Salviamo Malpensa

le news dal "Città di Milano"
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stefanojoy
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda stefanojoy » gio 17 gen 2008, 16:14:40

SGS ha scritto:Cacciare Alitalia del tutto per quanto con un certo gusto del sadico possa piacere come idea per toglierle un mercato, non sarebbe ad oggi una soluzione.

Per diventare Hub si Star o di altri serve tempo. Per organizzarlo servono sì gli slot, ma anche gli aerei da metterci e nessuna compagnia ha aerei pronti da spostare subito. In questo senso penso che l'idea di moratoria possa essere utile (o quella di progressivo disimpegno), in quanto la transizione da un hub carrier all'altro non può avvenire nè in un mese, nè in una stagione, ma solo in maniera progressiva.

Togliere voli è facile, aggiungerne no.

quoto...ma i voli che si manterrebbero non dovrebbero essere internaz. al posto intercont. eh no......come dire...va bene farsi prendere per il c...o ma non fino a questo punto....
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » gio 17 gen 2008, 17:16:38

Come afferma SGS e Bonomi che ha riconfermato MXP come Hub nel 2010 cio vuol dire lavorare di brutto in due anni per avere macchine, LIN ricondizinato (questo sara' il termine, c'e' chi fa' riposizionamenti e chi ricondizionamenti..e :lol: ) AZ tarpata etc, etc.

Un cambio dall'oggi al domani non e' tecnicamente possibilie e no ne' mai accaduto in nessun scalo al mondo. L'importante ora e' prendere una strada, le decisioni e creare un progetto di lunga durata, contratti di ferro (per evitare altri scippi) oltre al fatto che tra spostamento da LIN ed altro per il 2010 MXP si presentera' sotto ad un'altra veste pronto per nuove sfide, il 3/3 e St C pronto, il secondo treno per Milano, il raddoppio della Cargo City, L'Hotel pronto etc, etc.

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » ven 18 gen 2008, 13:04:04

Malpensa, il piano atterra i lombardi: «Ogni cittadino perderà mille euro»

«Le ragioni della moratoria prendono piede». La Regione ha chiesto tre anni di tempo per far fronte alla cancellazione dei 44mila voli a rischio, i tecnici del governo non hanno risposto di no. E hanno messo sul piatto la possibilità di modificare accordi bilaterali con una quarantina di Paesi, eliminando l’esclusiva di Fiumicino e consentendo così a Malpensa di avere meno vincoli e poter competere secondo leggi di mercato. «Dateci tempo per approfondire e riflettere e vi faremo conoscere una proposta» la richiesta. Palazzo Chigi ha fissato un calendario: il tavolo tecnico si rivedrà giovedì prossimo e il vertice politico è previsto per il 28 gennaio.

Al tavolo Milano in versione tecnica che si è riunito ieri a Roma (presieduto da Francesco Boccia, che ha insegnato per anni all’Università di Castellanza) l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, ha fornito i numeri della crisi da scongiurare, insistendo sulle conseguenze economiche del piano Air France: «Non siamo qui a parlare delle bende e dei cerotti. Se avete deciso che ci amputate le braccia, me ne vado». Alla Regione non bastano i sia pur importanti ammortizzatori sociali né una «gradualità» senza tabelle di marcia precise, tanto più che il taglio delle rotte da Malpensa è già cominciato. Sono stati eliminati i voli per Shanghai, Timisoara, Stoccolma, Cracovia, Skopje, tanto per fare qualche esempio.

Romano Prodi al tavolo Milano di martedì scorso ha parlato di «centralità di Malpensa», liberalizzazione del trasporto aereo, conferma delle infrastrutture e ammortizzatori sociali. Gli esperti lombardi hanno tradotto la questione in cifre. Secondo studi dell’Ambrosetti supportati da approfondimenti dell’Università di Varese e Castellanza, la desertificazione di Malpensa comporta una perdita di 9,3 miliardi al 2015 e di 18,5 entro il 2020. «Mille euro per ogni cittadino lombardo, che diventano duemila entro il 2015, per un introito fiscale perduto dallo Stato di 400-500 milioni l’anno, stimando le quote di tasse che si pagano» sintetizza Cattaneo.

Inoltre, l’assessore ha ribadito i costi degli ammortizzatori (140 milioni) che si sommano alle perdite per l’Alitalia: secondo l’Ambrosetti solo il 30 per cento degli 8,5 milioni di passeggeri che usa Malpensa opterà per Fiumicino, ma anche stimando che a dirottarsi su Roma sia il 60 per cento, sono prevedibili ricavi in meno da 400 a 600 milioni di euro. Insomma, secondo la Regione sarebbe una débâcle per tutti: 500 milioni di tasse in meno per lo Stato, danni per l’economia fino a 18,5 milioni e perdite anche per Alitalia intorno ai 500 milioni.

Il governo è diviso ed è su questo che puntano i supporter di Malpensa. La linea dura di Tommaso Padoa-Schioppa, apertamente contestata dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, è stata un po’ ridimensionata da Prodi. Ed è in questo cuneo che si inserisce anche il presidente della Provincia, Filippo Penati: «Il ministro dell’Economia non ci ha convinto, è stato ondivago. La vera garanzia per Malpensa deve continuare ad essere Prodi».

Il Giornale
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E non e' finita, visto che il piano di Prato/Schisan/Spientta lo si sta' smontando pezzo per pezzo manca ancora la stoccata finale di Bonomi il quale, a tempo perso, ha preparato un suo piano...

PS, Ma quando se le inventa certe batture (cerotti)? :mrgreen:

Mattia
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Mattia » ven 18 gen 2008, 14:02:57

Nulla di nuovo...scusa cosa sarebbe il Piano Bonomi?Mamma mia ancora sto carrozzone fra le balle?Dimmi di no...

ainicar
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda ainicar » ven 18 gen 2008, 17:30:21

La farsa sta finendo, dopo le emorroidi di ieri della Passera (che tra l'altro nell'incontro dell'altro giorno in prefettura con Schiappa nemmeno è andato, ma è andato al suo posto l'amicone di Prodi, ossia Bazoli)
ALITALIA: PASSERA, SI E' DECISO DI BUTTARLA VIA
(ANSA) - MILANO - ''Mi brucia che si sia deciso di buttare via l'Alitalia, un'impresa strategica per lo sviluppo di un paese come il nostro''. Cosi' l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera, in un'intervista a Panorama in edicola venerdi', commenta la scelta di Air France come futuro partner della compagnia di bandiera. ''Con i francesi l'Alitalia non sara' piu' un'azienda indipendente, ma una divisione di un gruppo che avra' la testa altrove, si continuera' a viaggiare sui vecchi Md 80 per altri dieci anni, Malpensa perdera' definitivamente la possibilita' di diventare un grande aeroporto e sembra si voglia lasciare al suo destino Az Servizi e i suoi quasi 10 mila dipendenti. Per Air France e' una grande operazione, per Alitalia una resa senza condizioni'', ha aggiunto Passera. Nella gara per Alitalia Intesa Sanpaolo si era schierata a fianco di AirOne di Carlo Toto. (ANSA). MM
oggi si iniziano già a scoprire le carte...
ROMA (MF-DJ)--Carlo Toto chiede "le stesse attenzioni e gli stessi diritti riservati al gruppo Air France" nella corsa ad Alitalia, perche' il progetto di Ap Holding "consente di conservare il controllo non solo strategico ma anche gestionale dell'azienda sul territorio nazionale, e con esso migliaia di posti di lavoro qualificati, diretti e indiretti. Cederla ad Air France vuol dire svendere a poco prezzo il ricchissimo mercato italiano. Non avremo piu' una compagnia il cui network e' al servizio dei bisogni di spostamento dall'Italia verso il mondo e dal mondo verso l'Italia". Il patron di Air One, Carlo Toto, in un'intervista al Secolo XIX, rilancia la sua candidatura per il controllo di Alitalia. E non esclude la possibilita' di collaborazione con i francesi. "La nostra proposta prevede il mantenimento di Alitalia in SkyTeam, nel rispetto degli attuali accordi. Come vede, non abbiamo preclusioni" afferma. "Il nostro piano non e' stato analizzato con attenzione -spiega Toto- Padoa-Schioppa dice che siamo troppo ottimisti? Non e' vero. Il nostro piano e' prudenziale e cautelativo". Sul sostegno delle banche, Toto non ha dubbi: "la finanza a supporto di questo progetto c'e'". Per questo l'imprenditore abruzzese si dice pronto a presentare il Piano Ap Holding al Ministero, "per illustrare gli aspetti sia industriali che finanziari". Sul fronte economico, "la nostra offerta e' semplicemente piu' alta di quella di Air France". Secondo Toto "in un Paese normale, come la Francia, il Governo non si sarebbe arreso e avrebbe riunito intorno a un tavolo acquirenti, venditore, parti sociali, finanza, per trovare una soluzione nazionale ed ottimale sotto il profilo economico e sociale". red/ren (END) Dow Jones Newswires January 18, 2008 04:13 ET (09:13 GMT) Il patron di Air One, Carlo Toto, in un'intervista al Secolo XIX, rilancia la sua candidatura per il controllo di Alitalia. E non esclude la possibilita' di collaborazione con i francesi. "La nostra proposta prevede il mantenimento di Alitalia in SkyTeam, nel rispetto degli attuali accordi. Come vede, non abbiamo preclusioni" afferma. "Il nostro piano non e' stato analizzato con attenzione -spiega Toto- Padoa-Schioppa dice che siamo troppo ottimisti? Non e' vero. Il nostro piano e' prudenziale e cautelativo". Sul sostegno delle banche, Toto non ha dubbi: "la finanza a supporto di questo progetto c'e'". Per questo l'imprenditore abruzzese si dice pronto a presentare il Piano Ap Holding al Ministero, "per illustrare gli aspetti sia industriali che finanziari". Sul fronte economico, "la nostra offerta e' semplicemente piu' alta di quella di Air France". Secondo Toto "in un Paese normale, come la Francia, il Governo non si sarebbe arreso e avrebbe riunito intorno a un tavolo acquirenti, venditore, parti sociali, finanza, per trovare una soluzione nazionale ed ottimale sotto il profilo economico e sociale". red/ren (END) Dow Jones Newswires January 18, 2008 04:13 ET (09:13 GMT) Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.
Meditate su queste due affermazioni dei due personaggi:
Passera: si continuera' a viaggiare sui vecchi Md 80 per altri dieci anni
Toto: E non esclude la possibilita' di collaborazione con i francesi.Come vede, non abbiamo preclusioni

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » ven 18 gen 2008, 17:53:22

Beh Toto puo' lasciare AZ (per non pagare la penale) in SkyTeam sino alla scadenza, con i code share raggruppa tutto, SlyTeam non e' solo AF...

Nel thread Alitalia hot news altr "perle" del giorno...

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » lun 21 gen 2008, 15:44:19

Il caso del giorno Il nanismo di Malpensa fa male al nord Milano e la Lombardia pagano il mancato accordo Alitalia-Klm e gli inutili tentativi di salvataggio della compagnia di bandiera

Caro Schiavi, mi sembra che il vero problema della Malpensa sia il collo di bottiglia del collegamento al resto del mondo. Dove sono Comune, Provincia, Regione quando lasciano che un ridicolo tratto di metropolitana (invece di un marciapiedi mobile sotto Vittor Pisani) divida la stazione Centrale dal Passante ferroviario? Che peraltro dovrebbe collegare Linate con Malpensa (l’ex stazione Vittoria è proprio in linea con l'aeroporto). Che c'entra Cadorna come terminal del collegamento ferroviario?
Fausto Gorla

Ma come si fa a non vedere che dietro il salvataggio di Alitalia c’è, come sempre, la lobby romana? È possibile che l’area economicamente più vitale del Paese sia trattata a pesci in faccia dal governo per vendere al miglior prezzo una compagnia allo sbando?
Riccardo T.

C’è poco da aggiungere al tanto gia scritto su Malpensa. Milano e la Lombardia pagano il mancato accordo Alitalia-Klm, per sganciare lo scalo lombardo dalla sudditanza di Fiumicino. Pagano anche gli inutili tentativi di salvataggio della compagnia di bandiera, le gestioni troppo politiche della Sea, la mai realizzata rete di collegamenti stradali e ferroviari per agganciare l’utenza del grande bacino padano (che si è arrangiato in proprio). L’idea del grande hub, con Alitalia e senza collegamenti, fu un errore. Oggi il caso Alitalia ha poche vie d’uscita senza Air France e per Malpensa ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio. L’ipotesi di una moratoria (due o tre anni) al taglio netto delle rotte è l’unica che può evitare il collasso al sistema. Il nanismo aeroportuale contraddirebbe i tanti investimenti fatti per la nuova Fiera, la ricerca scientifica, la città della moda e l’Expo. Le ragioni del Nord produttivo, purtroppo, faticano a farsi largo: ma per salvare Alitalia non si può bastonare Malpensa. Il fronte comune tra le istituzioni ha evitato allo scalo un cappio al collo; una transizione graduale può aiutarlo a crescere di nuovo. Purtroppo ci tocca pedalare in salita.

Corriere della Sera/MI
Giangiacomo Schiavi
18 gennaio 2008

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » lun 21 gen 2008, 15:54:57

ALITALIA: FORMIGONI, VEDERE SE CONVIENE VENDERE A AIR FRANCE

(ANSA) - MILANO - ''E' chiaro che Alitalia ora e' destinata a fallire ma il problema scatta proprio qui: bisogna vedere se conviene vendere l'ex compagnia di bandiera al nostro principale concorrente sotto molti punti di vista, perche' Air France rappresenta la Francia''. Lo ha affermato il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, in un'intervista a '60minuti' settimanale di GrParlamento. ''Una compagnia di bandiera che come primo atto intende tagliare i collegamenti diretti con Malpensa - ha aggiunto Formigoni - e' una sciagura, sia per i nostri operatori che per quelli stranieri che investono in Italia''. Il presidente della Lombardia ha quindi rilanciato le sue proposte: ''O tornare a considerare altre offerte d'acquisto piu' convenenti, e ce ne sono, oppure, se proprio il governo ha deciso in maniera irrevocabile, per lo meno si negozi una moratoria di tre anni nei quali Air France garantisca gli stessi servizi di Alitalia, in modo che il Nord abbia il tempo per costruirsi un'alternativa''. (ANSA). BAB

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda malpensante » lun 21 gen 2008, 16:49:38

nnn ha scritto:ALITALIA: FORMIGONI, VEDERE SE CONVIENE VENDERE A AIR FRANCE

(ANSA) - MILANO - ''E' chiaro che Alitalia ora e' destinata a fallire ma il problema scatta proprio qui: bisogna vedere se conviene vendere l'ex compagnia di bandiera al nostro principale concorrente sotto molti punti di vista, perche' Air France rappresenta la Francia''.
Sarebbe meglio se Formigoni evitasse di dire grandissime caxxate.

Alitalia è destinata a NON fallire, perché AF si farà carico del debito principale, le obbligazioni, perché tagliando voli a MXP comunque taglia dei costi, perché quando si capirà che non basta taglierà finalmente il numero di dipendenti, fallirà solo se un improbabile sciopero ad oltranza si opporrà ai prevedibili futuri licenziamenti.

Air France rappresenta la Francia, così come Lufthansa rappresenta la Germania. Ma questo non è stato un problema per KLM, così come non lo è stato per Swiss. Agitare il nazionalismo (o regionalismo?) davanti all' inevitabile processo di concentrazione dei vettori è assolutamente inutile.

Air France è il peggior acquirente possibile di Alitalia, riguardo agli interessi lombardi. Ma è anche l' unico, perché venderla ad AirOne sarebbe un po' come ri-vendere la Cirio a Cragnotti. Toto non è un disonesto, ma la probabilità di fallimento di AZ+AP sarebbe molto alta.

L' errore fondamentale è stato già fatto, farsi infinocchiare dai romani, che hanno convinto chiunque non viva in Lombardia che Malpensa può solo perdere e hanno scacciato TPG, Lufthansa etc.
Però a Malpensa Alitalia può solo perdere, chiunque altro può solo perdere, finché non si chiude LIN. E lo sappiamo da dieci anni. Ma ancora adesso ci si trastulla col city airport, nella versione aerei da 80 posti. Linate must die, se non lo si accetta si dà solo aria alla bocca.

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Ellysfly » lun 21 gen 2008, 18:04:55

Malpensa - La lettera scritta dal consigliere comunale e provinciale del Carroccio rivolta a tutti gli amministratori locali
Monti: "Su Malpensa non scenderemo mai a patti"

Di seguito una lettera rivolta a tutti gli amministratori locali nella quale il consigliere comunale e provinciale Emanuele Monti (Lega Nord) esprime la propria opinione circa la situazione “Malpensa”.



Gli effetti sull’economia e sulla comunità della Provincia di Varese si prospettano gravissimi. Il taglio del 60% dei voli Alitalia previsti dal piano Prato, gradito ad Air France-Klm, porterà ad una diminuzione di 1 milione di passeggeri e 8.000 esuberi del personale dipendente.

E’ impensabile che il Governo di roma decida di compromettere gli interessi dei 17 milioni di utenti e del milione e 600 mila imprese che hanno come punto di riferimento Malpensa per salvare Alitalia, società da anni sull’orlo del fallimento. L’elemento di maggior ambiguità è chiaramente la dimenticanza di quei 90.000 lavoratori suddivisi tra Milano, Novara e Varese che sono impiegati nell’indotto di Malpensa. Al contempo leggiamo sui giornali le deliranti affermazioni del Presidente di Air France Spinetta per cui è Malpensa la causa dei mali di Alitalia. Ci devono spiegare come può essere Malpensa la causa principale delle perdite di Alitalia: si tratta infatti di un aeroporto che serve il terzo bacino per numero di utenti d'Europa, efficiente (il rapporto bagagli disguidati è stato nel 2007 di 37/1000 contro i 170/1000 di Fiumicino), puntuale (Malpensa è stato il terzo hub europeo per puntualità nel 2006 e primo nel primo semestre 2007), con tariffe aeroportuali competitive (la tariffa per passeggero a Malpensa è di 18,59 euro mentre a Parigi è di 75,76 euro) e in grado di garantire aerei pieni mediamente al 74,22% e all'84% per i voli intercontinentali.



Prima di ogni ragionamento si deve partire da un punto imprescindibile e fondamentale: Malpensa non si tocca, anzi se possibile si aiuta a crescere e potenziarsi. E’ incredibile pensare ad uno Stato che al posto di investire pesantemente in quella parte del suo territorio che fa da motore all’intera economia nazionale, si ritrae e cerca in ogni modo di affossare le realtà più importanti per lo sviluppo e la crescita del nord e dello stato stesso. Sentire parole di certi ministri che parlano di surreale situazione dove 3 aeroporti distano 50 km tra loro fa pensare che a roma non si sappia nemmeno come è fatto quel sistema industriale tra i più competitivi del mondo senza il quale l’Italia sarebbe al pari dei paesi nord-Africani.

Credo che in qualità di rappresentanti del territorio dove ha sede Malpensa, rappresentanti degli 850.000 cittadini della Provincia di Varese, Noi amministratori locali, abbiamo il diritto di alzare la voce, perché non ne possiamo più dei giochi sott’acqua fatti a Roma o forse a Parigi dove nella spartizione di interessi , Noi e la nostra gente veniamo come sempre presi a pesci in faccia. Il popolo che rappresentiamo è stanco di continuare a reggere l’economia dello stato italiano gestita come Alitalia, dove ci sono tra le rotte più redditizie ma poi ci si ritrova in perdita poiché esistono costi di altra natura, di convenienza politica, di assunzioni a Roma o in regioni del meridione, per tenersi buone lobby e gruppi d’interesse e pressione. Aziende gestite come contenitori politici che prima o poi chiaramente scoppiano. Ma noi non vogliamo pagare anche la fattura salata dei nuovi politici romani e della nuova società capo di Alitalia. Una fattura che penalizza in modo irreversibile il nostro territorio.



Ora, non siamo certo Noi a dover proporre piani di risanamento e di sviluppo; ma è chiaro che se questa decisione venisse intrapresa, il governo di roma dovrà tenere presente che la gente dei nostri territori, che ha sempre dato prova di laboriosità ed efficienza ,farà in modo di ricreare un futuro per Malpensa. E roma dovrà ascoltare, e se non vorrà farlo dovrà iniziare ad imparare perché qui non si scherza. La gente ha imparato a capire come certi politici sfruttano lo stato per i propri comodi ed ora è arrivato il momento di dire basta e aprire una nuova era ed un nuovo periodo.

Noi amministratori non ci stiamo e non scenderemo a patti né ora né mai.



Emanuele Monti, consigliere provinciale della Lega Nord



Lunedi 21 Gennaio 2008
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda robbyy » lun 21 gen 2008, 22:44:21

Alitalia è destinata a NON fallire, perché AF si farà carico del debito principale, le obbligazioni, perché tagliando voli a MXP comunque taglia dei costi, perché quando si capirà che non basta taglierà finalmente il numero di dipendenti, fallirà solo se un improbabile sciopero ad oltranza si opporrà ai prevedibili futuri licenziamenti.

AF nn si farà carico dei bond
AF nn si farà carico di AZ service
AF nn investirà un € cash ma solo un o scambio di titoli
AF nn investirà un € nei prossimi 4 anni (sn previsti 3 aeri all'anno dal 2012 al 2017 2 corto raggio 1 lungo)
AF nella trattativa privata sta negoziondo un ribasso di prezzo rispetto i o,35 cents
AF ha detto che cocorda pienamento nel piano di rilanciodi Prato ( che dallo stesso fu definito di sopravvivenza....)
AF scorporerà AZ dal gruppo sarà una regional

Penso che basti anche se ci sarebbe da dire che il piano voli a MXP è da pazzi oraroi folli rotte snaturate 3xw
Su FCO ridurrà in futuro poichè i voli saranno in perdita e nn saranno giustificati.

AF vuole solo gli slot. infatti come elencato sopra nn tirera' fuori un cent

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda michyh87 » lun 21 gen 2008, 23:03:24

AF in sintesi fotte AZ la quale mai più potrà svilupparsi...... :roll: :evil:

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda stefanojoy » mar 22 gen 2008, 11:50:20

Non mi risulta che tutti perdano a MXP....
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » mar 22 gen 2008, 17:20:44

Malpensa - Il sindacalista della segreteria di Cgil analizza la situazione dello scalo della brughiera e di Alitalia. Giovedì 24 gennaio un attivo sindacale molto atteso
Nossa: "Malpensa, pesa l'incertezza sul futuro dei lavoratori"

Del futuro di Alitalia e di Malpensa ne sono state dette e scritte di tutti i colori e in tutte le salse. La trattativa con AirFrance per la cessione della ex compagnia di bandiera va avanti tra alti e bassi e con l’incognita sul futuro del Governo. Tra le tante posizioni emerse, quella di Cgil, esposta all’assemblea degli Stati Generali voluta dalla Provincia di Varese da Flavio Nossa, ha riscosso consensi e suscitato curiosità.
Nella parole di Nossa c’è preoccupazione, attenzione per il futuro dei lavoratori, ma anche un dubbio che in pochi hanno sollevato ma che avrebbe bisogno di chiarimenti: «Allo stato dell’arte, con la crisi del Governo che può cambiare e parecchio le carte in tavola complicando la situazione, Cgil è preoccupata – spiega l’esponente della segreteria provinciale, da sempre attento agli sviluppi e alle dinamiche interne all’aeroporto della brughiera -. Abbiamo più volte dichiarato senza mezze misure la nostra contrarietà al piano Prato: non c’è chiarezza sul futuro di Malpensa e quindi non ci sono certezze per i lavoratori dello scalo. AirFrance ha dichiarato di voler mantenere e anzi potenziare il settore merci (anche se i voli intercontinentali passeggeri, quelli che verranno tagliati o trasferiti, portano nella pancia merci e vorrei sapere come verranno sostituti), e lo stesso ha fatto capire per Volare, ma siamo preoccupati. La società di gestione dello scalo sembra incapace di gestire la perdita dell’azienda che oggi copre il 60 per cento delle attività, questo non può che metterci in allarme. Il presidente dei Sea Giuseppe Bonomi è stato il numero uno di Alitalia ed ha già gestito Sea, non può farci credere di avere la fila fuori dalla porta un giorno e quello dopo dirci che al momento non c’è nessuno che può prendere il posto di Alitalia».

Il dubbio che ha Nossa è legittimo e potrebbe aprire prospettive per una futura revisione del piano Alitalia: «Quello di Maurizio Prato ci era stato presentato come piano di sopravvivenza e salvataggio di una compagnia al collasso – spiega il sindacalista -: se chi subentra acquisendo la maggioranza della compagnia nell’ottica di rilanciarla fa suo quel piano in toto c’è qualcosa che non torna. Il problema è che l’Italia, il suo governo e le sue istituzioni, non hanno una strategia d’insieme, non hanno chiarito se vogliono o no tenere in vita il settore del trasporto aereo italiano: per noi è un settore strategico, che interessa la movimentazione delle merci, dei passeggeri, la logistica, i mezzi di trasporto (dai treni alle auto, non solo gli aerei). Se non si prende seriamente in mano la questione ci sbatteremo il muso prima o poi e ho paura che ci faremo male in tanti. Noi abbiamo chiesto un confronto serio con le istituzioni, ma al momento stenta a decollare».

In ballo c’è il futuro del Paese, ma contemporaneamente anche quello di tanti lavoratori. La Cgil non ha intenzione di iscriversi al balletto dei numeri: «Non ne diamo, non vogliamo mettere su un piatto d’argento a chiunque arrivi al posto di Alitalia le teste dei lavoratori – commenta Nossa -. Sarebbe il caso che tutti facessero lo stesso, questo balletto di cifre non serve a nessuno». In aeroporto si parla di licenziamenti e contratti non rinnovati già a gennaio: «Sono due piani distinti – ammonisce Nossa -. Da una parte ci sono piccole aziende di settori marginali delle attività aeroportuali, che hanno messo in atto operazioni speculative di riduzione del personale: poche unità in numeri assoluti, ma percentuali elevate pensando alle ditte interessate. Al 1 gennaio, al momento di rinnovare gli appalti, a fronte di attività che restano agli stessi livelli, hanno deciso di tagliare quote del 20-30% del personale. Dall’altra ci sono gli stagionali di Sea, i cui contratti potrebbero non essere rinnovati: non c’è nulla di certo, è un’eventualità che comunque non è spiegabile con i fatti. Non si conoscerà prima di aprile la misura dell’eventuale calo dell’attività della società di gestione. Inoltre Bonomi ha annunciato l’arrivo di American Airlines e altre grandi compagnie a Malpensa. Queste non porteranno nulla? Quale sarà il loro impatto sul lavoro in aeroporto?».
Domande che restano e che saranno sul piatto nell’attivo sindacale di giovedì 24 gennaio, in programma al Cral del terminal 2 di Malpensa dalle 9 alle 13: «I lavoratori sono disorientati, quindi sarà un momento di informazione e confronto».

Martedi 22 Gennaio 2008
Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

Ellysfly
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Ellysfly » gio 24 gen 2008, 11:25:29

Varese - IL presidente di Sea riferisce numeri allarmanti. E Gli industriali ribadiscono l'importanza dello scalo
Alitalia e Malpensa: Bonomi parla alla giunta Univa

Alla vicenda Aitalia/Malpensa è stata dedicata gran parte dell’ultima riunione della Giunta dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, che ha ascoltato dal Presidente di SEA Giuseppe Bonomi, componente del resto della stessa Giunta, le valutazioni su una questione che desta molta preoccupazione nella business community non solo varesina, ma dell’intero nord Italia, come testimoniato dagli interventi di molti esponenti del mondo economico e politico del Settentrione. Un incontro, dunque, ha avvertito il Presidente dell’Unione Industriali Michele Graglia, introducendo il tema, «per capire quali potrebbero essere le conseguenze dell’accordo tra Alitalia e Air France-Klm sull’operatività di Malpensa e sull’occupazione locale, oltre che per conoscere quali strategie SEA sta mettendo in campo per cercare di ridurre il più possibile l’impatto dell’accordo e scongiurare il ridimensionamento di Malpensa».

Il Presidente della SEA Bonomi ha riferito cifre allarmanti. Una riduzione dei voli internazionali, secondo il piano di sopravvivenza di Alitalia che andrà a regime dal prossimo 1° aprile, che passa da 1.238 a 445; una conseguente stima di perdere qualcosa come 6 milioni di passeggeri all’anno e una perdita di fatturato per SEA dell’ordine di 70 milioni di euro, senza considerare naturalmente le conseguenze, su fatturato e occupazione, in capo alle numerose imprese dell’indotto aeroportuale. Cifre che, in realtà, stanno cominciando a concretizzarsi perché Alitalia, senza aspettare il 1^ aprile, ha già iniziato a cancellare diversi voli.

Una prospettiva pesante e, al tempo stesso, inspiegabile se si considera che, per Alitalia come per qualunque altra compagnia di navigazione che fosse interessata a fare base in Italia, l’hub di riferimento non potrebbe che essere proprio Malpensa e ciò per diversi motivi. Il primo è il suo bacino naturale di utenza, composto da 1.296.800 imprese (contro ad esempio 509.500 di Roma, 248.500 di Francoforte, 269.343 di Madrid). Sia perché, conseguentemente, il 70% dei biglietti aerei viene staccato da Bologna in su. Sia infine perché Malpensa ha registrato, da quando la nuova aerostazione ha iniziato ad operare, un incremento di operatività del 459% del traffico passeggeri e del 229% per quello merci..

Per tali motivi, con o senza Alitalia, Malpensa sembra destinato a poter comunque conservare un ruolo di primo piano nel mercato del trasporto aereo. Il problema è piuttosto quello di contenere le ripercussioni negative che l’accordo con Air France-Klm produrrebbe nell’immediato. «SEA - ha riferito Giuseppe Bonomi - ha delineato due strategie. La prima, per il breve periodo, consiste nell’accrescere l’operatività dello scalo consolidando i rapporti con vettori esistenti e allacciando rapporti con vettori nuovi. Lo scopo, dichiarato, è di contenere le perdite. Si stima, in tal modo, di ridurre della metà l’impatto sulla perdita di passeggeri: da 6 a 3 milioni all’anno. La seconda strategia, di medio-lungo periodo, è quella di trovare un nuovo vettore che possa sostituirsi ad Alitalia nel fare di Malpensa il proprio hub europeo. In tal modo, verrebbe nuovamente assicurata al bacino di utenza la possibilità di collegarsi direttamente con molte destinazioni, nel mondo».

«A tale scopo - ha avvertito il Presidente Bonomi - SEA non chiede che venga messo da parte l’accordo con Air France-Klm, non domanda favori. Chiede solo di rinviare di almeno due anni l’efficacia del piano per poter avere il tempo di individuare un nuovo vettore di riferimento e di essere messa in condizioni di poter operare in condizioni competitive adeguate, anche contando sulla revisione degli accordi bilaterali che consentirebbero l’ingresso di nuovi operatori».

La Giunta dell’Unione Industriali ha ribadito, dal canto suo, la necessità irrinunciabile che Malpensa continui ad avere un ruolo alto nel panorama del trasporto aereo internazionale per evitare che il tessuto economico italiano - e, in particolare, quello dell’area più sviluppata del Paese - abbia a mantenere gli indispensabili collegamenti diretti con le aere a maggiore crescita del mondo, considerati essenziali perché le imprese di quest’area possano continuare a mantenere contatti proficui con i numerosi Paesi con i quali vengono intrattenuti rapporti di scambio commerciale. Il rischio di rimanere “tagliati fuori” è infatti ancor più preoccupante delle ripercussioni che potranno aversi nell’immediato sull’economia e sull’occupazione locale. La richiesta degli imprenditori varesini è dunque quella che, al di là della vicenda della privatizzazione di Alitalia, non si abbia a mortificare Malpensa ma si consenta a questa infrastruttura di continuare ad essere attrattiva per il mercato del trasporto aereo e svolgere così il ruolo per il quale essa è stata voluta e finanziata dall’Unione Europea: un grande aeroporto a servizio di tutto il centro-sud dell’Europa.


Giovedi 24 Gennaio 2008
Varesenews

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda mxp exp » gio 24 gen 2008, 11:31:36

Pare che tra le altre cose bonomi tema anche che la crisi di governo porti ineluttabilmente AZ verso AF con inevitabile ridimensionamento di mxp.
mxp exp

Ellysfly
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Ellysfly » gio 24 gen 2008, 11:37:54

Certo, potrebbe anche essere così.. Vediamo cosa succede oggi al governo

Mattia
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Mattia » gio 24 gen 2008, 11:55:02

mxp exp ha scritto:Pare che tra le altre cose bonomi tema anche che la crisi di governo porti ineluttabilmente AZ verso AF con inevitabile ridimensionamento di mxp.
ma magari...via via via

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stefanojoy
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda stefanojoy » gio 24 gen 2008, 12:06:55

Mattia ha scritto:
mxp exp ha scritto:Pare che tra le altre cose bonomi tema anche che la crisi di governo porti ineluttabilmente AZ verso AF con inevitabile ridimensionamento di mxp.
ma magari...via via via

non e' cosi' semplice Mattia....e' un momento davvero delicato.
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....

Mattia
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda Mattia » gio 24 gen 2008, 12:14:14

per me è l'unico modo per cui malepnsa possa diventare grande con un vettore/alleanza importante...col carrozzone fra le balle non vai da nessuna parte

VAM
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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda VAM » gio 24 gen 2008, 14:58:20

Bravo Mattia: il carrozzone via via via!
Tanto si è oramai capito che i dipendenti romani di Az non verranno mai trasferiti a mxp, non è successo in dieci anni perchè dovrebbe farlo ora?
Al contrario per mxp è stato deciso in dieci minuti di lasciare a casa 8000 dipendenti (VERGOGNA), se succedeva una cosa del genere a roma come minimo bloccavano l'intero paese per due anni, qua da noi? Bo niente di niente.
Sono mesi che lo sostengo Az deve abbandonare in toto gli scali del nord, che se ne stiano a roma, vediamo quanto durano! Dobbiamo batterci per fargli lasciare gli slot e per i bilaterali, il resto sono solo parole parole parole...
Pace e bene!

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » mar 29 gen 2008, 14:55:53

Air One rivede il piano per Alitalia
Contatti con Tpg, per ora solo in merito a Malpensa

Carlo Toto, si legge su F&M, è intenzionato a mettere mano al suo piano per Alitalia, dal punto di vista tanto operativo che finanziario. Le novità maggiori potrebbero arrivare su quest'ultimo fronte.
Oltre ad accelerare l'ingresso di Intesa Sanpaolo in Ap Holding, Toto avrebbe preso contatti anche con Tpg, per ora in merito a Malpensa, ma non si esclude un ingresso del fondo texano in Ap Holding se dovesse riaprirsi la partita per Alitalia.

GV

I-TIGI

Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda I-TIGI » mar 29 gen 2008, 17:04:55

ALITALIA: MARCEGAGLIA, INACCETTABILE DECLASSAMENTO MALPENSA

MILANO - ''Malpensa non puo' essere abbandonata e declassata'' e va evitato ''il piano attuale che significa una riduzione di due terzi dei voli e la perdita di otto milioni di passeggeri in pochi mesi''. Emma Marcegaglia, vice presidente di Confindustria, ribadisce la posizione di viale dell'Astronomia sullo scalo milanese. ''In un territorio dove la domanda cresce - ha spiegato - non possiamo accettare una scelta che crea problemi enormi per il nord e il paese''. Pur ammettendo che non e' compito di Confindustria dare soluzioni, la Marcegaglia ha ricordato che ''ci sono piani alternativi a quelli di Air France che vanno considerati con attenzione''. In particolare il vice presidente di Confindustria ha accusato Air France di non voler concedere una moratoria al taglio dei voli da Malpensa se non ''di qualche mese''. Per la Marcegaglia la contrapposizione Malpensa Fiumicino non ha senso in quanto c'e' ''spazio per due aeroporti''.''Le soluzioni - ha concluso - devono essere di mercato, nessuno auspica soluzioni politiche''.

----

Infatti la scelta di declassare l'Hub di Malpensa e' politica e non di certo di mercato dato che stiamo parlando del 3 bacino europeo per importanza.

Se Spinetta intende per moratoria voli solo qualche mese evidentemente non accettera' le condizioni italiane (2 anni minimo di moratoria su MXP ed AZ Airport) e cosi avra' la scusa per disimpegnarsi dalla trattativa in esclusiva (non ad oggi controfirmata) un paio di minuti prima del fallimento.

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda stefanojoy » mer 30 gen 2008, 01:09:03

nnn ha scritto:ALITALIA: MARCEGAGLIA, INACCETTABILE DECLASSAMENTO MALPENSA

MILANO - ''Malpensa non puo' essere abbandonata e declassata'' e va evitato ''il piano attuale che significa una riduzione di due terzi dei voli e la perdita di otto milioni di passeggeri in pochi mesi''. Emma Marcegaglia, vice presidente di Confindustria, ribadisce la posizione di viale dell'Astronomia sullo scalo milanese. ''In un territorio dove la domanda cresce - ha spiegato - non possiamo accettare una scelta che crea problemi enormi per il nord e il paese''. Pur ammettendo che non e' compito di Confindustria dare soluzioni, la Marcegaglia ha ricordato che ''ci sono piani alternativi a quelli di Air France che vanno considerati con attenzione''. In particolare il vice presidente di Confindustria ha accusato Air France di non voler concedere una moratoria al taglio dei voli da Malpensa se non ''di qualche mese''. Per la Marcegaglia la contrapposizione Malpensa Fiumicino non ha senso in quanto c'e' ''spazio per due aeroporti''.''Le soluzioni - ha concluso - devono essere di mercato, nessuno auspica soluzioni politiche''.

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Infatti la scelta di declassare l'Hub di Malpensa e' politica e non di certo di mercato dato che stiamo parlando del 3 bacino europeo per importanza.

Se Spinetta intende per moratoria voli solo qualche mese evidentemente non accettera' le condizioni italiane (2 anni minimo di moratoria su MXP ed AZ Airport) e cosi avra' la scusa per disimpegnarsi dalla trattativa in esclusiva (non ad oggi controfirmata) un paio di minuti prima del fallimento.


straquoto!
Qualcuno si lamenta del proprio stipendio....altri per 1200 euro al mese.... http://it.youtube.com/watch?v=W2QMhUrSlm0 ....

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Re: Salviamo Malpensa

Messaggio da leggereda michyh87 » mer 30 gen 2008, 09:56:23

....e così arriva Air One a sprofondare con AZ.....meglio ke AP aspetti il fallimento di AZ per diventare la nuova compagnia di bandiera......... :mrgreen:


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