Trasporto aereo, le compagnie contro il decreto del governo: “Misure punitive”

[KittyHawk]

Schifani farebbe bene a starsene zitto, o come dicono da quelle parti "muto!".
Discorso monopolio a parte, gli irlandesi ci mettono un attimo a spostare aerei, rotte e passeggeri altrove se l'ambiente diventa "ostile". E senza FR chi porterebbe in Sicilia in gran numero turisti e siciliani fuori sede?

Riporto anche un virgolettato, attribuito a Schifani, apparso sul Messaggero:
«Circostanze che stiamo combattendo con le nostre forze e con l'aiuto del governo nazionale, anche grazie all'introduzione tra le compagnie che servono la Sicilia di un terzo vettore che, con prezzi accessibili e con tariffe che non superano mai un determinato tetto, ha favorito la mobilità da e per la nostra Isola.»
Chi è questo terzo vettore, emulo del buon Samaritano? Qualcuno lo sa?

[I-GABE]

Magari l’affidabilissima Wizzair! [emoji23]


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[belumosi]

Chi è questo terzo vettore, emulo del buon Samaritano? Qualcuno lo sa?

Aeroitalia.

[Mauz]

Ok, il prezzo deve essere uguale indipendentemente dalla capacità di spesa di chi lo acquista. Diamo per assodato il principio, così siamo tutti contenti.
C'è ora qualcuno che è in grado di spiegarmi come PRATICAMENTE lo Stato italiano riuscirà a far sì che questo accada? Quali sono gli strumenti di controllo esistenti o che verranno implementati? Quali sono le procedure di verifica potenzialmente applicabili?

PS. Per quanto a mia conoscenza, la Repubblica Italiana non ha un tasso di insolvenza storico storico, dal dopoguerra, maggiore della Bundesrepublik Deutschland, quindi gli interessi dovrebbero essere uguali ma non lo sono.

Un paese maggiormente a rischio default è per definizione maggiormente a rischio insolvenza.

Detto questo... per quanto riguarda la questione dei prezzi, basta che vengano denunciate dai consumatori le distorsioni: se a me fai un prezzo e nello stesso momento a un mio conoscente ne fai un altro ti denuncio. Se milioni di persone acquistano voli ogni giorno, basta una percentuale minima di clienti pignoli per subissare di denunce le compagnie colpevoli.

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[Mauz]

Non capisco nemmeno perché il prezzo deve essere uguale per tutti: siamo in libero mercato, abbiamo propensione a viaggiare e spendere ciascuno diversamente dall'altro, ci sono i cookies e l'intelligenza artificiale tanto reclamata e ora vogliamo bloccare tutto per andare in Sardegna e Sicilia a Ferragosto?
E se entro in 5 agenzie di viaggi / biglietteria aerea, uscirò con lo stesso prezzo?

Perché della disponibilità economica di una persona alla compagnia non deve fregare nulla.

I soldi sono del cliente e deve essere LUI a disporne a piacimento, non la compagnia. Che si tratti di un ricco con le abitudini di spesa di Neymar Jr o con quelle di Ingvar Kamprad.

Se Sardegna e Sicilia sono carissime a Ferragosto va benissimo. Purché il prezzo sia lo stesso per tutti. Chi vuole risparmiare ci vasa a settembre o a giugno.

Per quanto riguarda il prezzo applicato da 5 agenzie di viaggi diverse, sono libere di fare i prezzi che vogliono. Vogliono applicare un markup più alto? Lo facciano, ma a patto che il trattamento sia uguale, chiunque entri dalla loro porta.



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[malpensante]

[size =150]Retromarcia sul caro voli: Ue e compagnie aeree mettono Urso nell’angolo [/size]

[size =85] di Aldo Fontanarosa[/size]

10 AGOSTO 2023

ROMA – Il governo dei buoni propositi, il governo dei ripensamenti. Sul prelievo alle banche, sui benzinai, poi sui taxi, adesso sul caro volo, l’esecutivo mette in campo delle soluzioni. Ma subito dopo media, arretra, si riposiziona.

Succede, puntualmente, anche per gli aerei. Neanche il tempo di varare il decreto che punta a imbrigliare le tariffe dei viaggi lunedì, e subito il ministro Adolfo Urso (Imprese) apre a un “miglioramento” del testo.

Quando convertirà il decreto in legge, la maggioranza di centrodestra potrà correggerne, addirittura riscriverne le tre regole chiave.

La prima punta a calmierare i prezzi per i voli verso la Sicilia e la Sardegna – e dalle due isole – a Natale, a Pasqua, soprattutto in estate quando la domanda di biglietti raggiunge i suoi picchi massimi. Perché i prezzi restino equi, le compagnie dovrebbero rinunciare a un uso incondizionato dei software di intelligenza artificiale che correggono le tariffe minuto dopo minuto, in base ai flussi della domanda.

La seconda regola impedirebbe alle compagnie un uso spregiudicato della profilazione degli utenti (sempre per gli spostamenti dalle isole o verso le isole). Denuncia il garante dei voli - l’Enac - che i vettori impongono un costo più alto alle persone che classificano come ricche, dopo averne osservato i comportamenti in Internet. La profilazione verrebbe vietata – perché “pratica commerciale scorrette” – per qualsiasi tipo di volo nazionale (e non più solo per quelli delle isole) in circostanze particolari.

Il divieto scatterebbe nel caso di “emergenze nazionali” (vedi l’alluvione in Emilia) che impediscono alle persone di usare il treno o l’auto per spostarsi.

Cambiamenti, arretramenti, annunci di correzioni. Se Urso non difende il suo stesso decreto è perché stretto in una vera e propria tenaglia. Da un lato, Ryanair – la più influente compagnia low cost in Europa – lo attacca ad alzo zero. Eddie Wilson, l’amministratore delegato del vettore irlandese, definisce «sovietiche» le nostre norme come anche «Harry Potter capirebbe».

Ma è soprattutto la Commissione Europea, da Bruxelles – garante della corretta competizione tra le imprese anche aeree – ad alzare un cartellino giallo contro il decreto.

A tempo di record, la Commissione chiede informazioni al governo di Roma sul testo che ha approvato soltanto lunedì. La domanda di chiarimenti, in realtà, contiene già un giudizio sul provvedimento, ed è negativo. In linea di principio, l’Europa preferisce che sia il libero mercato a determinare le tariffe dei voli. E queste puntano naturalmente verso il basso quando il mercato aereo vede tanti vettori in effettiva concorrenza tra loro.

Ora, la Commissione considera legittimo piantare dei paletti nel caso di viaggi verso località più lontane, come le isole (leggi Sicilia e Sardegna).

Ma queste garanzie dovrebbero tutelare essenzialmente i residenti.

Colpito da un gancio sinistro (quello dell’Europa), Urso deve guardarsi anche dal gancio destro di Ryanair. L’amministratore delegato del vettore irlandese, Wilson, non usa alcuna diplomazia. Spiega che il decreto del governo italiano interferisce con il libero mercato. Dunque è degno «della Unione Sovietica», e non certo di un Paese comunitario come è l’Italia. Le tariffe – aggiunge – ribassano in un solo caso: quando le compagnie sono libere di aumentare la disponibilità di posti a bordo su un numero crescente di rotte. Una ricetta – virtuosa – «che perfino Harry Potter capirebbe».

Wilson aggiunge che «Malta, Cipro, le Canarie» stappano lo champagne alla lettura del decreto italiano. Queste località sanno bene che Ryanair aumenterà i collegamenti verso i loro scali – trascurando sempre più l’Italia – perché scoraggiata dalle norme «illiberali» del governo Meloni.

Ryanair ce l’ha anche con l’Enac – la nostra autorità governativa che garantisce la sicurezza dei voli – responsabile di aver denunciato l’uso spregiudicato degli algoritmi, da parte delle compagnie aeree.

«Spazzatura», dice Wilson, che invita i funzionari di Enac ad andare a lavorare e intanto nega esistano meccanismo di profilazione degli utenti.

Parole che Adolfo Urso proprio non manda giù.

Fonti del suo ministero ribattono: «Stupiscono le dichiarazioni dell’ad di Ryanair. Sull’uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali e l’America, e dunque “non lo Stato sovietico”, indaga il fenomeno da anni».


https://www.repubblica.it/economia/2023 ... -P5-S1-T1g

[malpensante]

Wilson è stato fin troppo educato nella scelta dei termini. Tra questo e il decreto sugli “extraprofitti” delle banche si evince che la cultura economica del governo, come degli esponenti dell’opposizione che hanno applaudito o addirittura rivendicato il primato delle idee contenute, è da quelli che Sgarbi ama etichettare come “capre”.

Non ha caso lo schifoso sistema capitalista anglosassone ha prodotto Ryanair, easyJet, British Airways mentre il fichissimo sistema italiano ha prodotto Alitalia e il debito pubblico record fra i Paesi “ricchi”.

[KittyHawk]

Detto questo... per quanto riguarda la questione dei prezzi, basta che vengano denunciate dai consumatori le distorsioni: se a me fai un prezzo e nello stesso momento a un mio conoscente ne fai un altro ti denuncio. Se milioni di persone acquistano voli ogni giorno, basta una percentuale minima di clienti pignoli per subissare di denunce le compagnie colpevoli.

Dalla Treccani:

Profilazione: s. f. Stesura di un profilo, mediante l’identificazione e la raccolta dei dati personali e delle abitudini caratteristiche di qualcuno.

Siamo continuamente profilati, da decenni, anche in modo arcaico, e adesso improvvisamente portiamo tutti in tribunale per le sole tariffe aeree?
Sono decenni che due normalissimi consumatori hanno molte volte trattamenti diversi semplicemente perché sono profilati come appartenenti a categorie diverse (studenti, dipendenti di una certa azienda, appartenenti a questa o quella corporazione, donne, anziani o bambini, disabili etc.) e non è mai stato fatto nulla.
Ci sono nazioni dove, per lo stesso reato o la stessa infrazione, la sanzione non è fissa ma commisurata al reddito del reo (profilazione anche questa), perché 100 euro dell'addetto alle pulizie non hanno lo stesso valore dei 100 euro del CEO di una multinazionale. Fanno bene o fanno male a profilare e agire di conseguenza?

[I-GABE]

A me non pare che qui stiamo contestando la profilazione in quanto tale. Io sono un grande fan del sistema finlandese delle multe che tu citi, per esempio, e anche che facebook mi proponga viaggi come piacciono a me e non lido puzzola o l’ennesimo estratto di novella 2000.

Ma il tipo di profilazione che viene attaccata dal decreto è ben diversa (e l’osservazione sugli studi in USA ridicola): la profilazione serve a proporti servizi targettati, non a costringerti a prenderne di differenti. È come se a chi ha l’iPhone 14 citato sopra venisse vietato di comprare un biglietto di treno di seconda classe!

Peraltro, sono molto scettico che le compagnie aeree effettivamente utilizzino algoritmi di quel tipo, per il semplicissimo motivo che sanno che le curve di domanda e offerta fanno riferimento alla domanda aggregata, non ai singoli individui. Probabilmente al ministero manco sanno di cosa stanno parlando.

@malpensante: guarda che qui in UK hanno di recentemente fatto (senza proteste dalle aziende colpite) un prelievo sugli extra-profitti delle utilities, esplosi dopo la guerra in Ucraina.


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[malpensante]

@malpensante: guarda che qui in UK hanno di recentemente fatto (senza proteste dalle aziende colpite) un prelievo sugli extra-profitti delle utilities, esplosi dopo la guerra in Ucraina.

Appunto per le conseguenze di una guerra.
I prezzi dei voli verso le isole invece non risentono di nessuna guerra. E poi vorrei capire perché la norma deve valere per i voli per Trapani, ma non per quelli verso Reggio Calabria.

Alla prossima prenotazione verificherò se comprare un biglietto aereo usando il telefono di mia mamma (Redmi da 150 euro, che pago a TIM in trenta rate da cinque euro l’una) costa veramente più che comprandolo con un iPhone ultimo modello o se invece al governo e al ministero si fanno un sacco di seghe mentali.

[malpensante]

Contro l’introduzione di un vergognoso limite di soli 2.500 euro mensili alla CIGS percepita dagli ex Alitalia, che è più del doppio del massimo che viene dato a qualunque altra persona in CIGS.

COMUNICATO STAMPA

ALITALIA: ANPAC E ANPAV, PROROGA CIGS OGGI IN CDM, INACCETTABILE INTRODURRE PENALIZZAZIONI ECONOMICHE PER CHI HA GIÀ PAGATO UN PREZZO ALTISSIMO
Roma, 7 agosto 2023

ANPAC e ANPAV in rappresentanza di Piloti e Assistenti di volo di ALITALIA in ammi-nistrazione straordinaria esprimono preoccupazione per i contenuti della bozza del Decreto Omnibus oggi in Consiglio dei Ministri in cui è contenuta una norma per pro-rogare fino a ottobre 2024 la cassa integrazione per i lavoratori ancora in attesa di ri-collocazione al lavoro.
E’ giusto prorogare per consentire la piena attuazione dei piani di assunzione di ITA Airways, Atitech e Swissport, ma inaccettabile l’introduzione di tetti in valore assoluto alla prestazione. Le norme esistono e le risorse dedicate all’integrazione della CIGS sono più che sufficienti senza la necessità di assurde ed inique ulteriori penalizzazioni a carico di chi da anni sta pagando il prezzo di gestioni dissennate della ex compagnia di bandiera.

Chiediamo alla Presidenza del Consiglio ed al Governo di non inserire nella versione finale del decreto ulteriori penalizzazioni economiche per i lavoratori ALITALIA, te-nendo anche conto che l’introduzione di un tetto in valore assoluto penalizzerebbe ingiustamente solo le alte professionalità creando una disparità di trattamento tra la-voratori della stessa azienda.

ANPAC – ANPAV

Italiavola

[KittyHawk]

Peraltro, sono molto scettico che le compagnie aeree effettivamente utilizzino algoritmi di quel tipo, per il semplicissimo motivo che sanno che le curve di domanda e offerta fanno riferimento alla domanda aggregata, non ai singoli individui.

Esattamente. Perché complicare i gestionali, differenziando il prezzo in base al presunto potere di acquisto, per pochi euro di ricavi non sicuri in più? Ci sono mezzi più semplici per giungere allo stesso risultato.

Probabilmente al ministero manco sanno di cosa stanno parlando.

Puoi cancellare senza timori il "Probabilmente".

[I-GABE]

@malpensante: guarda che qui in UK hanno di recentemente fatto (senza proteste dalle aziende colpite) un prelievo sugli extra-profitti delle utilities, esplosi dopo la guerra in Ucraina.

Appunto per le conseguenze di una guerra.
I prezzi dei voli verso le isole invece non risentono di nessuna guerra. E poi vorrei capire perché la norma deve valere per i voli per Trapani, ma non per quelli verso Reggio Calabria.

Mi riferivo strettamente alla questione degli extra-profitti delle banche, derivanti in primis dall’aumento dei tassi, che le banche hanno rigirato con ricarico sui mutui…

Alla prossima prenotazione verificherò se comprare un biglietto aereo usando il telefono di mia mamma (Redmi da 150 euro, che pago a TIM in trenta rate da cinque euro l’una) costa veramente più che comprandolo con un iPhone ultimo modello o se invece al governo e al ministero si fanno un sacco di seghe mentali.

La seconda che hai detto…


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[malpensante]

Ryanair contro il governo sui prezzi E la Ue chiede chiarimenti a Roma

L’ad Wilson attacca il decreto sul tetto alle tariffe. Schifani: «Scandaloso, siciliani vessati»
Ryanair, la più grande low cost d’Europa e la principale compagnia d’Italia, attacca il decreto del governo che punta a fissare un tetto alle tariffe sui voli tra la penisola e Sicilia e Sardegna. Roma apre al confronto, ma rivendica gli interventi. Mentre la Commissione europea chiede dettagli.

«Questo provvedimento non porterà alla riduzione dei prezzi, anzi li aumenterà e finirà che d’inverno proprio chi vive nelle isole avrà meno possibilità di spostarsi», dice al Corriere Eddie Wilson, amministratore delegato della low cost dopo aver incontrato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. «La norma va fermata subito!», alza la voce Wilson. «È tutta sbagliata. Vorrei conoscere i consiglieri che hanno suggerito al ministro questo provvedimento: è evidente che non hanno frequentato nemmeno il primo giorno di lezione di Economia». Nel provvedimento, prosegue il manager, «parlano di algoritmi che differenziano i prezzi sulla base del dispositivo che uno usa per prenotare. Niente di più sbagliato. Non abbiamo quel sistema, non ci interessa sapere se uno si collega dal computer o dal telefonino. Non capisco da dove l’abbiano tirata fuori questa str...».

La low cost promette battaglia in Europa ed è convinta che il testo sarà bocciato «perché è anticoncorrenziale». E proprio da Bruxelles informano di aver «contattato le autorità italiane» e «attendono informazioni più dettagliate sul contenuto preciso» della stretta sul caro voli. Bruxelles, spiega un portavoce, «sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue» e «la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia».

Fonti del ministero delle Imprese e del Made in Italy precisano che sarà fornito ampio supporto motivazionale. E ricordano che le misure adottate riguardano la tutela degli utenti in relazione ai collegamenti con le isole, dove non esistono alternative di mercato, o in presenza di eventi catastrofali, ed è giustificato dagli interventi delle autorità di controllo.

Wilson non nega i rincari. «Ma le tariffe sono balzate ovunque, mica solo in Italia. Costa tutto di più. A Urso abbiamo spiegato che la norma avrà tre conseguenze: ci saranno meno frequenze, non ci sarà ulteriore espansione in Italia e i biglietti costeranno di più per tutti. C’è solo un modo per abbassare le tariffe: aumentare l’offerta». Le misure attuali, secondo il ceo, «ci costringerebbero a ridurre i voli in particolare in bassa stagione. Dovendo poi tagliare le frequenze andremmo a incidere su quelle rotte con le isole che d’inverno hanno pochi volumi. Un doppio danno per sardi e siciliani: pagherebbero di più e avrebbero anche meno voli».

Quanto all’interpretazione del provvedimento Wilson spiega che «nemmeno Harry Potter sarebbe in grado di decifrarlo. Da quello che capiamo si tratterebbe di fissare le medie rispetto ai prezzi del periodo precedente. In quale mondo normale si applicano d’estate gli stessi prezzi dell’inverno? Di fronte a queste misure sovietiche dovremo ripensare la strategia di investimento». Ryanair non lascia l’Italia, ma così non raddoppia. «Abbiamo messo in vendita 56 milioni di posti quest’anno nel Paese — prosegue il dirigente —, ma se consideriamo l’impatto dell’addizionale comunale e il tetto alle tariffe i 300 aerei che saranno consegnati nei prossimi anni li dovremo posizionare altrove, non in Italia». «Questa è una misura che mi sarei aspettato dal Movimento 5 Stelle — aggiunge — non da un esecutivo che dice di essere pro-aziende».

Il governatore Schifani accusa la low cost di fare «cartello» con Ita Airways per tenere alte le tariffe in Sicilia. «Non so chi gli abbia detto questa str...», taglia corto Wilson. «Schifani ha ricevuto tre proposte per sviluppare il traffico nell’isola alle quali non ha mai risposto».

La reazione di Schifani non si fa attendere. «Scandaloso è l’atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un’intera popolazione con prezzi esorbitanti», critica il presidente che parla di «arroganza del vettore».

Leonard Berberi - Corriere della Sera

[malpensante]

Purtroppo il codice penale mi impedisce di commentare adeguatamente le s t r o n z a t e dette da Schifani.

[clabre]

Perché della disponibilità economica di una persona alla compagnia non deve fregare nulla.

E' qua che ti sbagli!

Immagina che il costo medio per la compagnia sia 250€

Il fatto che la compagnia sia in grado di far pagare un volo 450€ al sig. Ricco, che è disposto a spenderli, consente alla stessa compagnia di vendere a 50€ lo stesso volo al sig. Povero che non può spendere più di 50€. In questo modo volano e vanno in vacanza 2 persone.

Se invece dovesse vendere tutti i biglietti allo stesso prezzo, venderebbe a 250€ e...
...il sig. Ricco volerebbe e risparmierebbe pure 200€
...il sig. Povero non volerebbe affatto
...la compagnia andrebbe in perdita e chiuderebbe la rotta
Risultato: vola una sola persona, l'altra se ne sta a casa. A fine stagione la compagnia chiude la rotta e l'anno prossimo non vola più nessuno. Non mi pare un gran risultato!

Ovvio, se il sig. Povero pretende di pagare 50€ comprando il volo il giorno prima... ecco che i politici stolti creano sti mostri giuridici che si ritorcono contro gli stessi poveri di cui volevano ingraziarsi il voto.

[I-GABE]

Scusami, ma questa è una minchiata colossale: visto che la compagnia così facendo corre il rischio di perdere tanto il ricco quanto il povero.

Per massimizzare revenues e profitti la compagnia deve cercare di vendere al massimo possibile a prescindere da chi compri il biglietto, profilarli a priori è una ca***ta.
Se posso riempire un aereo al massimo delle tariffe, perché mai dovrei pensare di vendere un biglietto a un “povero” piuttosto che un ricco?

EDIT: aggiungo, la compagnia non vende comunque i biglietti tutti allo stesso prezzo, come sicuramente sai, ma in genere avrà algoritmi che modificano il pricing per tutti in funzione della domanda aggregata.

Ribadisco: domanda e offerta funzionano su base aggregata, non a livello individuale.


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[malpensante]

In Sardegna ero andato a farmi fare un panino con la mortadella da portare in spiaggia, costo tre euro. Prima di me però un camionista sardo ha chiesto e ottenuto di pagarlo due euro, in quanto sardo.

Il governo dovrebbe fare un decreto per vietare questa discriminazione.

[D960]

In Sardegna ero andato a farmi fare un panino con la mortadella da portare in spiaggia, costo tre euro. Prima di me però un camionista sardo ha chiesto e ottenuto di pagarlo due euro, in quanto sardo.

Il governo dovrebbe fare un decreto per vietare questa discriminazione.

Tranquillo, capita anche di acquistare prodotti con i prezzi magicamente maggiorati per tutti nel periodo estivo ''perché meta turistica''.

[KittyHawk]

In Sardegna ero andato a farmi fare un panino con la mortadella da portare in spiaggia, costo tre euro. Prima di me però un camionista sardo ha chiesto e ottenuto di pagarlo due euro, in quanto sardo.

Il governo dovrebbe fare un decreto per vietare questa discriminazione.

Dopo la continuità territoriale abbiamo la continuità alimentare.

[I-GABE]

Nel frattempo, il circo continua:

Sul caro voli “siamo intervenuti secondo le regole europee. Nelle isole non vi è una alternativa di mercato adeguata. Lo Stato ha il dovere di intervenire quando il cittadino viene sottoposto a una azione che non risponde alle regole di mercato, ma che è contro queste regole e anche i diritti dei cittadini stessi”. Lo dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo la polemica accesa dall’ad di Raynair sul decreto contro il caro-voli aerei.

L’attacco a Raynair
“Ryanair negli anni ha manifestato una certa insofferenza alle regole del mercato. È stata sanzionata 11 volte negli ultimi anni dall’autorità per la concorrenza e il mercato” ha dichiarato Urso. “Ha bisogno di buoni consiglieri di diritto commerciale, di qualcuno che si intenda di concorrenza, mercato e diritti dei cittadini” ha continuato il ministro. “Siamo intervenuti con un decreto che tutela il mercato e i consumatori. Il mercato non è il far west dove speculatori approfittano, viene regolato dallo Stato, dalle leggi, dalle autorità e dall’Ue” ha concluso.

Sempre dal Sole, qui: https://www.ilsole24ore.com/art/l-ad-ry ... ia-AFVQykV

Io sinceramente fossi in FR (e non solo loro, questo vale per tutte le multinazionali cosi' sceme da operare in Italia) li manderei a stendere chiudendo baracca e burattini.

[D960]

Ryanair sarà stata sanzionata 11 volte, mi chiedo però per quanti vettori non lo sia stato fatto.

[KittyHawk]

Io sinceramente fossi in FR (e non solo loro, questo vale per tutte le multinazionali cosi' sceme da operare in Italia) li manderei a stendere chiudendo baracca e burattini.

Appena in risposta all'azione governativa FR chiuderà qualche rotta nel Sud Italia e nelle isole, quelli che ora con sprezzante orgoglio attaccano gli irlandesi si recheranno col cappello in mano a Dublino, piatendo senza vergogna un ritorno degli aerei con l'arpa.
Non per nulla lo stanno definendo il "governo del ripensamento".

[Ferro97]

Però occhio che se Ryanair chiude nelle isole è un attimo che quantomeno Volotea apre. Chiudere non gli conviene affatto, mi pare stiano solo facendo polemica, l'hanno sempre fatta e con essa hanno sempre portato a casa grandi risultati.

[romaneeconti]

Però occhio che se Ryanair chiude nelle isole è un attimo che quantomeno Volotea apre. Chiudere non gli conviene affatto, mi pare stiano solo facendo polemica, l'hanno sempre fatta e con essa hanno sempre portato a casa grandi risultati.

Annegano tutti nel classico bicchier d'acqua...tarallucci e vino, l'estate sta finendo e volemose bene.