Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

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KittyHawk
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 mar 2021, 00:10:01

Visto che Alitalia si avvia a diventare una regional laziale, l'idea di una regional del nord-ovest, non solo lombarda, non sarebbe male. Con i giusti accordi, un suo spazio e una sostenibilità economica potrebbe trovarli.

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belumosi
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » dom 28 mar 2021, 00:12:03

malpensante ha scritto: sab 27 mar 2021, 23:40:30 Mi sembra che parliamo di due cose diverse.

A me interessa una compagnia aerea che tappi i buchi, cioè voli nelle principali destinazioni nordamericane (JFK che non si nega a nessuno, Miami, Los Angeles almeno d'estate) e che entri anche da nano a far parte di un'alleanza, in modo da avere anche i voli dagli hub del partner americano (Washington IAD, Newark e Chicago se è United, JFK e Atlanta se è Delta, JFK e Dallas se è American), più San Paolo, Buenos Aires qualche volta la settimana, Shanghai e smisti da Malpensa i passeggeri per le destinazioni italiane per cui si vola da Milano (cioè da Roma in giù). Una regional lombarda, non una major col mega-hub.

Qualcosa che si basi sul traffico O/D locale, senza andare a prendere passeggeri a Banja Luka o Bilbao. I feed li fai da dove hai una base di pax a cui va bene spendere due euro di più per volare con una compagnia IATA o che da Lamezia vogliono andare a Beijing con il through check-in o banalmente vanno a Milano con il cane.
Ricorda da vicino l'impostazione di IG e dubito che sia sostenibile economicamente.
KittyHawk ha scritto: Sempre nello stesso articolo si dice che, di fronte all'insofferenza dei ministri italiani per il differente trattamento riservato ad altri vettori comunitari (LH e AF/KLM) sulla questione degli slot, a Bruxelles abbiano ribadito che le altre compagnie, prima del Covid, guadagnavano.
Resta da capire in base a quale legge le perdite della compagnia italiana dovrebbero essere "compensate" da un taglio di slot più marcato di quello riservato ai concorrenti. Ormai dovrebbe essere chiaro che a Bruxelles con il diritto ci si spazzano il cuxo. Esattamente come fanno a Roma.
A proposito, chi ha deciso nella UE che le compagnie che erano in passivo non dovevano ricevere aiuti statali, mentre quelle quelle che erano in attivo ne avrebbero potuti ricevere illimitatamente (seppur in parte a debito, almeno in teoria)?
E come mai gli europaladini della concorrenza non hanno trovato nulla da ridire sulla scelta discrezionale dei singoli stati di sovvenzionare quasi esclusivamente le compagnie di bandiera a danno delle altre? Perchè non hanno imposto l'obbligo di sovvenzionare pro-quota tutti i vettori in base a parametri oggettivi?

spanna
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » dom 28 mar 2021, 09:02:43

Dietro lo stop di Bruxelles ad Ita-Alitalia c’è in atto uno scontro ben più vasto e decisivo: quello per accaparrarsi gli slot in vista della ripartenza estiva, i diritti di atterraggio e decollo che sono la linfa vitale per le compagnie aeree, il lasciapassare per conquistare nuovi mercati. Da qui la fortissima spinta delle lobby dei cieli con il pressing sulla Commissione Ue che deve decidere il futuro della newco tricolore, un contendente temibile se messo in condizioni di volare. Ma Bruxelles da mesi non fa altro che mettere paletti, vincoli, ritardando i tempi delle decisioni. Lo ha fatto con il precedente esecutivo e lo ripete con l’attuale, sapendo bene che lasciare Ita nel limbo è innanzitutto un favore agli altri vettori europei. Un concorrente in meno su piazza. Nulla di illegale ovviamente, sta di fatto però che sia le low cost che i colossi europei dei cieli hanno già iniziato la campagna per conquistare viaggiatori, puntando proprio sull’impasse politico che imprigiona la società guidata da Fabio Lazzerini.
L’OSTACOLO MAGGIORE

Non si spiegano altrimenti le durissime condizioni poste dagli uomini della Commissione Ue che, dietro la giusta richiesta di discontinuità rispetto al passato, rendono la pista per il decollo di fatto impraticabile, comunque economicamente non sostenibile. L’ostacolo maggiore, quello su cui venerdì si è rotta la trattativa con Roma, riguarda proprio gli slot. La richiesta di rinunciare al 50% degli slot di Milano-Linate è stata ritenuta inaccettabile dal ministro dell’Economia Daniele Franco e, ovviamente, dall’intero governo, così come è stata considerata provocatoria la proposta di utilizzare il brand storico Alitalia solo tra due anni. Richieste che gli euroburocrati guidati dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ripetono come un mantra. Ma se su manutenzione e handling ci sono dei margini per negoziare, sui diritti di volo la chiusura sembra totale.

Eppure, fanno notare proprio fonti governative, l’accordo di Lufthansa con la Ue per ottenere i 9 miliardi di aiuti di Stato prevede che il colosso tedesco si liberi solo del 4% degli slot a Francoforte e Monaco. Quello invece su cui sta trattando AirFrance per un prestito di 6-7 miliardi prevede invece di lasciare un numero di slot al Parigi Charles de Gaulle pari a meno del 7%. A Ita vorrebbero invece far lasciare quasi il 50% degli slot posseduti a Milano. E c’è chi fa notare, fronte Fit Cisl, che guarda caso proprio Lufthansa e Ryanair hanno da tempo messo gli occhi sull’aeroporto di Linate per farne sempre più una base operativa nel Nord Italia.

Con pochi slot, le attività di manutenzione e handling all’esterno del perimetro aziendale e una flotta di soli 47 aerei per Ita non ci sarebbe un grande futuro, se non quello di essere divorata dai concorrenti. Nonostante Draghi abbia confermato l’impegno a volere una compagnia solida, sostenibile e naturalmente competitiva.

Durissima la presa di posizione della Filt-Cgil. «La Commissione europea ci sta mortificando, impedendo le condizioni per l’avvio della newco. Anche la Uil spara a zero. «Le condizioni imposte dall’Europa- sostiene Claudio Tarlazzi - sono inaccettabili, irricevibili e totalmente penalizzanti, il governo italiano vada avanti da solo e tuteli l’interesse nazionale». È chiaro, aggiunge il sindacalista, «che la commissaria europea sta portando avanti gli interessi dei concorrenti europei e sta agendo come braccio armato degli altri vettori europei major e low cost».

In attesa di una svolta i lavoratori sono allo stremo e la manifestazione di ieri l’altro presso l’aeroporto di Fiumicino, indetta dalle principali sigle sindacali, che ha visto oltre 3500 partecipanti, lo ha dimostrato plasticamente. Non è escluso che se la situazione di immobilismo dovesse continuare, Ita decida di muoversi in autonomia, acquistando da Alitalia il numero di aerei contenuto nel piano (47 appunto) e una parte del personale per decollare entro fine giugno. Un piano B pronto e già analizzato dal cda. Che aspetta però segnali da Palazzo Chigi prima di avviare i motori e alzare i flap.
https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 60039.html
belumosi ha scritto:Resta da capire in base a quale legge le perdite della compagnia italiana dovrebbero essere "compensate" da un taglio di slot più marcato di quello riservato ai concorrenti. Ormai dovrebbe essere chiaro che a Bruxelles con il diritto ci si spazzano il cuxo. Esattamente come fanno a Roma.
ridicolo, di fronte a 1300 milioni erogati quando il covid nemmeno si sapeva che cos'era c'e' ancora qualcuno che difende gli aiuti di stato ad alitalia come se fossero dovuti. Anzi, vergognoso.
belumosi ha scritto:A proposito, chi ha deciso nella UE che le compagnie che erano in passivo non dovevano ricevere aiuti statali, mentre quelle quelle che erano in attivo ne avrebbero potuti ricevere illimitatamente (seppur in parte a debito, almeno in teoria)?
E come mai gli europaladini della concorrenza non hanno trovato nulla da ridire sulla scelta discrezionale dei singoli stati di sovvenzionare quasi esclusivamente le compagnie di bandiera a danno delle altre? Perchè non hanno imposto l'obbligo di sovvenzionare pro-quota tutti i vettori in base a parametri oggettivi?
guarda che in tempo di covid i soldi non li hanno presi solo le compagnie aeree, li ha presi anche il tabaccaio sotto casa, o le medie aziende esportatrici. Ci mancherebbe che l'italia dovesse andare a dare i soldi ai tabaccai francesi o viceversa. O magari alla renault perche' ha quote di mercato in italia. Tse.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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I-Alex
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 28 mar 2021, 09:24:39

la differenza sta anche nel prestito ponte (finto) a babbo morto e nei prestiti che i vettori degli altri paesi dovranno restituire... differenza minima ma sostanziale
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grandemilano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 28 mar 2021, 09:43:42

belumosi ha scritto: dom 28 mar 2021, 00:12:03
Resta da capire in base a quale legge le perdite della compagnia italiana dovrebbero essere "compensate" da un taglio di slot più marcato di quello riservato ai concorrenti. Ormai dovrebbe essere chiaro che a Bruxelles con il diritto ci si spazzano il cuxo.
Siamo sempre lì.
Ammesso che sia come dici tu, avremmo dovuto prenderne atto e farci un po' più furbi: ma proprio poco poco.
Chi è che ad ogni fallimento di quell'azienda a ripresentava lo stesso business-plan fallimentare facendo di tutto per portare quell'azienda al punto di non ritorno in cui si trova ora?
Siamo stati la Cenerentola d'Europa: gli unici a non essere stati in grado a rilanciare la nostra compagni nazionale perchè accecati da mille campanili. Quelli che difendevano Linate perchè unico in Europa; quelli che difendevano Fiumicino hub perchè non può essere che Roma la porta d'ingresso nel nostro paese; quelli che dicevano a priori che era inutile spostare l'hub perchè servirebbero troppi investimenti; e tanto altro ancora.
E allora a tirare avanti il carrozzone finchè si poteva tirare avanti. Con questa mentalità dove pensavi che saremmo andati?
Ora che non si può più tirare avanti, gli altri competitors (a torto o a ragione) cominciano a farsi i loro interessi aggrappandosi alle scuse più ingenue: che sono quelle che tu hai esposto sopra.
Ma la colpa è solo nostra. Siamo stati noi (e ripeto: noi) a portargli sul vassoio d'argento tutte quelle scuse

hkg
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda hkg » dom 28 mar 2021, 09:48:48

Si parla della riduzione degli slot per ita solo a linate, credo che stessa sorte dovrà toccare anche fco.
Se non è così ... mi vengono dei dubbi, da oltralpe
MXP,CTA,LIN,CGD,VIE,AHO,CAG,OLB,KBP,TLL,LED,SVO,JFK,MBA,BKK,HKT,DPS,BLQ,SIN,TUN,BGY,LXR,PMV,DXB,TPE,HKG,KBV,AMM,UTH,LPQ,CNX,BWN,LBU,KCH,MYY,MNL,CRK,DOH,VLC,CGN,BCN,BUD,PRG,AUH,CGK,JOG,KUL,TXL,LIS,STR,KIX,NRT,IST,HAM,CPH,KIV,PEK,SVQ,MCT,CPT,MJT,AGP,JKH,OPO,LXS,SKG,MAD,KWI,JIK,ATH, PMO, BIO,DUS,

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 28 mar 2021, 09:50:18

spanna ha scritto: dom 28 mar 2021, 09:02:43
ridicolo, di fronte a 1300 milioni erogati quando il covid nemmeno si sapeva che cos'era c'e' ancora qualcuno che difende gli aiuti di stato ad alitalia come se fossero dovuti. Anzi, vergognoso.
appunto.
Di tutti i "prestiti ponte" (scritto tra virgolette) che ha preso AZ ci siamo già dimenticati? Questi invece andavano bene?
Eppure nessuno prima ad ora ha mai avuto da ridire. Anche questo ce lo siamo già dimenticati...
Air Italy non aveva preso nessun prestito ponte. E neanche tutte le altre compagnie aeree europee (alcune della quali purtroppo fallite)

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 28 mar 2021, 10:28:44

hkg ha scritto:Si parla della riduzione degli slot per ita solo a linate, credo che stessa sorte dovrà toccare anche fco.
Se non è così ... mi vengono dei dubbi[emoji848], da oltralpe
Fiumicino pur essendo una scalo coordinato ha ancora slot liberi per buona parte della giornata e salvo errori la % di AZ è sotto al 50%
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 mar 2021, 10:41:52

Valori assoluti e percentuali si scelgono secondo convenienza. Il Messaggero, per la storia degli slot, preferisce parlare di percentuali perché fanno comodo, ma se avesse indicato i valori assoluti ho la ragionevole certezza che per CDG, FRA e MUC i numeri sarebbero più alti di quelli di LIN e la tesi portata avanti perderebbe di consistenza.

Seppure tra le righe, il giornale romano svela i veri problemi per far nascere la nuova incarnazione di Alitalia. Non è l'handling, non è la manutenzione, non è neppure la storia del marchio momentaneamente congelato. Sono il mercato e l'illusione di essere compagnia di bandiera. Essere messi formalmente ai margini del mercato più ricco d'Italia, che non hanno mai saputo sviluppare, non solo riduce i possibili ricavi ma spazza via la narrazione che si è sempre perpetuata della "compagnia di bandiera", che proprio per essere tale aveva il diritto divino di essere continuamente salvata e che per chi ne faceva parte assicurava trattamenti che gli altri lavoratori italiani neanche avrebbero potuto sognare. La prosopopea dell'hubbe naturale ne esce sconfitta.

C'è anche un'altra spiegazione per l'articolo, più perfida, a cui ho già accennato. Si stanno rendendo conto che pure ITA avrà vita corta e stanno preparando l'opinione pubblica a individuare il futuro colpevole: Linate. Tra qualche anno ci racconteranno che per salvaguardare posti di lavoro e marchio hanno dovuto sacrificare gli slot, permettendo così alle compagnie straniere di rubarci i passeggeri milanesi, o meglio i loro soldi, che già negli anni precedenti, per evitare che ciò accadesse, avevano sprecato soldi con voli inutili, che loro, sotto sotto, come Alitalia avrebbero anche tenuto chiuso Linate ma nessuno li ha ascoltati. Tanto la memoria è corta e qualsiasi fesseria riesce a passare.

Piccolissima nota a margine: sono l'unico ad accorgermi che, nel bene e nel male, MXP è completamente scomparsa dalle discussioni riguardanti Alitalia? Vorrà forse dire qualcosa?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Mattia » dom 28 mar 2021, 10:46:48

Nessuno ha chiesto a ITA di mollare il 50% degli slot a Linate, ma di scendere sotto il 50% cosa ben diversa...sul Messaggero non ne capiscono (o fanno finta di non capire) la differenza

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » dom 28 mar 2021, 11:38:50

spanna ha scritto: dom 28 mar 2021, 09:02:43
belumosi ha scritto:Resta da capire in base a quale legge le perdite della compagnia italiana dovrebbero essere "compensate" da un taglio di slot più marcato di quello riservato ai concorrenti. Ormai dovrebbe essere chiaro che a Bruxelles con il diritto ci si spazzano il cuxo. Esattamente come fanno a Roma.
ridicolo, di fronte a 1300 milioni erogati quando il covid nemmeno si sapeva che cos'era c'e' ancora qualcuno che difende gli aiuti di stato ad alitalia come se fossero dovuti. Anzi, vergognoso.
Io non difendo nemmeno un euro dei soldi spesi per salvare AZ. Ma delle due una: o è una cosa seria e allora ITA semplicemente deve partire senza nessun asset appartenuto ad AZ (slot, bilaterali, flotta, personale, brand), oppure è una presa per il cuxo, che nasconde in realtà una guerra di potere per stabilire quanta parte di sovranità deve rimanere Italia e quanta deve essere ceduta a Francia e Germania.
Ma credi davvero che il nodo del contendere siano un pugno di slot a LIN, o la discontinuità di AZ in questo o quell'aspetto? Certo, LH e AF saranno ben contente di prendersi una fettina dei 3 MLD€ del fatturato di AZ, ma percentualmente parlando sono briciole. La posta in palio è ben più alta. E questo, sia chiaro, senza fare sconti su nessuna delle porcate perpetrate da AZ.
Poi si può sempre scegliere di guardare il dito invece che la luna. Questo non dipende da me.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » dom 28 mar 2021, 11:43:42

I-Alex ha scritto: dom 28 mar 2021, 09:24:39 la differenza sta anche nel prestito ponte (finto) a babbo morto e nei prestiti che i vettori degli altri paesi dovranno restituire... differenza minima ma sostanziale
Visto l'importo spesso altissimo, è più probabile che i prestiti non vengano restituiti ma rifinanziati sine die dietro corresponsione degli interessi.
Poi vedremo. Le major sono tutte dei carrozzoni...

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Ale330 » dom 28 mar 2021, 11:52:12

"Piccolissima nota a margine: sono l'unico ad accorgermi che, nel bene e nel male, MXP è completamente scomparsa dalle discussioni riguardanti Alitalia? Vorrà forse dire qualcosa?"


Bene: nel senso che ormai MXP non è quasi più dipendente da Alitalia quindi minor attenzione politica
Male: la minor attenzione politica comporta quasi sempre ai decreti ad hoc creati negli ultimi anni a favore di AZ/Linate ecc...

KL63
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KL63 » dom 28 mar 2021, 13:22:32

Tutti gli attori in campo fanno ovviamente i loro interessi, le compagnie straniere, il coacervo di interessi indicibili che girano intorno ad AZ romana, tutti tranne i gestori di Malpensa e Linate che niente possono ed hanno sempre subito, mettendoci anche del loro. In Italia dal 1998 in poi sono state sbagliate tutte le mosse, si è passati da una compagnia da 250 aeromobili ad una da 47/50, ripetendo sempre gli stessi errori e nessuno che faccia un analisi seria degli eventi accaduti.
La storia dei "turisti" ce l'hanno raccontata migliaia di volte tutti, di qualsiasi colore politico, mi stupisco che la racconti anche Draghi.
Le conseguenze sono inevitabili ed a proposito della UE e delle "regole si applicano per il nemico e si interpretano per gli amici" in tutti i settori. Il punto che a furia di far furbate Alitalia di amici non ne ha più, dove conta.
Ed infine, bisognerebbe che i vari consulenti strapagati per dire e scrivere quello che il committente si vuol sentire dire e scrivere, facessero un po' di autocritica e dicessero come stanno realmente le cose. "Non c'è niente di più stupido che continuare a fare le stesse cose sperando che il risultato cambi" A. Einstein, non Salvini o la Lupo.
In ogni caso ormai è tardi per qualsiasi soluzione.
Bisognerebbe operare per limitare i danni chiudendo Linate.

KittyHawk
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 28 mar 2021, 13:32:08

KL63 ha scritto: dom 28 mar 2021, 13:22:32 Tutti gli attori in campo fanno ovviamente i loro interessi, le compagnie straniere, il coacervo di interessi indicibili che girano intorno ad AZ romana, tutti tranne i gestori di Malpensa e Linate che niente possono ed hanno sempre subito, mettendoci anche del loro. In Italia dal 1998 in poi sono state sbagliate tutte le mosse, si è passati da una compagnia da 250 aeromobili ad una da 47/50, ripetendo sempre gli stessi errori e nessuno che faccia un analisi seria degli eventi accaduti.
La storia dei "turisti" ce l'hanno raccontata migliaia di volte tutti, di qualsiasi colore politico, mi stupisco che la racconti anche Draghi.
Le conseguenze sono inevitabili ed a proposito della UE e delle "regole si applicano per il nemico e si interpretano per gli amici" in tutti i settori. Il punto che a furia di far furbate Alitalia di amici non ne ha più, dove conta.
Ed infine, bisognerebbe che i vari consulenti strapagati per dire e scrivere quello che il committente si vuol sentire dire e scrivere, facessero un po' di autocritica e dicessero come stanno realmente le cose. "Non c'è niente di più stupido che continuare a fare le stesse cose sperando che il risultato cambi" A. Einstein, non Salvini o la Lupo.
In ogni caso ormai è tardi per qualsiasi soluzione.
Bisognerebbe operare per limitare i danni chiudendo Linate.
È possibile firmare come coautore? ;-)

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 28 mar 2021, 13:33:54

KittyHawk ha scritto: dom 28 mar 2021, 00:10:01 Visto che Alitalia si avvia a diventare una regional laziale
Sì e no.
Il piano Lazzerini parla di 8 WB. Di cui 3 cargo (basati probabilmente a Malpensa) e 5 per i passeggeri (forse 1 basato a Malpensa per la NY). Sarebbe un 50-50 tra Roma e Milano.
Lo stesso vale per i NB: dei 40 previsti, almeno 20 serviranno per presidiare Linate. Anche in questo casosarebbe un 50-50.
Ci sarebbe uno spostamento del baricentro delle operazioni verso Milano, a scapito di Roma. Sarebbe la prima volta dopo 13 anni.
Questo va detto.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Ale330 » dom 28 mar 2021, 13:45:53

grandemilano ha scritto: dom 28 mar 2021, 13:33:54
KittyHawk ha scritto: dom 28 mar 2021, 00:10:01 Visto che Alitalia si avvia a diventare una regional laziale
Sì e no.
Il piano Lazzerini parla di 8 WB. Di cui 3 cargo (basati probabilmente a Malpensa) e 5 per i passeggeri (forse 1 basato a Malpensa per la NY). Sarebbe un 50-50 tra Roma e Milano.
Lo stesso vale per i NB: dei 40 previsti, almeno 20 serviranno per presidiare Linate. Anche in questo casosarebbe un 50-50.
Ci sarebbe uno spostamento del baricentro delle operazioni verso Milano, a scapito di Roma. Sarebbe la prima volta dopo 13 anni.
Questo va detto.
La sostanza non cambia però: che sia AZ o ITA si deve sempre dividere in 3 parti: FCO, LIN e perchè no MXP con 1 volo in croce. Stesso piano ripetuto da 10 anni e di più. Se con una flotta di 180 aerei non andava bene prima, figurati ora.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda RAV38 » dom 28 mar 2021, 14:11:42

Cosa vuole la Commissione UE per dare l' OK di discontinuità alla "newco" ITA ? La cessione di una consistente parte di slot a Linate e la messa in naftalina del marchio Alitalia? Per Linate potrebbe (ma non lo farà) fare un nuovo decreto che limiti i movimenti commerciali (erga omnes) a una coppia di collegamenti al giorno per ogni vettore interessato con le capitali dell'UE. Per il resto, aviazione generale, militari, eli soccorso, la continuità territoriale (contingentata) ed eventualmente un numero limitato di charters. Il decreto potrebbe avere una durata di tre anni, rinnovabile. Per il marchio Alitalia il Governo potrebbe proporre o la vendita a gara aperta da parte della gestione commissariale ovvero l'associazione del logo a quello di ITA, ma in subordine (anche come fisionomia grafica ) e con l'obbligo per tre anni di utilizzare esclusivamente il marchio ITA in tutte le comunicazioni della nuova compagnia ( Pubblicità, sistemi tecnologici di prenotazioni, ecc.)

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda RAV38 » dom 28 mar 2021, 14:17:00

Nell'intervento precedente intendevo esprimere una mia idea personale su quella che potrebbe essere una mossa del Governo italiano nei confronti delle posizioni di Bruxelles. Il riferimento al nostro Governo mi era rimasto ....nella tastiera.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » dom 28 mar 2021, 14:44:40

Interessante la battaglia fra le compagnie aeree di Roma, Francia e Germania per spartirsi il mercato milanese.
Mi ricorda qualcosa, anche se non se magna.

Se Alitalia-ITA se ne andasse proprio da Milano, almeno i suoi risultati dipenderebbero soltanto dalla sua performance arRoma.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » dom 28 mar 2021, 18:48:43

belumosi ha scritto: dom 28 mar 2021, 11:38:50
spanna ha scritto: dom 28 mar 2021, 09:02:43
belumosi ha scritto:Resta da capire in base a quale legge le perdite della compagnia italiana dovrebbero essere "compensate" da un taglio di slot più marcato di quello riservato ai concorrenti. Ormai dovrebbe essere chiaro che a Bruxelles con il diritto ci si spazzano il cuxo. Esattamente come fanno a Roma.
ridicolo, di fronte a 1300 milioni erogati quando il covid nemmeno si sapeva che cos'era c'e' ancora qualcuno che difende gli aiuti di stato ad alitalia come se fossero dovuti. Anzi, vergognoso.
Io non difendo nemmeno un euro dei soldi spesi per salvare AZ. Ma delle due una: o è una cosa seria e allora ITA semplicemente deve partire senza nessun asset appartenuto ad AZ (slot, bilaterali, flotta, personale, brand), oppure è una presa per il cuxo, che nasconde in realtà una guerra di potere per stabilire quanta parte di sovranità deve rimanere Italia e quanta deve essere ceduta a Francia e Germania.
Ma credi davvero che il nodo del contendere siano un pugno di slot a LIN, o la discontinuità di AZ in questo o quell'aspetto? Certo, LH e AF saranno ben contente di prendersi una fettina dei 3 MLD€ del fatturato di AZ, ma percentualmente parlando sono briciole. La posta in palio è ben più alta. E questo, sia chiaro, senza fare sconti su nessuna delle porcate perpetrate da AZ.
Poi si può sempre scegliere di guardare il dito invece che la luna. Questo non dipende da me.
il dito lo stai guardando tu pero', ti stai facendo un film su quello che secondo te e' l'applicazione corretta della legge sugli aiuti di stato, ma sappi che la legge europea la stabilisce il parlamento europeo, la applica la commissione europea e la giudica la magistratura europea. A meno che tu non sia un membro autorevole di queste istituzioni in incognito, le tue obiezioni valgono pochino. Lo stabilisce la legge europea quali sono le modalita' per assicurare la discontinuita' tra alitalia e ita, e a me sembra perfettamente ragionevole che abbiano detto che ci sono una serie di condizioni da rispettare, e che il governo italiano si debba muovere all'interno di quelle regole. Se il governo decide che occorre fare la vendita diretta, bene, e' ovvio che margherita chiedera' sacrifici altrove. Anche perche' poi c'e' la magistratura che dovra' decidere sulle cause che verranno intentate, e la magistratura e' indipendente dalla commissione. Il discorso sul potere all'interno della UE trattato come lo tratti tu, sinceramente, io preferisco non commentare, i complottismi di questo mondo li lascio a voi tuttologi omniscienti.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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wrth
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda wrth » lun 29 mar 2021, 16:14:36

https://www.ansa.it/sito/notizie/econom ... 48299.html
Certo che quando sei abituato a ad avere tanto senza restituire mai nulla, il resto sembrano briciole.

Mauz
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda Mauz » mar 30 mar 2021, 01:17:16

belumosi ha scritto:
grandemilano ha scritto:
belumosi ha scritto: sab 27 mar 2021, 15:07:33
E nessuno pensa di chiudere definitivamente LIN, anche perchè non ci sarebbe un reale motivo per farlo.
È proprio questa mentalità, purtroppo, che ci porta ad essere terra di conquista per i vettori stranieri a discapito della nostra compagnia di bandiera.
Comunque sono d'accordo che Linate non verrà mai chiuso definitivamente. Forse Alitalia passerà, ma Linate no
Non è un problema di mentalità, ma di realismo. Lo scenario di quello che succederebbe a MXP chiudendo LIN e magari anche BGY, avevamo già provato di delinearlo l'estate scorsa qui:
https://www.mxpairport.it/forum/viewtopi ... 31#p210842
Con il risultato che gran parte dei pax che oggi usano i due scali sopra citati, si trasferirebbe a MXP e nulla più.
Perchè mancano vettore, soldi e forza politica per andare oltre.
Esattamente come AZ, MXP ha perso la propria chance di diventare stabilmente un hub primario europeo quando sono saltati l'accordo con KLM e la chiusura di LIN.
Ora è troppo tardi.
Eh no invece! Cambierebbero tutte le carte in tavola, specie in tempi di sovracapacità da parte delle compagnie aeree mondiali o perlomeno europee.

Chiudere Linate significa che a Malpensa ce la si gioca finalmente ad armi pari. Si può aprire un diretto di lungo raggio senza che questo venga massacrato dai feeder a 20 minuti di taxi dal Duomo. Si può finalmente aprire anche una rete di feeder su MXP senza che questa, a sua volta, venga massacrata da voli di Linate.

La competizione sarebbe solo sul prezzo e sul servizio, come il mercato vuole. E in tempi di ripresa, ma non di guarigione del settore aereo, se io fossi un vettore UE con aerei in eccesso e di colpo le tessere andassero al loro posto sul mercato più ricco del terzo PAESE UE un pensierino a investirci ce lo farei. Ma anche se fossi un vetture extra-UE che ancora non utilizza tutta la sua capacità e sta cercando nuove rotte di lungo raggio da aprire. Un pensierino a un vooletto su una Milano finalmente sistemata ce lo farei.



Comunque Linate non chiuderà mai, lo so bene. Ma solo per interessi politici, non di certi per un'oculata scelta strategica.


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Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 30 mar 2021, 07:57:55

Mauz ha scritto: mar 30 mar 2021, 01:17:16 [="

Chiudere Linate significa che a Malpensa ce la si gioca finalmente ad armi pari. Si può aprire un diretto di lungo raggio senza che questo venga massacrato dai feeder a 20 minuti di taxi dal Duomo. Si può finalmente aprire anche una rete di feeder su MXP senza che questa, a sua volta, venga massacrata da voli di Linate.


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È proprio questo che molti non vogliono! Perché hanno pregiudizi (non di sa perché) è hanno sempre visto Malpensa come fumo negli occhi.
E per far ciò vogliono tenere aperto Linate. E sarebbe disposto a tutto : tenere aperto Linate, sacrificare l'aviazione italiana e persino la nostra compagnia di bandiera. L'importante per loro è che Malpensa non giochi alla pari.
Ed è quello che é avvenuto : alitalia è la principale vittima di questo teatrino. E anche se dovessero salvarla per l'ennesima volta ( non é ancora scontato, comunque) sarà un nanetto senza alcun futuro.
Ma l'importante è che Malpensa non giochi alla pari.
Questo per dirti la mentalità chiusa che abbiamo qui in Italia

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 30 mar 2021, 08:18:12

Pazienza finita sul caso Alitalia. Ita, sostenuta dal governo, vuole stringere i tempi e incalza la Commissione Ue per ottenere il via libera al decollo. La stagione turistica sta partendo e le low cost così come le altre compagnie hanno già iniziato a vendere i biglietti per approfittare della “fame” di vacanza degli italiani. Per questo, per evitare di restare spiazzati, il cda della newco ha scritto una lettera a Bruxelles allo scopo di arrivare a una soluzione definitiva in 48 ore. I tentennamenti degli euroburocrati guidati da Margrethe Vestager - che hanno già incontrato tre volte la controparte italiana senza trovare un punto di mediazione - favoriscono di fatto solo i concorrenti di Ita, prolungando l’incertezza. Eppure i documenti scambiati sono copiosi, decine le call e migliaia le mail.

LA ROAD MAP
L’obiettivo dell’ad Fabio Lazzerini e del presidente Francesco Caio è trovare un compromesso entro mercoledì, ma se l’aut aut non avrà successo, non si può escludere una clamorosa azione legale o, in subordine, una partenza senza autorizzazione preventiva della Ue. Le due ipotesi sono sul tavolo dei legali che, prima di muoversi, aspettano proprio l’esito dell’incontro in programma per metà settimana. Ulteriori dilazioni farebbero scattare il piano B visto che in ballo c’è la sorte stessa di Ita e quella degli 11 mila dipendenti della vecchia Alitalia.

LA MULTA
Pur di decollare il primo luglio, spiegano fonti governative, e iniziare a mettere carburante finanziario in bilancio, si potrebbe anche valutare l’ipotesi di partire scontando poi una eventuale sanzione. Meglio, almeno teoricamente, pagare la multa che attendere altro tempo e veder sfumare, a vantaggio di Lufthansa e Ryanair, i guadagni del periodo estivo. Da qui il pressing di queste ore su Bruxelles. La lettera di Ita non solo ripercorre le tappe della trattativa, ma offre anche una mediazione sugli slot di Milano, il punto chiave da sciogliere. Con una riduzione in linea con quelle già concesse a Lufthansa e AirFrance.

IL NEGOZIATO
Sarebbe in sostanza già pronta sul tavolo la rinuncia ad un numero limitato di diritti di atterraggio e decollo, ma in cambio di un via libera immediato. Ita, sempre nell’ambito della trattativa, sarebbe anche disposta a prendere in affitto, o meglio in uso, alcune attività di handling e manutenzione pur di rompere l’impasse. Così come ad avviare il reclutamento di piloti e assistenti di volo, seguendo procedure di mercato pur privilegiando il bacino dell’attuale Alitalia. Una società terza potrebbe occuparsi di questo per marcare la discontinuità.

Ovviamente però il primo atto di Ita sarebbe l’offerta per avere almeno 47 aerei da Alitalia, unitamente ai certificati tecnici di volo e agli slot. Offerta che potrebbe arrivare già a fine settimana se il negoziato avrà successo.

TOUR OPERATOR
I tour operator, con cui Ita è in costante contatto in questi giorni, chiedono infatti di sapere come e quando potranno mettere in vendita i biglietti del vettore tricolore per i voli nazionali e per quelli internazionali. Sta ora anche al ministro dell’Economia Daniele Franco, il più risoluto contro l’atteggiamento dilatorio della Vestager, aumentare il forcing e chiudere il cerchio. Come detto. l’ulteriore rinvio farebbe saltare la stagione e precipiterebbe i conti di Alitalia nel baratro così come ucciderebbe nella culla la stessa Ita. Due concetti che Palazzo Chigi ha ben chiari. Anche perché i segnali di allarme rosso sono tutti accesi. A partire da quello più evidente: il mancato pagamento, almeno ad oggi, degli stipendi dei dipendenti Alitalia. E senza il disco verde ad Ita, con il trasferimento del personale dalla società in amministrazione straordinaria alla newco, la crisi diventerà sempre più complessa, visto che nel 2020, a causa della crisi Covid, c’è stato un calo dei ricavi di oltre 2 miliardi.

MANIFESTAZIONE AL MISE
Oggi nuova manifestazione di tutti i lavoratori Alitalia e Cityliner davanti all ministero dello Sviluppo Economico. Ad organizzarla Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl per fare chiarezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo. «Diciamo no - sostengono sempre i sindacati - ad una compagnia di bandiera bonsai e ai ricatti delle lobbies europee». E senza risposte minacciano una protesta ad oltranza affinché si rompa con Bruxelles senza altri indugi. Il rischio - fa notare la Fit Cisl - è che un ulteriore slittamento, caldeggiato dalle lobby europee dei cieli, sposterebbe ad ottobre l’operazione rilancio, facendo perdere una occasione unica alla nuova compagnia tricolore. Sul piede di guerra anche piloti e assistenti di volo di Fnta.
https://www.ilmessaggero.it/economia/news/alitalia_news_oggi_stipendi_lettera_ue_slot_ultime_notizie_30_marzo-5864350.html


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