La lettera di Meloni è un bell'esempio di come, mischiando informazioni vere con altre incomplete o anche false, si riesce a far passare la narrazione che più conviene.
Caro presidente Draghi,
l’Alitalia è molto di più di una “famiglia un po’ costosa” e sa che dalle sue decisioni dipendono i destini della nostra comunità e di quelle centomila persone che vivono con angoscia questa crisi industriale, che certo non hanno causato. Andiamo per punti.
Centomila persone? E da dove saltano fuori? Certo che parlare di 10 o 20 mila farebbe un altro effetto.
Primo, in Italia tutte le compagnie aeree falliscono. Meridiana/Air Italy, Volare Airlines, Eurofly, Gandalf… Pagano agli aeroporti le tasse più alte, l’eccellente controllo del traffico aereo di Enav è più costoso. Così il carburante e le rate di leasing.
Tutte? Neos è fallita? Non me ne sono accorto. Mi par di sentire uno sgrat sgrat, ma non capisco da dove arriva. Siamo sicuri che atterrare a LHR, FRA, CDG, AMS sia molto più economico?
Secondo, in Italia c’è una presenza massiccia delle compagnie low cost. In Francia non atterrano sugli aeroporti centrali, ma nella provincia, per non ledere la compagnia nazionale. Le low cost operano qui con contributi dagli aeroporti, mascherati da operazioni di comarketing. Finanziamenti opachi che acuiscono la concorrenza sleale. Servirebbero gare trasparenti e obblighi comuni, per esempio pagare stesse tasse.
Giusto, obblighi comuni, tipo pagare sempre gli aeroporti. Se parliamo di aeroporti centrali, quali sono? Treviso? Bergamo? Ciampino? Trapani? Alitalia prima e ITA ora sono state bandite da questi sedimi?
Lei ricorderà che durante la prima fase della pandemia le low cost hanno messo a terra la flotta (sovvenzionata) perché non c’erano passeggeri. Solo Alitalia ha garantito la connettività della nazione, volando con 10 passeggeri per non interrompere un servizio essenziale e riportare a casa connazionali rimasti all’estero. È l’unica compagnia abilitata al trasporto di organi peri trapianti, radiofarmaci e passeggeri in barella. A chi affideremo tutto questo con una `mini Alitalia’ ripulita del nome del glorioso marchio?
Flotta sovvenzionata, questa mi giunge nuova. Quand'è che ho pagato un qualche aereo di FR? Mi ricordo che parte delle mie tasse è stata sprecata per far sopravvivere AZ e ora ITA, ma di irlandesi o simili non ne ho memoria. E sui voli per il rientro di connazionali e i trasporti medici urgenti chissà perché io mi ricordo più dell'Aeronautica Militare che della vecchia Alitalia. Tra l'altro, giusto per conformarmi all'uso spropositato del termine "patriotico" che alcuni politici manifestano, mi sembra che gli aerei con le stellette abbiano una marcia in più.
Terzo, il volo intercontinentale più ricco è Milano-New York, ma l’Italia lo devolve a una compagnia non italiana, né americana, Emirates. Si chiama diritto di quinta libertà in gergo aeronautico, quando si collegano due città di paesi diversi da quello per cui batte il timone della compagnia. Emirates non vola da Parigi a Los Angeles oda Francoforte a Tokyo oda Madrid a Buenos Aires. Come mai?
Aspetta, aspetta. Stiamo parlando di quel MXP-JFK che AZ non garantiva neppure giornaliero? E neppure 5xw? Stiamo parlando di quella compagnia che ha voluto a tutti i costi ritornare sul litorale laziale lasciando di conseguenza la clientela più ricca alla concorrenza? Ed Emirates non è quella compagnia che garantisce 4 voli LR giornalieri da MXP, contro il voletto solitario di ITA?
Quarto, Macron ha sospeso le tasse alle compagnie aeree francesi, con il beneplacito di Bruxelles. L’Unione ha adottato criteri discutibili sugli importi per gli indennizzi. Alitalia riceve 9 euro a posto, Air France 88.
Credo che Alitalia si sia sospesa le tasse da sola, anche senza Bruxelles, o quanto meno non mi ricordo di un momento che non risalga al Pleistocene in cui Alitalia abbia pagato delle tasse (non l'IRPEF dei dipendenti o i loro contributi pensionistici, che quelli non sono tasse di AZ).
Quinto, nessun ultraliberista si scandalizzi. Alitalia negli ultimi anni ha registrato perdite ingenti. Con la gestione pubblica erano molto inferiori. La forbice oscilla tra il 7% e il 25% del fatturato. Lo diciamo anche con autocritica, visto che fummo in maggioranza con i “capitani coraggiosi” del 2009, ma non abbiamo dogmi, si tentano soluzioni e se ne misurano gli effetti. La Francia salirà al 30% del capitale di Air France Klm, l’Olanda è al 15%. Nel capitale Lufthansa sono presenti i Land tedeschi. La presenza dello Stato è determinante perla difesa di un interesse pubblico strategico in una nazione che vive di turismo, cultura, enogastronomia, manifattura, promozione del Made in Italy. Presidiare la sovranità delle infrastrutture e dei collegamenti è vitale.
È da prima dei "capitani coraggiosi" che si continua a tentare la stessa IDENTICA soluzione, ma evidentemente non riescono a misurarne gli effetti. Ignoranza, malafede o stupidità congenita?
E poi continuiamo così: turismo, cultura, enogastronomia, manifattura, promozione del Made in Italy. Riusciranno mai a capire, anche quelli cresciuti con il mito della sagra della porchetta, che non è questo l'ordine di priorità?
Sesto, lo stato controlla Eni ed è incredibile che paghi il carburante a prezzi fuori misura. Cassa Depositi e Prestiti può acquistare la flotta da Boeing e Airbus e concederla in leasing ad Alitalia a costi di mercato mentre l’affitto di aerei a prezzi stellari garantiva imprenditori cedenti che hanno creato la voragine.
Perché Eni, società quotata, dovrebbe fare prezzi di favore a un cattivo pagatore? Perché CDP, con i soldi degli italiani, dovrebbe fare leasing di mercato a una società che non offre affidamento? Non credo che le altre compagnie europee elemosino il carburante e i leasing da entità controllate, a vario titolo, dal loro rispettivo Stato.
Ecco, l’Italia intera, con le famiglie che rischiano il lavoro, vuole mordente e visione. Nemmeno sa che abbiamo la compagnia tra le più sicure e la più puntuale, con i migliori piloti, il catering primo fra tutti, gli operai specializzati e gli addetti alla manutenzione più bravi, l’assistenza al volo più professionale, tanto se ne è parlato male. Cedere questi standard di qualità significa arrendersi.
Qantas, LH Technik, Singapore Airlines. Chi mai sono costoro? Perché continuano a operare?
La lettera è vecchia, ma il dramma è che non credo Meloni e accoliti abbiano cambiato idea in merito. O almento non sembra dalle ultime uscite.