Il ministero Alitalia

le news dei vettori con Coa italiano
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spanna
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Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mar 14 ott 2014, 16:55:37

Dopo la privatizzazione sembrava che alitalia si avviasse finalmente verso un cammino di profittabilita', come avviene per tutte le aziende private, o di chiusura. Invece dopo 6 anni e' ormai chiaro che il governo gestisce alitalia ne' piu' ne' meno che come un ministero, la cui delega viene curata dal ministro dei trasporti, indipendentemente dalla proprieta' formale.

In quanto ministero, alitalia non ha necessita' di premiare con utili i suoi azionisti, tutt'altro, ogni ministero e' un centro di spesa, un posto in cui le risorse dei cittadini vengono spese in cambio di servizi. Solo che i servizi che offre alitalia le altre nazioni europee li ricevono in quantita' e qualita' maggiore, e senza metterci un euro di tasca propria, anzi, di solito anche remunerando gli azionisti.

In quanto ministero, la grande maggioranza dei suoi dipendenti e' a roma, e non puo' certo essere trasferita altrove. Ai tempi dell'hub di MXP gli equipaggi si spostavano da FCO a MXP per prendere servizio. A quelli che pensano che la chiusura di linate porterebbe il nuovo hub alitalia, ci avete pensato? Siete sicuri che un nuovo eventuale hub di MXP con gli equipaggi base FCO sarebbe profittevole? Perche' il ministero alitalia ha sede a roma e di la' non si muove, come abbiamo gia' visto. Sacrificare LIN per avere un hub di alitalia a MXP con gli equipaggi che fanno la spola da FCO? Ma anche no, grazie.

L'unica situazione in cui alitalia si comporta da azienda privata e' nella sua scelta di evitare di diffondere dati sulla propria attivita', ormai da oltre un anno gli unici dati che conosciamo derivano da rumours apparsi su giornali di deficit spaventosi del 2013, mentre del 2014 non abbiamo ancora nessuna anticipazione ufficiale. Ma tanto sappiamo benissimo che questo accordo con etihad non e' una soluzione ai problemi di alitalia, e' solo un modo per trovare qualcuno che metta dei soldi, tanto poi verra' ricompensato dal governo in altro modo, cosi' come e' avvenuto cogli azionisti italiani. Il ministero alitalia continuera' a chiedere il suo tributo ai cittadini, per fornire servizi scadenti, che gli altri cittadini europei non pagano nemmeno.

Alla fine l'unica cosa che possiamo fare noi frequentatori di questo forum e' far conoscere sempre piu' la verita' ai cittadini che pagano le tasse in modo che sappiano dove vanno i loro soldi. Cosi' quando e' il momento di votare si possono regolare meglio.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » ven 17 ott 2014, 08:50:33

il ministero richiede un altro tributo di 80 milioni di euro

dal messaggero cartaceo:
ROMA I soci anticipano la cassa ad Alitalia per consentirle di restare in volo fino alla nozze con Etihad.
In arrivo 80 milioni. Ieri il cda presieduto da Roberto Colaninno ha preso atto che entro una decina di giorni si prosciugherà la liquidità della compagnia, visto che calano gli incassi e i costi restano imvariati.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 17 ott 2014, 19:43:57

spanna ha scritto:il ministero richiede un altro tributo di 80 milioni di euro

dal messaggero cartaceo:
ROMA I soci anticipano la cassa ad Alitalia per consentirle di restare in volo fino alla nozze con Etihad.
In arrivo 80 milioni. Ieri il cda presieduto da Roberto Colaninno ha preso atto che entro una decina di giorni si prosciugherà la liquidità della compagnia, visto che calano gli incassi e i costi restano imvariati.
Ah però. Ad appena 2 mesi dall'ultima ricapitalizzazione di nuovo altri soldi ! :eek:
E in questi 2 mesi forse sono già stati beneficiati i rispari degli esuberi.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » gio 23 ott 2014, 18:13:56

sotto accusa il ministero alitalia per truffa:
ROMA, 23 OTT - La Procura di Civitavecchia ha citato a giudizio il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno e altre sei persone accusate di concorso in truffa per aver venduto biglietti apparentemente forniti da Alitalia su un volo di una compagnia romena. L'inchiesta si riferisce alla vicenda di un Atr72 finito fuori pista a Fiumicino. Dallo sviluppo delle indagini emerse che l'aereo apparteneva alla compagnia romena Carpatair mentre i passeggeri erano certi di trovarsi su un volo Alitalia.
ben gli sta
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2014/1 ... d0db6.html
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » sab 25 ott 2014, 09:22:01

medaglia d'argento per alitalia:
Nella classifica delle perdite d’esercizio negli ultimi 2 anni la pecora nera è Telecom, con un rosso di 3,3 miliardi, in compagnia di Alitalia (-848,2 milioni), Finmeccanica (-806 milioni), Rcs (-728 milioni) e Fininvest (-713 milioni).
http://12alle12.it/milano-aziende-guada ... ica-101707

in attesa di scalare la vetta
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » sab 25 ott 2014, 09:30:45

Telecomitalia ancora risente delle attenzioni di Colaninno, re Mida.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mar 28 ott 2014, 08:24:24

http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... iTestate=1
Costa cara l'Alitalia agli Angelucci
di Andrea Giacobino

Il biglietto aereo costa salato agli Angelucci, imprenditori operanti nel settore della sanità, dell'immobiliare e dell'editoria con il quotidiano «Libero». Nei giorni scorsi, infatti, si è riunita in Lussemburgo l'assemblea di Three, principale holding attraverso cui gli Angelucci controllano i loro business italiani, che ha deciso di riportare a nuovo gli oltre 50 milioni di euro di perdita segnati nel 2013. Il forte passivo, che si confronta col disavanzo di 3,2 milioni dell'anno precedente, è interamente frutto della svalutazione effettuata sulla quota del 5,3% detenuta in Compagnia Aerea Italiana - Alitalia.

Three dispone peraltro di 70 milioni di riserva sovrapprezzo azioni e di 12 milioni di utili portati a nuovo, ma ha pure debiti per 282 milioni, rappresentati per larga parte (237,8 milioni) da un'emissione obbligazionaria. La holding lussemburghese degli Angelucci presenta un attivo totale di 325,5 milioni dove le immobilizzazioni e i crediti verso queste contano per 277 milioni: fra queste spiccano il 98,4% dell'ospedale romano San Raffaele (in carico per 67 milioni), il 93,6% di Finanziaria Tosinvest, capogruppo italiana degli Angelucci (in carico per 14,2 milioni), il 93,6% di Tosinvest Real Estate (24 milioni) e per 10 milioni la quota Alitalia. L'estate scorsa, comunque, gli Angelucci hanno ricapitalizzato Three tramite l'emissione di 1,6 milioni di nuovi titoli ciascuno del valore nominale di 5 euro.

La holding è al centro di indagini dei pm romani che hanno contestato al veicolo lussemburghese l'omissione di imposte tra il 2009 e il 2013.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 28 ott 2014, 08:57:09

spanna ha scritto:http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... iTestate=1
Costa cara l'Alitalia agli Angelucci
di Andrea Giacobino

Il biglietto aereo costa salato agli Angelucci...Il forte passivo, che si confronta col disavanzo di 3,2 milioni dell'anno precedente, è interamente frutto della svalutazione effettuata sulla quota del 5,3% detenuta in Compagnia Aerea Italiana - Alitalia.
...
La holding è al centro di indagini dei pm romani che hanno contestato al veicolo lussemburghese l'omissione di imposte tra il 2009 e il 2013.
Ingenuamente, che ci sia qualche correlazione tra il "ritardo" nell'accorgersi delle imposte omesse e l' "investimento" in Alitalia? :cool2: :confuso:

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mer 29 ott 2014, 19:06:15

intanto secondo dagospia i conti di alitalia sono in rosso piu' profondo del previsto:
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -87552.htm
I conti, come sempre con Alitalia, non tornano. Servono molti più soldi di quelli preventivati dagli attuali manager. Stavolta però il compratore lo sa benissimo. Oltre al capo di Etihad James Hogan, gli emiri hanno piazzato dentro Alitalia due uomini a controllare i conti, e hanno fatto una “due diligence” come si deve. Anche il nuovo amministratore delegato, Silvano Cassano, è uomo fidato di Hogan, con cui ha lavorato per anni in Hertz.

Questi emissari stanno mettendo il sale sulla coda di Del Torchio (in uscita) e degli azionisti, minacciando la necessità di iniettare più soldi rispetto ai 250 milioni approvati in estate, vista la peggiorata situazione finanziaria di Alitalia.
D'altronde ci sara' un motivo se da piu' di un anno non pubblicano alcun dato di bilancio nemmeno parziale.
E io pago....
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda grandemilano » mer 29 ott 2014, 21:47:50

Profondo rosso, come il film di Dario Argento

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda belumosi » mer 29 ott 2014, 23:49:40

spanna ha scritto: D'altronde ci sara' un motivo se da piu' di un anno non pubblicano alcun dato di bilancio nemmeno parziale.
Il bilancio 2013 è pubblico e riporta un netto di -557 M€.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » gio 30 ott 2014, 08:12:31

un tempo alitalia pubblicava i dati fondamentali del bilancio e delle trimestrali, come fanno tutte le linee aeree, ma da piu' di 1 anno non lo fa piu'. Certo essendo spa avra' depositato il bilancio come da obblighi di legge, ma non e' la stessa cosa. Sui giornali era stata pubblicata come indiscrezione un disavanzo di 569 milioni. L'unico dato che alitalia ha reso pubblico e' stato quello sugli accantonamenti e svalutazioni per 233 milioni.
Sul 2014 ad oggi non e' stato pubblicato alcun dato.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda belumosi » gio 30 ott 2014, 08:28:25

Purtroppo è vero e questa opacità è un cattivo presagio. Non solo per AZ, ma per il sistema paese in se, dove si cercano di nascondere il più possibile i conti negativi di aziende salvate anche con fondi pubblici.
Quanti giornali hanno reso conto del bilancio 2013 di AZ con un minimo di dettaglio? Eppure lo spazio per la comparsata di Agosto l'hanno trovato...
Non è un bel segnale. Questa involuzione dell'informazione non promette nulla di buono.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » gio 30 ott 2014, 08:50:25

nessun giornale ha pubblicato alcunche', se non la cifra della perdita totale. Sinceramente speravo che gianni dragoni del sole 24 ore che negli anni di CAI ha sempre fatto le pulci ai dati pubblicati da alitalia, arrivando a sputtanare anche il quasi pareggio operativo di sabelli del 2011 come trucco contabile, avrebbe pubblicato e commentato i dati del bilancio depositato. Invece niente neanche da lui. Ho il sospetto che abbia ricevuto forti pressioni dalla direzione del giornale per starsene zitto. Della serie chi tocca alitalia muore. Ovviamente la fonte delle pressioni e' il governo, il ministro lupi con l'approvazione del suo capo renzi. D'altronde non e' facile in questo momento di crisi in cui si chiedono sacrifici a tutti gli italiani far sapere che i loro soldi vengono gettati nella fornace alitalia.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 30 ott 2014, 09:02:43

Formalmente, non essendo quotata, AZ non ha l'obbligo della pubblicità del bilancio (tranne l'annuale, che deve essere depositato). Poi, riuscendo a bruciare cassa più velocemente di quanto i motori dei suoi aerei bruciano carburante, non ha nessun piacere a far sapere in giro ciò che succede. Comportamento simile a quello di molte altre società nelle stesse coondizioni.

Ma ci sono soci e creditori, banche in primis, che sono quotate e hanno l'obbligo di pubblicare le trimestrali. Non mi sembra che neppure in questo caso ci sia stata molta pubblicità stampa sulle prospettive di recuperare i soldi sperperat... ehm... investiti nell'avventura Alitalia.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » gio 30 ott 2014, 18:45:16

sta' tranquillo che le banche non stanno buttando via niente in alitalia, tutto quello che spendono lo riguadagnano cogli interessi tramite leggine ad hoc del governo. Alitalia brucia soldi dei contribuenti, mica degli azionisti.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » gio 30 ott 2014, 20:01:51

spanna ha scritto:sta' tranquillo che le banche non stanno buttando via niente in alitalia, tutto quello che spendono lo riguadagnano cogli interessi tramite leggine ad hoc del governo.
Da azionista, ahimè, di una delle due banche, so che stanno buttando i miei soldi nel WC Alitalia per ordine del Governo, che ha fatto loro un'offerta che non si poteva rifiutare. Soldi che NON torneranno mai indietro, né in un modo né in un altro.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » ven 31 ott 2014, 19:42:19

non so da dove prendi questa convinzione, io la mia la prendo osservando alcuni fatti:
1) non mi risulta esistano privati che vogliano investire in societa' sempre e comunque matematicamente in perdita. Se lo fanno e' perche' hanno un tornaconto da qualche altra parte.
2) le banche sono pesantemente influenzate dal punto di vista economico dalle decioni del governo. Basta che il governo inserisca nel decreto sbrocca italia una clausoletta da niente per spostare centinaia di milioni nel loro portafogli.
3) osservando per esempio il caso percassi. Ha ottenuto un prestito di oltre cento milioni da intesa l'anno scorso e contemporaneamente ha sentito l'esigenza di investirne 15 in alitalia. Non si e' mai sentito percassi lagnarsi dell'investimento fatto. Ne ho dedotto la convinzione che la banca e percassi fossero d'accordo di buttare nel cesso 15 milioni, e che quei 15 milioni non fossero ne' di percassi ne' della banca stessa.
4) tutti gli attuali e vecchi azionisti privati non banche di alitalia avevano ed hanno commistioni profonde con il governo.
5) infine non esiste che un governo costringa un privato a buttar denaro senza possibilita' di recupero. Non esiste perche' facendo in questo modo mette in pericolo l'esistenza dell'azienda e dell'economia del proprio paese. I governi hanno i mezzi per ottenere pagando quello che vogliono.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 31 ott 2014, 23:25:46

@spanna

Il problema banche-AZ lo devi scindere in due:
1) Banche = aziende quotate che hanno l'obbligo di pubblicare trimestralmente i principali dati di bilancio e le altre informazioni affinché gli azionisti possano prendere le migliori decisioni a tutela del loro investimento. Sotto questo punto di vista i soldi dati ad Alitalia sono sempre e comunque, formalmente, una perdita in bilancio, perché eventuali "contropartite" governative non possono essere rese pubbliche, anche se talvolta si intuisce quali sono.
2) I mezzi per blandire o convincere qualcuno a fare ciò che interessa sono di due tipi: promettere dei vantaggi o prospettare delle disgrazie. Non escluderei a priori che ultimamente sia stata usata più la seconda tattica che la prima. O almeno nell'ultimo periodo non ho ancora avuto sentore di "riguardi" particolari per le banche interessate.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » dom 02 nov 2014, 09:41:21

gianni dragoni esce dal suo torpore e finalmente pubblica un articolo su alitalia:
Alitalia-Cai taglia la flotta.
Sono scesi a 126 gli aerei effettivamente impiegati dalla compa-
gnia, la «flotta operativa», secon-
do dati aziendali. Questo nume-
ro di aerei dimostra il ridimen-
sionamento di Alitalia alla taglia
di un vettore regionale, una pic-
cola compagnia insomma.
Il taglio è sensibile rispetto ad
appena pochi mesi fa. I velivoli
impiegati erano 134 in settem-
bre, 137 esattamente 12 mesi fa,
all'inizio di novembre 2013. Stan-
no uscendo dalla flotta aerei per
il medio raggio, Airbus 321e Air-
bus 320. Adesso la flotta operati-
va è composta da 22 jet a lungo
raggio (10 Boeing 777-2ooEr e 12
Airbus 330-200), 84 a medio (51
Airbus 32041 Airbus 321, 22 Air-
bus 319), 2o regionali (5 Embraer
190 e 15 Embraer 175).
La riduzione del numero de-
gli aerei è più marcata se si con-
sidera che a metà del 2009, po-
chi mesi dopo il decollo della
Cai dei «patrioti» chiamati da
Silvio Berlusconi, la compagnia
aveva 159 aerei, mentre l'anno
precedente la vecchia Alitalia
pubblica ne aveva 175. La Cai dei
soci privati nacque mettendo in-
sieme, secondo il progetto Feni-
ce di Intesa Sanpaolo, la parte
migliore della flotta di Alitalia
più una sessantina di aerei di
Air One, la compagnia di Carlo
Toto assorbita nella Cai.
L'attività di Alitalia quindi è
destinata a ridursi ancora, dopo
che nel 2013 il gruppo ha diminu-
ito le ore di volo del 6% a
432.406, i voli dell'8,8% a 217282.
I passeggeri nel 2013 sono dimi-
nuiti del 4,8% a 22,69 milioni,
ma nel mercato italiano la con-
trazione dei passeggeri è stata
solo dello 0,6%: quindi i concor-
renti hanno guadagnato quote
di mercato a danno di Alitalia.
I tagli alla flotta rientrano nel
piano di riduzione dell'attività
concordato con Etihad Ai-
rways, un piano poco pubbliciz-
zato. Sono scattati anche i tagli
all'organico, sono previsti 2.251
esuberi negli accordi sindacali
firmati in giugno (da tutti tran-
ne la Cgil) come pre-condizio-
ne per l'intesa con gli emiratini.
Un successivo accordo del 24
ottobre prevede che 994 di que-
sti esuberi siano messi in mobi-
lità: 879 lavoratori di terra, &pi-
loti, 54 assistenti di volo.
La riduzione della flotta non
avviene solo per razionalizzare
la rete. La Cai ha in programma
anche la vendita di una decina
di jet, A321 e A32o, per l'emer-
genza finanziaria. Dopo la per-
dita netta consolidata di 569 mi-
lioni nel 2013 i conti sono in pro-
fondo rosso anche quest'anno
.
La compagnia presieduta da Ro-
berto Colaninno cerca di raci-
molare soldi, in attesa del perfe-
zionamento dell'accordo, firma-
to 1'8 agosto, per la cessione a
Etihad del 49% della «nuova Ali-
talia» (senza debiti).
Etihad verserà complessiva-
mente 56o milioni di euro. Que-
sto potrà avvenire dopo l'auto-
rizzazione Antitrust della Com-
missione Ue, se Bruxelles giudi-
cherà che l'intesa con gli emirati-
ni non viola la concorrenza.
Il percorso a Bruxelles si è ri-
velato più laborioso del previ-
sto. Alitalia ha sottoposto i suoi
«impegni» solo il 27 ottobre e
l'Antitrust Ue ha rinviato la de-
cisione al 17 novembre, rispetto
alla data prevista del 3 novem-
bre. Un secondo esame in corso
a Bruxelles è il rispetto del rego-
lamento Ue sul controllo. La
nuova Alitalia in cui Etihad en-
trerà con il 49% deve risultare
controllata, di diritto ma anche
di fatto, da soci della Ue. Di que-
sto si occupano i servizi per i tra-
sporti, non la concorrenza.
Alitalia però ha bisogno di sol-
di subito: in questi giorni le ban-
che e i soci maggori stanno esa-
minando la richiesta di Alitalia
di anticipare una parte dei soldi
dell'aumento di capitale
.
In sordina si è dimesso dal
cda di Alitalia uno dei due rap-
presentanti del socio Poste Ita-
liane, Paolo Luca Stanzani
Ghedini. Le dimissioni sono
del primo ottobre, ma il cda è
ridotto da 11 a 10 componenti
perché il dimissionario non ri-
sulta sia stato sostituito
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » dom 02 nov 2014, 12:06:34

Alitaglia a tutti gli effetti.

Mi chiedo quanto le dimensioni attuali siano diverse da quelle di Alitalia prima della fusione con AirOne. Probabilmente si è fatto 2+1=2.

Toto è stato furbo e ha venduto, capendo che non c'era spazio in Italia per i vettori tradizionali minori. Volare, Alpi Eagles, Gandalf, WindJet defunte, Blue Panorama, Meridiana, air italy in condizioni pietose, Air Dolomiti acciaccata. Nel frattempo tutte le low cost che arrivano dall'estero attecchiscono e crescono, salvo che non si facciano troppa concorrenza tra di loro, come Vueling e Ryanair a Fiumicino.

Alitalia resiste nei voli UE solo grazie ai transiti verso l'hub naturale romano e al possesso degli slot a Linate. A parità di condizioni, easyJet e Ryanair la sloggerebbero da Milano in un mese.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 02 nov 2014, 13:03:51

Abbandonato Milano, quella compagnia è diventata impossibile da salvare. Anche a costo di continuare a ridurre macchine, personale e rotte come stanno continuando a fare. E anche ritornare su Milano, ormai è troppo tardi: i falliti dovevano pensarci 5 anni fa anzichè fare gli sbruffoni "siamo una compagnia privata, segliamo noi quale hub avere","Malpensa è sbagliata", "Fiumicino è l'hun naturale italiano, e ci teniamo stretti Linate perchè tutti vogliono partire da lì". Ragionamenti di falliti, a cui il tempo ha dato ragione.
L'unico merito che si può riconoscere ai soci è quello di aver sacrificato i ricavi della loro aziende per quel cesso di CAI. Ma voglio vedere i prossi anni come andrà avanti la faccenda.
Inoltre, a fronte di questi tremendi dati e dell'impossibilità ormai evidente di salvare qualla compagnia aerea, io ancora mi stupisco come EY sia davvero intenzionata ad alitalia

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » dom 02 nov 2014, 22:41:47

malpensante ha scritto: Mi chiedo quanto le dimensioni attuali siano diverse da quelle di Alitalia prima della fusione con AirOne. Probabilmente si è fatto 2+1=2.
stando ai numeri di dragoni, lai aveva 175 aerei, airone circa 60.
Quindi 175+60=126
diciamo che somiglia di piu' a 3+1=2
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 02 nov 2014, 23:07:10

grandemilano ha scritto:Inoltre, a fronte di questi tremendi dati e dell'impossibilità ormai evidente di salvare qualla compagnia aerea, io ancora mi stupisco come EY sia davvero intenzionata ad alitalia
Lo scoprirai tra qualche anno quando EY, come ha fatto nei giorni scorsi AF, uscirà con una dichiarazione del tipo "Con Alitalia abbiamo perso dei soldi, ma abbiamo guadagnato e stiamo guadagnando molto di più".

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » lun 03 nov 2014, 17:35:18

KittyHawk ha scritto:
grandemilano ha scritto:Inoltre, a fronte di questi tremendi dati e dell'impossibilità ormai evidente di salvare qualla compagnia aerea, io ancora mi stupisco come EY sia davvero intenzionata ad alitalia
Lo scoprirai tra qualche anno quando EY, come ha fatto nei giorni scorsi AF, uscirà con una dichiarazione del tipo "Con Alitalia abbiamo perso dei soldi, ma abbiamo guadagnato e stiamo guadagnando molto di più".
oltretutto a differenza di AF i proprietari di EY anno ben altri affari da sbrigare con il governo italiano, che vanno dal settore energia a quello della difesa, per cui la loro convenienza e' molto maggiore. I soldi che versano a fondo perduto in alitalia sono solo briciole in confronto a quanto gira su altri tavoli.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.


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