handling e della manutenzione, la concentrazione è diretta alla scelta dell’hub sul quale investire. Quindi, le differenze tra le due cordate in relazione alle ultime offerte presentate il 21 agosto sembrano essere veramente minime. Ma prima di affrontare la questione degli hub è necessario fare una piccola premessa: del piano industriale illustrato alle Camere in seduta di commissione lo scorso dicembre 2020 dal management di ITA, molto probabilmente, sono rimaste solamente le slide.

I dati parlano chiaro: la compagnia avrebbe perso circa 300 milioni nel primo semestre e si accingerebbe a perderne almeno altri 250 nel secondo al netto di tutti gli investimenti. Senza troppi giri di parole, ITA Airways, per com’è messa oggi, con l’avvicinarsi della stagione invernale e quindi con il relativo calo di traffico, se non dovesse ricevere una forte iniezione di denaro fresco rischierebbe un veloce tracollo finanziario.
Più di qualcuno mi ha fatto notare in questi giorni che la partita di ITA potrebbe concludersi con una messa in liquidazione della compagnia se non si troveranno al più presto delle soluzioni industriali. Ecco che la vendita a un soggetto terzo risolverebbe sicuramente alcuni e importanti problemi di natura economica, ma ne aprirebbe altri di natura meramente strategica e anche politica. Ed è proprio in questo lembo di terra che si sta per giocare la partita proprio a livello politico.

Non è un caso che Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni e l’On. Fabio Rampelli, abbiano inviato nei giorni scorsi alla corte del presidente del Consiglio Mario Draghi missive molto chiare su quale dovrà essere il futuro della compagnia di bandiera Alitalia-ITA, futuro che secondo la Meloni dovrà essere deciso dal nuovo Governo che uscirà dalle urne il prossimo 25 settembre.

Ritornando alla questione hub, se da un lato il gruppo Msc-Lufthansa crede nella creazione di un polo cargo a Malpensa e nello sviluppo dei voli versi i propri hub di Monaco e Francoforte, e quindi anche sullo sviluppo degli hub minori come quello di Svizzera e Austria utilizzando lo scalo di Linate, il fondo Certares invece punta diretto sullo sviluppo di Fiumicino e dei voli sul Nord America potendo avvalersi della fattiva e tutt’altro che disinteressata collaborazione di Delta e Air France-Klm.

Dove sta la fregatura per noi italiani? Da anni il nostro Governo è alle prese con un forte dilemma sulla questione che divide non solo i lombardi ma anche tutta la politica italiana: che fare con gli aeroporti di Milano Malpensa e Linate?

A giudizio di chi scrive il Governo che arriverà a ottobre potrebbe fare delle scelte impopolari, ma sicuramente molto coraggiose e finalmente lungimiranti. Ma con dei distinguo e vediamo quali.

Prima ipotesi: chiusura di Linate
La prima ipotesi è quella di chiudere definitivamente Linate al traffico commerciale e portare tutto il traffico a Malpensa. Per fare tutto ciò è necessario, però, che i collegamenti siano veloci quindi vi è la necessità di dotare la stazione di Malpensa di un treno veloce, con frequenze multiple e ben collegato con tutte le città del centro-nord. Ecco che allora che lo scalo di Malpensa avrebbe finalmente un senso logico e si potrebbe quindi creare il polo Malpensa-Fiumicino molto simile a quello Francoforte-Monaco che in Germania funziona benissimo ormai da molti anni.

Seconda ipotesi (che è anche quella più corretta): la chiusura parziale dello scalo di Malpensa
L’idea è quella di chiudere parzialmente Milano Malpensa ai voli commerciali e utilizzare l’aeroporto varesino per creare un polo esclusivamente cargo che diventerebbe il riferimento nevralgico del sistema Intermodale del Sud Europa, con una parte dedicata esclusivamente alle compagnie aeree low cost che verrebbero trasferite da Linate a Malpensa.

La Lega di Matteo Salvini sicuramente ne soffrirebbe all’inizio per le battaglie fatte contro la chiusura di Malpensa, ma questa trasformazione è necessaria se si vogliono creare le condizioni per arginare l’ingresso delle low cost che hanno fatto man bassa degli spazi lasciati vuoti da Alitalia-ITA. Linate resterebbe come city airport con un traffico leggermente più modesto, ma a favore di una dimensione del trasporto aereo italiano sicuramente più ampia e organizzata e strategicamente corretta, che non consentirebbe più alle low cost di spadroneggiare come hanno fatto fino a oggi.

Follia pura? No pura strategia che nessuno vuole adottare per paura di perdere il proprio elettorato.

Quando Giancarlo Cimoli nel 2004 venne nominato dal Governo Berlusconi Presidente di Alitalia, vedendo i conti della compagnia affermò che Malpensa andava chiusa. All’epoca ci fu una forte presa di posizione della Lega Nord sul tema e Cimoli dovette desistere. Ma con il senno di poi quella sarebbe stata una giusta scelta per una compagnia di bandiera, e cioè quella di focalizzare le proprie risorse sull’hub principale di Roma Fiumicino, e di cominciare a creare collegamenti intercontinentali (quelli più remunerativi) verso il Nord America e altre destinazioni di interesse turistico, anche da altre città d’Italia come ad esempio Venezia, Napoli, Pisa, Catania, alla stregua di ciò che già fanno altre compagnie aeree sul nostro territorio da anni e che noi non siamo mai stati capaci di fare.

Ecco quindi che si avrebbe non solo un sistema di protezione verso la concorrenza straniera in modo assolutamente legittimo e senza violare trattati e accordi internazionali e europei, ma si creerebbero anche le condizioni per rendere la compagnia aerea dello Stato profittevole e duratura.

Se poi il tutto viene contornato con una vera divisione tra lungo raggio e medio e corto raggio attraverso la creazione di una low cost tutta italiana (la vecchia ATI Aero Trasporti Italiani), allora la partita diventerebbe veramente interessante e le low cost straniere dovrebbero rivedere molti dei loro piani di espansione sul nostro territorio.

L’Italia con oltre 150 milioni di viaggiatori l’anno è una delle prime mete turistiche mondiali. Non comprendere che la capacità di intercettare almeno una buona parte di questi viaggiatori è la strategia giusta per avere il controllo dei nostro trasporto aereo e del turismo e che poi questo non solo si tramuta in profitto per la compagnia, ma anche per tutto ciò che le gira attorno, è di fatto non voler vedere ciò che ci sta proprio davanti al naso e che stiamo perdendo.

Siamo ancora in tempo per poter ribaltare la situazione in cui versa la compagnia dello Stato, con qualcuno che voglia finalmente vederci chiaro fino in fondo, oppure è già troppo tardi? Che sia la volta buona per rimettere al centro gli interessi del nostro Paese o lasceremo ancora una volta strada libera alla concorrenza straniera?

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Non sono un esperto di strategie legate alla gestione delle compagnie aeree e relativi network ma mi pare che quanto riportato in questo articolo non abbia molto senso.
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"Mio dio, che idea! Perché non ci ho pensato prima?!" Cit.
Massi chiudiamo al traffico il più importante scalo del nord Italia, il secondo in Italia che movimenta il 70% dell'export italiano via aereo, chiudiamo 28 milioni di pax, di sicuro Linate può ospitare un 747F o un 380 a pieno carico!
Come al solito l'ennesimo guru eletto da non si sa bene chi (Spazzali, quello del marchio Ati da rivitalizzare) spara caxxate per il solo fine di farsi pubblicità.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda mxp98 » sab 27 ago 2022, 14:00:59

Letto ieri giusto per farmi venire il voltastomaco.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KL63 » sab 27 ago 2022, 14:06:03

L'articolo è spazzatura pura. Dove li mette questo genio i 27.000.000 di asseggeri di Malpensa, a Linate? Per cosa poi pensa che andrebbero tutti a FCO per volare in giro per il mondo? La "Lega ne soffrirebbe un po'? Ma che c'entra la Lega, a soffrire sarebbe la parte più ricca e produttiva del paese!

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » sab 27 ago 2022, 14:25:21

KL63 ha scritto: sab 27 ago 2022, 14:06:03 L'articolo è spazzatura pura. Dove li mette questo genio i 27.000.000 di asseggeri di Malpensa, a Linate? Per cosa poi pensa che andrebbero tutti a FCO per volare in giro per il mondo? La "Lega ne soffrirebbe un po'? Ma che c'entra la Lega, a soffrire sarebbe la parte più ricca e produttiva del paese!
Mi sembra logico: chiudi gli aeroporti impedendo così alla gente di volare. In questo modo non c'è domanda, e lo low cost non arrivano. Semplice, no?
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 27 ago 2022, 14:39:54

spazzatura elettorale
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda Clipper_Mandarin » sab 27 ago 2022, 14:50:47

Premesso che sono stati sufficienti i primi commenti per farmi capire cosa ne pensate di quanto scritto nell'articolo, vorrei focalizzarmi su alcuni punti che mi sembrano (negativamente) interessanti.

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 L’idea è quella di chiudere parzialmente Milano Malpensa ai voli commerciali e utilizzare l’aeroporto varesino per creare un polo esclusivamente cargo che diventerebbe il riferimento nevralgico del sistema Intermodale del Sud Europa, con una parte dedicata esclusivamente alle compagnie aeree low cost che verrebbero trasferite da Linate a Malpensa.
Cosa significa "chiudere parzialmente" Malpensa?
Chiudere uno dei due terminal, oppure uno/due satelliti del T1, limitare il numero di movimenti orari, limitare il traffico come chilometraggio ammesso (ad esempio, a Malpensa sono permessi voli con un minimo di xxx km ed un massimo di yyy km)? Non capisco ... ... ...

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 La Lega di Matteo Salvini sicuramente ne soffrirebbe all’inizio per le battaglie fatte contro la chiusura di Malpensa,
Ecco qui, adesso la Lega e Salvini, qualche anno fa Formigoni e Bossi ... ... ... sembra che l'aeroporto di Malpensa non sia mai servito a far volare i milanesi/lombardi in giro per il mondo o a portare gli stranieri a Milano/Lombardia, a creare lavoro e ricchezza ma solo per accontentare una parte politica. Nessuno sembra conoscere le origini di Malpensa 2000 e perchè è stato fortissimamente voluto, prima di tutto da Alitalia.

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 Linate resterebbe come city airport con un traffico leggermente più modesto,
Quindi non solo viene ridimensionato forzosamente Malpensa ma anche Linate avrebbe un traffico più modesto ... ... ...

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 Quando Giancarlo Cimoli nel 2004 venne nominato dal Governo Berlusconi Presidente di Alitalia, vedendo i conti della compagnia affermò che Malpensa andava chiusa.
Io onestamente non ricordo ma davvero Cimoli nel 2004 aveva chiesto la chiusura di Malpensa o più semplicemente aveva chiesto di rispostare l'hub Alitalia a Fiumicino?

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 27 ago 2022, 13:46:38 All’epoca ci fu una forte presa di posizione della Lega Nord sul tema e Cimoli dovette desistere. Ma con il senno di poi quella sarebbe stata una giusta scelta per una compagnia di bandiera, e cioè quella di focalizzare le proprie risorse sull’hub principale di Roma Fiumicino, e di cominciare a creare collegamenti intercontinentali (quelli più remunerativi) verso il Nord America e altre destinazioni di interesse turistico, anche da altre città d’Italia come ad esempio Venezia, Napoli, Pisa, Catania,
In sostanza, voli intercontinentali Alitalia da tutte le città italiane tranne ... ... ... Milano!!!
Ciao,
Massimo

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-GABE » sab 27 ago 2022, 15:09:18

Articolo inqualificabile. L’importante è castrare Milano come sistema aeroportuale, cattivi lombardi che non vogliono volare da FCO!

Cimoli, al contrario di Cempella, è sempre stato ostile a Malpensa, quindi ciò che ha detto è comunque irrilevante.


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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 27 ago 2022, 15:36:52

Avevamo già visto qualche giorno fa il suo editoriale sul marchio ATI da portare in fota a Ita (è coinvolto in prima persona in ATI, e scrive articoli come se fosse solo un giornalista del settore...)... l'articolo vale meno che zero, inutile commentare.
Cristiano Spazzali lavora da oltre 30 anni nel settore del turismo, dello sport e dell'aviation. E’ un esperto di trasporti aerei. Ha ricoperto il ruolo di Direttore commerciale e marketing del Torino Calcio sotto la gestione Cimminelli, ha collaborato con varie compagnie aeree e aeroporti, ed è stato Direttore generale di Azzurra Air. Attualmente lavora nel settore aeronautico ed alberghiero
questa è la bibliografia sul giornale, quella ovviamente da mostrare al grande pubblico

Andiamo oltre
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MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » sab 27 ago 2022, 15:37:59

Clipper_Mandarin ha scritto:Da "il sussidiario.net"

https://www.ilsussidiario.net/news/ita- ... t/2394757/

Non sono un esperto di strategie legate alla gestione delle compagnie aeree e relativi network
Neanche l’autore dell’articolo.
I-Alex ha scritto:spazzatura elettorale
Spazzalitura

KittyHawk
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 27 ago 2022, 16:10:55

Una sola indicazione per l'estensore dell'articolo: TSO subito! E a seguire anche per chi ha avvallato la sua pubblicazione.

spanna
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » sab 27 ago 2022, 18:06:59

Er ministero nun molla:

https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 322346.htm

Gabriele De Stefani per "La Stampa"


La battaglia per la privatizzazione di Ita Airways è tutta dentro il palazzo. Stavolta non c'entrano i sindacati, gli scioperi, i partiti a caccia di consenso facile nel fu esercito di dipendenti della vecchia compagnia di bandiera. Il dossier per la cessione di Ita è fermo al ministero dell'Economia, come già altre volte nei sei mesi passati dal Dpcm del febbraio scorso. E la lentezza dell'operazione, che tra offerte da limare e pareri che arrivano a rilento si è rivelata più tribolata del previsto, ha irritato Mario Draghi.

Un'accelerazione potrebbe arrivare all'inizio della settimana prossima. Il presidente del Consiglio è deciso a chiudere in fretta: «Facciamo entro dieci giorni» aveva detto in conferenza stampa il 4 agosto scorso guardando in direzione del ministro dell'Economia, Daniele Franco. In realtà l'insoddisfazione del premier è rivolta soprattutto alla struttura tecnica del Tesoro, guidata dal direttore generale Alessandro Rivera. Sul tavolo ci sono le offerte di Msc-Lufthansa (850 milioni per l'80% della compagnia) e del fondo americano Certares, alleato di Delta e Air France-Klm (550 milioni lasciando al ministero il 45% e due posti nel consiglio di amministrazione a cinque).

Fin dall'inizio dell'operazione al Tesoro esiste un fronte che guarda con maggiore interesse all'offerta franco-americana, mentre Palazzo Chigi, anche con il consigliere Francesco Giavazzi, ha sempre considerato preferibile la soluzione italo-tedesca, gradita anche all'attuale ad della compagnia, Alfredo Altavilla, e ancora favorita. Il tutto, naturalmente, senza che la partita possa essere conclusa finché la presidenza del Consiglio non avrà vagliato nel dettaglio le due proposte. Ora, con le offerte depositate e le buste aperte, tocca al Tesoro inviarle a Palazzo Chigi, allegando un parere su quale sia l'opzione preferibile.


Poi sarà Draghi a scegliere con quale gruppo avviare una trattativa riservata per procedere all'assegnazione. Un passaggio, quest' ultimo, che nei desiderata di Palazzo Chigi potrebbe durare molto poco, essendo ormai piuttosto delineate le offerte. Anche perché gli ostacoli politici si sono via via ridimensionati: anche Giorgia Meloni, che fino a qualche settimana fa pareva pronta a sventolare la bandiera dell'italianità e del controllo pubblico della compagnia, giovedì alla Reuters si è mostrata molto più prudente lasciando intendere che potrebbe «essere troppo tardi» per fermare un'operazione che, del resto, trova il consenso dei dipendenti-elettori.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

KL63
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KL63 » sab 27 ago 2022, 21:00:10

spanna ha scritto: sab 27 ago 2022, 18:06:59 Er ministero nun molla:

https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 322346.htm

Gabriele De Stefani per "La Stampa"


La battaglia per la privatizzazione di Ita Airways è tutta dentro il palazzo. Stavolta non c'entrano i sindacati, gli scioperi, i partiti a caccia di consenso facile nel fu esercito di dipendenti della vecchia compagnia di bandiera. Il dossier per la cessione di Ita è fermo al ministero dell'Economia, come già altre volte nei sei mesi passati dal Dpcm del febbraio scorso. E la lentezza dell'operazione, che tra offerte da limare e pareri che arrivano a rilento si è rivelata più tribolata del previsto, ha irritato Mario Draghi.

Un'accelerazione potrebbe arrivare all'inizio della settimana prossima. Il presidente del Consiglio è deciso a chiudere in fretta: «Facciamo entro dieci giorni» aveva detto in conferenza stampa il 4 agosto scorso guardando in direzione del ministro dell'Economia, Daniele Franco. In realtà l'insoddisfazione del premier è rivolta soprattutto alla struttura tecnica del Tesoro, guidata dal direttore generale Alessandro Rivera. Sul tavolo ci sono le offerte di Msc-Lufthansa (850 milioni per l'80% della compagnia) e del fondo americano Certares, alleato di Delta e Air France-Klm (550 milioni lasciando al ministero il 45% e due posti nel consiglio di amministrazione a cinque).

Fin dall'inizio dell'operazione al Tesoro esiste un fronte che guarda con maggiore interesse all'offerta franco-americana, mentre Palazzo Chigi, anche con il consigliere Francesco Giavazzi, ha sempre considerato preferibile la soluzione italo-tedesca, gradita anche all'attuale ad della compagnia, Alfredo Altavilla, e ancora favorita. Il tutto, naturalmente, senza che la partita possa essere conclusa finché la presidenza del Consiglio non avrà vagliato nel dettaglio le due proposte. Ora, con le offerte depositate e le buste aperte, tocca al Tesoro inviarle a Palazzo Chigi, allegando un parere su quale sia l'opzione preferibile.


Poi sarà Draghi a scegliere con quale gruppo avviare una trattativa riservata per procedere all'assegnazione. Un passaggio, quest' ultimo, che nei desiderata di Palazzo Chigi potrebbe durare molto poco, essendo ormai piuttosto delineate le offerte. Anche perché gli ostacoli politici si sono via via ridimensionati: anche Giorgia Meloni, che fino a qualche settimana fa pareva pronta a sventolare la bandiera dell'italianità e del controllo pubblico della compagnia, giovedì alla Reuters si è mostrata molto più prudente lasciando intendere che potrebbe «essere troppo tardi» per fermare un'operazione che, del resto, trova il consenso dei dipendenti-elettori.
Giusto, l'ultima frase è dirimente. I dipendenti vogliono LH+MSC, i sindacati pure, per cui alla Meloni non conviene mettersi di traverso, con buona pace di Rampelli che era già stato "calmato" dalle affermazioni di ieri della Meloni.

KittyHawk
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 ago 2022, 08:31:43

Si tratta di cosa (AZ) morta e sepolta, anche se non perfettamente aggiungo io, ma credo valga la pena riportare un breve passaggio di un'intervista a Luca Cordero di Montezemolo pubblicata oggi sul Corriere, una testimonianza storica utile a ricostruire la vicenda e a fugare i dubbi su chi comandasse veramente all'epoca (ammesso che non si tratti di un tentativo di discolpa a posteriori).
La sua presidenza di Alitalia non andò altrettanto bene, anzi.
«Accettarla fu un errore, commesso per generosità. Prima Letta, poi Renzi mi chiesero di fare di tutto per convincere Etihad a prendere Alitalia. Gli sceicchi dissero di sì, ma poi vollero che facessi il presidente. Sbagliai, proprio perché non sono un uomo di rappresentanza, ma uno abituato a fare, a decidere.»

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 ago 2022, 08:40:43

Dal Messaggero qualche nuova informazione sulla vendita di ITA. Le sottolineature sono mie:
La futuro di Ita Airways è pronto a delinearsi, con il dossier sulla privatizzazione che da ieri è sul tavolo di Mario Draghi e la cordata ritenuta favorita, vale a dire Msc-Lufthansa, che prima della scadenza del 22 agosto, entro cui andavano presentate le offerte vincolanti, ha lavorato ventre a terra per rispondere alle domande del Tesoro e aggiustare le cifre. Il piano di Msc-Lufthansa consiste in 10 pagine con proposte e scenari cui se ne aggiungono altre 10 di allegati con il piano industriale dettagliato e le relative tabelle su rotte, sinergie, traffico passeggeri, sviluppo sui mercati. Insomma, un piano di 20 pagine che punta sull’italianità (con Msc-Lufthansa all’80% del capitale e il Mef al 20).

LE TAPPE
Più conciso quello messo a punto dal Fondo Usa Certares insieme a Delta Airlines e Air France. Solo 11 pagine di proposte, nessun allegato, poche tabelle, ma la novità che riguarda la quota che dovrebbe restare in campo al Tesoro, indicata al 45% per differenziarsi dall’avversario. Basterebbe questo sintetico raffronto per pesare l’interesse delle due cordate. Anche dopo gli aggiustamenti, è evidente che il tandem Msc-Lufthansa offre maggiori opportunità, volendo fare di Ita, è scritto nero su bianco, un “campione” nel settore cargo e trasporto passeggeri, sfruttando le sinergie dei due azionisti: il gruppo di Gianluigi Aponte, leader mondiale nel trasporto merci via mare con oltre 600 navi, e Lufthansa, colosso dei cieli tedesco. Non solo. Ita svilupperà anche il comparto legato al trasporto verso le 20 navi da crociera Msc, un mercato in continua espansione.

L’aeroporto di Fiumicino sarà l’hub di riferimento, piattaforma verso Africa e Asia, mentre Milano punterà anche sul cargo. Sinergie, infine, pure con Air Dolomiti, per completare l’offerta. Il piano industriale prevede lo sviluppo dell’occupazione, nuovi investimenti e nuovi aerei. Soprattutto consente di fare il salto di qualità a livello dimensionale, inserendo Ita in un network fatto di intermodalità aereo-nave-treno, fino a poco tempo fa impensabile. Sicché lascia davvero poco spazio ai concorrenti di Delta-Air France che, per la verità, hanno indicato un profilo industriale più generico, assicurando lo sviluppo verso il Nord America delle rotte; e, insieme a Certares, l’ingresso nel maggior network di agenzie che si occupano di vendita di viaggi a livello internazionale, con clientela di alto profilo e ramificazioni globali. Anche in questo caso focus su Fiumicino e il turismo made in Italy da implementare. Nessun cenno invece su cargo e crociere.


GLI ASSETTI
Sul fronte della governance e del prezzo le due proposte sono praticamente simili. Msc e Lufthansa mettono sul piatto 850 milioni di euro per l’80% di Ita, col 60% a Msc, il 20% ai tedeschi e il 20% lasciato al Mef. E in un futuro cda, Msc avrebbe tre posti mentre Lufthansa e il Tesoro un posto ciascuno. Con il gradimento sull’ad del Mef, condividendo così le scelte strategiche. Nessun potere di veto ma un ruolo rafforzato per rispettare le indicazioni del Dpcm governativo.

Dall’altra parte Certares, in una partnership commerciale con Air France-Klm e Delta Airlines, offre 600 milioni per una quota vicina al 56% lasciando poco più del 44% nelle mani del Mef, che prenderebbe così 2 posti su 5 in un futuro board di Ita. Nessuna indicazione su un paventato ingresso azionario di Delta ed Air France, che però potrebbe avvenire in un secondo tempo. Già da lunedì il premier Draghi potrà avviare la trattativa in esclusiva, magari inserendo alcune clausole di garanzia per tutelare l’acquirente. Tuttavia, a prescindere dalla firma del preliminare, a dover mettere il sigillo finale sulla privatizzazione di Ita sarà, visti i tempi burocratici previsti, il nuovo governo che uscirà dal voto del 25 settembre.
https://www.ilmessaggero.it/economia/news/ita_vendita_msc_lufthansa_draghi_utlime_notizie-6893450.html

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 ago 2022, 08:48:29

Il passaggio dell'articolo del Messaggero che mi lascia dei dubbi è «mentre Milano punterà anche sul cargo».
Si parla di FCO (hub di riferimento, che vuol dire tutto e niente) e non di Roma, mentre per Milano non si specificano aeroporti, lasciando quindi libera ogni interpretazione, da quella classica (passeggeri a LIN e merci + JFK a MXP) a una nuova che vede un incremento dei voli passeggeri a MXP grazie anche alle sinergie con Air Dolomiti.

Se la vendita a MSC-LH andrà in porto, probabilmente nell'arco di un anno i dubbi saranno risolti.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 28 ago 2022, 09:00:34

KittyHawk ha scritto: dom 28 ago 2022, 08:48:29 Il passaggio dell'articolo del Messaggero che mi lascia dei dubbi è «mentre Milano punterà anche sul cargo».
Si parla di FCO (hub di riferimento, che vuol dire tutto e niente) e non di Roma, mentre per Milano non si specificano aeroporti, lasciando quindi libera ogni interpretazione, da quella classica (passeggeri a LIN e merci + JFK a MXP) a una nuova che vede un incremento dei voli passeggeri a MXP grazie anche alle sinergie con Air Dolomiti.

Se la vendita a MSC-LH andrà in porto, probabilmente nell'arco di un anno i dubbi saranno risolti.

Il piano MSC-LH è indubbiamente il migliore per il sistema Milano. Da quello che si legge, punta molto anche sul cargo. Forse più che sui passeggeri. Magari con la speranza che in fututo il cargo porti anche più voli passeggeri intercontinentali su Malpensa.
Mi sorprende (ma non più di tanto) il ruolo di Fiumicino che sarebbe relegato ad "hub" solo verso Asia e Africa. Asia la escludere per la massiccia presenze delle compagnie del golfo: battaglia già persa in partenza. Rimarrebbe solo Africa. Ma forse non è una vera indiscrezione, ma un errore del giornalista.
Il piano Certares, invece, punterebbe tutto solo su Roma. E Milano (soprattutto malpensa) verrebbe dimenticata per sempre.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » dom 28 ago 2022, 09:12:13

Inutile illudersi, LH non farà due hub in Italia e FCO è la condicio sine qua non per farsi vendere ITA.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 28 ago 2022, 09:23:33

malpensante ha scritto: dom 28 ago 2022, 09:12:13 Inutile illudersi, LH non farà due hub in Italia e FCO è la condicio sine qua non per farsi vendere ITA.
Nessuna iilusione. Però va detto che con LH almeno si investe sul cargo, e in futuro tutto potrebbe succedere; con Certares solo su Fiumicino e nord america. E Milano dimenticata per sempre.


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