vendita ITA: nuovo Governo riapre a Lufthansa #3
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
ROMA - Ita Airways, la nostra compagnia aerea in via di privatizzazione, riapre oggi la sua data room. Ad entrare nella stanza che custodisce i documenti più riservati del vettore è intanto Certares, il fondo statunitense che ne sta trattando in esclusiva l'acquisto con il ministero dell'Economia. Dentro la data room - ulteriore novità di queste ore - è ammesso anche un gruppo di esperti della compagnia statunitense Delta Airlines.
Sono stati i consulenti del ministero dell'Economia (Equita e Gianni&Origoni) a scrivere ad Ita Airways perché riaprisse subito la data room. In questo modo, Certares in particolare può dare avvio alla confirmatory due diligence. E' un esame molto più approfondito dei conti, dei contratti in essere e dello stato di salute del vettore nazionale. Nella data room, dunque, i manager di Ita stanno travasando una documentazione aggiornata rispetto alle scorse settimane.
La riapertura a sorpresa della data room rappresenta un colpo di acceleratore nella privatizzazione di Ita. In genere, un aspirante compratore inizia la confirmatory due diligence solo dopo aver siglato un primo impegno con il venditore (ad esempio un preliminare di acquisto). In questa particolare operazione la confirmatory due diligence è avviata subito.
Il ministero dell'Economia, che vende Ita, è consapevole che si avvicinano due scadenze importanti:
- le elezioni politiche del 25 settembre,
- e la formazione di un nuovo governo, a ottobre.
Proprio la nascita del nuovo governo - con il passaggio delle consegne dal premier uscente Mario Draghi al prossimo a ottobre - rappresenta la linea invalicabile per la vendita di Ita. Oltre quel momento non si può andare. Per questo inutili passaggi intermedi saranno saltati (come il preliminare).
Chi vende (il ministero) e chi compra (Certares) si è già scambiato tre o quattro bozze dei due contratti definitivi di cessione. Sono:
- il Sales and purchase agreement (Spa),
- e lo Shareholders’ agreement (Sha), che regola i rapporti tra gli azionisti (con i patti parasociali).
Se da un lato la privatizzazione accelera, dall'altro Certares ha bisogno di scattare un'istantanea molto più puntuale e aggiornata sull'andamento di Ita (cioè sulle current trade conditions). Certares - nella sua ultima offerta vincolante per la compagnia italiana - si è cautelata con un meccanismo di price adjustment. Si è riservata, cioè, di rivedere al ribasso la sua offerta economica per il vettore nel caso di una improvvisa fragilità nei conti.
E questa fragilità si è manifestata il 7 settembre scorso quando Ita ha segnalato al ministero dell'Economia - sua azionista unico, al momento - dei problemi di liquidità che potrebbero farsi preoccupanti già il prossimo dicembre.
Molto importante è che i consulenti del ministero abbiano accreditato nella data room anche un gruppo di esperti di Delta Airlines. Il ministero ha preferito l'offerta di Certares, Delta Airlines e Air France proprio perché apre a Ita il ricco e redditizio mercato statunitense e canadese.
Questo gruppo di esperti di Delta entra adesso nella data room di Ita per perfezionare al massimo l'integrazione tra le rotte della compagnia italiana e del futuro alleato statunitense. Processo che porterebbe gli aerei azzurri di Ita in tanti scali del Nord America oggi non serviti, da Philadelphia a Toronto in Canada.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 365952440/
Sono stati i consulenti del ministero dell'Economia (Equita e Gianni&Origoni) a scrivere ad Ita Airways perché riaprisse subito la data room. In questo modo, Certares in particolare può dare avvio alla confirmatory due diligence. E' un esame molto più approfondito dei conti, dei contratti in essere e dello stato di salute del vettore nazionale. Nella data room, dunque, i manager di Ita stanno travasando una documentazione aggiornata rispetto alle scorse settimane.
La riapertura a sorpresa della data room rappresenta un colpo di acceleratore nella privatizzazione di Ita. In genere, un aspirante compratore inizia la confirmatory due diligence solo dopo aver siglato un primo impegno con il venditore (ad esempio un preliminare di acquisto). In questa particolare operazione la confirmatory due diligence è avviata subito.
Il ministero dell'Economia, che vende Ita, è consapevole che si avvicinano due scadenze importanti:
- le elezioni politiche del 25 settembre,
- e la formazione di un nuovo governo, a ottobre.
Proprio la nascita del nuovo governo - con il passaggio delle consegne dal premier uscente Mario Draghi al prossimo a ottobre - rappresenta la linea invalicabile per la vendita di Ita. Oltre quel momento non si può andare. Per questo inutili passaggi intermedi saranno saltati (come il preliminare).
Chi vende (il ministero) e chi compra (Certares) si è già scambiato tre o quattro bozze dei due contratti definitivi di cessione. Sono:
- il Sales and purchase agreement (Spa),
- e lo Shareholders’ agreement (Sha), che regola i rapporti tra gli azionisti (con i patti parasociali).
Se da un lato la privatizzazione accelera, dall'altro Certares ha bisogno di scattare un'istantanea molto più puntuale e aggiornata sull'andamento di Ita (cioè sulle current trade conditions). Certares - nella sua ultima offerta vincolante per la compagnia italiana - si è cautelata con un meccanismo di price adjustment. Si è riservata, cioè, di rivedere al ribasso la sua offerta economica per il vettore nel caso di una improvvisa fragilità nei conti.
E questa fragilità si è manifestata il 7 settembre scorso quando Ita ha segnalato al ministero dell'Economia - sua azionista unico, al momento - dei problemi di liquidità che potrebbero farsi preoccupanti già il prossimo dicembre.
Molto importante è che i consulenti del ministero abbiano accreditato nella data room anche un gruppo di esperti di Delta Airlines. Il ministero ha preferito l'offerta di Certares, Delta Airlines e Air France proprio perché apre a Ita il ricco e redditizio mercato statunitense e canadese.
Questo gruppo di esperti di Delta entra adesso nella data room di Ita per perfezionare al massimo l'integrazione tra le rotte della compagnia italiana e del futuro alleato statunitense. Processo che porterebbe gli aerei azzurri di Ita in tanti scali del Nord America oggi non serviti, da Philadelphia a Toronto in Canada.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 365952440/
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Notizia che riporto dal Corriere, senza aprire un altro thread. Il quotidiano milanese indica in 14 le persone che il Gup del tribunale di Civitavecchia ha rinviato a giudizio per il fallimento di AZ. Tra di loro Luca Cordero di Montezemolo, Roberto Colaninno e Giovanni Bisignani.
Secondo il Pubblico Ministero Etihad Airways è corresponsabile (accusa da provare durante il processo) del fatto perché, pur essendo formalmente socia di minoranza, esercitava di fatto una decisiva influenza sulla gestione e sul controllo, tale da determinare le scelte più importanti.
Secondo il Pubblico Ministero Etihad Airways è corresponsabile (accusa da provare durante il processo) del fatto perché, pur essendo formalmente socia di minoranza, esercitava di fatto una decisiva influenza sulla gestione e sul controllo, tale da determinare le scelte più importanti.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Di fronte a questa notizia, direi che i prossimi soci di ITA saranno molto più prudenti nell'investire in ITA.KittyHawk ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 00:34:59 Notizia che riporto dal Corriere, senza aprire un altro thread. Il quotidiano milanese indica in 14 le persone che il Gup del tribunale di Civitavecchia ha rinviato a giudizio per il fallimento di AZ. Tra di loro Luca Cordero di Montezemolo, Roberto Colaninno e Giovanni Bisignani.
Secondo il Pubblico Ministero Etihad Airways è corresponsabile (accusa da provare durante il processo) del fatto perché, pur essendo formalmente socia di minoranza, esercitava di fatto una decisiva influenza sulla gestione e sul controllo, tale da determinare le scelte più importanti.
Sicuramente molto più di quanto è stato fatto negli ultimi anni
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Sarebbe interessante sapere quali sono i capi d'accusa.
Purtroppo in Italia vige il principio per cui fallire non sia possibile, per cui l'assunto e' che ci debba per forza essere dell'intento malevolo dietro un fallimento (quando, ricordiamolo, i sindacati hanno rifiutato la proposta di ricapitalizzazione da parte dei soci).
Purtroppo in Italia vige il principio per cui fallire non sia possibile, per cui l'assunto e' che ci debba per forza essere dell'intento malevolo dietro un fallimento (quando, ricordiamolo, i sindacati hanno rifiutato la proposta di ricapitalizzazione da parte dei soci).
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Forse i fornitori non pagati. Per portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente. E che alla fine ha fallito.I-GABE ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 05:57:38 Sarebbe interessante sapere quali sono i capi d'accusa.
Purtroppo in Italia vige il principio per cui fallire non sia possibile, per cui l'assunto e' che ci debba per forza essere dell'intento malevolo dietro un fallimento (quando, ricordiamolo, i sindacati hanno rifiutato la proposta di ricapitalizzazione da parte dei soci).
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
A differenza di quello che sembrava stesse accadendo qualche giorno fa, ossia un rallentamento delle trattative in attesa del nuovo esecutivo, leggendo ora i quotidiani sembra che le prospettive si siano ribaltate.
Per cercare di chiudere in tempi rapidi la vendita si stanno saltando alcuni passaggi, o quanto meno non si rispetta la sequenza che caratterizza questo tipo di operazioni. Almeno così mi pare di capire leggendo le notizie.
Una settimana di tempo a disposizione, non oltre, perché già dal 26 settembre credo che il governo temporaneamente in carica avrà le mani legate, dato che sapremo il vincitore dell'imminente tornata elettorale.
Riusciranno nell'operazione? E se ci riuscissero, sarà un bene oppure no?
Per cercare di chiudere in tempi rapidi la vendita si stanno saltando alcuni passaggi, o quanto meno non si rispetta la sequenza che caratterizza questo tipo di operazioni. Almeno così mi pare di capire leggendo le notizie.
Una settimana di tempo a disposizione, non oltre, perché già dal 26 settembre credo che il governo temporaneamente in carica avrà le mani legate, dato che sapremo il vincitore dell'imminente tornata elettorale.
Riusciranno nell'operazione? E se ci riuscissero, sarà un bene oppure no?
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
grandemilano ha scritto:Forse i fornitori non pagati. Per portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente. E che alla fine ha fallito.I-GABE ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 05:57:38 Sarebbe interessante sapere quali sono i capi d'accusa.
Purtroppo in Italia vige il principio per cui fallire non sia possibile, per cui l'assunto e' che ci debba per forza essere dell'intento malevolo dietro un fallimento (quando, ricordiamolo, i sindacati hanno rifiutato la proposta di ricapitalizzazione da parte dei soci).
Scusami ma la seconda non è lontanamente sostenibile. La prima già di più.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Appunto. La bancarotta fraudolenta dovrebbe essere quando non paghi i creditori e poi fallisci.I-GABE ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 08:49:54grandemilano ha scritto:Forse i fornitori non pagati. Per portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente. E che alla fine ha fallito.I-GABE ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 05:57:38 Sarebbe interessante sapere quali sono i capi d'accusa.
Purtroppo in Italia vige il principio per cui fallire non sia possibile, per cui l'assunto e' che ci debba per forza essere dell'intento malevolo dietro un fallimento (quando, ricordiamolo, i sindacati hanno rifiutato la proposta di ricapitalizzazione da parte dei soci).
Scusami ma la seconda non è lontanamente sostenibile. La prima già di più.
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vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Ripeto che il “portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente” di per sé non è e non può essere causa dell’indagine. Non in Italia o in qualsiasi paese in cui il diritto valga qualcosa, per lo meno.grandemilano ha scritto: Forse i fornitori non pagati. Per portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente. E che alla fine ha fallito.
…
Appunto. La bancarotta fraudolenta dovrebbe essere quando non paghi i creditori e poi fallisci.
E in bocca al lupo a dimostrare che la bancarotta fosse fraudolenta (l’andare in bancarotta non significa necessariamente che sia fraudolenta). La vecchia Alitalia è andata in amministrazione controllata, a quanto mi risulta.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Mi spiego meglio. Per poter andare avanti con il loro costoso piano industriale, hanno ritardato di pagare molti creditori. Poi l'azienda è fallita, e ora giustamente quei creditori vogliono indietro quanto gli spetta.I-GABE ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 12:28:55Ripeto che il “portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente” di per sé non è e non può essere causa dell’indagine. Non in Italia o in qualsiasi paese in cui il diritto valga qualcosa, per lo meno.grandemilano ha scritto: Forse i fornitori non pagati. Per portare avanti un piano industriale insostenibile economicamente. E che alla fine ha fallito.
…
Appunto. La bancarotta fraudolenta dovrebbe essere quando non paghi i creditori e poi fallisci.
E in bocca al lupo a dimostrare che la bancarotta fosse fraudolenta (l’andare in bancarotta non significa necessariamente che sia fraudolenta). La vecchia Alitalia è andata in amministrazione controllata, a quanto mi risulta.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Riporto solo titolo e occhiello da Repubblica (l'articolo è dietro paywall):
L'importante è che nei ministeri romani non si lamentino, in futuro, di aver puntato sul cavallo sbagliato.Vago (Msc Crociere): "Su Ita non molliamo, ma pronti a comprare un'altra compagnia". E spunta la tentazione Air Portugal
Il presidente della società non si sente sconfitto nella corsa al vettore nazionale. Se l'assalto dovesse fallire come sembra, si cercherà un'altra occasione per realizzare le sinergie con i turisti e il trasporto merci via mare
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Air Portugal non ha un COA italiano, credo. Inoltre mi sembra che la sua base sia troppo eccentrica rispetto non solo all'Italia ma anche al baricentro europeo. Allora sarebbe meglio partire, ad esempio da NEOS, o sviluppare Air Dolomiti. Che ne pensate?
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Qui un'intervista completaKittyHawk ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 20:04:38 Riporto solo titolo e occhiello da Repubblica (l'articolo è dietro paywall):L'importante è che nei ministeri romani non si lamentino, in futuro, di aver puntato sul cavallo sbagliato.Vago (Msc Crociere): "Su Ita non molliamo, ma pronti a comprare un'altra compagnia". E spunta la tentazione Air Portugal
Il presidente della società non si sente sconfitto nella corsa al vettore nazionale. Se l'assalto dovesse fallire come sembra, si cercherà un'altra occasione per realizzare le sinergie con i turisti e il trasporto merci via mare
https://www.google.it/amp/s/www.shippin ... a/%3famp=1
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Leggere l'intervista segnalata da easyMXP e altre notizie in merito sul quotidiano tedesco (o svizzero?) dovrebbe togliere il sonno a più di una persona a Roma.
La famiglia Aponte, a cui i soldi non mancano, è decisa a comprarsi una compagnia aerea e a ordinare nuove navi da crociera. Entrambi gli affari possono essere chiusi in Italia, ma se ciò non si concretizzasse MSC può tranquillamente trovare una soluzione estera, che sembra più di una mera ipotesi.
Non resta che domandarci: chi nella Capitale esprimerà il primo rammarico e per cosa?
La famiglia Aponte, a cui i soldi non mancano, è decisa a comprarsi una compagnia aerea e a ordinare nuove navi da crociera. Entrambi gli affari possono essere chiusi in Italia, ma se ciò non si concretizzasse MSC può tranquillamente trovare una soluzione estera, che sembra più di una mera ipotesi.
Non resta che domandarci: chi nella Capitale esprimerà il primo rammarico e per cosa?
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Il link non funzionaeasyMXP ha scritto: ↑sab 17 set 2022, 23:42:27 Qui un'intervista completa
https://www.google.it/amp/s/www.shippin ... a/%3famp=1
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Dire così, all'ingrosso, dobbiamo comprare una compagnia, non ha senso.
Prendendo l'affermazione alla lettera, MSC può tranquillamente ottenere un AOC maltese con degli spiccioli e costruirci sopra un'azienda tagliata su misura per le proprie esigenze. Senza pregressi rognosi, nonchè sindacati e politici a tirarti per la giacca.
Comprare il 60% di ITA, con tutti i problemi annessi, significa comprare anche una certa influenza nella politica dei trasporti italiana. Cosa che non è fattibile comprando altre compagnie in altri paesi.
Prendendo l'affermazione alla lettera, MSC può tranquillamente ottenere un AOC maltese con degli spiccioli e costruirci sopra un'azienda tagliata su misura per le proprie esigenze. Senza pregressi rognosi, nonchè sindacati e politici a tirarti per la giacca.
Comprare il 60% di ITA, con tutti i problemi annessi, significa comprare anche una certa influenza nella politica dei trasporti italiana. Cosa che non è fattibile comprando altre compagnie in altri paesi.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
MSC ha un business globale, perciò avere o no influenza in Italia, che non è gli USA, non ha grande importanza.belumosi ha scritto:Comprare il 60% di ITA, con tutti i problemi annessi, significa comprare anche una certa influenza nella politica dei trasporti italiana. Cosa che non è fattibile comprando altre compagnie in altri paesi.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Aponte resta italiano e in Italia ha molti interessi. Altrimenti come giustificare la corsa per comprare l'osso ITA?malpensante ha scritto:MSC ha un business globale, perciò avere o no influenza in Italia, che non è gli USA, non ha grande importanza.belumosi ha scritto:Comprare il 60% di ITA, con tutti i problemi annessi, significa comprare anche una certa influenza nella politica dei trasporti italiana. Cosa che non è fattibile comprando altre compagnie in altri paesi.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
A parte magari qualche sconto per navi nuove da Fincantieri, immagino che lo sbocco finale sarebbe stata la cessione di ITA ai Tedeschi in cambio di una quota di Lufthansa.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Comunque la frase del presidente di MSC, raccolta dall'articolo di cui si tratta, viene ad aggiungersi a quanto letto sul Die Welt (se non ricordo male) qualche tempo fa circa l'ipotesi di una soluzione B, cui, in tal caso, sarebbe pronta Lufthansa. Sono segnali solo per premere sul Tesoro italiano perchè faccia retromarcia? E' verosimile, ma non credo nemmeno a un bluff del duo MSC-LH. E' gente troppo seria per scherzare.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
C'è qualcosa di ancora non detto. Per portare i crocieristi alle navi direttamente senza fargli recupare il bagaglio in aeroporto non c'è bisogno di comperarsi ITA, ne TAP ne qualunque altra compagnia. Bastano degli accordi commerciali con compagnie aeree e società di handling. Per le merci pure o si sviluppa un vettore specializzato. Comunque vediamo se esiste veramente questo piano B.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Proprio oggi ho letto un articolo circa gli interessi e investimenti di Aponte e altri nel porto di Gioia Tauro dove da poco sono inziati i treni merci verso il Nord Italia e Bologna in particolare.
Questo per dire che interessi e potenza ha alle spalle il gruppo MSC
Questo per dire che interessi e potenza ha alle spalle il gruppo MSC
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Gli accordi commerciali vanno bene quanto tutto segue il solito tran-tran. Ma quando lo scenario cambia - e negli ultimi anni è sicuramente cambiato in modo notevole e non si è ancora stabilizzato - avere in mano tutte le leve di comando fa la differenza. Con appalti, subappalti e outsourcing devi contrattare ogni variazione rispetto a quanto contrattualizzato; se sono risorse nella tua disponibilità decidi e basta. Ed essere l'ultimo attore della decisione può farti guadagnare di più o perdere di meno.KL63 ha scritto: ↑dom 18 set 2022, 14:44:47 C'è qualcosa di ancora non detto. Per portare i crocieristi alle navi direttamente senza fargli recupare il bagaglio in aeroporto non c'è bisogno di comperarsi ITA, ne TAP ne qualunque altra compagnia. Bastano degli accordi commerciali con compagnie aeree e società di handling. Per le merci pure o si sviluppa un vettore specializzato. Comunque vediamo se esiste veramente questo piano B.
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vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
[OT] Il porto di Gioia Tauro esiste da decenni, la possibilità di mandare treni a nord senza problemi di sagoma invece c’è da pochi anni, a causa delle vicissitudini del raddoppio di una galleria a Ortona , che in realtà credo che non sia neanche stato finito, perché è in esercizio la seconda galleria, mentre di quella originale non sono stati ancora terminati i lavori di adeguamento sagoma e consolidamento (gli edifici sovrastanti, se non ricordo male, franavano).I-Alex ha scritto:Proprio oggi ho letto un articolo circa gli interessi e investimenti di Aponte e altri nel porto di Gioia Tauro dove da poco sono inziati i treni merci verso il Nord Italia e Bologna in particolare.
Questo per dire che interessi e potenza ha alle spalle il gruppo MSC
I treni sottopassano gli Appennini nella galleria calabrese Santomarco, che in futuro dovrebbe essere raddoppiata. Lontano futuro, immagino. Comunque il traffico ferroviario da Gioia Tauro difficilmente potrà essere veramente importante per l’Italia e naturalmente ancor meno per un gruppo globale come MSC.
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