malpensante ha scritto:
belumosi ha scritto: ↑mer 28 dic 2022, 16:40:16
A prescindere dal covid, immagino già le orde di europei appartenenti a paesi che stanno riempiendo l'Ucraina di armi usate contro i russi, con quanto entusiasmo prenderebbero i voli cinesi che volano sopra la Siberia. Con la prospettiva di doverci atterrare in caso di guasto.
E nel caso quale problema ci sarebbe?
Il volo recentemente inaugurato per Malpensa da Yerevan è presumibilmente pieno di Russi. Chi ha il visto può entrare da noi, come l'Italiano che ha il visto può andare in Russia. Conosco un po' di persone che continuano ad andare e venire dalla Russia regolarmente.
Io stesso, che sono stato poco fa a un posto di confine, ben lontano dalla zona di guerra, sarei andato di là se avessi avuto il visto. E non sono certo un fan di Orsini o Conte.
Il problema è che esiste una latente situazione da terza guerra mondiale, alla quale preferiamo non pensare, ma verso la quale, lentamente, ci stiamo avviando.
Arrivati così lontano, nessuno dei belligeranti è disposto ad uscire con meno di una vittoria netta.
Putin e i suoi sodali rischierebbero molto più delle loro poltrone in caso di sconfitta. Cosa che li spinge ad un continuo, folle, gioco al rialzo. Con costi umani e materiali totalmente sproporzionati al reale valore dei territori contesi.
Quando il buon Vladimiro ha sentenziato che ci sono popoli liberi ed altri che non lo sono (ad una mostra su Pietro il grande...), ha definito chiaramente il suo obiettivo: rivendicare i territori dell'antico impero russo. Se necessario anche manu militari. Forte della certezza che nessuno oserebbe toccare il territorio russo rischiando una guerra nucleare.
Gli yesmen dei quali Putin si è circondato, con ogni probabilità gli hanno prospettato l'invasione dell'Ucraina come una passeggiata e che nessuno si sarebbe messo di mezzo.
Come in effetti fino ad allora era sempre successo. Dalla Transnistria sottratta alla Moldova, per passare ad Ossezia del sud e Abkazia rubate alla Georgia per finire con Crimea e parte del Donbass preso all'Ucraina.
A questo giro la realtà ha messo davanti al leader russo tutti i limiti del proprio esercito.
Che sul piano degli armamenti convenzionali sta uscendo umiliato dal confronto con l'Occidente.
Come spesso abbiamo visto, anche il solo fornire all'Ucraina armi occidentali piuttosto datate, è stato sufficiente per avere la meglio sulle controparti russe.
Tant'è che uno dei problemi che gli USA devono affrontare, è evitare di fornire all'Ucraina armi in quantità e qualità tali da accrescere l'umiliazione dei russi fino a portarla ad un livello tale da spingerli a passare all'opzione nucleare. Fosse anche "solo" con armi tattiche.
D'altra parte per il resto del mondo non russo, non è semplicemente accettabile che un paese sovrano ne invada un altro vicino in base alla semplice volontà di riportare la storia ad un secolo prima, solo perchè protetto da armi nucleari. Non solo per ragioni di diritto e di buon senso, ma perchè se la legge della giungla venisse accettata come nuovo standard, ogni nazione si sentirebbe nella necessità di dotarsi di armamenti nucleari abbinati a missili a media/lunga gittata. Kim docet. E ne conseguirebbe anche un forte indebolimento degli USA come di tutte la democrazie del mondo nei confronti di dittatori e autocrati. Praticamente la fine dell'ordine delle cose nel quale abbiamo vissuto finora.
E se questo scenario probabilmente spaventa quasi tutti, resta vero che siamo su un piano inclinato che ci sta portando o in quella direzione (pace ingiusta e riarmo globale), o verso una guerra aperta tra grandi potenze. Con conseguenze immaginabili.
Ma noi siamo impegnati a festeggiare il Natale e tra poco capodanno. E' scomodo e inquietante ricordarci che gran parte della Libia è in mano ai russi, dove ovviamente possono installare qualsiasi armamento desiderato.
Ricordate quando a inizio della guerra scrivevo che era meglio dare un contentino a Putin pur di fermare tutto? Bene ora quell'opzione è svanita.
Da una parte c'è una nazione che armata con 6000 bombe atomiche, ha deciso di riprendersi quelli che considera i propri territori, con qualsiasi mezzo.
Dall'altra c'è il cosiddetto mondo libero, che non può in alcun modo tollerare la venuta di un Hitler del terzo millennio in vena di conquistare nazioni e stabilire gerarchie di sovranità tra i popoli. E siccome la crescente aggressività di Putin (reazione tipica di chi è all'angolo), non farà che accrescere le paure dell'Occidente, anche quest'ultimo si vedrà costretto a mettere in campo sempre più forza. Proprio perchè l'opzione Hitler 2.0 non è contemplata, per cui è vitale impedirla con qualsiasi mezzo.
Dopo aver letto quanto sopra, auguro buon volo a tutti quelli che decideranno di sorvolare la Russia con le compagnie cinesi per risparmiare 100€.