Ven, 10/10/2014
L’aeroporto di Malpensa produce ricadute dirette di ambito economico, sociale e ambientale su un’area vasta che tocca la Provincia di Varese, la Provincia di Milano, la zona del Magentino e la Provincia di Novara. Gli sviluppi più recenti legati al Decreto Ministeriale su Linate ed EXPO 2015 evidenziano la volontà di destinare all’aeroporto di Linate il traffico continentale ed extra Unione Europea senza limitazioni, lasciando all’aeroporto di Malpensa un ruolo marginale.
Tale azione, irragionevole, apparentemente orientata a favorire l’accordo Alitalia – Etihad Airways e l’aeroporto di Fiumicino, produrrà inevitabili effetti deleteri sull’occupazione nel territorio sopracitato, già colpito dal ridimensionamento dell’operatività di Alitalia a Malpensa e dalla crisi economica. Tale prospettiva si associa all’evidente spreco di risorse, private e pubbliche, investite nell’aerostazione e nelle infrastrutture di collegamento.
A tali premesse si aggiunge un principio di carattere istituzionale, secondo il quale i Sindaci devono essere osservatori attenti di quanto accade nei Comuni, interpreti delle esigenze manifestate dalla cittadinanza, figure di tutela per gli interessi legittimi delle comunità.
I primi cittadini di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Legnano, Magenta e Novara, vista la preoccupazione propria e delle rispettive comunità per il futuro di Malpensa, concordano sui seguenti punti, consapevoli che sul tema è necessario giocare un ruolo propositivo.
Il principale concorrente di Malpensa è l’aeroporto di Linate, anche per effetto del recente Decreto Ministeriale. Sarebbe stato opportuno chiudere l’aeroporto cittadino in coincidenza con l’apertura di quello intercontinentale. Non si può dimenticare, però, che Linate è una realtà consolidata a servizio di Milano e che a sua volta è fonte di occupazione. Tale consapevolezza si deve associare alla rivendicazione del ruolo internazionale e intercontinentale che a Malpensa è stato assegnato dal Piano Nazionale degli Aeroporti.
I Sindaci dissentono sulla prospettiva di declassare Malpensa rispetto a Linate, per il dopo EXPO e per il periodo della manifestazione. Numerose realtà pubbliche e private dei territori sopracitati stanno investendo risorse in prospettiva dell’esposizione universale, sfruttando la vicinanza a Malpensa e l’asse di comunicazione aeroporto – Milano Fiera. Il prevedibile prosciugamento dei flussi d’arrivo risulterebbe penalizzante sul lungo periodo e vanificherebbe gli investimenti effettuati per EXPO. In tal modo, mancata l’opportunità di rilanciare l’economia dei territori a nord e a ovest di Milano, si produrrebbe un ulteriore, pesante danno alle comunità locali.
I Sindaci ritengono che vi sia la possibilità di salvaguardare l’economia e i servizi che entrambi gli aeroporti forniscono ai cittadini, tutelando la scala gerarchica dei voli e delle rotte assegnate a ciascuno, con una differenziazione delle tasse di atterraggio, sosta e decollo.
Contemporaneamente chiedono la liberalizzazione dei voli continentali ed extra Unione Europea su Malpensa. Le proposte tecniche andranno inserite nel processo di implementazione del sistema aeroportuale di Milano, riconosciuto dall’Unione Europea come costituito da Malpensa e Linate.
I due aeroporti, quello intercontinentale e quello cittadino, non possono essere trattati in modo discriminatorio l’uno rispetto all’altro, tenuto conto dei rispettivi modelli economici, oltre che delle caratteristiche urbanistiche e strutturali.
I Sindaci si impegnano a diffondere questo documento nel territorio di cui costituiscono riferimento, promuovendone la conoscenza e la condivisione, in modo che le autorità competenti prendano atto delle negative prospettive economiche che si stanno profilando e di un allarme sociale e occupazionale sempre più fondato e diffuso.
http://www.comune.gallarate.va.it/?q=co ... i-malpensa