se vediamo il decreto solo con occhi comunitari (che è quello che importa alla UE) di fatto è una piena liberalizzazione di frequenze, destinazioni all'interno dell'area stessa.belumosi ha scritto:Lo impone il RE.maurilive ha scritto:Infatti... perché pensate che il decreto debba prima essere notificato all'UE?KL63 ha scritto:o le regole non sono quelle che noi pensiamo.
3. Lo Stato membro interessato informa la Commissione della
sua intenzione di regolare la distribuzione del traffico aereo
ovvero di modificare le disposizioni esistenti in materia di
distribuzione del traffico.
La Commissione esamina l’applicazione dei paragrafi 1 e 2 del
presente articolo e, entro sei mesi dal ricevimento delle
informazioni da parte dello Stato membro e secondo la
procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 2, decide se lo Stato
membro può applicare le misure.
La Commissione pubblica la propria decisione nella Gazzetta
ufficiale dell’Unione europea e le misure non sono applicate prima
della pubblicazione dell’approvazione da parte della Commissione.
4. Con riferimento alle norme in materia di distribuzione del
traffico esistenti al momento dell’entrata in vigore del presente
regolamento, la Commissione esamina, su richiesta di uno Stato
membro o di propria iniziativa, l’applicazione dei paragrafi 1 e 2
e decide secondo la procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 2,
se lo Stato membro può continuare ad applicare la misura in
questione.
5. La Commissione pubblica le decisioni adottate a norma del
presente articolo nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Può essere che essendo un decreto che banalmente normalizza una posizione rispetto a qualsiasi altro aeroporto comunitario, che non impone una regolamentazione/suddivisione nuova del traffico aeroportuale, possa o non dover passare per la UE o aver ricevuto praticamente all'istante l'autorizzazione in quanto non c'è materia per giudicare essendo una liberalizzazione e non una penalizzazione?