Ho chiesto ora a un atc di Malpensa e non funziona proprio così.kco ha scritto:Gli standard FAA sono li da anni ma non vengono adottati quindi non sarei così ottimista su questo punto. Basterebbe fare tante cose come evitare la rotazione delle piste, rendere decolli e atterraggi indipendenti. Ebbene sì su aera Milano gli aerei devono stare a 2.5 miglia nautiche di separazione sempre. Se un atterraggio ti rigetta e fa un go-around con queste regole sei nei guai. Quindi i decolli vengono autorizzati quando il corrispondente atterraggio si sa che sta frenando.jetblue ha scritto:Faccio una domanda semplice: se con due piste oggi posso avere 70 movimenti/ora e non ho mai la saturazione, e domani grazie al miglioramento tecnologico dei sistemi di precisione di avvicinamento e distanziamento potrò arrivare a 90 movimenti/ora (usando gli standard FAA probabilmente anche 98 movimenti/ora con uso sfalsato, ma indipendente delle piste) è poi così necessaria la terza pista?
Non mi pare ci sia la benché minima volontà a modificare le procedure a mxp per aumentare la capacità.
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Se lo scenario è decolli 35L e atterraggi 35R, non vi è alcuna dipendenza tra le due piste.
Anche con decolli 35R e atterraggi 35L le due piste rimangono indipendenti, tranne il caso in cui la sid che il velivolo in decollo si accinge a percorrere è la DOGUB, quindi con virata a sinistra, che va in conflitto con una eventuale procedura di mancato avvicinamento del traffico in atterraggio.
In questo caso il decollo può iniziare quando il traffico in avvicinamento è a non meno di 3nm e 5nm se il traffico in decollo è un heavy.
In caso di temporale invece tutte le procedure di decollo sono dipendenti dagli arrivi.
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