Quotazione SEA: ritirata per adesioni insufficienti

[hal]

http://borsaitaliana.it.reuters.com/art ... ZZ20121128

Ipo Sea, non previsto repricing, offerte a minimo forchetta-fonti

MILANO, 28 novembre (Reuters) - A due giorni dalla fine del roadshow di Sea, nonostante il mood negativo che si respira tra gli investitori, due fonti vicine all'operazione escludono un taglio della forchetta di prezzo, con una che sottolinea che le offerte si concentrano sul minimo del range.

"Un taglio della forchetta è escluso, il giudizio su Sea è molto buono", spiega una fonte vicina alla situazione, aggiungendo però che "l'interesse è al minimo del range. Gli investitori sono infastiditi dal comportamento di F2i in palese contrasto con l'operazione".

L'offerta per la ipo di Sea prevede una forchetta di prezzo tra i 3,2 e i 4,3 euro per azione, che valorizza la società tra gli 800 milioni e 1,075 miliardi.

"Non ci sarà nessun repricing. Stanno andando avanti con il roadshow e venerdì ci sarà un'idea più precisa del book. Dall'estero comincia a risvegliarsi l'interesse e fanno ordini", aggiunge una fonte vicina al collocamento.

Il roadshow, in questi giorni in corso in Europa, terminerà venerdì prossimo.

"L'operazione è rallentata, ma qualche ordine di qualità dall'estero è arrivato. Venerdì si riuscirà a sapere se è andata in porto l'operazione", sottolinea una terza fonte vicina al dossier, mettendo in evidenza che l'avviso integrale è stato pubblicato solo oggi.

Alcuni gestori si mostrano tuttavia dubbiosi sul successo dell'ipo. Uno scetticismo che sembra andar oltre il tradizionale gioco delle parti che vede istituzionali e asset manager cercare di spuntare nei collocamenti il prezzo più conveniente. Alcuni gestori ipotizzano una riduzione della forchetta di prezzo per sostenere la raccolta di ordini.

"L'idea è che si sta facendo molta fatica a coprire l'offerta, da parte retail c'è un po' di domanda, ma da parte istituzionale è molto scarsa" spiega un gestore, sottolineando che il punto critico è la valutazione più che l'asset. "Quei pochi che stanno immettendo ordini lo stanno facendo nella parte bassa della forchetta. (La società e le banche) potrebbero decidere di fare un ulteriore sconto", spiega.

"Penso che taglieranno la forchetta", gli fa eco un secondo gestore.
"Con solamente gli istituzionali difficilmente riusciranno a coprire l'offerta, bisogna vedere se riescono a piazzarla al retail", spiega un altro gestore, sottolineando che "riuscire a coprire l'offerta al minimo della forchetta sarebbe già tanto, dovrebbero abbassarlo". L'operatore mette in evidenza che la valutazione, anche al minimo, è a premio rispetto ai comparables.

"Il mood è negativo, la domanda dall'estero è poco o niente", spiega un quarto gestore, pur sottolineando che la società ha un valore e "la valutazione nella parte bassa è interessante, anche se non regalata".

"L'assenza di investitori istituzionali dà l'impressione che non si farà", continua. "I conflitti tra i soci emersi nelle news hanno spaventato gli investitori esteri e creato confusione".

Alcuni dei gestori sottolineano tuttavia la necessità della Provincia di Milano, dopo che l'asta per Serravalle è andata deserta, di vendere la sua quota del 14,6% in Sea per far quadrare i conti a fine anno.

Nelle scorse settimane F2i, che circa un anno fa ha acquistato il 29,75% di Sea a un prezzo di 5 euro ad azione, aveva duramente criticato l'operazione.

(Elisa Anzolin)

[HyperFlyer]

. Gli investitori sono infastiditi dal comportamento di F2i in palese contrasto con l'operazione".)

Come volevasi dimostrare :duro:

."Il mood è negativo, la domanda dall'estero è poco o niente", spiega un quarto gestore, pur sottolineando che la società ha un valore e "la valutazione nella parte bassa è interessante, anche se non regalata".

"L'assenza di investitori istituzionali dà l'impressione che non si farà", continua. "I conflitti tra i soci emersi nelle news hanno spaventato gli investitori esteri e creato confusione".

Ancora peggio di quanto paventato..spero che questi rumors siano "interessati" o esagerati, ma se non lo sono, si aprono scenari nuovi; c'è bisogno di questi soldi a tutti i costi, se l'IPO fallisce secondo me danno tutto a F2i.
Questo cos'è? il terzo, quarto tentativo? Ho perso il conto. E da quant'è che si preparano? Piu' di un anno,,dal restyling di loghi e immagine aziandale.
Se finisce tutto cosi', Bonomi non lo vedo benissimo....e MXP non ne parliamo nemmeno.

[Andrea80]

Dal sito della Borsa:

"(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 nov - L'Ipo Sea e' a un passo dal fallimento. I book sono stati appena chiusi e, secondo quanto risulta a Radiocor, gli ordini ricevuti dalle banche collocatrici non hanno raggiunto un livello tale da garantire la conclusione con successo del collocamento. Una decisione formale sull'operazione verra' presa dal consiglio di amministrazione della societa', convocato nel tardo pomeriggio, ma salvo colpi di scena dell'ultima ora, il destino del collocamento sembra ormai segnato."

[HyperFlyer]

gesummio che disastro..gia' il momento scelto non era dei migliori, ne' per SEA ne' per l'economia in generale...ma ogni imprevisto è stato proprio gestito come peggio non si poteva.
Dovranno presentarsi da Gamberale col cappello in mano.

[Pentolaro]

Beh magari pisapia si ravvede e non si vende più nulla...mica aveva detto che non avrebbe venduto ad ogni costo???

[easyMXP]

gesummio che disastro..gia' il momento scelto non era dei migliori, ne' per SEA ne' per l'economia in generale...ma ogni imprevisto è stato proprio gestito come peggio non si poteva.
Dovranno presentarsi da Gamberale col cappello in mano.

Sarebbe la degna conclusione di una vicenda gestita con i piedi da dilettanti allo sbaraglio.
O magari la volta buona che qualcuno capisce che così MXP e LIN non possono andare avanti, se si vuole una SEA ben remunerativa sul lungo periodo.

[I-Alex]

Sea nel 2011 e primo semestre 2012 ha già speso circa 4,5 mln per la quotazione in Borsa... uno stop ora potrebbe avere conseguenze assai disastrose e non sarebbe nemmeno l'unico flop
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SEA: fallisce LO SBARCO in borsa

Sea, la quotazione in Borsa non decolla
La società aerxportuale pronta a ritirarsi
Diversi potenziali investitori si sono tirati indietro. Il sindaco Pisapia: «I responsabili ne sconteranno le conseguenze»

MILANO - La partita è finita e la Sea è pronta a ritirare la quotazione in Borsa. La decisione verrà comunicata durante il Cda convocato alle 18, ma i rumors di palazzo dicono che ormai il dado è tratto. Il presidente Giuseppe Bonomi ha già comunicato ai soci quella che appare la scelta obbligata. Dopo il grande interesse dimostrato dalle banche nelle scorse settimane, il clima attorno alla quotazione Sea si è raffreddato improvvisamente.

LA «FUGA» DEGLI INVESTITORI - Sarà la Consob a stabilire se e quanto hanno pesato le contestazioni di F2i e il clima difficile che ha caratterizzato il road show internazionale. Il fatto certo è che molti potenziali investitori nelle ultime ore si sono tirati indietro e hanno ritirato le prenotazioni. Il libro arriverebbe a malapena alla metà. Oggi, ultimo giorno per farsi avanti, è stato lo stesso sindaco Giuliano Pisapia a rilasciare in mattinata dichiarazioni pesanti: «Fino alle 16 non posso entrare nel merito ma è del tutto evidente che di fronte a un interesse molto rilevante in Italia e all’estero da parte di investitori, pronti ad acquisire quote sul mercato, se c’e’ una marcia indietro bisogna scoprirne le cause e credo che le cause siano evidenti a tutti. E i responsabili ne sconteranno le conseguenze» . Non parla di azioni legali, il sindaco, né di turbativa. Si limita a mettere in fila i fatti. Proprio come sostengono di aver fatto anche i consiglieri del Pdl che sull’operazione hanno presentato un ricorso alla Corte dei Conti. Pisapia taglia corto: «Chi ha fatto ricorsi infondati se ne assumerà tutte le responsabilità in caso di insuccesso».

LE CONSEGUENZE - E il ritiro rischia di mettere in gravi difficoltà la Provincia. I conti del Comune, infatti, non sono legati alla vendita delle azioni di Sea,ma quelli di Palazzo Isimbardi sì. L’asta per la Serravalle è appena andata deserta e gli introiti della società degli aeroporti erano attesi dal presidente, Guido Podestà, come ossigeno. In gioco c’è il patto di stabilità.

da Corriere.it

[belumosi]

Fallisce la quotazione di Sea. Attesa per il cda della società. Pisapia contro il fondo F2i

di Cheo Condina

Game over. I book dell'Ipo Sea sono stati chiusi definitivamente alle 16 e, come anticipato dall'agenzia Il Sole 24 Ore-Radiocor, gli ordini ricevuti dalle banche collocatrici, guidate da Mediobanca, non hanno raggiunto un livello tale da garantire la conclusione con successo del collocamento. Una decisione formale sull'operazione, vale a dire il ritiro del collocamento dal mercato, verrà presa dal consiglio di amministrazione della società, convocato nel tardo pomeriggio, ma salvo colpi di scena dell'ultima ora, il destino del collocamento è segnato.

Già da ieri sera, nonostante le rassicurazioni fornite dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, la più grande Ipo del 2012 di Piazza Affari era appesa a un filo molto sottile se si considera che il book degli ordini di sottoscrizione era stato riempito per meno del 40 per cento. C'era chi sperava ancora (pochi per la verità) in un colpo di reni nella mattinata di oggi, ma è stato il cambio di rotta dello stesso Pisapia, il quale ha annunciato iniziative contro chi ha turbato il mercato sull'Ipo, a far capire che il rush finale non è arrivato. «C'è stato grande interesse attorno alla quotazione, credo che chi ha tentato di turbare il mercato e ha fatto ricorsi infondati se ne assumerà tutte le responsabilità in caso di insuccesso», ha detto questa mattina il sindaco con riferimento al ricorso sull'operazione depositato alla Corte dei Conti dall'opposizione di Palazzo Marino.

Ma è chiaro agli addetti ai lavori come Pisapia e il suo entourage abbiano mal digerito anche e soprattutto le critiche e gli appunti mossi dal socio F2i nei giorni scorsi, durante il collocamento: «Se ci sarà una marcia indietro bisognerà scoprire le cause, che penso siano evidenti a tutti, e chi ne e' responsabile ne pagherà le conseguenze», ha chiosato il sindaco. Non solo, in ambienti comunali c'è anche chi sottolinea, con un pizzico di malizia, il potenziale conflitto d'interesse per Unicredit e Intesa Sanpaolo, allo stesso tempo bookrunner del collocamento (cioè coloro che dovevano raccogliere gli ordini degli investitori) e grandi sponsor di F2i, che dalla quotazione della Sea avrebbe subìto una minusvalenza monstre, superiore a 100 milioni di euro.
Quasi impossibile, a questo punto, anche un prolungamento dell'offerta (come richiesto ieri da alcune banche) anche perchè i contrasti tra soci (Comune di Milano ed F2i in particolare), elemento che ha certamente pesato sull'andamento dell'operazione – specie agli occhi di diversi investitori esteri - rischiano di proseguire anche in futuro come peraltro paventato dalla stessa integrazione del prospetto informativo.
Per la Provincia di Milano, che consegnando in Ipo il suo 14,5% di azioni Sea contava di non sforare il patto di Stabilità, si apre ora una corsa contro il tempo per reperire le risorse finanziarie necessarie entro fine anno a fare quadrare il bilancio. Del resto, proprio qualche giorno fa, l'asta sulla maggioranza della Milano Serravalle è andata deserta.

E ora, proprio l'autostrada è rimasta l'ultima ciambella di salvataggio per Guido Podestà. Ma forse, per venderla, sarà costretto a un piccolo sconto, lo stesso che ha dovuto applicare il sindaco Piero Fassino, a Torino, per vendere a F2i-Iren (proprio ieri) il termovalorizzatore in costruzione a Gerbido e il 49% di Amiat, società locale della nettezza urbana.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AbQiBr7G

Poco dignitose le dichiarazioni del sindaco: evidentemente trovava normale nascondere più possibile i dati negativi degli scali.

[KittyHawk]

Un paio di giorni fa, sul Corriere, si parlava degli esorcisti della diocesi di Milano. Forse non sarebbe una cattiva idea chiederne uno per SEA/MXP. :green:

Spinetta qualche anno fa lo aveva proposto anche per AZ: che gli esorcismi siano l'ultima spiaggia per l'aviazione civile in Italia? :green:

[kco]

Qui la mettono giù solo come una questione di contrasti fra gli azionisti e giochi di potere, però chiunque sa qualcosa di aviazione sa che SEA ha diversi problemi a riempire il suo primo stabilimento. Non so questo quanto possa aver influito ma io i soldi in SEA così non ce li metterei manco morto.

[I-Alex]

Qui la mettono giù solo come una questione di contrasti fra gli azionisti e giochi di potere, però chiunque sa qualcosa di aviazione sa che SEA ha diversi problemi a riempire il suo primo stabilimento. Non so questo quanto possa aver influito ma io i soldi in SEA così non ce li metterei manco morto.

Se investi in borsa te ne freghi dei passeggeri di Malpensa e Linate ma punti al dividendo e al guadagno in conto capitale... E per ora Sea ha sempre pagato bene nonostante tutto.
Con l'apertura del sat C e dei nuovi spazi commerciali e di sale vip saliranno ancora i grassi dei ricavi non aviation che mixati all'aumento delle tariffe aviation potranno far salire di molto i ricavi lordi.

I potenziali sottoscrittori sono stati spaventati in primis dal litigio pubblico dei 2 principali soci, cosa mai vista per un Ipo dando l'idea di una società allo sbando! Voi dareste i vs soldi a gente che litiga in continuazione?
In secondo luogo chi ha letto i rischi collegati è rimasto assai spaventato da alcune vertenze aperte di peso

[I-Alex]

Sea, ritirata Opvs per adesioni inferiori a offerta - note
venerdì 30 novembre 2012 20:34

MILANO, 30 novembre (Reuters) - I Cda di Sea e Asam hanno deliberato di ritirare integralmente l'offerta pubblica di sottoscrizione e vendita della società aeroportuale perché nell'ambito dell'Ipo non è stato raggiunto il numero di adesioni sufficiente a coprire l'offerta.

E' quanto hanno comunicato con due note distinte la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa e la holding della Provincia di Milano, che detiene il 14,6% di Sea, quota che avrebbe dovuto vendere nell'ambito dell'Ipo.

"Il ritiro dell'Offerta globale di vendita e sottoscrizione consegue al raggiungimento di un numero di adesioni inferiore rispetto al quantitativo di azioni ordinarie di Sea offerto", si legge in una nota della società aeroportuale.

Il Cda di Sea, riunitosi questa sera, ha inoltre deliberato di dare mandato al presidente Giuseppe Bonomi "di compiere ogni atto necessario e opportuno al fine della tutela dell'azienda in relazione all'intervenuto esito non positivo del processo di quotazione".

Secondo una fonte, nel Cda di Sea si sarebbe discussa la presentazione di un esposto in Consob contro F2i per aver ostacolato l'Ipo.

Asam nella nota ha inoltre comunicato che intende proporre ai propri azionisti "l'alienazione della partecipazione azionaria di Sea tramite avviso di asta pubblica.
Subito dopo le decisioni dei due Cda, in una nota il sindaco di Milano Giuliano Pisapia - il comune è azionista di maggioranza di Sea con circa il 54,6% - ha detto che "il clima è stato turbato, serve massima chiarezza".

"Il Comune di Milano condivide la scelta di Sea di attivare ogni azione a tutela della società perché è evidente che il danno prodotto dall'interruzione del processo di quotazione - che stava riscuotendo molto interesse in Italia e all'estero - non riguarda solo Sea, ma la città di Milano, la Provincia e l'intero Sistema Italia di fronte alla comunità economica internazionale, considerata la rilevanza dell'Ipo", ha aggiunto Pisapia.

Da Reuters.com

[mxp ernesto]

Non so sia meglio ridere e quindi felicitarsi di quanto successo o passare sotto la consueta nauseante indiffernza l'ennesima prova di incapacità della nostra classe dirigente sia essa politica che economica.
L'indecente spettacolo visto in questi mesi di tentennamenti minacce furbizie voltafaccia per non dire altro sono la prova provata di come si gestisce il nostro futuro, la cosa pubblica, ed i nostri soldi.
L'interesse generale e la strategia di un futuro avulso da privilegi e poteri clientelari saranno sempre assoggettati ai calcoli miopi di chi stà conducendo il paese ad un declino impressionante.
Ripeto, non so se sia meglio o peggio il non aver portato a termine questo collocamento so solo che si prova schifo.

[hal]

Comunicato stampa SEA

SEA S.p.A.: Ritiro dell’Offerta Globale di Vendita e di Sottoscrizione
finalizzata all’ammissione alle negoziazioni sul mercato telematico
azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
delle azioni ordinarie della Società
Milano, 30 novembre 2012 – Società per Azioni Esercizi Aeroportuali S.E.A. (“SEA”) e
ASAM S.p.A. (in qualità di azionista venditore), sentiti i Coordinatori dell’Offerta Globale
di Vendita e Sottoscrizione, comunicano il ritiro integrale dell’Offerta Globale di Vendita e
Sottoscrizione finalizzata all’ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario
delle azioni ordinarie di SEA.
Ai sensi di quanto previsto dal Capitolo V, Paragrafo 5.1.4 della Nota Informativa – che,
unitamente al Documento di Registrazione e alla Nota di Sintesi, costituisce il Prospetto
Informativo, depositato presso la CONSOB in data 16 novembre 2012, come integrato dal
supplemento depositato presso la CONSOB in data 27 novembre 2012 – il ritiro
dell’Offerta Globale di Vendita e Sottoscrizione consegue al raggiungimento di un numero
di adesioni inferiore rispetto al quantitativo di azioni ordinarie di SEA offerto nell’ambito
della predetta Offerta Globale di Vendita e Sottoscrizione.
SEA comunica inoltre che il Consiglio di Amministrazione, in data odierna, ha deliberato
di dare mandato al Presidente al fine di compiere ogni atto necessario e opportuno al fine
della tutela dell’azienda in relazione all’intervenuto esito non positivo del processo di quotazione.

[belumosi]

I soci pubblici hanno impostato l'IPO ad un prezzo che di fatto significava svalutare (e molto) l'acquisto fatto da F2i l'anno scorso.
Cosa si aspettavano da Gamberale, il regalo di Natale? Dopo uno sgambetto del genere?
Evidentemente l'ansia da prestazione ha guidato le scelte dei politici al di la di ogni altra valutazione. Immagino che anche il lacunoso prospetto informativo, sia figlio dell'imperativo di incassare soldi freschi in fretta ad ogni costo.
Un assist perfetto per il socio "tradito", che non si è lasciato scappare l'occasione di mantenere aperta la partita in vista di possibili sbocchi futuri a suo vantaggio.
E Dio solo sa se c'è sotto altro che non sapremo mai.

[HyperFlyer]

Avidita', malafede, e tanta incompetenza e sprezzo delle dinamiche del mercato da parte di TUTTI..un miscuglio esplosivo e micidiale, e le coseguenze non hanno tardato.
SEA ha colpe enormi per aver preparato male, o almeno con grosse lacune, il "pre", e aver gestito malissimo il "durante", ma Pisapia ha poco da fare l'indignato..la volonta' di impostare l'IPO in questo modo (creando cosi' le tensioni col partner F2i) parte dalla politica, probabilmente maldiretta da Tabacci.
Gamberale, che pure è persoanggio che non mi è mai piaciuto, ha fatto solo il suo interesse da uomo d'affari, e, soprattutto, nessuno puo' dimostrare che non abbia fatto presente cose VERE.
Comunque la si metta,dopo tutta questa (costosa!) preparazione, questo è un ceffone di proporzioni storiche, passeranno anni prima che ci si possa ritentare, ammesso che lo si fara' mai.
Ribadisco quanto ho detto in precedenza: affamati di soldi come sono, dovranno tornare da Gamberale col cappello in mano , altro che fargliela pagare.
Una vicenda veramente incresciosa.

[MUSICA]

a mio avviso SEA ha giocato sul riposizionamento dei voli da Linate che la politica continua a negare.

Qualcuno degli etusiasti si "abbassi" a dire che sia Pisapia che l'attuale governo sono come tutti e non ci capiscono nulla. O non vogliono capirci. Gli investitori stranieri sanno che in questa situazione Linate no puà crescere e Malpensa può solo perdere.

Ci fosse stata la certezza di un trasferimnto almento parziale (diciamo la metà almeno) dei voli, l'ipo sarebbe andato bene. Anzi, molto bene. Perchè chi ci capisce sa che Malpensa potrebbe avere un buon futuro se ben gestito. Ma senza i "fratelli minori" che
massacrano "Cenerentola" perchè oggettivamente più bella e potenzialmente "sposabile". Ma se a Cenerentola non dai oggettive
opportunità di incontrare il principe, ovviamente tutto rimane com'è.

E' comunque l'ennesimo fallimento del Nord. E Pisapia da quando c'è, oltre alle solite cose dichiarate, non va. Come Bersani, che con tutti i problemi che abbiamo, ideologicamente ci parla di matrimoni gay e compagnia briscola. Tutti uguali. Anche il "nuovo" ovviamente verrà segato della gerarchia geriatrica italiota. E gli italiani che li seguono. Siamo un popolo intrinsecamente egoista e conservatore che di fatto non vuole cambiare. Questi sono i risultati.

Io spero che si decidano al passo. Diversamente anche Sea, senza possibilità di sviluppo (e Linate non le ha) è destinata gradualmente ad erodersi. E' probabile che Bonomi lasci. E chi arriverà? Un altro politicante di turno.

[JH80]

In settimana, dopo ore di consiglio d’amministrazione, Sea la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, controllata dal comune di Milano, sembra avviata alla quotazione in Borsa.

Peccato che la decisione sia stata deliberata con il voto contrario del socio di minoranza, il fondo pubblico-privato F2i che possiede ben il 30% delle azioni.

Evidentemente l’operazione non si farà come contesto di un piano economico o di rilancio della società, ma solo ed unicamente per consentire al Comune di Milano di racimolare denaro per cercare di sopravvivere al dissesto finanziario ereditato dalla giunta precedente, abile nel farsi fregare dai broker americani con l’acquisto di prodotti derivati divenuti in seguito carta straccia.

D’altra parte nulla può F2i per fermare gli altri due soci che detengono rispettivamente :
Comune di Milano 54,8 per cento delle azioni
Provincia di Milano 14,6 per cento.

E così sembra siano già stati stanziati 700mila euro, destinati ai maggiori quotidiani nazionali per “convincere” i risparmiatori retail a sottoscrivere l’OPA e farsi per l’ennesima volta tosare come agnelli sacrificali.

Tutta l’operazione sembra essere una ripicca degli enti locali, per riaversi dallo smacco subito nel 2011 da parte di F2i.

Quando il sindaco di Milano decise di mettere all’asta il 30 per cento delle azioni della Sea, con un prezzo base di 385 milioni di euro, in tale contesto F2i, fù l’unica a presentare un’offerta, di un solo euro superiore alla base d’asta.

F2i non fece in quel caso un buon affare, strapagando le azioni, ma evidentemente aveva come obiettivo quello di diventare azionista di maggioranza di SEA.

Ora l’OPA deliberata sulle azioni Sea sembra fatta apposta per mettere in difficoltà F2i e per tirare l’ennesima fregatura al parco buoi (investitori retail).

L’OPA darà infatti alla Provincia l’opportunità di sbarazzarsi del suo 14,6 per cento delle azioni, a un prezzo, secondo le indicazioni delle banche consulenti, compreso tra i 3,2 e i 4,3 euro, per un incasso totale tra i 109 e i 145 milioni di euro.

Ma non finisce qui, in seguito all’Opa è già previsto il collocamento di nuove azioni, praticamente un aumento di capitale, per un incasso tra i 78 e 105 milioni, peccato che al contrario di ogni logica, questo collocamento non andrà a far affluire capitale a SEA.
é stato già previsto infatti il pagamento di un dividendo straordinario da 165 milioni che Comune e Provincia hanno deciso di assegnarsi, per fare cassa.

Tutta questa operazione è talmente trasparente e soprattutto vantaggiosa per chi acquisterà le azioni Sea, che gli investitori istituzionali, cioè le banche e i fondi d’investimento, si sono dichiarati pronti a incassare le commissioni previste dal collocamento, si stima una cifra attorno ai 15 milioni di euro, ma non acquisteranno alcuna azione Sea.

Solo due finanziarie, Bgpi e Smith & Williamson, si sono dichiarate disposte a pagare le azioni oltre 3,6 euro, mentre IntesaSanPaolo e Unicredit, disponibili a collocare le azioni Sea ai propri clienti anche a 4,3 euro, hanno già fatto sapere che loro non pagherebbero queste azioni oltre 3,2 euro.

Bnp Paribas è disposta ad arrivare anche a 3,4.

Ricapitolando, avremo un’azienda che sta sperperando danaro pagando i revisori 150 mila euro l’anno, con quasi 5 mila dipendenti, che spende in stipendi oltre metà del fatturato,che sta registrando un calo dei passeggeri, soprattutto a Malpensa (-18 per cento in cinque anni), che dal 2008 fa sistematico ricorso alla cassa integrazione.

F2i furioso per il collocamento a prezzo troppo basso, che svaluterà il recente investimento a 5,2 euro.

Comune e Provincia di Milano che cercheranno di piazzare le azioni a un prezzo quanto più vicino ai 4,3 euro.

Gli investitori istituzionali da Credit Suisse ad Allianz, da Fidelity a Pioneer, da Fideuram a Amber Capital, che valutano 3.,2 il prezzo massimo.

Il risultato di tutto questo, sarà probabilmente condensato in un’offerta al pubblico di azioni ad un prezzo gonfiato e fuori dalla realtà oggettiva del loro valore.

Ma tutto questo lo diciamo noi, tra poco inizierà una campagna mediatica dove Sea verrà descritta come l’azienda dei miracoli....

fonte: http://verdemoneta.investireoggi.it/sea ... -7968.html

[KL63]

mi pare un articolo degno di grande rispetto, infatti il Comune e la Provincia hanno lanciato un'OPA su SEA.... :green:
ma non sanno nemmeno ciò che scrivono.. ma mi facciano il piacere... sempre colpa della Moratti anzi del grande satana ed ai suoi accoliti.
Hanno rifilato una sola ad F2i, con una vendita nemmeno troppo trasparente, adesso cercavano di rifilarne un altra ai cittadini e contemporaneamente hanno fatto un danno ad F2i ma dato che sono stati scoperti e siccome li hanno colti con le mani nel sacco iniziano a dire che la colpa è della Moratti..........
speriamo bene che ora F2i si prenda tutto così almeno non avremo più le nefaste influenze della politica sulla SEA e certamente avremo in tempi rapidi una ridistribuzione del traffico

[kco]

a mio avviso SEA ha giocato sul riposizionamento dei voli da Linate che la politica continua a negare.
Qualcuno degli etusiasti si "abbassi" a dire che sia Pisapia che l'attuale governo sono come tutti e non ci capiscono nulla. O non vogliono capirci. Gli investitori stranieri sanno che in questa situazione Linate no puà crescere e Malpensa può solo perdere.

Quindi secondo te c'è qualcuno che guarda ancora questi fondamentali... sperem!

[I-Alex]

speriamo bene che ora F2i si prenda tutto così almeno non avremo più le nefaste influenze della politica sulla SEA e certamente avremo in tempi rapidi una ridistribuzione del traffico

d'accordo su tutto il resto, ma ricordiamoci che F2i è sempre un fondo partecipato principalmente da banche, fondazioni bancarie e Cdp... quindi lo definirei parastatale finanziario dove i poteri forti sono sempre influenti

[MUSICA]

so di dire una frase ritrita ma non riesco a trattenermi :duro: :

se (concentrando almeno la metà del traffico) solo portassero i voli a Mxp azzereremmo la disoccupazione in tutto il Nord Ovest della Lombardia (effetto moltiplicatorio positivo); chi non venisse trasferito a Mxp potrebbe più agevolmente ricollocarsi (a Est di Milano ci
sono altre opportunità che su Varese e dintorni non esistono). A quel punto senza dover chiedere altre casse integrazioni se non qualcuna (2 - 3 cento per un paio d'anni?) su Linate, si potrebbero prepensionare o agevolare i dipendenti più anziani del Forlanini Linate. Ci sarebbe un effetto volano che ci farebbe superare la crisi economica in meno di un anno e riprendere a crescere anche grazie ad altri vettori LR nel giro di 2 anni. Con beneficio per tutta Italia.

[MUSICA]

Scusate, dimenticavo la parte più cogente: a quel punto le azioni non sarebbero sufficienti alla richiesta. E, oltre a pagare dividendi a Comune (e in futuro anche ai cittadini investitori) avremmo i soldi per nuovi investimenti e migliorare l'aeroporto. Che diverrebbe
più attrattivo, quindi generatore di soldi, quindi...(catena virtuosa)...

[janmnastami]

In secondo luogo chi ha letto i rischi collegati è rimasto assai spaventato da alcune vertenze aperte di peso

Immagino che i presunti aiuti di stato a SEAH (in ballo ci sono alcune centinaia di milioni di euro potenzialmente da restituire) non siano stati ininfluenti.

[I-Alex]

In secondo luogo chi ha letto i rischi collegati è rimasto assai spaventato da alcune vertenze aperte di peso

Immagino che i presunti aiuti di stato a SEAH (in ballo ci sono alcune centinaia di milioni di euro potenzialmente da restituire) non siano stati ininfluenti.

Bravissimo