La trovò una cosa allucinantemalpensante ha scritto:Per fortuna gli States sono la mecca dell’IT.
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La trovò una cosa allucinantemalpensante ha scritto:Per fortuna gli States sono la mecca dell’IT.
non ne sono sicuro, secondo me una clausola di reciprocita' potrebbe e dovrebbe comunque esserci, soprattutto se prima hai sottratto un aeroporto e quando lo reintroduci nel pacchetto ti sei accaparrato tutti gli slotmalpensante ha scritto: ↑mer 04 mag 2022, 19:54:10 Non ce n’è bisogno però per Paesi extra UE con cui ci sono Open Skies.
"trova aeroporto più vicino" è più facile di "trova aeroporto più vicino a meno che entro x km ci sia un altro aeroporto con voli DL / UA / ecc.". A quanto impostare X? Quali altri voli considerare? Solo i propri, quelli di alleanza, quelli di alleanza + altri C/S specifici? Si apre un mondo di opzioni.
La Commissione Europea, affiancata dagli esperti dei Paesi membri, può dunque negoziare accordi orizzontali e accordi globali (anche detti verticali), con la differenza che mentre i primi non implicano intrusioni nella sovranità degli Stati membri, limitandosi ad inserire nelle intese da questi già stipulate le sole clausole di designazione comunitaria, gli accordi globali necessitano di un mandato specifico che il Consiglio affida alla Commissione Europea, nel quale vengono delineate le direttive per lo svolgimento delle trattative e tutte le indicazioni ed i vincoli ritenuti di volta in volta più opportuni.cesare.caldi ha scritto:Sapete cosa significa l'ultima frase? Intende un accordo di opensky?
...con la precisazione che l’apertura s’intende verso scali «appartenenti a un Paese che abbia sottoscritto con l’Unione europea un accordo di tipo verticale che ne regoli i servizi aerei».
Grazie Alex.
Anche Tripoli.cesare.caldi ha scritto:Quindi tutti operabili tranne Algeri
Temo ci sia la fregatura. Potrebbe stare in quel point to point del comma 2, perché non vietare del tutto biglietti per destinazioni non consentite, che bisogno c'è di specificare che il divieto vale per biglietti point to point? Non compare mai il divieto di vendere biglietti con scalo, ma soltanto un divieto di vendere destinazioni non consentite ai voli point to point.malpensante ha scritto: ↑mer 18 mag 2022, 23:19:35 Sicuramente è un mio wishful thinking, ma al punto 2 “itinerari point to point” potrebbe avere un significato pesante.
Credo che abbia ragione EasyMXP. Il testo sembra prescrivere limitazioni ai pax nel caso di itinerari ptp, ma non sembra obbligare i pax a limitarsi agli itinerari ptp.malpensante ha scritto: ↑mer 18 mag 2022, 23:57:58 Io non riesco a interpretare diversamente dal divieto di vendere biglietti da/per destinazioni non UE o entro 1.500 km..
Per rendere esplicito che le limitazioni si applicano esclusivamente ai pax con un itinerario ptp, ma non a quelli con itinerari che prevedono voli in connessione.malpensante ha scritto: ↑gio 19 mag 2022, 08:14:16 Qualcuno ha idea del motivo per cui è incluso l'articolo 2, se non aggiunge nulla di diverso da quanto già prevede l'articolo 1?
Meno male che i voli ITA su Linate hanno yelds alti, ed eventuali voli di alimentazione su Malpensa sarebbero i parenti poveri dei voli ITA su Linate. Questo dimostra che non conta solo lo yeld, ma anche il riempimento. Scommettiamo che molti voli da Malpensa con yeld più bassi ma coefficienti di riempimento migliori, sono più remunerativi dei voli mezzi vuoti di ITA su Linate?cesare.caldi ha scritto: ↑mer 18 mag 2022, 14:00:43
Le perdite per lo scalo Forlanini
Secondo i documenti riservati consultati dal Corriere nell’ultimo anno davvero contabile sulla tratta Linate-Fiumicino, il 2018 (nel 2019 il Forlanini è stato chiuso per tre mesi per lavori di restyling) Alitalia, l’unica aviolinea a fornire quel collegamento, ha registrato 97,7 milioni di euro di ricavi. Ma ha finito per chiudere in perdita, con un rosso vicino ai 9 milioni di euro. Dove la tratta sembra avere un senso, a leggere quei numeri, è nella componente «business» di chi si sposta per lavoro tra le due città e, soprattutto, nel cosiddetto feederaggio, cioè il trasporto da/per l’hub di Roma in connessione con i voli intercontinentali. Quest’ultima voce, infatti, ha portato ad Alitalia quell’anno 50 milioni di euro di «feeder value».
I
https://milano.corriere.it/notizie/econ ... refresh_ce
Ma la seconda osservazione è risaputa da secoli, sicuramente dal 2008, ma anche quando MXP era hub di AZ, a quanto dicevano da Roma, i passeggeri volavano già in massa oltralpe.grandemilano ha scritto: ↑gio 19 mag 2022, 10:53:17Meno male che i voli ITA su Linate hanno yelds alti, ed eventuali voli di alimentazione su Malpensa sarebbero i parenti poveri dei voli ITA su Linate. Questo dimostra che non conta solo lo yeld, ma anche il riempimento. Scommettiamo che molti voli da Malpensa con yeld più bassi ma coefficienti di riempimento migliori, sono più remunerativi dei voli mezzi vuoti di ITA su Linate?cesare.caldi ha scritto: ↑mer 18 mag 2022, 14:00:43
Le perdite per lo scalo Forlanini
Secondo i documenti riservati consultati dal Corriere nell’ultimo anno davvero contabile sulla tratta Linate-Fiumicino, il 2018 (nel 2019 il Forlanini è stato chiuso per tre mesi per lavori di restyling) Alitalia, l’unica aviolinea a fornire quel collegamento, ha registrato 97,7 milioni di euro di ricavi. Ma ha finito per chiudere in perdita, con un rosso vicino ai 9 milioni di euro. Dove la tratta sembra avere un senso, a leggere quei numeri, è nella componente «business» di chi si sposta per lavoro tra le due città e, soprattutto, nel cosiddetto feederaggio, cioè il trasporto da/per l’hub di Roma in connessione con i voli intercontinentali. Quest’ultima voce, infatti, ha portato ad Alitalia quell’anno 50 milioni di euro di «feeder value».
I
https://milano.corriere.it/notizie/econ ... refresh_ce
Seconda osservazione, ancora più eloquente: appena 50 milioni di ricavi per i voli intercontinentali dalla Lombardia tramite l'hub di Fiumicino. Che disonore.
E oltralpe, grandi risate di AF e LH.
E noi di fronte a questi numeri, crediamo (o facciamo finta di credere) che ci siano i presupposti affinché la nuova proprietà ITA rilancerà quell'azienda.
Non c'era bisogno di renderlo esplicito, è già ovvio nel comma 1 dal fatto che sono vietati i voli non ptp, nel senso che l'aereo deve operare un collegamento ptp, ma non viene detto nulla dei passeggeri (è sempre stato così, senza mai una discussione o un ricorso).belumosi ha scritto: ↑gio 19 mag 2022, 08:45:58Per rendere esplicito che le limitazioni si applicano esclusivamente ai pax con un itinerario ptp, ma non a quelli con itinerari che prevedono voli in connessione.malpensante ha scritto: ↑gio 19 mag 2022, 08:14:16 Qualcuno ha idea del motivo per cui è incluso l'articolo 2, se non aggiunge nulla di diverso da quanto già prevede l'articolo 1?
Terrei comunque presente che il testo fa riferimento al progetto di un decreto, che non è detto ricalchi parola per parola quanto scritto sopra.
per quel che vale, anch'io ho la stessa tua impressionemalpensante ha scritto: ↑mer 18 mag 2022, 23:19:35 Sicuramente è un mio wishful thinking, ma al punto 2 “itinerari point to point” potrebbe avere un significato pesante.
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