MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

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belumosi
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda belumosi » dom 10 apr 2022, 20:51:02

KittyHawk ha scritto: E dalla Capitale arrivano altri aggiornamenti:
A fine 2022 tra il 90 e il 95% dei dipendenti della vecchia Alitalia, attualmente in amministrazione straordinaria, sarà stato ricollocato. Il puzzle si sta lentamente componendo visto che dopo l’ok del passaggio a Swissport dell’handling, ieri, secondo quanta risulta al Messaggero, è arrivato il via libera del ministero dello Sviluppo ad Atitech che rileverà il ramo manutenzione.

...

Secondo i calcoli dei sindacati, rispetto ai 10.440 dipendenti di Alitalia pre-crisi, circa 9.600 sono stati ricollocati o lo saranno a breve. Ad assorbire la percentuale maggiore è stata Ita, la compagnia guidata da Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, che attualmente impiega 583 piloti e 787 assistenti di volo, oltre a 1.200 dipendenti tra il personale di terra. Ma la società, che verrà presto privatizzata ha in vista nuove assunzioni: 30 piloti e 50 assistenti di volo già nei prossimi mesi. Per arrivare a fine anno, come spiegato da Altavilla al convegno della Fit-Cisl, a quota 5.200. Sono in arrivo infatti entro giugno 4 nuovi Airbus A350 che serviranno le rotte per Los Angeles e Buenos Aires, inoltre sono previsti altri due A320 in anticipo rispetto al programma. In via di definizione l’ingresso, sempre entro l’anno, dei nuovi A220 serie 300 e 200 che serviranno le tratte di London City e altre direttrici strategiche per il network invernale 2022 ed estivo 2023. L’aumento della flotta comporta ovviamente un incremento anche dei posti di lavoro.

...

In tal modo saranno tutti ricollocati i circa 4.000 dipendenti (2.700 nell’handling e 1.400 in manutenzione). Mentre resta top secret il prezzo pattuito per la cessione. Proprio Ita avrà un ruolo importante su questi fronti, avendo già stretto legami di collaborazione con le due società. Legami che vanno definiti e messi in pratica. Con il colosso svizzero, presente in 300 aeroporti, Ita gestirà gli scali di Fiumicino e Linate, mentre con Atitech, azienda leader nel settore guidata da Gianni Lettieri, la collaborazione sarà a tutto campo. Infine, quanto alle attività cargo, l’intesa con Aliscargo assicura una buona copertura in attesa che Ita possa agire direttamente.
https://www.ilmessaggero.it/economia/news/alitalia_dipendenti_assunti_ita_atitech_swissport_esuberi_cosa_succede_news-6619229.html
Articolo interessante che merita qualche considerazione. Atitech e Swissport non sono delle onlus e se hanno assunto quel personale, è ragionevole supporre che ci sia più o meno il lavoro corrispondente garantito da ITA. Infatti la PR con la quale Atitech annuncia l'accordo con la neonata compagnia, chiarisce bene che il contratto sarà di lungo periodo e che sarà nullo qualora AZ Maintenance sia aggiudicata ad altri. Visto che ITA sembra sulla rampa di lancio per essere venduta, difficilmente sono stati firmati contratti di lunga durata a condizioni diverse da quelle di mercato che potrebbero pregiudicare l'operazione.
Discorso analogo probabilmente potrebbe essere fatto per Swissport.
Ho invece qualche dubbio in più sulla ricollocazione dei dipendenti in ITA secondo i tempi previsti nell'articolo. Sommando agli attuali dipendenti di ITA gli 80 previsti in assunzione "nei prossimi mesi", arriviamo a quota 2.650. Cifra che dovrebbe essere più o meno corretta alla data di fine giugno, data entro la quale dovrebbe decidersi il destino di ITA.
Ammesso e non concesso che la vendita vada in porto regolarmente, secondo l'articolo entro fine anno dovrebbero essere assunte circa 2.550 persone per raggiungere la quota prevista di 5.200 unità. Anche con un consistente slancio di ottimismo e mettendo in conto l'espansione della flotta, mi sembrano tanti. E qui si aprirebbero due opzioni: o il governo accetta di vendere ITA lasciando fare al nuovo acquirente i conti del personale necessario, oppure potrebbe imporre quella quota di assunzioni come impegno contrattuale per cedere la compagnia. Scelta che prevedibilmente raffredderebbe gli entusiasmi degli aspiranti compratori, ma che sarebbe sicuramente caldeggiata da quell'insieme di interessi che mirano al risultato finale di mantenere ITA sotto l'ala rassicurante di mamma-stato.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » lun 11 apr 2022, 17:43:03

malpensante ha scritto: dom 10 apr 2022, 10:25:27
KittyHawk ha scritto: dom 10 apr 2022, 09:47:49A fine 2022 tra il 90 e il 95% dei dipendenti della vecchia Alitalia, attualmente in amministrazione straordinaria, sarà stato ricollocato.
Quindi pagnotta assicurata, missione compiuta.
Con tanti saluti al sottosviluppo dell'aviazione italiana, di cui invece non importa niente a nessuno.
ma scusa, tu credi veramente alle cifre scritte in questo articolo? Facciamo due calcoli, attualmente sono in flotta una cinquantina di aerei, che a fine anno se tutto va come da piani dovrebbero sfiorare l'ottantina. Questo se tutto va bene, ma diamo pure per scontato che tutto andra' bene, allora mi chiedo se con meno di 80 aerei verrebbe utilizzato il 90 se non il 95% del personale di alitalia che bastava per farne viaggiare 120? Per me sara' tanto se avranno ricollocato, entro fine anno, tra il 50% e il 60%, certo magari qualche punto percentuale sara' andato in pensione, ma niente piu' di questo. Anche perche' tra ITA, swissport e atitech vorranno provare ad essere piu' efficienti della fallita alitalia, no? Poi posso capire che nel 2025, a piano completato con 105 aerei di cui millemila di lungo raggio, allora magari arriveranno a ricollocare il 90% del personale, ma prima del 2025 di acqua sotto i ponti ne deve passare e di cose ne possono succedere tante...
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda BAlorMXP » mar 12 apr 2022, 22:00:54

malpensante ha scritto:
KittyHawk ha scritto: dom 10 apr 2022, 09:47:49A fine 2022 tra il 90 e il 95% dei dipendenti della vecchia Alitalia, attualmente in amministrazione straordinaria, sarà stato ricollocato.
Quindi pagnotta assicurata, missione compiuta.
Con tanti saluti al sottosviluppo dell'aviazione italiana, di cui invece non importa niente a nessuno.
Abbellò guarda che l’obiettivo era di mantenere l’occupazione nel litorale romano, mica altro!


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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 apr 2022, 07:42:49

Ita, per Altavilla e Lazzerini stipendi fino a 800 mila euro se centreranno gli obiettivi
di Aldo Fontanarosa


Il presidente esecutivo e l'ad della compagnia aerea pubblica - che ha anche il ruolo di direttore generale - guadagneranno la stessa cifra: una parte fissa (400 mila euro lordi a testa) e una parte eventuale che incasseranno nel caso raggiungano i risultati prefissati, tra cui c'è anche la privatizzazione

15 APRILE 2022

ROMA - Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways, e Fabio Lazzerini, ad e direttore generale della compagnia aerea pubblica, guadagneranno la stessa cifra. I due manager, che hanno poteri di pari peso, riceveranno uno stipendio fisso di 400 mila euro lordi annui a testa.

È stato il consiglio di amministrazione di Ita a ridefinire la retribuzione di Altavilla e Lazzerini nella seduta del 29 marzo 2022. Il compenso - nelle intenzioni del consiglio - dovrà essere retroattivo. Avrà effetto dal 23 giugno 2021 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022.

La proposta del consiglio, istruita dal comitato interno sulle remunerazioni, arriverà all'assemblea di bilancio di aprile. E in assemblea il socio unico di Ita - il ministero dell'Economia - dovrà dare l'ultimo via libera agli stipendi ipotizzati. Il consiglio confida nel semaforo verde perché la politica di remunerazione per il 2022 è ritenuta coerente con quella del 2021, già approvata dall'azionista.

Gli stipendi prevedono una parte fissa (i 400 mila euro lordi a testa, appunto); e una parte possibile, eventuale. Come è consuetudine per i vertici aziendali, il consiglio di amministrazione ha precisato anche le somme aggiuntive, eventuali che i due manager incasseranno nel caso raggiungano gli obiettivi economici prefissati.

In campo c'è un primo piano di incentivazione (l'Mbo), che stimola Altavilla e Lazzerini a centrare dei risultati di breve periodo. Nel caso siano acciuffati, presidente esecutivo e ad riceveranno una somma ulteriore (pari alla metà delle retribuzione fissa).

In altre parole, il loro stipendio lordo passerà dai 400 mila euro certi a 600 mila euro l'anno. In campo, poi, c'è un secondo piano di incentivazione (si chiama Lti), collegato ai risultati di lungo periodo. Tra questi, c'è la privatizzazione, cioè il cambio di controllo al seguito dell'Alleanza strategica.

Il meccanismo è identico. Al raggiungimento anche dei risultati di lungo periodo, la retribuzione lorda annua si spingerà fino a 800 mila euro, a testa. Soglia - questa - che è il tetto massimo invalicabile per i due.

Ora, non è semplice decretare se questi compensi siano giusti e proporzionati. Il 5 aprile, il ministro olandese delle Finanze Sigrid Kaag ha preso di mira l'ad di Air France-Klm, Ben Smith (l'Olanda ha il diritto di dire la sua avendo il 9,3% della compagnia). Kaag considera "incomprensibile" la retribuzione di Smith in un anno segnato da perdite record a causa della pandemia.

Smith ha incassato uno stipendio base di 900.000 euro nel 2021, benefit per altri 287.000. Invece un bonus annuale di 1,1 milioni e un bonus a lungo termine di un milione sono congelati fino a quando la compagnia avrà rimborsato il 75% dei prestiti (li ha ricevuti proprio per l'emergenza Covid).

In Germania, Carsten Spohr - ad di Lufthansa - ha portato a casa 2 milioni 547 mila euro (sempre nel 2021). In Europa, quindi, ci sono top manager pagati meglio di Altavilla e Lazzerini; ma lavorano in vettori molto più grandi della piccola e neonata Ita.

Non a caso il consiglio di Ita - nel delineare lo stipendio dei due - alla fine ha adottato un metodo realistico. Ha tenuto conto che questa società pubblica non è quotata, e dunque ha un rango inferiore rispetto alle quotate (come Eni o Enel). Ha valutato che Ita è una startup, chiamata a volare in un mercato dalle mille turbolenze.


https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 9-P2-S2-T1

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I-Alex
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 15 apr 2022, 08:47:58

Nulla da dire se... Ita producesse utili e ancora meglio se non bruciasse i soldi delle mie tasse.
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KittyHawk
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 17 apr 2022, 08:22:31

Secondo quanto riporta Repubblica, MSC Group presenterà un'offerta vincolante di acquisto per ITA così composta: 720 milioni a copertura di quanto già investito dallo Stato fino ad oggi, un premio compreso tra il 20 e il 40% della precedente cifra e altri 400 milioni, che sono i soldi che lo Stato deve versare a Ita perché continui a operare. I 400 milioni erano previsti entro il 31 marzo, ma non sono ancora arrivati visto che le prenotazioni nel frattempo andavano bene. Durante la prossima assemblea di bilancio, il 27 aprile, però verranno chiesti e se si sbrigheranno con la vendita non sarà necessario farli uscire dal MISE ai primi di maggio. Ministero che però vuole una vera gara, sperando in rilanci da parte degli antri contendenti (Air France con i suoi alleati e Indigo).
Il quotidiano ricorda anche gli intrecci d'affari che ci sono tra MSC e Fincantieri (dello Stato per l'assoluta maggioranza), ipotizzando che questi possano agevolare la vendita di ITA al gruppo armatoriale.

Da parte mia, non vorrei che il cercare di ottenere il massimo dalla vendita riproponesse la situazione di ciò che abbiamo visto con i capitani coraggiosi, ossia la mancata cessione di Alitalia ai francesi al tempo di Sabelli, perché gli allori proprietari non si sono accontentati di recuperare, più o meno, quanto investito ma volevano anche guadagnarci. E tutti noi ci ricordiamo com'è finita.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda jetblue » dom 17 apr 2022, 09:11:41

Diciamo che si sta delineando un percorso “chiaro”. Lo Stato accetta l’offerta di MSC così com’è nel caso fosse l’unica, senza allungare il brodo con rilanci, è MSC nel frattempo tornerà a ordinare qualche nave da Fincantieri.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-GABE » dom 17 apr 2022, 09:12:51

Addirittura a premio sull’investito?!


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spanna
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » lun 18 apr 2022, 19:03:26

https://www.corriere.it/economia/aziend ... b7ee.shtml
....Eppure il valore di un euro ha fatto storcere il naso a molti. Una cifra che è pure troppo secondo Giovanni Fiori, il professore della perizia. «Quel ramo di fatto aveva un valore negativo», dice durante una chiacchierata con il Corriere. In teoria l’amministrazione straordinaria, spiegano i bene informati, avrebbe dovuto dare l’aviation sborsando loro — e non Ita — qualcosa come 140 milioni di euro. «I contratti di leasing degli aerei ceduti a Ita di fatto hanno valore nullo — prosegue il professor Fiori —, anche gli slot di Roma Fiumicino non hanno un valore perché parliamo di un aeroporto dove non c’è carenza di slot». Quello che vale, e molto, «sono i diritti di decollo e atterraggio a Milano Linate», sottolinea: «Sono loro il principale asset di Ita oggi e questo spiega bene l’interesse di Lufthansa o di Air France».
....
"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità." joseph goebbels
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 18 apr 2022, 19:48:52

Gli slot di LIN sono importanti solo perché contingentati, ma ciò non significa che se ne possa trarre comunque chissà quale valore. I voli operati da lì potranno avere un ragionevole sovrapprezzo, ma non infinito. E questo vale anche per LH o AF, ammesso che da LIN possano gestire con deciso profitto tutte le rotte/frequenze possibili e obbligate (per non perdere gli slot).

Ormai non vale neppure la pena soffermarsi su certe dichiarazioni. Fossi romano avvertirei un certo fastidio nello scoprire che l'unica ragione per prendersi Ita è avere un miglior accesso nel piccolo aeroporto di Milano. :D

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda hal » mar 19 apr 2022, 11:04:52

Giusto per fare il punto della situazione.
Scaduti i termini per la presentazione delle offerte.
In sostanza restano in corsa
MSC -Lufthansa ( largamente favorita)
Indigo
Certares.
Vediamo se di chiude uns volta per tutte l'infinito travaglio.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » mar 19 apr 2022, 18:24:58

e perche' mai dovrebbe chiudersi una volta per tutte l'infinito travaglio? Al momento non mi pare che siano emersi elementi tali da farlo pensare, anzi, a me pare tutto un deja vu.
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 19 apr 2022, 18:27:07

hal ha scritto: mar 19 apr 2022, 11:04:52 Giusto per fare il punto della situazione.
Scaduti i termini per la presentazione delle offerte.
In sostanza restano in corsa
MSC -Lufthansa ( largamente favorita)
Indigo
Certares.
Vediamo se di chiude uns volta per tutte l'infinito travaglio.
Air france già sparita dalla corsa.
Idem BA di cui si vociferava che sarebbe entrata in gare.
Idem le principali low cost.
Evidentemente per loro, ITA airways e il suo hub non valgono l'investimento. Li comprendo.
Invece, mi stupisco di Lufthansa.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » mer 20 apr 2022, 15:41:17

altavilla sta cercando in tutti i modi di farsi cacciare, ovviamente con lauta liquidazione. D'altronde sempre meglio che continuare con ITA e fare fiasco
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 9-P2-S2-T1
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda milmxp » dom 24 apr 2022, 13:38:37

Leggevo su altri lidi che la Bologna e la Firenze da FCO sono state posticipate e sulla pagina di Facebook di ITA commenti spot di utenti che si lamentano di voli cancellati o modificati.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 01 mag 2022, 10:22:52

C'è stato un volo ITA Malpensa-New York con un solo biglietto venduto.
:shock:

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda milmxp » dom 01 mag 2022, 10:30:50

grandemilano ha scritto: dom 01 mag 2022, 10:22:52 C'è stato un volo ITA Malpensa-New York con un solo biglietto venduto.
:shock:
Colpa demmarpenza.
Fiumiscino hubbe hubbe!!!

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » dom 01 mag 2022, 11:27:13

grandemilano ha scritto: dom 01 mag 2022, 10:22:52 C'è stato un volo ITA Malpensa-New York con un solo biglietto venduto.
:shock:
Però sono seri e il volo non è stato cancellato :mrgreen:

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda hkg » dom 01 mag 2022, 14:33:50

E gli altri voli ita, come stanno andando?
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 01 mag 2022, 17:09:55

grandemilano ha scritto:C'è stato un volo ITA Malpensa-New York con un solo biglietto venduto.
:shock:
sono fake news, nel mese di Aprile il volo con meno pax Ita dovrebbe essere con 28 pax e la stiva strapiena di merce.

Mediamente i voli Ita per Jfk oscillano tra 50 e 100 pax, con alcuni distinguo.
Gli altri vettori almeno il doppio
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda spanna » mer 04 mag 2022, 08:48:18

https://www.editorialedomani.it/politic ... HoAsTAP30w
Venerdì la compagnia aerea Ita Airways, la nuova Alitalia, ha comunicato di aver scelto i canali di vendita Amadeus «al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti». Sempre che i clienti ci siano. A giudicare da una serie di fatti, la clientela di Ita scarseggia. Mentre negli uffici della compagnia di Fiumicino stilavano il comunicato per Amadeus, sulle piste di Malpensa è successo un episodio che a memoria di piloti e dipendenti della vecchia Alitalia sentiti da Domani non ha precedenti.

Per il volo 604 delle 13,40 di giovedì 28 aprile diretto all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York i passeggeri prenotati erano uno.

Per fortuna poi all’unico cliente se ne sono aggiunti una trentina con il codesharing cosicché alla fine l’aereo, un Airbus 330 matricola EIEJG con una capienza di 250 posti, non è partito proprio vuoto del tutto.

Dallo schedulato di cui il nostro giornale ha potuto avere una copia risulta che tra gli imbarcati 7 hanno viaggiato in business, 4 in classe media e 21 in economica. Far viaggiare un aereo di quelle dimensioni con quel livello di riempimento equivale a un rovinoso rovescio economico.
Voli vuoti

I portavoce della compagnia ammettono la debacle e forniscono una spiegazione che involontariamente peggiora il quadro: a Malpensa, dicono, succede che Ita ha difficoltà a riempire gli aerei perché in quello scalo si concentra la concorrenza delle maggiori compagnie europee e tener loro testa è un’impresa, mentre negli altri aeroporti la percentuale di riempimento è in «linea con il piano industriale». Che è come ammettere che Ita la sfanga solo dove non ha concorrenza o ce n’ha poca.

Il caso limite del volo verso New York con un acquirente unico non è affatto isolato.

Qualche giorno prima è capitato che su un volo da Roma a Miami i passeggeri fossero appena una cinquantina, sul volo di venerdì per Londra una ventina. E anche sui voli interni ci sono indizi non proprio rassicuranti rispetto alla percentuale di riempimento.

I voli tra Roma e Catania che negli ultimi anni, ai tempi di Alitalia, erano uno dei pochi motivi di soddisfazione della compagnia insieme al collegamento tra Roma e Milano, ebbene anche sui Roma-Catania per Ita non è più la festa di una volta.

Alitalia prima di passare il testimone trasportava circa 20 milioni di passeggeri l’anno, ma viste le performance c’è da sospettare che quel livello, che già era molto modesto, possa essere confermato dalla nuova compagnia di Fiumicino.

Il Covid e la guerra in Ucraina non c’entrano nulla con quel che sta succedendo a Ita perché dopo la lunga parentesi della pandemia le altre compagnie si stanno rapidamente riprendendo e rivedono i livelli del 2019.

Nello stesso giorno in cui il volo Ita per New York ha ottenuto il record negativo di un solo biglietto venduto, il volo Iberia da Madrid sempre diretto a New York è partito praticamente a pieno carico, mentre la compagnia low cost Ryanair non ce la fa a tener testa alle richieste, ha superato i livelli del 2019 e non ha personale sufficiente alla bisogna.
Le mire sull’Italia

I vecchi pretendenti che nel 2018 avrebbero voluto mettere le mani su Alitalia fallita e che per un motivo o per l’altro non hanno raggiunto il loro scopo, si stanno rifacendo sotto convinti che proprio le difficoltà evidenti di Ita lascino spazio nel trasporto aereo italiano a nuove iniziative imprenditoriali accanto a quelle già esistenti di Ryanair, Easyjet o Vueling.

Uno di questi pretendenti è German Efromovich, un ebreo polacco trasferitosi da anni in Colombia dove ha fondato una compagnia aerea di successo, la Avianca, che ha poi venduto all’americana United Airlines per un miliardo di dollari.

Con parte di quella liquidità Efromovich punta all’Italia e proprio qualche giorno fa in un albergo di Fiumicino ha presentato la sua nuova compagnia italiana che si chiama Aeroitalia e che con il socio banchiere Marc Bourgade coltiva progetti ambiziosi.

L’amministratore è Gaetano Intrieri, un tecnico del ramo che, conti alla mano, ha avuto il merito di constatare per primo che Alitalia era di fatto fallita nonostante tutte le insistenti dichiarazioni ufficiali di segno opposto. Un po’ di tempo dopo Intrieri era diventato consigliere del ministro Cinque Stelle Danilo Toninelli per gli aspetti del trasporto aereo e in quella veste aveva avanzato proposte per il salvataggio e il rilancio della compagnia di bandiera. Né lui né Toninelli sono stati ascoltati e Alitalia non si è più ripresa.

Ora Intrieri si riaffaccia sul business dei voli con una compagnia che prevede di poter contare su una flotta di 25 aerei nel 2023 e oltre ai voli interni punta a collegare l’Italia con il Sud e Nord America.

Sul mercato italiano dei voli si è infilata anche una compagnia francese, la Compagnie che vola con un modello innovativo puntando alla ricca clientela degli uomini d’affari del nord Italia offrendo da Malpensa verso New York solo voli in classe business su Airbus 320 per il lungo raggio con interni riconfigurati. Il suo punto di forza sono i prezzi decisamente concorrenziali, tipo 1.500 euro andata a ritorno.

In questo clima di rinnovato interesse per il trasporto aereo italiano si sta facendo avanti anche Air Dolomiti, una compagnia italiana di proprietà della tedesca Lufthansa, la grande azienda aerea che in accordo con la Msc di Gianluigi Aponte sta trattando l’acquisto di Ita.

Air Dolomiti sta allestendo una nuova compagnia che si chiama Discover e ha come obiettivo non i voli interni italiani, ma il feederaggio, cioè il collegamento di vari aeroporti italiani con i grandi hub europei.
il primo trimestre 2022 e' gia' finito da oltre un mese e ancora non ci sono rumours su ricavi e perdite, chissa'...
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda malpensante » mer 04 mag 2022, 09:26:45

spanna ha scritto: mer 04 mag 2022, 08:48:18 https://www.editorialedomani.it/politic ... HoAsTAP30w
Venerdì la compagnia aerea Ita Airways, la nuova Alitalia, ha comunicato di aver scelto i canali di vendita Amadeus «al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti». Sempre che i clienti ci siano. A giudicare da una serie di fatti, la clientela di Ita scarseggia. Mentre negli uffici della compagnia di Fiumicino stilavano il comunicato per Amadeus, sulle piste di Malpensa è successo un episodio che a memoria di piloti e dipendenti della vecchia Alitalia sentiti da Domani non ha precedenti.

Per il volo 604 delle 13,40 di giovedì 28 aprile diretto all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York i passeggeri prenotati erano uno.

Per fortuna poi all’unico cliente se ne sono aggiunti una trentina con il codesharing cosicché alla fine l’aereo, un Airbus 330 matricola EIEJG con una capienza di 250 posti, non è partito proprio vuoto del tutto
Quindi era una bufala che il volo fosse partito con un solo passeggero a bordo.

Largo al giornalismo di qualità, di qualità.
Lalala-lalala-lalala-la

E a Intrieri fortuna non mancherà
Laralara laralalala, laralara laralalà

grandemilano
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda grandemilano » mer 04 mag 2022, 12:53:56

Per quanto riguarda la concorrenza su Milano. Anziché lamentarsi, in verità su Milano avevano una bella fetta di traffico è pure remunerativo. Che hanno perso definitivamente per loro scelta dopo il de-hubbing. Ovvio che via loro, altri giustamente sono subentrato.
Inoltre, nessuno obbliga ITA a operare la tratta Malpensa-NY

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belumosi
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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda belumosi » mer 04 mag 2022, 15:44:36

I-Alex ha scritto: dom 01 mag 2022, 17:09:55
grandemilano ha scritto:C'è stato un volo ITA Malpensa-New York con un solo biglietto venduto.
:shock:
sono fake news, nel mese di Aprile il volo con meno pax Ita dovrebbe essere con 28 pax e la stiva strapiena di merce.

Mediamente i voli Ita per Jfk oscillano tra 50 e 100 pax, con alcuni distinguo.
Gli altri vettori almeno il doppio
Grazie Alex. Se la stiva era strapiena di merce (con pochissimi bagagli dei pax), non sarei così sicuro che quel volo fosse in perdita.
Sarebbe anche interessante sapere se il peso della merce trasportata ha limitato la possibilità di caricare pax.
Io non ho questi dati, ma prima di sparare a zero credo sarebbe interessante conoscerli.

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Re: MSC e Lufthansa in cordata su ITA #2

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 04 mag 2022, 18:13:01

spanna ha scritto:https://www.editorialedomani.it/politic ... HoAsTAP30w
Venerdì la compagnia aerea Ita Airways, la nuova Alitalia, ha comunicato di aver scelto i canali di vendita Amadeus «al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti». Sempre che i clienti ci siano. A giudicare da una serie di fatti, la clientela di Ita scarseggia. Mentre negli uffici della compagnia di Fiumicino stilavano il comunicato per Amadeus, sulle piste di Malpensa è successo un episodio che a memoria di piloti e dipendenti della vecchia Alitalia sentiti da Domani non ha precedenti.

Per il volo 604 delle 13,40 di giovedì 28 aprile diretto all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York i passeggeri prenotati erano uno.

Per fortuna poi all’unico cliente se ne sono aggiunti una trentina con il codesharing cosicché alla fine l’aereo, un Airbus 330 matricola EIEJG con una capienza di 250 posti, non è partito proprio vuoto del tutto.

Dallo schedulato di cui il nostro giornale ha potuto avere una copia risulta che tra gli imbarcati 7 hanno viaggiato in business, 4 in classe media e 21 in economica. Far viaggiare un aereo di quelle dimensioni con quel livello di riempimento equivale a un rovinoso rovescio economico.
Voli vuoti

I portavoce della compagnia ammettono la debacle e forniscono una spiegazione che involontariamente peggiora il quadro: a Malpensa, dicono, succede che Ita ha difficoltà a riempire gli aerei perché in quello scalo si concentra la concorrenza delle maggiori compagnie europee e tener loro testa è un’impresa, mentre negli altri aeroporti la percentuale di riempimento è in «linea con il piano industriale». Che è come ammettere che Ita la sfanga solo dove non ha concorrenza o ce n’ha poca.

Il caso limite del volo verso New York con un acquirente unico non è affatto isolato.

Qualche giorno prima è capitato che su un volo da Roma a Miami i passeggeri fossero appena una cinquantina, sul volo di venerdì per Londra una ventina. E anche sui voli interni ci sono indizi non proprio rassicuranti rispetto alla percentuale di riempimento.

I voli tra Roma e Catania che negli ultimi anni, ai tempi di Alitalia, erano uno dei pochi motivi di soddisfazione della compagnia insieme al collegamento tra Roma e Milano, ebbene anche sui Roma-Catania per Ita non è più la festa di una volta.

Alitalia prima di passare il testimone trasportava circa 20 milioni di passeggeri l’anno, ma viste le performance c’è da sospettare che quel livello, che già era molto modesto, possa essere confermato dalla nuova compagnia di Fiumicino.

Il Covid e la guerra in Ucraina non c’entrano nulla con quel che sta succedendo a Ita perché dopo la lunga parentesi della pandemia le altre compagnie si stanno rapidamente riprendendo e rivedono i livelli del 2019.

Nello stesso giorno in cui il volo Ita per New York ha ottenuto il record negativo di un solo biglietto venduto, il volo Iberia da Madrid sempre diretto a New York è partito praticamente a pieno carico, mentre la compagnia low cost Ryanair non ce la fa a tener testa alle richieste, ha superato i livelli del 2019 e non ha personale sufficiente alla bisogna.
Le mire sull’Italia

I vecchi pretendenti che nel 2018 avrebbero voluto mettere le mani su Alitalia fallita e che per un motivo o per l’altro non hanno raggiunto il loro scopo, si stanno rifacendo sotto convinti che proprio le difficoltà evidenti di Ita lascino spazio nel trasporto aereo italiano a nuove iniziative imprenditoriali accanto a quelle già esistenti di Ryanair, Easyjet o Vueling.

Uno di questi pretendenti è German Efromovich, un ebreo polacco trasferitosi da anni in Colombia dove ha fondato una compagnia aerea di successo, la Avianca, che ha poi venduto all’americana United Airlines per un miliardo di dollari.

Con parte di quella liquidità Efromovich punta all’Italia e proprio qualche giorno fa in un albergo di Fiumicino ha presentato la sua nuova compagnia italiana che si chiama Aeroitalia e che con il socio banchiere Marc Bourgade coltiva progetti ambiziosi.

L’amministratore è Gaetano Intrieri, un tecnico del ramo che, conti alla mano, ha avuto il merito di constatare per primo che Alitalia era di fatto fallita nonostante tutte le insistenti dichiarazioni ufficiali di segno opposto. Un po’ di tempo dopo Intrieri era diventato consigliere del ministro Cinque Stelle Danilo Toninelli per gli aspetti del trasporto aereo e in quella veste aveva avanzato proposte per il salvataggio e il rilancio della compagnia di bandiera. Né lui né Toninelli sono stati ascoltati e Alitalia non si è più ripresa.

Ora Intrieri si riaffaccia sul business dei voli con una compagnia che prevede di poter contare su una flotta di 25 aerei nel 2023 e oltre ai voli interni punta a collegare l’Italia con il Sud e Nord America.

Sul mercato italiano dei voli si è infilata anche una compagnia francese, la Compagnie che vola con un modello innovativo puntando alla ricca clientela degli uomini d’affari del nord Italia offrendo da Malpensa verso New York solo voli in classe business su Airbus 320 per il lungo raggio con interni riconfigurati. Il suo punto di forza sono i prezzi decisamente concorrenziali, tipo 1.500 euro andata a ritorno.

In questo clima di rinnovato interesse per il trasporto aereo italiano si sta facendo avanti anche Air Dolomiti, una compagnia italiana di proprietà della tedesca Lufthansa, la grande azienda aerea che in accordo con la Msc di Gianluigi Aponte sta trattando l’acquisto di Ita.

Air Dolomiti sta allestendo una nuova compagnia che si chiama Discover e ha come obiettivo non i voli interni italiani, ma il feederaggio, cioè il collegamento di vari aeroporti italiani con i grandi hub europei.
il primo trimestre 2022 e' gia' finito da oltre un mese e ancora non ci sono rumours su ricavi e perdite, chissa'...
Il 28 Aprile 2022 questi erano i pax imabecati sui voli (esclusi quindj no show):

DL173 164
AA199 184
NO787 67
AZ604 32
EK205 228

Delta, American, United viaggiano bene, di norma sopra i 200 ed Emirates sopra i 400
Soffrono Neos e Ita... Neos ha solo due frequenze ed è rivolta a un mercato più vacanziero / charter che avrà un picco da metà Maggio a Settembre e tra l'altro era in utile col solo cargo.
Ita va a corrente alternata ma è anche l'ultima arrivata e a Milano non è nelle prime scelte per voli extra UE ma han talmente tanta merce che hanno preso in ACMI aerei operati da Alis
Ciò detto, il 28 era il peggior LF di Ita e non erano solo 2 pax...
Malpensa airport user


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