The American Dream is Killing Me

[easyMXP]

A questi sommateci che ricerche sommarie via web mi dicono che la RAL media a Milano sia sotto i 40k, poca roba rispetto al resto dell'Europa.

Scusami la precisazione, ma quella è la RAL ufficiale.
Mia figlia va in un asilo privato e, dove un tempo c'erano soltanto figli di avvocati, medici, ingegneri, una parte non trascurabile dei compagni sono figli di parrucchiere, estetiste, ristoratori, che sono pronto a scommettere dichiarino un reddito ben sotto i 40k.
Oltre ovviamente a professionisti e artigiani vari.
Esistono due Italie, quella dei dipendenti e pensionati che pagano e quella degli autonomi, che pagano a loro discrezione e costituiscono una ricchezza che sfugge largamente alle statistiche.

[malpensante]

Lo stesso succede a Roma, anzi lì succede da sempre, ma questo non impedisce che a Fiumicino arrivi un numero di voli dagli USA enormemente superiore a quello dei voli che arrivano a Malpensa, aeroporto che non vuol dire soltanto Milano città, ma un’area ben più vasta e piena di attrattive.

Quindi non è quella la spiegazione, che peraltro dovrebbe valere anche per i voli dall’Asia, in cui invece Malpensa non va strutturalmente in modo diverso da Fiumicino.

[milmxp]

Semplicemente i gusti degli americani prediligono Venezia, Roma, Firenze, Napoli, ma non Milano.

[easyMXP]

Lo stesso succede a Roma, anzi lì succede da sempre, ma questo non impedisce che a Fiumicino arrivi un numero di voli dagli USA enormemente superiore a quello dei voli che arrivano a Malpensa, aeroporto che non vuol dire soltanto Milano città, ma un’area ben più vasta e piena di attrattive.

Quindi non è quella la spiegazione, che peraltro dovrebbe valere anche per i voli dall’Asia, in cui invece Malpensa non va strutturalmente in modo diverso da Fiumicino.

L'area di Malpensa è sicuramente vasta e piena di attrattive, ma nessuna arriva nemmeno lontanamente a competere con la fama di Roma tra gli americani.
Milano non ha che pochi voli diretti per gli USA perché i turisti americani non vogliono Milano, perché le joint venture non hanno interesse a servire direttamente MXP in assenza di un vettore locale che possa competere operando i voli e perché non ci sono prosecuzioni lato MXP.
Il presunto scarso potere di acquisto dei milanesi conta molto meno.
Dall'altra parte i turisti vogliono anche Milano, non ci sono joint venture bloccate e i voli per l'Oriente non mancano.

[malpensante]

Milano non ha che pochi voli diretti per gli USA perché […] perché le joint venture non hanno interesse a servire direttamente MXP in assenza di un vettore locale che possa competere operando i voli e […].

Questa può essere una buona spiegazione, per quanto paradossale e si è vista una cosa simile sulla rotta per New York, all’arrivo di Emirates. L’aumento di offerta dato da EK ha spinto le compagnie americane a migliorare la loro offerta con aerei migliori e/o più frequenze, anziché a mollare il colpo. Non essendo pensabili due voli, è più facile che non ce ne sia neanche uno.

Un volo diretto da Boston toglierebbe passeggeri alle JV a cui appartengono le altre compagnie e duque spingerebbe anche loro all’apertura di un volo diretto. Peccato che però non ci siano abbastanza passeggeri per due voli da Boston, mentre sulla New York c’è spazio per tanti.

Uno dei motivi perché non ci sono voli per Malpensa dall’aeroporto X è che ciascuna delle JV sa che neanche le altre apriranno quel volo, oltre al fatto che l’aeroporto X è probabilmente dominato da una delle JV. Se American non riapre la Miami, dove ha un hub, non lo fanno certo Delta o United. Alla fine le poche rotte per Malpensa sono da New York, Delta e American da JFK che è loro hub, United dal suo di Newark le altre rotte sono da altri hub più importanti per il traffico di transito che come point-to-point. Così è innanzitutto per Atlanta Delta, ma anche per Chicago United e pure per Montreal Air Canada.

Sono le conseguenze di un mercato oligopolistico con solo tre attori.

[KittyHawk]

Non dimentichiamo il turismo religioso. Sono oltre 3 milioni all'anno gli stranieri che vengono in Italia per questo tipo di turismo e la stragrande maggioranza finisce a Roma, non al Sacro Monte di Varese.
Tralasciamo le farneticazioni del Ministero del Turismo, che per il Giubileo 2025 prevede addirittura 32 milioni di pellegrini (nazionali ed esteri) a Roma, ma di quei 3 milioni qualche centinaio di migliaia di persone arriva sicuramente dalle Americhe (cattolicesimo con penetrazione a un quarto della popolazione negli USA e assolutamente prevalente in Centro e Sud America).

Controprova dell'importanza del turismo religioso a Roma è fornita dai voli asiatici, zone dove prevalgono altre religioni, che mostrano maggior equilibrio tra Milano e Roma.

[kco]

Milano non ha che pochi voli diretti per gli USA perché […] perché le joint venture non hanno interesse a servire direttamente MXP in assenza di un vettore locale che possa competere operando i voli e […].

Questa può essere una buona spiegazione, per quanto paradossale e si è vista una cosa simile sulla rotta per New York, all’arrivo di Emirates. L’aumento di offerta dato da EK ha spinto le compagnie americane a migliorare la loro offerta con aerei migliori e/o più frequenze, anziché a mollare il colpo. Non essendo pensabili due voli, è più facile che non ce ne sia neanche uno.

Un volo diretto da Boston toglierebbe passeggeri alle JV a cui appartengono le altre compagnie e duque spingerebbe anche loro all’apertura di un volo diretto. Peccato che però non ci siano abbastanza passeggeri per due voli da Boston, mentre sulla New York c’è spazio per tanti.

Uno dei motivi perché non ci sono voli per Malpensa dall’aeroporto X è che ciascuna delle JV sa che neanche le altre apriranno quel volo, oltre al fatto che l’aeroporto X è probabilmente dominato da una delle JV. Se American non riapre la Miami, dove ha un hub, non lo fanno certo Delta o United. Alla fine le poche rotte per Malpensa sono da New York, Delta e American da JFK che è loro hub, United dal suo di Newark le altre rotte sono da altri hub più importanti per il traffico di transito che come point-to-point. Così è innanzitutto per Atlanta Delta, ma anche per Chicago United e pure per Montreal Air Canada.

Sono le conseguenze di un mercato oligopolistico con solo tre attori.

Seguendo però il tuo ragionamento alla base sta sempre il problema che Milano ha ben poco o/d verso gli USA. E poi mi pare strano che l'oligopolio abbia effetti solo a Milano. Anche qui sarebbe spiegabile che abbia effetti solo qui perché si è fatto di tutto, con un sistema aeroportuale demenziale, a rendere la vita impossibile alle network carriers.

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[Clipper_Mandarin]

Viaggiano in Vietnam perché è di moda. Adesso fa molto più figo dire che sei stato in Vietnam o Oman, piuttosto che in California, e tutti sappiamo che il milanese medio, con i lombardi che gli stanno dietro, vive di apparenza e moda.

Questa mi mancava, non si sceglie piu' il viaggio in un posto che interessa visitare o perchè magari si è trovato una buona offerta ma per poter dire di essere stato in un posto alla moda

Bravo Cesare!!!

Scusate, ma dove vivete?
L'avete notato che le mandrie si spostano dove gli influencer fanno i video, ovvero dove va di moda?
Che c'è sempre più gente che visita un posto soltanto per fare le stesse foto e gli stessi video degli influencer da postare sui propri social?

Scusa ma ... ... ... dove vivi tu!!!
"Il milanese medio vive di apparenza e di moda" può diventare una new entry dei luoghi comuni, un po' come "i milanesi hanno il sedere pesante" e non volano se l'aereo non parte da Linate (ovvia conseguenza è che i 26M di passeggeri di Malpensa e i 16M di Orio sono, tolti gli stranieri, tutti varesotti e bergamaschi, magari qualche brianzolo).

[Ale330]

Tutte criticità importanti, riguardo la carenza di voli lato NA. Qualcuno però ha toccato tasti a mio parere sottovalutati: "nessuna delle 3 LC basate vuole fare transiti". Vero che non è loro priorità nel loro Business Model, ma una LC lo fa in Europa, a BCN (VY). La "sfiga" o incompetenza Italiana del non avere una propria LC nazionale incombe dalla nefasta unione passata di Alitalia ed AirOne.

Poi, se anche un giorno EZY decidesse finalmente cosa vuole fare per poter ritrovare la bussola, avrebbe una criticità logistica: MXP T1 e T2 sono due mondi a se stanti, due "aeroporti" nello stesso scalo. per fare transiti airside vorrebbe dire utilizzare i bus tra T1 e T2 evitandosi il giro scomodo di dover cambiare terminal e rifare check-in e controlli.
Poi mi direte: il T1 è il main terminal, dove si presuppone avvengano i transiti. Ma, siccome sappiamo che molto difficilmente EZY cambierà di nuovo terminal salvo altri scossoni mondiali, a mio parere come prima cosa da fare nel MP 2035, se mai verrà approvato in tempi brevi in toto, oltre al pier sud e al T1XL, fare il People mover sotterraneo pensato nel MP, che collegherà il futuro satellite D all'aerostazione principale, e il T1 al T2. Nel breve concentrarsi sull'implementazione di navette airside

Milano non è Roma per gli americani, scordiamoci i collegamenti mastodontici tra USA e FCO applicati a MXP. Ma, qualche collegamento chirurgico che sopperisca alla situazione attuale si può fare e realizzare, il mercato c'è. Queste rotte (BOS, ad esempio) si reggono con i transiti, prima di qualunque altro fattore endogeno o esogeno, e senza questi è molto difficile avere un collegamento stabile tutto l'anno. Specie se il flusso è più outgoing che incoming.