SEA Handling

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malpensante
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SEA Handling

Messaggio da leggereda malpensante » mer 26 mar 2014, 08:19:18

Rottura fra sindacati e Sea: rischio di scioperi selvaggi

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ChiCa - Mer, 26/03/2014 - 07:14

Non è andato male, ma «malissimo» l'incontro ieri tra sindacati e vertici Sea sul futuro della handling, la società controllata che gestisce il servizio bagagli e su cui pende la multa Ue da 452 milioni per presunti aiuti di Stato. Anche l'azienda, in linea con il governo, ha confermato che l'unica via per evitare la sanzione è dichiarare a luglio il fallimento, aprire una nuova società Airport Handling azzerando e ridefinendo da capo i contratti con gli operatori e con i dipendenti. Fin qui, esattamente l'accordo siglato tra le sigle e Sea mesi fa, prevedendo il riassorbimento dei 2.300 lavoratori nella nuova Airport o nella società madre. La rottura arriva dalla conferma, dopo le anticipazioni del ministro Lupi, che per garantire quella discontinuità aziendale chiesta dalla Commissione di garanzia Ue deve entrare in maggioranza un socio privato. «Sea sta con il governo, noi invece stiamo con i lavoratori e quindi da ora in poi rompiamo i rapporti e non possiamo rispondere di eventuali scioperi selvaggi che non possiamo escludere. Gli addetti sono arrabbiati e preoccupati, si rischia una macelleria sociale» spiega il segretario di Fit Cisl Trasporti, Giovanni Abimelech. Anzi, dopo i due assaggi, le «assemblee spontanee» venerdì scorso a Linate e lunedì a Malpensa, si annunciano giorni neri per chi vola. Sea si è presa una settimana per portare nuovi elementi al tavolo, ma il sindacato prepara uno sciopero di 4 ore, probabilmente l11 aprile o una data vicina, e si rifiuta di andare anche al tavolo per discutere il superlavoro in vista a maggio per gli addetti ai bagagli: dal 12 per circa un mese l'aeroporto di Orio al Serio sarà chiuso per lavori, i voli Ryanair si sposteranno sull'hub. Le sigle hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Giuliano Pisapia.
E restando in tema di mobilità, ieri l'ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha annunciato l'arrivo tra il 2015 e il 2017 di cinquanta nuovi Frecciarossa «superveloci», i primi convogli Etr 1000 da 350 chilometri all'ora saranno in servizio per Expo. Il piano prevede inoltre fermate straordinarie a Rho-Fiera per 37 Frecciarossa, 18 Frecciabianca e 14 Eurocity da e per la Svizzera.


http://www.ilgiornale.it/news/milano/ro ... 04826.html

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I-Alex
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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 26 mar 2014, 20:44:02

nessuno lo dice.... ma i paraculi e i raccomandati sono già scappati e assunti in SEA SPA... gli altri aspetteranno tranquilli di perdere stipendio e tutele? non penso
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AeroportiLombardi
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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda AeroportiLombardi » dom 30 mar 2014, 20:41:16

SEA HANDLING: COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MODIANO

Cari colleghi,
lo scorso martedì ho incontrato le Organizzazioni Sindacali e le RSU di SEA e di SEA Handling.

E’ stato un momento di confronto trasparente e duro. La risposta agli orientamenti della Commissione Europea dopo l’incontro la conoscete: proclamazione di scioperi, sospensione delle relazioni industriali, tensioni crescenti nelle operations.

A inizio incontro avevo richiesto una disponibilità a considerare la riunione come parte di una riflessione che avrebbe comportato qualche giorno in più di elaborazione, visto che lo scenario era – è – ancora in movimento.

Oggi riconfermo questa disponibilità, sottolineando come il confronto rimanga una necessità assoluta per tutti.

Da quando ho assunto la Presidenza di SEA, ho dedicato le mie energie alla ricerca di una soluzione per SEA Handling rispettosa dei lavoratori, delle esigenze dell’impresa e del diritto comunitario. La nascita di Airport Handling, espressione della responsabilità imprenditoriale di SEA di continuare ad esercitare le attività di handling, garantendone condizioni di sostenibilità economica fin qui assenti, ed avvalendosi della professionalità della maggior parte possibile dei colleghi di SEA Handling, rispondeva e risponde a quegli obiettivi.

Ero consapevole, l’ho sempre pubblicamente affermato, che quella via d’uscita passava per un sentiero davvero stretto. L’accordo di progetto del novembre scorso ha rappresentato - ne sono convinto tuttora - un esercizio di sintesi di grande valore, che ha offerto a tutti noi un quadro di riferimento impegnativo, ma serio e credibile, consentendo di interloquire con la Commissione con coerenza e dignità. Quell’accordo sindacale resta un punto da valorizzare.

Per il rapporto con la Commissione era fondamentale – e oggi lo è ancora di più – il sostegno di tutte le istituzioni pubbliche, prima fra tutte del nostro Governo.

Questo apporto non è mai mancato, anche nel succedersi di ben tre Governi.

Non sta a me giudicare se, come hanno scritto i giornali in questi giorni, la Commissione “stia tirando troppo la corda”. Certo, in queste ultime settimane dopo una fase di complessa interazione, non priva di aperture, l’orientamento della Commissione Europea si è inaspettatamente irrigidito. Alla fine, c’è stata la richiesta di cessione della maggioranza del capitale di SEA nell’handling. Richiesta che si è subito rivelata critica, perché mette a rischio quel delicato equilibrio sul quale si era basato l’accordo di novembre.

Non esiste ad oggi – voglio dirlo chiaramente – una soluzione definitiva alla questione. Ma una soluzione deve essere trovata in tempi brevi, visto che l’operatività di SEA Handling non potrà andare oltre la data del prossimo 30 giugno, data di approvazione del bilancio 2013.

E la soluzione deve essere trovata insieme, recuperando quella comunione di intenti che ha ispirato l’accordo del novembre scorso.

Su questo obiettivo il mio impegno non verrà mai meno.

Il Presidente SEA
Pietro Modiano
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belumosi
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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda belumosi » gio 24 apr 2014, 08:52:39

Milano, dalla SEA Handling 2300 lettere di licenziamento per salvare la società.

È la mossa annunciata prima della morte della società per tentare si salvarsi. Per tutti i dipendenti ora c'è l’incognita della riassunzione nella nuova azienda. Lunedì parte il negoziato tra management e sindacati

di ILARIA CARRA
24 aprile 2014

Milano, dalla Sea Handling 2.300 lettere di licenziamento per salvare la societàIl paradosso è essere licenziati, ora, come unica strada per tenersi stretti, poi, il proprio posto di lavoro. Un percorso più garantito, per molti, solo una speranza per altri. Dalla bad company alla new company, la via del salvataggio dei dipendenti di Sea che scaricano i bagagli, fanno atterrare gli aerei e gestiscono i checkin a Linate e Malpensa compie il suo primo passo concreto.

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 2.314 lavoratori, e l’ha fatto sapere con una lettera anche ai sindacati. Un passaggio che anticipa la morte di Sea Handling, il 30 giugno, e la nascita, il giorno dopo, di Airport Handling che ne riassorbirà, nelle intenzioni, la maggior parte. Per gli altri, ammortizzatori sociali, un nuovo lavoro ai varchi di controllo degli scali, incentivi al licenziamento o prepensionamenti. O, è il rischio temuto, a casa. Il cammino per saldare il conto con Bruxelles, 452 milioni di multa, è impervio. Una partita al buio. E con diverse incognite.

La trattativa tra azienda e sindacati parte lunedì. Sul tavolo, c’è da costruire tutto il delicato percorso per salvare l’occupazione e ridefinire gli stipendi (più bassi). La base è l’ultima bozza spedita dal governo a Bruxelles per azzerare la multa (non con un maxi assegno, che equivarrebbe a fallire). Quella che, nel segno della «discontinuità» richiesta da Bruxelles, prevede che la nuova compagnia, Airport Handling, già costituita il 9 settembre scorso, diventi operativa a luglio.

Entro allora, però, ci saranno da chiudere i vecchi e rinegoziare i nuovi contratti con la ventina di compagnie aeree che si servono della controllata di Sea, su tutte Alitalia ed EasyJet che da sole concorrono al 70 per cento del fatturato. E, primo rebus, non è detto che tutti i vettori di oggi siano gli stessi anche di domani. Anche perché non è difficile intuire che gli altri handler, come Aviapartner, siano pronti a rilanciare per conquistare fette di mercato. Secondo rebus, la vicenda Alitalia e la trattativa con Etihad, che influirà in modo significativo sul traffico nei due scali. Se gli arabi entreranno, per Malpensa potrebbe significare un ulteriore calo di traffico e, per l’Handling, una contrazione di lavoro. Solo a contratti chiusi con le compagnie aeree, sta di fatto, si potrà dire quanto lavoro avrà la nuova società. E quanto personale servirà per svolgerlo.

Secondo indiscrezioni, potrebbero essere riassorbiti circa 1.700 lavoratori da oggi in mobilità. E gli altri 600? Per 300 dovrebbe scattare la cassa integrazione fino a fine anno e, dal 2015, si aprirebbe un nuovo lavoro in Sea spa: il governo ha liberato le forze dell’ordine dai varchi di sicurezza negli scali e serve nuovo personale per vigilarli. Per altri trecento, si devono trattare scivoli per la pensione o per stare a casa. In tutto, un conto che Sea stima che possa costare alla holding fino a 25 milioni.

Un’operazione delicata, il caso Sea Handling. Sanzionata nel 2012, 360 milioni più interessi, per presunti aiuti di Stato violando la libera concorrenza, negli anni del centrodestra a Palazzo Marino (primo azionista) tra il 2002 e il 2006. Dopo ricorsi, appelli, scioperi, la stretta finale è arrivata. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha cercato l’ultima mediazione un mese fa con una Commissione europea sempre più intransigente. Una mossa che include anche l’ingresso di uno o più privati (da trovare, altra partita da costruire) in un lasso di tempo di almeno 12 mesi per il 2030 per cento di azioni, ancora senza risposte, da Bruxelles. E, altra incognita, non è detto che arrivi in tempi rapidi. L’Ue, difatti, spingeva per la cessione della maggioranza ai privati. Un’incertezza che rende ancora più a scatola chiusa l’operazione di questa settimane. Peraltro, è ancora aperto il giudizio di merito al Tribunale europeo a cui è ricorsa subito Sea contro la multa: la pratica ha tempi lunghi ma prima o poi il verdetto arriverà.

La posizione dei sindacati, oggi, è duplice. Pronti a dar battaglia gli autonomi, Cub e Usb: è già convocato un presidio lunedì a Linate, per vigilare sull’avvio della trattativa, e convocato uno sciopero il 16 maggio. Uno degli snodi è anche il contratto di lavoro, da cambiare, al ribasso, almeno del 20 per cento come chiede l’Europa. Oggi in Sea Handling si guadagna in media intorno ai 1.200 euro, come in Sea, e quindi un po’ più dei colleghi del settore. Salteranno indennità e benefit.

Ma la Cub Trasporti ricorda che Airport Handling prenderà dei soldi dallo Stato: «Le aziende che assumono dalle liste di mobilità oltre che sgravi fiscali hanno anche il 50 per cento di indennità che l’Inps avrebbe dato al lavoratore — dice il responsabile lombardo Cub Trasporti, Renzo Canavesi — la legge dà sgravi per favorire l’occupazione. Un conto è l’Europa, un conto è approfittarne per privatizzare e infilare un salasso ai lavoratori». Più pronti a trattare i confederali. «La quantità di persone che devono andare in Airport Handling è ancora un’incognita — dice il segretario lombardo FiltCgil, Rocco Ungaro — oltre a quanti vorranno uscire volontariamente. Ma questo è il momento di trattare, non di scioperare».

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -84300395/

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Pentolaro
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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda Pentolaro » gio 24 apr 2014, 18:36:57

Beh al solito complimenti alla giornalista. Non ne ha beccata una.Chapeau.
Grattatio pallorum et omnia pericula fugata sunt

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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda spam » ven 25 apr 2014, 15:59:18

Ma Airport handling sarà controllata da Sea o no? e sarà pubblica o privata?

dopo aver fatto qualche conto, sorge qualche dubbio

vediamo:

nella prima fase ci sarà l'ingresso in Airport Handling di un socio privato di minoranza al 20-30%

ne consegue che Sea avrà il 70-80% della nuova società.
In Sea i soci pubblici hanno il 55,65% delle quote e i privati (quasi esclusivamente F2I) il 44,35%.

Ne consegue che in Airport Handling i soci pubblici (Comune di Milano in testa) avranno il 55,65% del 70 o dell’80% del capitale, cioè avranno il 38,95% o il 44,52% del capitale di Airport Handling

Prima ipotesi: soci pubblici 38,95%; soci privati (F2i) 31,045%; nuovo socio privato 30%
Seconda ipotesi: soci pubblici 44,52%; soci privati (F2i) 35,48%; nuovo socio privato 20%

Airport handling sarà una controllata di Sea? Sì, e Sea avrà la maggioranza assoluta

Airport handling sarà privata o pubblica? Tenuto conto che i soci pubblici non avranno la maggioranza assoluta, verrebbe da dire che sarà privata, senza che sia necessario l'ingresso di un ulteriore soggetto privato. Cioè proprio quello che chiede l'Ue.
In teoria nel consiglio di amministrazione della nuova società i rappresentanti dei soci privati saranno più numerosi di quelli del Comune e potranno mettere in minoranza questi ultimi.

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Re: SEA Handling

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 26 apr 2014, 08:51:25

Inizialmente pare che Sea avrà la maggioranza assoluta per poi cedere una fetta a un socio privato quando questo si materializzerà... Pare che gli accordi in sede Ue siano in tal senso
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