Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

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D960
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » gio 04 mar 2021, 18:08:55

Eliminare gli Embraer o più in generale il segmento regionale significa decretere automaticamente la morte di un vettore impostato nell'hub & spoke. Si diventa per lo più un vettore ibrido sulla scia di Vueling o Aer Lingus, impostati sul ptp e a cui si aggiungono anche i transiti come sur plus per specifiche destinazioni che nel caso di Az sarebbero voli nazionali su nazionali o comunque con focus nel bacino del Mediterraneo. Oltre a LCY non si potrà volare anche in altre destinazioni con piste corte come FLR.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » gio 04 mar 2021, 18:20:25

magari si affidano ad altri per fare le tratte brevi?
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » gio 04 mar 2021, 18:30:50

I-Alex ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:20:25 magari si affidano ad altri per fare le tratte brevi?
Intendiamoci, per FLR l'A319 si può impiegare ma quando parlai con responsabili Vueling in fiera mi dissero che c'erano comunque limitazioni. Rimane la LCY che è sempre stata nominata come la gallina dalle uove d'oro. Ora, le cose sono due: o la LIN-LCY perde oppure effettivamente guadagnano ma il gioco non vale la candela nel mantenere l'Embraer come costi operativi e manutentivi.
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 04 mar 2021, 19:07:34

KittyHawk ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:01:22
KL63 ha scritto: gio 04 mar 2021, 17:43:00 Per quanto riguarda LH si parla di "partnership" che è una cosa diversa dal metterci i soldi, almeno per il momento.
LH ha sempre parlato di accordi commerciali e mai di entrare nell'azionariato. La posizione non è cambiata, a quanto sembra.
No, non è cambiata. Però ora, con 40 velivoli previsti, in LH potrebbero cambiare idea.
I costi di gestione di una compagnia di 40 aerei, sono diversi dai costi di gestione di una compagnia con 100-120 aerei in flotta.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 04 mar 2021, 20:15:39

grandemilano ha scritto: gio 04 mar 2021, 19:07:34
KittyHawk ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:01:22
KL63 ha scritto: gio 04 mar 2021, 17:43:00 Per quanto riguarda LH si parla di "partnership" che è una cosa diversa dal metterci i soldi, almeno per il momento.
LH ha sempre parlato di accordi commerciali e mai di entrare nell'azionariato. La posizione non è cambiata, a quanto sembra.
No, non è cambiata. Però ora, con 40 velivoli previsti, in LH potrebbero cambiare idea.
I costi di gestione di una compagnia di 40 aerei, sono diversi dai costi di gestione di una compagnia con 100-120 aerei in flotta.
Ricordati che con Alitalia è come quando ti sposi: insieme alla ragazza ti porti in famiglia anche la suocera, che in questo caso sono i politici laziali e non e i vari sindacati di FCO. Ne vale la pena? :mrgreen:

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 05 mar 2021, 06:40:36

KittyHawk ha scritto: gio 04 mar 2021, 20:15:39
grandemilano ha scritto: gio 04 mar 2021, 19:07:34
KittyHawk ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:01:22
LH ha sempre parlato di accordi commerciali e mai di entrare nell'azionariato. La posizione non è cambiata, a quanto sembra.
No, non è cambiata. Però ora, con 40 velivoli previsti, in LH potrebbero cambiare idea.
I costi di gestione di una compagnia di 40 aerei, sono diversi dai costi di gestione di una compagnia con 100-120 aerei in flotta.
Ricordati che con Alitalia è come quando ti sposi: insieme alla ragazza ti porti in famiglia anche la suocera, che in questo caso sono i politici laziali e non e i vari sindacati di FCO. Ne vale la pena? :mrgreen:
No. Meglio un semplice accordo commerciale, infatti.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda az 1699 » ven 05 mar 2021, 10:17:43

D960 ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:30:50
I-Alex ha scritto: gio 04 mar 2021, 18:20:25 magari si affidano ad altri per fare le tratte brevi?
Intendiamoci, per FLR l'A319 si può impiegare ma quando parlai con responsabili Vueling in fiera mi dissero che c'erano comunque limitazioni. Rimane la LCY che è sempre stata nominata come la gallina dalle uove d'oro. Ora, le cose sono due: o la LIN-LCY perde oppure effettivamente guadagnano ma il gioco non vale la candela nel mantenere l'Embraer come costi operativi e manutentivi.
Il 319 AZ su FLR non ha limitazioni perchè è possibile giocare sul poco carburante imbarcato essendo la tratta brevissima. Gli altri 319 su FLR hanno limitazioni posti/bagagli/passeggeri in funzione della destinazione e della tratta decollo/atterraggio. C'è anche il fattore motorizzazione, mi sembra di ricordare che i motori monati da Vueling siano meno soggetti a limitazioni. AZ volava su AMS vendendo una decina di posti in meno, mentre Vueling vendeva tutto.

Comunque per quel che so rispetto a una decina di anni fa, le tratte con limitazioni sui 319 sono rimaste veramente poche.

spanna
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » ven 05 mar 2021, 18:42:40

oggi c'e' stato l'attesissimo incontro tra la vestager e i ministri italiani coinvolti nella gestione del caso alitalia, poteva essere l'ora delle decisioni irrevocabili e invece e' uscito un nulla di fatto, tanto per cambiare
La soluzione di «discontinuità» su Alitalia verrà individuata «in tempi brevi». La videotelefonata fra tre ministri del governo Draghi e la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha prodotto un primo risultato, almeno di metodo. Non c’è al momento un accordo, non c’è una soluzione, ma non c’è più il muro contro muro a cui si era arrivati nelle ultime settimane del governo Conte, con Bruxelles che aveva bocciato il piano per il passaggio di metà Alitalia alla Newco Ita e il governo che era stato incapace di dare una risposta coordinata, mentre tra Ita e Alitalia non c’era alcun dialogo.

Si procede verso la «discontinuità»
La videotelefonata della speranza ha avuto un avvio positivo, secondo i commenti del governo. L’incontro virtuale tra la vicepresidente danese della Commissione e commissaria per la Concorrenza, la fustigatrice Vestager, e i ministri dell'Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è durato circa un’ora. Ognuno nel proprio ufficio, i ministri da Roma e Vestager da Bruxelles. La nota congiunta dei tre ministri parla di «un confronto su Ita e Alitalia, con l ’obiettivo di individuare in tempi rapidi una soluzione». La nota prosegue con queste parole: «Il colloquio, definito dai partecipanti «positivo e costruttivo», si è svolto in un clima cordiale. La commissaria Ue e i ministri hanno sottolineato la necessità di procedere nel segno della discontinuità».

La prossima settimana il confronto tecnico
Il lavoro proseguirà la prossima settimana. «Il confronto tecnico _ precisa la nota dei ministri _ verrà avviato all’inizio della prossima settimana per valutare nel dettaglio le possibili soluzioni volte a garantire che il nuovo vettore aereo nasca al più presto nel rispetto delle procedure del diritto nazionale ed europeo».

Cosa significa discontinuità
La parola chiave è «discontinuità». Cosa significhi di preciso non è stato spiegato, ma l’interpretazione più diffusa è che ci sia l’intenzione di creare una nuova società, che sarebbe la Newco pubblica Ita, al momento solo una scatola vuota con un consiglio di amministrazione, 39 dipendenti e molti consulenti. A Ita dovrebbe essere trasferito solo un pezzo delle attività di Alitalia.

Nella Newco 45 aerei e 4.500 dipendenti
L’ipotesi su cui si lavora, secondo indiscrezioni, sarebbe quella di trasferire alla Newco una parte delle attività di volo di Alitalia, circa 45 aerei e 4.500 dipendenti, un po’ meno di metà delle dimensioni dell’attuale compagnia commissariata. Il punto chiave è come si farà il trasferimento.

Alitalia brucia 50 milioni al mese
Il governo vuole evitare una gara, perché si impiegherebbe troppo tempo, almeno 4-5 mesi, mentre Alitalia ha finito la liquidità e nel frattempo dovrebbe mettere a terra gli aerei. La compagnia brucia circa 50 milioni di cassa al mese, quasi due milioni al giorno. Non è stato chiarito se Vestager sia d’accordo. Nella lettera dell’8 gennaio scorso inviata al precedente governo, la Ue aveva detto che il primo criterio per avere la discontinuità sarebbe la vendita delle attività di Alitalia «attraverso una gara trasparente, non discriminatoria e non condizionata».

Handling e manutenzione
Per le altre attività di Alitalia, cioè servizi aeroportuali di handling (concentrati a Fiumicino, con più di 3mila addetti) e manutenzione (circa mille addetti a Fiumicino), il governo sarebbe disposto a un compromesso, accettare l’impostazione di Bruxelles, cioè una vendita con procedura di gara separata dal lotto aviation. La Ue l’8 gennaio ha chiesto che queste attività non siano rilevate da Ita.

Leonardo smentisce interesse alla manutenzione
A Roma si sta però sondando se c’è disponibilità di Bruxelles ad accettare che vi siano consorzi con diversi soci, tra cui potrebbero esservi Ita e potenziali gruppi pubblici, per rilevare la manutenzione. Uno dei gruppi indicato da indiscrezioni, Leonardo-Finmeccanica, ha smentito qualunque interesse. Un altro nome che è stato fatto, ma sono solo voci, è la Atitech di Gianni Lettieri, che non ha fatto commenti.

Vestager: «incontro positivo»
Un portavoce della Ue ha detto che la vicepresidente Vestager ha avuto un «primo incontro positivo» su Alitalia con i ministri Franco, Giorgetti e Giovannini, durante il quale «hanno concordato di lavorare insieme in modo costruttivo per trovare soluzioni praticabili al dossier di Alitalia». Un commento molto asciutto, che non fa capire il possibile approdo della discussione, ma conferma che c’è il disgelo, dopo la freddezza delle scorse settimane.

Aumentano le poltrone: Giorgetti nomina due commissari «
Intanto una mossa a sorpresa è la decisione di Giorgetti, che ha la vigilanza sulle aziende in amministrazione straordinaria, di nominare altri due commissari, di sua fiducia. Vanno ad affiancare Giuseppe Leogrande, nominato dal predecessore, il Cinque stelle Stefano Patuanelli, il 12 dicembre 2019. Dice una nota del Mise: «In affiancamento e d’intesa con il commissario Giuseppe Leogrande, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha provveduto a integrare la terna dei commissari dell'amministrazione straordinaria Alitalia con l’avv. prof. Daniele Santosuosso, ordinario di diritto commerciale all’Università La Sapienza e il prof. avv. Gabriele Fava esperto giuslavorista. Ai commissari gli auguri del ministro di buon lavoro in questo momento particolarmente delicato per il Paese».

Le reazioni di Ulitrasporti e Fassina
«Rispetto all'incontro di oggi con la Commissaria Europea per la Concorrenza Vestager e i tre Ministeri coinvolti per la partita Alitalia, Mise Mef e Mit non sono trapelante notizie, il sindacato deve essere coinvolto», è il commento del segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale per il Trasporto Aereo Ivan Viglietti. «Dalla nota dei nostri ministri Franco, Giorgetti e Giovannini (...) apprendiamo che per il passaggio da Alitalia a Ita si procede «nel segno della discontinuità». La discontinuità è necessaria, dati i risultati fallimentari raggiunti dai ‘Capitani coraggiosi' e da Etihad nel decennio di proprietà privata di Alitalia, ora in amministrazione straordinaria», afferma il deputato di LeU Stefano Fassina. «Ma la discontinuità deve riguardare l'impegno reale per lo sviluppo dell'azienda, il piano industriale, la qualità del management. La discontinuità si deve manifestare nell'investimento sulle rotte internazionali, nel rilancio dell'attività di manutenzione, nella valorizzazione dell'handling, nell'investimento sul cargo ancora assente nelle linee di piano industriale presentato da Ita al Parlamento».
https://www.ilsole24ore.com/art/alitali ... o-ADW7m7NB
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 05 mar 2021, 19:22:08

La strada è tutta in salita. Pure Leonardo si è sfilata, già alle prime voci che la designavano per la manutenzione.
Ma cosa intende il giornalista quando scrive: " alitalia dovrebbe mettere a terra gli aerei"? È una sua ipotesi per il prosciugarsi della liquidità in cassa, oppure a breve ci dovrebbe essere ufficialmente (salvo imprevisti) la messa a terra di altri velivoli?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » ven 05 mar 2021, 19:52:51

Vuol dire che per una gara si impiegherebbero 4-5 mesi e nel frattempo Alitalia resterebbe senza liquidità, perciò dovrebbe smettere di volare.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda cesare.caldi » sab 06 mar 2021, 07:58:08

Tra le richieste che la UE chiede per poter concedere il mantenimento del marchio Alitalia, la cessione degli slot a LIN fino a scendere al 49% del totale (oggi è al 75%) e la riduzione delle rotte nazionali ed europee.

Articolo completo:
https://www.corriere.it/economia/aziende/21_marzo_05/alitalia-arrivano-altri-due-commissari-vertice-l-ue-avanti-le-trattative-6acebace-7dc8-11eb-a517-47051ff9fbb4.shtml

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda milmxp » sab 06 mar 2021, 09:24:44

cesare.caldi ha scritto: sab 06 mar 2021, 07:58:08 Tra le richieste che la UE chiede per poter concedere il mantenimento del marchio Alitalia, la cessione degli slot a LIN fino a scendere al 49% del totale (oggi è al 75%) e la riduzione delle rotte nazionali ed europee.

Articolo completo:
https://www.corriere.it/economia/aziende/21_marzo_05/alitalia-arrivano-altri-due-commissari-vertice-l-ue-avanti-le-trattative-6acebace-7dc8-11eb-a517-47051ff9fbb4.shtml
È la condanna a morte definitiva della base a Linate e dell'hub a Fiumicino.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KL63 » sab 06 mar 2021, 10:40:29

Converrebbe a tutti gli attori italiani una seria riduzione della capacità di Linate, non tramite il numero di slot perché opzione impraticabile grazie al genio di Del Rio o di Lupi, non ricordo, ma tramite una semplice riduzione dell'orario di apertura, o, ma la vedo difficile, sull'impedire il through check in.
Comunque guarda caso la cosa che la UE richiede e che viene fuori sui giornali, è quella che più interessa alla concorrenza europea, sul logo e altre cose ci si può mettere d'accordo.
Degli altri 100 e passa punti non si è parlato?
Immagino che un minimo di margine di trattativa ci possa essere anche sulla quantità di slot, che peraltro AZ non era in grado di utilizzare al completo nemmeno prima della pandemia, figuriamoci ora con la flotta dimezzata ed il traffico business evaporato chissà per quanti anni a venire.
In sostanza tutti fanno spudoratamente il proprio interesse o in forma diretta o tramite terzi.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda jetblue » sab 06 mar 2021, 10:58:19

Stante:

1) Esigenze di bilancio di SEA & soci
2) Obiezioni UE al piano nuova AZ
3) Impatto sul piano nuova AZ del presidio su LIN

a oggi la soluzione più congeniale a tutti gli interessati e credo legalmente sostenibile è:

"Chiusura temporanea dello scalo di LIN fino a fine pandemia e/o comunque fino al ritorno dei volumi totali di passeggeri degli scali rimasti operativi a servizio di Milano (MXP e BGY) ai livelli del 2019, anno pre pandemia"

Nel frattempo chiusura dello scalo di Bresso e trasferimento delle attività aviazione generale su LIN e ingrandimento del parco nord in grande polmone urbano con piantumazione del sedime di Bresso.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda cesare.caldi » sab 06 mar 2021, 11:38:17

Attenzione che gli slot eventualmente ceduti da Alitalia a LIN andrebbero per il 50% ai nuovi entranti quindi forte possibilità di vedere Ryanair sbarcare a Linate. Il restante 50% andrebbe distribuito tra le compagnie che già operano a LIN, voglio sperare escludendo Alitalia altrimenti quello che cede da una parte gli rientra dall' altra.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda easyMXP » sab 06 mar 2021, 12:10:18

jetblue ha scritto: sab 06 mar 2021, 10:58:19 Stante:

1) Esigenze di bilancio di SEA & soci
2) Obiezioni UE al piano nuova AZ
3) Impatto sul piano nuova AZ del presidio su LIN

a oggi la soluzione più congeniale a tutti gli interessati e credo legalmente sostenibile è:

"Chiusura temporanea dello scalo di LIN fino a fine pandemia e/o comunque fino al ritorno dei volumi totali di passeggeri degli scali rimasti operativi a servizio di Milano (MXP e BGY) ai livelli del 2019, anno pre pandemia"

Nel frattempo chiusura dello scalo di Bresso e trasferimento delle attività aviazione generale su LIN e ingrandimento del parco nord in grande polmone urbano con piantumazione del sedime di Bresso.
Sarà un caso che dopo mesi di silenzio Brunini abbia appena chiesto la chiusura di LIN? Non credo.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » sab 06 mar 2021, 13:27:43

cesare.caldi ha scritto: sab 06 mar 2021, 11:38:17 Attenzione che gli slot eventualmente ceduti da Alitalia a LIN andrebbero per il 50% ai nuovi entranti quindi forte possibilità di vedere Ryanair sbarcare a Linate. Il restante 50% andrebbe distribuito tra le compagnie che già operano a LIN, voglio sperare escludendo Alitalia altrimenti quello che cede da una parte gli rientra dall' altra.
Definizione di nuovo concorrente secondo il RE 793/2004:

b) “nuovo concorrente”:

i) un vettore aereo che chieda, come parte di una serie di bande orarie, una banda oraria in un aeroporto in un giorno qualsiasi laddove, nel caso che la sua domanda sia accolta, in totale venga a detenere meno di cinque bande orarie in detto aeroporto nel medesimo giorno, oppure

ii) un vettore aereo che chieda una serie di bande orarie per un servizio di linea passeggeri senza scalo tra due aeroporti comunitari, ove al massimo altri due vettori aerei effettuino il medesimo servizio di linea senza scalo tra detti aeroporti o sistemi aeroportuali nel giorno in questione, laddove il vettore aereo, nel caso che la sua domanda sia accolta, venga comunque a detenere meno di cinque bande orarie in detto aeroporto in quel giorno per il servizio senza scalo in questione; oppure

iii) un vettore aereo che chieda una serie di bande orarie in un aeroporto per un servizio di linea passeggeri senza scalo tra detto aeroporto e un aeroporto regionale ove nessun altro vettore aereo operi un servizio diretto di linea passeggeri tra questi aeroporti o sistemi aeroportuali per tale giorno, qualora il vettore aereo, nel caso che la sua domanda sia accolta, venga comunque a detenere meno di cinque bande orarie in detto aeroporto nel medesimo giorno per il servizio senza scalo in questione.

Un vettore aereo che detenga più del 5 % delle bande orarie totali disponibili nel giorno in questione in un determinato aeroporto o più del 4 % delle bande orarie totali disponibili nel giorno in questione in un sistema aeroportuale di cui fa parte tale aeroporto, non è considerato come nuovo concorrente in detto aeroporto.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda cesare.caldi » sab 06 mar 2021, 13:43:58

I nuovi entranti sarebbero quindi compagnie che hanno una presenza minima a LIN e con un presenza molto ridotta negli altri scali milanesi, mi vengono in mente ad esempio Aer LIngus, Sas, Air Malta ecc.
Ryanair ed Easyjet non sarebbero considerati nuovi entranti, ma concorrerebbero a spartirsi il 50% di slot a LIN destinati alle compagnie già operanti assieme alle varie major europee. Ed Alitalia è esclusa da ogni riassegnazione.
In pratica su LIN si avrebbe una frantumazione degli slot con molte compagnie con pochi slot ciascuna. A parte Alitalia che conserverebbe il 49%.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » sab 06 mar 2021, 14:11:30

cesare.caldi ha scritto: sab 06 mar 2021, 13:43:58 I nuovi entranti sarebbero quindi compagnie che hanno una presenza minima a LIN e con un presenza molto ridotta negli altri scali milanesi, mi vengono in mente ad esempio Aer LIngus, Sas, Air Malta ecc.
Ryanair ed Easyjet non sarebbero considerati nuovi entranti, ma concorrerebbero a spartirsi il 50% di slot a LIN destinati alle compagnie già operanti assieme alle varie major europee. Ed Alitalia è esclusa da ogni riassegnazione.
In pratica su LIN si avrebbe una frantumazione degli slot con molte compagnie con pochi slot ciascuna. A parte Alitalia che conserverebbe il 49%.
Bisognerebbe conoscere il totale degli slot assegnati a LIN. Ipotizzando 18m/h per 16h al giorno, ci sarebbero 288 movimenti, pari a 144 slot AR. Credo che chiunque al di fuori di AZ, FR e U2 (da valutare Wizz), sarebbe considerato un nuovo concorrente e come tale potrebbe ambire ad effettuare fino a 4 voli giornalieri verso un determinato scalo, purchè entro i limiti del 5% del monte-slot di LIN e il 4% del monte-slot di MIL.

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Messaggio da leggereda malpensante » sab 06 mar 2021, 15:20:11

Il totale degli slot giornalieri a Linate è 300, di cui 200 sono di Alitalia che, se si presta fede alle voci, dovrebbe cederne 50, cioè 25 coppie, a cui vanno aggiunti gli ex Air Italy e direi anche British Airways.

Nuovi concorrenti sarebbero Finnair, Aegean, LOT, EGO Airways, Tayaranjet eccetera, probabilmente Air Dolomiti, ma anche Albastar.

Il numero dei candidati è alto, nessuno avrebbe più di 3 o 4 coppie di slot, che per soddisfare le voglie di AF, KLM e Lufthansa dovrebbero aver gli orari giusti, cosa più difficile.

Si perderebbero voli nazionali, gli slot NON vengono assegnati semplicemente in base alla lista d’attesa, immagino che verrebbe preferito chi manterrebbe voli per destinazioni che hanno dato prova di elevata domanda.

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Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 06 mar 2021, 15:39:57

jetblue ha scritto: sab 06 mar 2021, 10:58:19 Stante:

1) Esigenze di bilancio di SEA & soci
2) Obiezioni UE al piano nuova AZ
3) Impatto sul piano nuova AZ del presidio su LIN

a oggi la soluzione più congeniale a tutti gli interessati e credo legalmente sostenibile è:

"Chiusura temporanea dello scalo di LIN fino a fine pandemia e/o comunque fino al ritorno dei volumi totali di passeggeri degli scali rimasti operativi a servizio di Milano (MXP e BGY) ai livelli del 2019, anno pre pandemia"

Nel frattempo chiusura dello scalo di Bresso e trasferimento delle attività aviazione generale su LIN e ingrandimento del parco nord in grande polmone urbano con piantumazione del sedime di Bresso.
Con qualche ulteriore aggiustamento, la strada dovrebbe essere questa, se chi ha il potere di farlo ne avrà anche la volontà.

Certo sarebbe quanto meno curioso che ciò che doveva essere fatto al momento dell'apertura di Malpensa 2000, per far allora crescere e consolidare AZ, possa essere realizzato ora per non cancellare definitivamente dai cieli la ex-compagnia di bandiera.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » sab 06 mar 2021, 16:07:54

malpensante ha scritto: sab 06 mar 2021, 15:20:11 Il totale degli slot giornalieri a Linate è 300, di cui 200 sono di Alitalia che, se si presta fede alle voci, dovrebbe cederne 50, cioè 25 coppie, a cui vanno aggiunti gli ex Air Italy e direi anche British Airways.

Nuovi concorrenti sarebbero Finnair, Aegean, LOT, EGO Airways, Tayaranjet eccetera, probabilmente Air Dolomiti, ma anche Albastar.

Il numero dei candidati è alto, nessuno avrebbe più di 3 o 4 coppie di slot, che per soddisfare le voglie di AF, KLM e Lufthansa dovrebbero aver gli orari giusti, cosa più difficile.

Si perderebbero voli nazionali, gli slot NON vengono assegnati semplicemente in base alla lista d’attesa, immagino che verrebbe preferito chi manterrebbe voli per destinazioni che hanno dato prova di elevata domanda.
Paradossalmente mi sembra che tra i nuovi concorrenti dovrebbero esserci anche le major (forse esclusa LH), seppure entro i limiti di cui sopra. Che stante quanto hai scritto, dovrebbero essere di un massimo di 7 voli per compagnia, dei quali 4 al massimo per la stessa destinazione.
Comunque se qualcuno vuole approfondire, qui c'è il RE.

https://www.enac.gov.it/sites/default/f ... 3_2004.pdf

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belumosi
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » sab 06 mar 2021, 16:21:56

jetblue ha scritto: sab 06 mar 2021, 10:58:19 Stante:

1) Esigenze di bilancio di SEA & soci
2) Obiezioni UE al piano nuova AZ
3) Impatto sul piano nuova AZ del presidio su LIN

a oggi la soluzione più congeniale a tutti gli interessati e credo legalmente sostenibile è:

"Chiusura temporanea dello scalo di LIN fino a fine pandemia e/o comunque fino al ritorno dei volumi totali di passeggeri degli scali rimasti operativi a servizio di Milano (MXP e BGY) ai livelli del 2019, anno pre pandemia"

Nel frattempo chiusura dello scalo di Bresso e trasferimento delle attività aviazione generale su LIN e ingrandimento del parco nord in grande polmone urbano con piantumazione del sedime di Bresso.
Per tornare ai numeri del 2019 serviranno svariati anni e dubito che chiudere LIN fino ad allora per SEA sia un affare. Di certo lo sarebbe in questi mesi di crisi acuta, ma credo che entro al massimo un anno, la vaccinazione di massa possa permettere una rilevante ripresa dei viaggi. A quel punto, con LIN chiuso, SEA perderebbe gran parte dei pax per Roma e Napoli a causa del treno e una non trascurabile fetta dei rimanenti probabilmente migrerebbe a BGY, dove credo che più di una compagnia sposterebbe parte dei voli da LIN.
Non è successo ai tempi del bridge per via della scarsa durata, ma se LIN dovesse essere chiuso con la certezza di rimanere tale per anni, la situazione sarebbe molto diversa.

spanna
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » sab 06 mar 2021, 16:32:59

https://www.repubblica.it/economia/2021 ... 290554506/
Toni concilianti, garbo e sorrisi conditi da un inusuale comunicato stampa al miele chiesto dai ministri italiani e firmato da Margrethe Vestager: il primo incontro su Alitalia con il nuovo governo «è stato positivo, abbiamo concordato di lavorare insieme in modo costruttivo per trovare soluzioni». Apparentemente il contatto in video tra la capa dell’Antitrust europeo e i ministri Franco, Giorgetti e Giovannini è un successo. In realtà nel corso della riunione la liberale danese è stata molto meno soft: entro la fine di aprile Bruxelles condannerà il Paese per aiuti di Stato illegali ad Alitalia. E se il governo vorrà evitare che la decisione Ue travolga anche Ita, la compagnia che dovrebbe sorgere dalle ceneri di Alitalia, prima della sentenza dovrà presentare all’Europa un piano industriale del nuovo vettore che stia in piedi. Un aut aut della Ue, una corsa contro il tempo per l’esecutivo Draghi.
Il punto è che ieri i ministri hanno annunciato a Vestager che il governo non intende più fare la gara per trasferire le attività di volo di Alitalia a Ita e non hanno portato novità sul piano industriale. Unico aspetto incoraggiante, l’intenzione di trovare un socio per la nuova compagnia che affianchi il Tesoro. Vestager ha ricordato che la gara avrebbe aiutato nella decisione sulla discontinuità economica, fondamentale per dare un futuro a Ita, ma che la presenza di eventuali nuovi investitori potrebbe comunque servire. Tuttavia la danese ha sottolineato che Bruxelles rinvia da ben quattro governi (italiani) la decisione sul prestito ponte che con 1,3 miliardi di denaro pubblico ha tenuto in vita Alitalia in attesa del rilancio. E che ora la Commissione non può più rimandare: entro la fine di aprile, forse anche qualche giorno prima, arriverà la condanna per aiuti di Stato. Qui entra in gioco il fattore discontinuità: se Ita sarà giudicata un nuovo soggetto, sarà Alitalia a dover rimborsare i soldi (che non ha) allo Stato. Se invece Bruxelles non dovesse riconoscere lo iato tra i due vettori, anche Ita dovrà restituire 1,3 miliardi: fallirebbe prima ancora di nascere.
A Bruxelles intanto studiano due opzioni. La prima: esprimersi sulla discontinuità insieme alla condanna per aiuti. Strada percorribile solo se nel frattempo il governo avrà scritto un piano industriale adeguato che faccia ricadere la condanna solo su Alitalia. In caso contrario, la Ue procederà con la decisione sugli aiuti, senza esprimersi sulla discontinuità: il governo avrà allora due mesi per recuperare il denaro pubblico ed entro questo termine, fine giugno, dovrà aver lanciato una nuova compagnia con i crismi richiesti da Bruxelles. Altrimenti Alitalia fallirebbe con in pancia i suoi asset, che andrebbero all’asta per rimborsare gli 1,3 miliardi, portandosi con sé ogni speranza di rilanciarla attraverso Ita.

Ecco perché trovare un alleato per Ita e dimostrare a Bruxelles che l’operazione è di mercato diventa cruciale. Al momento i potenziali nomi sono il duo Delta-Air France (ma i francesi hanno problemi finanziari) e Lufthansa, che ha confermato la possibilità di una «partnership» commerciale in attesa di una più stretta collaborazione. Alitalia potrebbe dunque entrare in Star Alliance, soluzione che potrebbe convincere Bruxelles sull’operazione di salvataggio e rilancio. Sempre pronti gli americani di Usaerospace, che dopo aver espresso interesse nella cessione di asset della compagnia italiana lo scorso anno ribadiscono l’intenzione di investire 1,5 miliardi di dollari in Ita. A Roma, intanto, il ministro Giorgetti ha “ampliato” la squadra che gestisce l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Giuseppe Leogrande viene affiancato da Daniele Santosuosso - ordinario di Diritto commerciale alla Sapienza - e da Gabriele Fava, giuslavorista. Scelta che evidenzia la delicatezza del momento: i sindacati sono in allarme e minacciano blocchi e manifestazioni per evitare lo spezzatino della società e l’attuazione di un piano lacrime e sangue con un taglio del personale vicino alle 6.500 unità necessario proprio per la discontinuità.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

grandemilano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » sab 06 mar 2021, 16:41:30

Secondo me ieri la Vestager ha chiesto una ulteriore limata al piano industriale, per dimostrare la sostenibilità economica dell'intera operazione. Se fosse così, facile attendersi di scendere sotto le 40 unità di velivoli


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