Messaggio da leggereda malpensante » mer 01 feb 2023, 10:13:20
da Repubblica
Ita apre sugli aumenti di stipendio ma l’ultima parola è di Lufthansa
DI ALDO FONTANAROSA
ROMA — I sindacati chiedono a Ita stipendi più alti per i dipendenti di terra e cielo della compagnia di Stato. Oggi le buste paga sono molto leggere — troppo — più basse finanche di quelle dei vettorilow cost .Ma a decidere gli aumenti non sarà Ita, semmai il ministero dell’Economia con Lufthansa. Nell’incontro di ieri pomeriggio — il secondo in undici giorni — le sigle sindacali (7 in tutto) tornano in pressing su Ita, rappresentata al tavolo dall’ad Fabio Lazzerini. E il manager — che apre a un ritocco salariale — avverte che sono necessari dei «passaggi interni».
La questione delle retribuzioni finisce così sul tavolo della trattativa tra il ministero dell’Economia — che vende una quota di Ita — e Lufthansa, che la comprerà. Saranno il ministero e i tedeschi a concordare una strategia verso le lavoratrici e i lavoratori di Ita. Una strategia dell’attenzione, nel senso che qualcosa sarà concessoal personale della compagnia aerea. Conferma Salvatore Pellecchia, segretario della Fit-Cisl: «Le posizioni non sono così distanti. Da Ita abbiamo ricevuto dei segnali di apertura che ci lasciano ben sperare. Ciò premesso, noi continueremo sulla strada di una mobilitazione forte». Spiega, allora, Fabrizio Cuscito, segretario della Filt-Cgil: «Il tentativo di sottoscrivere un’intesa nei due incontri di gennaio, del 20 e del 31, è fallito. Dopo aver avviato una procedura di raffreddamento» — il primo colpo di cannone del sindacato contro l’azienda — «ora chiamiamo in causa il governo».
In sostanza le 7 sigle sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta, Anpac, Anpav e Anp) chiederanno al ministero del Lavoro di farsi carico di un te ntativo di mediazione. Ita e i sindacati si rivedranno al ministero tra 10 giorni. Se questo tentativo di mediazione fallirà, allora i sindacati proclameranno uno sciopero. La sensazione, però, è che un compromesso sia possibile perché né ilgoverno, né Lufthansa né la stessa Ita cercano lo scontro.
La politica retributiva verrà discussa e concordata, dunque, tra il nostro ministero dell’Economia e Lufthansa, decisa a comprare il 40% di Ita Airways. Il negoziato — che ormai procede in via esclusiva — si sta concentrando su due altre questioni. I tedeschi stanno valutando l’arrivo dei 39 nuovi aerei che Ita ha acquistato oppure opzionato per il 2023. Soprattutto Lufthansa studia il conto da 430 milioni di dollari che la compagnia tricolore si è impegnata a pagare per il rafforzamento negli anni della flotta. I tedeschi e il ministero stanno anche ragionando su due scali strategici per il nostro Paese, come Milano Linate e Malpensa. Sono i due aeroporti più vicini agli hub di Monaco e Francoforte in Germania, su cui Lufthansa fonda una parte rilevante dei suoi affari. Hub spesso saturi, che avranno bisogno del gioco di sponda degli scali milanesi per trasportare al meglio le persone.