[OT] - Turismo altospendente

le news dal "Città di Milano"
Mauz
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda Mauz » sab 29 apr 2023, 14:54:31

malpensante ha scritto:A giustificazione dei milanesi che scappano dalla città ogni weekend e ponte c’è che i dintorni sono infinitamente più belli di quelli di Parigi e di Londra.
Riprendo ora questo discorso (che di fatto è un OT nell'OT ma secondo me può essere interessante) perché ieri non avevo tempo di starci troppo dietro.

Mettiamola così: Milano non è una "città" ma un "LUOGO" in cui la gente NON vorrebbe vivere e dal quale fugge appena può.

È un fenomeno comune a tutte le città del mondo? Non saprei, può darsi. Fatto sta che la gente cerca di passarvi meno tempo possibile, vuoi per ragioni di provenienza (quanta della gente che vive a Milano ha radici qui?), vuoi per ragioni di vivibilità (meglio Milano o la campagna Toscana, le coste della Sardegna, le montagne trentine?), vuoi per curiosità di scoprire posti nuovi (parto e faccio un week-end a Praga).

Il covid ha dato una grossa spinta al modello dello smart-working e non si devono sottovalutare gli sviluppi sul lungo termine di questa cosa.
Prima del covid la stragrande maggioranza della gente stava in città dal lunedì al venerdì (escluse le trasferte di lavoro ovviamente). Era un fenomeno netto e ben visibile.

Dopo il covid siamo passati a un modello di "settimana corta in città" in cui la gente DEVE fare solo qualche giorno in ufficio, poi ne ha un paio in smart-working e ci attacca il weekend.

Quanto tempo passerà prima che si passi a un modello TOTALMENTE in smart-working in cui il dipendente sia completamente slegato dalla sede fisica dell'azienda e QUINDI tenda a lavorare dal luogo dove sogna di vivere? Un modello in cui il dipendente McKinsey/BCG/Bain/Generali/Allianz/JP Morgan/ecc lavori per la sede di Milano connettendosi da casa sua a Ostuni, vista mare. O magari da un co-working locale.
Un modello in cui il collega di lavoro con cui un consulente Bain si prende il caffè non sarà più un altro consulente Bain, ma uno della Accenture o della DLA Piper che ha la scrivania accanto alla sua in un co-working pugliese (per dire una regione a caso).
Tra l'altro sarebbe anche la soluzione ai problemi del mezzogiorno, lo strumento che permetterebbe finalmente di portare i posti di lavoro dell'odiato Nord nell'amato Sud. Perlomeno finché le aziende non inizieranno a spostare tutto in India o nei Balcani una volta resesi conto di non necessitare più di dipendenti fisicamente vicini alla sede.

Questo il discorso sui cambiamenti sociali che secondo me potremmo vedere sul lungo termine.


Per quanto riguarda il discorso prettamente turistico, Milano non sarà mai una città d'arte come Roma o Parigi, ma dovrebbe lavorare per rendere "f***" la sua normalità, come fa Londra, che per il fatto di essere "f***" attrae molti più turisti di quanti ne attrarrebbe solo per le attrattive architettoniche/artistiche.

Ma a Milano basta girare l'angolo che da piazza del Duomo ti ritrovi nella schifosa via Mazzini, che dovrebbe essere tenuta un gioiello e invece è mezza abbandonata.
Quanto tempo passerà prima che la gente si renda conto che è inutile venire fin qui per comprare un prodotto di Armani o di Louis Vuitton (che non è manco un brand italiano) che puoi trovare ovunque nel mondo? Vogliamo continuare a vederci come la "citta della moda?" Si valorizzino le attività prettamente local allora, tipo le boutique di Brera: dove la gente può comprare qualcosa di unico che non si trovi pure nella high-street di Kuwait City.

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Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda BAlorMXP » sab 29 apr 2023, 16:29:07

Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31
malpensante ha scritto:A giustificazione dei milanesi che scappano dalla città ogni weekend e ponte c’è che i dintorni sono infinitamente più belli di quelli di Parigi e di Londra.
Riprendo ora questo discorso (che di fatto è un OT nell'OT ma secondo me può essere interessante) perché ieri non avevo tempo di starci troppo dietro.

Mettiamola così: Milano non è una "città" ma un "LUOGO" in cui la gente NON vorrebbe vivere e dal quale fugge appena può.

È un fenomeno comune a tutte le città del mondo? Non saprei, può darsi. Fatto sta che la gente cerca di passarvi meno tempo possibile, vuoi per ragioni di provenienza (quanta della gente che vive a Milano ha radici qui?), vuoi per ragioni di vivibilità (meglio Milano o la campagna Toscana, le coste della Sardegna, le montagne trentine?), vuoi per curiosità di scoprire posti nuovi (parto e faccio un week-end a Praga).

Il covid ha dato una grossa spinta al modello dello smart-working e non si devono sottovalutare gli sviluppi sul lungo termine di questa cosa.
Prima del covid la stragrande maggioranza della gente stava in città dal lunedì al venerdì (escluse le trasferte di lavoro ovviamente). Era un fenomeno netto e ben visibile.

Dopo il covid siamo passati a un modello di "settimana corta in città" in cui la gente DEVE fare solo qualche giorno in ufficio, poi ne ha un paio in smart-working e ci attacca il weekend.

Quanto tempo passerà prima che si passi a un modello TOTALMENTE in smart-working in cui il dipendente sia completamente slegato dalla sede fisica dell'azienda e QUINDI tenda a lavorare dal luogo dove sogna di vivere? Un modello in cui il dipendente McKinsey/BCG/Bain/Generali/Allianz/JP Morgan/ecc lavori per la sede di Milano connettendosi da casa sua a Ostuni, vista mare. O magari da un co-working locale.
Un modello in cui il collega di lavoro con cui un consulente Bain si prende il caffè non sarà più un altro consulente Bain, ma uno della Accenture o della DLA Piper che ha la scrivania accanto alla sua in un co-working pugliese (per dire una regione a caso).
Tra l'altro sarebbe anche la soluzione ai problemi del mezzogiorno, lo strumento che permetterebbe finalmente di portare i posti di lavoro dell'odiato Nord nell'amato Sud. Perlomeno finché le aziende non inizieranno a spostare tutto in India o nei Balcani una volta resesi conto di non necessitare più di dipendenti fisicamente vicini alla sede.

Questo il discorso sui cambiamenti sociali che secondo me potremmo vedere sul lungo termine.


Per quanto riguarda il discorso prettamente turistico, Milano non sarà mai una città d'arte come Roma o Parigi, ma dovrebbe lavorare per rendere "f***" la sua normalità, come fa Londra, che per il fatto di essere "f***" attrae molti più turisti di quanti ne attrarrebbe solo per le attrattive architettoniche/artistiche.

Ma a Milano basta girare l'angolo che da piazza del Duomo ti ritrovi nella schifosa via Mazzini, che dovrebbe essere tenuta un gioiello e invece è mezza abbandonata.
Quanto tempo passerà prima che la gente si renda conto che è inutile venire fin qui per comprare un prodotto di Armani o di Louis Vuitton (che non è manco un brand italiano) che puoi trovare ovunque nel mondo? Vogliamo continuare a vederci come la "citta della moda?" Si valorizzino le attività prettamente local allora, tipo le boutique di Brera: dove la gente può comprare qualcosa di unico che non si trovi pure nella high-street di Kuwait City.

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Ripeto, secondo me stiamo andando oltre a quello che era il topic iniziale ma la questione "lavoro da remoto" era già in atto pre-covid, ma lo stesso l'ha accelerata e acuita. Non è mio solito fare mal comune mezzo gaudio ma continuo facendo l'esempio di Parigi dove da parecchio tempo i cittadini bramano case lontano il centro urbano, ci sono regioni come Bretagna e Normandia che stanno raggiungendo valori immobiliari astronomici per l'aumento esponenziale delle richieste di acquisto seconda casa dalla regione parigina. Il cittadino se può evade, è nella sua natura. Di scene post-apocalittiche ne abbiamo lette a bizzeffe, addirittura ricordo il NY Times lanciare l'allarme per lo spopolamento di Manhattan con l'aumento delle richieste di lavoro da remoto...eppure Manhattan è ancora meta ambita da ogni angolo del globo, e il grande problema odierno sono le residenze del Billionaire's row che sembrano avere qualche problemino.

In verità qui nessuno mette in competizione Milano con Roma/Parigi mete inarrivabili, si mette in discussione sicuramente un potenziale sfruttabile che abbiamo visto dal 2015 ad oggi portare parecchi frutti, poi siamo tutti concordi che il decoro urbano è da rivedere che piazza Duomo sia una Casbah e che le sue vie limitrofe facciano pietà, che i mezzi di trasporto siano trascurati che gli aeroporti siano fra il penoso e l'imbarazzante, soluzioni? L'atomica? Soldi, tanti e ben spesi (dicotomia in Italia).

Per il resto non vorrei annoiarti a parlare di lusso, ma credo tu non venga da quel mondo e non vorrei creare tedio con le dinamiche dietro allo shopping alto-spendente.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 29 apr 2023, 16:48:56

Nessuno vuole vivere a Milano, sembrerebbe, ma sono pronti tutti a sfruttarla, per il lavoro, per i servizi, per l’offerta culturale e per altre mille ragioni. E quelli che abitano nelle valli e nel contado vicino appena possono vengono in città a divertirsi e non solo.

Applicando totalmente lo smart working, Milano potrebbe ridursi al lumicino? Dubito fortemente. Le aziende stanno facendo esattamente il contrario dello smart working, ritornando a far lavorare le persone in presenza. Lasciamo stare quello che dice il cugino dell’amico del portinaio. Leggiamo i dati. Nei primi tre mesi di quest’anno sono aumentate le vendite di vestiti formali e diminuite quelle delle sneaker. Tutti in smart working vestiti con la grisaglia? Zoom vede scendere continuamente il valore delle sue azioni, come mai? La DAD forzata è stata fortemente criticata ed è ritenuta causa di tanti problemi riscontrati nelle giovani generazioni.

Fossi un dipendente avrei paura di un modello TOTALMENTE in smart-working. A quel punto, perché come imprenditore dovrei assumere il dipendente a Lamezia Terme quando posso assumerlo in qualsiasi altra parte del mondo dove mi costa meno? E un dipendente isolato è sempre più facilmente licenziabile di uno che ha stretto alla macchinetta del caffè una serie di relazioni personali con altri dipendenti.

Sempre a livello imprenditoriale avrei più di una remora a sapere che il mio dipendente, a cui ho magari affidato un progetto riservato, lavora nello stesso stanzone (co-working) dove si trova un potenziale concorrente. Che poi è un altro modo per lavorare in ufficio (uno smart working per modo di dire).
A quel punto dipendente relegato in casa, in clausura. E chi sarà così segregato deve sperare che quello che può succedere nella sua abitazione (bambini, animali, vicini) non lo disturbi troppo nel lavoro.

Infine Milano non è la “città della moda” perché è piena di boutique e negozi di rappresentanza delle marche più importanti, ma per tutto il sistema industriale e creativo della moda che ospita.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda RAV38 » sab 29 apr 2023, 20:33:18

Milano, dopo alcuni decenni di decremento demografico, da qualche tempo vede aumentare la sua popolazione ed è l'unica città d'Italia a registrare questo aumento. Qualche motivo ci sarà.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda Clipper_Mandarin » sab 29 apr 2023, 21:58:49

Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31 Mettiamola così: Milano non è una "città" ma un "LUOGO" in cui la gente NON vorrebbe vivere e dal quale fugge appena può.
Fantastico: siamo passati da Milano città più sopravvalutata del globo terraqueo a Milano città che fa schifo e adesso non è più neanche città, è stata retrocessa a "LUOGO in cui la gente NON vorrebbe vivere" ... ... ...
Questo 3ad sta assumendo aspetti sempre più surreali :mrgreen:
Evidentemente gli oltre 12 milioni di turisti che affollano ogni anno gli alberghi della città (dati ISTAT 2018 e 2019) sono tutti degli ingenui che si fanno abbindolare dalla propaganda mainstream (adesso va di moda) e dai poteri forti. Ovviamente nessuno di questi, fregato una volta, tornerà più in città e ogni anno sarà necessario trovare altri 12 milioni e più di ingenui.
Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31 È un fenomeno comune a tutte le città del mondo? Non saprei, può darsi. Fatto sta che la gente cerca di passarvi meno tempo possibile, vuoi per ragioni di provenienza (quanta della gente che vive a Milano ha radici qui?), vuoi per ragioni di vivibilità (meglio Milano o la campagna Toscana, le coste della Sardegna, le montagne trentine?), vuoi per curiosità di scoprire posti nuovi (parto e faccio un week-end a Praga).
Ma certo che è più bello passare dei giorni al mare in Sardegna o (almeno per me) in montagna in Trentino ma poi ti viene voglia di andare a un concerto o a teatro o a vedere la partita dell'Inter e allora cosa fai, torni a Milano in aereo per farti il week end? :mrgreen:
Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31 Per quanto riguarda il discorso prettamente turistico, Milano non sarà mai una città d'arte come Roma o Parigi,
Parigi città d'arte? In che senso?
Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31 Ma a Milano basta girare l'angolo che da piazza del Duomo ti ritrovi nella schifosa via Mazzini, che dovrebbe essere tenuta un gioiello e invece è mezza abbandonata.
Ma stai parlando di questa via Mazzini?
https://www.google.com/maps/@45.4628957 ... 384!8i8192
Mauz ha scritto: sab 29 apr 2023, 14:54:31 Quanto tempo passerà prima che la gente si renda conto che è inutile venire fin qui per comprare un prodotto di Armani o di Louis Vuitton (che non è manco un brand italiano) che puoi trovare ovunque nel mondo?
Cioè, saranno almeno 30 anni che i più importanti brand della moda di Milano hanno boutique in tutte le città più importanti e ricche del mondo eppure vengono ancora qui a fare acquisti. Vuoi forse dire che gli arabi di Dubai e Abu Dhabi, i cinesi di Shanghai e quelli di Singapore (ecc. ecc.) non si sono ancora resi conto di avere gli stessi negozi di Milano a pochi passi dalla loro casa?
Ciao,
Massimo

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Clipper_Mandarin
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda Clipper_Mandarin » sab 29 apr 2023, 22:39:42

BAlorMXP ha scritto: sab 29 apr 2023, 16:29:07 In verità qui nessuno mette in competizione Milano con Roma/Parigi mete inarrivabili, si mette in discussione sicuramente un potenziale sfruttabile che abbiamo visto dal 2015 ad oggi portare parecchi frutti, poi siamo tutti concordi che il decoro urbano è da rivedere che piazza Duomo sia una Casbah e che le sue vie limitrofe facciano pietà, (CUT)
Caspita, addirittura? :shock:
E visto che si continua con il "confronto/non confronto" con Roma, cosa ne pensi di questo gioiellino in centro città (zona Piazza Barberini, non quartiere Ostiense), tra via Tritone e via Sistina, a non più di 100 m dal famoso teatro?

https://www.google.it/maps/@41.9039742, ... 384!8i8192

Ma forse a Roma anche le discariche in pieno centro, dove scorrazzano topi che sembrano gatti, sono attrazioni turistiche :mrgreen:
Ciao,
Massimo

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » sab 29 apr 2023, 22:50:56

Clipper_Mandarin ha scritto: sab 29 apr 2023, 21:58:49 Fantastico: siamo passati da Milano città più sopravvalutata del globo terraqueo […]
Evidentemente non ho elaborato bene il mio messaggio, visto che io ho scritto come sia sopravvalutata nel definirsi “internazionale”.

Se guardiamo al panorama italiano, Milano è certamente la città dove avvengono le cose, soprattutto a livello lavorativo (non ho mai scritto il contrario, anche perché io stesso ci lavoro da 20 anni) ma se allarghiamo lo sguardo al di fuori dei confini nazionali, non è il melting pot che trovi in tante altre città europee: da marito di coppia mista, ti posso assicurare che a Milano non passi inosservato come a Londra, Parigi, Berlino, Brussels, Madrid, Barcellona, Vienna, Stoccolma etc etc

Milano è solo la meno provinciale di Italia, ma questo non vuol dire che sia al livello delle controparti europee.
Come scrivevo, mi fa sorridere chi - soprattutto tra i non milanesi e tra chi, probabilmente, non ha mai messo troppo il naso fuori dai confini nazionali - esalta Milano come IL posto in cui tutto accade e dove si respira un’internazionalità senza pari.
Perché, semplicemente, non è così.

Non so ora, ma fino a pochi anni fa non era possibile prenotare la visita al cenacolo se non chiamando un numero solo in italiano.
Non so ora, ma fino a poco tempo fa a Palazzo Reale le descrizioni delle opere erano solo in italiano
Credo ancora ora la maggior parte dei taxisti non spiccichi che 3 parole in inglese, così come la maggior parte dei commessi nei negozi che non sono in Montenapoleone o Vittorio Emanuele. Non parliamo di tutto ciò che ruota intorno al pubblico, dalla sanità ai trasporti.

E così via. È un problema di buona parte d’Italia, non certo di Milano, che però viene dipinta internazionale quanto una novella New York perché ha NoLo, California Bakery e “il Kappa”

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda canadian#affairs » dom 30 apr 2023, 00:28:17

A mio avviso a Milano manca soprattutto un elemento naturalistico iconico, riconoscibile.
Se penso alla maggioranza delle grandi città o comunque centri turistici di rilievo mi viene in mente che la maggior parte di essi o si affaccia su un lago, o sul mare, o ha un fiume degno di nota che la attraversa, e magari ha anche un "profilo" interessante, onduleggiato, in parte collinare che favorisce punti panoramici naturali (raggiungibili magari spesso con funicolari o trenini a cremagliera etc che sono mezzi molto apprezzati dai turisti)
Essendo la città estremamente piatta dal punto di vista orografico per forza di cose i punti panoramici sono sostanzialmente artificiali, da qualche grattacielo, o magari dal Duomo.
Questo rimanendo sulla città.
È vero però anche che a qualche decina di km si trovano luoghi, soprattutto la fascia subalpina e lacustre (e anche l'oltrepò pavese) che permettono delle visite e escursioni realmente interessanti (anche in giornata).

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 30 apr 2023, 08:12:02

maclover ha scritto: sab 29 apr 2023, 22:50:56 Se guardiamo al panorama italiano, Milano è certamente la città dove avvengono le cose, soprattutto a livello lavorativo (non ho mai scritto il contrario, anche perché io stesso ci lavoro da 20 anni) ma se allarghiamo lo sguardo al di fuori dei confini nazionali, non è il melting pot che trovi in tante altre città europee: da marito di coppia mista, ti posso assicurare che a Milano non passi inosservato come a Londra, Parigi, Berlino, Brussels, Madrid, Barcellona, Vienna, Stoccolma etc etc
Il 20 per cento degli abitanti di Milano è straniero, ben più del doppio della media nazionale. In certi momenti della giornata, prendendo i mezzi pubblici, ti trovi a essere, come tratti somatici, in minoranza. Che ci possa essere ancora stupore a vedere una coppia mista mi sembra strano, o almeno non credo che chi manifesta tale sentimento sia un abitante della città, dato che non dovrebbe più essere una novità.
Ad esempio, tralasciando tutte le distinzioni anagrafiche e anche quella tra proprietari e inquilini, nel mio solo condominio, che non è di case popolari, ci sono russi, subsahariani, cinesi, originari del subcontinente indiano e bambini frutto di matrimoni misti. E sicuramente me ne dimentico qualcuno.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » dom 30 apr 2023, 09:36:24

Non credo basti sbirciare i nomi sui citofoni per definire una città internazionale… fosse questo il criterio, città come Prato o Padova o Piacenza sarebbero ai livelli di Milano

Ti consiglio piuttosto questa lettura
https://www.kearney.com/global-cities/ ... gure%203).

Kearney, da anni, stila una classifica che tiene conto delle varie classificazioni e dei diversi studi sul tema: il focus è ovviamente globale e seppure ci sia NoLo, Milano non compare tra le tante altre città europee menzionate.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 30 apr 2023, 10:19:17

maclover ha scritto: dom 30 apr 2023, 09:36:24 Non credo basti sbirciare i nomi sui citofoni per definire una città internazionale… fosse questo il criterio, città come Prato o Padova o Piacenza sarebbero ai livelli di Milano

Ti consiglio piuttosto questa lettura
https://www.kearney.com/global-cities/ ... gure%203).

Kearney, da anni, stila una classifica che tiene conto delle varie classificazioni e dei diversi studi sul tema: il focus è ovviamente globale e seppure ci sia NoLo, Milano non compare tra le tante altre città europee menzionate.
L'indice che hai citato è una delle svariate classifiche che si possono stilare - e che vengono stilate - variando semplicemente i parametri e i loro pesi. Come dicono nei Paesi anglosassoni, ci sono "Lies, damned lies, and statistics". Scegli il parametro giusto e sarai primo in qualche classifica. AZ docet.

Che una città appaia o meno in cima a queste classifiche non significa che non ci siano stranieri, o che non ci sia un melting pot come tu indichi. Tra l'altro, pur non avendo dati a riguardo, dubito che a Pechino, Shanghai e Tokyo ci sia una percentuale di stranieri residenti comparabile a quella di Milano. Eppure sono nella top ten della classifica da te indicata.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda I-GABE » dom 30 apr 2023, 15:23:39

Peraltro Milano e' (e rimane) l'unica Alpha City italiana, che piaccia o meno.
Io mi farei una ragione del fatto che sia Roma che Milano possano essere attrattive per un viaggiatore, ma anche che le motivazioni siano e rimangano diverse.
Torino e Bologna in serie B, ovviamente!
:mrgreen:

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » dom 30 apr 2023, 17:52:39

KittyHawk ha scritto: dom 30 apr 2023, 10:19:17 L'indice che hai citato è una delle svariate classifiche che si possono stilare - e che vengono stilate - variando semplicemente i parametri e i loro pesi. Come dicono nei Paesi anglosassoni, ci sono "Lies, damned lies, and statistics". Scegli il parametro giusto e sarai primo in qualche classifica. AZ docet.

Che una città appaia o meno in cima a queste classifiche non significa che non ci siano stranieri, o che non ci sia un melting pot come tu indichi. Tra l'altro, pur non avendo dati a riguardo, dubito che a Pechino, Shanghai e Tokyo ci sia una percentuale di stranieri residenti comparabile a quella di Milano. Eppure sono nella top ten della classifica da te indicata.
Mi spiace tu non abbia neppure letto una riga dello studio prima di rispondere perché probabilmente ne avresti intesi I razionali.
L’internazionalità di una città non è data dal numero di stranieri che vi risiedono altrimenti, come già ho indicato, Prato dovrebbe essere la città più internazionale d’Italia avendo un residente su 4 non italiano…

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » dom 30 apr 2023, 18:00:36

I-GABE ha scritto: dom 30 apr 2023, 15:23:39 Peraltro Milano e' (e rimane) l'unica Alpha City italiana, che piaccia o meno.
Io mi farei una ragione del fatto che sia Roma che Milano possano essere attrattive per un viaggiatore, ma anche che le motivazioni siano e rimangano diverse.
Torino e Bologna in serie B, ovviamente!
:mrgreen:
Fa sorridere che se si parla di MXP, in ogni thread si tiri in ballo FCO
Se si parla di Milano, si è costretti a tirar fuori Torino e Bologna (che si, siamo tutti coscienti giochino in un’altra lega)
Mi riecheggia quel detto che dice che guardare chi sta peggio sia la consolazione dei poveri

Che l’Italia, paese del G7, annoveri un’alpha city mi pare più che scontato, così come scontato è che questa sia Milano.

Se non sbaglio, lavori all’estero: fai quattro chiacchiere con il tuo HR sulla situazione in Italia (anche di multinazionali) sul tema D& nelle filiali del bel paese, milano inclusa

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 30 apr 2023, 18:34:14

maclover ha scritto: dom 30 apr 2023, 17:52:39 Mi spiace tu non abbia neppure letto una riga dello studio prima di rispondere perché probabilmente ne avresti intesi I razionali.
L'ho letto e ho visto i parametri usati. Ciò che mi è sfuggito, se c'è, è il peso dato ai vari parametri per calcolare gli indici generali. A meno di non considerare che un parametro valga l'altro.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » dom 30 apr 2023, 20:01:44

KittyHawk ha scritto: dom 30 apr 2023, 18:34:14
maclover ha scritto: dom 30 apr 2023, 17:52:39 Mi spiace tu non abbia neppure letto una riga dello studio prima di rispondere perché probabilmente ne avresti intesi I razionali.
L'ho letto e ho visto i parametri usati. Ciò che mi è sfuggito, se c'è, è il peso dato ai vari parametri per calcolare gli indici generali. A meno di non considerare che un parametro valga l'altro.
- Business activity (30%): capital flow, market dynamics, and major companies present
- Human capital (30%): education levels
- Information exchange (15%): access to information through Internet and other media sources
- Cultural experience (15%): access to major sporting events, museums, and other expos
- Political engagement (10%): political events, think tanks, and embassies Rank and score are determined by totaling the weighted averages of each dimension to yield a score
on the scale of 0 to 100, with 100 being perfect.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda malpensante » dom 30 apr 2023, 20:45:06

Uno di quegli studi da cui risulta che la città migliore per vivere è Helsinki.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda maclover » dom 30 apr 2023, 21:55:16

Da un sondaggio svolto dalla National Science Foundation, agenzia governativa statunitense, è emerso come un cittadino USA su 4 sia convinto che sia il sole a girare attorno alla terra.

Ci si dovrebbe stupire. O forse no.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 01 mag 2023, 06:25:03

Possiamo quindi dedurre che noi siamo più intelligenti e/o istruiti degli statunitensi, perché solo un italiano su dieci crede che la Terra sia piatta. Oppure che come popolazione il nostro livello di imbecillità congenita sia molto più basso.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda belumosi » lun 01 mag 2023, 11:07:03

Attenzione a non fare confusione tra qualità della vita di un residente e turismo.
Una persona potrebbe vivere in un posto meraviglioso, ma nella maggior parte dei casi, avrà comunque l'istinto di vedere altri luoghi diversi.

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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda BAlorMXP » lun 01 mag 2023, 14:01:28

belumosi ha scritto:Attenzione a non fare confusione tra qualità della vita di un residente e turismo.
Una persona potrebbe vivere in un posto meraviglioso, ma nella maggior parte dei casi, avrà comunque l'istinto di vedere altri luoghi diversi.
Quoto.


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MXP3000
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda MXP3000 » mar 02 mag 2023, 06:17:41

maclover ha scritto: dom 30 apr 2023, 21:55:16 Da un sondaggio svolto dalla National Science Foundation, agenzia governativa statunitense, è emerso come un cittadino USA su 4 sia convinto che sia il sole a girare attorno alla terra.

Ci si dovrebbe stupire. O forse no.
Credetemi, non non c'e' da stupirsi in questa nazione :lol:
Oramai dopo dieci anni suonati non mi stupisco piu'.
MXP3000... sognando un hub...

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I-Alex
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 02 mag 2023, 07:15:52

L'impatto dei 2 scali nel 2022

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deigon
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda deigon » mar 02 mag 2023, 11:49:58

My two cents.
Io sono nato e cresciuto a Milano, ho sempre vissuto qui a parte una piccola parentesi di quasi un anno in due città italiane, e pur avendo visto mezzo mondo ad oggi gli unici posti dove andrei a vivere sono città che mi ricordano molto Milano ma sul mare (che io adoro) come Valencia e Barcellona. Per cui, sostanzialmente, mi trovo molto bene qui. Attenzione: parlo di Milano città, non del terzo mondo che c'è in quello schifo chiamato hinterland che, a parte alcune eccezioni, sarebbe da radere al suolo.
Per fortuna la città non è solo popolata da pheeega, gin tonic e nolo ma le sfumature sono davvero molteplici e lo sono sempre di più.
Sono ancora giovane ma abbastanza grande da ricordare che fino a fine anni 90 gli unici turisti che vedevi erano i giapponesi che si davano appuntamento in piazza Fontana, mentre ora basta camminare per le vie sia del centro sia degli altri poli attrattivi della città (Navigli, Citylife, Garibaldi etc..) per capire quanto siano cambiate le cose rispetto alla tristezza di 20 anni fa. Basta vedere Google Earth o Street View per vedere anche solo dal 2008 a oggi quanti quartieri sono stati riqualificati ma, per chi segue l'evoluzione della città, basta girarla per vedere cantieri disseminati in ogni quartiere.
D'altronde è la normale trasformazione di una città industriale e operaia in qualcosa di diverso, per cui il tessuto fatto di capannoni ed edifici degradati sta pian piano sparendo in favore di nuove edificazioni e, soprattutto, nuove aree verdi.
La stessa popolazione di Milano è continua evoluzione: qualche settimana fa al convegno sull'abitare l'assessore Maran ha dichiarato che oggi c'è solo il 40% degli abitanti di 15 anni fa, ma che da quasi 20 anni c'è un trend a crescere della popolazione, ad eccezione della parentesi covid, che a marzo ha portato gli abitanti alla soglia dei 1,5mln (1.470.000 circa), nonostante un saldo naturale negativo.
Quindi è vero che ci sono persone che appena possono scappano, ma ce ne sono di più che arrivano. Inoltre molti di quelli "scappati" in realtà si spostano solo dai confini comunali poichè, coi prezzi delle case non proprio per tutte le tasche, molto ceto medio non riesce a comprare/affittare case a prezzi contenuti, motivo per cui nei prossimi 4/5 anni sono previsti in arrivo sul mercato qualche migliaio di appartamenti, di cui una parte a canoni convenzionati, che probabilmente faranno calmierare un pochino il mercato e potranno far rientrare alcuni fuoriusciti che lo desiderano (ne conosco diversi).
Tutto ciò per dare un quadro di quello che sta accadendo in città.
Veniamo alle note negative: ad oggi, da un lato in virtù di una fase di transizione di trasformazione della città e dall'altro per il tipico menefreghismo e lassismo del pubblico in Italia, la città ha zone e palazzi notevoli con un arredo urbano e una viabilità degna di Kinshasa. Tra sosta selvaggia impunita, degrado degli spazi pubblici e viabilità imbecille, la città è sommersa di auto buttate a caso in ogni angolo possibile, di pali piegati o divelti oltre che sovrabbondanti, di segnaletica orizzontale spesso assente e di condizioni stradali, in particolare di marciapiedi, al limite. Tutto ciò incide anche sul tpl e sulla sua relativa lentezza, in particolare quello di superficie che spesso non viene considerato dagli abitanti.
Le uniche zone che si salvano sono quelle oggetto di riqualificazioni recenti (e nemmeno tutte, visto alcuni errori progettuali) o dove in qualche modo il privato interviene. Il Comune è totalmente assente e inerte sul problema, come pure per le tag.
Dal punto di vista aeronautico, come si è ampiamente parlato su questi lidi, lo spezzettamento del mercato su 3 aeroporti fa solo disastri su disastri.

KittyHawk
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Re: [OT] - Turismo altospendente

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 02 mag 2023, 13:53:03

Non so da dove Maran possa aver tirato fuori il dato "che oggi c'è solo il 40% degli abitanti di 15 anni fa". Nella sua massima espansione di popolazione, a metà degli anni '70, Milano aveva meno di 1,8 milioni di residenti, oggi siamo a 1,4 milioni. Percentuali a caso elargite durante un convegno?


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